        Il Moto Club Libero Liberati-Paolo Pileri di Terni, sabato 28 maggio ha visto concludersi con il meritato successo la trentunesima edizione della &ldquo;Rievocazione Storica del Motogiro d&rsquo;Italia&rdquo;, una conferma non soltanto della capacit&agrave; organizzativa gi&agrave; apprezzata negli eventi precedenti ma anche di un ritorno alla normalit&agrave; in tutti i campi dopo due tragici anni condizionati pesantemente dalla pandemia. Polvere di Stelle: i fratelli Maffeis &nbsp; Il Motogiro   Il percorso del Motogiro 2022 si &egrave; sviluppato su circa 1700 km in sei tappe: partenza il 22 maggio da Montesilvano Marina per Vieste, poi Vieste-Polignano a Mare, Monopoli-Santa Maria di Leuca, Santa Maria di Leuca-Matera, Matera-Campobasso e Campobasso-Pescara. Come sempre, la rievocazione si &egrave; basata sulla formula della regolarit&agrave;, con percorsi segnalati e intervallati da controlli orari e prove speciali cronometrate con tempo imposto. Cinque le categorie principali: oltre alla tradizionale &ldquo;Rievocazione Storica&rdquo; &ndash; facente riferimento alle marche e alle cilindrate del Motogiro &ldquo;a tutto gas&rdquo; svoltosi dal 1953 al 1957 &ndash; erano in gara le classi &ldquo;Vintage&rdquo;, con mezzi costruiti dal 1959 al 1969, &ldquo;Classic&rdquo; con mezzi costruiti dal 1970 al 1980, &ldquo;Heritage&rdquo; aperta a tutte le moto, scooter, sidecar, in produzione dal 1914, anno di effettuazione della prima edizione del Motogiro d&rsquo;Italia, fino al 1949, e &ldquo;Motogiro&rdquo; con mezzi costruiti dal 1981 a oggi. &nbsp;Era prevista infine la Categoria &ldquo;Turistica&rdquo;, con un regolamento particolare studiato per i motociclisti intenzionati a seguire la manifestazione da semplici turisti. Fino all&rsquo;ultima tappa, il Motogiro 2022 sembrava saldamente in mano all&rsquo;olandese Eric Willesme su Guzzi Lodola GT del 1956, gi&agrave; vincitore dell&rsquo;edizione 2017, ma il risultato &egrave; stato sconvolto dall&rsquo;abilit&agrave; e dalla determinazione del folignate Marco Tomassini, regolarista d&rsquo;eccezione, che nella frazione conclusiva &egrave; riuscito a portare a termine una fantastica rimonta che gli &egrave; valsa la vittoria su Willesme nella &ldquo;Rievocazione Storica&rdquo; con un vantaggio inferiore a un secondo. La moto di Tomassini era una Gilera 175 Super Sport del 1957. Al terzo posto assoluto si &egrave; classificato Giacomo Vigan&ograve;, che su una Moto Morini GT del 1955 si &egrave; aggiudicato la quarta tappa. Le altre classi hanno visto vincitori Franco Carboni su Vespa Piaggio 150 del 1969 nella &ldquo;Vintage&rdquo;, il tedesco Michael Cassel su Benelli sei cilindri &ndash; gi&agrave; impostosi nelle due precedenti edizioni &ndash; nella &ldquo;Classic&rdquo;, Andrea Angiolini su Honda XL 350 R nella &ldquo;Motogiro&rdquo; e Luciano Liberati, nipote del compianto campione del Mondo, nella &ldquo;Heritage&rdquo; in sella a una Guzzi Falcone. Concorrenti d&rsquo;eccezione in questa edizione del Motogiro sono stati Italo Forni e Pier Paolo Bianchi. Il primo, protagonista del Motocross nazionale negli anni Settanta, si &egrave; battuto nella classe &ldquo;Vintage&rdquo; guidando un sidecar BMW R69 con cui si &egrave; classificato nono ed &egrave; stato accompagnato in tutte le tappe dalla moglie Rossella Rampi su una Morini Turismo del 1957. Bianchi, tre volte iridato nella classe 125 del Motomondiale, ha partecipato alla &ldquo;Motogiro&rdquo; in sella a una Benelli fornitagli direttamente dalla Casa pesarese e ha colto l&rsquo;ottavo posto. Lungo l&rsquo;intero percorso, il Motogiro &egrave; stato accolto con grande generosit&agrave; ed entusiasmo. I partecipanti hanno goduto sempre della tradizionale e spontanea ospitalit&agrave; che contraddistingue il Meridione d&rsquo;Italia e l&rsquo;evento si &egrave; concluso con l&rsquo;immancabile cena di gala, in occasione della quale &egrave; stato consegnato un premio speciale alla famiglia inglese di origine italiana Marzaroli, presente al Motogiro con il padre Peter e i figli Matthew e Amy, in sella a tre BSA Sport 160 2T. &nbsp; 200 Miglia di Imola  Lo scorso 25 maggio presso il Museo dell&rsquo;Autodromo Enzo e Dino Ferrari ha avuto luogo una cerimonia celebrativa di due importanti eventi verificatisi contemporaneamente, cinquant&rsquo;anni fa, sul circuito romagnolo: la &ldquo;Daytona d&rsquo;Europa&rdquo;, come venne chiamata al debutto la prima 200 Miglia di Imola, e l&rsquo;esordio del &ldquo;soccorso medico in pista&rdquo;, ideato, voluto e perfezionato dal dottor Claudio Costa, uno dei figli del fondatore dell&rsquo;autodromo e organizzatore di tutte le grandi corse l&igrave; svoltesi fino a quel momento. Purtroppo un calendario agonistico e di altre manifestazioni gi&agrave; troppo affollato non ha consentito di programmare anche quest&rsquo;anno la rievocazione storica della 200 Miglia proprio nella ricorrenza del cinquantenario, un vero peccato. Per&ograve; la cerimonia del 25 maggio ha riscosso un notevole successo. Conduttore della manifestazione &egrave; stato Carlo Costa, fratello di Claudio e storico speaker ufficiale delle corse motociclistiche disputate a Imola, che ha saputo ricreare l&rsquo;atmosfera vissuta nel corso di quella grande iniziativa paterna che port&ograve; in Italia per la prima volta gli assi americani della Velocit&agrave; a confrontarsi con quelli del Vecchio Continente. Interventi di rango sono stati quelli di Guido Meda e Marino Bartoletti, notissimi giornalisti e commentatori televisivi, e particolarmente apprezzato &egrave; stato il video con cui Kenny Roberts, indimenticato protagonista delle 200 Miglia di Daytona e di Imola, ha voluto salutare, per sua iniziativa personale, i presenti. Non mancavano, ammiratissime nonostante il mezzo secolo trascorso dalle loro imprese, numerose moto che su questa pista &ndash; non soltanto nelle 200 Miglia &ndash; furono protagoniste di epiche battaglie. Presenti anche numerosi piloti: tra gli altri, Loris Capirossi, Franco Uncini, Lucio Cecchinello, Massimo Broccoli, Lucio Pedercini, Graziano Rossi e Vinicio Salmi. Commovente come sempre l&rsquo;intervento di Claudio Costa, divenuto il medico dei piloti &ndash; campioni e non &ndash; e creatore delle Cliniche Mobili che per tanti anni, perfezionate dalla sua esperienza, competenza e volont&agrave;, hanno salvato e salvano vite nei circuiti di tutto il Mondo. La sua fondamentale iniziativa &egrave; stata documentata a Imola dalla proiezione di un video, a cui hanno fatto seguito altri filmati su varie edizioni della 200 Miglia di Imola.    Polvere di Stelle: le prime volte Aprilia           

Forni, Capirossi, fino a Rossi senior: grandi firme per omaggiare corse storiche come il Motogiro e la 200 Miglia di Imola

Polvere di Stelle: da Bianchi a Uncini, quanti campioni alle rievocazioni

Ecco le immagini della nuova Honda che accompagner&agrave; i fratelli Marquez nel Campionato del Mondo di MotoGP 2020, al via l&#39;8 marzo in Qatar

Honda MotoGP: le RC213V 2020 di Alex e Marc Marquez - FOTO

La Honda sta allestendo un dream team, la Ducati punta sulle risorse italiane, ora tocca alla Yamaha stabilire cosa fare per il futuro: o almeno, per il prossimo biennio. Ovviamente non stiamo parlando della formazione ufficiale, gi&agrave; definita da mesi con le conferme di Valentino Rossi e Maverick Vi&ntilde;ales, ma della sua struttura satellite. Il piano dovrebbe essere annunciato mercoled&igrave; dopo lo svolgimento di un importante meeting nella sede della Petronas, in Malesia: l&igrave; si decider&agrave; se dare il via libera al progetto che porterebbe la compagnia petrolifera a diventare lo sponsor principale di tutta la Yamaha nel Mondiale, oppure se la sponsorizzazione in MotoGP avverr&agrave; in modo progressivo.&nbsp;  ADESSO CI RIPROVA - L&rsquo;intenzione di Petronas di diventare protagonista nella classe regina non &egrave; affatto nuova. Anni fa il petroliere malese si avvicin&ograve; alla Ducati, cercando di diventare partner di tutte le squadre del marchio di Borgo Panigale, ma il solido matrimonio della Ducati con la Shell vanific&ograve; quel primo tentativo. All&rsquo;epoca, tuttavia, l&rsquo;investimento sarebbe stato di gran lunga inferiore ai 24 milioni, cifre di cui si discute oggi, e si stava valutando un progetto ambizioso della durata di otto anni. Adesso Petronas vuole essere uno sponsor di riferimento delle quattro Yamaha M1, oltre a sponsorizzare due dei GP che si svolgono in Asia &ndash; i GP Malesia e Thailandia &ndash; in modo da aumentare la sua visibilit&agrave; e la sua presenza in Asia.&nbsp;  DETTAGLI IMPORTANTI - Restano per&ograve; da definire alcuni dettagli, alcuni dei quali importanti. Per esempio, il Factory Team di Yamaha ha un accordo con il petroliere giapponese Eneos (valido fino alla fine del 2019) e questo rende la presenza di Petronas, sulla carta, incompatibile in primo luogo con il team ufficiale; a meno che il problema venga risolto in qualche modo, ma questo spetta ai manager e ai legali delle compagnie.&nbsp;Da definire anche quali saranno i piloti. Questo aspetto appare meno complicato, perch&eacute; si presume che Franco Morbidelli e Dani Pedrosa lasceranno le loro attuali Honda per le Yamaha M1. Ma per quanto riguarda la squadra che li gestir&agrave;, &egrave; invece tutto molto pi&ugrave; fumoso: potrebbe essere l&rsquo;attuale struttura del Team Angel Nieto, oppure un Team Marc VDS riconvertito; o magari la Petronas affitter&agrave; i posti in griglia da una di quelle squadre (ed &egrave; il sistema adottato, per esempio, dall&rsquo;Aprilia con il Team Gresini). Infine, bisogna anche trovare il team manager che possa gestire questo nuovo team satellite. Sono stati presi in considerazione diversi nomi, ma giorno dopo giorno si rafforza quello di Wilco Zeelenberg.&nbsp;  &nbsp; 

Pedrosa e Morbidelli dovrebbero essere i piloti &nbsp;

Team satellite Yamaha: decider&agrave; Petronas

Al via il prossimo 30 aprile un nuovo appuntamento col Motogiro d&rsquo;Italia, attesissimo evento promosso dalla Federazione Motociclistica Italiana e della Federazione Motociclistica Internazionale, aperto sia alle moto d&rsquo;epoca che e a quelle attuali.  CARTA VINCENTE DELLA MANIFESTAZIONE, gli splendidi itinerari, sempre nuovi, capaci di coinvolgere i tanti motociclisti provenienti da tutto il mondo per partecipare alla gara. Durante i sei giorni in programma si esplorer&agrave; un territorio fortemente legato al mondo dei motori, la celebre Motorvalley situata in Emilia Romagna, dove si concentrano aziende legate al mondo del motorsport, musei specializzati e servizi dedicati come autodromi e circuiti per gare sportive.    TAPPE IMPERDIBILI di questa nuova edizione saranno il Museo Ducati a Borgo Panigale, il Museo di Enzo Ferrari a Modena, senza dimenticare il Museo di Marco Simoncelli a Coriano. Partendo da Bologna e proseguendo per Modena, Parma, Imola, fino ad arrivare alla Riviera Adriatica, Rimini, Misano e San Marino, sono solo alcuni dei luoghi che il Motogiro D&rsquo;Italia 2018 toccher&agrave;, durante le 6 tappe per un totale di oltre 1.000 km.  I partecipanti potranno perfezionare la proprie iscrizioni fino al prossimo 30 marzo 2018 sul sito www.motogiroditalia.it. 

La pi&ugrave; antica e prestigiosa gara motociclistica italiana a tappe tra gli appuntamenti dell&rsquo;anno da non mancare

27&deg; Motogiro D&rsquo;Italia, dal 30 aprile al 6 maggio 2018

Sfida all&rsquo;ultimo centesimo tra Willemse (vincitore),&nbsp;Tomassini e Vigano&rsquo;. Nelle altre classi si impongono Antonaci (Caf&egrave; Racer), Woodford (Classic) e Marino (Motogiro)

Motogiro 2017, vince Eric Willemse

E&rsquo; ormai tutto pronto per l&rsquo;edizione 2017 della Rievocazione Storica del Motogiro d&rsquo;Italia, la gran fondo delle moto d&rsquo;epoca, organizzata dal Moto Club Terni L.Liberati - P.Pileri che partir&agrave; da Spoleto (PG) il 15 maggio per farvi ritorno il 20, dopo aver percorso oltre 1500 chilometri suddivisi in sei tappe che interesseranno il centro Italia.&nbsp; La scelta degli organizzatori di avere come fulcro la citt&agrave; di Spoleto, &egrave; un omaggio a uno dei suoi pi&ugrave; illustri cittadini, il pilota Remo Venturi che a cavallo degli anni cinquanta e sessanta &egrave; stato uno dei maggiori protagonisti della scena motociclistica mondiale. Proprio in questi giorni Venturi festeggia i suoi 90 anni, perfettamente portati e contemporaneamente ricorre anche il sessantesimo anniversario della sua vittoria all&rsquo;ultima edizione agonistica del Motogiro d&rsquo;Italia, avvenuta appunto nel giugno del 1957 in sella alla MV Agusta175 Sport Rapido. Non vanno poi dimenticate le numerose presenze di Venturi alla Rievocazione Storica, l&rsquo;ultima delle quali nel 2013 quando a 86 ha portato a termine la manifestazione con l&rsquo;entusiasmo di un trentenne. &nbsp; &nbsp; Anche in questa edizione, come &egrave; ormai tradizione, il Motogiro coniuga al meglio lo sport con la cultura e la storia del nostro paese, attraversando citt&agrave; grandi e piccole che si distinguono sempre per un monumento, un palazzo o un museo che il visitatore non potr&agrave; dimenticare, tutto questo va ad aggiungersi all&rsquo;altissimo livello di ospitalit&agrave; e confort che gli organizzatori garantiscono ai partecipanti. Sono sicuramente, questi elementi caratterizzanti della manifestazione che attraggono sempre di pi&ugrave; gli stranieri, provenienti ormai da ogni angolo del pianeta.  I MARCHI PRESENTI&nbsp;- Il Motogiro agonistico che si &egrave; corso fra il 1953 e il 1957, anno in cui furono abolite tutte le gare di velocit&agrave; su strade aperte al traffico in seguito alla tragedia di De Portago alla Mille Miglia, aveva come sponsor ufficiale la Ducati, la maggiore casa motociclistica italiana, &egrave; quindi con grande soddisfazione che gli organizzatori hanno accolto l&rsquo;accordo di sponsorizzazione tecnica fra la casa bolognese e la manifestazione. Ducati sar&agrave; rappresentata dal direttore del proprio museo Livio Lodi che presenzier&agrave; anche la giuria del &ldquo;Premio Eleganza&rdquo; un particolare riconoscimento che andr&agrave; alla moto e al pilota pi&ugrave; originale e presente alla gara. Ha riscosso grande successo anche l&rsquo;iniziativa di avere al via squadre ufficiali sia di case motociclistiche che di rappresentative nazionali. In questa categoria si distinguono inglesi, olandesi, americani e tedeschi in sella a Ducati, MV Agusta, Mondial e Gilera, tutte moto di 175 cc che hanno partecipato alla gara degli anni cinquanta. Non mancano poi fra gli iscritti personaggi del mondo dello sport e del giornalismo internazionale come l&rsquo;ingegnere Donato Coco progettista della Lotus e grande appassionato e collezionista di moto e auto d&rsquo;epoca, il fotoreporter francese Gerard Rancinan, vincitore di numerosi premi internazionali per i suoi reportage e il regista e autore Emerson Gattafoni noto conduttore della trasmissione RAI Dreams Road.&nbsp; Come detto l&rsquo;edizione 2017 della Rievocazione Storica si svolger&agrave; su sei tappe alcune con percorso in linea altre a margherita. Il ritrovo per le operazioni preliminari &egrave; fissato a Spoleto domenica 14 maggio. Le tappe: &nbsp;15 giugno Spoleto &ndash; Spoleto Km 287; 16 giugno Spoleto &ndash; San Benedetto del Tronto Km 223; 17 giugno San Benedetto del Tronto &ndash; San Benedetto del Tronto Km 254; 18 giugno San Benedetto del Tronto &ndash; Assisi &nbsp;Km 279; 19 giugno Assisi &ndash; Assisi Km 281; 20 giugno Assisi &ndash; Spoleto Km 191. Per info e dettagli sul percorso www.motogiroitalia.it &nbsp; &nbsp; 

Partenza e arrivo a Spoleto in onore di Remo Venturi. Ducati sponsor tecnico e promotore del Premio Eleganza. Forte presenta dei piloti stranieri con squadre ufficiali

Motogiro d&rsquo;Italia 2017: iniziato il conto alla rovescia

Ducati-Motogiro, si far&agrave;. L&rsquo;accordo tra l&rsquo;azienda di Borgo Panigale e il Moto Club Terni, organizzatore della manifestazione, prevede (tra l&rsquo;altro) la fornitura di alcune moto per le staffette e i tracciatori, la presenza di uno stand espositivo Ducati nelle varie sedi di tappa dove verr&agrave; esposta anche una moto del &ldquo;Reparto Corse&rdquo; e la presenza a tutta la manifestazione del responsabile del Museo Ducati Livio Lodi che presenzier&agrave; la giuria del premio &ldquo;Eleganza Ducati&rdquo;.&nbsp;  LA MIGLIORE - Un particolare riconoscimento che verr&agrave; assegnato a tre moto costruite fra il 1953 e il 1968 che dovranno cos&igrave; distinguersi: Miglior moto d&rsquo;epoca conservata, Miglior moto d&rsquo;epoca restaurata (queste due anche se non concludono la manifestazione) e Miglior moto d&rsquo;epoca partecipante che abbia concluso il Motogiro.  &nbsp; 

L&rsquo;azienda bolognese sar&agrave; lo sponsor tecnico della prossima edizione della Rievocazione Storica del Motogiro d&rsquo;Italia che si svolger&agrave; dal 14 al 20 maggio

Ducati sponsor tecnico del Motogiro 2017

Come gi&agrave; annunciato a Verona in occasione del Motor Bike Expo,&nbsp;la ventiseiesima Rievocazione Storica del Motogiro D&rsquo;Italia, organizzato dal Moto Club Terni Libero Liberati e&nbsp;Paolo Pileri, che si svolger&agrave; dal&nbsp;14 al 20 maggio, ha sub&igrave;to notevoli variazioni rispetto al percorso originariamente previsto, a seguito del perdurare degli eventi sismici in Umbria, Marche e Abruzzo. La gran fondo riservata alle&nbsp;moto d&rsquo;epoca e non solo, visto che sono state inserite anche altre categorie di partecipanti, si svolger&agrave; sempre nelle&nbsp;regioni del Centro Italia ma su strade e citt&agrave; non interessate dal terremoto, sar&agrave; diviso in sei tappe, alcune in linea altre a margherita, per un totale di oltre 1600 chilometri.  PROVA TURISMO-VINTAGE -&nbsp;Per la prima volta&nbsp;la manifestazione &egrave; stata inserita nel calendario della FIM come prova Turismo-Vintage. Il ritrovo dei partecipanti &egrave; fissato&nbsp;domenica 14 maggio a Spoleto, da dove il giorno successivo partir&agrave; la prima frazione, che si chiuder&agrave; ancora a Spoleto.&nbsp;Dalla citt&agrave; del festival si andr&agrave; in direzione San Benedetto del Tronto, sede anche della terza tappa.&nbsp;La quarta porter&agrave; la carovana ad Assisi, poi la quinta, la pi&ugrave; lunga con i suoi 290 chilometri, toccher&agrave; la Toscana per far ritorno nella citt&agrave; di San Francesco da dove, sabato 19 maggio, partir&agrave; l&rsquo;ultima frazione, che dopo aver sconfinato nell&rsquo;alto Lazio si chiuder&agrave; a Spoleto.  MILLE MIGLIA DELLE MOTO -&nbsp;A tre mesi esatti dalla partenza di quella che ormai &egrave; considerata la&nbsp;&ldquo;Mille Miglia delle Moto d&rsquo;Epoca&rdquo;&nbsp;sono oltre 100 gli iscritti alla manifestazione, la maggioranza dei quali proveniente dall&rsquo;estero, in particolare da&nbsp;Gran Bretagna, Stati Uniti, Spagna, Olanda e Germania. Non mancano, come da tradizione, anche&nbsp;argentini, cileni e australiani. In gara le moto che hanno fatto la storia del motociclismo mondiale, in particolare quelle costruite&nbsp;dal 1953 al 1957, anni in cui si &egrave; corso il Motogiro agonistico.  ITALIANE DI FAMA MONDIALE -&nbsp;Forte la presenza di&nbsp;Ducati, Moto Guzzi, Gilera, Bianchi, Mondial, Morini e Benelli, Case che in quegli anni dominavano la scena soprattutto nelle cilindrate fino 175 cm3&nbsp;ma non mancano altre case famose come&nbsp;Bultaco, Laverda, Maserati o modelli rari come la tedesca Kreidler Florett, un &ldquo;cinquantino&rdquo; del 1957&nbsp;portato in gara dal noto collezionista inglese Sacha Kripgans.  VESPA CLUB -&nbsp;Per la prima volta in veste ufficiale,&nbsp;al via anche alcuni rappresentanti del Vespa Club Italia&nbsp;in sella a storici modelli degli anni cinquanta. Rispetto agli ultimi anni&nbsp;cambia il regolamento tecnico della manifestazione. Vengono infatti ripristinate le quattro classi storiche divise per cilindrata, quindi oltre al vincitore assoluto&nbsp;ci saranno classifiche riservate alle classi: 75, 100, 125 e 175 cm3. Oltre alla&nbsp;categoria &ldquo;Rievocazione Storica&rdquo;, per le moto costruite dal 1950 al 1958, la manifestazione &egrave; divisa in altre quattro categorie:&nbsp;Vintage per mezzi costruiti dal 1967 al 1969, Classiche dal 1970 al 1980, Motogiro dal 1980 ad oggi e Turistica riservata ai partecipanti che non concorrono a nessuna classifica, ma hanno solo l&rsquo;obbligo di effettuare partenze e arrivi e di seguire il percorso ufficiale della gara.  UNA DUCATI PER IL VINCITORE -&nbsp;Al vincitore assoluto, andr&agrave; una&nbsp;Ducati 750 SS brendizzata Motogiro d&rsquo;Italia 2017, messa in palio dal Moto Club Terni. Un pezzo unico pensato per dare ulteriore valore alla manifestazione.&nbsp;Diverse le formule di iscrizione con quote che variano da 1200 a 1500 Euro tutto compreso. Previste particolari agevolazioni per squadre ufficiali e gruppi numerosi e, proprio per favorire quest&rsquo;ultimi, &egrave; stata prorogata al 30 aprile l&rsquo;offerta speciale a loro riservata.&nbsp;Tutte le info sull&#39;evento sono disponibili su&nbsp;www.motogiroitalia.it. 

Le strade del centro Italia sono state devastate dagli eventi sismici degli ultimi anni&nbsp;ma&nbsp;il Motogiro d&#39;Italia partir&agrave; ugualmente&nbsp;domenica 14 maggio, da Spoleto.&nbsp;Boom d&#39;iscrizioni dall&#39;estero.

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