Lo spagnolo Marc Marquez quando c&#39;&egrave; da parlare di cadute in pista &egrave; il primo &ldquo;ad alzare la mano&rdquo;, eppure in questo 2019 l&#39;alfiere Honda &egrave; riuscito a migliorarsi anche in questo. Nelle passate edizioni del Motomondiale avevano infatti fatto discutere le 24 cadute del 2017 e le 23 del 2018, tanto che in diversi tra cui anche piloti del passato, avevano provato ad &ldquo;analizzare&rdquo; il sette volte iridato e il suo stile di guida senza per&ograve; riuscire a trovare il bandolo della matassa. Marquez &egrave; vero, cadeva durante le prove, ma in gara, ovvero quando contava davvero, riusciva a restare in piedi.  GESTIONE - Quest&#39;anno, invece, sembra che questo aspetto del suo stile di guida sia cambiato, o forse non &egrave; proprio cos&igrave;, in quanto &egrave; lo stesso Marquez a raccontare al giornale inglese Square Mile, che in realt&agrave; il suo stile &egrave; sempre il solito ma riesce a gestire meglio gli attimi in cui la moto sembra sfuggirgli di mano. &ldquo;Anche le cadute &ndash; spiega - fanno parte del mio lavoro. Sono fatto cos&igrave;, cerco di spingere le cose al limite. A volte la moto non &egrave; pronta, ma io provo uguale, ed &egrave; il motivo per cui cado. Quest&#39;anno abbiamo tutto un po&#39; pi&ugrave; sotto controllo. Certo, non cadi di proposito, a nessuno piace cadere, ma fa parte del lavoro.&rdquo;  &ldquo;NEL 2015 HO PERSO IL TITOLO&rdquo; - Questa mentalit&agrave; del talento di Cervera, si &egrave; evoluta negli anni in Motogp:&rdquo;tre o quattro anni fa ero ancora molto legato a questa mentalit&agrave;: o vinci o cadi, come nel 2015, ho perso il campionato a causa di questa mentalit&agrave;: ho vinto sei gare ma sono arrivato con scarsi risultati nelle altre sei. Alla fine, cercare di vincere il titolo &egrave; il nostro obiettivo principale, quindi la costanza &egrave; l&#39;aspetto pi&ugrave; importante. Ora provo ancora a spingere al limite, ma non tutti i giri della gara come facevo prima ... solo qualche giro ogni volta.&rdquo; 

Il pilota spagnolo ha parlato del suo stile di guida e sebbene nel 2019 sia caduto meno spesso, &egrave; rimasto sempre lo stesso anche se con meno foga rispetto al passato

Marquez: &laquo;Cadere fa parte del mio lavoro e del mio stile di guida&raquo;

Cal Crutchlow, reduce dai test di Misano, i quali non sono andati proprio benissimo per l&#39;inglese, ha parlato di cosa manca alla sua moto e su cosa sta lavorando insieme al team LCR Honda. In pi&ugrave; a Super7Sport.com ha voluto raccontare anche un aneddetto relativo all&#39;inizio della sua carriera in cui &egrave; coinvolto anche l&#39;ex pilota australiano e due volte campione del mondo, Casey Stoner.    &ldquo;SONO LENTO&rdquo; - Come sempre, Cal non &egrave; andato per il sottile, e in merito ai test di Misano, dove non &egrave; riuscito ad entrare nella top 15, ha detto a Motoryracing.com:&rdquo;sono troppo lento in questo momento, abbiamo molte cose da provare, ma nessuna di esse sembra funzionare.&rdquo; In pi&ugrave; il pilota del team LCR ha detto che al momento i vari aggiornamenti portati da HRC non stanno producento l&#39;effetto desiderato. Cal per&ograve; ha anche sottolineato un altro aspetto dei test:&rdquo;senza dubbio dobbiamo migliorare certe volte pu&ograve; succedere che alcuni piloti hanno un buon ritmo e nel fine settimana di gara non sono abbastanza veloci. Spero che funzioni al contrario, perch&eacute; non sono abbastanza veloce in questo momento e devo essere pi&ugrave; veloce per il weekend di gara.&rdquo;    &ldquo;CHE UMILIAZIONE&rdquo; - Inoltre, Crutchlow, in un&#39;altra intervista a Super7Sport.com ha voluto raccontare un aneddoto particolare del suo passato nel quale &egrave; stato coinvolto anche Casey Stoner. Correva l&#39;anno 2000 e Cal partecip&ograve; alla Coppa monomarca Aprilia Superteen con tappa a Mallory Park in Australia. Qui Crutchlow pens&ograve; di poter fare una bella figura e che sarebbe stato uno dei piloti favoriti, invece non and&ograve; proprio cos&igrave;:&rdquo;la pi&ugrave; grande umiliazione che ho subito come motociclista &egrave; stata quella che mi ha provocato Casey Stoner. - ha detto - Mi ero appena unito alla forte squadra Aprilia nell&#39;Aprilia Superteen Cup e vivendo vicino al circuito pensavo di essere l&#39;idolo di casa, ma il modo in cui Casey mi ha passato in curva &egrave; stato imbarazzante.&quot; Un Casey Stoner che a quel tempo aveva solo 14 anni e che era gi&agrave; diventato l&#39;idolo del pubblico australiano in quanto nelle gare precedenti era riuscito ad imporsi sui suoi rivali superandoli tutti in soli due giri e riuscendo a vincere.   

I pilota inglese parla anche dei test di Misano nei quali non &egrave; andata troppo bene:&rdquo;sono lento&rdquo;

Crutchlow su Stoner: &rdquo;Nessuno mi ha umiliato di pi&ugrave; nella vita&rdquo;

        Non c'&egrave; niente da fare, Dottor Rossi resta sempre Dottor Rossi e i lettori di Motosprint lo hanno confermato.Dal sondaggio &ldquo;lanciato&rdquo; alcune settimane fa, dopo l'ennesima vittoria di Marc Marquez a Brno, che chiedeva ai lettori se lo spagnolo fosse davvero il pi&ugrave; grande campione di tutti i tempi, la risposta &egrave; stata &ldquo;NO&rdquo;.Non sono bastati a Marquez i 7 titoli iridati, le 76 vittorie in carriera e neppure le 59 pole position conquistate, perch&egrave; il migliore di tutti i tempi &egrave; Valentino Rossi. LE PERCENTUALI &ndash; La vittoria, a dire il vero non &egrave; poi cos&igrave; schiacciante e le percentuali parlano chiaro. A votare sono stati in tantissimi, segno che l'argomento in questione fa davvero discutere.Tra le alternative a Marquez, c'erano Valentino Rossi con i suoi &ldquo;nove titoli conquistati in quattro categorie diverse&rdquo;, Giacomo Agostini con &ldquo;quindici mondiali vinti e quindi il pi&ugrave; leggendario&rdquo;, ed infine l'opzione super partes che &ldquo;non si possono paragonare i grandi campioni di epoche diverse.&rdquo;Il vincitore del sondaggio &egrave; stato quindi Vale Rossi con una percentuale del 29% che ha battuto di poco i lettori pi&ugrave; imparziali che con il 27% dei voti hanno detto di non poter fare paragoni tra questi grandi campioni dato che hanno gareggiato in momenti diversi.Marc Marquez questa volta si &egrave; dovuto accontentare del terzo posto con una percentuale del 25%, mentre il leggendario Giacomo Agostini &egrave; arrivato ultimo con il 19% dei voti. COSA DICE LA CLASSIFICA &ndash; Evidentemente, il pubblico italiano, nonostante i numerosi haters che affollano di commenti le news relative a Valentino Rossi, sono convinti che Vale, con i suoi 40 anni, sia il pilota pi&ugrave; forte di tutti i tempi, ancora in grado di dire la sua nel Campionato del mondo Motogp.E di certo la sua tenacia e il suo entusiasmo nonostante alcuni risultati non proprio positivi sono la conferma che Vale &egrave; un lottatore e che non &egrave; disposto a mollare.Dall'altra parte &egrave; pur vero che non &egrave; facile fare un confronto tra i grandi big del passato e presente. Come sarebbe la motogp di oggi se Marquez si fosse scontrato con il Valentino dei tempi d'oro? Purtroppo non &egrave; dato saperlo, quindi congetture a parte Marquez dovr&agrave; dimostrare ancora di pi&ugrave; se vorr&agrave; accaparrarsi il benestare del pubblico italiano. I COMMENTI - Ovviamente, il sondaggio in questione ha scatenato i social network che hanno dato vita a quasi 500 commenti sul test.Licio ha parlato di Marquez:&rdquo;che sia un fuoriclasse &egrave; fuori discussione.Ma &egrave; impossibile stilare classifiche generali: troppo differenti le gomme, le moto, la tecnologia. Vorrei vederlo su un'altra moto anche se credo spacchi comunque.&rdquo;Con una visione differente &egrave; Vanny Black Thunder che sempre riferendosi allo spagnolo ha scritto:&rdquo;purtroppo non ha guidato la 500 due tempi. Altre moto ed altre gomme. Il pi&ugrave; grande rimane Valentino. Ed io nemmeno tifo per lui.&rdquo;Qualcuno poi, mette in ballo altri nomi: Stoner, Spencer, Rainey, Doohan, insomma mettere d'accordo tutti &egrave; davvero difficile, ma i numeri parlano chiaro e per adesso il 46 resta il campione pi&ugrave; forte di sempre.       

Dal sondaggio di Motosprint che chiedeva se Marquez fosse o meno il pi&ugrave; grande campione di tutti i tempi i lettori hanno espresso la loro opinione incoronando Rossi

Marquez il campione di tutti i tempi? “No”, il migliore è Rossi

E&#39; stato un Marc Marquez a dir poco strepitoso quello che si &egrave; aggiudicato la pole position a Brno, forse la pi&ugrave; bella in carriera. Al primo giro a disposizione con le gomme slick, infatti, &egrave; iniziato a piovere ma lui ha continuato facendo il giro veloce e non contento ha proseguito abbassando ulteriormente il tempo in 2:02.753 dando due secondi e mezzo all&#39;altrettanto bravo Jack Miller che come lo spagnolo &egrave; rimasto in pista con le slick e la pioggia. Ma le condizioni particolari dell&#39;asfalto della Repubblica Ceca hanno fatto un bel regalo anche al pilota Ktm Johann Zarco arrivato terzo dopo essere passato dalla Q1, cos&igrave; come al suo compagno di team Pol Espargar&ograve;, quinto. Tra gli assenti della giornata, in quanto molto attesi su questo circuito, i piloti Yamaha: Valentino Rossi che comunque si &egrave; aggiudicato la settima piazza, Maverick Vinales e Fabio Quartararo.  INCERTEZZE IN PISTA &ndash; Scattati i quindici minuti a disposizione per le qualifiche, tutti i piloti sono usciti con le gomme rain, dato che l&#39;asfalto era ancora bagnato, dopo la tanta pioggia caduta fino a circa venti minuti prima. I tempi per&ograve; non erano buoni e dopo pochi giri i pi&ugrave; &ldquo;folli&rdquo; hanno preso una decisione, montare le slick e giocarsela. Tra questi Marc Marquez, Jack Miller, Fabio Qaurtararo, Maverick Vinales e Danilo Petrucci. L&#39;altro alfiere Ducati Andrea Dovizioso ha invece preferito continuare con le rain che da una parte hanno pagato, portando l&#39;italiano a chiudere quarto dietro a Marquez, Miller e Zarco. Coloro che invece, vedendo che la pioggia cominciava a scendere di nuovo, hanno deciso di non rischiare troppo, sono stati i piloti Yamaha con Valentino Rossi che ha mantenuto le rain e Vinales e Quartararo che hanno messo le slick ma dopo nemmeno un giro non se la sono sentiti di proseguire e sono rientrati ai box. E&#39; stata la qualifica delle incertezze, quindi, quella che ha preso campo a Brno tra sole, nuvole e pioggia. Domani, per&ograve;, la gara sar&agrave; ben diversa, perch&egrave; non &egrave; prevista pioggia e sull&#39;asciutto Ducati e Yamaha potranno giocarsela con la Honda.  I risultati delle qualifiche  Marc Marquez 2:02.753 Jack Miller 2:05.277 Johann Zarco 2:05.351 Andrea Dovizioso 2:05.590 Pol Espargar&ograve; 2:05.710 Alex Rins 2:06.172 Valentino Rossi 2:06.233 Danilo Petrucci 2:06.457 Maverick Vinales 2:06.626 Fabio Quartararo 2:06.648 

Con le gomme slick, Marc Marquez &egrave; riuscito a fare la pole mentre a Brno era iniziato a piovere, bene Vale prima Yamaha in griglia

MotoGP, Brno qualifiche: &quot;mostro&quot; Marquez, super-pole sotto la pioggia

Giornata impegnativa quella di Brno, che ha visto i piloti della classe regina darsi battaglia nel primo venerd&igrave; di prove libere. A strappare il primo pass verso quella che sar&agrave; la gara di domenica &egrave; stato Fabio Quartararo del team Petronas Yamaha con un tempo impressionante di 1:55.802. In Repubblica Ceca, si &egrave; scatenato il temporale gi&agrave; dal primo giorno a disposizione in vista anche della giornara di domani che ha annunciato pioggia e tempo instabile. Oltre a Quartararo bene anche il pilota Honda Marc Marquez, le Ducati di Jack Miller e Andrea Dovizioso e le Yamaha di Vinales e Rossi. Insomma, dato il mix di piloti forti in pista, le qualifiche di domani regaleranno sicuramente grande spettacolo.  PROVE LIBERE UNO &ndash; Sono tornati in pista dopo la pausa estiva i piloti della motogp che nel primo turno di prove libere hanno subito testato l&#39;asfalto della pista ceca a quanto pare ricco di molti avvallamenti. Il pi&ugrave; veloce della mattina &egrave; stato un ritrovato Andrea Dovizioso che &egrave; riuscito a beffare Marc Marquez negli ultimi secondi a disposizione. Escluse le prime tre posizioni con Maverick Vinales, terzo, tanti i piloti assenti che non hanno montato la gomma nuova per il time attack regalando invece a chi aveva fatto il cambio gomme, le posizioni alte della classifica. In quarta posizione si &egrave; portato quindi Miguel Oliveira seguito dal tester Suzuki Sylvain Guintoli. Ad intrufolarsi tra questi piloti che di solito occupano la parte bassa della classifica, Jack Miller, che fin da inizio turno ha dimostrato di essere ben messo in vista della gara. Dietro di lui il pilota Ktm Tech 3 Hafizh Syahrin, mentre dall&#39;ottava posizione la classifica si &egrave; &ldquo;normalizza&rdquo; con Franco Morbidelli, Alex Rins e Valentino Rossi a chiudere la top ten. Il Dottore, che non ha montato le gomme da tempo, &egrave; apparso in grande forma sulla pista ceca che tanto gli ha dato nella sua lunga carriera.  PROVE LIBERE DUE &ndash; Ma &egrave; nelle libere due che si &egrave; scatenato il primo vero spettacolo della giornata con un Marc Marquez che, come al mattino, &egrave; stato ancora una volta beffato. A stordire lo spagnolo con un tempo di 1:55.802 &egrave; stato Fabio Quartararo che ha recuperato tantissime posizioni rispetto al primo turno. Terzo tempo per un Jack Miller al top e primo tra le Ducati ad arrivare in classifica davanti ad Andrea Dovizioso (in realt&agrave; i due hanno fatto lo stesso identico tempo), mentre Danilo Petrucci ha chiuso in decima posizione. Brno, al suo primissimo giorno, ha rappresentato anche una svolta in casa Yamaha non solo con il francese Quartararo ma anche con Maverick Vinales quinto, Franco Morbidelli settimo e Valentino Rossi nono che &egrave; stato vittima della rottura del motore a met&agrave; del turno di prove. A rientrare nel panino delle Yamaha anche Alex Rins sesto e Cal Crutchlow ottavo.  La classifica dei tempi combinati: Fabio Quartararo 1:55.802 Marc Marquez 1:55.825 Jack Miller 1:56.071 Andrea Dovizioso 1:56.071 Maverick Vinales 1:56.084 Alex Rins 1:56.225 Franco Morbidelli 1:56.419 Cal Crutchlow 1:56.443 Valentino Rossi 1:56.527 Danilo Petrucci 1:56.593 

I piloti della motogp scaldano i motori, &egrave; gi&agrave; bagarre in Repubblica Ceca

MotoGP, Brno Day1: Marquez beffato da &ldquo;El diablo&rdquo; Quartararo

        Il campionato del mondo della Motogp riparte da Brno e i piloti da venerd&igrave; torneranno in pista per le prime prove libere.In Repubblica Ceca, lo spagnolo Marc Marquez arriva con tutta la grinta possibile, da primo nella classifica iridata e con un vantaggio di 58 punti sugli avversari, nello specifico, su Andrea Dovizioso.Ma che gara sar&agrave; per il numero 93? Facile come quella tedesca, o dovr&agrave; lottare insieme agli altri piloti per la vittoria? DIAMO I NUMERI - In passato, su questo circuito, Marquez ha conquistato due vittorie nella categoria Motogp, una al suo anno di esordio nella classe regina (2013) e la seconda nel 2017, ma ha ottenuto anche un secondo posto e due terzi posti.Lo scorso anno, il vincitore di Brno &egrave; stato Andrea Dovizioso, a testimonianza del fatto che la Desmosedici, cos&igrave; come il suo pilota, in Repubblica Ceca si trovano davvero bene. BELLE LE VACANZE MA... - Marc &egrave; quindi con i piedi per terra in vista del weekend:&rdquo; ho tanta voglia di risalire in moto. - ha commentato lo spagnolo - Durante la pausa estiva, &egrave; sempre bello rilassarsi un po' e vedere gli amici e la famiglia, ma presto ti manca il team e la moto. Sono gi&agrave; pronto per tornare a lavoro e quello di Brno &egrave; un circuito divertente. Abbiamo finito la prima met&agrave; della stagione molto bene e ora dobbiamo concentrarci sul continuare lo stesso. In questa pista molti piloti vanno veloci, quindi non possiamo dare nulla per scontato.&rdquo; SENZA JORGE - Da ricordare che Marquez, per questa gara, non avr&agrave; a fianco il compagno di team Jorge Lorenzo, ancora infortunato, ma Stefan Bradl che gi&agrave; lo ha sostituito anche in Germania.A tal proposito ha detto:&rdquo;spero che il recupero di Jorge vada bene e che possiamo rivederlo di nuovo nella squadra al pi&ugrave; presto."       

Il pilota spagnolo del team Honda ha parlato di quella che sar&agrave; la prossima gara in programma in Repubblica Ceca dove in passato ha vinto due volte

Marquez: ”Brno circuito divertente, ma niente è scontato"

Fabio Quartararo decide di allenarsi con la moto da cross

Dopo le vacanze che tutti i piloti di Motogp si sono concessi prima del rientro in pista ad inizio agosto, adesso &egrave; arrivato il momento di pensare a rimettersi un p&ograve; in forma. Chi &egrave; tornato ad allenarsi in palestra, chi &egrave; risalito in moto anche se da cross, chi invece preferisce la bicicletta. Insomma, per tutti si pu&ograve; dire che le vacanze siano terminate anche se c&#39;&egrave; chi, almeno con la testa, &egrave; sempre al mare!

Vacanze finite per i piloti MotoGP, è tempo di allenamenti

        L'arrivo di Fabio Quartararo in Motogp e di conseguenza al team Yamaha Petronas, ad inizio stagione, sembrava avere un epilogo gi&agrave; scontato, ed invece il francese di soli 20 anni &egrave; riuscito a dare una scossa al suo ingresso nella classe regina e non solo.Adesso, a parlare del futuro di Quartararo &egrave; il suo manager che al giornale tedesco Speedweek.com ha dichiarato:&rdquo;chieder&ograve; alcune modifiche al contratto.&rdquo; &ldquo;QUALCOSA E' CAMBIATO&rdquo; - Con tre pole position all'attivo (Jerez, Barcellona e Assen) al suo primo anno da rookie e un secondo posto in Catalogna e un terzo ad Assen, il francese sta dimostrando di saperci fare in sella all'M1 non ufficiale, quindi, per la scadenza del contratto prevista per il 2020, i giochi iniziano a farsi davvero seri.A parlare di questo &egrave; il suo manager Eric Mah&eacute;:&rdquo;naturalmente, chieder&ograve; alcune modifiche al contratto base, rispetto ad un anno fa evidentemente qualcosa &egrave; cambiato. In Yamaha dovranno riflettere molto attentamente su cosa intendono fare con Fabio in futuro.&rdquo; FUTURO INCERTO - Mah&eacute;, come &egrave; giusto che sia, pensa anche alla moto che deve guidare il suo protetto, anche se Quartararo sembra non avere tanti problemi:&rdquo;per quanto riguarda lo sviluppo dell'M1, avremo le idee pi&ugrave; chiare dopo i test di Brno, quando scopriremo come funziona la nuova Yamaha.&rdquo;E se le cose non dovessero evolversi come previsto, nel 2020 saranno diversi i piloti con il contratto in scadenza, tra cui Marc Marquez, Jorge Lorenzo, Valentino Rossi, Maverick Vinales, Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci, quindi la situazione, per Quartararo, potrebbe farsi interessante su pi&ugrave; fronti.       

Visti i risultati del francese, che nessuno si aspettava, il manager Eric Mah&eacute; chiede a Yamaha delle garanzie per il futuro del &ldquo;suo&rdquo; pilota

Quartararo, parla il manager: ”Chiederò modifiche al contratto”

        Dopo la disfatta dello scorso anno a Silverstone dove la gara di Motogp non si &egrave; corsa a causa della pioggia battente e dell'asfalto non sufficientemente drenante e quindi pericoloso, quest'anno gli organizzatori del circuito inglese avevano assicurato il totale rifascimento dell'asfalto e cos&igrave; &egrave; stato.I lavori sono terminati circa un mese fa, peccato per&ograve; che gi&agrave; dopo la gara di Formula 1 che si &egrave; corsa a Silverstone questo weekend, i piloti abbiano espresso il loro disappunto su alcune parti del circuito dicendo chiaramente che ai &ldquo;colleghi&rdquo; della motogp, una pista del genere non andr&agrave; di certo bene. &ldquo;SCATENERANNO UNA GRAN CONFUSIONE&rdquo; - A parlare a Crash.net &egrave; stato Daniel Ricciardo che ha commentato:&rdquo;l'asfalto &egrave; ancora molto accidentato in alcune zone. Non penso che ai ragazzi della motogp piacer&agrave; la curva 6. Scateneranno una gran confusione. Il resto sembra abbastanza decente.&rdquo;Anche Lewis Hamilton non &egrave; del tutto convinto dei lavori fatti:&rdquo;il nuovo asfalto &ndash; dice - &egrave; migliore sui rettilinei, specialmente tra la curva 4 e la curva 6, dove prima era piuttosto brutto, ma &egrave; ancora accidentato all'uscita della curva 7 e verso la Copse, ma dopo &egrave; bello e scorrevole attraverso la Maggotts e la Becketts."Anche il compagno di squadra Valterri Bottas commenta, anche se con pi&ugrave; ottimismo:&rdquo;la pista &egrave; meno accidentata rispetto all'anno scorso, il che &egrave; bello, hanno fatto un buon lavoro sull'asfalto ed &egrave; stato molto divertente guidare.&rdquo;C'&egrave; anche un &ldquo;ma&rdquo;:&rdquo;nel nuovo asfalto &ndash; conclude - c'&egrave; abbastanza grip, ma a volte si pu&ograve; perdere l'aderenza in modo molto improvviso.&rdquo; NESSUN TEST - Non resta quindi che attendere 23 agosto quando, senza prima aver fatto nessun test, i piloti del motomondiale scenderanno in pista a Silverstone per il weekend di gara.Sar&agrave; vero che il nuovo asfalto &egrave; &ldquo;tre volte pi&ugrave; durevole e dieci volte pi&ugrave; forte&rdquo; come hanno assicurato gli organizzatori?Quello che c'&egrave; da augurarsi, prima di tutto, &egrave; che non piova, per il resto staremo a vedere come andr&agrave;.       

I piloti della Formula 1 hanno commentato il nuovo asfalto del circuito di Silverstone dicendo di non essere soddisfatti e che i piloti della motogp scateneranno una gran confusione

Daniel Ricciardo su Silverstone: "Ai ragazzi della MotoGP non piacerà”

        Al Sachsenring le due ducati di Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci, oltre ad essere in lotta con gli avversari, hanno finito per fare bagarre tra di loro per accaparrarsi la quarta e quinta posizione, gi&ugrave; dal podio, alle spalle di Marquez, Vinales e Crutchlow. E in casa Ducati, questa volta, a spuntarla &egrave; stato Danilo Petrucci: in ogni caso i due alfieri della Casa di Borgo Panigale restano secondo (Dovizioso) e terzo (Petrucci) nella classifica iridata. LA GARA - A parlare di come &egrave; andata la gara &egrave; il numero 4:&rdquo;il duello con Danilo &ndash; dice -&egrave; stato molto bello e con il quinto posto possiamo portare a casa punti importanti su una pista dove non siamo cos&igrave; incisivi. Non potevamo fare di pi&ugrave; in gara e la differenza con il primo dimostra che dobbiamo migliorare in alcune aree per essere competitivi su tutti i tracciati.&rdquo; VELOCITA' IN CURVA - Dovi &egrave; per&ograve; preoccupato di alcuni aspetti della sua Desmosedici:&rdquo;il lato negativo &ndash; spiega ai microfoni di Sky - &egrave; la velocit&agrave; in curva che abbiamo adesso, &egrave; preoccupante perch&egrave; non ci troviamo nella situazione dell'anno scorso dove dalle prossime gare possiamo iniziare a giocarci tutte le gare. In questo momento, secondo me non abbiamo questa velocit&agrave; in confronto agli altri, questo &egrave; preoccupante perch&egrave; oltre al fatto che Marquez &egrave; pi&ugrave; competitivo dell'anno scorso ci sono altri piloti molto pi&ugrave; competitivi dell'anno scorso quindi facciamo fatica nelle piste come questa. Siamo pi&ugrave; forti in alcuni aspetti e vicini su altri, ma sul centro curva siamo troppo lontanti, &egrave; nel dna della Ducati questa caratteristica, non credo che Ducati potr&agrave; mai avere la percorrenza di altre moto, secondo me non deve cercare la percorrenza, ma dobbiamo comunque migliorare.&rdquo;       

Il pilota del team Ducati racconta quella &egrave; stata la gara del Sachsenring spiegando le sue perplessit&agrave;

Dovizioso: “Sono preoccupato, ci manca velocità in curva”

        Marc Marquez arriva in Germania da vero protagonista: primo in classifica del mondiale e primo al Sachsenring per ben sei anni di fila, ovvero da quando &egrave; arrivato in Motogp.Le vittorie arrivano a nove se teniamo conto anche della 125cc e della Moto2. Numeri da capogiro che lo vedono, ovviamente, come favorito per la gara.Ma &egrave; Marquez stesso a dire di fare attenzione, forse anche un po' per scaramanzia, dato che quest'anno, ad Austin, dove tutti lo davano per favorito, &egrave; caduto durante la gara.In Germania, quindi, lo spagnolo del team Honda dovr&agrave; stare molto attento, non solo alle insidie del circuito ma anche ai suoi avversari, soprattutto alle Yamaha. SPORT IMPREVEDIBILE - &ldquo;E' la prima volta dall'inizio della stagione che abbiamo due gare di fila e sono entusiasta. - dice il numero 93 - Abbiamo avuto un buon fine settimana ad Assen e sono motivato ad arrivare ad uno dei miei circuiti preferiti. Ovviamente, i risultati passati non significano molto: una volta iniziate le prove del venerd&igrave;, dobbiamo continuare a lavorare sodo con il team Repsol Honda per seguire il nostro obiettivo.&rdquo;Marquez prosegue: &ldquo;tutti dicono che sono il favorito perch&eacute; ho vinto negli ultimi anni, ma questo sport &egrave; imprevedibile. Dicevano la stessa cosa di Austin e sono caduto. Quindi inizier&ograve; pensando solo al fine settimana, come ad ogni gran premio.&rdquo;       

Il pilota del team Honda sa che in Germania lo attende un'importante gara dove in passato ha vinto, nelle varie classi, un totale di nove volte

Marquez scaramantico: ”Dicevano che avrei vinto ad Austin...”

        Il Gp di Germania, che vedr&agrave; protagonisti i piloti del Motomondiale in questo fine settimana, non si prospetta uno dei migliori per Andrea Dovizioso che dopo l'ottava posizione conquistata nel 2018 e la vittoria del suo rivale numero uno Marc Marquez, ha gi&agrave; ben chiara un'idea di quella che sar&agrave; l'edizione di quest'anno.Ma Andrea, nonostante parta svantaggiato di 44 punti nella classifica iridata, non vuole darsi per vinto e pensa che il Sachsenring sar&agrave; terreno fertile non soltanto per lo spagno del team Repsol Honda, ma anche per altri piloti. NON SOLO MARQUEZ - &ldquo;La configurazione del tracciato &ndash; spiega l'alfiere Ducati &ndash; non favorisce particolarmente la nostra moto, ma le gomme giocano spesso un ruolo chiave nell'esito della gara. Non mi aspetto sia facile battere i nostri avversari. In lotta per la vittoria non ci sar&agrave; solo Marquez, perch&egrave; probabilmente anche le Yamaha e le Suzuki saranno competitive su un tracciato che gira in senso antiorario e con tante curve strette.In ogni caso ci attende la sfida e ogni gara fa storia a se, noi vogliamo fare altri passi avanti su questo circuito.&rdquo; POSSIAMO MIGLIORARE - Dovi conclude poi facendo una considerazione su quella che &egrave; stata la sua gara dello scorso anno:&rdquo;il distacco al traguardo non fu grande, ma abbiamo margini di miglioramento. Dobbiamo tenere alta la concentrazione per concludere questa prima fase del Campionato con una nota positiva.&rdquo;       

Il pilota del team Ducati pensa che in lotta per la vittoria non ci sar&agrave; solo Marquez ma anche le Yamaha e le Suzuki

Dovizioso sul Sachsenring: ”Non sarà facile”

        Non &egrave; un momento facile per Valentino Rossi che dopo l'ultimo Gp di Assen, adesso &egrave; chiamato al riscatto nel Gp di Germania che si svolger&agrave; questo weekend.Un granpremio dopo l'altro nel quale non c'&egrave; troppo tempo per stare a pensare a quanto accaduto in Olanda, ma forse meglio cos&igrave;.Vale &egrave; quindi pronto a girare pagina, consapevole che al Sachsenring, lo scorso anno, &egrave; riuscito ad ottenre un bel secondo posto. COMPETITIVI DAL VENERDI' - "Non e' un momento positivo per noi &ndash; ha spiegato Rossi - in Olanda &egrave; stato un vero peccato, perch&eacute; mi sentivo bene dopo il warm up, ero veloce ma invece ho finito con un altro zero.&rdquo;"La cosa buona - ha proseguito - &egrave; che ora andiamo direttamente al Sachsenring e possiamo lavorare immediatamente a un altro weekend di gara. Sar&agrave; importante capire se i cambiamenti apportati domenica scorsa saranno positivi anche in Germania, in questo fine settimana: cercheremo di essere competitivi fin da venerd&igrave;.&rdquo;E proprio a proposito di questo ha parlato anche Lin Jarvis in un'intervista a Marca.com dove ha voluto ribadire la sua fiducia e di quella del team nei confronti del Dottore, spiegando che l'obiettivo principale in Germania, sar&agrave; quello di partire veloci da subito. &ldquo;STO VIVENDO UN SOGNO&rdquo; - Intanto, pronto a scaldare i motori della sua M1 al Sachsenring, &egrave; anche Maverick Vinales, reduce da un primo posto in Olanda dove ha combattutto per tutta la gara con Marc Marquez e Fabio Quartararo (Yamaha Petronas).In pi&ugrave;, il pilota con il numero 12 arriva da un 2018 che lo ha visto sul terzo gradino del podio proprio in Germania:&rdquo;mi sento come se stessi ancora sognando -ha detto - il successo &egrave; arrivato in un momento in cui avevamo perso le speranze e ci ha dato la sicurezza e la forza per continuare a lavorare intensamente. Arriviamo al Sachsenring con un alto livello di concentrazione, desiderosi di dimostrare che quello che &egrave; successo in Olanda non &egrave; stata una coincidenza ma il frutto di un duro lavoro.Il Sachsenring &egrave; una buona pista per noi, qui di solito sono veloce. Penso che abbiamo il potenziale per salire sul podio".       

Il numero 46 dice di non passare un gran bel momento, ma vuole tornare al pi&ugrave; presto competitivo e la Germania potrebbe essere l'occasione giusta

Rossi: ”In Germania cercherò di essere competitivo fin dalle prove”

        In casa Yamaha il Gp olandese ha avuto un sapore agrodolce: se da una parte c'&egrave; stata la vittoria di Maverick Vinales che non accadeva dal Gp di Phillip Island del 2018, dall'altra, la caduta in gara di Valentino Rossi (la terza in questa stagione), ma soprattutto prove e qualifiche non andate proprio bene hanno insinuato qualche dubbio.Che sia arrivato il momento per Vale di dire addio alla Motogp?Assolutamente no, e il manager Yamaha Lin Jarvis, ne &egrave; convinto ed ha spiegato il perch&egrave;. TRE GARE SONO MOLTE, PERO' &hellip; - &ldquo;Tre gare senza risultati sono un po' difficili da digerire&ndash; ha spiegato Jarvis al giornale spagnolo Marca.com - ma dobbiamo guardare correttamente la situazione. Al Montmel&ograve; Rossi avrebbe potuto lottare per la vittoria, la situazione non &egrave; poi cos&igrave; male. Anche ad Assen avrebbe potuto far bene, non venerd&igrave; o sabato, ma domenica la moto funzionava molto meglio. Finalmente, la moto aveva un buon set up ma Vale ha fatto un errore e lo ha fatto perch&eacute; ha spinto, dato che la moto gli dava di pi&ugrave;.&rdquo;Jarvis prosegue:&nbsp;&ldquo;credo che i fatti siano i fatti: tre gare di fila con zero e senza risultati, tre cadute, &egrave; qualcosa di molto brutto. Ma a Montmel&oacute; non poteva fare nulla. Ad Assen non ha gestito bene, perch&eacute; la moto era abbastanza veloce altrimenti non avrebbe raggiunto i risultati ottenuti, quindi la cosa importante &egrave; stragli vicino, sostenerlo e trovare il modo di lavorare insieme per le prossime gare.&rdquo; LA STESSA FIDUCIA - Lin Jarvis, quindi, non mette assolutamente in dubbio le tante qualit&agrave; del Dottore ed &egrave; pronto, cos&igrave; come tutto il team ad appoggiarlo: &ldquo;la nostra fiducia in lui non &egrave; cambiata affatto. E 'ancora il pi&ugrave; veloce pilota della Yamaha in termini di punti, ancora al di sopra di Quartararo, quindi non mettiamo in discussione la nostra fiducia in lui, ma dobbiamo lavorare meglio. In passato &egrave; successo di vederlo trovare la giusta configurazione della moto solo la domenica, ma abbiamo bisogno che ci arrivi gi&agrave; al venerd&igrave;. Adesso &egrave; questa la nostra missione, la nostra sfida.&rdquo;       

Il manager Yamaha ha spiegato cosa &egrave; andato storto ad Assen e nonostante le tre cadute, Vale resta sempre il pilota con pi&ugrave; punti

Lin Jarvis su Rossi: “La nostra fiducia in lui non è cambiata”

Non c&#39;&egrave; tempo di stare troppo a pensare su quanto &egrave; accaduto durante il Gp di Assen, perch&egrave; questo fine settimana torna un nuovo appuntamento con la Motogp. Il Motomondiale, infatti, si sposta in Germania prima di quella che sar&agrave; la pausa estiva (dall&#39;8 luglio al 3 agosto): al Sachsenring torneranno in pista i piloti delle tre categorie, Moto3, Moto2 e Motogp. La Germania sar&agrave; per&ograve; anche la prima tappa del Campionato di MotoE, le moto elettriche che di sabato affronteranno la superpole race in stile Superbike e la domenica mattina alle ore 10:00 affronteranno la gara vera e propria.  MOTOGP - Un circuito, quello tedesco, che non lascia spazio all&#39;immaginazione dato che qui Marc Marquez ha vinto per ben sei anni di fila, ovvero dal 2013, da quando &egrave; in Motogp, pi&ugrave; altre tre volte nelle altre due categorie. Quest&#39;anno, quindi, il campione spagnolo potrebbe battere il record, ma attenzione, perch&egrave; le Yamaha lo scorso anno sono state molto competitive, in pi&ugrave; potrebbe arrivare anche il riscatto di Valentino Rossi, ma anche della Suzuki di Alex Rins. Nel 2018, oltre al gi&agrave; citato Marc Marquez, a condividere con lui il podio furono Valentino Rossi (secondo) e Maverick Vinales (terzo), segno che l&#39;M1, al Sachsenring va davvero veloce. Quest&#39;anno, nella lotta, potrebbe aggiungersi anche Fabio Quartararo (Yamaha Petronas) che anche ad Assen ha dimostrato di saper concretizzare il risultato aggiudicandosi il terzo posto.  MOTO3 e MOTO2 &ndash; La lotta &egrave; ancora del tutto aperta anche in Moto3 e Moto2 con Aron Canet che &egrave; al comando della classifica iridata e un Lorenzo Dalla Porta, secondo, che gli sta &ldquo;mangiando&rdquo; sempre pi&ugrave; punti. Nella classe di mezzo, invece, le carte si sono mischiate di nuovo dopo la caduta in Olanda di Alex Marquez e Lorenzo Baldassarri: lo spagnolo &egrave; stato superato in classifica da Tom Luthi e quindi al Sachsenring dovr&agrave; giocarsi il tutto e per tutto se vorr&agrave; tornare al top.  Qualifiche e gare verranno trasmesse in diretta su Sky Sport Motogp e in differita su TV8. Di seguito tutti gli orari del weekend:  Programmazione Sky (dirette)  Venerd&igrave; 5 luglio 2019 ore 8:55 prove libere 1 Moto3 ore 9:50 prove libere 1 Motogp ore 10:50 prove libere 1 Moto2 ore 13:05 prove libere 2 Moto3 ore 14:00 prove libere 2 Motogp ore 15:00 prove libere 2 Moto2  Sabato 6 luglio 2019 ore 8:55 prove libere 3 Moto3 ore 9:50 prove libere 3 Motogp ore 10:50 prove libere 3 Moto2 ore 12:30 qualifiche Moto3 ore 13:30 prove libere 4 Motogp ore 14:10 qualifiche Motogp ore 15:00 qualifiche Moto2 ore 16:00 qualifiche MotoE  Domenica 7 luglio 2019 ore 8:15 warm up Moto3, Moto2 e Motogp ore 10:00 gara MotoE ore 11:00 gara Moto3 ore 12:20 gara Moto2 ore 14:00 gara Motogp  Palinsesto TV8(differite)  Sabato 6 luglio 2019 ore 16:30 sintesi qualifiche Moto3, Moto2 e Motogp  Domenica 7 luglio 2019 ore 16:15 gara Moto3 ore 17:15 gara Moto2 ore 18:15 gara Motogp 

Questo fine settimana ci sar&agrave; la nona tappa del Mondiale Motogp al Sachsenring, dove per la prima volta scenderanno in pista anche le moto elettriche

MotoGP Germania: tutti gli orari TV

        Non &egrave; felice al 100% Danilo Petrucci per il sesto posto conquistato ad Assen.Il ternano, che per gran parte della gara &egrave; stato in lotta con il suo compagno di squadra Andrea Dovizioso, proprio sul finale, mentre si trovava alle sue spalle, &egrave; rimasto beffato da Franco Morbidelli che gli ha &ldquo;rubato&rdquo; il quinto piazzamento.Petrucci si trova quindi &ldquo;in crisi&rdquo; e, subito dopo la gara, ai microfoni di Sky ha detto:&rdquo;la lotta con Dovi &egrave; strana, non posso rischiare un sorpasso su di lui. Mi trovo tra incudine e martello.&rdquo; DIFFICOLTA' IN PISTA - &ldquo;La sfida con Dovi &ndash; dice Petrux a Sky riferendosi alla gara &ndash; &egrave; stata difficile, una grande battaglia. Nell'ultimo giro per non attaccarlo non mi sono protetto da Morbidelli che mi ha passato all'ultima curva. Sono in una posizione strana in questo momento. Sono terzo nel mondiale e probabilmente non se lo aspettava nessuno perch&egrave; non ho mai avuto una moto ufficiale, ma io sono qui per vincere.&rdquo;Quindi per adesso in casa Ducati non c'&egrave; stato nessun ordine di scuderia?&ldquo;Mi &egrave; stato consigliato di non fare cose azzardate &ndash; prosegue - e per passarlo avrei dovuto farle.&rdquo; E ANCHE NEL RINNOVO DEL CONTRATTO &ndash; Petrucci, oltre ad avere i suoi &ldquo;grattacapi&rdquo; in pista, pensa anche al rinnovo del suo contratto, in scadenza a fine campionato:&rdquo;per adesso con Ducati non siamo d'accordo sui numeri e per avere certi numeri l'anno prossimo devo ottenere certi risultati nel 2019.Chiaramente il mercato non &egrave; aperto e ho altre poche alternative valide, quasi nessuna, quindi ognuno fa le sue parti per&ograve; &egrave; chiaro che a me conviene, per il prossimo anno, fare dei risultati quest'anno e quindi sono un po' tra l'incudine e il martello. E' una situazione diciamo un po' complicata.&rdquo;       

L'alfiere Ducati, arrivato sesto ad Assen, commenta la sua gara ma anche le problematiche sul futuro rinnovo del contratto con Ducati

Petrucci: "Situazione difficile, mi trovo tra l'incudine e il martello”

        E' stato un Marc Marquez contenitivo quello di Assen che ha lottato con gli avversari finch&egrave; ha potuto, ma che poi, visto il grande divario con Maverick Vinales ha deciso di &ldquo;tirare in remi in barca&rdquo;.In tutta la gara, per&ograve;, non &egrave; mancata la strategia, un'ottima strategia: il numero 93 del team Honda &egrave; infatti sceso in pista con le gomme medie all'anteriore e soft al posteriore cercando una soluzione diversa dalla gran parte dei suoi avversari.In questo modo &egrave; riuscito ad avere pi&ugrave; stabilita con la RC213V. STRATEGIA GOMME - &ldquo;Se avessi messo la gomma dura &ndash; ha spiegato Marquez ai microfoni di Sky &ndash; non sapevo cosa sarebbe successo, alcune volte mi sentivo bene altre no, cos&igrave; sono andato su quello che poteva sembrare pi&ugrave; rischioso ma che per me era pi&ugrave; sicuro. Con la soft mi sentivo bene, sapevo che avrei potuto fare quindici -venti giri a posto e poi non sapevo cosa sarebbe successo. Sono quasi caduto alla curva 5 e quindi ho iniziato a pensare che Vinales era a 100 punti, Dovizioso era quarto e allora ho lasciato.Il weekend &egrave; stato difficile ma comunque mi sono sentito bene, abbiamo preso venti punti che onestamente sono come una vittoria&rdquo;. DOVI RIVALE NUMERO UNO - In ottica mondiale, in ogni caso, per Marquez i rivali continuano sempre ad essere Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci:&rdquo;guardo un po' tutti &ndash; ha concluso &ndash; siamo alla nona gara e dobbiamo spingere pi&ugrave; che possiamo. Oggi se ci fosse stata la possibilit&agrave; di vincere ci avrei provato ma non &egrave; andata cos&igrave;. Logicamente guardo soprattutto a Dovizioso e Petrucci che sono quelli pi&ugrave; vicini&rdquo;.       

Il pilota del team Repsol Honda ha chiuso la sua gara in seconda posizione alle spalle di Vinales

MotoGP Assen, Marquez: 'un secondo posto che vale la vittoria'

        Quando fu data la notizia che Jorge Lorenzo sarebbe approdato al team Repsol Honda, tutti avevano gridato al &ldquo;dream team&rdquo;, e non senza una ragione.Insieme, almeno sulla carta, i due piloti accumulavano qualcosa come dodici titoli iridati, roba grossa insomma, che per&ograve;, almeno per adesso e soprattutto dopo il Gp del Mugello non sembrano dare i frutti sperati.Per Jorge, i risultati in gara fino ad adesso non sono stati buoni, e a questi &egrave; da aggiungerci quanto accaduto al Mugello dove sono venute fuori le prime vere discrepanze con il compagno di team Marc Marquez. I PANNI SPORCHI SI LAVANO IN FAMIGLIA &ndash; E se &egrave; vero che essere un pilota di motogp ti costringe a stare sempre sotto i riflettori, &egrave; altrettanto vero il detto che dice che &ldquo;i panni sporchi vanno lavati in famiglia&rdquo;.&ldquo;Con questa moto si pu&ograve; vincere, come sta dimostrando Marquez, &ndash; aveva detto Jorge durante il Gp del Mugello &ndash; ma lo pu&ograve; fare solo lui. Questa Honda &egrave; complicata, bisogna trovare una soluzione per permettermi di guidarla pi&ugrave; facilmente.&rdquo;A queste parole se ne sono per&ograve; aggiunte altre nelle quali il maiorchino &ldquo;accusava&rdquo; Marquez di essere il favorito della scuderia Honda e che quindi la moto veniva sviluppata su misura per lui.Il numero 93 non ha quindi tardato a rispondere:&rdquo;anche io voglio sempre una moto migliore. Se il mio compagno avesse provato le Honda del passato si sarebbe reso conto che questa al confronto &egrave; molto pi&ugrave; facile, comunque, se vuoi chiedere delle cose devi stare davanti, altrimenti il team prende i suggerimenti del pilota pi&ugrave; forte.&rdquo; CHI HA RAGIONE? - Ma in tutto questo polverone sollevato in casa Honda, quindi, chi avr&agrave; ragione? Jorge o Marc?I giapponesi della casa Alata faranno bene a seguire le impressioni dello spagnolo che dal 2013, anno in cui &egrave; approdato in motogp al team Honda, &egrave; riuscito a vincere per cinque anni?Oppure dovrebbero ascoltare anche Jorge e cercare di creare una moto pi&ugrave; semplice da guidare?Se guardiamo ai numeri di Marquez, certo, la risposta &egrave; semplice, visto che i giapponesi stanno supportando il loro &ldquo;cavallo vincente&rdquo;, ma pensando al futuro, forse, dovrebbero riflettere anche su un &ldquo;piano B&rdquo;, come chiesto da Lorenzo.Finch&egrave; Marquez rester&agrave; in Honda, sar&agrave; lui a tenere alti i colori della casa Alata, ma se dovesse, un giorno, andare in un altro team, quale pilota sar&agrave; in grado di guidare la RC213V e portarla alla vittoria?In ogni caso, &egrave; scontato dire che, al momento, con un compagno di team come Marquez, a rimetterci sar&agrave; sempre il pilota che non riesce ad adattarsi alla moto.       

I due piloti dopo la gara del Mugello hanno avuto la prima discordia, ma chi dei due ha ragione sullo sviluppo della RC213V?

Marquez – Lorenzo: chi ha ragione in casa Honda?

        Il Campionato Motogp 2019 sta iniziando a mettere in luce due fazioni avverse, che sono anche le case costruttrici che, al momento, sembrano essere pi&ugrave; competitive e costanti in ottica mondiale: la Honda e la Ducati.Due team che sono molto diversi ma che al tempo stesso si somigliano anche per un comune denominatore che &egrave; o &egrave; stato Jorge Lorenzo. Il maiorchino, infatti, sembra che per gli anni passati in Ducati e adesso in Honda, sia sempre al centro delle polemiche.E ancora una volta il team di Borgo Panigale, che punta a conquistare il titolo iridato, sembra pestarsi i piedi da sola. FOCUS JORGE &ndash; Nei suoi due anni passati in Ducati, Lorenzo, ha avuto momenti no, ma &egrave; riuscito, dopo molta fatica, a portare a casa anche buoni risultati come le tre vittorie del 2018 nel Gp del Mugello, Catalogna e Austria.Dal momento in cui Jorge &egrave; per&ograve; diventato competitivo con la Desmosedici, si &egrave; aperto un altro capitolo in Ducati, ovvero quello relativo ai &ldquo;problemi&rdquo; che queste vittorie comportavano. Andrea Dovizioso era in lotta con Marc Marquez per il titolo e Lorenzo non digeriva il fatto di lasciare spazio, in alcune gare, al suo compagno di team.Un esempio fu la famosa mappa 8 che diceva al maiorchino di farsi da parte durante la gara per far sfilare Dovizioso.Una volta mandato via dalla Ducati, il numero 99 ha cercato la sua &ldquo;pace interiore&rdquo; in Honda: un nuovo team, una nuova aria che all'inizio &egrave; sembrata pi&ugrave; &ldquo;fresca&rdquo; ma che poi, anche qui, dopo soltanto sei tappe lo ha fatto ricadere in un baratro.E se i problemi con la RC213V, non sono abbastanza, dopo la gara del Mugello &egrave; arrivata anche la stangata di Marquez che ha detto che per lamentarsi di come va la moto, Jorge dovrebbe stare davanti.Lorenzo in risposta a questo, gi&agrave; bastonato a sufficienza da un 13esimo posto, ha cercato di smorzare i toni:&rdquo;chiedo soltanto che Honda abbia un piano B che ci permetta di fare la moto pi&ugrave; facile, soprattutto per me.&rdquo;Chiss&agrave; se la Honda accoglier&agrave; questa richiesta o se invece continuer&agrave; per la sua strada che &egrave; quella di supportare un sette volte iridato.Intanto, Jorge ha detto di voler andare in Giappone per parlare direttamente con i giapponesi e trovare una soluzione ai suoi problemi. FOCUS DUCATI &ndash; Archiviato il capitolo Jorge Lorenzo, la Ducati per il 2019 &egrave; partita in quarta con il veterano Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci che, proveniente dal team Pramac e quindi essendo uno &ldquo;di casa&rdquo; con un carattere del tutto diverso da Jorge &egrave; sembrato il compagno di squadra perfetto.Fino ad oggi, quando il Petrux ha &ldquo;alzato la voce&rdquo; portando a termine una gara al Mugello che ha costretto il Dovi a chiudere in terza posizione.Che la Ducati, quindi, sia di nuovo nella stessa situazione del 2018?Pare proprio di no, dato che Danilo dopo la vittoria, &egrave; sembrato quasi chiedere scusa per il risultato, nonostante la sua grande gioia, dicendo che da ora in poi sar&agrave; felice di supportare Dovizioso.Tutti sanno che il primo posto Petrucci se lo &egrave; meritato, ma qualcuno ha storto il naso in quanto la vittoria del numero 4 sarebbe stata importante in ottica campionato.Il Dovi, in ogni caso, avr&agrave; modo di rifarsi, ma toccher&agrave; aspettare la fine del campionato per capire se questi 25 punti, che sono andati al pilota &ldquo;sbagliato&rdquo;, costeranno la vittoria iridata. In quel caso Petrucci, che ha il contratto per un solo anno, potrebbe ricevere la stessa sentenza del &ldquo;povero&rdquo; Jorge Lorenzo:&rdquo;tagliategli la testa!&rdquo;       

Jorge Lorenzo minimo comune denominatore per la casa italiana e quella giapponese. In Ducati, inoltre,&nbsp;un compagno di team continua ad &ldquo;ostacolare&rdquo; la corsa al titolo iridato

Honda–Ducati: due Case diverse ma con destini che si intrecciano

        Ci siamo, il tanto atteso Gp d'Italia sta per arrivare: questo weekend al Mugello, andr&agrave; in scena la sesta tappa del Campionato del mondo Motogp.A scaldare i motori su una delle piste pi&ugrave; belle saranno i piloti delle tre classi: Moto3, Moto2 e Motogp, con la speranza di vedere sul podio pi&ugrave; italiani possibili.Intanto, una bella notizia sembra arrivare dal meteo, che per il fine settimana porter&agrave; sole su tutta la Toscana. MOTO3 e MOTO2 - Per la Moto3 a darsi battaglia saranno Lorenzo dalla Porta reduce da un secondo posto a Le Mans, Nicol&ograve; Antonelli, Tony Arbolino, Andrea Migno, Celestino Vietti, Dennis Foggia e Romano Fenati. Tra di loro, quest'ultimo, &egrave; riuscito a vincere nella classe cadetta nel 2014, mentre Migno ha intascato la vittoria nel 2017.Da tenere sott'occhio, per&ograve;, sar&agrave; sempre il solito Aron Canet al primo posto nella classifica iridata, ma anche Jaume Masia.Per la Moto2, invece, Lorenzo Baldassarri che sta facendo sognare gli italiani, dovr&ograve; rialzarsi dopo la brutta caduta di Le Mans, e quale momento migliore se non al Mugello?Qui il marchigiano non ha mai vinto, ma ha ottenuto due secondi posti nel 2018 e 2016.Insieme a lui, sono attesi anche l'alfiere dello Sky Racing Team VR46 Luca Marini, ma anche Simone Corsi, Andrea Locatelli e Mattia Pasini che continuer&agrave; a sostituire l'infortunato Khairul Pawi con il team Petronas e i rookie Enea Bastianini, Nicol&ograve; Bulega, Fabio Di Giannantonio e Marco Bezzecchi. MOTOGP &ndash; Capitolo a parte, invece, per la Motogp, che al Mugello &egrave; attesa in una doppia veste: da un lato per l'italiano Valentino Rossi che qui ha vinto per ben 9 volte e che lo scorso anno &egrave; arrivato terzo in sella alla Yamaha, e dall'altro per Andrea Dovizioso e tutto il team Ducati, secondo nel 2018, e che quest'anno, insieme a Danilo Petrucci potrebbe dare una svolta interessante ad un podio tricolore.Niente per&ograve; &egrave; detto, dato che lo spagnolo Marc Marquez &egrave; pronto a metterci del suo per riuscire a far bene su una pista che non ama particolarmente, senza dimenticare anche Alex Rins, Maverick Vinales e Jorge Lorenzo che al Mugello ha vinto sette volte compreso lo scorso anno in sella alla Ducati.Insomma, i colpi di scena non mancheranno, e neppure la bagarre.Il granpremio d'Italia, verr&agrave; trasmesso in diretta su Sky Sport Motogp e per questa volta, sia le qualifiche che le gare verranno trasmesse in diretta anche su TV8. Di seguito tutti gli orari del weekend. Programmazione Sky (dirette) Venerd&igrave; 31 maggio 2019ore 8:55 prove libere 1 Moto3ore 9:50 prove libere 1 Motogpore 10:50 prove libere 1 Moto2ore 13:10 prove libere 2 Moto3ore 14:05 prove libere 2 Motogpore 15:05 prove libere 2 Moto2 Sabato 1 giugno 2019ore 8:55 prove libere 3 Moto3ore 9:50 prove libere 3 Motogpore 10:50 prove libere 3 Moto2ore 12:30 qualifiche Moto3ore 13:30 prove libere 4 Motogpore 14:10 qualifiche Motogpore 15:00 qualifiche Moto2 Domenica 2 giugno 2019ore 8:35 warm up Moto3, Moto2 e Motogpore 11:00 gara Moto3ore 12:20 gara Moto2ore 14:00 gara Motogp Palinsesto TV8 (diretta) Sabato 1 giugno 2019ore 12:30 qualifiche Moto3ore 14:00 qualifiche Motogpore 15:00 qualifiche Moto2 Domenica 2 giugno 2019ore 11:00 gara Moto3ore 12:20 gara Moto2ore 14:00 gara Motogp       

Qualifiche e gare verranno trasmesse in diretta sia su Sky che in chiaro su TV8

52 risultati per 'motogp 2019'

Marquez: «Cadere fa parte del mio lavoro e del mio stile di guida»

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