Aprilia c&#39;&egrave;. Questo &egrave; quello che &egrave; emerso in Qatar, dove la Casa di Noale si &egrave; confermata una moto da Top10, con ambizioni da parte alta della classifica. Con il podio, che nel prosieguo della stagione, potrebbe anche essere alla portata della nuova RS-GP. Ma per riuscire a spiccare il volo e arrivare nel gruppo dei big, ad Aprilia baster&agrave; Aleix Espargaro?  Segnali incoraggianti   I test in Qatar, cos&igrave; come alcuni turni di prove libere dei due weekend, ci hanno fatto sognare: l&#39;Aprilia nelle mani di Aleix Espargar&ograve; volava a Losail, tendosi in scia ai migliori.  Nel GP del Qatar Aleix ha chiuso con il settimo piazzamento, mentre in quello di Doha con il decimo, dopo una piccola sbavatura che gli &egrave; costata qualche posizione. Un risultato che sulla carta potr&agrave; non sembrare all&#39;altezza di quello del GP precedente, ma in realt&agrave; Aleix ha chiuso a 5&quot; dal vincitore nella gara pi&ugrave; serrata della storia della MotoGP.  Se alla fine della prima gara lo spagnolo aveva detto di essere molto soddisfatto del risultato e che il primo obiettivo era quello di finire la corsa senza cadere, dopo il secondo Aleix ha detto di pagare molto la differenza di motore con le Ducati. Una velocit&agrave; da implementare che per&ograve;, a suo avviso, non rappresenter&agrave; un problema tanto rilevante sui tracciati europei. Da Portimao in poi, la Top5 potrebbe essere pi&ugrave; di un miraggio?  MotoGP Doha, disastro Petronas: Rossi-Morbidelli, coppia che non va?  Attacco ad una sola punta   Per raggiungere l&#39;obiettivo, al box Aprilia c&#39;&egrave; del lavoro da fare. Soprattutto perch&eacute;, al momento, Lorenzo Savadori &egrave; rallentato dal braccio infortunato e non pu&ograve; guidare al meglio delle sue capacit&agrave;.&nbsp;Nelle prime due gare della stagione, il pilota italiano e campione del CIV Superbike 2020 ha concluso in 19esima e 20esima posizione.&nbsp;Non proprio le posizioni a cui ambisce la Casa di Noale.  Per questo, viene da chiedersi se un attacco a una sola punta possa comunque permettere ad Aprilia di sognare in grande. O se, arrivati a questo punto, la Casa italiana avrebbe bisogno di un Top Rider, per concretizzare quel podio che per lo stesso Aleix Espargar&ograve; potrebbe davvero essere a portata.  Serve un campione?   I passi avanti compiuti dalla RS-GP rispetto all&#39;ultimo anno sono stati netti, lo sa bene lo spagnolo, che guida un&#39;Aprilia dal 2017. Ma cosa manca per la definitiva consacrazione? Forse l&#39;esperienza di un pilota abituato a lottare al vertice dello schieramento, che possa portare la RS-GP 21 ai piani alti della classifica.  Il talento di un pilota come Andrea Dovizioso, che proprio la prossima settimana prover&agrave; a salire in sella alla moto italiana, per un test a Jerez de la Frontera. Da l&igrave;, le cose potrebbero prendere i contorni di una svolta per Aprilia, come rimanere le stesse. Tutto dipender&agrave; dal feedback di Dovizioso e dalle sue sensazioni in sella. Troppo presto per dire se Andrea possa essere davvero l&#39;uomo giusto per la Casa di Noale, ma&nbsp;viene difficile pensare che l&#39;esperienza di un vice-campione del Mondo possa non essere il tassello che manca ad Aprilia: l&#39;uomo in grado di dare quel quid in pi&ugrave; al progetto della casa veneta, portando la RS-GP l&agrave; dove sarebbe bello vederla arrivare presto.  Se cos&igrave; non fosse, comunque, un altro aspetto che potrebbe giovare al progetto sarebbe quello di avere un team satellite o partecipare ai campionati delle classi minori. In ogni caso la stagione &egrave; iniziata da poco, e dopo le belle performance viste in Qatar, chiss&agrave; che questo tanto ambito podio non possa comunque arrivare a breve.  MotoGP Doha, classifica piloti: Johann Zarco suona la marsigliese 

<p>La Casa di Noale &egrave; scesa in pista anche in questo 2021 con un progetto importante e con l&#39;obiettivo di ottenere risultati. Ancora per&ograve; non &egrave; riuscita fino in fondo: cosa potrebbe servirgli per arrivare in alto?</p> 

MotoGP Doha: serve un pilota diverso per portare l&#39;Aprilia sul podio?

Il rientro dell&rsquo;Aprilia nella MotoGP si sta rivelando pieno di difficolt&agrave;. In parte messe in conto, in parte no. Dopo tre prove, il migliore dei due, Alvaro Bautista, &egrave; ultimo in classifica con un punticino, racimolato in Texas. Marco Melandri &egrave; in palese difficolt&agrave;. All&rsquo;ultimo GP, in Argentina lo spagnolo ha concluso 22&deg;, l&rsquo;italiano 23&deg;.  Nonostante le difficolt&agrave;, il reparto corse Aprilia procede con determinazione lungo la strada stabilita per lo sviluppo della nuova MotoGP. Melandri e Bautista stanno correndo con una moto &ldquo;laboratorio&rdquo;, ma a Noale si sta lavorando a una moto nuova, che con quella attuale avr&agrave; poco in comune, l&rsquo;ingegnere resposabile del racing Aprilia.  Nel numero di Motosprint in edicola da marted&igrave; 21 aprile, c&rsquo;&egrave; una lunga intervista a Romano Albesiano. Eccone uno stralcio.   Cosa puoi dire del cambio seamless? &laquo;Ci stiamo avvicinando alla dirittura d&rsquo;arrivo e potremmo essere pronti ad usarlo in gara nel periodo corrispondente alla gara del Mugello&raquo;.  Magari proprio nel GP Italia? &laquo;&Egrave; presto per annunciarlo, ma sar&agrave; pronto pi&ugrave; o meno in quel periodo e cos&igrave; potremmo anche farlo debuttare nella gara di casa. In ogni caso se non sar&agrave; al Mugello, sar&agrave; comunque a met&agrave; stagione. Lo stiamo collaudando in questo periodo, e funziona bene. Siamo molto vicini a deliberarlo&raquo;. Guarda la fotogallery della MotoGP Argentina 

Albesiano (capo del racing di Noale): &ldquo;Sar&agrave; pronto pi&ugrave; o meno in quel periodo&rdquo;

MotoGP, Aprilia: cambio seamless al Mugello

Che Marco Melandri non sia esattamente entusiasta del suo inizio di stagione in MotoGP non &egrave; un segreto (leggi QUI).  D'altronde, i risultati sono quello che sono: ultimo tempo a Sepang2 (leggi QUI).  Ma questa mattina, alla presentazione ufficiale dell'Aprilia MotoGP ovviamente i toni si sono ammorbiditi, come sempre succede in questi casi.  &ldquo;Seguire Aprilia nel suo ambizioso rientro in MotoGP &egrave; una scelta coraggiosa, specialmente dopo la decisione di anticipare i piani".  Ma &egrave; vero che sei un po' sfiduciato? "Io sono motivato, ho fiducia e so quello di cui &egrave; capace questo reparto corse, senza per questo nascondere le difficolt&agrave; che dovremo inevitabilmente affrontare. Ci sono anche dei vantaggi, come quello di potermi &ldquo;cucire&rdquo; addosso una moto, cosa che non mi &egrave; mai capitata in carriera, aiutando i ragazzi nel processo di sviluppo e fornendo loro le mie indicazioni".  Progetti per l'immediato? "Per ora si tratta solo di acquisire feeling con il pacchetto moto-gomme, estremamente diverso da quello che ho utilizzato lo scorso anno. Abbiamo davanti una strada lunga, ma con pazienza e determinazione credo che potremo raggiungere un buon livello, realisticamente nella seconda met&agrave; di stagione&rdquo;.  Melandri &egrave; stato campione del Mondo con Aprilia nel 2002 (Classe 250), vicecampione MotoGP nel 2005. Nelle ultime quattro stagioni ha corso nel Mondiale Superbike.    

"Seguire Aprilia in MotoGP &egrave; una scelta coraggiosa, specialmente dopo la decisione di anticipare"

Melandri: Una scelta coraggiosa la mia

Ai test di Valencia, subito dopo l&rsquo;ultima gara dell&rsquo;anno di MotoGP, Marco Melandri e Alvaro Bautista sono scesi in pista con la Aprilia che guideranno nella prossima stagione.  Romano Albesiano, responsabile del Racing di Noale, &egrave; positivamente sorpreso: &laquo;Sono soddisfatto, pensavo andasse peggio&raquo;. Ed &egrave; una frase importante. Rispetto al miglior tempo (fatto segnare da Marquez con la Honda ufficiale 2015) l&rsquo;Aprilia &egrave; ad 1&rdquo;8 con Bautista e a 3&rdquo;4 con Melandri.    &ldquo;Sono tempi confortanti, considerando la situazione. Prendo come riferimento le prestazioni di Bautista, perch&eacute; Melandri deve abituarsi alle gomme che lui non conosce: Alvaro, che &egrave; appena sceso da una Honda Factory, mi ha detto che la ciclistica &egrave; equilibrata e il carattere del motore &egrave; positivo; &egrave; contento perch&eacute; &egrave; dolce e corposo ai bassi regimi, quindi si lascia guidare col gas. Il motore &egrave; quello della RSV4. Il motore da MotoGP, che proveremo meglio nei test di Jerez a fine mese, colmer&agrave; almeno una parte dell&rsquo;attuale gap&rdquo;.  Avete gi&agrave; scelto in che configurazione vi schiererete nel 2015? &laquo;Correremo come Factory, quindi useremo l&rsquo;elettronica con il software proprietario (non quello unico, come le Open)&raquo;.  Enrico Borghi  L&rsquo;intervista completa la potete leggere sul numero di Motosprint in edicola.    

&ldquo;Dal test di Valencia tempi confortanti. Melandri? Deve abituarsi alle gomme&rdquo; 

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Albesiano (Aprilia): Pensavo peggio