I recenti cambiamenti in casa Ducati non hanno riguardato esclusivamente la line-up dei piloti in griglia ma anche alcuni avvicendamenti per ci&ograve; che riguarda lo staff interno. Come gi&agrave; noto da diverse settimane, Paolo Ciabatti non sar&agrave; pi&ugrave; il direttore sportivo del reparto corse, essendo diventato direttore Holding e andando a guidare lo sviluppo del nuovo progetto Off-Road. Lo stesso Ciabatti ha parlato del futuro che attende la casa di Borgo Panigale in relazione sia alla gestione interna dell&#39;otto volte iridato, sia ai futuri contratti che riguarderanno in primis le due selle ufficiali del team Lenovo.  Dalla MotoGP alle motoslitte, il RedBull si tinge di bianco  Il futuro di Ducati: &quot;Basta ai contratti multimilionari&quot;  L&#39;abbondanza di piloti dal punto di vista qualitativo sar&agrave; un fattore decisamente preoccupante per le altre case costruttrici, che dovranno confrontarsi non solo con la moto migliore dell&#39;intero lotto, per oggettivit&agrave; ed acclamazione, ma anche contro una serie di piloti da far invidia alle altre compagini, da Jorge Martin e Pecco Bagnaia a Marco Bezzecchi ed Enea Bastianini, oltre che ovviamente il nuovo arrivato Marc Marquez.   Sono molti dunque, i piloti in grado di contendersi la sella ufficiale dei prossimi anni e a tal proposito Ciabatti &egrave; stato chiaro: &quot;Quasi tutti i piloti sono in scadenza, in Ducati aspetteremo le prime 5-6 gare per avere un quadro della situazione anche se abbiamo le idee abbastanza chiare. In vista del 2025, con ogni probabilit&agrave; uno dei due ufficiali sar&agrave; Bagnaia. Per quanto riguarda Marc Marquez, noi faremo le nostre valutazioni in base ai risultati, ma dal nostro punto di vista i tempi dei contratti multimilionari sono finiti. Il fatto di essere il costruttore con la moto pi&ugrave; desiderata ci permette di compiere ragionamenti pi&ugrave; sostenibili a livello economico&quot;.  Ciabatti: &quot;Con Bagnaia, Martin e Marquez saremo chiamati ad una gestione complessa&quot;  Il manager italiano si &egrave; poi soffermato esclusivamente su Marc Marquez e sulla complessit&agrave; di gestire un fenomeno di tale portata, sia in pista che all&#39;interno delle gerarchie piloti dell&#39;azienda: &quot;Il sorriso di Marc Marquez dopo la prima uscita nei test lo hanno visto tutti, cos&igrave; come i tempi che &egrave; riuscito a registrare senza spingere al massimo. Penso che il prossimo anno il campionato sar&agrave; molto equilibrato e lui sar&agrave; uno dei protagonisti, nessuno si aspetta il contrario&quot;. Al Corriere dello Sport Ciabatti ha specificato, senza nascondersi, un aspetto nel quale sono in molti a credere: &quot;Marquez magari ci dar&agrave; qualche grattacapo in pi&ugrave; come Ducati, poich&eacute; saremo chiamati ad una gestione molto complessa, viste le forti personalit&agrave; che abbiamo, Bagnaia e Martin su tutti. Ci aspetta un bel lavoro da fare, ma per lo show avere cos&igrave; tanti piloti in grado di poter lottare per la vittoria sar&agrave; molto interessante&quot;.    MotoGP, Jorge Martin: &quot;Minacce per Ducati con me e Marquez nel 2024&quot;  &nbsp;       &nbsp;       &nbsp;  &nbsp; 

Il nuovo direttore generale di Ducati Holding si &egrave; sbilanciato sulla gestione che attende la casa italiana nel 2024

Marquez-Ducati, Paolo Ciabatti: &quot;Pronti a gestire tutti i grattacapi&quot;

        Quanto piacciano a Ducati le nuove sfide &egrave; spiegato da Paolo Ciabatti. Il Direttore Sportivo, tra viaggi di lavoro, weekend MotoGP e tempo permettendo, segue ogni competizione a cui la Rossa sia legata ufficialmente e direttamente coinvolta. Quando &egrave; arrivato l&rsquo;annuncio dell&rsquo;approdo da parte di Tony Cairoli alla corte di Borgo Panigale, il mondo tassellato &egrave; esploso nell&rsquo;interesse generale, cos&igrave; sintezzato dal nostro intervistato: &ldquo;Entriamo finalmente nel panorama del Cross&rdquo; le sue parole&ldquo;allestendo un progetto pluriennale, che prevede lo svilupp di una gamma fuoristrada. Il primo step da affrontare &egrave; rappresentato dal Campionato Italiano Motocross 450 Prestige, insieme al team Maddii di Alessandro Lupino. Contestualmente, abbiamo raggiunto un accordo con Tony Cairoli, come ben sapete&rdquo;. Cairoli in Ducati: l'italiano pi&ugrave; vincente al servizio della Rossa Paragonando le ruote lisce pensate per l'asfalto alle coperture dedicate a terreni variegati e in virt&ugrave; degli allori elencati, &egrave; come se Ducati avesse preso Valentino Rossi, in un certo senso: &ldquo;B&egrave;" Paolo Ciabatti temporeggia "lui conta qualcosa come 9 titoli mondiali, vanta enorme esperienza, gode di grossa sensibilit&agrave; tecnica. Tony &egrave; riconosciuto quale pilota italiano di riferimento, &egrave; ancora in forma, come dimostrato dalla gara disputata quest&rsquo;anno e rivelatasi vincente. Il progetto lo vedr&agrave; coinvolto nei test di sviluppo, nell&rsquo;obiettivo di preparare il 2025 iridato, marcato MXGP&rdquo;. Vi affiderete a tecnologia totalmente vostra? &ldquo;La moto sar&agrave; completamente sviluppata in casa, con propulsore a distribuzione desmodromica. Questo &egrave; da considerarsi unicum nel panorama monocilindrri quattroemmezzo, e il successivo 250 anticiper&agrave; una serie di modelli dalle diverse cilindrate e prestazioni. S&igrave;, la tecnologia proposta &egrave; nostra&rdquo;. Ducati porta avanti un periodo storico fantastico. &ldquo;Ducati vive un momento positivo. Sportivamente lo vediamo: vinciamo in Superbike, Supersport e MotoGP. Dal punto di vista vendite, contiamo risultati economici importanti. La decisione di approdare a terreni sterrati fu valutata tempo addietro, poi deliberate recentemente. Abbiamo capacit&agrave; tecniche rinomate nella sigla &lsquo;style, sofistication e performance&rsquo;, sicch&eacute; vogliamo sfruttare anche in un ambito selettivo e affascinante come il Cross&rdquo;. I &ldquo;puristi&rdquo; non si lamenteranno? L&rsquo;immagine aziendale non verr&agrave; &ldquo;sporcata&rdquo;?  &ldquo;Negli anni, Ducati ha esplorato vari segmenti, traendo successo. Il Multistrada ne &egrave; un esempio, la Desert X anche. Sicch&eacute;, arriviamo nel mercato Off Road aperti e preparati La moto sar&agrave; particolarmente leggera, equipaggiata con soluzioni al top. Oltre all&rsquo;asfalto, passiamo a ruote tassellate e terreni diversi&rdquo;. Cairoli porter&agrave; in azienda know how KTM? &ldquo;In realt&agrave; la nostra moto &egrave; concepita interamente in Ducati: motore e telaio sono idee e realizzazioni della nostra fabbrica. Chiaro, insieme a Lupino e Cairoli dedicheremo sessioni ottimizzate nel tempo ad affidabilit&agrave; e affinamento, nella ricerca di alte prestazioni. La loro esperienza ci sar&agrave; utile nella ricerca perfetta dell&rsquo;assetto, facendo valere le loro competenze di altissimo livello&rdquo;. Che impressione ha avuto di Tony, nella relativi acquisizione? &ldquo;Tony &egrave; entusiasta, chiss&agrave; mai che non voglia prendere parte a una wild card l&rsquo;anno prossimo. Abbiamo un animale da pista, anzi, da campo di Cross. Vedremo cosa lui si sentir&agrave; di fare, le decisioni saranno puramente sue. Ovviamente, qualora volesse tornare in azione, noi ne saremmo assolutamente felici ed eccitati. Non mi stupirei, qualora richiedesse una wild card o cose del genere". Tu che sensazioni provi? &ldquo;Sono onestamente contento, poich&eacute; nato nel Cross. A met&agrave; degli anni Settanta mi cimentai, facendomi male quasi subito (ride). Ma la passione &egrave; rimasta viva e intatta, sicch&eacute; l&rsquo;impegno, seppur gravoso, mi entusiasma e stimola parecchio. Faccio questo mestiere da 25 anni, ne supero i 66. sfrutto la fortuna di fare ci&ograve; che adoro. L&rsquo;inedita pagine per Ducati &egrave; ennesimo capitolo della mia carriera, che voglio scrivere godendomi ogni parola dato che, se ci penso, la nuova sfida riguarda pure me&rdquo;.  &nbsp; &nbsp;       

Il nove volte iridato Cross entra in Ducati: &egrave; come se la Rossa prendesse Valentino Rossi. Il Direttore Sportivo: "Tony &egrave; il riferimento"&nbsp; &nbsp;

Ciabatti su Cairoli e il debutto di Ducati nel Motocross: l'intervista esclusiva 

        Marc Marquez in Gresini nel 2024? Quella che fino a poche settimane fa sembrava solo un&rsquo;ipotesi giornalistica, adesso assume i contorni di una possibilit&agrave; sempre pi&ugrave; concreta. La trattativa tra l&rsquo;otto volte titolato e la struttura che porta il nome del compianto Fausto viene adesso confermata dai piani alti di Borgo Panigale, nella persona di Paolo Ciabatti, direttore sportivo Ducati Corse. MotoGP India: pole position per Marco Bezzecchi Marquez in Gresini: parla Ciabatti  &ldquo;Gresini Racing ha davvero questa opportunit&agrave;&rdquo; ha dichiarato Ciabatti ai canali ufficiali MotoGP nel weekend del GP India. &ldquo;Adesso il team&nbsp;sta aspettando la decisione di Marc&rdquo;. La palla &egrave; dunque nelle mani del #93, che scioglier&agrave; le riserve sul suo futuro nei prossimi giorni. Gi&agrave; a Motegi, tra una settimana, potremmo conoscere l&rsquo;esito della trattativa dell&rsquo;anno. &ldquo;Marquez parler&agrave; con il management Honda in Giappone, e poi prender&agrave; una decisione - ha proseguito Ciabatti, lasciando intendere che sar&agrave; decisivo il prossimo incontro tra lo spagnolo e i vertici di Tokyo - ma dipende da lui e dalla squadra: noi come Ducati abbiamo quattro piloti sotto contratto, i due di Lenovo e Pramac".  La decisione a Motegi  "Marc aveva detto di avere tre opzioni sul tavolo? Penso che non ce ne siano altre, Gresini &egrave; l'unica moto senza pilota. Una possibilit&agrave; sicura &egrave; restare con la Honda, le altre due possiamo fare solo supposizioni, quindi non chiedetemi di pi&ugrave;, dovreste chiedere a Marquez e Gresini. Noi non stiamo negoziando nulla" la conclusione del manager, specificando che la trattativa in corso non coinvolge direttamente il Marchio bolognese, ma solo il pilota e la formazione capitanata da Nadia Padovani. Quello che sarebbe un trasferimento storico, che porterebbe uno dei piloti pi&ugrave; vincenti nella storia del Motomondiale a vestire i colori della squadra satellite Ducati, sembra quindi a un passo dal potersi concretizzare. Motosprint: ecco l'esclusiva promo trimestrale       

Il ds di Borgo Panigale ha confermato i colloqui in corso tra lo spagnolo e il team italiano: il weekend di Motegi potrebbe essere decisivo

MotoGP, Marc Marquez-Gresini: Paolo Ciabatti conferma la trattativa

Nei giorni successivi forse, weekend come quelli del Red Bull Ring regalano ancora pi&ugrave; gusto. Paolo Ciabatti - una delle figure fondamentali del colosso Ducati nelle vesti di Direttore Sportivo - si sta abituando a vivere fine settimana da favola, grazie ad un Pecco Bagnaia in una versione sempre pi&ugrave; vicina alla perfezione, ma la soddisfazione e la gioia restano quelle della prima volta. Del resto Ducati si sta godendo i frutti di anni di lavoro, dove la casa di Borgo Panigale non ha mai perso di vista l&rsquo;obiettivo. Ora il presente &egrave; a dir poco roseo, con &ndash; sullo sfondo &ndash; un mercato piloti nel quale districarsi, con alcune scelte da compiere in ottica 2024 e non solo. &nbsp; Paolo, come possiamo raccontare il fine settimana di Bagnaia? &nbsp; &ldquo;Pecco ha condotto un weekend perfetto: pole position e doppietta tra Sprint e gara domenicale, dove nonostante il grande caldo ha trionfato con oltre cinque secondi di vantaggio. Credo che quest&rsquo;anno Bagnaia abbia fatto un passo avanti ulteriore in termini di maturit&agrave;, consapevolezza e capacit&agrave; di uscire da situazioni complicate, che possono andare in scena durante il weekend. Ha incrementato il vantaggio in campionato oltretutto, il che motiva tutto l&rsquo;ambiente in vista delle prossime gare. L&rsquo;Austria continua ad essere terreno Ducati, nonostante l&rsquo;inserimento della chicane dopo la prima curva&rdquo;.  Classifica piloti AGGIORNATA  Ciabatti, la crescita di Bagnaia e la riscossa del duo Mooney VR46    Pecco &egrave; arrivato alla perfezione o pu&ograve; migliorare ancora? &nbsp; &ldquo;Difficile dirlo. All&rsquo;inizio di quest&rsquo;anno ci sono stati errori, imputabili sia al pilota che al team, che hanno portato a tre zeri pesanti, senza i quali Pecco avrebbe un vantaggio quasi imbarazzante in campionato. Nei momenti difficili ha dimostrato di saper analizzare sia s&eacute; stesso che la situazione, e credo che nelle ultime gare abbia dimostrato anche di sapersi accontentare, vedi l&rsquo;impervia gara di Silverstone&rdquo;. &nbsp; Sul podio domenicale &egrave; salito anche Bezzecchi, con Marini quarto. &nbsp; &ldquo;Era importante che dopo la sfortuna della Sprint entrambi si riscattassero, e cosi &egrave; stato. Hanno dato vita a dei bellissimi duelli con Alex Marquez, altro pilota Ducati dimostratosi molto coriaceo. Sono contento della prova di Marco e Luca: Valentino (Rossi ndr) &egrave; venuto alla gara e si &egrave; certamente divertito, godendosi sia il suo team che i piloti dell&rsquo;Academy&rdquo;.  L&#39;intervista continua nella prossima pagina  &nbsp;  Pare oramai certo che Bezzecchi rimarr&agrave; con il suo attuale team, ossia il Mooney VR46. Qual &egrave; il suo parere? &nbsp; &ldquo;Noi non abbiamo una preferenza, o meglio preferiamo quello che il pilota ritiene essere la soluzione migliore per lui. La situazione era chiara: con quattro moto ufficiali per il prossimo anno, delle quali due nel team ufficiale e due in Pramac, l&rsquo;unica possibilit&agrave; per Bezzecchi di salire su una GP24 nella prossima stagione era quella di cambiare squadra, magari portando con s&eacute; il proprio capotecnico. Il team Mooney VR46, che ha oramai creato un gruppo solido, ha consentito a Marco di cogliere ottimi risultati gi&agrave; nel suo secondo anno in MotoGP, ed a volte per un pilota giovane l&rsquo;ambiente conta pi&ugrave; di un qualcosa di meglio dal punto di vista tecnico. Se la scelta verr&agrave; confermata saremo contenti: l&rsquo;obiettivo a questo punto &egrave; quello di mettere Marco sotto contratto direttamente con Ducati, per affidargli nel 2025 una moto ufficiale&rdquo;.  Bezzecchi patrimonio per Ducati, sfuma la SBK per Zarco    Mettere Bezzecchi sotto contratto diretto con Ducati vi proteggerebbe dalle conseguenze di un eventuale passaggio del team Mooney VR46 in Yamaha nel 2025. E&rsquo; corretto? &nbsp; &ldquo;Vorremmo mettere Marco sotto contratto anche per quello, ma soprattutto perch&eacute; lo reputiamo un pilota meritevole della nostra massima attenzione. E&rsquo; presto per parlare di cosa ne sar&agrave; dei team nel 2025: abbiamo un ottimo rapporto con il team Mooney VR46, e l&rsquo;ambizione di Valentino &egrave; quella di ben figurare, dato che non ha bisogno di avere un team in MotoGP. Quando un rapporto &egrave; di reciproca soddisfazione ci sono le basi per proseguire: nella prima met&agrave; del 2024 verranno fatte le considerazioni del caso, ma non siamo preoccupati&rdquo;. &nbsp; Per un Bezzecchi che resta vi &egrave; uno Johann Zarco che va. Te lo aspettavi? &nbsp; &ldquo;Le scelte dei piloti dipendono dai suoi obiettivi. Noi abbiamo offerto a Johann la possibilit&agrave; di restare in MotoGP un altro anno, per poi passare con un contratto biennale in Superbike nel 2025, prendendo il posto di Bautista, che ragionevolmente l&rsquo;anno prossimo decider&agrave; di smettere. La SBK &egrave; importante per noi, pensiamo di avere una squadra ed una moto di alto livello, alla quale lo stile di guida di Zarco crediamo si adatti molto bene. Ci sembrava bello proseguire insieme, prima per andare a caccia della sua prima vittoria in MotoGP e poi per cercare di vincere il titolo in Superbike. La sua volont&agrave; invece era quella di restare pi&ugrave; a lungo in MotoGP, di conseguenza l&rsquo;offerta da due anni pi&ugrave; uno di Honda &egrave; valida. Non mi permetto di giudicare la sua scelta, ma posso dire che certamente &egrave; coraggiosa. Penso anche che per un pilota restare legato a Ducati, con un contratto biennale in Superbike e l&rsquo;obiettivo di vincere l&igrave; pi&ugrave; titoli possibile, fosse qualcosa di molto interessante, ma non mi permetto di dire altro&rdquo;.  MotoGP Austria, Jack Miller: un weekend da dimenticare  

&quot;Pecco pi&ugrave; maturo, sa gestire i momenti. Per Marco l&#39;ambiente pu&ograve; contare pi&ugrave; dell&#39;aspetto tecnico: lo metteremo sotto contratto per difenderci dalla concorrenza, e per il 2025...&quot;

MotoGP, Ciabatti: &quot;Bagnaia cresciuto, Bezzecchi ha libert&agrave; di scelta. Zarco? Coraggioso&quot;

Mentre ci illustra nel dettaglio i programmi in MotoGP della Ducati, Paolo Ciabatti disegna piccoli schemi su un foglio di carta, stilizzando quadrati con una penna dall&rsquo;inchiostro indelebile. Il Direttore Sportivo della Rossa pone nero su bianco e, a un certo punto del discorso, mette i puntini sulle &ldquo;i&rdquo;, cominciando dal team Lenovo Factory: &ldquo;Penso si possa definire intoccabile Pecco Bagnaia,&quot; - il numero 1 &egrave; sotto contratto per Borgo Panigale sino a fine 2024 - &ldquo;Perci&ograve; &egrave; quasi scontato precisare che rimarr&agrave; nella formazione interna almeno per un anno ancora. Il discorso &egrave; estendibile ad Enea Bastianini, sinceramente parlando sfortunato a inizio stagione, perch&eacute; infortunato e costretto a parecchie defezioni. Questo duo italiano costituisce il presente e il prossimo futuro del team ufficiale, perci&ograve; non aggiungo alcun dubbio a riguardo&rdquo;.  Guarda la MotoGP in TV, oppure... vieni a Silverstone!  Zarco e Bezzecchi: a chi la Ducati MotoGP ufficiale?   Ci sono dubbi sul team satellite Prima Pramac? Nessuno, per&ograve; Paolo svela i possibili scenari: &quot;Vanno prese in esame le situazioni di Jorge Martin e Johann Zarco. Lo spagnolo, gi&agrave; vincente e tornato in super forma, rimane al suo posto. Siamo veramente contenti di vederlo al top, in considerazione dei diversi patimenti da lui vissuti nel periodo recente. Adesso abbiamo il pilota che conosciamo, e i risultati lo spiegano esaustivamente. Per quanta riguarda il francese, ammetteo che vorremmo tenerlo nella nostra orbita, in quanto veloce, bravo nei collaudi ed esperto. E&rsquo; anche vero come egli non sia pi&ugrave; giovanissimo, poich&eacute; conta qualche anno in pi&ugrave; dei parimarca&rdquo;.  Rischiate, quindi, la partenza di Johann?  &ldquo;Spero vivamente di no, stiamo lavorando per averlo ancora insieme a noi, sebbene sia stato cercato da Case diverse e da team esterni ai nostri. Il punto attuale e futuro riguardante Johann &egrave; legato a un nodo di un altro pilota interessante: Marco Bezzecchi&rdquo;.  L&rsquo;obiettivo di contrattualizzare il Bez sussiste?  &ldquo;Certamente, stiamo trovando la soluzione migliore per Marco, per le squadre da noi supportate e per la condizione tecnica relativa. Premetto e confermo quanto Bezzecchi interessi all&rsquo;azienda, infatti, la proposta teorica sarebbe di un accordo della durata biennale. Marco vorrebbe rimanere in seno al team VR46, proseguendo un percorso sensato dal punto di vista agonistico e professionale. Contestualmente, abbiamo dalla nostra parte l&rsquo;esigenza di capire come distribuire la tecnica vera e propria&rdquo;.  Parli delle Desmosedici ufficiali?  &ldquo;S&igrave;, e delle versioni indipendente. Le GP24 saranno quattro, le altre correrranno da versione dell&rsquo;anno precedente. L&rsquo;obiettivo di acquisire direttamente Bezzecchi &egrave; reale, in atto, per&ograve; dobbiamo stabilire, insieme al management di Marco, se l&rsquo;equipaggiamento sar&agrave; garantito previa struttura VR46 o attraverso il team Prima Pramac. Sembrerebbe un nocciolo della questione piccolo e sciocco, non &egrave; lo affatto&rdquo;.    Ducati e VR46: quanto dureranno le strade parallele?  A proposito di formazioni equipaggiate Ducati, il VR46 pi&ugrave; avanti, potrebbe cambiare adesivi sulle carene: &quot;Non nascondo e non nascondiamo quanto gi&agrave; letto e appreso&quot; La conferma di Ciabatti &quot;Le trattative tra la squadra di Valentino Rossi e la Yamaha sono il frutto di voci attenibili. Sicch&eacute;, appunto: se Bezzecchi desidera rimanere l&igrave; nel 2024, cosa succede se nel 2025 la squadra passasse da Desmosedici a M1? Diversamente, qualora Marco fosse inserito nel team Prima Pramac, noi di Ducati saremmo pi&ugrave;... tranquilli&rdquo;.  C&rsquo;&egrave; qualcosa a non rendervi tali?  &ldquo;No, tutt&rsquo;altro. Comunque, &egrave; corretto prendere in causa la voce budget: seppur in toni ridotto, il progetto MotoGP porta a Ducati un ritorno economico. Per realizzare quattro moto Factory servono soldi, e servono soldi per pagare i piloti sotto contratto Ducati. Siccome l&rsquo;obiettivo &egrave; continuare tramite segno positivo, stiamo attenti a ciascuna operazione da affrontare. Bezzecchi rientra nella lista delle operazioni, ricordando l&rsquo;attuale modus operandi: garantire a ogni assistito lo stesso trattamento tecnico. Un esempio &egrave; costituito dalla condivisione dati, consultabili e condivisibili su ogni pilota schierato. Per esempio, Bagnaia pu&ograve; fruire dei dati di Alex Marquez, vale il senso contrario. Alex Marquez ha accesso alla analisi di Pecco&rdquo;.  Citando Marquez, ci viene in mente Marc. Lo avete mai contattato?  &ldquo;Onestamente no. Marc &egrave; un grandissimo campione, oggi in difficolt&agrave; su una Honda poco competitiva. Il senso di rispetto nutrito nei confronti dell&rsquo;otto volte iridato &egrave; incondizionato, ma la nosta politica &egrave; basata su strategie precise. Quando ci separammo, a fatica, da Andrea Dovizioso, introducemmo un sistema a favorire i giovani, che stanno facendo tutti bene. Dal team satellite o indipendente che sia, la promozione all&rsquo;investitutra ufficiale: ecco Pecco, attualmente il miglior pilota in circolazione. Merito chiaramente suo, noi abbiamo saputo valorizzarlo. L&rsquo;unione fa la forza, qui si vince tutti assieme&rdquo;.    Ducati Gresini pi&ugrave; ambita che mai in MotoGP  Rimanendo sul cognome Marquez e tornando ad Alex, la seconda Desmosedici Gresini &egrave; ambita, come lo stesso Direttore Sportivo illustra: &quot;Ambitissima. I nomi che hanno richiesto la sella superano l&rsquo;immaginazione. Ne immaginate tanti? Sono di pi&ugrave;. Ancora dobbiamo decidere a chi andr&agrave; la Ducati gestita dalla squadra di Nadia Padovani: una &egrave; per Alex Marquez, l&rsquo;altra... chiss&agrave;. Posso solo affermare che si tratti di una moto da podio, ecco il motivo di tale appetibilit&agrave;&rdquo;.  Otto Desmosedici, le MotoGP pi&ugrave; desiderate.  &ldquo;Offriamo pacchetto completo a condizioni ragionevoli e convenienti. In mercato libero, ci hanno scelto: un motivo ci sar&agrave; (ride). Chi ci accusa di essere troppi, sbaglia. Noi facciamo al meglio il nostro lavoro, sono le squadre e i piloti a venire da noi. Ecco perch&eacute;, seppur minimamente, ci guadagnamo&quot;.  Quanto continuerete con 8 Ducati in griglia?  &ldquo;Fino a quando ci sar&agrave; la possibilit&agrave;. Sicuramente a completare il 2024, pi&ugrave; in l&agrave; vedremo. Alla fine della prossima stagione scadranno gli accordi di molti piloti, team e sponsor. Probabilmente assisteremo a una sorta di rivoluzione, magari non dal nostro canto. Contiamo su una linea di continuit&agrave; intrapresa da anni, andremo avanti cos&igrave;. Ovvio, la pista &egrave; l&rsquo;elemento che condiziona le decisioni per&ograve;, incrociando le dita, ci sentiamo soddisfatti del sistema instaurato. Soddisfatti non &egrave; sinonimo di appagati: l&rsquo;intenzione di continuare a primeggiare rappresenta il target Ducati, oggi come nel 2025 e pi&ugrave; in l&agrave;&rdquo;.   

Paolo per la Rossa: &quot;Pecco Bagnaia &egrave; il numero 1, puntiamo a giovani come Bezzecchi: 8 Desmosedici sono troppe? Seppur poco, ci guadagniamo&quot;

MotoGP, Ciabatti: &quot;Ducati non ha mai pensato a Marc Marquez&quot;

        A margine della due giorni di test svolti dalla MotoGP a Portimao, il direttore sportivo di Ducati Paolo Ciabatti ha fatto il punto della situazione all&rsquo;interno del box di Borgo Panigale toccando diversi argomenti tra cui quello, inevitabile, relativo al possibile rientro alle corse di Andrea Iannone. MotoGP Test Portimao: Espargaro a rischio operazione Ciabatti commenta i test Ducati a Portimao   Per quanto riguarda i valori emersi durante la due giorni di test sul circuito portoghese, Ciabatti non pu&ograve; che essere soddisfatto per le prestazioni mostrate dalle Desmosedici ufficiali e non: &ldquo;Andare cos&igrave; forte su una pista del genere &egrave; sempre importante, dato che la prima gara del Mondiale si svolger&agrave; qui &ndash; ha commentato il ds della Rossa ai microfoni di Sky Sport - eravamo alla ricerca di conferme dopo Sepang, fortunatamente le abbiamo trovate. Siamo molto soddisfatti&rdquo;. Uno degli argomenti del weekend portoghese &egrave; il futuro del team VR46, attualmente legato a Ducati ma che secondo alcuni rumors potrebbe passare a Yamaha nei prossimi anni: &ldquo;La squadra sta lavorando molto bene e capisco che Yamaha abbia un rapporto particolare con Valentino e la VR46, ma non credo che un eventuale passaggio possa accadere prima del 2025&rdquo; ha commentato Ciabatti prima di toccare, appunto, l&rsquo;argomento Andrea Iannone, che di recente ha girato a Misano con Michele Pirro in sella a una Panigale V4. Iannone e la Ducati: il parere di Ciabatti  &ldquo;Iannone? Ho la massima stima di Andrea, anche se quattro anni fuori dalle gare sono tanti. Si &egrave; tenuto allenato, ma nel frattempo sono emersi molti piloti giovani che vanno davvero forte. Mai dire mai, ma la vedo molto difficile&rdquo; la risposta secca del manager Ducati su un possibile rientro del pilota abruzzese.&nbsp;        

Il ds della Rossa ha fatto il punto della situazione in casa Ducati dopo i test di Portimao, toccando anche il tema del rientro del pilota abruzzese

MotoGP: Iannone ritorna in Ducati? Paolo Ciabatti fa chiarezza

        Il 2022 &egrave; un anno che rester&agrave; impresso nella mente di Ducati e di tutti i ducatisti, visti i grandi risultati che la Casa di Borgo Panigale &egrave; riuscita a conquistare, sia in MotoGP, sia in SBK. Dopo che Francesco Bagnaia ha firmato il titolo nella top class, Alvaro Bautista l&rsquo;ha seguito nella derivate di serie e questi grandi traguardi sono stati festeggiati ancora una volta alla serata di Gala FIM Awards. Ai nostri microfoni &egrave; passato il direttore sportivo Paolo Ciabatti, che ha commentato: &ldquo;Questa &egrave; una serata speciale che celebra un&rsquo;annata straordinaria: due titoli Mondiali, la prima volta nella storia Ducati. Sono tanti i significati particolari per quest&rsquo;anno&rdquo;. FIM Awards, Guevara: "MotoGP? Voglio arrivarci entro due, tre anni" Da Fogarty ai (gloriosi) giorni d'oggi  Inoltre, a fare da cornice all&rsquo;evento c&rsquo;erano anche diverse Ducati, al teatro Galli di Rimini, tra cui quelle di Loris Capirossi e di Carl Fogarty. A proposito Ciabatti ha ammesso: &ldquo;Si tratta di un tuffo nel passato, ma non cos&igrave; recente&hellip; Mi ricorda i miei primi anni in Ducati. Mi fa particolarmente piacere. Ne abbiamo fatta tanta di strada da allora...&rdquo; Qui potete vedere il video integrale:        

Alla premiazione il direttore sportivo ha parlato delle diverse prime volte di quest&rsquo;anno, facendo poi un tuffo nel passato della storia di Ducati

FIM Awards, Ciabatti: “Il 2022 ha avuto tanti significati particolari”

Il Direttore Sportivo di Ducati traccia il bilancio della stagione tra MotoGP e Superbike

FIM AWARDS 2022: L'INTERVISTA A PAOLO CIABATTI

        La Ducati &egrave; tornata sul tetto del mondo dopo 15 anni dall'ultima volta; un successo agognato e fortemente desiderato da una casa che negli anni ha speso risorse economiche e umane per arrivare all'obiettivo mondiale. Uno sforzo di tutta la famiglia di Borgo Panigale che nelle parole del direttore sportivo Paolo Ciabatti ha analizzato il risultato ottenuto, tanto speciale quanto storico: "Agostini &egrave; stato l'ultimo pilota in grado di vincere su moto italiana, nel 1972. Cinquant'anni dopo, un lasso di tempo impressionante, un italiano &egrave; tornato a vincere su moto italiana. Un risultato importantissimo per tutti noi e per l'Italia". Ciabatti sceglie il titolo del 2022, rispetto a quello del 2007 Per ritrovare una Ducati iridata (in termini di classifica piloti) bisogna risalire al 2007, quando Casey Stoner regal&ograve; alla casa italiana il primo titolo della sua storia nel motomondiale. Paolo Ciabatti ha sottolineato l'importanza del titolo vinto da Bagnaia, reputandolo pi&ugrave; difficile e perci&ograve; speciale: "Meno male che &egrave; finita cos&igrave;, &egrave; stata una settimana di tensione in crescendo. Ovviamente sapevamo che Quartararo doveva fare un'impresa per&ograve; &egrave; un pilota forte quindi dovevamo stare attenti fino a che non eravamo matematicamente vittoriosi. Siamo riusciti finamente a vincere il mondiale piloti, un titolo che mancava dal 2007, oggi &egrave; un'altra MotoGP, con tanti piloti forti e tante marche in pista. Non voglio togliere nulla a quello del 2007 ma forse il campionato di quest'anno &egrave; stato ancora pi&ugrave; difficile". Il manager italiano ha poi continuato evidenziando l'importanza di questo titolo e non ha perso occasione di lodare Bagnaia: "Significa tanto per noi, per il lavoro che abbiamo fatto nel reparto corse. A prescindere da alcune polemiche penso che Pecco si sia dimostrato un grandissimo pilota, non c'&egrave; nulla da dire in pi&ugrave;. Lui &egrave; stato il pilota che ha fatto pi&ugrave; giri in testa, perci&ograve; non si pu&ograve; dire nulla". Ciabatti: "Nel 2023 avremo la squadra pi&ugrave; forte" Il direttore sportivo si &egrave; soffermato sulla qualit&agrave; della moto, per anni apparsa come la pi&ugrave; veloce, ma mai vincente in ottica iridata: "Sapevamo di avere una moto veloce ma che doveva migliorare in alcune aree, ma la ricetta della moto perfetta non esiste. Siamo riusciti a costruire una moto che ha consentito a sette piloti di fare pole e podi". Il processo che ha portato alla vittoria la casa di Borgo Panigale &egrave; passato attraverso la valorizzazione dei giovani: "Nel 2020 abbiamo deciso di fare una svolta, prendendo molti giovani, abbiamo preso Bagnaia non senza qualche critica. Credo che i risultati di questo campionato abbiano dimostrato la bont&agrave; di quelle scelte". Il momento in cui si &egrave; capito che il sogno poteva tramutarsi in realt&agrave; &egrave; chiaro: "Quando abbiamo vinto quattro gare consecutive abbiamo capito che potevamo farcela e l&igrave; ci siamo ancora di pi&ugrave; impegnati perch&egrave; eravamo convinti che il traguardo era possibile. Quando eravamo a meno 91 punti eravamo meno ottimisti. Non avevano nulla da perdere perci&ograve; abbiamo lavorato gara per gara. Abbiamo fatto qualcosa di clamoroso nel recuperare tutto quel gap". Anche il futuro pu&ograve; sorriedere, in vista di un 2023 in cui la squadra ufficiale vanter&agrave; i due piloti pi&ugrave; vittoriosi dell'anno in termini di GP:&nbsp;"Spero che sia l'inizio di una nuova era. C'&egrave; una generazione di piloti giovani e velocissimi. Ducati ha la moto pi&ugrave; competitiva della griglia e per l'anno prossimo puntiamo a fare ancora meglio. Sulla carta abbiamo la squadra pi&ugrave; forte per l'anno prossimo, con i due piloti che hanno vinto pi&ugrave; gare di tutti quest'anno.&nbsp;&nbsp; MotoGP, Pecco "Settebellezze": settimo iridato italiano in top class        

Il direttore sportivo di Ducati ha analizzato il percorso che ha riportato la casa di Borgo Panigale in vetta al mondo dopo 15 anni dall'ultima volta&nbsp;

Bagnaia campione, Ciabatti: "Vittoria più difficile di quella del 2007"

Il futuro elettrico di Ducati prende sempre pi&ugrave; forma. Dopo averla mostrata una prima volta nel dicembre scorso infatti Ducati ha ora definitivamente tolto i veli alla sua nuova cretura, ossia la sua prima moto elettrica. Un prototipo che rappresenta un epocale nuovo capitolo per la casa di Borgo Panigale, che per la prima volta si confronta con l&#39;elettrico, con vista sul 2023. Il prossimo anno infatti Ducati sar&agrave; fornitore unico del campionato MotoE, prendendo il posto di Enel e dell&#39;Energica.&nbsp;    Caratteristiche della Rossa MotoE  La batteria &egrave; una unit&agrave; dal peso di 110 Kg per una potenza nominale di 150 CV. Da segnalare che, come accade per il telaio front frame della&nbsp;Panigale V4, il pacco batteria &egrave; elemento stressato della ciclistica con il vero telaio in alluminio che pesa appena 3,7 Kg.&nbsp;I tempi di ricarica parlano di un 80% che si raggiunge in 45 minuti.&nbsp; Velocit&agrave; massima? Circa 275 Km/h al Mugello. Andando pi&ugrave; nel dettagli da segnalare il pacchetto tecnologico che comprende i sistemi di ride-by-wire, Ducati traction Control, Engine Brake, Sliding control (per sorvegliare sulla derapata) e il Wheelie Control. interamente in carbonio &egrave; la struttura del codone.&nbsp;Il peso totale &egrave; di 225 kg.  Una delle soluzioni tecniche pi&ugrave; avanzate sperimentate sul prototipo Ducati MotoE riguarda il&nbsp;sistema di raffreddamento. I componenti del prototipo sono raffreddati infatti da un sistema a liquido particolarmente sofisticato ed efficiente con un&nbsp;doppio circuito studiato per rispondere alle differenti esigenze termiche del pacco batteria e del gruppo motore/inverter. Ci&ograve; garantisce un&rsquo;estrema regolarit&agrave; delle temperature con benefici importanti in termini di costanza delle prestazioni ma anche delle tempistiche di ricarica. Non &egrave; infatti necessario attendere che il pacco batteria si raffreddi per poter iniziare il processo: la Ducati MotoE pu&ograve; essere caricata quasi contestualmente al suo ingresso al box e per ricaricarla fino all&rsquo;80% della sua autonomia sono necessari circa 45 minuti.   

La casa di Borgo Panigale ha presentato la sua prima moto elettrica, che promette di essere rivoluzionaria&nbsp;

MotoE Ducati: a Modena inizia ufficialmente una nuova era

        &Egrave; il mercato piloti ad animare il paddock della MotoGP nel weekend del GP Catalunya e al centro di tante trattative c&rsquo;&egrave; la Ducati, moto ambitissima da tutti i riders in cerca di una sella. GP Catalunya, Quartararo: "Io come Stoner? No, chiedo solo pi&ugrave; potenza" Ciabatti: "Obiettivo raggiunto"  Sicuri della riconferma di Francesco Bagnaia, gli uomini di Borgo Panigale devono definire la situazione tra Enea Bastianini e Jorge Martin: a chi andr&agrave; la seconda sella nel team ufficiale? Paolo Ciabatti ha provato a fare chiarezza ai microfoni di Dazn: &ldquo;Abbiamo sempre detto che l&rsquo;obiettivo era avere Jorge ed Enea in Ducati per i prossimi due anni. Penso che l&rsquo;abbiamo raggiunto, prenderemo una decisione per il team factory un po&rsquo; pi&ugrave; tardi&rdquo;, ha spiegato il direttore sportivo Ducati. Martin verr&agrave; operato alla mano destra dopo il weekend di Barcellona e punta a tornare al top in Germania, situazione che ha spinto la Rossa ad attendere prima di sciogliere ogni riserva: &ldquo;Sappiamo che Jorge non &egrave; in perfetta forma fisica e vogliamo vedere qualche gara in pi&ugrave; dopo l&rsquo;operazione&ldquo;.  Miller e Rins  In questo scenario &egrave; ormai scontata la separazione da Jack Miller, sempre pi&ugrave; diretto verso la KTM con la quale avrebbe gi&agrave; firmato un biennale: &ldquo;Tutti sanno che Jack Miller non sar&agrave; con noi l&rsquo;anno prossimo&rdquo;, ha ammesso Ciabatti, prima di affrontare la questione relativa ai team clienti Ducati. Chi andrebbe a sostituire Martin in Pramac o Bastianini in Gresini qualora dovessero dirigersi verso la squadra factory? Il DS non ha negato l&rsquo;interesse verso Alex Rins, rimasto libero dopo l&rsquo;addio Suzuki: &ldquo;Nel team Gresini stiamo parlando di questa situazione. Ci sono piloti interessanti che, per decisione di Suzuki, sono sul mercato. Penso che dovremo aspettare qualche settimana per vedere chi sarebbe il pilota destinato alla Gresini Racing&rdquo;, ha concluso Ciabatti. Oliveira verso Gresini?   In questo scenario emerge il nome di Miguel Oliveira. Confermato l'addio di Miller, la sella occupata al momento dall'australiano sembra destinata a Bastianini, il cui rimpiazzo sembrerebbe essere Oliveira che, secondo i media portoghesi, avrebbe gi&agrave; firmato il contratto con la struttura gestita da Nadia Padovani.&nbsp; Pesaro omagger&agrave; Valentino Rossi con un casco alto 4 metri       

Il DS della Rossa ha provato a fare il punto sulla situazione piloti della Casa di Borgo Panigale in vista del 2023

MotoGP, Bastianini o Martin in Ducati ufficiale? Paolo Ciabatti fa chiarezza

        Grande fiducia &egrave; ci&ograve; che la vittoria di Pecco Bagnaia ha portato in Ducati, dopo il weekend perfetto svolto a Jerez. Seppur non ancora in condizioni fisiche ottimali, il piemontese ha messo in riga tutti con la Desmosedici GP22 e ora la Casa di Borgo Panigale non pu&ograve; che sorridere in vista del prosieguo del campionato. &ldquo;Abbiamo cominciato con una vittoria di Enea Bastianini che ci ha fatto molto piacere, ma sicuramente sottotono con il team ufficiale&rdquo; ha dichiarato il direttore sportivo Ducati, Paolo Ciabatti, che ora punta deliberatamente in alto. Ciabatti lancia la sfida a Quartararo  Dopo un inizio in salita, il duro lavoro e la fiducia data al pilota hanno finalmente pagato: &ldquo;Pecco non &egrave; ancora al 100% per il problema alla spalla, eppure ha fatto una gara incredibile&rdquo;. Su una pista tra l&rsquo;altro che non rientra tra le favorite della moto, ma quest&rsquo;anno gli altri hanno solo potuto inseguire e Ciabatti ammette: &ldquo;Siamo riusciti a vincere su un tracciato che non ci &egrave; particolarmente favorevole. L&rsquo;anno scorso avevamo vinto con Miller ma dopo che Quartararo aveva avuto un problema al braccio mentre stava dominando&rdquo;. Quest&rsquo;anno le cose si sono ribaltate: &ldquo;Con pole position, giro veloce, in testa dal primo all&rsquo;ultimo giro era quello che ci serviva in vista delle prossime 15 gare. Perch&eacute; &egrave; vero che Quartararo &egrave; davanti, ma pensiamo di avere tutto quello che serve per rendergli la vita difficile&rdquo;.  Martin o Bastianini? Ciabatti risponde  In questo momento per&ograve; si parla tanto anche di mercato, perch&eacute; se Pecco &egrave; confermato fino al 2024 non &egrave; ancora deciso il nome del suo futuro compagno di squadra. Sar&agrave; lo stesso Jack Miller o arriver&agrave; uno dei due giovani Enea Bastianini e Jorge Martin? Ciabatti ha affermato: &ldquo;Bastianini e Martin sono con Ducati dal 2021, stanno lavorando molto bene. Jorge l&rsquo;anno scorso ha vinto una gara, ha fatto molti podi, diverse pole position, quest&rsquo;anno Enea &egrave; l&rsquo;unico ad aver vinto due Gran Premi. Sono due piloti su cui Ducati punta di sicuro. Nel team ufficiale c'&egrave; un solo posto, ma l'obiettivo &egrave; di tenerli entrambi in casa&rdquo;. Ora si va avanti con le trattative, ma c&rsquo;&egrave; una data di scadenza: &ldquo;Per fine giugno la situazione si chiarir&agrave;&rdquo;. MotoGP, Dall'Igna: "Bastianini o Martin via da Ducati? Devono pensarci bene" Un test personalizzato  Ieri poi &egrave; andata in scena una giornata di test ufficiali e Ciabatti ha raccontato: &ldquo;Ogni pilota nei test a Jerez ha un programma di lavoro diverso&rdquo;. Guardando ai due ufficiali ha detto: &ldquo;Bagnaia ha finito presto, gli fa ancora male la spalla ed era meglio non forzarla. Miller ha lavorato sui particolari, non ha provato nulla di sconvolgente. Siamo riusciti a risolvere i problemi della GP22&rdquo;. Questo il dato pi&ugrave; importante, che proprio Pecco ha gi&agrave; messo in mostra. MotoGP e SBK: per Ducati la doppietta 2022 &egrave; fattibile?       

Il successo di Jerez &egrave; stato importante sotto tanti punti di vista, ne ha parlato il direttore generale del team, commentando anche la situazione sul mercato

MotoGP, Ciabatti: “Siamo pronti a rendere la vita difficile a Quartararo”

        There was a lot of talk about Casey Stoner&rsquo;s visit to the MotoGP paddock at Portim&atilde;o last weekend, and many people were pleased to see him of course, particularly the Ducati team. Bagnaia: &ldquo;Casey would be fundamental"  In fact, Pecco Bagnaia spoke outright about the respect he has for the two-time world champion: &ldquo;We're talking about Casey Stoner, the most successful Ducati rider, able to win with the red bike, one of the world&rsquo;s best. It would be fundamental to have him as coach. He helped me understand how to tackle the last turn this weekend, I like his approach&rdquo;, stated the winner of the Algarve GP after scoring pole on Saturday. Ciabatti talks  But the dream of having Stoner in the garage may remain just that, as Paolo Ciabatti explains while talking to MotoGP.com. &ldquo;There&rsquo;s been a lot of talk about Casey and he clearly helped many of our riders with his analysis, giving them some great advice &ndash; comments the Sporting Director &ndash; it&rsquo;s always nice to have a champion and friend like Stoner in the garage, but the results came down to Pecco and Jack and their talent&rdquo;. &ldquo;Having him with us in 2022? We&rsquo;d like it, but I don&rsquo;t think he plans to move back to Europe. Casey has a family and two small kids, and they are his priority. He&rsquo;ll be with us at Valencia and we hope he brings us luck there too&rdquo;, concludes Ciabatti, essentially dashing the Ducati fans&rsquo; hopes. Translated by Heather Watson MotoGP: Marc Marquez to miss the Valencia GP and the Jerez test       

The guys at Borgo Panigale, not least Francesco Bagnaia, would like the Australian to be permanent fixture in the garage in 2022. The Ducati Corse Sporting Director explains why this might be difficult &nbsp;

MotoGP, Stoner as Ducati coach? Ciabatti: “We’d like that, but...”

Nello scorso weekend di Portimao si &egrave; parlato tantissimo della presenza di Casey Stoner nel paddock del Motomondiale. Una visita, quella dell&rsquo;australiano, che ha fatto piacere a tutti gli addetti ai lavori, in particolare agli uomini Ducati.  MotoGP: Marc Marquez fuori dal GP di Valencia e dai test di Jerez  Bagnaia: &ldquo;Casey sarebbe fondamentale&quot;   Infatti, Pecco Bagnaia non ha nascosto la sua stima nei confronti del due volte campione del mondo: &ldquo;Stiamo parlando di Casey Stoner, cio&egrave;, il pi&ugrave; grande di tutti con Ducati, capace di vincere con la Rossa, uno dei migliori al mondo. Per noi lui sarebbe fondamentale come coach. In questo weekend mi &egrave; stato utile su come affrontare l&#39;ultima curva, il suo approccio mi piace&rdquo; aveva dichiarato il vincitore del GP Algarve dopo la pole di sabato.  Parla Ciabatti   Ma il desiderio di avere Stoner nel box sembra destinato a rimanere tale: lo ha spiegato Paolo Ciabatti ai microfoni del sito ufficiale MotoGP.  &ldquo;Si &egrave; parlato molto di Casey e sicuramente ha aiutato molto i nostri piloti con le sue analisi, dando alcuni ottimi consigli - ha raccontato il Direttore Sportivo Ducati Corse - &Egrave; sempre bello avere un campione e amico come Stoner nel box, ma il merito (dei risultati, ndr) va sempre a Pecco e Jack per il loro talento&rdquo;.  &ldquo;Averlo con noi nel 2022? Ci piacerebbe, ma non credo che spostarsi in Europa rientri nei suoi piani. Casey ha una famiglia, due figli piccoli, che rappresentano la sua priorit&agrave;. Sar&agrave; con noi a Valencia: speriamo ci porti fortuna anche l&igrave;&rdquo; ha concluso Ciabatti, spegnendo quasi totalmente ogni speranza dei ducatisti.  Dal calcio all&#39;atletica, l&#39;Italia trionfa ovunque nel 2021... tranne che in MotoGP 

Gli uomini di Borgo Panigale, Francesco Bagnaia su tutti, vorrebbero l&#39;ex pilota australiano come presenza fissa nel box nel 2022: lo Sporting Director di Ducati Corse ha spiegato quali sono gli ostacoli che rendono difficile l&#39;operazione

MotoGP, Stoner come coach Ducati? Ciabatti: &ldquo;Ci piacerebbe, ma...&rdquo;

        Pecco Bagnaia&rsquo;s crash put paid to any chance Ducati had of securing the rider&rsquo;s title, which has instead gone to a Fabio Quartararo who has been the strongest, objectively speaking, throughout the course of the season. The Italian did all he could to keep the title fight alive and winning at Misano would have been so significant for him, particularly on the day of Valentino Rossi&rsquo;s last Italian race, but the dream went up in smoke four laps from the end. Ciabatti: "The chances were small"  &ldquo;We&rsquo;re disappointed of course&rdquo; admits Paolo Ciabatti while speaking to motogp.com, &ldquo;Pecco was running a fantastic race, pushing hard out front. A crash like that hurts, especially five laps from the end, although the chances of keeping the title fight alive were small of course, he needed to win and hope that Quartararo finished further back in order to keep on fighting at Portimao&rdquo;. The 52-point lead that the Frenchman had built was significant, but we know how unpredictable motorcycling can be at times. The aim for the last two races              Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Ducati Corse (@ducaticorse)      The Italian went on to congratulate the 2021 MotoGP world champion: &ldquo;Congratulations to Quartararo and Yamaha, they really ran a great championship and deserve the title&rdquo;. But he&rsquo;s already looking to the future too: "Our aim is the constructor&rsquo;s title. We&rsquo;re lying first and have scored more important points at Misano thanks to Enea Bastianini (third). We want to win the constructor&rsquo;s title again&rdquo;. And as for 2022, the dream remains very much alive: "Next year will be exciting, we&rsquo;ll try to get our own back". Translated by Heather Watson MotoGP Misano, Jorge Lorenzo: &ldquo;Quartararo deserves the title&rdquo;       

Ducati&rsquo;s sporting director congratulates Quartararo, but also sets goals for the last two races and promises that the fight will be back on in 2022

MotoGP, Ciabatti and Bagnaia’s crash at Misano: “It hurts”

Con la caduta di Pecco Bagnaia (qui le sue dichiarazioni) &egrave; sfumata ogni possibilit&agrave; di Ducati di vincere il titolo piloti, che &egrave; andato ad un Fabio Quartararo che nel corso della stagione &egrave; stato, obiettivamente, il pi&ugrave; forte. Il piemontese ce la stava mettendo tutta per tenere aperto il campionato e vincere a Misano, nel giorno dell&rsquo;ultima gara di Valentino Rossi, sarebbe stato per lui un valore decisamente aggiunto, ma a quattro giri dal termine il sogno si &egrave; infranto.    &quot;Le possibilit&agrave; erano poche&quot;   &ldquo;Ovviamente siamo dispiaciuti&rdquo; ha ammesso il direttore sportivo Paolo Ciabatti al sito ufficiale motogp.com , &ldquo;Pecco stava facendo una gara fantastica, stava spingendo molto ed era primo. A cinque giri dalla fine una caduta cos&igrave; fa male, anche se ovviamente le possibilit&agrave; di tenere aperta la lotta al titolo erano veramente poche, bisognava vincere e sperare che Quartararo arrivasse indietro per poter lottare ancora a Portimao&rdquo;. Quei 52 punti di vantaggio del francese erano decisamente tanti, ma si sa quanto a volte pu&ograve; essere imprevedibile il motociclismo.   Respect ?? Congratulations, @FabioQ20! It&rsquo;s been an amazing season and we are glad that we were able to bring on the fight to you! We will try again next year #ELD1ABLO@PeccoBagnaia | @MotoGP pic.twitter.com/1BiQpLre6Z &mdash; Ducati Corse (@ducaticorse) October 24, 2021    L&#39;obiettivo delle ultime due gare   Il dirigente si &egrave; poi tolto il cappello davanti al campione del mondo 2021 di MotoGP: &ldquo;Congratulazioni a Quartararo e alla Yamaha, hanno fatto davvero un gran campionato, &egrave; un titolo meritato&quot;. Il suo sguardo si &egrave; poi posato sul prossimo traguardo: &quot;Il nostro obiettivo &egrave; la classifica costruttori. Siamo in testa e anche oggi abbiamo fatto punti importanti grazie a Enea Bastianini (terzo di nuovo a Misano, ndr). Vogliamo rivincere la classifica costruttori&quot;. E pensando al 2022 &egrave; gi&agrave; pronto, di nuovo, a sognare: &quot;Il prossimo anno sar&agrave; eccitante, proveremo a prenderci una rivincita&quot;.  MotoGP Misano, Petrucci abbattuto: &quot;Avrei voluto salutare il mio pubblico&quot; 

Il direttore sportivo Ducati si &egrave; complimentato con Quartararo, ma ha puntato gli obiettivi delle ultime due gare e ha rinovato la sfida al francese nel 2022

MotoGP, Ciabatti e la caduta di Bagnaia a Misano: &ldquo;Cos&igrave; fa male&rdquo;

During this first part of the season, the Ducati riders have often played a starring role and it&rsquo;s no fluke that championship leader Fabio Quartararo is chased by fellow countryman Johann Zarco and by Francesco Bagnaia. The season has got off to a good start in Borgo Panigale and Ducati Corse sporting director Paolo Ciabatti draws some initial conclusions.  &ldquo;It&rsquo;s too soon to make any predictions as to our title chances&rdquo; admits Ciabatti while talking to Speedweek.com. He adds, &ldquo;We hope to be able to continue to fight for the podium in every race. We&rsquo;d like to score a few more wins in the next races. We have a good opportunity in the two Austrian races&rdquo;. The Desmosedici has won five out of six races at the Red Bull Ring, which clearly provides a golden opportunity.  &nbsp;Insufficient punishment  Quartararo is the rider to beat and the Italian confirms this: &ldquo;He&rsquo;s really very fast and consistent&rdquo;. He then touches on the episode that saw the Frenchman slowed down by his open leathers: &ldquo;What I&rsquo;m going to say won&rsquo;t make me popular, but Fabio was lucky not to get a black flag at the Catalunya GP with his zip open. Both the penalties he received were light. The day after the race, the stewards admitted that a black flag would have been right&rdquo;.  He goes on to add: &ldquo;I don&rsquo;t want to complain, but Fabio crossed the line third and was put back to sixth place. So he scored ten points, which was a good result for him in terms of the championship&rdquo;. But he was nevertheless running a strong race: &ldquo;Fabio was fighting Oliveira for the win at Montmel&oacute; before the problem with his leathers. So he was very competitive there too, and is our strongest rival for the title. He rides very well and his feeling with the Yamaha is essentially very good at every track&rdquo;.  Translated by Heather Watson  A memorable weekend for Aprilia, winners in BSB and MotoAmerica 

The Ducati Corse sporting director analyses the season so far, Quartararo clearly the Borgo Panigale riders&#39; main rival

MotoGP, Ciabatti: &ldquo;We have two good opportunities in Austria&quot;

In questa prima parte di stagione i piloti Ducati sono stati diverse volte protagonisti, e non &egrave; un caso infatti che il leader del Mondiale Fabio Quartararo sia inseguito dal connazionale Johann Zarco e da Francesco Bagnaia. La stagione &egrave; iniziata bene per la casa di Borgo Panigale e Paolo Ciabatti, il direttore sportivo di Ducati Corse, ha fatto un bilancio.  &ldquo;&Egrave; troppo presto per fare previsioni sulle nostre possibilit&agrave; al titolo&rdquo; ha ammesso il piemontese al sito tedesco Speedweek.com. Che ha poi aggiunto: &ldquo;Speriamo di poter continuare a lottare per il podio ad ogni Gran Premio. Vorremmo metterci in tasca qualche vittoria in pi&ugrave; nelle prossime gare. Nelle due gare in Austria possiamo avere buone occasioni&rdquo;. Il Red Bull Ring ha visto trionfare la Desmosedici cinque volte sulle sei gare disputate ed &egrave; senza dubbio un&rsquo;opportunit&agrave; d&rsquo;oro.  MotoGP: il progetto Gresini prosegue nel nome di Fausto  Una punizione non all&#39;altezza   Quartararo &egrave; il pilota da battere e l&rsquo;italiano lo riconosce: &ldquo;&Egrave; davvero veloce e costante&rdquo;. Anche se poi torna a commentare l&rsquo;episodio in cui il francese &egrave; stato frenato dalla cerniera aperta : &ldquo;Anche se non mi rendo popolare con questa affermazione, devo dire che Fabio &egrave; stato fortunato a non prendere bandiera nera al GP di Catalunya a causa della cerniera aperta. Entrambe le sanzioni penali sono state miti. Gli steward hanno ammesso il giorno dopo la gara che una bandiera nera sarebbe stata giusta&rdquo;.    E poi aggiunge: &ldquo;Non voglio lamentarmi, ma Fabio ha tagliato il traguardo terzo ed &egrave; stato poi retrocesso al sesto posto. Cos&igrave; ha ottenuto dieci punti, che per lui &egrave; stato un buon risultato per il mondiale&rdquo;. Non bisogna comunque togliergli il merito: &ldquo;Fabio ha lottato anche per la vittoria a Montmel&oacute; contro Oliveira prima che sorgesse il problema con la tuta. Quindi era molto competitivo anche l&igrave; e&nbsp;&egrave; il nostro pi&ugrave; forte avversario per il titolo mondiale. Guida molto bene e il suo feeling con la Yamaha &egrave; sostanzialmente ottimo su ogni pista&rdquo;.  MotoGP, Marquez: &quot;In Austria la speranza &egrave; di essere al 100%&quot; 

Il direttore sportivo di Ducati Corse ha analizzato il campionato fin qui e nel mirino per ora c&#39;&egrave; solo un pilota: Fabio Quartararo&nbsp;

MotoGP, Ciabatti: &ldquo;In Austria avremo due buone occasioni&quot;

Il team Pramac Racing ha annunciato il rinnovo del contratto con Ducati per le prossime tre stagioni MotoGP, dal 2022 al 2024, come struttura satellite della Casa di Borgo Panigale.  Un sodalizio, quello tra Pramac Racing e Ducati, che &egrave; iniziato nel 2005 rivelandosi ricco di soddisfazioni per entrambi. Al termine di tale scadenza, il binomio raggiunger&agrave; la durata di ben 19 anni.  MotoGP Francia, Zarco: &ldquo;Nel 2022 voglio rimanere in Pramac&rdquo;  L&#39;entusiasmo di Campinoti e Ciabatti   Paolo Campinoti, Presidente del team Pramac Racing, ha salutato con soddisfazione l&#39;accordo: &quot;Siamo molto orgogliosi del lavoro e dei risultati che abbiamo ottenuto in questi anni insieme a Ducati, siamo felici di continuare questa bellissima avventura ancora per i prossimi tre anni. Con Ducati abbiamo creato un rapporto davvero speciale, abbiamo raggiunto obiettivi incredibili e il meglio deve ancora arrivare&quot;.  Paolo Ciabatti, Sporting Director Ducati Corse, confida molto nel rapporto con la squadra italiana: &quot;&Egrave; davvero un piacere per noi poter annunciare il rinnovo della nostra partnership con Pramac Racing per le prossime tre stagioni MotoGP. Insieme a Pramac Racing abbiamo ottenuto dei risultati molto importanti e, grazie alla stretta collaborazione con loro, abbiamo potuto far crescere nella massima categoria dei giovani piloti che poi sono passati nella squadra ufficiale con successo. E siamo sicuri di avere le carte in regola per goderci tante altre belle soddisfazioni insieme a Pramac Racing&quot;.  MotoGP, Zarco punta in alto: pu&ograve; essere un candidato al titolo? 

La Casa bolognese ha annunciato di aver esteso l&#39;accordo con il suo ormai storico team satellite per altri 3 anni

MotoGP: Pramac rinnova con Ducati fino al 2024

Una doppietta Ducati a Jerez, due settimane prima del trionfo di Le Mans, non sembrava scritta nelle stelle. E invece Paolo Ciabatti ne &egrave; stato testimone proprio dal box rosso. Un trionfo buono per spezzare, con Jack Miller in Spagna, la sequenza iniziale di tre vittorie della Yamaha, e per conquistare, con Pecco Bagnaia, la vetta del Mondiale, poi persa nel GP Francia. Miller ha ritrovato la fiducia per vincere la propria prima gara con la Desmosedici, che a Jerez non primeggiava da 15 anni. &nbsp;&ldquo;&Egrave; stato un risultato importante per diversi motivi &ndash; dice il direttore sportivo del team ufficiale &ndash; perch&eacute; a Jerez non vincevamo da tanto tempo, si parla di una pista teoricamente ostica per la Ducati. Jack ha conquistato la sua prima gara con noi dopo aver iniziato la stagione con qualche difficolt&agrave; per il problema della sindrome compartimentale, e Pecco ha fatto un&rsquo;altra bellissima corsa&rdquo;.  Prima della doppietta Miller-Bagnaia a Jerez, la vostra unica vittoria in Andalusia risaliva al 2006 con Loris Capirossi.  &ldquo;Per le sue caratteristiche, Jerez non ci ha mai visto protagonisti per la vittoria, l&rsquo;anno scorso Dovizioso fin&igrave; terzo e Pecco era in seconda posizione prima del problema al motore che lo fece ritirare. Vincere &egrave; un&rsquo;altra cosa. Poi, siamo onesti, con Quartararo in forma sarebbe stato pi&ugrave; difficile, ma le corse vanno cos&igrave;. Miller ha perso le due opportunit&agrave; in Qatar proprio per lo stesso problema. Fa parte del gioco e noi ci godiamo questa doppietta&rdquo;.  MotoGP, Jack Miller somiglia a Doohan o a Stoner?  Jack e Pecco   Ti aspettavi una vittoria cos&igrave; convincente di Jack?  &ldquo;Me l&rsquo;auguravo, noi abbiamo sempre creduto in lui. Tanto che l&rsquo;anno scorso era stato ingaggiato dal team ufficiale ancora prima che iniziasse il campionato. Aver iniziato il 2021 con due noni posti per il problema fisico lo aveva deluso. L&rsquo;operazione, a cui si &egrave; sottoposto immediatamente, ha fatto s&igrave; che a Portimao non fosse ancora al 100%. In quella situazione, spingendo, &egrave; caduto e questo gli ha aperto di nuovo la ferita, ed &egrave; stato &lsquo;ricucito&rsquo; in Clinica Mobile. Per sua stessa ammissione Jack nutriva qualche dubbio sulle proprie capacit&agrave; di ribaltare la situazione&rdquo;.    Dopo essersi commosso per il successo vi ha ringraziato caldamente per il supporto delle ultime settimane. Come gli siete stati vicini?  &ldquo;Non abbiamo messo in discussione le scelte fatte. Abbiamo fatto comprendere a Jack che quanto gli era capitato, con l&rsquo;avvio compromesso da un problema fisico, poteva starci. E gli abbiamo ripetuto che, di fronte a tante gare ancora da disputare, la nostra fiducia in lui era immutata. La vittoria &egrave; arrivata nel momento migliore, penso che l&rsquo;abbia sbloccato e che l&rsquo;abbia tirato fuori da una spirale negativa&rdquo;.  Le gioie riguardano anche Bagnaia. Come commenti il suo inizio di stagione?  &ldquo;A Jerez, dopo i festeggiamenti, gli ho chiesto: &lsquo;In dicembre avresti scommesso sul tuo primo posto in campionato dopo quattro GP?&rsquo;. Nemmeno noi pensavamo che sarebbe arrivato cos&igrave; presto al top. Per&ograve; in Pecco abbiamo creduto in tempi non sospetti, prima ancora che iniziasse il 2018, l&rsquo;annata in cui conquist&ograve; il titolo Moto2. L&rsquo;esordio in MotoGP nel 2019 era stato molto difficile, nel 2020 sulla stessa moto degli ufficiali aveva fatto vedere belle cose, ma aveva concluso la stagione un po&rsquo; in ombra. Nell&rsquo;inverno &egrave; riuscito a lavorare su se stesso ed &egrave; arrivato in Qatar convinto dei propri mezzi, gestendo la responsabilit&agrave; di questi colori&rdquo;.  I vostri piloti sono molto differenti tra loro, come descrivi Jack?  &ldquo;Il suo &egrave; un talento mostruoso e dietro al suo atteggiamento un po&rsquo; guascone Miller nasconde una grande sensibilit&agrave;. Inoltre &egrave; australiano, &egrave; uno di quei piloti catapultati in Europa da ragazzini, e &lsquo;sradicati&rsquo; dal loro ambiente, senza la famiglia vicino. Quindi dal punto di vista umano per Jack &egrave; davvero importante la presenza di una seconda famiglia&rdquo;.  E con voi l&rsquo;ha trovata.  &ldquo;Sta pi&ugrave; con noi che con la sua famiglia! Quando siamo alle gare, pur avendo un suo ufficio e il motorhome, spesso si mette a dormire nel box mentre i meccanici lavorano perch&eacute; &egrave; un ambiente dove si sente coccolato e sicuro. In questo lo ha aiutato il supporto psicologico di Lucy Crutchlow, la moglie di Cal. &Egrave; molto legato a loro. Quello che mancava a Jack era la capacit&agrave; di credere nei propri mezzi&quot;.   Pecco invece come lo descrivi?   &quot;&Egrave; piemontese come me (ride), quindi non particolarmente espansivo, ma &egrave; un pilota estremamente lucido, freddo e riflessivo, doti non da tutti. Lui e Jack sono giovani, quindi rendono l&rsquo;ambiente molto piacevole e tra di loro si rispettano molto&rdquo;.  La ricerca dell&#39;anti-Marquez   Nel 2020 dicevi &ldquo;Speriamo di aver trovato l&rsquo;anti-Marquez&rdquo;. Oggi cosa pensi?  &ldquo;Innanzitutto Marc Marquez &egrave; rientrato e ha dimostrato di essere umano. &Egrave; rimasto fuori dalle corse per quasi un anno, ha subito tre interventi e immagino la sua sofferenza: prima di riprendere i ritmi giusti ci vuole tempo anche per un super campione come lui. Il talento &egrave; immutato, ma mi sembra che per il momento faccia fatica a compiere quei salvataggi che gli riuscivano cos&igrave; bene. Sportivamente ci auguriamo che ritorni in splendida forma, ma nel frattempo ci sono piloti che sono cresciuti: come i nostri, anche Fabio Quartararo, Franco Morbidelli e Joan Mir. Sar&agrave; difficile per Marc confrontarsi con loro&rdquo;.  Quest&rsquo;anno &egrave; iniziato un vostro nuovo capitolo, ti aspettavi che dopo l&rsquo;uscita di una figura centrale come Andrea Dovizioso sareste riusciti a essere competitivi in tempi cos&igrave; brevi?  &ldquo;Lo speravo. Non avevamo delle certezze ma per una serie di motivi, pur avendo un&rsquo;amicizia che mi lega ad Andrea e anche a Danilo (Petrucci), dopo tanti anni era giunto il momento di girare pagina. Certi rapporti a lungo andare non riescono pi&ugrave; a fornire lo stimolo a entrambe le parti per dare quel qualcosa in pi&ugrave;. &Egrave; stato doloroso e spiacevole prendere questa decisione, ma sono convinto sia stata la scelta giusta. Finora i risultati ci danno ragione, ma la stagione &egrave; lunga, dobbiamo restare con i piedi per terra, senza perdere di vista l&rsquo;obiettivo&rdquo;.  I giovani   &nbsp;  C&rsquo;&egrave; tanta Italia anche tra i debuttanti, con Enea Bastianini e Luca Marini nel Team Avintia. Cosa vi ha convinto di loro?  &ldquo;Enea &egrave; un pilota che tenevamo d&rsquo;occhio da tanti anni. Ha avuto una carriera di alti e bassi, ma ha tantissimo potenziale e un talento naturale, &egrave; istintivo. Anche Luca ha un grande talento, ma &egrave; pi&ugrave; riflessivo. Lo vediamo con i nostri ingegneri: &egrave; super analitico, passa parecchie ore a studiare i dati e ha un approccio diretto. E poi c&rsquo;&egrave; anche Jorge Martin, che in Qatar ha ottenuto un risultato eccezionale. Sono tutti talentuosi, in futuro faranno tutti grandi cose&rdquo;.  &nbsp; 

&quot;Miller ha un talento mostruoso. Bagnaia ha sorpreso tutti: neppure lui avrebbe previsto la leadership nel Mondiale cos&igrave; presto dopo Jerez. La nostra nuova era &egrave; cominciata nel modo giusto, e saremo veloci anche sui tracciati meno favorevoli&quot;

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MotoGP, Bastianini o Martin in Ducati ufficiale? Paolo Ciabatti fa chiarezza

MotoGP, Ciabatti: “Siamo pronti a rendere la vita difficile a Quartararo”

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MotoGP, Stoner come coach Ducati? Ciabatti: “Ci piacerebbe, ma...”

MotoGP, Ciabatti and Bagnaia’s crash at Misano: “It hurts”

MotoGP, Ciabatti e la caduta di Bagnaia a Misano: “Così fa male”

MotoGP, Ciabatti: “We have two good opportunities in Austria"

MotoGP, Ciabatti: “In Austria avremo due buone occasioni"

MotoGP: Pramac rinnova con Ducati fino al 2024

MotoGP, Paolo Ciabatti: “Ducati, è solo l'inizio”