        Nel 2024 Pol Espargar&ograve;, campione del mondo Moto2 2013, indosser&agrave; per la prima volta le vesti di collaudatore per KTM, dopo ben dieci stagioni trascorse in pista in MotoGP. In un'intervista rilasciata al quotidiano spagnolo "Marca", lo spagnolo ha approfondito il tema legato a Marc Marquez ed il suo passaggio in Ducati, "smascherando" le reali motivazioni del connazionale. Secondo Espargar&ograve;, la scelta di Marquez deriva dalla volont&agrave; di sorpassare il numero di titoli mondiali vinti di Valentino Rossi, uno stimolo che, senza troppo mistero, accompagna la carriera dell'ex pilota Honda: "Marquez vuole vincere un altro titolo mondiale. Vuole superare Valentino Rossi nel numero di titoli&nbsp;e questo significava essere in Ducati in questo momento ed &egrave; quello che sta provando a fare". Copioli: "Bagnaia favorito, ma abbiamo una grande Italia in MotoGP" Pol Espargar&ograve;: "Marquez e Bagnaia i favoriti per il titolo" Il collaudatore della KTM ha analizzato una dinamica particolarmente significatica relativamente alla vita all'interno del motomondiale: "Nel mondo dello sport gli anni passano molto velocemente&nbsp;e questo succede soprattutto nel Motomondiale, dove i piloti arrivano nella classe regina in cos&igrave; giovane et&agrave;". Proprio in virt&ugrave; di ci&ograve;, Espargar&ograve; ha approvato la scelta di cambiamento di Marquez: "E' vero che Marc aveva ancora solo un anno con la Honda, ma un anno &egrave; molto lungo non solo mentalmente, ma anche tecnicamente nello sport ai massimi livelli". Per ci&ograve; che concerne il campionato ormai alle porte, lo spagnolo ha indicato i suoi favoriti, ponendo particolare attenzione, inevitabilmente, ai piloti ufficiali Ducati, oltre che allo stesso Marquez: "Senza dubbio Marc Marquez e Pecco Bagnaia, attenzione anche ad Enea Bastianini&nbsp;che l'anno scorso &egrave; stato infortunato e non ha potuto esprimersi al meglio. Quest'anno sar&agrave; diverso. Metterei anche&nbsp;Aleix Espargar&oacute;, Brad Binder&nbsp;e ovviamente includo anche&nbsp;Jorge Martin".  Piloti a caccia dell'Aprilia, MotoGP pi&ugrave; ambita        

Il tester della KTM ha parlato delle ragioni alla base del passaggio dell'otto volte iridato dalla Honda alla casa di Borgo Panigale

MotoGP, Pol Espargaró: "Marquez in Ducati per superare Rossi"

        In una lunga tappa caratterizzata da 390 chilometri di speciale prevalentemente di sabbia e dune, l&rsquo;Africa Eco Race premia il pilota ufficiale Yamaha ma a sorridere &egrave; anche Jacopo Cerutti che grazie alla seconda posizione di oggi aggiunge oltre 2 minuti al proprio vantaggio su Alessandro Botturi. La coppia italiana che si sta contendendo l&rsquo;Africa Eco Race 2024 &egrave; ora separata da 3&rsquo;03&rdquo; a sole 4 giornate dall&rsquo;arrivo a Dakar DAKAR 2024, TAPPA 5: QUINTANILLA RE DELLE DUNE, BENE LUCCI IN RALLY2 Una pioggia di penalit&agrave; nello Stage 7 Non cambia il vincitore della tappa di ieri, andata ad Alessandro Botturi ma cambia il podio con Pol Tarres penalizzato di 15&rsquo; e scivola cos&igrave; in quinta piazza. L&rsquo;ufficiale Yamaha non &egrave; solo il solo ad aver ricevuto penalit&agrave; al termine della giornata ma con lui sono stati penalizzati altri 19 piloti dei 37 al via della tappa. Nella top10 sono stati penalizzati di 15&rsquo; anche Alessandro Ruoso ora sesto, Marco Aurelio Fontana che scende in ottava piazza ed Andrea Gava che scende in dodicesima posizione. Sono invece 17 i minuti di penalit&agrave; per Francesco Muratori e Attilio Fert rispettivamente settimo ed undicesimo. AFRICA ECO RACE: BOTTURI VINCE LO STAGE 7 E SI AVVICINA ALLA LEADERSHIP DELLA GENERALE Secondo successo per Tarres, Botturi leader La giornata odierna si &egrave; aperta con un tratto di dune di circa 40km degli 86 che separavano i piloti dal primo CheckPoint, dove il pi&ugrave; svelto ad arrivare &egrave; stato Pol Tarres seguito per&ograve; a sorpresa non da Botturi o Cerutti ma da Francesco Muratori con la Beta 450 e Giovanni Gritti con la Honda RS Moto 450. Quando le dune hanno lasciato per&ograve; spazio alla sabbia i potenti bicilindrici sono tornati a farla da padrone con Botturi e Cerutti che hanno prontamente superato due dei punti di riferimento di questa edizione della Africa Eco Race che utilizzano le &ldquo;piccole&rdquo; mono 450. Al termine dei 389km di speciale come detto a farla da padrone &egrave; stato Pol Tarres con la Tenere 700 che ha terminato la giornata in 4:12&rsquo;50&rdquo;. Seconda posizione per Jacopo Cerutti con l&rsquo;Aprilia Tuareg 660 che incassa 5&rsquo;48&rdquo; da Tarres praticamente tutti nei primi 86km di speciale. Terza posizione per Alessandro Botturi con la seconda delle Tenere 700 a 7&rsquo;51&rdquo; dal compagno di squadra, mentre &egrave; quarto Francesco Montanari sulla seconda Aprilia lontano 43&rdquo; dal &ldquo;Bottu&rdquo;. Tra le 450, vittoria di Giovanni Gritti che ha chiuso in quinta piazza assoluta staccato di 9&rsquo;41&rdquo; da Tarres, Francesco Muratori &egrave; secondo con la Beta mentre terzo con la KTM &egrave; lo svizzero Alexandre Vaudan. Chiudono la top10 Marco Menichini con la Husqvarna del team Solarys Racing, Andrea Gava con la seconda Beta e Marco Aurelio Fontana con la Honda. In classifica Generale la corsa alla vittoria sembra ormai una sfida a due tra Jacopo Cerutti e Alessandro Botturi, separati da poco pi&ugrave; di 3 minuti mentre a causa della penalit&agrave; subita ieri, Pol Tarras &egrave; scivolato a 22&rsquo;22&rdquo; dal pilota Aprilia. Tra le &nbsp;450, Giovanni Gritti (quarto nella assoluta) comanda con oltre mezz&rsquo;ora di vantaggio su Alexandre Vaudan.         

Il pilota Yamaha si prende il secondo successo in questa edizione ma &egrave; l&rsquo;italiano in sella all&rsquo;Aprilia Tuareg 660 ad allungare nella generale

Africa Eco Race: Tarres vince la tappa 8, Cerutti allunga su Botturi

        Dopo un lungo trasferimento su asfalto fino al confine con la Mauritania, &egrave; partita la speciale numero 6 dell&rsquo;Africa Eco Race, a vincere &egrave; stato Pol Tarres con la Yamaha Tenere 700 ufficiale davanti a Jacopo Cerutti su Aprilia e il compagno in Yamaha Alessandro Botturi. DAKAR, PIOGGIA DI PENALIT&Agrave;: BENAVIDES NUOVO VINCITORE DELLA TAPPA 3 La Mauritania sorride a Tarres Dopo la giornata di riposo di ieri i piloti impegnati nell&rsquo;Africa Eco Race hanno dovuto superare una lunga giornata fatta di 633km tra speciale e trasferimenti. Dal bivacco di Dakhla infatti la carovana si &egrave; spostata via asfalto fino al confine con la Mauritania, quasi 430km di solo asfalto. Dopo aver sbrigato le pratiche doganali la gara ha potuto avere inizio con &ldquo;soli&rdquo; 204km di speciale che hanno sorriso a Pol Tarras, il pilota Yamaha ha terminato la prova in 1:51&rsquo;43&rdquo;, per gli italiani Jacopo Cerutti e Alessandro Botturi non c&rsquo;&egrave; stato nulla da fare oggi. Il primo in sella all&rsquo;Aprilia Tuareg 660 ha terminato secondo lontano 1&rsquo;7&rdquo; mentre per &ldquo;Bottu&rdquo; con la seconda delle Tenere 700 al traguardo il distacco &egrave; stato di 1&rsquo;52&rdquo;. Anche la terza e la quarta posizione della tappa odierna sono andate a due italiani con Alessandro Ruoso, anche lui su Tenere 700 del Twinsbike Racing Team e Francesco Montanari che alla sua prima esperienza alla Africa Eco Race si sta ben comportando ed oggi ha chiuso quinto sulla seconda della Aprilia ufficiali. Sesta piazza per lo svizzero Alexandre Vaudan con la prima delle &ldquo;450&rdquo; in gara mentre Giovanni Gritti ha chiuso settimo in una giornata che ha visto nella top11 ben 9 piloti tricolori. Alle spalle del pilota RSMoto infatti troviamo Angelo Tazzari, compagno di squadra di Ruoso, Marco Menichini su Husqvarna, Andrea Gava su Beta e Massimiliano Guerrini sempre su Husqvarna del team Solarys Racing. In classifica generale Jacopo Cerutti resta leader ma il suo vantaggio su Pol Tarras &egrave; sceso a 1&rsquo;58&rdquo; mentre perde la seconda posizione Alessandro Botturi che ora &egrave; terzo a 3&rsquo; esatti dal pilota Aprilia.         

Il pilota del Yamaha Tenere World Raid Team si aggiudica la prima speciale svolta in Mauritania ed accorcia su Cerutti che resta per&ograve; leader

Primo successo per Pol Tarres nella Africa Eco Race 2024

        In una domenica dai mille motivi d'interesse, la MotoGP si appresta a porre la parola fine sulla stagione 2023 con il Gran Premio di Valencia. Un GP particolarmente significativo anche per Pol Espargar&ograve;, visto che si tratta della sua ultima ultima gara in carriera da pilota titolare dopo ben quindici anni all'interno del paddock ed un titolo mondiale (quello della Moto2 nel 2013) in bacheca. L'annata di &ldquo;Polyccio&rdquo; non &egrave; andata come previsto, visto che il terribile infortunio di Portimao non gli ha permesso di raccogliere particolari soddisfazioni, ma il team Tech3 non l'ha mai abbandonato ed &egrave; anzi pronto a chiudere un cerchio, visto che proprio la squadra francese (ora GASGAS, ma ai tempi Yamaha) &egrave; stata quella con cui Pol ha iniziato la sua avventura nella classe regina nel 2014. GP Valencia: Marquez, il miglior addio alla Honda Il messaggio del team: &ldquo;Pol, sei tornato dall'inferno per noi&rdquo;  Di seguito, il toccante messaggio che la squadra capitanata da Herv&egrave; Poncharal ha pubblicato sui social: &ldquo;Pol, &egrave; stato un piacere averti con noi in squadra quest'anno. Non &egrave; stata una stagione facile, ma tu sei tornato dall'inferno per noi e vogliamo farti sapere che all'interno della squadra ti ammiriamo tutti per la tua forza e per la tua resilienza. Sentiremo la mancanza del tuo sorriso nel box, ma sappiamo che non sarai mai lontano da noi. Ora godiamoci quest'ultimo giorno insieme&rdquo;.        

Per &ldquo;Polyccio&rdquo; questo non &egrave; soltanto l'ultimo GP dell'anno, ma anche quello con cui pone fine alla propria carriera. La sua squadra l'ha voluto ringraziare cos&igrave;

GP Valencia: il toccante messaggio del team Tech3 per Pol Espargaro

        At a Valencia round that is not exactly short on talking points, with the title still up for grabs and Marc Marquez set to run his last race with Honda before moving to Ducati, there will also be a farewell, or rather that of Pol Espargar&oacute;. The Spanish rider, Moto2 world champion in 2013, will compete in his last race as a full-time MotoGP rider before making way for Pedro Acosta on the GASGAS Tech3 team. Pol: &ldquo;I have butterflies in my stomach, I know it will be hard to return&rdquo; &ldquo;I have butterflies in my stomach to think this will be my last race as a full-time rider in MotoGP&rdquo;, said a clearly emotional Pol. &ldquo;I&rsquo;ve been in this paddock for 15 years and it will be hard to control my emotions at the end of the weekend, but I nevertheless want to give it my all during these final sessions and round out this incredible adventure in the best possible way. Also because I&rsquo;ve always like the Valencia track and have achieved some strong results here&rdquo;. &ldquo;I think I can say this will be more of a goodbye than a see you later, but you never know what might happen in the future&rdquo;, continues the Spaniard. &ldquo;The level in MotoGP is so high that it would be very difficult to return after being away and find that competitiveness again, especially with all the young riders who are moving up, but if I were to return, it wouldn&rsquo;t be just to make up numbers.&rdquo; &ldquo;The aerodynamics is becoming a problem, the MotoGP bikes have become stressful&rdquo; According to #44, the category has changed, particularly since the introduction of all the new aerodynamics: &ldquo;From a technical standpoint, I think the aerodynamics have become a problem. We&rsquo;re heading towards a point of no return and, to be honest, I preferred MotoGP as it was before, without wings, winglets and all these devices. On the other hand, to be a fast rider you have to be a real athlete now, as the bikes have become very stressful to ride, both physically and mentally.&rdquo; Lastly, Pol looks to the future and the riders moving up into the category: &ldquo;A lot of very young guys will come to MotoGP in the near future, but not for long as there&rsquo;ll soon be a minimum age for entry into the minor classes, which will mean a slightly shorter career in the reigning class. But I don&rsquo;t think that&rsquo;s a bad thing, as you recover fast from injury at 20, while it becomes more complicated at 30, something I know all about.&rdquo;       

The Tech3 rider will conclude his adventure as a full-time rider at Valencia: &ldquo;It will be hard to leave after 15 years, but careers are getting ever shorter&rdquo;

Pol Espargaró bids farewell to MotoGP: “It’s more of a goodbye than a see you later”

        In un Gran Premio di Valencia particolarmente ricco di motivi d'interesse, con una corsa al titolo ancora incerta e l'ultima gara di Marc Marquez con la Honda prima del passaggio in Ducati, si verificher&agrave; anche un addio, ovvero quello di Pol Espargar&ograve;. Il pilota spagnolo, campione del mondo Moto2 del 2013, disputer&agrave; infatti il suo ultimo GP da pilota titolare prima di lasciare spazio nel team GASGAS Tech3 a Pedro Acosta. GP Valencia, Bezzecchi: "Il duello Bagnaia-Martin? Non me ne frega un c...." Pol: &ldquo;Ho le farfalle nello stomaco, so che sar&agrave; difficile tornare&rdquo;  &ldquo;Ho le farfalle nello stomaco pensando al fatto che questa sar&agrave; la mia ultima gara da pilota a tempo pieno in MotoGP&rdquo;, ha detto Pol senza nascondere l'emozione. &ldquo;Ho frequentato questo paddock per 15 anni e sar&agrave; dura trattenere le emozioni a fine weekend, ma voglio comunque dare il massimo in queste ultime sessioni in sella per chiudere al meglio questa importante avventura. Anche perch&eacute; Valencia &egrave; una pista che mi &egrave; sempre piaciuta molto e su cui ho ottenuto tanti risultati di rilievo&rdquo;. &ldquo;Penso di poter dire che questo sar&agrave; pi&ugrave; un addio che un arrivederci, ma non si sa mai cosa potr&agrave; accadere in futuro&rdquo;, ha continuato il pilota spagnolo. &ldquo;Il livello in MotoGP &egrave; cos&igrave; alto che &egrave; veramente difficile tornare dopo essere stato lontano dalle gare e ritrovare la giusta competitivit&agrave;, soprattutto con i tanti giovani che stanno arrivando in classe regina ultimamente, ma se dovessi tornare non lo farei soltanto per essere uno dei tanti&rdquo;. GP Valencia, Quartararo: "Se penso all'anno scorso mi viene da piangere" &ldquo;L'aerodinamica sta diventando un problema, le MotoGP sono diventate stressanti&rdquo;   Secondo il numero 44, la categoria &egrave; cambiata particolarmente da quando sono state introdotte cos&igrave; tante novit&agrave; aerodinamiche: &ldquo;Dal punto di vista tecnico, secondo me il problema &egrave; diventato l'aerodinamica. Stiamo andando verso un punto di non ritorno e onestamente preferivo la MotoGP di prima, in cui non c'erano ali, alette e tutti questi device. D'altro canto, ora per essere un pilota vincente devi essere un vero e proprio atleta, visto che le moto sono diventate davvero stressanti sia dal punto di vista fisico che mentale&rdquo;. Infine, non &egrave; mancato uno sguardo al futuro e ai piloti che stanno per approdare nella categoria nell'immediato futuro: &ldquo;Nei prossimi anni arriveranno in MotoGP tanti piloti giovanissimi, ma sar&agrave; l'ultima volta visto che con l'innalzamento dell'et&agrave; minima nelle classi minori si arriver&agrave; ben presto ad avere una carriera un po' pi&ugrave; breve nella categoria regina. Ma non credo sia un male, visto che a 20 anni si recupera velocemente da un infortunio, mentre a 30 &egrave; davvero complicato e l'ho provato sulla mia pelle&rdquo;.        

Lo spagnolo del team Tech3 concluder&agrave; la sua carriera da pilota titolare a Valencia: &ldquo;Sar&agrave; dura andarsene dopo 15 anni, ma le carriere diventeranno sempre pi&ugrave; brevi&rdquo;

Pol Espargarò saluta la MotoGP: “E' più un addio che un arrivederci”

Durante le FP1, i due si sono sorpassati più volte: l'italiano si è poi "vendicato" toccando la ruota posteriore della KTM durante le prove di partenza

MotoGP Qatar, "vendette" in pista tra Marco Bezzecchi e Pol Espargaro

        Quando mancano solamente tre giornate alla fine del campionato, la Honda non &egrave; ancora riuscita a piazzare il colpo di mercato finalizzato a sostituire Marc Marquez, diretto verso Ducati, sponda team Gresini. Nelle ultime settimane si sono susseguite innumerevoli voci riguardo al possibile futuro compagno di squadra di Joan Mir. Da Miguel Oliveira, per la quale la trattativa si &egrave; interrotta a causa del mancato accordo circa la durata del contratto, a Luca Marini, sulla carta ancora tra i papabili candidati alla moto di Tokyo; o ancora dai piloti Aprilia Aleix Espargar&ograve; e Maverick Vinales fino a Fermin Aldeguer. Nelle ultime ore proprio il giovane spagnolo della Moto2 &egrave; stato fortemente accostato alla moto dell'ala dorata, ma sebbene i rumors si stavano rivelando insistenti, il team manager, Alberto Puig, ha smentito categoricamente, proponendo a sorpresa un altro nome. GP Malesia, KTM porta un nuovo scarico per Jack Miller Per Pol Espargar&ograve; si tratterebbe di un ritorno dopo il biennio 2021\2022 Ai microfoni di DAZN Spagna Puig ha aperto le porte ad un possibile ritorno di Pol Espargar&ograve;, attualmente pilota KTM presso la corte del team GasGas: &ldquo;&Egrave; una possibilit&agrave; concreta&rdquo;. Lo spagnolo ha gi&agrave; fatto parte della squadra ufficiale HRC, essendo stato il compagno di squadra di Marc Marquez nelle stagioni 2021 e 2022, con scarsi riscontri. La parentesi gi&agrave; affrontata non &egrave; stata fruttuosa dal punto di vista dei risultati ottenuti (due podi conquistati in totale) ed anche la stagione corrente fino ad ora &egrave; stata avara di soddisfazioni (per quanto influenzata da un'operazione chirurgica che l'ha costretto a saltare tutta la prima parte di stagione). Il clamoroso ritorno in Honda sembra dunque una strada percorribile, dal momento che, inoltre, Puig ha allontanato Fermin Aldeguer dalla sella giapponese: "Non so da dove sia uscita questa notizia. &Egrave; falsa al 100%. Ieri ho parlato con il manager di Aldeguer e gli ho chiesto da dove venisse. Lui non sapeva cosa dire&rdquo;. MotoGP Malesia, Quartararo: "Sono veloce, ma non so perch&egrave;"        

Il Team Manager della Honda ha smentito le voci su un possibile approdo di Aldeguer e ha aperto ad un possibile ritorno di fiamma con lo spagnolo

MotoGP: Alberto Puig apre ad un clamoroso ritorno di Pol Espargaró

E&#39; vero, la notizia pi&ugrave; importante del weekend di Mandalika &egrave; quella riguardante l&#39;approdo in Ducati di Marc Marquez, ma negli scorsi giorni &egrave; arrivato anche l&#39;annuncio dell&#39;arrivo in MotoGP di Pedro Acosta, il quale prender&agrave; il posto di Pol Espargar&ograve; in sella alla seconda GASGAS del team Tech3 al fianco di Augusto Fernandez.  Calendario prossime gare MotoGP  Da pilota a tempo pieno a tester di lusso   Pur avendo un contratto valevole anche per il 2024, &ldquo;Polyccio&rdquo; si &egrave; fatto da parte dopo un lungo colloquio con i vertici della Pierer Mobility per fare spazio all&#39;attuale leader della Moto2, diventando il nuovo tester della Casa austriaca. Lo spagnolo correr&agrave; comunque in MotoGP attraverso diverse apparizioni da wild card, ma inizier&agrave; cos&igrave; un nuovo capitolo della propria vita, con pi&ugrave; tempo a disposizione da passare con la propria famiglia, come ha spiegato lui stesso nel gioved&igrave; di Mandalika.  &ldquo;Non sono troppo dispiaciuto di lasciare la griglia in questo modo, perch&eacute; &egrave; vero che quest&#39;ultimo anno &egrave; stato particolare per via dell&#39;incidente che mi ha costretto a stare lontano dalla pista per molti mesi, ma alla fine continuer&ograve; a guidare una moto Factory disputando anche delle wild card e va bene cos&igrave;&rdquo;, ha detto il numero 44, evidenziando di essersi comportato in questo modo per merito della propria esperienza. &ldquo;Sono ancora veloce e credo di aver preso il tutto in modo maturo, anche perch&eacute; non escludo di rientrare a tempo pieno nel 2025. Nel frattempo, sono felice di poter passare pi&ugrave; tempo con la mia famiglia e le gare non sono tutto&rdquo;.  GP Indonesia, Quartararo: &quot;Marquez in Ducati ci render&agrave; la vita difficile&quot;  Pol pronto a lasciare spazio ad Acosta, ma...     Come detto, a prendere il posto di Pol in Tech3 sar&agrave; Acosta, che probabilmente arriver&agrave; nella classe regina da campione del mondo Moto2. Anche in questo caso, Espargar&ograve; ha ammesso di aver pensato al bene del marchio: &ldquo;Pedro &egrave; uno dei pi&ugrave; grandi talenti del paddock e capisco che non l&#39;abbiano voluto far scappare mettendolo immediatamente sotto contratto. E&#39; chiaro che con sei moto anzich&eacute; quattro la situazione si sarebbe risolta in maniera ancora pi&ugrave; semplice, ma sono sicuro che Pedro possa diventare un vincente e comprendo la scelta fatta dalla squadra&rdquo;.  Inoltre, non va tralasciato un altro importante dettaglio, ovvero le eventuali sostituzioni. Dopo il terribile infortunio di Portimao, il catalano &egrave; stato infatti sostituito per quasi met&agrave; stagione da Jonas Folger, a sua volta collaudatore KTM. Facendo tutti gli scongiuri del mondo per evitare che accadano altri episodi come quello, &egrave; chiaro che nel 2024 in caso di infortuni o assenze dei piloti titolari, la scelta cadrebbe su Pol. E stiamo parlando pur sempre di un campione del mondo.  GP Indonesia, Marini: &quot;Marquez in Gresini? Un&#39;opportunit&agrave; per tutti&quot; 

Lo spagnolo lascer&agrave; spazio a Pedro Acosta in GASGAS, diventando un tester e disputando alcune wild card: &ldquo;Avr&ograve; pi&ugrave; tempo per me, ma mi sento ancora veloce&rdquo;

MotoGP 2024: Pol Espargar&ograve; pronto a cominciare la sua &ldquo;nuova vita&rdquo;

Pol Espargar&ograve; &egrave; un professionista a due ruote che si &egrave; guadagnato e sudato tutto quanto ottenuto sino a oggi. Rimanendo in ambito Mondiale, il catalano di Granollers ha ottenuto podi e vittorie nella 125 Grand Prix, il titolo della Moto2 a quattro tempi e un ruolo da protagonista in MotoGP. Il trentaduenne in forza al team GASGAS Tech3 ha dimostrato due palle cos&igrave;, a seguito di incidente, infortunio rimediato e ritorno in sella alla RC16. Inoltre, ha esposto concetti interessanti e da valutare previa grossa attenzione: &quot;Si dice che il motosport sia cosa da ricchi&quot; la risposta a una sollecitazione &quot;non sepre &egrave; vero: mio pap&agrave; era un semplicissimo meccanico di auto. Guadagnava il giusto per una famiglia umile, normale. La fortuna mia e di Aleix fu la seguente: pap&agrave; era bravo nel riparare moto, quindi dalla voce denaro almeno l&rsquo;assistenza era a costo zero (ride). Mi aiut&ograve; molto mio nonno, qualche piccolo sponsor. Fu complicato, infatti, ricordo che mio fratello Aleix dovette fermarsi. Poi ha ripreso, ed eccoci qui entrambi. La fame di arrivare ci ha portato avanti&quot;.  Pol Espa: &quot;Chi lascia le moto senza volerlo, casca nella tristezza&quot;  Espargar&ograve; continua il discorso, proponendo parole al passo con l&#39;attualit&agrave; dei fatti: &quot;Ci sono tanti piloti con la valigia piena, ma scarso appetito di vittoria&quot; Aggiungendo un consiglio e un racconto &quot;Serve avere la necessit&agrave; di trovare successo, io gi&agrave; lo sapevo da ragazzino: &lsquo;Pol, o arrivi in alto, o vai a fare altro. Qui&nbsp;presto ci fermeremo. I soldi sono finiti&quot;.  La Dea Bendata ha riposto fiducia sulla persona giusta: &quot;Fortunatamente e nel momento decisivo venne a sostenerci&nbsp;uno sponsor catalano, in grado di aiutarmi durante la mia infanzia. Foraggiando alcune fasi di crescita, ho potuto io costruire un percorso solido e da vera carriera professionistica, poi consolidata con gli anni&quot;.  L&#39;ipotesi di dover smettere non spaventa Pol, che per&ograve; ha una idea su tal eventualit&agrave;: &quot;Magari, mi occuper&ograve; di altro; dovr&ograve; trovare qualcosa che mi piaccia, ma sar&agrave; difficile accettare il cambiamento. Questo mondo si lascia quando la fiamma interiore si spegne, altrimenti sono guai, alto che infortuni. Se, contrariamente, &egrave; l&rsquo;infortunio a determinare la fine di carriera, si patisce il colpo. Quando un pilota non pu&ograve; decidere il proprio epilogo di carriera, accusa la caduta peggiore. Casca nell&rsquo;infelicit&agrave;&rdquo;.    Espargar&ograve;. &quot;E&#39; possibile rimanere nel settore, in ruoli diversi dal pilota&quot;  La chiosa concerne proprio il tema principale. E&#39; possibile seguire un regolare percorso di studi, contestualmente alla crescita richiesta dal mondo a due ruote? Pol la pensa cos&igrave;: &quot;E&rsquo; una bella questione&quot; eccome se lo &egrave; &quot;riguarda la vita di ogni sportivo. Nella fattispecie, i piloti: chi di noi ha frequentato regolarmente le scuole? Chi ha studiato? Tralasciando la voce soldi messi da parte, chi di noi pu&ograve; intraprendere una professione diversa dal motociclismo?!&quot;  Espargar&ograve;, purtroppo, ha ragione: &quot;Il motociclismo, nel tempo, sta crescendo in termini di professionalit&agrave;. Ci&ograve; significa che, gi&agrave; da bambini o da ragazzini, i piloti sono costretti, tra virgolette, a pensare esclusivamente a costruire un percorso di carriera. Allenarsi in palestra, girare in moto, tenere sessioni di fisioterapia, consultare uno psicologo, uscire in bicicletta, mangiare in un certo modo... sono attivit&agrave; a richiedere tempo e, ovviamente, non rimane tempo da dedicare ad altro. Per studiare non c&rsquo;&egrave; tempo, per lavorare in un settore alternativo nemmeno. A 15 e 16 anni si &egrave; gi&agrave; con la valigia a destra e a sinistra, come &egrave; possibile intraprendere e completare un programma di studi serio?! Impossibile&quot;.  Al di l&agrave; del denaro eventualmente accumulato o guadagnato, resta il problema di base. Cosa fare dopo aver spento i motori? L&#39;opinione del numero 44 &egrave; questa: &quot;Si rimane nel settore in diverse vesti: meccanico, team manager, PR. Vanno bene, in quanto proposte da un ambiente gi&agrave; conosciuto. Oppure, &egrave; dura. senza il cosiddetto pezzo di carta, ci si imbatte nella disoccupazione, che &egrave; meglio evitare&quot;.    &nbsp; 

Pol: &quot;I ragazzini spendono tempo e denaro per la carriera: impossibile frequentare e completare le scuole. Se i risultati non arrivano, poi restano senza lavoro&quot;

Espargar&ograve;: &quot;Molti piloti non studiano, ritrovandosi disoccupati&quot;

        &Egrave; stato fin qui un 2023 complicatissimo quello di Pol Espargaro, iniziato con il terribile incidente di Portimao dove lo spagnolo ha rischiato veramente tanto. Dopo quasi cinque mesi, lo spagnolo &egrave; tornato in pista a Silverstone, centrando la zona punti al termine della gara. In questo weekend austrico per&ograve; Polycio si &egrave; fin qui veramente superato. GP AUSTRIA, SPRINT: PECCO TRIONFA E ALLUNGA IN CLASSIFICA Dall&rsquo;incidente al ritorno in pista Era l&rsquo;11 marzo, nel primo giorno di prove del GP del Portogallo a Portimao quando la carriera di Pol Espargaro &egrave; stata veramente a pochissimo dal finire. Lo spagnolo nel corso delle P2 &egrave; scivolato andando a sbattere con la schiena contro le barriere in fondo alla via di fuga prive di air fence. Pol &egrave; stato prontamente soccorso e trasportato in ospedale dove gli sono state diagnosticate 8 fratture toraciche: 2 alle costole, una al collo, 3 alla schiena. A queste si sommano la doppia frattura alla mandibola e altri traumi alla testa tra cui quello ad un orecchio. Proprio la frattura alla mandibola lo ha costretto a non poter alimentarsi normalmente per oltre un mese facendogli perdere molta massa. Ci&ograve; nonostante Pol non si &egrave; arreso e dal primo momento in cui ha lasciato l&rsquo;ospedale ha lavorato per poter tornare il prima possibile in pista. Saltata tutta la prima met&agrave; di stagione, anche grazie alla lunghissima pausa estiva che il calendario della MotoGP ha presentato in questa stagione, il pilota del team GasGas Factory Racing Tech3 &egrave; tornato in pista a Silverstone dove ha potuto riprendere confidenza con la propria RC16. Probabilmente anche aiutato dal ritmo che si &egrave; alzato nel finale a causa della pioggia scesa Pol &egrave; riuscito a centrare la zona punti gi&agrave; alla sua prima gara.  &Egrave; MORTO ROBERTO COLANINNO: AVEVA 80 ANNI In Austria Pol &egrave; un leone Fin qui &egrave; stato un weekend incredibile per il pi&ugrave; giovane dei fratelli Espargaro. Nonostante ieri nel secondo turno di prove non sia riuscito a centrare la top10 che gli avrebbe garantito l&rsquo;accesso al Q2, oggi non si &egrave; scoraggiato e nel Q1 ha sfiorato un incredibile passaggio del turno e chiudendo in terza posizione con un buonissimo 1&rsquo;29&rdquo;295. Penalizzato di tre caselle per via del malinteso con Marc Marquez proprio nel turno del venerd&igrave; pomeriggio, Pol &egrave; scattato in sedicesima posizione ma grazie ad un ottima partenza e sfruttando il caos generato dal contatto tra Martin e Quartararo, il #44 si &egrave; trovato in settima posizione al termine del primo giro. Pol non ha mollato la sua posizione stringendo i denti e mettendo in mostra un passo che fino a qui nel weekend non aveva mai mostrato. Anche nel finale lo spagnolo ha stretto i denti recuperando terreno su Jack Miller e resistendo agli attacchi del fratello Aleix Espargaro e di Maverick Vinales. Questa prestazione rilancia le sue quotazioni ma soprattutto complica la vita a KTM che deve scegliere chi sacrificare tra lo lui e Augusto Fernandez per far spazio a Pedro Acosta in MotoGP dopo che Dorna ha negato alla casa austriaca la quinta e la sesta moto in griglia nella prossima stagione.  VINALES: &ldquo;APRILIA HA CAPITO COSA MI SERVE PER ESSERE VELOCE&rdquo;       

Dopo aver saltato praticamente tutta la prima parte di stagione, in Austria, l&rsquo;ex HRC &egrave; tornato ad essere tra i protagonisti della MotoGP

GP Austria, Pol Espargaro: dalla terapia intensiva al 6° posto al RedBull Ring

        Weekend del GP Austria sempre pi&ugrave; in salita per Pol Espargaro. Il pilota spagnolo, in sella alla sua KTM RC16 marchiata GASGAS, &egrave; stato protagonista di un episodio finito sotto la lente della Direzione Gara al termine del secondo turno di Libere sul tracciato del Red Bull Ring. Classifica piloti Marc Marquez "bloccato" da Pol Espargaro  Il pilota nativo di Granollers, tornato alle gare due settimane fa a Silverstone dopo un lungo stop dovuto a un grave infortunio, ha infatti ostacolato Marc Marquez nei minuti finali della P2, mentre il #93 era impegnato nel suo giro veloce. L&rsquo;otto volte campione del Mondo stava tentando di guadagnarsi l&rsquo;ingresso in Q2 quando, all&rsquo;ingresso della Curva 4, ha trovato l&rsquo;alfiere Tech3 in piena traiettoria, situazione che ha ovviamente costretto il #93 a rallentare, non senza un chiaro gesto di disappunto.   A frustrated @marcmarquez93 found @polespargaro right where he wanted to turn in! As a result, the stewards have given Pol a 3-place grid penalty for Sunday's Grand Prix ??#AustrianGP  pic.twitter.com/knvYtTT5jK &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) August 18, 2023    Le scuse di Pol Espargaro  Per la sua condotta di guida, ritenuta &ldquo;irresponsabile&rdquo; dallo Stewards Panel, Espargaro ha ricevuto tre posizioni di penalit&agrave; da scontare sulla griglia della gara di domenica, e non nella Sprint in programma sabato pomeriggio. &ldquo;Mi spiace, ho commesso un errore e la penalit&agrave; &egrave; pienamente meritata&rdquo; il commento di Pol ai microfoni di DAZN Spagna. &ldquo;Non posso fare altro che chiedere scusa&rdquo; ha concluso lo spagnolo, che aveva concluso il venerd&igrave; di Prove col 15esimo tempo. Classifica squadre  A frustrated @marcmarquez93 found @polespargaro right where he wanted to turn in! As a result, the stewards have given Pol a 3-place grid penalty for Sunday's Grand Prix ??#AustrianGP  pic.twitter.com/knvYtTT5jK &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) August 18, 2023          

Il verdetto dello Stewards Panel nei confronti del pilota GASGAS, che aveva ostacolto Marc nei minuti finali delle Practice 2

MotoGP Austria, Pol Espargaro blocca Marquez: arriva la penalità

Occhi impauriti e pensierosi per Pol Espargar&ograve; alla vigilia del British Grand Prix, e c&#39;era da capirlo. Il trentaduenne catalano stava per tornare in azione nella MotoGP, dopo averne passate di tutti i colori. Dalla tappa inaugurale di Portimao - da lui saltata a causa del grave infortunio rimediato nelle prove libere - al decimo appuntamento stagionale, il numero 44 ha vissuto situazioni infernali, transitando dal purgatorio, sino a meritare i paradiasici punti in classifica conquistati.  Pol Espargar&ograve;: un incidente fuori dal comune per la MotoGP  Solitamente, per fortuna, registriamo cadute fallaci sulle quali ci si &quot;limita&quot; a raccontarne dinamica, (eventuale) conseguenza e tempo di recupero. Se si tratta di una &quot;low side&quot;, bisogna mettere in conto il conseguente scivolamento sull&#39;asfalto, seguito magari da un ruzzolone su sabbia o erba. Raramente il pilota ne ricava grossi danni.  In caso di &quot;high side&quot; la situazione &egrave; pi&ugrave; delicata: il botto al suolo &egrave; inevitabile, ma non &egrave; detto che generi fratture o grossi traumi. Non &egrave; detto, ma &egrave; tuttavia possibile: da clavicole rotte e caviglie picchiate, sino a un pessimo trauma cranico. Ringraziando le statistiche, il pressoch&eacute; 100% di questa fase &egrave; scevra da conseguenze che portano a rischio carriera.  Per Pol, invece, &egrave; successo ci&ograve; che doveva essere evitato. In primis, un terribile impatto a terra, gi&agrave; di suo dai possibili preoccupanti riscontri. Poi, la folle corsa verso le barriere, compiuta di rotolamento in rotolamento, accompagnata dalla RC16 GASGAS, in quel momento poco desiderata di tal compagnia. Infine, il micidiale impatto sulla barriera.  Classifica squadre    Infortunio particolare in MotoGP per Espargar&ograve; a Portimao  Cosa ci sarebbe di tanto particolare nell&#39;infortunio di Pol Espargar&ograve;? Tutto. Come spiegato, la dinamica si &egrave; rivelata fuori dall&#39;ordinario, specialmente nell&#39;urto finale contro una muro sprovvisto di airfence. Le fratture riportate, gravi. Due alle costole, una al collo, tre alla schiena. Con l&#39;aggiunta della mandibola rotta, che ha richiesto un intervento chirurgico ad hoc. Con relativa rinuncia a una normale somministrazione del cibo, avvenuta previo tubo, liquidi e flebo. Una vertebra, lesa, ha perso met&agrave; della sua dimensione, dolori in ogni parte del corpo, pi&ugrave; ulteriori particolari al seguito dei quali molti avrebbero detto &quot;basta&quot;.  La perdita di coscienza, capace di destabilizzare mente e morale. Una volta ritornati vigili, si ha una sensazione sgradevolissima, perch&eacute; si fatica a ricostruire con precisa cronologia quanto accaduto. La frammentazione dei momenti lascia l&#39;individuo nel dubbio: &egrave; stato sogno (incubo) o realt&agrave;?  L&#39;autoimmagine, ovvero, come il punto di vista muti di fronte a un&#39;estetica - nel frattempo - mutata. Il catalano ha ammesso di non essersi riconosciuto di fronte allo specchio. Tutto questo arreca una vera e propria &quot;crisi di identit&agrave;&quot;, da affrontare con metodo, delicatezza e... lentezza. Il pilota ha avuto poco tempo per farlo.    Altro che Goodwood: British Grand Prix da vero figo per Espargar&ograve;  Quindi, di sacrificio in sacrifico, mettendoci fede, impegno, coraggio e allenamento - poco - Pol &egrave; tornato in sella alla sua belva, la KTM colorata dal Marchio GASGAS. Il primo assaggio di Goodwood va citato per dovere di cronaca, sebbene egli stesso sapesse che il serio doveva arrivare.  Ed &egrave; arrivato, sempre in Inghilterra. Silvertone, pista pi&ugrave; lunga del calendario MotoGP, caratterizzata da un meteo che manda fuori di testa anche gli abitanti locali, teoricamente abituati. La pioggia, gli avversari, un mostro da 300 cavalli e l&#39;esigenza di capire da s&eacute; stesso e far capire ad azienda e sponsor di essere ancora agonisticamente vivo.  La Sprint, assoluta novit&agrave; per lui, perch&egrave; mai disputata prima dell&#39;Inghilterra. Il Gran Premio, primo di questo 2023 ancora lungo. Sabato si &egrave; messo dietro avversari decisamente pi&ugrave; allenati, rodati, in forma e dotati di moto ufficiali. Domenica &egrave; giunto dodicesimo, muovendo la classifica e relegando alle proprie spalle i gi&agrave; citati super nomi.  Per noi, &egrave; come se Pol Espargar&ograve; avesse vinto, soprattutto quando ha ammesso di aver esaurito le forze fisiche. Altro che &quot;la moto ha problemi, &egrave; lenta e bla bla bla&quot;.  Prossime gare    &nbsp; 

Tornava in azione dopo aver patito ogni sorta di trauma: dal pericolo di vita, alla crisi di identit&agrave;, sino ai punti conquistati in classifica

Pol Espargar&ograve;, vincitore morale della MotoGP di Silverstone

        E' un piacere annunciare la bella notizia oggi appresa: Pol Espargar&ograve; pu&ograve; tornare ufficialmente in azione, prendendo parte al Gran Premio Gran Bretagna classe MotoGP. Il catalano del team Tech3 &egrave; stato sottoposto a un visita medica preventiva, dall'esito incoraggiante: la dichiarazione "fit" spiega come domani il numero 44 prender&agrave; parte alle prove libere del weekend. A seguito di una preview, eccovi la conferma.  Pol Espargar&ograve;: quasi sei mesi senza MotoGP Incidentato malamente nel venerd&igrave; portoghese di Portimao, Pol Espargar&ograve; l'ha davvero vista brutta. Fratture, contusioni, botte e colpi. Nulla si &egrave; fatto mancare il trentaduenne di Granollers, tornato in visita ad Assen, dove ha confortato tutti sorridendo dopo l'accaduto. I sacrifici compiuti per - innanzitutto - guarire sono stati tanti, al pari dell'impegno profuso nell'obiettivo di tornare in sella. Dopo il Festival di Goodwood, allenamenti ancor pi&ugrave; intensi, con corpo e testa a immaginare il ritorno a bordo di una MotoGP.&nbsp; Una MotoGP accesa, ovviamente, mica&nbsp; parcheggiata fuori dal box o posta sul cavalletto di qualche fiera espositiva. I prototipi della classe regina mettono alla prova come nessuna due ruote possa fare, sicch&eacute; domani il pilota trover&agrave; le risposte che cerca, augurandogli che siano affermative.        

Reduce da un brutto e lungo infortunio, il catalano pu&ograve; nuovaemente inforcare la RC16 del team GASGAS

Espargarò c'è: Pol "fit" per il GP Silverstone

Luce verde per Pol Espargar&ograve; per poter tornare a gareggiare. Dopo essere tornato in sella alla sua GasGas in quel di Goodwood per il Festival of Speed, lo spagnolo, tramite i suoi social, nella giornata odierna ha ricevuto il via libera dai medici che ne stanno seguendo il decorso post incidente di Portimao per partire alla volta di Silverstone.  Silverstone che &egrave; proprio la data che il team Tech3 GasGas aveva auspicato nella nota emessa prima del Gran Premio d&rsquo;Italia, sebbene la squadra di Herv&egrave; Poncharal sperasse di avere Pol a disposizione in una delle due gare prima della pausa estiva. Ci si &egrave; messa per&ograve; la scoperta di un edema vicino alle vertebre a portare lo spagnolo ed il team a pi&ugrave; miti consigli e rinviare il rientro alla prima gara post pausa estiva.  Ricordiamo che il fratello di Aleix manca dalle scene dal terribile incidente occorsogli nelle prove libere di Portimao nel quale ha riportato diverse fratture e da allora ha seguito un lungo processo riabilitativo. Percorso riabilitativo che si &egrave; concluso con i primi giri in pista a Barcellona e poi a Goodwood insieme ad altri piloti della MotoGP.  Il post social di Pol Espargar&ograve;   Lo spagnolo nella giornata di oggi ha postato una foto che lo ritrae con il casco in testa e gli occhi a fissare sia la camera che l&rsquo;obiettivo, Silverstone. La didascalia che accompagna la foto recita: &ldquo;FIT TO RACE a Silverstone. Non vedo l&rsquo;ora di salire di nuovo in sella alla mia GasGas e darci dentro. Ci &egrave; voluto un po&rsquo; di tempo ma ce l&rsquo;ho messa tutta per recuperare. Grazie al team Tech3 e a GasGas per la pazienza, grazie soprattutto ai medici che mi hanno aiutato durante il periodo dell&rsquo;infortunio e grazie ai tifosi per i messaggi di supporto che mi hanno dato la forza per andare avanti. CHE LO SPETTACOLO ABBIA INIZIO!&rdquo;     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Pol Espargaro? (@polespargaro)     

Lo spagnolo di GasGas ha ricevuto l&rsquo;ok dai medici e sar&agrave; regolarmente al via nel weekend inglese al fianco di Augusto Fernandez

MotoGP: Pol Espargar&ograve; pronto per Silverstone

        Il ritorno sulla RC16 dopo la difficile parentesi in Honda non &egrave; partito come previsto per Pol Espargar&ograve;, che ha di fatto saltato tutta la prima met&agrave; di stagione della MotoGP in seguito al terribile incidente avvenuto nel Gran Premio del Portogallo sul tracciato di Portimao. Il pilota spagnolo &egrave; stato sostituito da Jonas Folger fino ad Assen, ma &egrave; ormai prossimo al ritorno in sella alla GASGAS del team Tech3, che guider&agrave; gi&agrave; la prossima settimana. &ldquo;Polyccio&rdquo; sar&agrave; infatti presente al Festival of Speed di Goodwood, dove sar&agrave; alla guida della RC16 nella giornata di gioved&igrave; insieme a diversi altri protagonisti della classe regina delle due ruote (qui tutti i presenti e i giorni in cui ci saranno), mentre il rientro in gara avverr&agrave; a Silverstone ad inizio agosto. Nel frattempo, per&ograve;, il campione del mondo Moto2 del 2013 ha raccontato le difficolt&agrave; incontrate nel corso di questi mesi. Salac: "Sogno il debutto in MotoGP e il ritorno di Brno in calendario" Espargar&ograve;: &ldquo;E' stato difficile trovare la forza di ripartire&rdquo;   &ldquo;Ora sono tornato ad essere la persona sorridente che ero prima, ma &egrave; stato davvero difficilissimo gestire una situazione del genere&rdquo;, ha spiegato Pol. &ldquo;Sono stati senza ombra di dubbio i mesi pi&ugrave; complicati della mia vita, prima per via dei problemi legati alla bocca e alla mascella completamente fratturata, e poi per la lunghissima riabilitazione durante la quale ho perso molto peso e ho faticato a riprendermi per colpa dei nervi del collo che non mi facevano neanche dormire dal dolore&rdquo;. Espargar&ograve; ha poi ammesso che, in quanto pilota, questi episodi vanno messi in conto: &ldquo;Correre in moto &egrave; il mio mestiere e conosco i rischi a cui vado incontro, ma quando succedono queste cose &egrave; davvero difficile affrontare il tutto trovando la forza di ripartire. Per fortuna non mi sono perso d'animo e ho ripreso la forma fisica, grazie anche all'aiuto di mia moglie e delle persone vicine a me che non mi hanno fatto mancare nulla in questo periodo&rdquo;. &ldquo;Anche il team Tech3 GASGAS &egrave; stato fantastico, supportandomi sempre e riaccogliendomi nel box in modo da farmi sentire immediatamente a casa. Non vedo l'ora di correre di nuovo con loro, perch&eacute; sono un pilota da quando sono nato e stare lontano dalla pista &egrave; difficilissimo, ma tra poco torner&ograve; a guidare e sar&ograve; di nuovo un protagonista della MotoGP&rdquo;, conclude il centauro di Granollers, impaziente di tornare in sella. SBK, Garrett Gerloff: il pilota pi&ugrave; sottovalutato della line up BMW       

Lo spagnolo, sfortunato protagonista di una rovinosa caduta nell'appuntamento portoghese, sta per tornare in sella alla GASGAS: &ldquo;Ho vissuto i mesi peggiori della mia vita&rdquo;

Pol Espargarò: dall'inferno di Portimao al ritorno in sella a Goodwood

        Dal terribile crash paitito a Portimao al sabato di Assen, Pol Espargar&ograve; aveva lasciato lontano dalla propria quotidianit&agrave; il paddock della MotoGP. Questo in termini logistici, perch&egrave; il corpo stava recuperando la miglior condizione fisica, la mente rimaneva focalizzata sul suo lavoro, quello di pilota, al quale non vuole rinunciare: "Infatti" appunta "Avrei voluto gareggiare al Sachsenring, ma i dottori mi hanno suggerito di aspettare ancora". Sono passati tre mesi, sembrano una vita. Espargar&ograve;: "Farsi male &egrave; parte del mestiere di pilota" Siccome era reduce da fratture, lesioni e contusioni, il catalano del team GASGAS era costretto a cure intensive e particolari: "Medicinali a iosa" spiega "e sedute di ore e ore nella camera iperbarica. A un certo punto, sembrava diventata casa mia (ride)".&nbsp; Per fortuna, invece, il trentaduenne di Granollers ha potuto ritrovare la propria dimora e il supporto dei cari: "Mia moglie e le mie figlie mi hanno sostenuto, aiutandomi. Mi era gi&agrave; capitato in carriera di farmi male, fa parte del mestiere. L'aspetto brutto di essere pilota. Essendomi rotto vertebre, costole e mandibola, sono da considere un miracolato". Pilota, appunto, colui che salta in sella e da il massimo. Quando potr&agrave; rifarlo? Si spera presto: "Devo andare a girare su alcuni tracciati, nell'obiettivo di allenarmi in vista di Silvestone. Lo spirito &egrave; ottimo, per&ograve; devo recuperare chili, peso: nemmeno quando militavo in 125 ero cos&igrave; leggero.&nbsp; Davanti allo specchio non mi sono riconosciuto, perch&eacute; viso e corpo erano cambiati".  Pol: "Acosta in MotoGP?&nbsp; Non &egrave; un mio problema" S&igrave;, Pol &egrave; pienamente concentrato su s&eacute; stesso, come confermato dalla questa risposta: "Mi chidete cosa succeder&agrave; in MotoGP nel team GASGAS con lavvento di Pedro Acosta? Ah, mica &egrave; un mio problema: ho un contratto di due anni, intendo rispettarlo". Espargar&ograve; desidera ritrovare la sua RC16: "Merito un bel risultato entro fine stagione. La squadra &egrave; come una famiglia, devo ringraziare tutti loro per i messaggi ricevuti e per l'incitamento. Ci prover&ograve; mettendoci l'anima e, qualora non ce la facessi, lascerei il posto a un giovane". Per quanto riguarda l'incidente, ha descritto alcuni aspetti: "Non serve trovare i colpevoli. Sono caduto e basta, vuoi per la gomma raffreddatasi quando hanno sventolato le bandiere rosse, vuoi perch&eacute; ho provato a spingere subito. Sono caduto, ho picchiato, ma sono felice di poterlo raccontare".        

Pol era ad Assen da colleghi e giornalisti: "Viso e corpo sono cambiati, tanto che davanti allo specchio non mi riconoscevo"

Espargarò dopo l'incidente: "La camera iperbarica sembrava casa mia"

        Nonostante il buon lavoro svolto fin qui da Jonas Folger, il team Tech3 GasGas non vede l&rsquo;ora di riabbracciare Pol Espargar&ograve;. Lo spagnolo, assente dalla gara di apertura in Portogallo per i postumi del violento incidente nelle libere, &egrave; nella fase finale del suo processo di riabilitazione e dunque &egrave; vicino al rientro in pista. Quanto &egrave; vicino il suo rientro? Ce lo fa sapere direttamente GasGas con una nota apparsa sui social che spiega che Pol avrebbe dovuto essere in pista gi&agrave; in questo fine settimana al Mugello ma lo spagnolo ha ancora un piccolo edema vicino alle vertebre che deve essere trattato. Pol avrebbe dovuto sostenere la visita di controllo proprio al Mugello per sperare di essere sulla griglia di partenza del Gran Premio d'Italia, ma la scoperta dell'edema vicino alle vertebre cambia la situazione. La (possibile) data di rientro e le parole di Pol Espargar&ograve;  Il calendario gioca a favore dello spagnolo che, saltando la gara del Mugello, pu&ograve; quindi essere presente in una delle due prove successive, distanti una settimana l&rsquo;una dall&rsquo;altra, Sachsenring ed Assen, prima della lunga pausa estiva. A sostituire Pol Espargar&ograve; in Italia ci sar&agrave; ancora il tedesco Jonas Folger, alla quarta presenza sulla RC16 ufficiale di rosso vestita.&nbsp; Pol Espargar&ograve; a margine dell&rsquo;annuncio ha dichiarato: &ldquo;Non vedo l&rsquo;ora di salire di nuovo sulla mia moto ma la decisione finale spetta ai medici, e loro mi hanno chiesto di aspettare ancora qualche giorno. Il mio piano originale era quello di rientrare in una delle tre gare prima della pausa estiva, e questa continua ad essere la mia idea. La cosa pi&ugrave; importante, per&ograve;, &egrave; essere pronto fisicamente, ci&ograve; significa che ho ancora qualche giorno per lavorare a casa ed arrivare alla miglior forma il pi&ugrave; presto possibile. Mi sento bene e sono motivato, spero di vedere tutti il prima possibile.&rdquo; Orari Mugello MotoGP       

Lo spagnolo di GasGas Tech3, assente dalla gara di apertura in Portogallo, dovrebbe essere di nuovo in pista tra il Sachsenring ed Assen. Al suo posto al Mugello ancora Jonas Folger

MotoGP: vicino il rientro in pista di Pol Espargarò

Pol Espargar&ograve; ci spera davvero, e noi speriamo per lui. Infortunatosi malamente nella tappa inaugurale 2023, lo spagnolo del team Tech3 ha dovuto rinunciare alle corse di Portimao, Termas de Rio Hondo, Austin, Jerez e Le Mans. Rimasto a casa per guarire e recuperare, il portacolori GASGAS desidera inforcare nuovamente la RC16 nella MotoGP del Mugello. Per farlo, dovr&agrave; passare un check in accurato, e solo in seguito avr&agrave; le porte aperte al Gran Premio di Italia.  I cinque piloti MotoGP pi&ugrave; vincenti nel Gran Premio di Italia  GP Italia: fit o unfit? Visita medica fondamentale per Pol al Mugello    Le condizioni di Pol erano pessime. Fortunatamente, grazie ai soccorsi del caso, gli interventi chirurgici, le cure e l&#39;impegno dello stesso pilota. Infatti, tempo dopo - ma non tanto - ha annunciato di volere tornare&nbsp; a correre, fissando il Mugello quale pista prescelta.  Tuttavia, come da protocollo ufficiale, Espargar&ograve; dovr&agrave; sottoporsi ai controlli medici previsti, solitamente, gioved&igrave; pomeriggio. Lo staff pronuncer&agrave; due parole, che possono essere &quot;fit&quot; in caso di nulla osta concesso, &quot;unfit&quot; qualora egli non fosse ritenuto idoneo alla guida della MotoGP. Il tedesco Jonas Folger, eventualmente, sarebbe pronto all&#39;ennesima sostituzione.&nbsp;  &nbsp; 

Infortunatosi a Portimao, lo spagnolo desidera tornare sulla GASGAS: solo dopo una accurata visita sapr&agrave; se correre o meno

GP Italia: check medico decisivo per Pol Espargar&ograve; al Mugello

        The Gas Gas rider continues to convalesce after being involved in a serious accident during second practice at the Algarve circuit, but his desire to get back on his prototype bike grows day by day. Pol sustained multiple fractures to his back, nerve damage and a pulmonary contusion, as well as suffering jaw problems that prevented him from talking until a short time ago, when he himself provided an update as to his condition in a video published on social media. Pol Espargar&oacute;: &ldquo;Riding is the best medicine&rdquo; A month and a half after his accident, Pol Espargar&oacute; has now missed four rounds and has this to say: "Climbing on a bike is my daily medicine. I want to be back for one of the three races still to come before the summer break. The crash at Portimao was the kind that you don&rsquo;t want to repeat, it was my fault but I didn&rsquo;t expect it. We had some issues with the temperature of the rear tyre, but I was mainly to blame&rdquo;, he tells Paddock Abierto by Aprilia for DAZN. &ldquo;It&rsquo;s been a tough time, I lost nine kilos and all my body mass. As well as the fractures, the main problem I had was neurological. I had a lot of pain and was only sleeping maybe two or three hours. Now it&rsquo;s all more under control." The upcoming rounds that the Catalan rider refers to are Mugello on 9-11 June, Sachsenring on 16-18 June and Assen immediately after on 23-25 June.       

After suffering a serious accident at the Portuguese season-opener, the Spaniard aims to be back as soon as possible

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