        E' andata male, ma avrebbe potuto andare molto peggio: il francese Christophe Pourcel, campione del mondo di Motocross MX2 nel 2006, ha rimediato una brutta frattura cadendo in gara nell'AMA National sul tracciato del Washougal mentre era in lotta per la seconda posizione. Pourcel ha rimediato la frattura - per fortuna composta - della vertebra C-6: praticamente sul collo. Non c'&egrave; pericolo di paralisi per lui - che tra l'altro l'aveva gi&agrave; sperimentata parzialmente nel 2007, quando si era fratturato l'osso sacro in seguito ad un altro brutto incidente. Il ventottenne francese non potr&agrave; per&ograve; partecipare agli ultimi tre round della serie americana, dove attualmente era quinto, in sella ala sua Husqvarna 450. Pourcel era gi&agrave; in fase di recupero da un precedente infortuni al collo ma aveva messo in atto una delle sue fare pi&ugrave; belle. Nonostante tutto, Pourcel ha corso addirittura gara2, cogliendo un rispettabilissimo sesto posto. Ma poi, dopo essere stato visitato da tre specialisti, &egrave; stata diagnisticata la frattura vertebrale, che non richiede interventi chirurgici, ma almeno sei/otto settimane di tempo per potersi saldare. Da Husqvarna fanno sapere che Pourcel &egrave; gi&agrave; ansioso di rientrare per il Supercross.       

<p>L'ex iridato di Motocross ha rimediato una frattura vertebrale composta nell'AMA National</p>

Ama National: stagione finita per Pourcel

di Federico Porrozzi    Seconda vittoria consecutiva e settima stagionale per Ryan Dungey, che domina la 13esima tappa dell&rsquo;AMA Supercross nella categoria regina (la 450 SX), portandosi sempre pi&ugrave; vicino al titolo americano.   CAVALCATA TRIONFALE - Il campione statunitense in carica &egrave; stato inarrestabile anche a Indianapolis, dove si &egrave; corsa la quart&rsquo;ultima prova del 2016. Dungey si &egrave; difeso dagli attacchi dell'eterno rivale Roczen e poi si &egrave; involato verso la vittoria che gli ha consentito di portare a 45 punti il suo vantaggio in classifica finale sul suo avversario.  INSEGUITORE - Ken Roczen, ancora una volta secondo sulla Suzuki RM-Z450, avr&agrave; ancora tre round per provare a contrastare il connazionale (St. Louis, Foxborough e Rutherford ma l&rsquo;impressionante ruolino di marcia di Dungey fa pensare che, a meno di clamorosi colpi di scena, sar&agrave; proprio il campione a riconfermarsi in vetta alla classifica finale.  TERZO INCOMODO - Sul podio, domenica, &egrave; salito anche Jason Anderson (terzo anche in campionato) bravo a difendersi con la Husqvarna da Trey Canard e Black Baggett, rispettivamente quarto e quinto. Sa segnalare la sesta posizione di un &ldquo;mito&rdquo; del Supercross, Chad Reed, seguito da Christophe Pourcel, bravo a tornare nelle zone alte dopo tre &ldquo;zeri&rdquo; in classifica. 

Il pilota della Florida porta la sua KTM 450 SX-F alla settima vittoria stagionale e ad un passo dal titolo. Roczen costretto ancora ad inseguire

AMA Supercross, Indy: Dungey, nuovo sigillo

Sabato 22 novembre tanti piloti del supercross americano e internazionale si schiereranno in griglia di partenza del PalaFiera di Genova, per contendersi il titolo di &ldquo;Re di Genova&rdquo; in questa 35&deg;edizione del Monster Energy Genova Supercross.  I pluripremiati Justin Barcia, Re di Genova nella scorsa edizione, Eli Tomac, Christophe Pourcel e Zach Osborne e il nostrano Matteo Bonini, saranno i piloti da tenere d&rsquo;occhio, mentre si daranno battaglia sulla pista indoor pi&ugrave; grande d&rsquo;Europa.  Loro saranno gli attori principali di un liveshow mozzafiato, ma l&rsquo;oscar principale andr&agrave; all&rsquo;attore non protagonista di questo evento: la terra della pista che non &egrave; una normale terra. Elemento fondamentale per garantire ai piloti la migliore performance, correndo in sicurezza, sar&agrave; proprio la composizione della terra, selezionata sotto l&rsquo;esperta supervisione di OffRoadProRacing e la regia di Armando Dazzi, "il re della ruspa", uno dei pi&ugrave; grandi realizzatori al mondo di piste da cross, supercross ed enduro indoor.  Circa 4.500 metri cubi equivalenti a 600 camion per il trasporto, tra andata e ritorno: una miscela scientificamente ottenuta con 70% di terra mista (argille, terra di cultura, ecc.) e 30% di sabbia, assolutamente priva di sassi e 4 giorni e mezzo di lavoro per gli operatori.  &ldquo;E&rsquo; fondamentale&rdquo;, dichiara Armando Dazzi, &ldquo;miscelare adeguatamente la terra in modo tale da mantenere le sue propriet&agrave;: l&rsquo;umidit&agrave; innanzitutto, per consentire un buon &ldquo;grip&rdquo;delle ruote e l&rsquo;elasticit&agrave; per supportare le continue e forti sollecitazioni di un evento di 3 ore, preceduto da prove e test, senza sfaldarsi&rdquo;.  Il lavoro non finisce qui, in quanto la terra va posizionata secondo il nuovo percorso disegnato dallo stesso Dazzi che ogni anno presenta delle grandi sorprese.  &ldquo;Quest&rsquo;anno sono alla 14&deg;collaborazione con Genova e in questi anni ho sempre cercato di essere originale, di ripetermi il meno possibile senza copiare n&eacute; gli altri n&eacute; me stesso&rdquo;, racconta Dazzi. &ldquo;Ovviamente gli elementi basilari dei circuiti di supercross ci sono tutti ma cerco ogni anno di combinarli in modi diversi e di inserire qualcosa che differenzi il tracciato e lo renda unico. Una novit&agrave; di quest&rsquo;anno &egrave; la larghezza della zona di atterraggio del salto free-style, larga ben 10 m, per permettere ai piloti di gestire al meglio la moto e di avere maggiore libert&agrave; di interpretazione&rdquo;.  E sar&agrave; proprio l&rsquo;interpretazione dei piloti, tra curve, waves e woops al limite dell&rsquo;impossibile, a rendere l&rsquo;evento uno spettacolocarico di adrenalina.  Il tracciato sta prendendo forma proprio mentre noi scriviamo e voi leggete. Siete curiosi? Non riuscite ad aspettare sabato sera? Ecco il video dell&rsquo;animazione in 3D della pista.    Grande attesa, quindi, per la bagarre tra i due favoriti: Justin &ldquo;Bam bam&rdquo;Barcia, la star a stelle e strisce famosa per la sua guida al limite dell&rsquo;impossibile, che tenter&agrave; di mantenere il suo titolo di Re Genova in sella alla nuova Yamaha del Team JGRMX e Eli Tomac, che dal Colorado arriver&agrave; per dare filo da torcere al suo connazionale a cavallo della fidata Honda Factory del Team Geico, soprattutto all&rsquo;ingresso per il triplo, posizionato subito dopo una curva che li costringer&agrave;ad un repentino cambio di direzione a &ldquo;S&rdquo;prima di affrontare il salto.  Tutti presenti quindi alle 20.00 con la scenografica cerimonia di apertura e via fino alle 23.30 con il Monster Energy Party. Nel mezzo, gare di SX1, SX2, SX125, Freestyle show e a dare l&rsquo;ultima sferzata di gas e adrenalina ci sar&agrave; la spettacolare &ldquo;Superfinale&rdquo;a cui parteciperanno i migliori riders SX1 e SX2 che chiuder&agrave; in bellezza l&rsquo;evento decretando il Re di Genova 2014.  Biglietti:  Non-Numerato Intero: &euro; 50,00  Non-Numerato Under10 &euro; 35,00.  Numerato Intero&nbsp;&euro; 65,00.  Numerato Under 10 &euro; 50,00.  Per informazioni e acquisti dei biglietti, visitare il sito ufficiale del Supercross di Genova.  &nbsp;  &nbsp;

Sabato 22 novembre i migliori piloti del supercross americano e internazionale si sfideranno al PalaFiera di Genova nella "notte delle stelle"

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Genova: il Supercross è qui!