        La gara del Sachsenring ha acceso i riflettori su un problema in casa Ducati che in realt&agrave; va avanti da molto tempo. Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci, non si aspettavano di certo che la gara tedesca consegnasse loro la vittoria, ma probabilmente si aspettavano una Desmosedici pi&ugrave; competitiva.Invece, subito dopo la gara, nonostante la gioia per il quarto posto di Petrucci, per Dovizioso il quinto posto &egrave; stato un doversi accontentare di una moto che non sta andando come dovrebbe, soprattutto perch&egrave; come rivali, non c'&egrave; pi&ugrave; soltanto Marc Marquez e la Honda, ma anche le Yamaha e le Suzuki. &ldquo;SONO PREOCCUPATO&rdquo; - Il commento del Dovi a fine gara, non ha lasciato spazio all'immaginazione e il suo, &egrave; stato un vero e proprio grido di allarme nei confronti di ingegneri e tecnici Ducati:&rdquo;la velocit&agrave; in curva che abbiamo adesso, &egrave; preoccupante perch&egrave; non ci troviamo nella situazione dell'anno scorso dove dalle prossime gare possiamo iniziare a giocarci tutte le gare. In questo momento, secondo me non abbiamo questa velocit&agrave; in confronto agli altri, questo &egrave; preoccupante perch&egrave; oltre al fatto che Marquez &egrave; pi&ugrave; competitivo dell'anno scorso ci sono altri piloti molto pi&ugrave; competitivi.&rdquo; LE PROSSIME GARE - Un problema che la Ducati dovr&agrave; quindi risolvere, anche perch&egrave; dopo la pausa estiva ci sar&agrave; il Gp di Brno dove lo scorso anno il forlivese vinse la gara e il Gp dell'Austria, circuito che sulla carta, ma anche per i numeri &egrave; il favorito per le Desmosedici (Dovi &egrave; arrivato primo nel 2017 e terzo nel 2018). Andrea &egrave; quindi preoccupato di non riuscire a fare gli stessi numeri su circuiti che dovrebbero essergli molto amici.Cosa dovr&agrave; fare quindi Ducati per riuscire a risolvere i problemi di velocit&agrave; in curva? CHI PUO' GUIDARLA? - Problemi, a dire il vero, che tutti i piloti passati dal team di Borgo Panigale hanno avuto, e che soltanto Casey Stoner, pur avendoli, &egrave; riuscito comunque a guidare la rossa senza troppo preoccuparsi di cosa non andasse, portandola ugualmente a vincere il mondiale. Ducati, quindi, se non riuscir&agrave; a risolvere il suo problema dovr&agrave; provare a prendere una strada diversa, magari ingaggiando un pilota con caratteristiche di guida pi&ugrave; simili a quelle dell'australiano Stoner, insomma, un pilota tipo Marc Marquez. DOVI NON MOLLARE! - Di Dovizioso, per&ograve;, non si pu&ograve; certo dire che l'impegno non ce lo metta e guardando ai risultati ottenuti quest'anno, nonostante abbia un distacco dallo spagnolo di 58 punti, ha migliorato le sue prestazioni rispetto al 2018: i miglioramenti sono arrivati in Argentina dove da sesto &egrave; arrivato terzo, ed &egrave; arrivato secondo in Francia mentre lo scorso anno aveva fatto uno zero. Il Dovi, insomma, non molla e chiss&agrave; che, anche senza avere le caratteristiche di piloti come Stoner o Marquez, possa arrivare a guidare la Desmosedici al top.In futuro, Marc Marquez, molto probabilmente in Ducati ci arriver&agrave;, ma per adesso sarebbe bello vedere Andrea riuscire in questa impresa.       

<p>Andrea Dovizioso dopo il gp del Sachsenring ha detto di essere molto preoccupato della velocit&agrave; in curva della Desmosedici, cosa manca quindi alla Casa di Borgo Panigale per trovare la soluzione?</p>

Problemi in curva per la Ducati: serve Marquez?

Sul circuito di&nbsp;Phillip Island, in Australia, &egrave; finalmente cominciata&nbsp;la nuova stagione del Campionato Mondiale Superbike, con la prima sessione di prove cronometrate.  Non era iniziata bene per il team Aruba.it Racing-Ducati, messo in difficolt&agrave; nei test precampionato&nbsp;dall'infortunio di uno dei suoi piloti, l'italiano Davide Giugliano (leggi qui), e non continua benissimo.  La Panigale R del campione australiano Troy Bayliss, che sostituir&agrave; Giugliano in questo primo round di WSBK, ha riscontrato alcuni problemi tecnici facendo perdere a Bayliss quasi tutta la sessione della mattina.    Il guasto si &egrave; palesato subito dopo la prima uscita impedendo al pilota di tornare in pista fino all'inizio della seconda tranche di prove dove Troy Bayliss ha cercato di sfruttare al massimo i 45 minuti disponibili per iniziare il lavoro vero e proprio di messa a punto. Grazie ad alcuni piccoli&nbsp;cambiamenti l'australiano &egrave; riuscito a chiudere il primo giorno con un miglior giro in 1,33,49. Sembra che ci sia ancora un po' da lavorare per cercare di abbassare ulteriormente i tempi e perfezionare la Ducati.  Troy Bayliss &egrave; un po' deluso dall'esito della sua prima uscita in pista, ma non abbattuto e si sente positivo per i prossimi turni di prove cronometrate. I problemi della Panigale R si possono gradualmente risolvere. &ldquo;Penso di aver completato solo 19 giri in tutto quest&rsquo;oggi. Abbiamo perso tutta la sessione della mattina a causa di un problema tecnico ed &egrave; stato un vero peccato. Oggi pomeriggio abbiamo potuto compiere dei progressi ed ho cominciato a sentirmi pi&ugrave; a mio agio sulla moto. Non ho ancora la necessaria fiducia con il posteriore al massimo della piega e la moto tende a scivolare, ma sono sicuro che &egrave; una cosa che potremo risolvere domani. C&rsquo;&egrave; ancora molto lavoro da fare ovviamente, ma pian piano stiamo arrivando. La cosa importante &egrave; che mi sto divertendo molto a guidare la Panigale R e, tutto sommato, sono felice visto che oggi sono potuto restare poco in pista&rdquo;. Giulia Cassinelli  

Bayliss non si trova perfettamente con la Ducati Panigale R ma &egrave; fiducioso per i prossimi giorni

Bayliss rallentato da un problema tecnico

Nicky Hayden ha provato molto poco nei test del luned&igrave; a Jerez, dopo la gara. L&rsquo;americano del Team Aspar ha spiegato al sito dell&rsquo;organizzatore della MotoGP di avere un problema. Al polso destro.  &ldquo;Mi faceva male gi&agrave; sabato sera, ma ho pensato che fosse dovuto alle violente frenate di questa pista, soprattutto nelle curve a destra. Ma durante la notte mi sono svegliato con molto dolore e in gara &egrave; andato peggiorando. Ho gi&aacute; avuto un intervento chirurgico su questo polso e un sacco di problemi l&rsquo;anno scorso, ma dopo era tutto a posto. Abbiamo fatto alcuni raggi-x e non sembra esserci nulla che non vada &ndash; a parte le infiammazioni delle articolazioni &ldquo;  Tornato negli Stati Uniti, Hayden si &egrave; poi sottoposto a visite accurate.  &ldquo;I dottori qui in California confermano quanto detto dalla Clinica Mobile, e dopo altre successive lastre e risonanze magnetiche, non &egrave; risultato nulla di preoccupante. Sembra che abbia forzato in qualche modo durante le qualifiche (a Jerez), anche se non &egrave; chiaro cosa abbia poi causato l&rsquo;infiammazione nelle articolazioni che ha poi portato dolore e gonfiore alla mano&rdquo;.  Che cure? &ldquo;Un po&rsquo; di fisioterapia e iniezioni per calmare in dolore. Speriamo che tutto si risolva per essere in piena forma a&nbsp; Le Mans&rdquo;

Da sabato ha un forte dolore. Tornato in California si &egrave; fatto visitare: "Nulla di preoccupante" 

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Hayden: polso KO