        Uno dei veterani della Dakar dice stop, in 2024 fin qui sembra essere l&rsquo;anno degli addii. Dopo quello di Toby Price e KTM &egrave; arrivato quello tra Honda ed il cileno Jos&eacute; Ignacio Cornejo ed ora l&rsquo;addio alle competizioni di Joaquim Rodrigues. RALLY RAID, TOBY PRICE E KTM SI SEPARANO DOPO 10 ANNI DI SUCCESSI Il primo pilota Hero Joaquim Rodrigues ha deciso di appendere il casco al chiodo, nato il 6 dicembre 1981 ha compiuto 42 anni pochi mesi, il portoghese &egrave; stato il primo a credere nel progetto Hero Motosports nel 2016 portando la casa indiana al successo in uno stage alla Dakar nel 2022. La carriera di Rodrigues &egrave; iniziata nel motocross dove ha anche debuttato nel mondiale prima di trasferirsi negli States e cimentarsi nell&rsquo;AMA Supercross. Nel 2016 partecipa al Rally du Maroc ed al Merzouga Rally dove chiude nono, da qui inizia la sua avventura con Hero nei rally raid. Diventa presto il punto di riferimento in casa Hero insieme al connazionale Paulo Goncalves che purtroppo nel corso della Dakar 2020 viene a mancare. Per Joaquim che aveva nel campione portoghese molto pi&ugrave; di un compagno di squadra fu un durissimo colpo, torn&ograve; alle gare nel 2021 conquistando anche il quarto posto nel mondiale Rally Raid, suo miglior piazzamento in carriera nel mondiale di categoria. Nel corso della Dakar 2022 infine il primo successo di tappa nella gara pi&ugrave; dura al mondo seguita da altre due vittorie e terminando la gara in quattordicesima posizione. Purtroppo le ultime due esperienze in Arabia Saudita non sono state altrettanto fortunate con il ritiro dopo sole quattro tappe del 2023 e quello dopo soli 82km del primo giorno di gara nel 2024. Con il ritiro di Rodrigues si chiude il primo ciclo di vita di Hero MotoSports che quest&rsquo;anno ha dimostrato con Ross Branch di poter lottare fino all&rsquo;ultimo per la vittoria finale della Dakar.  DAKAR, BRABEC: &ldquo;LA VITTORIA DI QUEST'ANNO? PI&Ugrave; BELLA DI QUELLA DEL 2020&rdquo;       

Il portoghese &egrave; stato il primo pilota della casa indiana nei rally raid e dopo l&rsquo;ultima sfortunata Dakar terminata dopo soli 82km dice addio all&rsquo;attivit&agrave; agonistica

Hero perde la sua bandiera: si ritira Joaquim Rodrigues

        Un fattore che rende speciale il mondo dei Rally Raid e, in particolare, la Dakar, &egrave; sicuramente il forte spirito sportivo che contraddistingue tutti i piloti che ci corrono. Un esempio lampante di questo &ldquo;spirito dakariano&rdquo; &egrave; avvenuto nella giornata di ieri, nel corso della quarta tappa, e ha avuto come protagonista il cileno Jos&egrave; Ignacio Cornejo Florimo. Il pilota ufficiale HRC &egrave; stato infatti il primo a transitare al km 90 dopo il brutto incidente del portoghese Joaquim Rodrigues, scendendo immediatamente dalla moto e prestando i primi soccorsi in attesa dell'arrivo dei medici e dell'elicottero che l'avrebbe poi portato all'sopedale di Ha'Il. Un gesto che ha, di fatto, compromesso la tappa di Cornejo, nonostante gli siano poi stati restituiti ben sette minuti che gli hanno permesso di chiudere la giornata in top ten. EWC: nuova avvenutra per Christian Napoli Cornejo: &ldquo;Felice di aver aiutato Joaquim&rdquo;  &ldquo;Stavo andando forte, ma quando sono arrivato al novantesimo chilometro della speciale ho visto Joaquim Rodrigues a terra e mi sono immediatamente fermato&rdquo;, racconta Ignacio. &ldquo;La sua caduta &egrave; stata rovinosa, ho dovuto chiamare i medici e attendere il loro arrivo. Ho fatto molta fatica a ritrovare il ritmo una volta ripartito, ma sono felice di averlo aiutato, perch&egrave; &egrave; questo lo spirito che contraddistingue la Dakar&rdquo;. Honda "copia" Aprilia e Ducati: ritrover&agrave; la vittoria in MotoGP?       

Il pilota cileno del team ufficiale Honda &egrave; stato il primo a prestare soccorso a Joaquim Rodrigues nella speciale di ieri, attendendo l'arrivo dei medici

Cornejo e lo “spirito dakariano”: 7 minuti persi per soccorrere un rivale

E&#39; stato un nuovo giorno di passione quello che ha visto i tanti piloti impegnati nella terza tappa della Dakar 2022. Ancora deserto e sabbia a fare da cornice al percorso di 255 km di speciale iniziato a Al Artawiyah e che si &egrave; concluso a Qaisumah. A spiccare su tutti il pilota del team Hero Motorsports Joaquim Rodrigues che &egrave; andato a conquistare il suo primo successo alla Dakar,&nbsp;portando anche la squadra alla sua prima vittoria.  Il giorno di Rodrigues   E&#39; stata, come sempre riserva il Rally Raid pi&ugrave; famoso al mondo, una terza tappa a dir poco combattuta quella che ha visto i piloti ancora una volta protagonisti nelle sabbie del deserto. In modo inaspettato il portoghese Rodrigues &egrave; riuscito a tagliare per primo il traguardo della speciale, seguito dall&#39;australiano della KTM Toby Price. Vittoria come dicevamo inaspettata, in quanto Daniel Sanders, in sella alla GasGas e in testa fin quasi alla fine, non &egrave; riuscito n&eacute; a contrastare Rodrigues e neppure a salire sul podio, chiudendo quinto alle spalle di Mason Klein e Skyler Howes e pagando un ritardo di 2 minuti e 55. Dalle notizie che trapelano sembra che il ritardo di Sanders sia stato dovuto ad un bisogno improvviso: si &egrave; fermato alcuni minuti a mangiare un boccone! Settimo piazzamento invece per il pilota Honda Brabec che ha chiuso alle spalle di Short e davanti a Benavides e Van Beveren.    La classifica generale   Al comando della classifica generale resta il britannico Sunderland del GasGas Factory Racing. Il suo best time relativo alle tre tappe &egrave; di 11:13:40. La giornata di oggi lo ha visto chiudere in 17esima posizione e il distacco in classifica generale &egrave; diventato molto risicato. Ad incalzarlo il francese del team Yamaha Rally Van Beveren staccato di soli 4 secondi.  Grande Danilo!     Grande sorpresa, per i nostri italiani in gara, con Danilo Petrucci che sta dimostrando di essere un vero &ldquo;osso duro&rdquo;. Nonostante le difficolt&agrave; di ieri che lo hanno costretto al ritiro per un guasto meccanico alla sua KTM, il ternano ha chiuso la tappa di oggi al 22esimo posto. Il &ldquo;jolly&rdquo; che ha giocato ieri per poter continuare a gareggiare, fa si per&ograve; che gli siano state comminate 11 ore di ritardo e quindi per Petrux non sar&agrave; possibile risalire nella classifica generale. Nello speficifico, si tratta di 3 penalit&agrave;: una per non aver terminato la tappa, una per aver saltato i waypoint e la terza come penalit&agrave; sportiva. La sua gara di oggi &egrave; stata comunque molto serrata e nel susseguirsi della mattina &egrave; riuscito a recuperare posizioni passando da momenti in cui era 30esimo, fino ad arrivare come gi&agrave; detto 22esimo al traguardo di questa terza tappa. 32esimo piazzamento, invece, per l&#39;altro italiano in gara Paolo Lucci.  Dakar: Barreda al top nella seconda tappa, Sunderland nuovo leader 

Terza tappa molto combattuta con Danilo Petrucci che &egrave; riuscito a piazzarsi 22esimo all&#39;arrivo di questa giornata. Purtroppo la penalit&agrave; di 11 ore che gli &egrave; stata comminata non gli permette di giocarsi la classifica generale

Dakar, 3&ordf; tappa: Rodrigues conquista il primo successo, Sunderland ancora leader

Ad un giorno dal traguardo di una gara cos&igrave; estenuante verrebbe da dire che i piloti potrebbero rilassarsi un po', anche se l'arrivo a Rosario non &egrave; scontato per nessuno E invece no. Questa penultima tappa &egrave; stata la pi&ugrave; lunga della 38a edizione della Dakar, con ben 931 km da percorrere.  Un percorso - quello da San Jan a Carlos Paz - che prevede 481 km di speciale. senza la difficile navigazione nel deserto, ma con la media altitudine delle montagne e la vegetazione che si spinge fino quasi a coprire gli angusti percorsi.&nbsp; Insomma, una tappa in cui tutti hanno rovuto rimanere sulla difensiva per evitare di rovinare la gara a 24 ore dalla fine.  Il vincitore della tappa di ieri, Antoine Meo, si aspettava una giornata difficile. Il cinque volte iridato nell'enduro, ora terzo assoluto nella classifica generale, sapeva che con un vantaggio di 1'33'' sul quarto, il cileno Pablo Quintanilla, la 12a tappa sarebbe stata tutt'altro che facile. Costretto ad aprire la strada, il pilota della KTM ha dovuto trovare una via di mezzo fra l'attacco e il controllo della situazione.  Ad un certo punto, per&ograve;, il francese "aspetta" Toby Price, il suo compagno di squadra, per affrontare il percorso insieme al leader della competizione. Al primo Way Point, dopo circa 55 km, arriva la conferma della strategia di squadra di KTM: Toby Price sorpassa Antoine Meo con un vantaggio di 3'32''. Intanto rinviene molto bene Helder Rodrigues, che punta chiaramente al quinto posto in classifica generale. Il leader dei piloti Yamaha &egrave; in terza posizione al primo Way Point.  Al primo check point Quintanilla &egrave; davanti a tutti. Price e Meo lo seguono con circa 3' di ritardo. Intanto Rodrigues non si arrende e fa di tutto per tenere a bada Benavides, che lo incalza a pochi secondi di distacco.  Al terzo checkpoint - dopo 248 km - Benavides &egrave; davanti a tutti con 10'' di vantaggio su Quintanilla. Poi Rodrigues, Price e Adrien Van Beveren. Meo &egrave; sesto.  Al Way Point 9, per&ograve;, Quintanilla scende in sesta posizione. Un altro colpo di scena &egrave; lo stop di Antoine Meo a meno di 40 km dal traguardo della tappa: il francese si ferma per cinque minuti, poi riparte. Arriver&agrave; al traguardo 38 minuti dopo il vincitore della tappa: Helder Rodrigues. All'arrivo si scoprir&agrave; cosa &egrave; successo: Meo&nbsp; caduto e ha stretto i denti per arivare in fondo alla tappa con una mano ferita.  Il portoghese Rodrigues vince cos&igrave; la tappa e acciuffa&nbsp; la quinta piazza in classifica generale. La seconda posizione di giornata va al leader della classifica Toby Price, che chiude davanti a Benavides e Svitko. Decima posizione per Jacopo Cerutti, quattordicesima per Laia Sanz. Sedicesimo il nostro Paolo Ceci.&nbsp;  Fiammetta La Guidara  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;

Rodrigues vince la penultima tappa e si porta al quinto posto. Toby Price, secondo, allunga al comando. Meo cade

Dakar, 12&deg; tappa: Rodrigues su tutti

Il 3 gennaio a Buenos Aires sar&agrave; presentato il team HRC con i piloti ufficiali Joan Barreda, Paulo Goncalves, Helder Rodrigues, Jeremias Israel e Laia Sanz, ma anche con i portacolori dell'Honda South America Rally Team (HSA Rally Team), che vedr&agrave; al via Javier Pizzolito, Jean Azevedo, Daniel Gouet, Pablo "Cacha" Rodriguez e Demian Guiral.  Tutti i piloti, ufficiali e non, hanno preso parte ad una speciale sessione di allenamento in vista della estenuante competizione che si svolge in Sud America. Ad aspettarli, un percorso di oltre 9,000 km. Tutto &egrave; stato preparato nei minimi dettagli, anche quelli che possono sembrare insignificanti - dicono in Honda - perch&eacute; per avere una chance di conquistare la Dakar occorre fare molto pi&ugrave; che allenarsi ad essere veloci: serve un lavoro a monte che richiede grande metodica.  Le moto, Honda CRF450 Rally, sono gi&agrave; in Argentina, partite dal porto francese di Le Havre oltre un mese fa. I piloti, invece, stanno continuando la loro preparazione fisica, facendo palestra, bicicletta e percorsi di montagna, per abituare il proprio fisico alle altitudini che li aspetteranno durante la gara.    Non solo: i piloti si sono preparati anche sotto il profilo meccanico. Per non lasciare niente al caso, gli alfieri del team HRC Joan Barreda, Paulo Goncalves, Helder Rodrigues, Jeremias Israel e Laia Sanz hanno partecipato ad un corso di tre giorni all'Insitituto de Seguridad Honda in Spagna, dove hanno "spogliato" e ricostruito la CRF450 Rally. Fiammetta La Guidara

Grosso training per gli "ufficiali" HRC Joan Barreda, Paulo Goncalves, Helder Rodrigues, Jeremias Israel e Laia Sanz: hanno anche "ricostruito" le moto!

5 risultati per 'rodrigues'

Hero perde la sua bandiera: si ritira Joaquim Rodrigues

Cornejo e lo “spirito dakariano”: 7 minuti persi per soccorrere un rivale

Dakar, 3ª tappa: Rodrigues conquista il primo successo, Sunderland ancora leader

Dakar, 12° tappa: Rodrigues su tutti

Dakar: lo squadrone Honda è pronto!