da Losail, Luca Bologna  Paddock del Qatar in fermento con tutti al loro posto per la partenza della stagione 2015. A Losail in attesa del primo turno di prove libere della MotoGP che si terr&agrave; domani sera, si &egrave; gi&agrave; nella routine del week end di gara con la prima conferenza stampa dell'anno che ha visto i big del mondiale al tavolo dei relatori.  Il primo a parlare &egrave; stato Marc Marquez. Il campione del mondo in carica &egrave; chiaramente il riferimento della classe regina, avendo dominato la scorsa stagione confermandosi campione del mondo alla sua seconda uscita nella MotoGP. "Siamo qui per un altro anno - ha detto Marquez - e questa volta mi sento anche meglio fisicamente che nel 2014, ma quello che sar&agrave; veramente importante sar&agrave; iniziare la stagione al meglio. Siamo gi&agrave; venuti qui una settimana fa, abbiamo fatto un buon lavoro e il mio feeling &egrave; buono ma siamo stati tutti molto vicini con i tempi per questo credo che sar&agrave; una stagione molto interessante. Qui &egrave; stato incredibile la scorsa settimana perch&eacute; in un secondo c'erano 14 piloti ma anche in 3 decimi c'erano tantissimi piloti e se questo si ripeter&agrave; anche in prova bisogner&agrave; sbagliare il meno possibile per ottenere una buona posizione di partenza. Riguardo ai miei avversari, la Ducati &egrave; andata molto bene, ma guardo molto al mio compagno di squadra e a Valentino con Jorge".  Per Rossi si tratta, invece, dell'ennesima partenza mondiale, la ventesima da professionista. "Credo che non far&ograve; come Bayliss - ha detto Valentino - che ha smesso per la seconda volta a 48 anni, credo che arriver&ograve; piuttosto a 46!". Rossi scherza, ma quello che si vede &egrave; la sua indomita voglia di correre e di andare in moto, cosa non del tutto scontata a 36 anni e con i risultati che ha ottenuto in carriera. "Con due giorni di test qui - &egrave; poi entrato in clima pre gara Valentino - tutti abbiamo sofferto la mancanza del terzo, cancellato per la pioggia. Avremmo potuto capire di pi&ugrave; sul nostro potenziale, ma ci daremo da fare subito. Credo che sar&agrave; un campionato molto bello".    Decisamente pi&ugrave; grintoso dello scorso anno, invece, Jorge Lorenzo. "Rispetto allo scorso anno - ha detto Lorenzo - ho lavorato molto di pi&ugrave; in inverno e sono dimagrito ben 5 chili. Spero che questo mi dia dei vantaggi nei rettilinei, ma a parte tutto sono cosciente degli sforzi fatti. Sto meglio anche mentalmente e questo mi fa essere pi&ugrave; forte. Lo scorso anno qui feci un errore, spinsi troppo sul davanti e finii a terra al primo giro. Ora sono certo che non ripeter&ograve; quell'errore".&nbsp;  Dovizioso al tavolo della conferenza era sorvegliato. I big non si aspettavano un exploit come quello nei test di una settimana fa. "Abbiamo una moto nuova - ha detto a proposito Andrea Dovizioso - ancora tutta da scoprire, quindi rimango ancora prudente. Il fatto che siamo andati forte sia io che Iannone qui dopo il primo test della GP15 fatto a Sepang &egrave; un ottimo risultato, ma pensare di poter vincere delle gare o il mondiale &egrave; ancora difficile. Dobbiamo lavorare molto su una base di partenza che comunque &egrave; gi&agrave; molto buona e che pu&ograve; solo migliorare. Riguardo ai nostri vantaggi regolamentari, Ducati &egrave; stata brava a scegliere il regolamento Factory-Open, grazie al quale abbiamo avuto la possibilit&agrave; di sviluppare la moto. Sono certo che anche se noi dovessimo andare molto bene durante la stagione, nessuno metterebbe in dubbio il regolamento che &egrave; stato condiviso da tutti ormai due anni fa".    Al debutto con la Suzuki, invece, Aleix Espargar&ograve; &egrave; conscio delle sue possibilit&agrave;, soprattutto in confronto alla bella gara dello scorso anno. "La Yamaha Open che usavo lo scorso anno - ha detto Espargar&ograve; - era sicuramente pi&ugrave; veloce della Suzuki. La nostra moto &egrave; praticamente uguale a quella dei test di Valencia, ci manca ancora velocit&agrave; e sappiamo benissimo che &egrave; su questo che dobbiamo lavorare. In gara dovr&ograve; fare del mio meglio, ma non so se riuscir&ograve; ad essere veloce come lo fui nel 2014".   Ultimo a parlare, Cal Crutchlow ha affrontato le particolarit&agrave; della sua nuova Honda. "Sono alla mia terza moto in tre anni di MotoGO - ha detto l'inglese del Team LCR - per questo credo che abbiamo fatto un buon lavoro durante l'inverno nelle prove. Ho avuto la possibilit&agrave; di conoscere la Honda e di adattarla gradualmente al mio stile di guida. Ora devo solo vedere a che livello sono veramente".  

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Rossi: "Correrò fino a 46 anni!"