Una terribile notizia sconvolge il mondo del motociclismo: &egrave; venuto a mancare Paolo Sesti, per vent&#39;anni Presidente della Federazione Motociclistica Italiana.  SBK Magny-Cours, Rea vuole il titolo: &ldquo;Non moller&ograve; fino alla fine&rdquo;  Una lunga carriera   Nato a Bergamo nel 1947, Sesti era stato eletto a capo della FMI il 8 settembre 1996, rimanendone a capo fino al dicembre 2016. Grande appassionato di Enduro, era stato tra i membri della Giunta Nazionale del Coni dal 2005 al 2008, ricoprendo la carica di Vice Presidente della Federazione Internazionale di Motociclismo dal 2007 al 2010.  Il Presidente FMI Giovanni Copioli ha disposto un minuto di silenzio in memoria di Paolo Sesti&nbsp;in tutte le competizioni che si svolgeranno oggi, domenica 5 settembre, sul territorio nazionale.  Alla famiglia di Paolo Sesti vanno le pi&ugrave; sentite condoglianze da parte della redazione di Motosprint.  SSP600 Magny-Cours, Gara 2: primo trionfo per Manuel Gonzalez  &nbsp;  &nbsp; 

Presidente FMI dal 1996 al 2016, si &egrave; spento dopo una malattia. Aveva 74 anni

Motociclismo in lutto: &egrave; morto Paolo Sesti

Il presidente FMI, Paolo Sesti e il presidente di Federciclismo, Renato di Rocco, si sono incontrati nella sede della Federmoto di Viale Tiziano a Roma: Sesti ha consegnato a Di Rocco la divisa da ciclismo con i colori della tuta del 3570 Racing Team, ricevendo a sua volta la maglia della nazionale di ciclismo. Uno scambio che rafforza simbolicamente il legame tra le due discipline a due ruote.&nbsp;    RISPOSTA - L&rsquo;incontro &egrave; stato anche una risposta alle critiche arrivate in seguito alla messa in onda da parte della Rai dello spot per il Giro d&rsquo;Italia, attraverso il quale si esaltava il ciclismo screditando quello motociclistico. Un punto su cui, intervistati in esclusiva dalla nostra redazione, i due &ldquo;numeri uno&rdquo; di questi sport hanno voluto dire la loro.    SESTI: &ldquo;SOLO UN INFORTUNIO&rdquo; - &ldquo;Avendo parlato anche con alcuni dirigenti della Rai, voglio giudicarlo un infortunio. Si sono resi conto subito che non era quello il metodo per sponsorizzare il Giro d&rsquo;Italia, che tra l&rsquo;altro, non ne ha bisogno perch&eacute; anche chi non &egrave; appassionato di ciclismo segue il Giro che &egrave; un evento di livello mondiale &ndash; ha detto Sesti &ndash; E&rsquo; stato un intervento sbagliato da parte della Rai, che poi lo ha anche tolto dalla programmazione. Informalmente ci hanno anche chiesto scusa ma non credo sia stato fatto con cattiveria. I motociclisti, professionisti e non, utilizzano spesso la mountain bike e la bici da corsa perch&eacute; &egrave; utile per la preparazione atletica, perch&eacute; forma il &ldquo;fiato&rdquo; e muove tutto l&rsquo;organismo quindi non c&rsquo;&egrave; nessuna contrapposizione. Anzi.&rdquo;    DI ROCCO: &ldquo;LA MOTO E&rsquo; BICI&rdquo; - &ldquo;E&rsquo; stato un autogol da parte della Rai soprattutto dal punto di vista della comunicazione &ndash; spiega Di Rocco - un messaggio aggressivo, che ha messo in &ldquo;competizione&rdquo; due sport che hanno invece gli stessi valori e una caduta di stile dal punto di vista commerciale, senza immaginare che il il Giro d&rsquo;Italia &egrave; il pi&ugrave; grande evento popolare che la nostra Nazione pu&ograve; ospitare e che sono tutti legati a questo straordinario evento, che tra l&#39;altro porta in risalto tutte le nostre bellezze artistiche. Quello del Giro &egrave; un pubblico aperto, che non segue solo il ciclismo ma che si esalta ogni volta davanti alle belle imprese di una bella Italia, quindi per me non ha senso che la televisione pubblica presentasse un messaggio di questo tipo. Tra motociclismo e ciclismo c&rsquo;&egrave; sinergia, la bici &egrave; strategica nella preparazione dei piloti ed &egrave; uno strumento di formazione tecnica, aiuta l&rsquo;equilibrio e in pi&ugrave; molte bici specifiche si avvicinano sempre di pi&ugrave; all&rsquo;estetica e alla tecnologia delle moto da fuoristrada. Non c&rsquo;&egrave; mai stata competizione. Addirittura tantissime motociclette, nonostante qualche incidente di troppo soprattutto nelle gare classiche del Nord Europa, sono presenti alle nostre gare e fanno la differenza in positivo tra assistenza, radioinformazioni o polizia stradale che &egrave; la scorta del gruppo per antonomasia. Senza questi mezzi il nostro sport non potrebbe vivere, quindi per noi la moto &egrave; bici&rdquo;. 

I due presidenti si sono dati appuntamento per scambiarsi le maglie delle rispettive &ldquo;nazionali&rdquo; e per sancire il legame tra le due discipline &nbsp;

ESCLUSIVA - Sesti (FMI) e Di Rocco (FCI) insieme: &ldquo;Rai, quello spot &egrave; stato un autogol&rdquo;

I due presidenti si sono dati appuntamento per scambiarsi le maglie delle rispettive &ldquo;nazionali&rdquo; e per sancire il legame tra le due discipline. Presenti anche Stefano Nepa, pilota del 3570 Racing Team e Fausto Scotti, direttore tecnico della Nazionale ciclismo

Sesti (FMI) e Di Rocco (FCI), scambio di maglie

La presentazione&nbsp; ufficiale del Team Italia Moto3 per la stagione agonistica 2016 ha visto protagonisti Lorenzo Petrarca e Stefano Valtulini, entrambi classe 1997 e formatisi agonisticamente nel vivaio della FMI: nelle Minimoto e nel Campionato Italiano Velocit&agrave;.  I due nuovi portacolori del 3570 Team Italia guideranno le nuove Mahindra MGP3O, moto indiana ma con anima varesina, in configurazione 2016 sotto la guida di Emanuele Ventura come team manager e responsabile tecnico della struttura gestita da MTA Italia. Nelle classi d&rsquo;accesso dalla gloriosa 125cc all&rsquo;attuale Moto3, dal 1985 a oggi il Team Italia risulta essere la compagine tricolore di maggior storia, tradizione e successo. Tre titoli vinti nell&rsquo;ottavo di litro, nel 1985 e 1987 con Fausto Gresini e nel 1986 con Luca Cadalora, 24 vittorie, 59 podi e 27 pole position costituiscono il palmares a conferma della bont&agrave; del progetto definito a met&agrave; anni &rsquo;80 dalla Federazione Motociclistica Italiana.  &ldquo;Pur consapevoli di alcune oggettive difficolt&agrave;, posso affermare che il nostro impegno in Moto3 continua", Paolo Sesti, presidente Federazione Motociclistica Italiana. "Lo facciamo con grandi sacrifici e con una differente impostazione rispetto al recente passato ma fermamente decisi a continuare il lavoro fatto in questi ultimi anni che ci ha permesso di dare un impulso al nostro vivaio e far tornare i piloti italiani protagonisti della categoria. Con il Team Italia correranno due giovani promesse, Lorenzo Petrarca e Stefano Valtulini, desiderosi di ben figurare ed acquisire esperienza cos&igrave; come hanno fatto altri talenti azzurri che adesso militano in team di grande prestigio del Campionato del Mondo MotoGP&rdquo;.  &ldquo;Sono molto orgoglioso di esser stato scelto dal 3570 Team Italia per questo progetto nel Mondiale Moto3: posso assicurare che dar&ograve; tutto me stesso per ripagare la fiducia", spiega Lorenzo Petrarca. "Il 2016 per me rappresenter&agrave; la stagione d&rsquo;esordio nel Motomondiale dove mi confronter&ograve; con piloti molto esperti e veloci, spero pertanto che sia un anno dove far&ograve; molta esperienza da sfruttare negli anni successivi. Correr&ograve; con una Mahindra con la quale sto progressivamente affinando il mio feeling in sella, ma sono convinto che nei test pre-campionato riusciremo a trovare quel dettaglio che ci serve per essere competitivi a partire dalla prima gara. Per il 2016 ho diversi obiettivi, tre in particolare: migliorarmi sempre weekend dopo weekend, non deludere nessuno e dare il massimo per la Federazione Motociclistica Italiana&rdquo;.  &ldquo;Sono estremamente felice di far parte del 3570 Team Italia, non posso che ringraziare la Federazione Motociclistica Italiana per la bella opportunit&agrave; che mi ha dato quest&rsquo;anno di esordire a tempo pieno in Moto3", dice Stefano Valtulini. "Avr&ograve; a disposizione una Mahindra, una moto che mi &egrave; piaciuta subito su pi&ugrave; aspetti: la fase di ingresso-curva dove possiamo frenare molto forte, l&rsquo;accelerazione in uscita dalla curve dove possiamo contare su un buon grip, altres&igrave; stiamo adesso sperimentando nuovi percorsi di messa a punto per poter sfruttare appieno il potenziale della moto. A questo proposito nei primi test abbiamo impostato un lavoro concreto per presentarci alla prima gara molto preparati e, soprattutto, poterci migliorare nell&rsquo;arco della stagione. Il mio personale obiettivo, condiviso con tutta la squadra, sar&agrave; di acquisire pi&ugrave; informazioni possibili al fine di compiere una crescita costante di gara in gara&rdquo;.  &nbsp;

Lorenzo Petrarca e Stefano Valtulini guideranno nel mondiale Moto3 le nuove Mahindra MGP3O, moto indiana ma con anima varesina

Presentato il Team Italia 

A seguito del servizio &ldquo;Motocross illegale nei boschi lombardi&rdquo; trasmesso il 26 febbraio dalla trasmissione televisiva Striscia La Notizia, su Canale 5, e a firma di Max Laudadio, la Federazione Motociclistica Italiana ha diffuso una puntualizzazione&nbsp; a difesa e tutela dei veri appassionati e sportivi di Enduro, che da sempre praticano questo sport nel rispetto della natura e delle regole.  A questo proposito il Presidente FMI, Paolo Sesti, ha dichiarato: "I veri appassionati di Enduro e fuoristrada amano la natura! Purtroppo, nel servizio trasmesso l'immagine di tutti gli appassionati viene accomunata a pochi ed isolati comportamenti che noi per primi cerchiamo di contrastare. Abbiamo fatto del dialogo e del rispetto delle regole le nostre colonne portanti di una azione su tutti i territori che ha portato risultati lusinghieri proprio sotto il profilo ambientale e di gestione corretta del territorio.   "I comportamenti denunciati da Striscia la Notizia sono gli stessi che noi cerchiamo di contrastare con una vera cultura del fuoristrada, che da sempre ci contraddistingue sia sotto il profilo sportivo che sociale. Lo testimoniano il Protocollo d&rsquo;intesa con il Corpo Forestale dello Stato, che ci assiste e supporta in tutte le nostre manifestazioni, e realt&agrave; territoriali, come il Comitato Escursionisti su ruote dell'Emilia Romagna, che sono di esempio nei rapporti con le Istituzioni e le Autorit&agrave; nella gestione del territorio.   "Infine, sottolineo il grande successo dei nostri corsi IGAST (Istruttori di Guida per Attivit&agrave; Sportiva Territoriale) per la creazione e formazione di guide autorizzate per le escursioni in fuoristrada; questo progetto &egrave; nato proprio per regolamentare le escursioni e contrastare comportamenti abusivi&rdquo;.  "Peccato quindi che tutta questa realt&agrave;, il vero aspetto dell'Enduro &ndash; conclude Sesti -, non sia venuta fuori dal servizio trasmesso da Striscia la Notizia, con evidenti danni di immagine e di ritorno nei confronti dei veri appassionati. Auspico che ci possa essere l'occasione di far emergere tutto il lavoro e la vera e sana passione degli enduristi italiani".

"I comportamenti denunciati da Striscia la Notizia sono gli stessi che noi cerchiamo di contrastare con una vera cultura del fuoristrada", dice Sesti

L'enduro a Striscia la Notizia

Dopo il putiferio scatenato dal contatto con Marc Marquez a Sepang, Valentino Rossi torna a parlare, e lo fa con poche, brevi parole:  "Grazie a tutti per il fantastico supporto, leggervi mi ha aiutato a superare amarezza e incazzatura. Da oggi si lavora per Valencia".  Dopo la sanzione di 3 punti patente, che sommati al precedente, fanno un totale di 4 punti, e quindi equivalgono alla sanzione di partire dall'ultima posizione in griglia di partenza nella gara successiva, Valentino Rossi aveva dichiarato che non era certo di partecipare alla gara di Valencia.  A distanza di due giorni, il pesarese nove volte campione del mondo dissipa tutti i dubbi e rassicura il mondo del motociclismo che sar&agrave; al via all'ultimo GP della stagione. Nel farlo, Rossi ringrazia chi lo ha supportato. Fra questi, ricordiamo, anche il presidente del CONI Giovanni Malag&ograve;, il presidente di Federmoto Paolo Sesti e il pluricampione del mondo di motocross Tony Cairoli.  Fiammetta La Guidara

"Grazie a tutti per il fantastico supporto, leggervi mi ha aiutato a superare amarezza e incazzatura", dice Rossi

Rossi: "Si lavora per Valencia"

Il Presidente della Federmoto Paolo Sesti &egrave; intervenuto con una dichiarazione sulla vicenda che ha visto protagonisti Valentino Rossi e Marc Marquez nel GP della Malesia.  &ldquo;Domenica a Sepang &egrave; stata certamente una brutta giornata per il motociclismo, perch&eacute; &egrave; venuta meno la lealt&agrave; agonistica che ha da sempre contraddistinto il nostro sport", ha detto Paolo Sesti.  "La Federazione Motociclistica Italiana si schiera al fianco del nostro campione Valentino Rossi icona, storia e patrimonio del motociclismo italiano e mondiale.   "Auspico che Valencia possa essere occasione di pronto riscatto per i valori veri del motociclismo.   "Il duello per il titolo iridato deve essere disputato in pista dove sono certo vincer&agrave; chi avr&agrave; le migliori qualit&agrave; agonistiche, ma senza interferenze, tensioni o atteggiamenti palesemente antisportivi che non fanno parte del nostro DNA di motociclisti. Noi ci adopereremo perch&eacute; ci&ograve; avvenga&rdquo;, ha concluso Paolo Sesti.

"Auspico che Valencia possa essere occasione di pronto riscatto per i valori veri del motociclismo", dice il presidente della Federmoto Paolo Sesti

Sesti: &ldquo;Federmoto sta con Valentino&rdquo;

Come vi abbiamo anticipato ieri (leggi qui) all&rsquo;ultimo consulto medico effettuato in Belgio, con lo specialista Dr. Claes, l&rsquo;otto volte Campione del Mondo Antonio Cairoli ha deciso di sospendere la sua attivit&agrave; agonistica. Dalle ultime indagini diagnostiche, la frattura al gomito subita nella gara di Maggiora sta mostrando un preoccupante ritardo di calcificazione, probabilmente dovuto alla prosecuzione dell&rsquo;attivit&agrave; sportiva (il siciliano ha corso i tre Gran Premi successivi al GP d&rsquo;Italia). A seguito di queste indagini, Antonio Cairoli si &egrave; trovato costretto ad interrompere ogni attivit&agrave; in moto. Una decisione difficile da prendere &ndash; cos&igrave; come quella di Alessandro Lupino, che si &egrave; operato alla spalla luned&igrave; e torner&agrave; a gareggiare solo nella prossima stagione - ma assolutamente corretta, come sottolineano i dirigenti della FMI.  &ldquo;La salute di un pilota viene prima di tutto, quindi penso che Antonio Cairoli fermandosi abbia fatto la scelta giusta", ha dichiarato Paolo Sesti, presidente della Federmoto. "Una decisione che ancora una volta dimostra la maturit&agrave; come persona: non &egrave; facile sospendere l&rsquo;attivit&agrave; quando, nonostante un infortunio cos&igrave; importante, si &egrave; ancora in lotta per il Mondiale MXGP. A lui e ad Alessandro Lupino, che luned&igrave; si &egrave; operato alla spalla e torner&agrave; a correre nella prossima stagione, vanno i miei auguri di una pronta guarigione&rdquo;.  Sulla stessa linea Andrea Barbieri, Coordinatore Comitato Motocross FMI: &ldquo;Ancora una volta Cairoli ha dato il buon esempio. Smettere di correre, seppur per un periodo di tempo molto limitato, &egrave; una delle decisioni pi&ugrave; difficili che un pilota possa prendere e allo stesso tempo dimostra la sua determinazione nel ritornare ancora pi&ugrave; forte di prima. Il mio in bocca a lupo va al siciliano cos&igrave; come al nuovo Campione Italiano MX1 Alessandro Lupino&rdquo;.  &ldquo;Lo stop di Cairoli non pu&ograve; che dispiacere ai tifosi che sognavano di vederlo ancora in lotta con Romain Febvre per il titolo mondiale, ma in una situazione cos&igrave; delicata penso non ci fossero alternative", sottolinea Gianluca Avenoso, Responsabile dell&rsquo;Ufficio Nazionale Fuoristrada FMI. "Un campione si vede anche in questi momenti, quando &egrave; necessario prendere decisioni difficili che vanno contro il proprio istinto di voler vincere. Lupino, dal canto suo, ha fatto bene ad operarsi alla spalla. Dopo la conquista del titolo tricolore, questo era il miglior momento per farlo. Come tutti gli italiani, aspetto di rivedere entrambi i piloti presto in pista&rdquo;.  Thomas Traversini, Commissario Tecnico FMI commenta: &ldquo;Sappiamo bene quanto Tony sia disposto a sacrificarsi per vincere. Lo ha dimostrato l&rsquo;anno scorso al Motocross delle Nazioni in Lettonia, quando corse la seconda manche nonostante l&rsquo;infortunio al ginocchio subito in gara 1. Se ha dovuto fermarsi evidentemente era necessario farlo. Stesso discorso per Lupino, che ha avuto due anni difficili tra infortuni al ginocchio e alla spalla. Auguro ad entrambi, con i quali ho vissuto splendidi Motocross delle Nazioni (come quello del 2013 in Germania in cui, insieme a Philippaerts, conquistammo il terzo posto), di tornare presto ad allenarsi&rdquo;.

I vertici della Federmoto appoggiano la decisione di Cairoli, che salter&agrave; i prossimi due GP mentre &egrave; in lotta per il mondiale

Paolo Sesti: "Decisione giusta per Cairoli"

Dal Mugello, Luca Bologna  30 candeline per il Team Italia. La squadra azzurra dei piloti del mondiale che ha fatto da incubatrice per i talenti che hanno dominato le gare mondiali &egrave; stata festeggiata con una cerimonia che si &egrave; tenuta all&rsquo;autodromo del Mugello dove &egrave; in svolgimento il Gran Premio d&rsquo;Italia di Motociclismo.  Nell'evento sono stati premiati i piloti Fausto Gresini e Luca Cadalora che hanno permesso alla scuderia tricolore di vincere 3 campionati del mondo nella classe 125, ma c'erano anche i piloti di oggi come Michele Pirro, attuale test driver della Ducati e wild card nel Gp che andr&agrave; in scena domenica, e Danilo Pertucci.  Alla cerimonia ha partecipato anche il gran capo della Dorna, Carmelo Ezpeleta. "Nel 1985 ero gi&agrave; nel mondo del motociclismo - ha detto il CEO Dorna - e quando ho visto la prima partecipazione del Team Italia ho pensato che fosse un&rsquo;ottima idea, ma non credevo che sarebbe durato per 30 anni. Molte altre nazioni hanno provato a copiare l&rsquo;idea della federazione italiana e se oggi ci sono molti piloti italiani nel motomondiale non &egrave; una casualit&agrave;".  Il Presidente della FMI Paolo Sesti, invece, ha voluto ricordare che, dopo aver organizzato per tanti anni il campionato italiano, era necessario fare un salto di qualit&agrave; per tornare a correre nel motomondiale. Nel 2008 Ezpeleta, ha continuato Sesti, ha subito creduto e appoggiato l&rsquo;iniziativa. Oggi in Moto3 corrono 9 piloti italiani e molti di loro sono passati dal Team Italia.

Paolo Sesti (FMI) e Carmelo Ezpeleta (Dorna) festeggiano il trentennale del Team Italia premiando Fausto Gresini, Luca Cadalora, Michele Pirro e Danilo Petrucci.

La FMI festeggia i 30 anni del Team Italia al Mugello

Il Presidente della Federazione Motociclistica Italiana, Paolo Sesti, ha inviato una lettera al Ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, e al Presidente della Societ&agrave; Autostrade, Fabio Cerchiai, per chiedere un incontro in seguito ai notevoli aumenti dei pedaggi autostradali messi in atto in questi giorni.  Raccogliendo il disappunto dell&rsquo;utenza, e nel contesto di un dialogo costante sia con il Ministero delle Infrastrutture che con la Societ&agrave; Autostrade, la FMI torna quindi per l&rsquo;ennesima volta a sensibilizzare il Governo sulle problematiche relative non solo agli aumenti ma anche alla sicurezza delle infrastrutture. Un&rsquo;azione da parte della FMI che nel recente passato ha portato all&rsquo;apertura delle porte Telepass per le moto, e che mira all&rsquo;obiettivo di tariffe minori come avviene negli altri Paesi Europei.

Il presidente Sesti vuole parlarne con Lupi 

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