La notizia &egrave; rimbalzata, soprattutto sui social: quando Alex Rins, secondo al traguardo a Jerez de la Frontera, si &egrave; fermato a bordo pista per festeggiare con i tifosi e ha consegnato la sua Suzuki GSX-RR a un commissario, quest&rsquo;ultimo ha staccato lo spugnotto del fluido freni e lo ha conservato come souvenir. Ma la telecamera on board, posizionata verso il casco del pilota, ha ripreso l&rsquo;intera scena (leggi qui)  A COSA SERVE IL POLSINO &ndash; Prendendo spunto dal fatto di cronaca, Brembo ha diffuso una nota per la stampa, nella quale spiega qual &egrave; la funzione dello &ldquo;spugnotto&rdquo;.&nbsp; La stessa Casa costruttrice fa sapere che &egrave; un mero gadget ed &egrave; lontano anni luce dalla tecnologia che caratterizza i prodotti Brembo, dai dischi in carbonio alle pinze radiali monoblocco in alluminio prodotti da Brembo per il 100% dei piloti della MotoGP. Mentre questi ultimi costituiscono il massimo livello tecnologico della ricerca Brembo, il polsino &egrave; un oggetto semplice. In primis il polsino serve a proteggere da possibili fuoriuscite accidentali dell&rsquo;olio dei freni. Essendo altamente corrosivo, anche solo una goccia rischia di danneggiare il cupolino o la visiera del casco, peggiorando la visibilit&agrave; dei piloti, o di rovinare la carrozzeria della moto. Rivestendo completamente il serbatoio del fluido freni, il polsino serve per evitare che alcune gocce di fluido, a causa delle vibrazioni della moto e in alcune condizioni di forte piega in curva, possano fuoriuscire dal tappo del serbatoio e andare ad imbrattare il cupolino, la visiera del pilota o le parti vicino ad esso.   Non meno importante &egrave; per&ograve; anche l&rsquo;altro beneficio assicurato. Quando si abbassa il livello del fluido freni nel serbatoio aumenta la probabilit&agrave; di assorbire umidit&agrave; dall&rsquo;esterno. Ma ci&ograve; rischia di compromettere l&rsquo;efficienza della frenata tramite l&rsquo;allungamento della corsa della leva.  QUANDO L&rsquo;ENTUSIASMO E&rsquo; TROPPO - Gli appassionati di Motorsport sognano di rientrare da una gara con un cimelio del loro pilota preferito o del team per cui hanno sempre tifato. C&rsquo;&egrave; chi si accontenta di un autografo, altri pi&ugrave; fortunati riescono ad ottenere un selfie, ma c&rsquo;&egrave; anche chi si spinge oltre. Nel 2010, durante il giro di rientro dopo il GP Misano della MotoGP, contraddistinto dall&rsquo;invasione di centinaia di persone, un tifoso si affianc&ograve; alla Yamaha M1 di Valentino Rossi (giunto 3&deg;) e gli stacc&ograve; la telecamera giroscopica montata dietro la sella: il furto fu svelato da un meccanico del Dottore con un tweet.  Peggio: ad agosto del 2017 dei ladri hanno rubato la Kalex di Rabat dal laboratorio della squadra a Gosselies, in Belgio. Era la moto con cui lo spagnolo ha vinto il titolo Moto2 nel 2014.  Nel gennaio dello scorso anno ignoti si sono intrufolati nell&rsquo;abitazione della madre di Franco Morbidelli, in provincia di Tavullia, e hanno portato via alcuni trofei e medaglie. 

<p>E&#39; solo un gadget, lontano anni luce dalla tecnologia che caratterizza i prodotti Brembo. Rivestendo il serbatoio del fluido freni, serve per evitare che alcune gocce possano imbrattare il cupolino o la visiera del pilota</p> 

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MotoGP: a cosa serve la ‘spugnetta’ rubata dal commissario