        Che l'Italia sia una delle nazioni maggiormente rappresentate nel contesto del FIM JuniorGP non &egrave; certamente una novit&agrave;, visto che ormai da anni i piloti italiani sono tra gli assoluti protagonisti delle varie categorie. Basti pensare a Guido Pini, campione della European Talent Cup nel 2022, a vice campione Moto3 dello scorso anno Luca Lunetta o ai vari Yari Montella, Nicol&ograve; Bulega, Lorenzo Dalla Porta e Dennis Foggia, tutti passati dall'ex-CEV diventando campioni prima di approdare nei principali campionati del mondo. In questi giorni, l'organizzazione ha reso note le entry list di tutte le categorie di quest'anno e, ancora una volta, il tricolore sar&agrave; rappresentato da tantissimi piloti in ogni classe, con pi&ugrave; di una ventina di giovani talenti pronti a darsi battaglia puntando ad un approdo nel mondiale. Andiamo a vedere, classe per classe, di chi si tratta. BSB, PBM conferma l'impegno: al via della stagione con Glenn Irwin Italiani di altissimo livello in Moto3  Partendo dal Mondiale Junior Moto3, classe regina della serie, saranno sei gli italiani presenti in griglia; due di essi rappresentano delle importanti conferme, mentre gli altri quattro saranno dei rookie da tenere d'occhio. Il pi&ugrave; esperto sar&agrave; Alessandro Morosi, al terzo anno nella categoria e new entry in un vero e proprio top team come Aspar, con cui punter&agrave; senza mezzi termini al titolo, ma anche Cesare Tiezzi vanta gi&agrave; un anno completo nella serie e potr&agrave; ambire a posizioni di rilievo con i colori Eagle-1. Dando uno sguardo ai rookie, proprio Eagle-1 ha deciso di raddoppiare l'impegno schierando anche una delle promesse pi&ugrave; interessanti dell'intera griglia, ovvero Edoardo &ldquo;Dod&ograve;&rdquo; Boggio, mentre MTA affider&agrave; una KTM a Leonardo Abruzzo, vice campione di categoria nel CIV. Anche l'AC Racing Team far&agrave; correre un giovane veloce in arrivo dalla serie nazionale come il campione in carica della PreMoto3 Edoardo Liguori. Infine, Guido Pini garegger&agrave; con il SeventyTwi Motorsports Artbox essendo entrato a far parte dell'Academy di Emilio Alzamora. Gira pagina per le altre categorie &nbsp; Grandi nomi in Moto2   Passando all'Europeo Moto2, saranno almeno tre gli italiani che punteranno senza mezzi termini al titolo, ovvero Mattia Rato con il team Fau55, ormai veterano della categoria pur essendo ancora giovanissimo, e la coppia del team Ciatti &ndash; Boscoscuro formata da Alberto Surra e Mattia Casadei. Oltre a loro, occorrer&agrave; prestare attenzione a Francesco Mongiardo, presente con i colori Fantic del Cardoso Racing, e alle &ldquo;mine vaganti&rdquo; Gian Paolo Di Vittori e Mattia Volpi. Quest'ultimo sar&agrave; inoltre affiancato nel team MMR da Jacopo Hosciuc (qui la nostra intervista esclusiva). MotoE, CIV, Endurance: il triplo 2024 di Kevin Manfredi" ETC: attenzione ai giovanissimi  In una griglia della European Talent Cup (come di consueto) davvero pienissima con ben 45 piloti iscritti, gli italiani presenti avranno tutte le carte in regola per puntare alle posizioni di alta classifica. I pi&ugrave; quotati sono chiaramente Leonardo Zanni e Giulio Pugliese, al via rispettivamente con i colori Finetwork e Aspar, che alla seconda stagione completa nel monomarca Honda potranno dare del filo da torcere anche ai rivali pi&ugrave; agguerriti. Occhio anche al vice campione del CIV PreMoto3 Gabriel Tesini, cos&igrave; come a Mattia Gabarrini (entrato da poco all'interno della VR46 Riders Academy), Erik Michielon e Mathias Tamburini, tutti dotati di ottimo talento. Alla conquista dell'America: dodici Aprilia RS 660 in gara a Daytona Una Stock 600 da record  Introdotta lo scorso anno &ldquo;staccandosi&rdquo; dalla Moto2, la Stock 600 presenta una entry list davvero numerosa formata da ben 35 moto e l'arrivo di Honda e Kawasaki per provare a porre fine al dominio Yamaha. L'Italia sar&agrave; rappresentata da sei piloti, a partire da quel Demis Mihaila gi&agrave; protagonista nell'ESBK; oltre a lui ci saranno Benedetto Rasa, Andrea Bettin, Alessio Guarnieri, Manuel Rocca e Nicholas Bevilacqua, quest'ultimo alla prima esperienza con la 600 dopo aver corso in Moto3 nel CIV lo scorso anno. La stagione inizier&agrave; il 21 aprile al Misano World Circuit Marco Simoncelli e si snoder&agrave; attraverso sette appuntamenti per chiudersi a Valencia nel mese di novembre? Gli italiani riusciranno a farsi strada verso la vittoria in ogni classe? MotoAmerica: il primo weekend da Team Principal di Ben Spies       

Il &ldquo;mundialito&rdquo; ha svelato le entry list 2024, in cui tra Moto3, Moto2, ETC e Stock ci saranno tanti protagonisti provenienti dal nostro Paese: ecco di chi si tratta

Sempre più italiani nel FIM JuniorGP: oltre 20 piloti tricolore al via

        Continuano i movimenti di mercato nel contesto del FIM JuniorGP in vista della stagione 2024, che scatter&agrave; al Misano World Circuit Marco Simoncelli nel fine settimana del 20 e 21 aprile. In particolare, in questi ultimi giorni sono state le squadre impegnate nelle classi di maggior cilindrata ad annunciare novit&agrave; importanti, a partire dalla Stock 600, che vedr&agrave; al via la nuova Honda CBR600RR schierata dal team Laglisse ed affidata ad un pilota particolarmente veloce. Triplo impegno per il team Forward Racing nel 2024 Andy Verdoia punta al titolo europeo Stock con la Honda  A guidare la sportiva della Casa di Tokyo nell'Europeo Stock sar&agrave; infatti il francese Andy Verdoia, vecchia conoscenza del mondiale Supersport (dove vanta anche un successo, ottenuto a Barcellona nel 2020), ma dai trascorsi anche nel Campionato Italiano e nell'ESBK, in cui si &egrave; laureato campione di categoria lo scorso anno. Dopo una lunga parentesi con Yamaha, passer&agrave; quindi alla Honda per portare in pista il nuovo modello, puntando senza mezzi termini al titolo. Tuttavia, Andy non sar&agrave; l'unico pilota in pista con la CBR in Stock 600, visto che la medesima compagine ne schierer&agrave; altre due, affidate a Yeray Saiz Marquez (ex pilota del mondiale Supersport 300) e ad Anas Sorhmat. Quest'ultimo sar&agrave; il primo pilota di origini marocchine a correre nel FIM JuniorGP, ma anche e soprattutto il primo a prendere parte a tempo pieno ad un campionato di caratura internazionale nella velocit&agrave;. Il King of the Baggers incontra la MotoGP: insieme nel GP del Texas Casadei e Di Vittori al via dell'Europeo Moto2   Le novit&agrave; riguardano per&ograve; anche i colori italiani; passando all'Europeo Moto2, infatti, si aggiungeranno alla griglia un paio di new entry del panorama tricolore. In particolare, in sella alla Boscoscuro del team Ciatti ci sar&agrave; Mattia Casadei, campione del mondo MotoE nel 2023 (e premiato ai nostri Caschi d'Oro), il quale andr&agrave; ad affiancare il confermato Alberto Surra completando una line up di altissimo livello. Infine, anche il team Fau55 Tey Racing ha deciso di puntare sull'Italia, visto che oltre a Mattia Rato ci sar&agrave; in squadra anche un rookie di categoria, ovvero Gian Paolo Di Vittori, giovane talento proveniente da Ascoli Piceno dai trascorsi in Stock e nella Moto3 del Campionato Italiano Velocit&agrave;. Per lui si tratter&agrave; di una stagione di apprendistato, ma potr&agrave; contare sui preziosi consigli di un ex pilota come Hector Faubel. SBK, Vierge e Lecuona puntano al riscatto: "Dobbiamo tornare sul podio"       

Il francese, campione SSP 2023 nell'ESBK, guider&agrave; la CBR600RR con i colori Laglisse. Aumentano anche le presenze italiane, specialmente in Moto2

FIM JuniorGP: Verdoia all'assalto del titolo Stock con la nuova Honda

        Le ultime settimane sono state particolarmente &ldquo;calde&rdquo; per il paddock del FIM JuniorGP, con le griglie delle varie classi che hanno iniziato a prendere forma visti i numerosi annunci arrivati da parte di buona parte delle squadre di punta. Andiamo a vedere quali sono stati i pi&ugrave; importanti, partendo ovviamente dal Mondiale Junior Moto3, classe regina dell'ex-CEV, per poi passare agli Europei Moto2 e Stock 600. Obiettivo BSB: Colombi, Gradara Corse e Aprilia ancora insieme Quiles al debutto in Moto3 con Monlau  La notizia pi&ugrave; importante &egrave; certamente quella riguardante l'astro nascente del motociclismo spagnolo, ovvero Maximo Quiles Martinez. Dopo aver vinto per due volte la European Talent Cup nel giro di tre anni, passer&agrave; infatti al &ldquo;mundialito&rdquo; con i colori del team Monlau, bi-campione in carica della Moto3 con Rueda nel 2022 e Piqueras nel 2023. Andr&agrave; cos&igrave; ad affiancare un'altra new entry annunciata da poco dalla medesima squadra, ovvero il francese Guillem Planques. A proposito di piloti in arrivo dalla ETC, quest'anno far&agrave; il proprio esordio in Moto3 anche il giovanissimo finlandese Rico Salmela, il quale guider&agrave; una terza moto schierata dal team IntactGP andando a condividere il box con Jakob Rosenthaler e Leo Rammerstorfer. Non mancano per&ograve; anche le novit&agrave; italiane, visto che Edoardo &ldquo;Dod&ograve;" Boggio sar&agrave; al via con il team Eagle-1 ed Edoardo Liguori (campione 2023 del CIV PreMoto3) esordir&agrave; in Moto3 con l'AC Racing Team al fianco dell'ungherese Kevin Farkas. BSB: nuova avventura con Kawasaki per Tom Neave Fernandez passa in Moto2, Honda torna in Stock 600   Cambiando categoria, anche nell'Europeo Moto2 ci saranno diverse novit&agrave;, a cominciare dal team Fau55 Tey Racing dell'ex pilota Hector Faubel, che schierer&agrave; l'italiano Mattia Rato e promuover&agrave; dalla Stock 600 il vice campione 2023 Eric Fernandez, prospetto particolarmente interessante in ottica futura. Promozione anche per lo statunitense Brett Roberts, il quale prender&agrave; parte alla stagione con il team Easyrace, squadra con cui ha gi&agrave; corso anche nell'ESBK. Infine, a proposito dell'Europeo Stock 600 va segnalata un'interessante novit&agrave;, ovvero l'ingresso del team Laglisse con le nuove Honda CBR600RR. Avendo ricevuto l'omologazione, le sportive di media cilindrata della Casa di Tokyo potranno provare a porre fine all'egemonia Yamaha nella categoria e per farlo, il team ha deciso di puntare su un giovane prospetto dai trascorsi nel mondiale Supersport 300, ovvero Yeray Saiz Marquez, il quale potrebbe avere tutte le carte in regola per vivere un 2024 da protagonista in una categoria che si prospetta davvero incerta. Foggia, Moreira e non solo: un nuovo inizio per il team Italtrans Moto2       

Il piemontese passer&agrave; al Mondiale Junior Moto3 con il team Eagle-1, mentre il due volte campione ETC difender&agrave; i colori Monlau. Honda torna (anche) in Stock 600

Da Boggio a Quiles: le novità di mercato del FIM JuniorGP 2024

        Tra i numerosi piloti italiani che si stanno facendo strada in queste ultime stagioni, uno che merita di essere seguito attentamente &egrave; senza ombra di dubbio Jacopo Housciuc. Ancora giovanissimo (classe 2005), il romano di origini romene vanta gi&agrave; una buona esperienza a livello nazionale, con svariate presenze nelle classi propedeutiche del CIV quali Moto3 e PreMoto3, ma anche e soprattutto numerose partecipazioni a gare di caratura internazionale. Nel 2021 e nel 2021, ad esempio, Jacopo ha corso a tempo pieno nella Northern Talent Cup di Dorna, assaggiando anche il paddock del Motomondiale e altre serie prestigiose come l'IDM, per poi effettuare il salto di categoria verso le 600 e trovare la propria dimensione, fino a partecipare all'Europeo Moto2 alla fine del 2023. Gli abbiamo chiesto qualcosa in pi&ugrave; su di lui e sulla sua carriera: ecco cosa ci ha detto in esclusiva. CIV, pace fatta: Pirro e Zanetti insieme sul palco del Motor Bike Expo Hosciuc: &ldquo;2023 particolare. La Moto2? Esperienza fantastica&rdquo;   Allora Jacopo, com'&egrave; stato il tuo 2023? &ldquo;E' stato un anno particolare per la mia carriera. E' cominciato in Stock 600 ed il potenziale era ottimo, ma purtroppo nel primo round una brutta caduta mi ha causato un infortunio e ho dovuto saltare alcuni round, tornando in pista soltanto a Jerez. Da l&igrave; in poi, una serie di vicissitudini mi hanno portato alla decisione di non proseguire con il team e sono venuto a correre in Italia nel Trofeo Aprilia RS 660 per un paio di round, riuscendo anche a salire sul gradino pi&ugrave; alto del podio&rdquo;. Hai poi concluso la stagione nell'Europeo Moto2: com'&egrave; stato? &ldquo;Fantastico, con la Kalex del Team MMR di Max Morlacchi il feeling &egrave; stato ottimo fin dai primi giri. Ad Arag&ograve;n ho anche sfiorato la Top 10, a cui pensavo di poter puntare anche nell'ultimo appuntamento di Valencia. Purtroppo, la cancellazione delle giornate di prove ed una brutta caduta non mi hanno permesso di ottenere il risultato sperato, ma &egrave; stata comunque un'esperienza davvero formativa&rdquo;. Non solo MotoGP: ecco la nuova line up Moto2 del Team Gresini &ldquo;Sar&agrave; un 2024 intenso. Il pilota a cui mi ispiro? Marquez&rdquo;  Conosci gi&agrave; i tuoi piani per il 2024? &ldquo;Non sono ancora decisi al cento per cento, ma insieme alla mia manager stiamo lavorando per definire gli ultimi dettagli. Si prospetta una stagione intensa, impegnativa e davvero emozionante, con diverse possibilit&agrave; per il prosieguo della mia carriera&rdquo;. Guardando al Motomondiale e alla SBK, c'&egrave; un pilota a cui ti ispiri o che puoi considerare il tuo idolo? &ldquo;Assolutamente s&igrave;: adoro Marc Marquez. Il suo stile &egrave; qualcosa di unico ed &egrave; uno spettacolo vederlo correre. Non &egrave; facile replicarne le gesta, ma &egrave; sicuramente una fonte di ispirazione per me e per il mio modo di correre in moto&rdquo;. MotoE, presentazione Gresini: Ferrari e Finello, obiettivo mondiale       

Seppur ancora giovanissimo, Jacopo vanta gi&agrave; una buona esperienza a livello internazionale, Moto2 compresa. Gli abbiamo chiesto qualcosa in pi&ugrave; su di lui: ecco cosa ci ha raccontato

Promesse italiane: Jacopo Hosciuc, talento tricolore made in Roma | Esclusiva

        Spesso, quando un giovane pilota emergente si mette in luce nel panorama internazionale, si sente parlare di &ldquo;baby-prodigio&rdquo;. E in effetti, nel caso di Milan Pawelec si tratta di un termine perfetto per descriverlo visto che, a soli sedici anni, ha gi&agrave; scritto il proprio nome nell'albo d'oro di una competizione della FIM Europe con le massime cilindrate. Buis nuovo leader: diventer&agrave; il primo bi-campione della SSP300? Campione europeo Stock 1000, con tanto di record  Lo scorso fine settimana, allo Slovakiaring si &egrave; svolto il quinto nonch&eacute; penultimo appuntamento stagionale dell'Alpe Adria International Motorcycle Championship e il giovanissimo talento polacco ha centrato un importante traguardo nella sua carriera ancora agli albori. In sella ad una BMW M1000RR schierata dal team Sikora Motorsport, Pawelec si &egrave; infatti laureato campione europeo in Stock 1000 dopo aver vinto entrambe le gare in programma sulla pista slovacca. A rendere ancora pi&ugrave; speciale il weekend di Pawelec &egrave; stata la velocit&agrave; mostrata nel corso dei vari turni, visto che fin dalle prove libere ha siglato tempi estremamente competitivi, fino ad arrivare ad un 2:03.259, ovvero il nuovo record ufficiale del circuito situato non distante da Bratislava. Con la doppietta di questo weekend, inoltre, Milan si &egrave; portato a sette vittorie in dieci corse disputate; un risultato ancora migliorabile nell'ultimo round in programma a fine ottobre a Rijeka, ma che rende l'idea di come l'astro nascente polacco abbia vissuto una stagione praticamente perfetta. Senza dubbio, si sentir&agrave; parlare ancora di lui nei prossimi anni. SSP, Nicol&ograve; Bulega a +60: il sogno iridato sta per diventare realt&agrave;?       

Milan ha dominato la stagione nell'Alpe Adria in sella ad una BMW, conquistando il titolo allo Slovakiaring dopo aver centrato sette vittorie in dieci gare

Pawelec baby prodigio: campione europeo Stock 1000 a 16 anni

        Grandi novit&agrave; nel programma dei weekend della stagione 2023 per il FIM JuniorGP, che avr&agrave; una gara in pi&ugrave;. Oltre al Mondiale Junior Moto3, alla European Talent Cup e all'Europeo Moto2, infatti, da quest'anno anche l'Europeo Stock 600 avr&agrave; una propria gara dedicata, &ldquo;staccandosi&rdquo; cos&igrave; dalla Moto2 con cui correva fino alla passata stagione. I piloti della Stock correranno una manche per ogni fine settimana, per un totale di sette gare che andranno ad eleggere il Campione Europeo (qui il calendario del FIM JuniorGP 2023). Una scelta effettuata dall'organizzazione per via del gran numero di iscritti alla categoria, che avrebbe reso quasi impossibile inglobarla nuovamente nella Moto2, anch'essa particolarmente folta. Passione infinita: Jeremy McWilliams al via del MotoAmerica a 59 anni Tanti talenti al via della Stock  Come detto, saranno tanti i piloti che si daranno battaglia nella nuova classe interamente dedicata alle sportive di media cilindrata, alcuni dei quali particolarmente veloci e talentuosi. Tra questi, uno dei sicuri protagonisti sar&agrave; lo spagnolo Alex Millan, vecchia conoscenza del CIV e del Mondiale Supersport 300, cos&igrave; come il connazionale Eric Fernandez, che difender&agrave; i colori del team Fau55 di Hector Faubel. Ci sar&agrave; anche l'AC Racing Team, squadra italiana che ha conquistato il titolo ETC lo scorso anno con guido Pini, che schierer&agrave; una Yamaha R6 per l'argentino Nazareno Gomez. I piloti in gara dovrebbero essere una ventina: chi sar&agrave; il successore di Marco Tapia nell'albo d'oro? FIM JuniorGP: ci sar&agrave; anche Morosi tra i protagonisti della Moto3       

La categoria riservata alle derivate di serie non verr&agrave; pi&ugrave; disputata insieme alla Moto2, ma avr&agrave; un proprio campionato composto da sette gare

FIM JuniorGP: l'Europeo Stock 600 avrà una griglia dedicata

Tra i grandi protagonisti del mondiale Supersport 300 c&#39;&egrave; sempre stato Mika Perez, pilota spagnolo che ha corso nella classe leggera delle derivate di serie fin dal 2017 dopo essersi laureato campione nella European Junior Cup. Dopo quattro stagioni, tre vittorie, dieci podi e cinque pole position, per&ograve;, il 21enne non sar&agrave; al via della stagione 2021, in cui passer&agrave; nel paddock del CEV per prendere parte alla Stock 600.  Sar&agrave; infatti in sella alla Yamaha R6 del Dayam77 Racing Team, con cui andr&agrave; all&#39;assalto del titolo spagnolo. Reduce da due stagioni non semplici, il numero 8 ha optato per il salto di categoria con la speranza di rilanciarsi con la vittoria di un campionato altamente competitivo come quello del CEV, alla stregua di quanto fatto dal campione 2020 Ferm&igrave;n Aldeguer.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Mika Pe?rez (@mikaperez8)      Perez: &quot;Un passo importante per la mia carriera&quot;   &quot;Sono davvero molto contento di annunciare che quest&#39;anno garegger&ograve; nel CEV Superstock 600 come portacolori del Dayam77 Racing Team. Si tratta di un passo molto importante per la mia carriera da pilota e non vedo l&#39;ora di dimostrare ci&ograve; che sar&agrave; in grado di fare con una 600&quot;, ha detto lo spagnolo attraverso i propri profili social.  La nuova avventura inizier&agrave; questa settimana, in cui svolger&agrave; i primi test precampionato sul circuito di Jerez de la Frontera.&nbsp;&nbsp;  MotoGP, ufficiale: Marc Marquez non correr&agrave; in Qatar 

Il 21enne nativo di Altea &egrave; stato uno dei protagonisti assoluti del mondiale SSP300 nelle ultime stagioni, ma quest&#39;anno affronter&agrave; una nuova sfida e sar&agrave; al via del campionato spagnolo con una Yamaha R6&nbsp;

CEV: Mika Perez riparte dalla Stock 600 con il team Dayam77

Michael Ruben Rinaldi fa valere la sua leadership nella Stock 1000 edizione 2017, conquistando la pole position al termine delle qualifiche di Donington grazie al tempo di 1&rsquo;29&rdquo;587. Il romagnolo della Ducati risponde cos&igrave; al corregionale Roberto Tamburini (Yamaha), che aveva chiuso in testa la giornata di prove di ieri e che oggi si &egrave; piazzato secondo a 0&rdquo;267 di distacco dal leader.  LOTTA A QUATTRO? - Grazie a questi risultati, i due azzurri fanno sognare gli appassionati di casa nostra, prenotando un duello rosso-blu per la gara in programma domani. A rovinare i piani, ci proveranno il compagno di squadra di Tamburini, Florian Marino e il turco Toprak Razgatlioglu: il francese ha chiuso terzo a quattro decimi mentre il portacolori Kawasaki si &egrave; piazzato subito alle sue spalle, a mezzo secondo da Rinaldi.  SANDI, OUTSIDER DI LUSSO - Altri tre, gli italiani in grado di centrare la top ten: Federico Sandi &egrave; stato bravo a chiudere tra i primi cinque con la BMW Berclaz mentre Marco Faccani, con la BMW Althea, &egrave; settimo. L&rsquo;Aprilia Nuova M2 guidata da Luca Vitali, invece, &egrave; decima. Calia (Phoenix Racing), con l&rsquo;unica Suzuki in gara, &egrave; tredicesimo e Manfredi (Kawasaki) quindicesimo. 

Rinaldi (Ducati) precede Tamburini (Yamaha) di due decimi. I due azzurri si prenotano per un&rsquo;altra sfida al top della categoria. Marino e Razgatlioglu permettendo&hellip;

STK1000 Donington, qualifiche: duello italiano

Gi&agrave; in mattinata, in occasione delle libere 1, aveva fatto vedere di avere un buon feeling con Donington. Nel pomeriggio, Roberto Tamburini si &egrave; confermato al vertice con la sua Yamaha R1 del Team Pata (1&rsquo;29&rdquo;980), unico del gruppo Stock 1000 ad abbattere il muro del minuto e mezzo.&nbsp;  QUATTRO SU CINQUE - Alle sue spalle, il leader della classifica generale Michael Ruben Rinaldi (Ducati) a due decimi, seguito dall&rsquo;altra Yamaha Pata di Florian Marino a sette decimi e, con un tempo &ldquo;fotocopia&rdquo;, da Federico Sandi con la BMEW. Quarto italiano nella top five &egrave; Marco Faccani, davanti a Razgatlioglu, Suchet, Scheib, Guarnoni e Mykhalchyk, che completa la classifica dei primi dieci.&nbsp; Tra gli altri italiani nella zona &ldquo;calda&rdquo;, da segnalare l&rsquo;undicesima piazza di Kevin Calia con l&rsquo;unica Suzuki in grigli a(quella del Team Phoenix), la dodicesima di kevin Manfredi e la 14esima di Luca Vitali.&nbsp;  &nbsp; 

Il romagnolo della Yamaha conferma il primo posto della mattina e chiude davanti a Rinaldi e al compagno di squadra Marino

STK1000 Donington, libere2: Tamburini show

Due vittorie e un secondo posto. Questo, dopo la gara di Imola corsa oggi, il bottino di Michael Ruben Rinaldi e della Ducati Aruba.it in un&rsquo;edizione della Stock 1000 tra le pi&ugrave; competitive (e qualitativamente elevate) degli ultimi anni.&nbsp;  NUOVO PADRONE DELLA CATEGORIA? - Il romagnolo ha vinto anche sul difficile tracciato &ldquo;Enzo e Dino Ferrari&rdquo;, dopo tre partenze necessarie a causa dell&rsquo;esposizione di due bandiere rosse. Ci &egrave; riuscito grazie ad una gara perfetta, che gli ha permesso di tagliare il traguardo con 2&rdquo;309 secondi di vantaggio rispetto al connazionale Roberto Tamburini. Il romagnolo della Yamaha Pata ha portato a casa 20 punti importanti per il campionato (&egrave; terzo a 27 lunghezze dal corregionale), regolando sul traguardo il turco Toprak Razgatlioglu, che grazie a questo terzo posto &egrave; secondo in classifica con 16 punti di distacco da Rinaldi.  BENE SANDI, FACCANI E FERRARI - Il turco della Kawasaki Puccetti si &egrave; messo alle spalle tre italiani (tutti su BMW) che hanno chiuso molto vicini al terzo gradino del podio: stiamo parlando del ligure Federico Sandi, di Marco Faccani e di Matteo Ferrari, giunti nell&rsquo;ordine dal quarto al sesto posto. Top ten per Suchet, Jones, Schatch e Federico Sanchioni, che completa cos&igrave; il trionfo azzurro a Imola fatto di sei italiani nei primi dieci posti dell&rsquo;ordine d&rsquo;arrivo. Numerose le cadute: tra quelle &ldquo;eccellenti&rdquo;, Marino, Scheib, Nocco, Marconi, Manfredi e Vitali. &nbsp; 

Il romagnolo della Ducati centra il successo e aumenta il vantaggio in classifica generale. Alle sue spalle Tamburini e Razgatlioglu. Sei italiani nel primi dieci &nbsp;

STK1000 Imola, gara: Rinaldi guida il trionfo azzurro

Dopo l&rsquo;exploit di Roberto Tamburini nelle libere1 di stamattina (1&rsquo;50&rdquo;198 il suo miglior crono), a centrare il primo tempo nelle libere2 della Stock 1000 a Imola &egrave; stato il turco Toprak Razgatlioglu.  CINQUE CENTESIMI - Terzo nella prima sessione, il pilota Kawasaki del Team Puccetti ha stabilito un 1&rsquo;49&rdquo;887 che gli &egrave; valso il primo posto provvisorio. Alle sue spalle, l&rsquo;ottimo ligure Federico Sandi con la BMW del Team Berclaz a meno di un decimo di secondo, seguito dal francese Florian Marino (Yamaha &ndash; Pata) e dal leader della classifica, Michael Ruben Rinaldi (Ducati &ndash; Aruba).  ITALIANI OK - Il romagnolo guida un folto gruppo di azzurri, visto che alle sue spalle si sono piazzati, nell&rsquo;ordine, Marconi, Tamburini (caduto nelle battute iniziali), Ferrari e Vitali, ottavo alla fine. Chiudono la top ten Jones e il francese Guarnoni. 

Il turco della Kawasaki Puccetti chiude da leader la prima giornata di prove &nbsp;

STK Imola, libere2: Razgatlioglu di un soffio su Sandi

Dalla Entry List provvisoria si evince che, nella prossima stagione, 31 piloti si sfideranno sul palcoscenico europeo della Superstock 1000. Nel 2017 ci saranno un totale di 23 team e mancheranno coloro che sono stati i protagonisti della scorsa stagione: Raffaele de Rosa e Leandro Mercado. La categoria ospiter&agrave; una vasta gamma di talenti, con molti piloti esperti che si schiereranno in griglia. Maximilian Scheib (Nuova M2 Racing) sar&agrave; l&rsquo;unico pilota ad essere salito sul gradino pi&ugrave; alto del podio nella STK1000 durante la scorsa stagione, ma dovr&agrave; guardarsi le spalle da molti temibili avversari: la categoria promette di essere pi&ugrave; competitiva e serrata che mai.   

Diamo un primo sguardo a chi disputer&agrave; la categoria

Stock 1000: la entry list del 2017

Formula vincente non si cambia. La FMI ha confermato anche per la stagione 2016 del Campionato Italiano Velocit&agrave; le due partenze a week-end: una gara il sabato e una la domenica, soluzione adottata quest&rsquo;anno anche dalla Dorna per il mondiale Superbike. Novit&agrave;? Tutti i 12 round saranno trasmessi in diretta su SKY MotoGP HD (canale 208). Si partir&agrave; questo fine settimana (14 e 15 maggio) dal circuito romano di Vallelunga e saranno ben cinque le classi coinvolte: PreMoto3, Sport 4T, Moto3, Supersport e Superbike. Venticinque gli iscritti in pianta stabile nella &ldquo;classe regina&rdquo;, a livello di nomi degna delle griglie mondiali.  QUANTI NOMI! - Al &ldquo;Piero Taruffi&rdquo; ci saranno i protagonisti della scorsa stagione, come il campione in carica Michele Pirro (Ducati &ndash; Barni Racing Team), tester della &ldquo;rossa&rdquo;, spesso wild-card MotoGP e Superbike ma impegnato a tempo pieno nell&rsquo;italiano. Il pugliese dovr&agrave; vedersela con i due diretti rivali del 2015, Roberto Tamburini (Aprilia &ndash; Nuova M2 Racing) e Ivan Goi con l&rsquo;altra Panigale firmata Barni, pronti alla rivincita. Al via ci saranno anche &ldquo;vecchie&rdquo; conoscenze della Superbike iridata come Alessandro Polita, Alessio Corradi, Lorenzo Mauri e i rientranti Matteo Baiocco e Lorenzo Lanzi, insieme ad alcuni nomi che hanno caratterizzato la zona alta della classifica della categoria negli ultimi anni come Luca Conforti, Simone Saltarelli, Remo Castellarin e Kevin Calia.  DALLA STOCK IRIDATA - Vallelunga sar&agrave; anche il circuito del debutto nella Superbike tricolore di un ex-Moto3, il giovane Matteo Ferrari mentre mancheranno purtroppo, a causa degli infortuni rimediati nelle gare della Stock 1000 FIM Cup, sia Riccardo Russo che il suo compagno in Yamaha, Florian Marino. In compenso, sar&agrave; lunga la lista delle wild-card provenienti dalla Stock 1000 mondiale e pronti a sfidarsi sull&rsquo;impegnativo tracciato romano: tra queste, confermate le presenze del pilota di &ldquo;casa&rdquo;, Fabio Massei, di Niccol&ograve; Canepa, Alessandro Andreozzi e del leader della classifica iridata, Raffaele De Rosa. Si, &egrave; un CIV da mondiale. 

La stagione 2016 scatter&agrave; questo week-end dal circuito romano. Oltre ai tanti &ldquo;nomi&rdquo; iscritti stabilmente (Goi, Pirro, Baiocco, Polita e Tamburini) anche wild card illustri come De Rosa, Canepa e Massei

CIV, Superbike da &ldquo;mondiale&rdquo; a Vallelunga

di Federico Porrozzi    Cancellata la Stock 600 europea dal programma di gare del 2016 (in realt&agrave; &egrave; stata &ldquo;accorpata&rdquo; a livello regolamentare con la Supersport iridata), l&rsquo;unica vera classe &ldquo;propedeutica&rdquo; del circus delle derivate di serie &egrave; rimasta la Coppa del Mondo FIM Superstock 1000.  TANTA ITALIA - La prima delle nove tappe in calendario per il 2016 questo fine settimana da Aragon: ben 35 i piloti iscritti, a dimostrare l&rsquo;ottimo stato di salute di cui godono anche le categorie cosiddette &ldquo;minori&rdquo; del circus delle derivate di serie. Di questi 35, ben 21 sono italiani. Quasi un terzo. Un numero importante, che rivela quanto i nostri puntino a fare il &ldquo;grande salto&rdquo; verso la Superbike passando proprio per questa categoria.   CHE OCCASIONE! - L&rsquo;ultimo esempio, del resto, rafforza ancora pi&ugrave; la convinzione che questa sia la strada giusta: Lorenzo Savadori, campione Stock 1000 in carica, &egrave; appena passato alla Superbike con l&rsquo;Aprilia del Team Iodaracing e le prestazioni da top ten centrate in Thailandia ne sono un&rsquo;ulteriore conferma. Lanciato Savadori nell&rsquo;olimpo delle derivate, chi sar&agrave; il pilota da battere in questo 2016?  TAMBURINI FAVORITO - Il primo nome che viene in mente, scontato, &egrave; quello di Roberto Tamburini: 25enne riminese, l&rsquo;anno scorso &egrave; stato il rivale numero uno di Savadori e quest&rsquo;anno, passato all&rsquo;Aprilia del Team Nuova M2 Racing, avr&agrave; tutti gli occhi puntati addosso: 3 pole position, 3 vittorie, 2 secondi e un terzo posto centrati nel 2015 sono il suo &ldquo;pesante&rdquo; biglietto da visita.  DE ROSA CERCA LA VITTORIA - Altri? Di certo Raffaele De Rosa. Il 29enne campano, tra i pi&ugrave; esperti del lotto, ha chiuso la stagione 2015 al terzo posto con la Ducati di Althea e quest&rsquo;anno, alla guida della BMW dello stesso team, andr&agrave; a caccia delle vittorie che finora gli sono mancate per lottare fino in fondo per il titolo iridato.   STRANIERI TERRIBILI - Attenzione anche ai due francesi Jeremy Guarnoni (23enne di Tolosa con la Kawasaki Pedercini), tra i protagonisti delle ultime stagioni e Florian Marino, 25enne di Cannes al rientro stabile in Stock sulla Yamaha R1 ufficiale del Team Pata, dopo le esperienze in Supersport e nella Stock 600 di cui &egrave; stato campione. Parlando &ldquo;straniero&rdquo;, da tenere in considerazione il 19enne turco Toprak Razgatlioglu, campione Stock 600 in carica che dopo una stagione da dominatore nell&rsquo;europeo debutta in Stock 1000 con la Kawasaki del Team Puccetti. Rientro importante anche per l&rsquo;argentino Leandro Mercado. Il 24enne di Cordoba, campione della categoria nel 2014, salir&agrave; in sella alla Ducati del Team Aruba dopo una stagione intera di Superbike. Attenzione anche all&rsquo;australiano Brian Staring (Kawasaki) e al ceco Miroslav Popov, al debutto con la Yamaha.  RUSSO, LA VOLTA BUONA? - Gli altri italiani? Esordir&agrave; stabilmente in Stock 1000 Riccardo Russo: per il 24enne campano, dopo tre stagioni di Stock 600 (e il titolo di vice-campione nel palmares), tre nella Supersport (senza risultati di prestigio) e qualche apparizione sia nella Stock 1000 che nella Superbike &egrave; arrivato il momento di capire se ha i mezzi per diventare &ldquo;grande&rdquo;: la Yamaha R1 del Team Pata &egrave; una bella occasione&hellip;  SALTO IN ALTO? - Parlando ancora di talenti in attesa di &ldquo;sbocciare&rdquo; definitivamente, da seguire il 2016 del 22enne emiliano Kevin Calia (sempre con l&rsquo;Aprilia &ndash; Nuova M2 Racing), del 24enne riminese Luca Vitali (al debutto nella 1000 con la BMW del Team 2R Racing) del 25enne romano Fabio Massei (passato dalla Honda alla Yamaha &ndash; Team Trasimeno), costante nel 2015 ma mai in grado di salire sul podio e del 22enne ravennate Marco Faccani (Ducati &ndash; Triple M-Racing), arrivato qui dopo l&rsquo;esperienza in Supersport la vittoria del titolo Stock 600 nel 2014.  SORPRESE? A proposito di europeo Stock 600, c&rsquo;&egrave; attesa per l&rsquo;esordio nella categoria di Michael Ruben Rinaldi: 20enne riminese, il vice-campione continentale guider&agrave; l&rsquo;altra Ducati di Aruba Racing.  Altro nome da tenere d&rsquo;occhio &egrave; quello di Alessandro Andreozzi, 25enne di Macerata che dopo una stagione 2015 sfortunata &egrave; pronto al riscatto in sella alla Kawasaki Pedercini. Sorprese possibili sono attese anche dal 20enne milanese Andrea Tucci (Yamaha, ex-Team Italia stock 600), dal 23enne concittadino Luca Salvatori (ex-althea ora con Aprilia GP project) ma anche da Luca Marconi, Francesco Cavalli e Federico D&rsquo;Annunzio, dagli ex-protagonisti del CIV Andrea Mantovani, Luca Oppedisano e Roberto Mercandelli, da Alessandro Simoneschi, Federico Sanchioni e Emanuele Pusceddu, quest&rsquo;ultimo tra i protagonisti dell&rsquo;European Junior Cup del 2015. 

Sul circuito spagnolo si aprir&agrave; la stagione 2016 della Coppa del Mondo FIM Superstock 1000. Su 35 iscritti, ben 21 sono &ldquo;nostri&rdquo;. Chi prender&agrave; il testimone da Savadori?

Stk 1000, Aragon: la carica degli italiani

Roberto Tamburini sulla BMW del Team MotoxRacing ha conquistato la prima posizione nello schieramento di partenza per la gara della Coppa FIM Superstock 1000 in programma domani a Donington.  Il pilota riminese, vincitore nell&rsquo;esordio stagionale di Aragon, ha preceduto il rivale e connazionale Lorenzo Savadori di 243 millesimi, con un altro italiano, Raffaele De Rosa, a completare la prima fila.  Quarta posizione per il francese Jeremy Guarnoni, a precedere Kev Coghlan e Ondrej Jezek, che chiudono una top-6 compresa in poco pi&ugrave; di sette decimi. Il due volte vincitore del titolo STK1000 Sylvain Barrier scatter&agrave; invece dalla settima casella in sella alla YZF-R1M del Team G.M Racing, con la quale sta cominciando a trovare il giusto affiatamento in pista.  Qui i risultati delle qualifiche della Stock 1000.

Roberto Tamburini sulla BMW del Team MotoxRacing ha conquistato la prima posizione nello schieramento di partenza per la Coppa FIM Superstock 1000

Stock 1000: pole per Tamburini

Ad Aragon, terza tappa del Mondiale Superbike, hanno debuttato anche le due classi Stock, la Superstock 1000 FIM Cup e l&rsquo;Europeo Stock 600 (che in Australia a Thailandia non sono andate).  Nella Superstock 1000, Roberto Tamburini &egrave; stato il pi&ugrave; veloce nelle libere 1, mentre Lorenzo Savadori &egrave; quarto a 6 decimi e Raffaele De Rosa, appena fuori dalla top ten della mattinata, ha l&rsquo;11&deg; tempo.  Nella 600, il miglior tempo &egrave; del francese Clere, ma nella top ten ci sono ben 6 italiani: Caricasulo, Rinaldi, Morrentino, Tucci, Vitali, Casalotti.  Superstock 1000: i tempi delle libere 1  Superstock 600: i tempi delle libere 1

Nella Stock 600 ci sono sei italiani nella Top Ten. Tutti i TEMPI

Aragon, Stock 1000: Tamburini il pi&ugrave; veloce nelle libere 1

L'ingegnere olandese Jan Witteveen, vincitore di 40 titoli mondiali tra l'off-road e il mondiale di velocit&agrave; (tra cui quelli conquistati da Max Biaggi con l'Aprilia 250), ha presentato a Trieste il Campionato Europeo di Velocit&agrave; Stock 250 4 Tempi, che si svolger&agrave; nel contesto del Campionato Alpe Adria.  L'ing. Witteveen ha spiegato le caratteristiche tecniche delle moto che saranno ammesse a partecipare a questa serie, fortemente voluta dalla Federazione Motociclistica Europea, per dare ai giovani piloti un campionato economico e "facile" nel quale muovere i primi passi in ambito continentale.  "Questa serie &egrave; l'idea che mancava!" ha commentato Witteveen. "Passare dalle minimoto direttamente in Moto3 &egrave; dura, la Stock 250 4 tempi &egrave; il perfetto gradino intermedio. La moto &egrave; leggera - circa 90 kg - e la potenza &egrave; ben bilanciata: 35-36 cavalli, uguale per tutte le moto grazie ad una centralina unica. La moto cosa meno di 10.000 euro, ma questo non significa minor sicurezza o validit&agrave;. Significa solo che non ci sono materiali costosi come il carbonio, il titanio o il magnesio, ma l'alluminio e l'acciaio sono sufficienti per costruire un'ottima moto! Queste moto richiamano le 125 Sport Production degli anni Novanta: e da quel campionato sono usciti piloti come Capirossi, Biaggi e Rossi".    Una delle moto che prender&agrave; parte al nuovo campionato &egrave; stata protagonista della presentazione: &egrave; realizzata da Franco Moro, ma il campionato &egrave; aperto a tutti i Costruttori.  "Il nuovo campionato Europeo Stock 250 sta suscitando grande attenzione", ha aggiunto Luigi Favarato, presidente dell'Alpe Adria Motorcycle Union. "Squadre e piloti da Francia, Spagna, Germania, Olanda, Slovacchia, Repubblica Ceca e Italia si sono gi&agrave; iscritti per partecipare. Nelle prossime settimane presenteremo la serie in altri Paesi europei dell'area Alpe Adria. Siamo orgogliosi di essere i promotori di questo nuovo campionato che correr&agrave; nel contesto dell'Ape Adria. Dar&agrave; a molti giovani piloti l'opportunit&agrave; di vivere un'esperienza importante nella loro carriera sportiva".  E' stato reso noto anche il calendario del campionato europeo Stock 250 4 tempi:  17 maggio Adria Raceway (Italia) 31 maggio Pannoniaring (Ungheria) 21 giugno Grobnik (Croazia) 19 luglio&nbsp; Most (Repubblica Ceca) 9 agosto Hungaroring (Ungheria) 13 settembre Slovakiaring (Slovacchia) Fiammetta La Guidara &nbsp;

L'ingegnere olandese vincitore di 40 titoli mondiali ha presentato a Trieste il Campionato Europeo che si svolger&agrave; nel contesto dell'Alpe Adria

Jan Witteveen e la Stock 250 Europea

L'anno prossimo il panorama internazionale si arricchisce di un challenge in pi&ugrave;: arriva il campionato europeo 250 Stock. Ad annunciarlo &egrave; la stessa FIM Europe, che lo ha fortemente voluto per incrementare la partecipazione dei giovani piloti in una classe propedeutica ad altri campionati internazionali in circuito.  Il nuovo campionato si articoler&agrave; in sei gare doppie e il calendario seguir&agrave; quello del campionato Alpe Adria. Si comincia proprio dal circuito veneto di Adria per poi approdare in Ungheria, sul Pannoniaring, in Croazia, a Rijeka, in Repubblica Ceca, sul tracciato di Most, e infine di nuovo in Ungheria, ma all'Hungaroring, prima della finale in Slovacchia, sullo Slovakiaring. La moto coster&agrave; al massimo 10.000 euro.  "Volevamo organizzare un campionato in pista credibile, abbordabile e forte, per le federazioni, per le squadre e per i piloti", ha detto il dottor Wolfgang Srb, presidente di FIM Europe. "Da luglio abbiamo iniziato a aprlare con Dorna e grazie a una stretta collaborazione l'anno prossimo avremo un campionato europeo in Moto2 e in Superbike. Ci mancava ancora un campionato europeo facile, economico e credibile, che potesse rappresentare un gradino fondamentale per i giovani. La scorsa estate abbiamo cominciato a parlare con Luigi Favarato, presidente di Alpe Adria. Non volevamo dar vita ad un monomarca, ma ad una sfida aperta a tutti i costruttori. Ora possiamo permettercelo".  "Abbiamo sfidato le federazioni e gli organizzatori a sviluppare delle classi abbordabili per i campionati europei, specialmente per i giovani", ha aggiuto Martin De Graaff, presidente dello Sporting Council di FIM Europe. "Se inizi con questa classe dopo puoi passare facilmente ai gradini superiori. Insieme alle federazioni stiamo cercando soluzioni diverse anche in altre classi, quindi questo &egrave; soltanto linizio. Ovviamente dobbiamo avere molti piloti in ogni classe, affinch&eacute; gli organizzatori possano coprire le spese del circuito".  "E' una specie di Pre-Moto3", ha commentato Luigi Favarato, presidente dell'Unione Alpe Adria. "E' un campionato per giovani che non possono spendere troppo. La FIM Europe ci ha chiesto di scrivere i regolamenti sportivi e tecnici di questa classe, e noi lo abbiamo fatto con grande piacere, anche perch&eacute; questo campionato &egrave; un'ottima opportunit&agrave; non solo per Alpe Adria ma anche per molti Paesi Europei".  (Nella foto, da sinistra Luigi Favarato, presidente di Alpe Adria, Wolfgang Srb, presidente di FIM Europe e Martin De Graaff, presidente dello Sporting Council di FIM Europe. La moto &egrave; stata realizzata da Franco Moro ed &egrave; motorizzata Sherco) Fiammetta La Guidara

L'anno prossimo il panorama internazionale si arricchisce di un challenge in pi&ugrave;: arriva il campionato europeo "low cost"

Arriva l'europeo 250 Stock

A Magny Cours Marco Faccani, che &egrave; gi&agrave; campione (leggi QUI) &egrave; stato il pi&ugrave; veloce nelle prime prove libere della stock 600.  Faccani, che l&rsquo;anno prossimo passer&agrave; in Supersport (leggi QUI) ha preceduto&nbsp;&nbsp;&nbsp; nella classifica dei tempi due francesi, Berchet e Dumond. Quarto tempo a 5 decimi per Luca Salvadori.  Settimo Caricasulo, 11&deg; Tucci.

Il campione precede due francesi. Quarto Salvadori

Stock 600 Francia, Faccani primo nella FP1

La storia di Marco Faccani, vent&rsquo;anni, di Ravenna, &egrave; quella di tanti ragazzi cresciuti in un ambiente molto stimolante per i giovani piloti. Un po&rsquo; di minimoto a sette anni, un&rsquo;esperienza nel minicross dove ha imparato a guidare grintoso e poi la trafila delle formule minori. Fino ad arrivare al Team Puccetti Kawasaki, appoggiato dalla Federazione Italiana. Marco &egrave; uno che non viene da una famiglia ricca e il posto se lo &egrave; guadagnato facendo vedere qualit&agrave; di guida ma anche seriet&agrave; e preparazione. &laquo;Sono perito meccanico, mi sono anche iscritto ad ingegneria meccanica, ma &egrave; difficile correre e studiare&raquo;.      Il ragazzo ha un indubbio vantaggio: la conoscenza tecnica. &laquo;Mi piace la meccanica, ma anche l&rsquo;elettronica. Ho un buonissimo rapporto con i tecnici e mi piace interagire. Per&ograve;, quando si arriva alle qualifiche o alle gare, torno ad essere solo un pilota e mi fido al 100% dei miei tecnici&raquo;.  In un mondo in cui molti piloti, anche a livello mondiale, non brillano per conoscenze tecniche, uno come Faccani ha qualcosa in pi&ugrave;. Che mette in mostra durante le gare (ne ha vinte cinque su sei in questa stagione), correndo come fanno quelli bravi davvero; prepara la moto molto bene, trova un passo di gara veloce e cerca di riproporlo fino all&rsquo;arrivo. Non &egrave; uno da exploit e, in questo, ricorda un altro italiano che sta facendo molto bene in Moto2 e che cresce con progressione: Franco Morbidelli. Eppure non &egrave; uno che ama correre solo. &laquo;In fin dei conti il mio punto di forza sono le staccate, quindi i sorpassi, e sono pronto anche alle gare con gruppi che si giocano la vittoria, ma quest&rsquo;anno non c&rsquo;&egrave; stata molta bagarre e ho corso in un altro modo, mi sono adeguato&raquo;.    Il futuro, anche a causa di una taglia atletica oltre il metro e ottanta, &egrave; nelle derivate di serie. &laquo;Mi piace la Supersport, &egrave; una bella categoria; la Moto2, invece, &egrave; un po&rsquo; piccola per me&raquo;.  Il progetto per il prossimo anno prevede che resti nel Team Puccetti, soprattutto se verr&agrave; confermata la presenza al suo fianco di Kenan Sofuoglu.  Per Alfredo Mastropasqua, coordinatore dei team federali, sarebbe il massimo: &laquo;Con un pilota cos&igrave; forte al suo fianco, Marco pu&ograve; imparare in fretta. Kenan ha soprattutto una dote: la pignoleria nei briefing con i tecnici. Si confronta per ore e un pilota tecnico come Faccani potrebbe arricchire il suo bagaglio di conoscenze&raquo;.  Marco Masetti  &nbsp;

La bella storia del campione Stock 600. Pronto a passare in Supersport 

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