Formula vincente non si cambia. La FMI ha confermato anche per la stagione 2016 del Campionato Italiano Velocit&agrave; le due partenze a week-end: una gara il sabato e una la domenica, soluzione adottata quest&rsquo;anno anche dalla Dorna per il mondiale Superbike. Novit&agrave;? Tutti i 12 round saranno trasmessi in diretta su SKY MotoGP HD (canale 208). Si partir&agrave; questo fine settimana (14 e 15 maggio) dal circuito romano di Vallelunga e saranno ben cinque le classi coinvolte: PreMoto3, Sport 4T, Moto3, Supersport e Superbike. Venticinque gli iscritti in pianta stabile nella &ldquo;classe regina&rdquo;, a livello di nomi degna delle griglie mondiali.  QUANTI NOMI! - Al &ldquo;Piero Taruffi&rdquo; ci saranno i protagonisti della scorsa stagione, come il campione in carica Michele Pirro (Ducati &ndash; Barni Racing Team), tester della &ldquo;rossa&rdquo;, spesso wild-card MotoGP e Superbike ma impegnato a tempo pieno nell&rsquo;italiano. Il pugliese dovr&agrave; vedersela con i due diretti rivali del 2015, Roberto Tamburini (Aprilia &ndash; Nuova M2 Racing) e Ivan Goi con l&rsquo;altra Panigale firmata Barni, pronti alla rivincita. Al via ci saranno anche &ldquo;vecchie&rdquo; conoscenze della Superbike iridata come Alessandro Polita, Alessio Corradi, Lorenzo Mauri e i rientranti Matteo Baiocco e Lorenzo Lanzi, insieme ad alcuni nomi che hanno caratterizzato la zona alta della classifica della categoria negli ultimi anni come Luca Conforti, Simone Saltarelli, Remo Castellarin e Kevin Calia.  DALLA STOCK IRIDATA - Vallelunga sar&agrave; anche il circuito del debutto nella Superbike tricolore di un ex-Moto3, il giovane Matteo Ferrari mentre mancheranno purtroppo, a causa degli infortuni rimediati nelle gare della Stock 1000 FIM Cup, sia Riccardo Russo che il suo compagno in Yamaha, Florian Marino. In compenso, sar&agrave; lunga la lista delle wild-card provenienti dalla Stock 1000 mondiale e pronti a sfidarsi sull&rsquo;impegnativo tracciato romano: tra queste, confermate le presenze del pilota di &ldquo;casa&rdquo;, Fabio Massei, di Niccol&ograve; Canepa, Alessandro Andreozzi e del leader della classifica iridata, Raffaele De Rosa. Si, &egrave; un CIV da mondiale. 

<p>La stagione 2016 scatter&agrave; questo week-end dal circuito romano. Oltre ai tanti &ldquo;nomi&rdquo; iscritti stabilmente (Goi, Pirro, Baiocco, Polita e Tamburini) anche wild card illustri come De Rosa, Canepa e Massei</p> 

CIV, Superbike da &ldquo;mondiale&rdquo; a Vallelunga<br /> 

di Federico Porrozzi    Al termine di una sessione di prove condizionata da numerose cadute, a conquistare a Imola la pole position della Superstock 1000 &egrave; stato Roberto Tamburini.  Il portacolori Aprilia Nuova M2 Racing ha sfruttato al meglio il potenziale di una RSV4 che, evidentemente, in versione Superstock si trova a suo agio tra le curve del Santerno (l&rsquo;anno scorso vinse la gara con Savadori): 1&rsquo;49&rdquo;672 il limite che permetter&agrave; a &ldquo;Tambu&rdquo; di partire davanti a tutti, migliore di poco meno di due centesimi di secondo rispetto al crono fatto registrare, sempre nelle battute finali, da Leandro Mercado.   MERCADO RITROVATO - AL&rsquo;argentino della Ducati Aruba.it sembra potersi riscattare al meglio dopo la prestazione sfortunata di Assen e domani scatter&agrave; dal via con il ruolo di rivale numero uno di Tamburini per la vittoria. L&rsquo;alfiere Aprilia, per&ograve;, dovr&agrave; guardarsi le spalle anche da un numero importante di connazionali pronti a ben figurare sul tracciato di casa.  PATTUGLIA - Sono sei in tutto, &ldquo;capitanati&rdquo; da Marco Faccani, terzo con la Ducati Triple-M Racing a soli sette centesimi dalla pole. Dietro di lui, nell&rsquo;ordine, il vincitore dell&rsquo;ultima gara olandese, Raffaele De Rosa (BMW), Kevin Calia (Aprilia), Luca Salvadori (Aprilia) e Michael Ruben Rinaldi che, come gli altri, non ha potuto sfruttare il rush finale degli ultimi tre minuti a causa dell&rsquo;esposizione della bandiera rossa per la caduta (senza conseguenze) di Mantovani. Nella top ten anche il turco Razgatlioglu, rientrato dall&rsquo;infortunio, Luca Vitali (BMW) e lo svizzero Suchet (Yamaha). 

Sei azzurri tra i primi sette: comanda Tamburini su Aprilia, davanti di un soffio all&rsquo;argentino Mercado e a Faccani con la Ducati  

STK Imola, prove: dominio italiano

di Federico Porrozzi   Partiamo dicendo il feeling tra Ducati e Aragon &egrave; buono: in sei anni di gare sul circuito spagnolo, la &ldquo;rossa&rdquo; ha conquistato tre vittorie (Giugliano nel 2011, Mercado nel 2014 e 2016) e un secondo posto con Canepa nel 2013.  CONFERMA ARGENTINA - Il dominio della Ducati nel primo round della stagione 2016, quindi non &egrave; una sorpresa: l&rsquo;esperto Mercado ha replicato il successo di due anni fa e Rinaldi, da esordiente assoluto, ha dato del filo da torcere al compagno di squadra, superandolo spesso e &ldquo;mollando&rdquo; la presa solo sotto la bandiera a scacchi, dimostrando comunque di trovarsi gi&agrave; a suo agio sulla Panigale.  DUCATI, DECISIVA NEL FINALE - A stupire, oltre alla &ldquo;freddezza&rdquo; dell&rsquo;argentino nelle faci decisive, &egrave; stata la maturit&agrave; dell&rsquo;italiano e anche il modo in cui la Ducati ha fatto la differenza quando contava, ovvero nei giri finali con le gomme in crisi. I due alfieri del Team Aruba.it sono riusciti a difendersi dal rientro di Raffaele De Rosa e degli altri rivali.  BMW, SILENZIO EFFICACE - Ma&hellip; sar&agrave; sempre cos&igrave;? La sensazione &egrave; che gli altri non rimarranno a guardare. Raffaele De Rosa, silenzioso e timido (ma veloce) pilota del Team Althea, &egrave; stato autore di un grande recupero e su una delle moto pi&ugrave; &ldquo;datate&rdquo; del lotto (ma evidentemente meglio preparate) si &egrave; dimostrato competitivo: arrivare a un secondo dal duo di testa &egrave; un bel biglietto da visita per le prossime gare.  YAMAHA, OK IN PROVA - Stesso discorso per i due alfieri Yamaha, Riccardo Russo e Florian Marino. Grandi protagonisti delle prove, hanno mancato la battaglia per il podio a causa del salto di una marcia e della mancanza di feeling nel finale ma la R1 del Team Pata &egrave; giovane e i piloti validi ed esperti. Se il buongiorno si vede dal mattino&hellip;  APRILIA, ASSEN E&rsquo; AMICA - Da Assen &egrave; atteso il riscatto di Roberto Tamburini e dell&rsquo;Aprilia: il romagnolo &egrave; stato sfortunato protagonista di una scivolata mentre lottava per il podio ma in Olanda avr&agrave; l&rsquo;occasione di rifarsi. Anche perch&eacute; il testimone &egrave; &ldquo;pesante&rdquo;: l&rsquo;anno scorso Savadori torn&ograve; da Assen con la coppa del primo&hellip;  GLI ALTRI - A proposito di Aprilia, ad Assen &egrave; atteso ad un ulteriore step verso l&rsquo;alto il compagno di squadra di Tamburini, Kevin Calia, buon sesto in Spagna ma non in grado di impensierire le prime tre posizioni. Si aspettano conferme anche da Mantovani, Massei, Marconi e Vitali (in realt&agrave; vorremmo vederli pi&ugrave; su del settimo posto) mentre sono attese le rivincite di Faccani, Tucci, Oppedisano, del giovane Pusceddu (protagonista delle prove ma subito ko in gara) ma anche di Jeremy Guarnoni e, quando rientrer&agrave; dall&rsquo;infortunio, di Toprak Razgatlioglu, campione Stock 600 in carica. 

La Panigale ha dominato nel round d&rsquo;apertura ma sar&agrave; sempre cos&igrave;? I rivali sono arrivati ad un soffio e, nonostante scivolate e salti di marcia, sembrano molto vicini

STK: Ducati, quanti avversari avrai?

di Federico Porrozzi   Se il buongiorno si vede dal mattino, il week-end della R1 e del Team Pata Yamaha potrebbe diventare uno di quelli da ricordare.  BELLA PARTENZA - Al termine della prima sessione di prove libere del round d&rsquo;apertura della stagione 2016, in programma sul circuito spagnolo di Aragon, &egrave; stato Riccardo Russo a far segnare il miglior tempo con 1&rsquo;54&rdquo;756 stabilito in soli sei giri completati. Il talento campano, arrivato in Stock quest&rsquo;anno dopo l&rsquo;esperienza Supersport, &egrave; stato l&rsquo;unico a scendere sotto il minuto e 55, seguito dal compagno di squadra, il francese Florian Marino, distante mezzo secondo.  PUSCEDDU, CHE ESORDIO! - Dietro le due Yamaha, sventola alta la bandiera tricolore con tre Ducati, un&rsquo;Aprilia e quattro piloti italiani: se il terzo posto di Marco Faccani (Triple-M Racing) &egrave; una sorpresa fino ad un certo punto, visto che arriva dalla Supersport, a stupire notevolmente &egrave; il quarto dell&rsquo;esordiente romano Emanuele Pusceddu, salito in stock dopo un&rsquo;ottima stagione nella European Junior Cup: in sella alla Panigale dell&rsquo;SK-Racing Team by Barni, il 19enne ha dimostrato di trovarsi subito a suo agio in questa categoria e sar&agrave; interessante seguire da vicino il suo week-end.  BELL&rsquo;ITALIA! - Nella top five ha chiuso anche il favorito per il titolo, Roberto Tamburini, all&rsquo;esordio in sella alla Aprilia della Nuova M2 Racing mentre alle sue spalle ecco un altro debuttante, Michael Ruben Rinaldi, con la Ducati gestita dal Team Aruba.it Racing. Nella zona che conta anche Luca Marconi e Fabio Massei, rispettivamente decimo e undicesimo con le Yamaha del Team Trasimeno, seguiti da Raffaele De Rosa (BMW)  e Alessandro Andreozzi (Kawasaki). Da segnalare le scivolate senza conseguenze di Faccani, Mercandelli e Popov. 

Il campano, al debutto in sella alla nuova R1, fa segnare il miglior tempo seguito dal compagno di squadra Marino. Dietro, quattro italiani: sorpresa Pusceddu

Stock Aragon, libere1: Russo e Yamaha al top

di Federico Porrozzi    Cancellata la Stock 600 europea dal programma di gare del 2016 (in realt&agrave; &egrave; stata &ldquo;accorpata&rdquo; a livello regolamentare con la Supersport iridata), l&rsquo;unica vera classe &ldquo;propedeutica&rdquo; del circus delle derivate di serie &egrave; rimasta la Coppa del Mondo FIM Superstock 1000.  TANTA ITALIA - La prima delle nove tappe in calendario per il 2016 questo fine settimana da Aragon: ben 35 i piloti iscritti, a dimostrare l&rsquo;ottimo stato di salute di cui godono anche le categorie cosiddette &ldquo;minori&rdquo; del circus delle derivate di serie. Di questi 35, ben 21 sono italiani. Quasi un terzo. Un numero importante, che rivela quanto i nostri puntino a fare il &ldquo;grande salto&rdquo; verso la Superbike passando proprio per questa categoria.   CHE OCCASIONE! - L&rsquo;ultimo esempio, del resto, rafforza ancora pi&ugrave; la convinzione che questa sia la strada giusta: Lorenzo Savadori, campione Stock 1000 in carica, &egrave; appena passato alla Superbike con l&rsquo;Aprilia del Team Iodaracing e le prestazioni da top ten centrate in Thailandia ne sono un&rsquo;ulteriore conferma. Lanciato Savadori nell&rsquo;olimpo delle derivate, chi sar&agrave; il pilota da battere in questo 2016?  TAMBURINI FAVORITO - Il primo nome che viene in mente, scontato, &egrave; quello di Roberto Tamburini: 25enne riminese, l&rsquo;anno scorso &egrave; stato il rivale numero uno di Savadori e quest&rsquo;anno, passato all&rsquo;Aprilia del Team Nuova M2 Racing, avr&agrave; tutti gli occhi puntati addosso: 3 pole position, 3 vittorie, 2 secondi e un terzo posto centrati nel 2015 sono il suo &ldquo;pesante&rdquo; biglietto da visita.  DE ROSA CERCA LA VITTORIA - Altri? Di certo Raffaele De Rosa. Il 29enne campano, tra i pi&ugrave; esperti del lotto, ha chiuso la stagione 2015 al terzo posto con la Ducati di Althea e quest&rsquo;anno, alla guida della BMW dello stesso team, andr&agrave; a caccia delle vittorie che finora gli sono mancate per lottare fino in fondo per il titolo iridato.   STRANIERI TERRIBILI - Attenzione anche ai due francesi Jeremy Guarnoni (23enne di Tolosa con la Kawasaki Pedercini), tra i protagonisti delle ultime stagioni e Florian Marino, 25enne di Cannes al rientro stabile in Stock sulla Yamaha R1 ufficiale del Team Pata, dopo le esperienze in Supersport e nella Stock 600 di cui &egrave; stato campione. Parlando &ldquo;straniero&rdquo;, da tenere in considerazione il 19enne turco Toprak Razgatlioglu, campione Stock 600 in carica che dopo una stagione da dominatore nell&rsquo;europeo debutta in Stock 1000 con la Kawasaki del Team Puccetti. Rientro importante anche per l&rsquo;argentino Leandro Mercado. Il 24enne di Cordoba, campione della categoria nel 2014, salir&agrave; in sella alla Ducati del Team Aruba dopo una stagione intera di Superbike. Attenzione anche all&rsquo;australiano Brian Staring (Kawasaki) e al ceco Miroslav Popov, al debutto con la Yamaha.  RUSSO, LA VOLTA BUONA? - Gli altri italiani? Esordir&agrave; stabilmente in Stock 1000 Riccardo Russo: per il 24enne campano, dopo tre stagioni di Stock 600 (e il titolo di vice-campione nel palmares), tre nella Supersport (senza risultati di prestigio) e qualche apparizione sia nella Stock 1000 che nella Superbike &egrave; arrivato il momento di capire se ha i mezzi per diventare &ldquo;grande&rdquo;: la Yamaha R1 del Team Pata &egrave; una bella occasione&hellip;  SALTO IN ALTO? - Parlando ancora di talenti in attesa di &ldquo;sbocciare&rdquo; definitivamente, da seguire il 2016 del 22enne emiliano Kevin Calia (sempre con l&rsquo;Aprilia &ndash; Nuova M2 Racing), del 24enne riminese Luca Vitali (al debutto nella 1000 con la BMW del Team 2R Racing) del 25enne romano Fabio Massei (passato dalla Honda alla Yamaha &ndash; Team Trasimeno), costante nel 2015 ma mai in grado di salire sul podio e del 22enne ravennate Marco Faccani (Ducati &ndash; Triple M-Racing), arrivato qui dopo l&rsquo;esperienza in Supersport la vittoria del titolo Stock 600 nel 2014.  SORPRESE? A proposito di europeo Stock 600, c&rsquo;&egrave; attesa per l&rsquo;esordio nella categoria di Michael Ruben Rinaldi: 20enne riminese, il vice-campione continentale guider&agrave; l&rsquo;altra Ducati di Aruba Racing.  Altro nome da tenere d&rsquo;occhio &egrave; quello di Alessandro Andreozzi, 25enne di Macerata che dopo una stagione 2015 sfortunata &egrave; pronto al riscatto in sella alla Kawasaki Pedercini. Sorprese possibili sono attese anche dal 20enne milanese Andrea Tucci (Yamaha, ex-Team Italia stock 600), dal 23enne concittadino Luca Salvatori (ex-althea ora con Aprilia GP project) ma anche da Luca Marconi, Francesco Cavalli e Federico D&rsquo;Annunzio, dagli ex-protagonisti del CIV Andrea Mantovani, Luca Oppedisano e Roberto Mercandelli, da Alessandro Simoneschi, Federico Sanchioni e Emanuele Pusceddu, quest&rsquo;ultimo tra i protagonisti dell&rsquo;European Junior Cup del 2015. 

Sul circuito spagnolo si aprir&agrave; la stagione 2016 della Coppa del Mondo FIM Superstock 1000. Su 35 iscritti, ben 21 sono &ldquo;nostri&rdquo;. Chi prender&agrave; il testimone da Savadori?

Stk 1000, Aragon: la carica degli italiani

Il Team Nuova M2 Racing sar&agrave; impegnato a difendere il titolo della Superstock 1000 FIM CUP, conquistato lo scorso anno con Lorenzo Savadori. I piloti scelti per questa nuova avventura sono Roberto Tamburini e Kevin Calia che saranno alla guida della Aprilia RSV4 RF e la Casa di Noale dar&agrave; il proprio massimo sostegno tecnico, oltre a garantire i materiali e lo sviluppo necessario. Il team far&agrave; la presentazione ufficiale il prossimo fine settimana al Misano World Circuit, in occasione dei test collettivi del CIV. &ldquo;Sono molto contento di aver rinnovato la collaborazione con Aprilia e di aver portato Roberto Tamburini nel team", ha detto Enzo Chiapello, team manager. "L'anno scorso abbiamo lavorato sodo per ottenere gli importanti risultati in Superstock 1000 che sono arrivati grazie a tutti i tecnici, ad Aprilia Racing che ci ha supportato per tutta la stagione, a tutti i nostri sponsor che rinnovano la fiducia in noi e a Lorenzo Savadori al quale va il nostro pi&ugrave; grande in bocca al lupo per la nuova meritata avventura nel mondiale Superbike. Riconfermarsi sar&agrave; difficile, questo campionato si preannuncia molto competitivo ma noi siamo pronti a dare il massimo. In pista ci saranno le migliori moto in forma ufficiale e tutti i piloti pi&ugrave; meritevoli in circolazione. Noi contiamo su un team ormai rodato e affiatato con il riconfermato Kevin Calia e il vicecampione in carica Roberto Tamburini. Anche quest'anno avremo una squadra fortissima&rdquo;. &ldquo;Sono molto contento di poter correre per una casa importante come Aprilia che mi mette a disposizione una moto molto competitiva", ha dichiarato Roberto Tamburini, vicecampione lo scorso anno nella Superstock 1000 FIM Cup. "Insieme al team Nuova M2 Racing abbiamo gi&agrave; iniziato i test per prendere feeling con la nuova moto e conoscere meglio tutti i ragazzi del team. Sar&agrave; il mio secondo anno nella Superstock 1000 FIM Cup dopo il secondo posto in campionato dell&rsquo;anno scorso. Questa sar&agrave; una stagione molto competitiva e con piloti molto veloci, ma credo che lavorando nella giusta direzione e mantenendo sempre alto il livello di concentrazione riusciremo a lottare in ogni gara per le posizioni che contano per arrivare a giocarci il campionato a fine stagione&rdquo;. &ldquo;La riconferma per quest&rsquo;anno &egrave; qualcosa di fantastico", ha detto Kevin Calia. "Non ho mai smesso di allenarmi e quando &egrave; arrivata la chiamata non mi sono certo fatto trovare impreparato! Ci sar&agrave; sicuramente modo per continuare a crescere magari raccogliendo i frutti del duro lavoro che abbiamo fatto fino ad oggi. Grazie al team che continua a credere in me, ad Aprilia Racing, ai miei sponsor, alla mia famiglia e a tutte le persone che mi stanno vicino ogni giorno&rdquo;.

"Riconfermarsi sar&agrave; difficile, questo campionato si preannuncia molto competitivo ma noi siamo pronti a dare il massimo", dice il team manager Chiapello

Calia e Tamburini con Aprilia in Superstock

Un sabato da Campioni. Un round dove non sono mancate cadute, sorprese, inconvenienti. E la parola fine ancora da scrivere in alcune classi. In una giornata che ha visto tutte le gare &ldquo;wet&rdquo; e ridotte come numero di giri, la classe regina ha incoronato il campione 2015 con un trionfo e un passaggio di consegne. Il titolo &egrave; andato a Michele Pirro, ma le sorprese sono iniziate ancora prima del via, con Roberto Tamburini che non ha preso parte alla gara per un problema tecnico. Con un avversario in meno il pilota Ducati Barni Racing gommato Michelin ha condotto una gara senza rischi, chiudendo secondo e conquistando il suo 4&deg; titolo italiano, in una stagione che lo ha visto dominare tranne la sfortuna di Misano e i round di Imola. Titolo che Pirro ha strappato dalle mani di Ivan Goi, vittorioso oggi sotto la pioggia del Mugello (primo trionfo per lui nel 2015) e che ha portato a casa un&rsquo;altra doppietta Ducati Barni Racing dopo quella di giugno sempre sul circuito toscano. Sfortuna per l&rsquo;altro protagonista inizialmente in lotta per il campionato. Il poleman Alessandro Andreozzi su Aprilia &egrave; incappato in una caduta nelle fasi finali che ha consegnato il titolo a Pirro. Il 3&deg; posto in gara &egrave; andato a Marcheluzzo su BMW con la 4&deg; posizione per la Yamaha di Guarnoni.&nbsp; Resta aperta la lotta tra Goi, ora secondo in campionato a 106 punti, seguito da Andreozzi (104 p.) e Tamburini (102 p.).  La Moto3 invece &egrave; ancora in cerca del proprio campione. A trionfare &egrave; stato il pilota Mahindra Peugeuot Marco Bezzecchi, che ha vinto alla sua maniera, in solitaria, imponendo il proprio ritmo ai suoi avversari. Quello che succedeva dietro di lui per&ograve; era difficile da prevedere. Fabio Di Giannantonio infatti, dopo essere stato rallentato da un contatto iniziale con Spiranelli, &egrave; stato costretto al ritiro per un guasto tecnico. Tegola per lui e festa per Bezzecchi, che si conferma vincente ogni volta che taglia il traguardo e che ora riduce a soli 2 punti il distacco da Di Giannantonio. L&rsquo;ultimo round di domani sar&agrave; carico di pressione per tutti e due i protagonisti. La gara ha visto una gran prova di Bastianelli, secondo al traguardo dopo una lunga lotta con Simone Mazzola, apparso in forma fin dalle prime libere del venerd&igrave;. Sfortuna per Bruno Ieraci. Il pilota #madeinCIV &egrave; rimasto a lungo in bagarre con Bastianelli e Mazzola salvo poi cadere negli ultimi giri. Nel Troeo Honda NSF la vittoria &egrave; andata a Polenghi davanti a Meggle e Guzzon. In campionato Ghidini trionfa su Raimondi e Zanotti.  La SS ha incoronato invece Massimo Roccoli come nuovo Campione. Il pilota MV Agusta ha chiuso al 4&deg; posto in gara, ma grazie anche alla caduta di Roberto Mercandelli (comunque 5&deg; al traguardo) ha portato a casa il 4&deg; titolo italiano in un round dominato da Diego Giugovaz, che ha conquistato la vittoria con ben 45 secondi di vantaggio su Cruciani, autore anche lui di una caduta e di una straordinaria rimonta. A chiudere il podio un'altra Kawasaki, quella di Marco Bussolotti.  Nella Premoto3 125 2T Leonardo Taccini ha stretto i denti e si &egrave; laureato Campione 2015. Il pilota del VL Team di Michel Fabrizio, nonostante l'influenza, &egrave; riuscito a conquistare un 4&deg; posto in gara che grazie alle cadute di Triglia e Bernardi gli hanno permesso di conquistare il titolo gi&agrave; al primo anno di partecipazione al CIV. Un 2015 che ha visto Leonardo in continua crescita dopo Misano. In gara la vittoria &egrave; andata a Bartalesi davanti a Rossi e Longo. Nella 250 4T ancora una vittoria per il campione Celestino Vietti Ramus, che ha trionfato davanti a Nepa e Zannoni, con quest'ultimo successivamente escluso per motivi tecnici, e con il terzo posto che &egrave; andato a Baldini.  Giornata di qualifiche per la classe Sport con Luigi Ritucci che firma il miglior tempo assoluto e la pole della 4t, seguito da Drago, il pilota pi&ugrave; veloce della 2t. Con la lotta ai titoli ancora aperta, l&rsquo;appuntamento con la Sport &egrave; per domani alle 12:50.  National Trophy - Giovanni Altomonte scatter&agrave; domani dalla prima casella della griglia del Trofeo classe 600 seguito da Ferroni e Spedale. Nella 1000 invece la pole &egrave; andata a Filippini davanti a Poggi e Caselli.  CBR600RR - Altomonte scatter&agrave; domani dalla prima casella della griglia del Trofeo CBR600. Morreale e Fugardi completano la prima fila.  Nella mattinata spazio alla conferenza stampa del Corpo Forestale dello Stato in collaborazione con la Federazione Motociclistica Italiana. Alla presenza di Federico Ignesti (Presidente Unione Montana comuni Mugello), Giuseppe Vadal&agrave; (Comandante regionale del Corpo forestale dello Stato della Toscana), Tony Mori (Responsabile delle Relazioni istituzionali FMI), Claudio D&rsquo;Amico (Comandante provinciale di Arezzo del Corpo Forestale dello Stato) e Andrea Vignozzi (Presidente del Comitato regionale Toscana FMI), sono stati illustrati i risultati della campagna &ldquo;Defend Life&rdquo; per la sicurezza dei motociclisti. A seguire &egrave; stata la volta della presentazione del National Trophy 2016, che continuer&agrave; ad essere presente nel format del CIV. Leonardo Taccini&nbsp;- Domani dalle 14.15 ancora via alle gare in live streaming su Sportube (accessibile anche dal sito civ.tv) e in replica su SKY Sport MotoGP HD, con il round di sabato in onda mercoled&igrave; 14 ottobre dalle 21, e quello della domenica gioved&igrave; 15 sempre dalle 21. Per quanto riguarda l&rsquo;estero, ancora copertura su Motors tv che trasmetter&agrave; le gare in tutta Europa e in America.  &nbsp;TV - Domani al Mugellino &egrave; in programma la finalissima della Coppa FMI Minimoto, appuntamento conclusivo della Coppa FMI Junior, trofeo riservato ai giovanissimi delle Minimoto a valenza territoriale (&ldquo;Centro-Sud&rdquo; e &ldquo;Centro-Nord&rdquo;). Ad ora di pranzo tona l&rsquo;appuntamento con il giro di pista del circuito e a seguire con la pit walk, mentre in serata sar&agrave; la volta dalla cerimonia di premiazione dei campioni, a partire dalle 19.30 alla sala lounge al 3&deg; piano. Oltre ai Campioni del CIV ci saranno anche i vincitori del CIV Junior e del CIVS.  

Al Mugello assegnati i titoli in SBK, Supersport e Premoto 3. Bezzecchi rimonta in Moto3

Pirro, Roccoli e Taccini Campioni 

di Federico Porrozzi   Primo in prova, primo in gara. Roberto Tamburini (BMW &ndash; Team MotoxRacing) si prende tutto a Jerez: dopo la pole position, il pilota romagnolo fa sua anche la gara, passando in solitaria sotto la bandiera a scacchi dopo quindici giri perfetti.  PADRONE DI JEREZ - Fin dalle prime curve, &ldquo;Tambu&rdquo; ha dimostrato a tutti di avere un altro passo, prendendo subito un buon margine di vantaggio e conquistando alla fine 25 punti preziosi per il campionato. L&rsquo;aspetto pi&ugrave; importante per il morale &egrave; che ha rimandato tutto all&rsquo;ultima gara di Magny Cours, anche grazie alla complicit&agrave; del capoclassifica Lorenzo Savadori (Aprilia &ndash; Nuova M2 Racing) oggi &ldquo;solo&rdquo; terzo.  SFIDA DI NERVI - Tamburini e Savadori sono stati i due grandi protagonisti di questa stagione. Autori di un ruolino di marcia simile, sono distanziati da 25 punti a &ldquo;causa&rdquo; (o &ldquo;grazie&rdquo;) dello zero rimediato ad Assen proprio da Tamburini. In Francia, tra due settimane, in caso di vittoria del rivale a Savadori baster&agrave; arrivare quindicesimo per festeggiare la vittoria. Ma Tamburini oggi ha centrato l&rsquo;obiettivo: l&rsquo;alfiere Aprilia si presenter&agrave; a Magny Cours con una notevole quantit&agrave; di pressione addosso da dover gestire.  DE ROSA TERZO INCOMODO - Davanti a Savadori, oggi, si &egrave; piazzato il terzo protagonista del 2015: Raffaele De Rosa. Insieme a Kevin Calia (scivolato senza conseguenze  al nono giro mentre si trovava in seconda posizione) il campano alla guida della Ducati &ndash; Althea Racing &egrave; stato l&rsquo;unico a provare a contrastare Tamburini per la vittoria ma alla fine si &egrave; accontentato di 20 punti che consolidano la sua terza piazza in campionato.  RUSSO, BELLA GARA SU R1 -  Prestazione concreta anche per un altro italiano: passato in Stock dalla Supersport, Riccardo Russo &egrave; salito sulla Yamaha R1 e ha dimostrato di poter lottare per il podio. L&rsquo;ha cercato fino all&rsquo;ultima curva ma alla fine ha dovuto arrendersi alla costanza di Savadori, chiudendo comunque quarto e completando il monopolio &ldquo;azzurro&rdquo; nelle prime posizioni.  MASSEI CI HA PROVATO - Nei cinque si &egrave; piazzato il francese Guarnoni (Yamaha), seguito dall&rsquo;austriaco Trautmann e da Fabio Massei: il romano ha lottato per il podio fino a due terzi di gara, quando &egrave; stato costretto ad alzare i suoi tempi a causa dell&rsquo;usura delle gomme. Da segnalare, per i colori italiani, anche il buon decimo posto di Federico D&rsquo;Annunzio.  

Il romagnolo domina la gara spagnola e Savadori (terzo) non riesce a festeggiare il titolo 

STK 1000 Jerez: Tamburini vince e spera

di Federico Porrozzi   Gli italiani in Superstock 1000 sono i piloti da battere. L&rsquo;ennesima conferma &egrave; arrivata al termine delle qualifiche di Jerez grazie a Roberto Tamburini, Riccardo Russo e Raffaele De Rosa.  POLE DI SPERANZA - Il primo, alfiere BMW del Team MotoRacing, ha fermato il cronometro sull&rsquo;1&rsquo;44&rdquo;188 che gli &egrave; valsa la terza pole position della stagione. Domani, il romagnolo andr&agrave; a caccia della terza vittoria del 2015, con l&rsquo;obiettivo di diminuire i 34 punti di ritardo in campionato dal leader, l&rsquo;altro azzurro Lorenzo Savadori (oggi solo nono).   SOLO GRANDI COSE - In seconda piazza ha chiuso Riccardo Russo (Yamaha &ndash; G.M. Racing). Lasciato il mondiale Supersport, il campano ha preso in mano la nuova R1 e si &egrave; preso il lusso di finire a un solo centesimo da Tamburini. Domani, per la vittoria, ci sar&agrave; anche Ricky &ldquo;Solo grandi cose&rdquo; (il suo soprannome, n.d.r.).  CAMPANIA AL TOP &ndash; Dopo l&rsquo;exploit in Superbike con la terza piazza di Canepa, il Team Althea Racing ha confermato la posizione anche nella Superstock 1000, grazie alla prestazione di Raffaele De Rosa. Il napoletano ha chiuso a sei centesimi dalla pole, facendo capire a tutti che domani potremmo assistere ad una grande sfida a tre.  OK GLI ALTRI &ndash; I nostri azzurri caratterizzano la top ten: oltre ai gi&agrave; citati Tamburini, Russo e De Rosa, da segnalare il quinto posto del romano Fabio Massei (Ducati &ndash; EAB Racing Team), il sesto di Alessandro Andreozzi, il settimo di Kevin Calia e il nono del capoclassifica Lorenzo Savadori (tutti e tre su Aprilia Nuova M2 Racing). 

Tamburini, Russo e De Rosa scatteranno in prima fila sul circuito spagnolo 

STK 1000 Jerez: l&rsquo;Italia sorride in prova

Pirro pu&ograve; gi&agrave; laurearsi campione in SBK

Il CIV sbarca a Imola

Avanti tutta per Lorenzo Savadori, che ha piazzato un'altra vittoria a Misano allungando ancora in classifica di campionato, che lo vede leader, ora con 34 punti di vantaggio su Roberto Tamburini. L'arrivo ha visto quattro piloti - tutti italiani - racchiusi in appena 9 decimi, con Raffaele De Rosa secondo davanti ad un Roberto Tamburini autore di una rimonta furibonda, dopo la caduta di ieri in qualifica che lo aveva penalizzato allo start, relegandolo in nona posizione. Quarto Kevin Calia che nelle ultime due tornate si &egrave; liberato di Kevin Coghlan. Sesto il francese Guarnoni davanti a Bergman. Nella top ten Fabio Massei, pure lui penalizzato da una caduta in qualifica.  "Sono felicissimo, la gara &egrave; stata tosta perch&eacute; le condizioni sono cambiate tanto rispetto a ieri, quindi non eravamo a postissimo, ma il team ha fatto un lavoro pauroso", ha detto Lorenzo Savadori. "Sapevo che non fossi riuscito ad andare via sarebbe stata difficile, quindi ho preferito restare davanti. Dedico questa vittoria a mio babbo e a tutte le persone che mi sostengono da dietro le quinte".  "E' stata un po' difficile, mi ero preparato per ultimo giro per provare ad insidiare Savadori", Raffaele De Rosa. "Invece Roberto (Tamburini, ndr) mi ha attaccato in un punto in cui abbiamo perso terreno tutti e due, mi dispiace non essere riuscito a provarci. Comunque sono contento perch&eacute; qui non avevo girato ultimamente".  "Sono partito discretamente, poi ho cercato di liberarmi degli avevrsari davanti, ho faticato un po' nella parte finale dell'ingresso in curva, per&ograve; ho fatto una gara in rimonta", ha detto Roberto Tamburini. "L'unico rammarico &egrave; che Lorenzo ha preso altri nove punti in due gare, per&ograve; dovremo cercare di arrivare davanti a Lorenzo nelle prossime perch&eacute; in campionato davanti c'&egrave; lui".  Fiammetta La Guidara  Qui risultati della gara di Misano  &nbsp;

Poker d'assi a Misano, con Savadori che vince in volata su Raffaele De Rosa e Roberto Tamburini autore di una strepitosa rimonta. Quarto Kevn Calia

Superstock 1000: Savadori avanti!

Se la sono battuta sul filo dei millesimi fino all'ultimo giro, Lorenzo Savadori, leader della classifica iridata della Superstock 1000 in sella alla sua Aprilia RSV4 RF, e il ceco Ondrej Jezek, che negli ultimi minuti a disposizione ha stampato il miglior crono, in 1'37''273, appena 19 millesimi pi&ugrave; veloce di Savadori, che invece aveva primeggiato nel turno di apertura di questa mattina.  Terzo crono per l'inglese Kev Coghlan, pure lui staccato di un soffio: solo 33 millesimi. A 4 decimi insegue Fabio Massei, sempre pi&ugrave; a suo agio sulla Ducati 1199 Pagigale, che precede Florian Marino e Raffaele De Rosa, sesto davanti al "rookie" della categoria, l'imolese Kevin Calia.  Ottavo crono, invece, per il vincitore di Aragon e di Portimao, Roberto Tamburini, a 9 decimi dal crono di Jezek, e che non &egrave; riuscito a migliorare il tempo di questa mattina, che lo aveva piazzato momentanemanete in seconda posizione.  Quanto agli altri italiani, Luca Marconi ha il dodicesimo tempo, Federico D'annunzio il quattordicesimo, Riccardo Cecchini &egrave; diciassettesimo davanti a Luca Salvadori.  Qui i risultati combinati della prima giornata.   &nbsp;

A Misano, soltanto diciannove millesimi separano Lorenzo Savadori dalla pole provvisora di Ondrej Jezek. Ottavo crono per Roberto Tamburini

Superstock 1000: Jezek e Savadori in FP2

Roberto Tamburini, in sella alla BMW del Team MotoxRacing ha conquistato la vittoria nella&nbsp; Coppa FIM Superstock 1000&nbsp; oggi all&rsquo;Autodromo Internacional do Algarve di Portimao. Il ventiquattrenne pilota riminese &egrave; riuscito a prendere il largo nel finale della corsa, chiudendo con quattro secondi e tre decimi di vantaggio sul quartetto di inseguitori composto da Lorenzo Savadori su Aprilia, Raffaele De Rosa su Ducati, Ondrej Jezek, pure lui su Ducati e Kev Coghlan su Yamaha, che si sono contesi le rimanenti posizioni sul podio.  Il secondo posto &egrave; andato a Savadori, con il capoclassifica abile a precedere De Rosa mentre Jezek ha soffiato la quarta posizione a Coghlan. Bryan Staring &egrave; riuscito a difendere la sesta posizione dagli attacchi di Kevin Calia, Jeremy Guarnoni &nbsp;e Luca Marconi, con Sylvain Barrier a completare la top-10.  Con tre gare ancora da disputare, Savadori mantiene un vantaggio di 25 punti su Tamburini.  Qui i risultati della gara di Portimao.

Roberto Tamburini ha regolato Lorenzo Savadori e Raffaele De Rosa per un podio tutto italiano a Portimao

SSK 1000: Tamburini vince a Portimao

Lorenzo Savadori ha vinto il round inglese della Coppa FIM Superstock 1000 svoltasi oggi a Donington Park. Il ventiduenne cesenate ha comandatodallo spegnimento delle luci fino alla bandiera a scacchi, tagliando il traguardo con 2,8 secondi di vantaggio sul riminese Roberto Tamburini, secondo a precedere Raffaele De Rosa. Il vice-campione della passata edizione porta quindi a tre il numero di successi consecutivi, incrementando il suo vantaggio in classifica fino a 30 punti proprio su Tamburini, con la stagione giunta al giro di boa.  Il francese Jeremy Guarnoni &egrave; riuscito ad avere la meglio, nel finale, sul compagno di marca Kev Coghlan , dopo l&rsquo;errore di quest&rsquo;ultimo al Melbourne Hairpin nel corso dell&rsquo;ultimo giro. Sesto posto per il ceco Ondrej Jezek, a precedere Kevin Calia e Fabio Massei, con Luca Salvadori e Tony Covena a completare la top-10.  L&rsquo;ungherese Peter Sebestyen, il francese Sylvain Barrier e Michele Magnoni sono stati tutti protagonisti di cadute, con l&rsquo;italiano autore di una spettacolare scivolata alla esse Fogarty (curva 10). Magnoni &egrave; stato trasportato al Queens Medical Centre di Nottingham con lussazione della spalla destra e frattura dell'omero. Barrier, suo compagno di squadra, &egrave; invece riuscito a tornare in sella, chiudendo al diciannovesimo posto.  Qui i risultati della gara.

Podio tutto tricolore nella Superstock 1000 a Donington, con Lorenzo Savadori davanti Roberto Tamburini e Raffaele De Rosa

Tripletta italiana a Donington

Roberto Tamburini sulla BMW del Team MotoxRacing ha conquistato la prima posizione nello schieramento di partenza per la gara della Coppa FIM Superstock 1000 in programma domani a Donington.  Il pilota riminese, vincitore nell&rsquo;esordio stagionale di Aragon, ha preceduto il rivale e connazionale Lorenzo Savadori di 243 millesimi, con un altro italiano, Raffaele De Rosa, a completare la prima fila.  Quarta posizione per il francese Jeremy Guarnoni, a precedere Kev Coghlan e Ondrej Jezek, che chiudono una top-6 compresa in poco pi&ugrave; di sette decimi. Il due volte vincitore del titolo STK1000 Sylvain Barrier scatter&agrave; invece dalla settima casella in sella alla YZF-R1M del Team G.M Racing, con la quale sta cominciando a trovare il giusto affiatamento in pista.  Qui i risultati delle qualifiche della Stock 1000.

Roberto Tamburini sulla BMW del Team MotoxRacing ha conquistato la prima posizione nello schieramento di partenza per la Coppa FIM Superstock 1000

Stock 1000: pole per Tamburini

Il secondo turno di prove libere del mondiale Supersport sul circuito di Donington si &egrave; chiuso con il miglior giro del pluricampione del mondo Kenan Sofouglu: in sella alla Kawasaki del Team Mahi ha siglato il crono di 1'31''196, con una velocit&agrave; massima di 243 km/h, limando sette decimi dal miglior tempo di questa mattina e scavalcando l'olandese Van Den Mark, che nel primo turno di prove libere lo aveva preceduto in sella alla Honda del Team Pata, anche se solo di 74 millesimi. Ora il gap fra&nbsp; due &egrave; di poco pi&ugrave; di un decimo. In terza posizione provvisoria si &egrave; piazzato un pilota di casa: il britannico Kev Coghlan, sulla Yamaha del Team DMC Panavto. Quinta posizione, alle spalle del francese Florian Marino, per il nostro Lorenzo Zanetti, primo degli italiani: in sella alla Honda del Team Pata ha fermato il cronometro sul crono di 1'31''658, migliorando di circa otto decimi la performance del primo turno di libere. Ottavo Roberto Tamburini, con la Kawasaki del Team Puccetti, davanti alla Honda CIA di Raffaele De Rosa. La prima delle due MV Agusta si &egrave; piazzata in decima posizione, con Jules Cluzel, mentre Vladimir Leonov ha chiuso il turno in diciassettesima piazza. Dodicesimo miglior crono per Riccardo Russo: il suo miglior giro &egrave; risultato pi&ugrave; veloce di poco pi&ugrave; di un decimo rispetto a Roberto Rolfo e Alessandro Nocco che si sono piazzati immediatamente alle sue spalle. Diciottesimo crono per Fabio Menghi. Guarda tutti i tempi delle libere 2

Lorenzo Zanetti migliora e si porta in quinta posizione. Ottavo Tamburini

Supersport Donington: Sofouglu nelle libere 2

Una chiamata sul cellulare. Sul display appare &ldquo;Massimo Tamburini&rdquo;. Premo per ricevere, spero di sentire la sua voce, ma temo anche che non sia lui. &Egrave; suo figlio Andrea; ascolto intuendo cosa sta per dirmi: &ldquo;Purtroppo mio padre questa volta non ce l&rsquo;ha fatta...&rdquo;.  Non &egrave; semplicemente una notizia triste: &egrave; un colpo durissimo per i suoi cari, per me e per il motociclismo internazionale. Non esagero. Come ho scritto altre volte, io non ho miti: il massimo che posso attribuire ad una persona &egrave; la mia sincera stima e ammirazione, e probabilmente in questo senso Tamburini era al primo posto fra i personaggi che ho avuto modo di conoscere in quarant&rsquo;anni di questo mestiere. Per genio e per umanit&agrave;.  Con lui scompare il pi&ugrave; grande fra i designer italiani di moto, un romagnolo con la stessa passione di tanti altri suoi conterranei, ma nato per progettare motociclette bellissime e velocissime in strada e in pista.  Non aveva fatto studi particolari che lo indirizzassero su questa difficile via: era un bravo tecnico montatore di caldaie per impianti di riscaldamento, ma le sue vere doti si manifestavano quando metteva le mani su moto da trasformare secondo le sue personali idee in materia. Aveva cominciato con una MV 600 4 cilindri, non limitandosi all&rsquo;estetica, ma intervenendo sul motore e soprattutto sulla trasmissione: eliminato l&rsquo;albero cardanico, che giudicava inaccettabile su una moto discendente da quella guidata da Agostini e Hailwood, l&rsquo;aveva sostituito con una trasmissione a catena di sua esclusiva ideazione e realizzazione.Aveva poi realizzato una magnifica Honda 750 special e il successo colto lo aveva convinto a fondare nel 1973, con Giuseppe Morri, la Bimota Meccanica.  L&rsquo;articolo completo del nostro Luigi Rivola lo potete leggere nel numero di Motosprint in edicola da marted&igrave; mattina&nbsp;

Il grande designer visto da chi lo conosceva bene

Il ricordo: Massimo Tamburini

Alessandro Nocco avrebbe dovuto correre nel team Speedup in Moto2, ma si era ritrovato a piedi per motivi economici. Ora ha trovato una sistemazione, nel Mondiale Supersport, con il team Puccetti Racing. Lui e Roberto Tamburini avranno due Kawasaki ZX-6R con i numeri di gara di Doriano Romboni, l'ex pilota del Mondiale 250 che &egrave; morto a novembre durante una manifestazione benefica a Latina in ricordo di Marco Simoncelli.  "Doriano oltre che un grande amico &egrave; stato anche un collega" ha ammesso Manuel Puccetti "avendo lavorato con noi negli ultimi tre anni, prima nel CIV e poi lo scorso anno nel Mondiale. Questi numeri sono rappresentativi del momento migliore della sua carriera, quando era esploso nel Mondiale 250cc con la Honda HB, negli anni '90. Prima era partito con il numero dieci, per poi passare al cinque. La sua scomparsa ha colpito profondamente tutta la squadra, l'attaccamento e la stima che avevamo per lui era enorme e quindi ho pensato che questo fosse il minimo per onorarlo. I ragazzi hanno detto subito di s&igrave; e si sentono onorati di utilizzare questi due numeri."  Nocco aveva lavorato insieme a Romboni lo scorso anno nell'Europeo Superstock 600. Con Tamburini che aveva gi&agrave; corso a Phillip Island con il numero 5, Nocco sfogger&agrave; invece il 10 nel suo debutto assoluto nel Mondiale Supersport, in programma ad Aragon il prossimo 13 aprile.  "Quando Manuel mi ha fatto questa proposta ho accettato subito" ha detto Nocco "in realt&agrave; ci avevo gi&agrave; pensato prima ad utilizzarlo ma non volevo essere io a proporlo. E' il minimo che posso fare per una persona splendida, sincera a schietta come Doriano e per la sua incredibile famiglia. Non dimenticher&ograve; mai tutto ci&ograve; che ha fatto per noi lo scorso anno."  Roberto Tamburini ha aggiunto: "Questo inverno Manuel mi aveva chiesto se avessi preferenze riguardo alla scelta del numero. Mi ha proposto di utilizzare quello di Doriano ed io ho risposto immediatamente di s&igrave;. E' stato parte integrante della squadra, ha fatto un ottimo lavoro e tutti erano molto attaccati a lui. Per me &egrave; un piacere ed un onore poter utilizzare il suo numero."

Lui e Tamburini avranno i numeri di Romboni

Nocco in Supersport con Puccetti

Il Puccetti Racing ha ingaggiato Roberto Tamburini per il Mondiale Supersport.  Obiettivo dichiarato della squadra &egrave; dar seguito ai traguardi sportivi raggiunti nella stagione 2013 con l&rsquo;eccezionale &ldquo;doppietta&rdquo; Franco Morbidelli-Alessandro Nocco nell&rsquo;Europeo Superstock 600 ed irisultati conseguiti da Riccardo Russo all&rsquo;esordio nel Mondiale Supersport.  A disposizione di Tamburini ci sar&agrave; la Kawasaki Ninja ZX-6R a partire dai primi test 2014 in programma dal 16 al 21 gennaio prossimi ad Almeria (Spagna). Il centauro riminese, nonostante la giovane et&agrave; (23 anni il prossimo 15 gennaio), vanta una discreta esperienza nella categoria suggellata dalla conquista del titolo italiano 2010.

Primo test ad Almeria dal 16 al 21 gennaio 

39 risultati per 'tamburini'

CIV, Superbike da “mondiale” a Vallelunga