        Il 2024 rappresenta l'inizio di una nuova intrigante fase per la carriera di Johann Zarco, reduce da quattro annate positive presso la corte del team Ducati Pramac e adesso protagonista di un ritorno al passato dal sapore ben diverso rispetto a quello del 2019, quando il francese milit&ograve; nella squadra di Lucio Cecchinello per gli ultimi tre appuntamenti stagionali in sostituzione dell'attuale compagno di box, Takaaki Nakagami. Il due volte campione del mondo della Moto2 porta in Honda l'esperienza maturata in sette stagioni in top class in cui si &egrave; pi&ugrave; volte mostrato come pilota dalla prestazione quasi sempre veloce e affidabile, rimarcando una certa propensione per il lavoro svolto in merito allo sviluppo della moto. In seguito alla prima uscita ufficiale nei test di Sepang, Zarco ha mostrato una certa soddisfazione circa il lavoro svolto dalla casa madre e dal pacchetto tecnico in azione. Un biglietto da visita promettente per chi, come lui, non ha mai nascosto di voler ambire alle zone alte della classifica. Marc Marquez: "Riconciliarmi con Valentino Rossi? Non dipende da me" Johann Zarco: "La Honda ha fatto molti cambiamenti" Gli obiettivi espressi dal francese in occasione della presentazione ufficiale del team di Lucio Cecchinello sono ben chiari, figli di una certa consapevolezza verso i propri mezzi: "Sono fiducioso, l'esperienza maturata in questi anni mi fa pensare che potr&ograve; dire la mia anche nei momenti difficili. La Honda ha fatto grossi cambiamenti in vista del 2024 ed infatti abbiamo iniziato bene la stagione; il mio obiettivo &egrave; quello di essere costante, lottare per il podio quando si potr&agrave; e magari riportare la Honda in top ten in campionato". Zarco ha poi ricordato il momento per lui pi&ugrave; iconico del binomio Castrol-Honda: "Direi il titolo vinto da Colin Edwards in Superbike nel 2000"! In tutta la sua avventura in MotoGP, il francese ha sempre operato all'interno di un team privato (a parte la breve e sfortunata parentesi in KTM nel 2019); pertanto conosce alla perfezione l'approccio ed il metodo lavorativo da attuare insieme alla squadra di Lucio Cecchinello. A tal proposito Zarco ha sottolineato un aspetto apparentemente marginale ma molto importante sotto un risvolto pratico: "Avremo la moto ufficiale e questo &egrave; un vantaggio soprattutto considerando il fatto che lavorando per un team come LCR, a differenza delle dinamche che ci sono all'interno di una squadra ufficiale, avremo un rapporto maggiormente diretto e vicino a tecnici e ingegneri. Subiremo meno pressione in generale ma saremo comunque dotati del materiale migliore&rdquo;.  MotoGP, Zarco elogia Marini: "&Egrave; pi&ugrave; tecnico di me, &egrave; quasi un ingegnere"        

In occasione della presentazione ufficiale del team LCR, il francese ha espresso i suoi obiettivi relativamente alla stagione che sta per iniziare

MotoGP, Zarco: "Obiettivo? Riportare la Honda in top 10 in campionato"

        Inutile nasconderlo, Iker Lecuona non &egrave; contEnto del suo attuale rendimento in SBK. Vuoi per le fatiche palesate dalla CBR RR-R Fireblade, vuoi per il desiderio recondito e mai nascosto di voler tornare in MotoGP. Magari gi&agrave; il prossimo anno, perch&eacute; una porta - marcata Honda - si sta aprendo. Vedremo se la sar&agrave; da lui oltrepassata. MotoGP, classifica piloti AGGIORNATA LCR Honda: adios Rins, bienvenido Lecuona Se tutto va come sta andando, Alex Rins saluter&agrave; a fine anno la formazione satellite LCR Castrol, approdando all'ufficiale Monster Energy Yamaha. Il catalano lascer&agrave; posto al valenciano Iker Lecuona? Sussiste questa possibilit&agrave;, perch&eacute; l'attuale punta del team HRC Superbike &egrave; sotto contratto per l'Ala dorata, e in questa stagione ha partecipato ai Gran Premi di Spagna e Olanda, sostituendo gli infortunati Marc Marquez e Joan Mir, Mir, appunto: che far&agrave; il maiorchino? Continuer&agrave; col team Repsol o scinder&agrave; il contratto? Perch&eacute; dovremmo avere dubbi? L'accordo non &egrave; valevole ed esteso a 2024 completato? S&igrave;, ma considerando i numerosi incidenti patiti dal numero 36 e lo scarso feeling a oggi instaurato con la RC213 V, la domanda sorge spontanea. Esitazioni non ne avrebbe Lecuona, pronto a tornare in MotoGP da titolare vero. Lo era nel 2020 e 2021 per e con KTM, potrebbe ripetersi per il gigante di Tokio. La struttura di Lucio Cecchinello, qualora salutasse Rins, potrebbe accogliere Iker, ventitrenne, giovane, dotato e determinato.         

Iker lascerebbe volentieri la SBK per tornare ai prototipi: sotto contratto per l'Ala dorata, lo spagnolo punta alla RC213 V del team satellite, che perder&agrave; Alex Rins&nbsp;

La porta della MotoGP di fronte a Lecuona: Honda (LCR) la aprirà?

        Che Austin sia un tracciato particolarmente congeniale allo stile di Alex Rins non &egrave; di certo un segreto, visto che il pilota spagnolo ci ha vinto nel 2019 ponendo fine al dominio di Marc Marquez sulla pista texana. Nel venerd&igrave; di prove libere della MotoGP ha nuovamente dimostrato di avere un ottimo feeling, chiudendo le FP2 in terza posizione con la Honda RC213V del team LCR. &ldquo;Questa &egrave; una pista che mi piace e fin dalle prove della mattina sono riuscito a fare uno step in avanti che mi ha permesso di avvicinarmi alle prime posizioni&rdquo;, ha spiegato lo spagnolo a fine giornata. &ldquo;In realt&agrave;, comunque, devo ammettere che gi&agrave; in Argentina ho cominciato a sentirmi bene in sella alla Honda e qui stiamo proseguendo nella direzione giusta. Dopo aver corso per sei anni con la Suzuki, &egrave; normale che serva un po' di tempo per abituarmi ad una moto cos&igrave; diversa, ma stiamo arrivando&rdquo;. GP Americhe circuito: curve, lunghezza e criticit&agrave; per la MotoGP Rins &ldquo;boccia&rdquo; il telaio di Marquez, ma d&agrave; fiducia alla Honda  &ldquo;Abbiamo provato due telai diversi, ovvero quello standard e quello utilizzato solitamente da Marc Marquez, anche se preferisco il primo e nelle FP2 abbiamo trovato qualcosa per poterlo sfruttare nel modo migliore&rdquo;, prosegue l'ex-Suzuki. &ldquo;Ad inizio turno la gomma non ha lavorato bene, ma una volta montata la mescola morbida siamo riusciti a tirar fuori un ottimo tempo&rdquo;. Parlando delle criticit&agrave; della Honda, per&ograve;, Alex &egrave; stato criptico, restando sul vago: &ldquo;Non voglio dire nel dettaglio gli aspetti su cui ho maggiori difficolt&agrave; mentre guido, perch&egrave; potrebbero rivelarsi dei vantaggi per i miei avversari. Quello che si nota &egrave; la mancanza di velocit&agrave; massima, visto che sul rettilineo le Ducati non riesco a superarle neanche restando in scia, ma in Honda stanno lavorando tanto e presto arriveranno delle novit&agrave; importanti anche per noi&rdquo;. Moto3, Prove Libere 2: Sasaki il pi&ugrave; veloce, Fenati il miglior italiano       

Lo spagnolo ha chiuso il venerd&igrave; di Austin in terza piazza con la RC213V del team LCR: &ldquo;Ogni volta che guido questa moto, riesco a fare uno step in avanti&rdquo;

GP Americhe: Rins veloce sulla Honda, ma "boccia" il telaio di Marquez

Il giapponese si prepara ad affrontare la sua sesta stagione nella categoria regina, sempre con la squadra guidata da Lucio Cecchinello e con la RC213V sulla cui carena appare lo sponsor IDEMITSU 

MotoGP team LCR: ecco la Honda di Takaaki Nakagami

        Con il ritiro da parte di Suzuki avvenuto alla fine dello scorso anno, i piloti titolari hanno &ldquo;cambiato aria&rdquo; passando entrambi in Honda. Mentre Joan Mir &egrave; approdato al team ufficiale, per Alex Rins la nuova avventura con la Casa di Tokyo &egrave; partita dal team LCR di Lucio Cecchinello, con cui vivr&agrave; una seconda avventura in MotoGP dopo i sei anni passati con la Casa di Hamamatsu. Complice una RC213V ancora acerba e con gli stessi problemi dello scorso anno, per&ograve;, il primo approccio di Rins con la Honda non &egrave; stato particolarmente semplice e ha concluso la tre giorni di test in Malesia nella parte bassa della classifica, in diciannovesima posizione. I margini di miglioramento sono ovviamente ampi, ma Alex riuscir&agrave; a trovare la quadra con un mezzo cos&igrave; complicato da portare al limite? Honda e Marquez: anche quest'anno si vince l'anno prossimo? Rins: &ldquo;La base di partenza non &egrave; ancora chiara&rdquo;  &ldquo;Nel complesso, in realt&agrave;, i test sono andati abbastanza bene&rdquo;, ha detto il pilota spagnolo al termine della tre giorni malese. &ldquo;Abbiamo provato tante soluzioni e abbiamo fatto anche delle simulazioni di gara, trovando spunti interessanti&rdquo;. &ldquo;Il problema &egrave; che, per ora, la messa a punto di base non &egrave; ancora chiara e quindi stiamo lavorando per trovare la direzione giusta&rdquo;, ha poi ammesso Alex. &ldquo;Il lato positivo &egrave; che tutti e quattro i piloti Honda hanno delle opinioni simili, perci&ograve; a Portimao possiamo fare un passo in avanti in vista dell'inizio della stagione&rdquo;. Sicuramente non sar&agrave; un inizio di stagione semplice quello di Rins, che per&ograve; ha gi&agrave; dimostrato in passato di avere tutte le carte in regola per risolvere i problemi e arrivare nelle posizioni di alta classifica. Ci riuscir&agrave; anche questa volta con una moto diamentralmente opposta alla GSX-RR? MotoGP, &egrave; gi&agrave; 2024: Yamaha-Martin coppia possibile       

Lo spagnolo ha concluso i test in Malesia in diciottesima posizione con la RC213V del team LCR. Riuscir&agrave; a risalire la classifica replicando le prestazioni fatte con la Suzuki?

MotoGP: l'avventura di Alex Rins in Honda inizia in salita

        La tradizione &egrave; stata rispettata. Il Mooney VR46 sar&agrave; l&rsquo;ultimo team ad annunciare la propria data di presentazione, dato che il team LCR ha condiviso sui social quando mostrer&agrave; le livree delle sue due Honda. L&rsquo;ex pilota Lucio Cecchinello ha scelto una data ormai successiva al test in programma dal 10 al 12 febbraio a Sepang, in Malesia, e si tratta di marted&igrave; 7 marzo. Ecco il simpatico annuncio social:             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da LCR Team (@lcr.team)      La nuova coppia del team LCR  Quindi, dopo la presentazione del team Repsol Honda, fissata per il 23 febbraio, e quella del team Tech3 GASGAS Factory Racing, il 4 marzo, toccher&agrave; ad Alex Rins e Takaaki Nakagami mostrare come saranno le rispettive RC213V con cui affronteranno questa nuova stagione. Di cui avranno gi&agrave; avuto un assaggio nei test. Per lo spagnolo sar&agrave; la prima con la marca giapponese, dopo la lunga esperienza maturata in Suzuki, per Nakagami si tratta invece della sesta e sar&agrave; alla ricerca del suo primo podio in top class. Yamaha, Gresini, Ducati, Pramac, KTM qual &egrave; la moto pi&ugrave; bella?       

All&rsquo;appello mancavano solo due squadre e ora quella guidata dall&rsquo;ex pilota Lucio Cecchinello ha finalmente annunciato quando mostrer&agrave; le due Honda

MotoGP, svelata la data di presentazione del team LCR

        Ormai siamo entrati nel vivo delle presentazioni dei team di MotoGP 2023, ma se alcuni hanno gi&agrave; fatto vedere le moto con cui affronteranno la stagione alle porte, altri team non hanno neanche ancora svelato la data in cui avverranno le proprie presentazioni. Le squadre in questione sono due, e si tratta del team LCR, con la coppia composta da Takaaki Nakagami e Alex Rins, e il Mooney VR46 Racing team, con Marco Bezzecchi e Luca Marini.  La sfida &egrave; lanciata, chi avr&agrave; la meglio?  Le date di presentazioni della squadra guidata dall&rsquo;ex pilota Lucio Cecchinello e di quella che porta il nome del nove volte iridato Valentino Rossi si fanno desiderare, e nell&rsquo;attesa di fare l'annuncio, si sono scambiati una battuta divertente sui social, o meglio su Twitter. A cominciare &egrave; stato il team italiano: &ldquo;Hey team LCR, qualche novit&agrave; sulla vostra data di presentazione? Perch&eacute; vorremmo essere gli ultimi ad annunciarlo. &Egrave; solo una tradizione&rdquo;. Prontamente &egrave; arrivata la risposta ironica dalla squadra privata Honda che ha assicurato: &ldquo;Ehi, VR46 Racing Team non ancora! Ma siamo vicini alla decisione finale. Non ti preoccupare, cercheremo di farti mantenere la tradizione&rdquo;. MotoGP, presentato il progetto KTM 2023       

Quale sar&agrave; l&rsquo;ultima squadra ad annunciare la data della presentazione? I due team privati se la stanno giocando, ma c&rsquo;&egrave; una tradizione da rispettare

MotoGP, "rivalità" sui social tra LCR e Mooney VR46

        Ex pilota di ottimo livello nella 125 europea e mondiale. Manager di successo ancora nella ottavo di litro, poi in 250 e, a partire dal 2006, nella MotoGP. Classe 1969 e nativo di Venezia il giorno 21 ottobre. Brizzolato, competente, esperto e appassionato. Titolare ed elegante al pari del Team LCR, acronimo scelto per rappresentare la sua squadra. Lucio Cecchinello ama parlare di se stesso, della top class e, anche se non &egrave; stata un successo, della stagione 2022 per la Casa dell&rsquo;Ala Dorata. Il viaggio da poco sostenuto dall&rsquo;Italia al Giappone si &egrave; rivelato una probante toccata e fuga, ma ne &egrave; valsa davvero la pena: &ldquo;Eccome!&rdquo; conferma. Nakagami: In o Out nel 2024? Lucio e il 2022 della Honda  &ldquo;Mi sono recato a Motegi, in occasione dell&rsquo;Honda Thanks Day. Ho partecipato a un evento bellissimo, con una presenza impressionante dispettatori. C&rsquo;erano tante persone, e l&rsquo;organizzazione si &egrave; rivelata impeccabile. Oltre a presenziare alla cena e al party, &egrave; stato bello incontrare le alte cariche del Marchio: al Twin Ring sono giunti il CEO, i vari capi, il presidente HRC Yasuharu Watanabe, gli ingegneri pi&ugrave; importanti, tra cui Wakabayashi e Kuwata. Sono venuti pure i piloti delle varie discipline, da Max Verstappen a Tim Gajser, da Toni Bou a Marc Marquez. La parata di tutti i presenti ha chiosato alla grande un programma davvero ricco e completo&rdquo;. Insomma, tante ore di volo contate, ma hai fatto bene ad andarci. &ldquo;Certo, infatti se mi richiamano per l&rsquo;anno prossimo, ci torno sicuramente. &Egrave; stata una &lsquo;sfacchinata&rsquo;, per&ograve; ne &egrave; davvero valsa la pena. Mi hanno intervistato, oltre alle sessioni di foto e agli incontri con il pubblico. Peccato soltanto che non ci fossero le moto d&rsquo;epoca, esibite nel 2019: hanno esposto, invece, le vetture schierate in GT, SuperGT e Formula 1&rdquo;. Rendimenti contrastanti: in F1 &egrave; arrivato il bis iridato di Verstappen con la Red Bull spinta dalla power unit figlia della tecnologia Honda, in MotoGP nemmeno una vittoria. &ldquo;Bisogna ammetterlo, siamo stati al di sotto delle aspettative. Riponevamo grande fiducia nel campionato 2022, perch&eacute; la Honda aveva deciso di modificare in maniera sostanziale la RC213V&rdquo;. E la RC213V &ldquo;riveduta&rdquo; prometteva faville. &ldquo;Si trattava di un progetto non esclusivamente centrato sulle caratteristiche di Marquez. Marc colma la mancanza di motricit&agrave; alzando repentinamente la moto, dando tutto gas, facendo lavorare meglio la parte centrale della gomma. Gli altri piloti Honda girano la manetta quando ancora si trovano in estrema piega, innescando un conseguente scivolamento del posteriore. Inoltre, entra in crisi l&rsquo;avantreno, sollecitando troppo il pneumatico anteriore. Infatti, la copertura anteriore prediletta dalla RC213V era sempre pi&ugrave; dura rispetto alle scelte compiute dalle altre Case. Insomma, l&rsquo;assetto era sbilanciato sull&rsquo;anteriore, dove Marc &egrave; capace di salvare una caduta quasi certa, grazie a manovre al limite e al suo gomito risolutore. Ma dato che nessuno sa emulare Marquez, la Honda ha pensato di costruire una RC213V meno estrema&rdquo;. Marquez out, Nakagami resta   Che tipo di bilancio stili per il tuo team? &ldquo;Si voleva e doveva ottenere pi&ugrave; contando, come detto, nella moto profondamente rivista, con la quale pensavamo di poter fare ottime cose. Dopo i buoni test invernali, ci siamo un po&rsquo; persi, e i risultati ne hanno risentito. Nell&rsquo;insieme dell&rsquo;annata, il bilancio relativo ad Alex Marquez e Takaaki Nakagami non pu&ograve; essere ritenuto soddisfacente. Ed &egrave; un peccato, perch&eacute; lo spagnolo &egrave; estremamente determinato, consapevole di non avere il medesimo livello di talento del fratello Marc, ma &egrave; forte, e intenzionato a raggiungere gli obiettivi prefissati con metodo e applicazione. I titoli Moto3 e Moto2 sono stati vinti non per caso e, con il tempo, Alex ha dimostrato il proprio valore. Magari non si ripeter&agrave; in MotoGP, ma io credo che nei primi cinque ci possa entrare. Ci siamo divisi, ma la mia stima nei suoi confronti resta intatta&rdquo;. Nakagami, invece, rester&agrave;. &ldquo;Taka &egrave; arrivato in MotoGP presto, la Honda lo voleva quando lui non era ancora pronto. In cinque stagioni condivise con LCR non ha mai avuto la versione pi&ugrave; aggiornata della moto, se non soltanto quest&rsquo;anno, per&ograve; deve ancora raccogliere i frutti di quanto seminato. Negli ultimi test di Valencia, il giapponese ha provato diversi componenti, in pi&ugrave; ha girato con uno dei due prototipi previsti per il 2023, ribadendo quanto detto da Marc Marquez, ovvero niente &lsquo;wow, adesso questa moto &egrave; fantastica&rsquo;. Ha soltanto confermatole migliorie apportate, perci&ograve; &egrave; la base della moto 2023 che arriver&agrave; nei test in Malesia. Tra parentesi, Taka &egrave; stato operato al dito ancora una volta, nell&rsquo;obiettivo di riattaccare il tendine infortunato ad Arag&oacute;n. Sta recuperando, quindi in Malesia lo aspetteremo al 100% della forma&rdquo;. Quali novit&agrave; sono in serbo per Rins? Scoprilo nella prossima pagina MotoGP 2023: Joan Mir e il rischio di "bruciarsi" in Honda &nbsp; La novit&agrave; Rins per il 2023   A Sepang troverete anche il nuovo acquisto Alex Rins, all&rsquo;opera con voi proprio a partire dai test al Ricardo Tormo. &ldquo;S&igrave;. Sebbene avesse vinto due giorni prima il GP Valencia con la Suzuki, Alex non si &egrave; dimostrato velocissimo nei test del marted&igrave; a bordo della nostra moto. Questo, precisiamolo, perch&eacute; ha espressamente evitato rischi inutili di sorta. Il nostro nuovo pilota ha preferito prendere contatto con la RC213V, dedicando tutto il tempo alla ricerca della posizione di guida e al primo acclimatamento in sella. Noi dobbiamo lavorare per fargli calzare la moto nel migliore dei modi: le indicazioni ivi fornite si sono rivelate assolutamente positive in alcuni aspetti, poi ha pure segnalato cosa poter migliorare, malgrado non potesse ancora, per motivi contrattuali, esporre tali aspetti anche ai media. A Sepang vedremo il nostro reale livello di partenza, e Alex, finito il contratto Suzuki, potr&agrave; parlare pubblicamente, fornendo feedback e commenti della tre giorni di lavoro&rdquo;. Come sta operando l&rsquo;HRC in vista dell&rsquo;anno prossimo? &ldquo;La Honda sta lavorando molto. Pensate, dallo scorso anno &egrave; stata messa in atto la fusione tra HRC e Honda Racing delle quattro ruote. Ora esiste un unico dipartimento, chela Casa utilizza in veste di travaso tecnologico tra Formula 1 e MotoGP, GT e SuperGT. Da questa unica famiglia ci aspettiamo passi in avanti perla RC213V, soprattutto nella sezione aerodinamica e per quanto riguarda le prestazioni del propulsore. Gli ingegneri, impegnati nei campionati automobilistici di grande spessore, metteranno a disposizione le proprie competenze, applicandole alle due ruote. Arriver&agrave; prezioso know-how dalla Formula 1. Entro qualche mese avremo step evolutivi interessanti sulla nostra MotoGP&rdquo;. Sembri positivo e ottimista. &ldquo;Lo sono, nella consapevolezza di una continua e crescente selettivit&agrave; richiesta dalla classe regina. Mi sto seriamente impegnando a capire come e cosa migliorare, poich&eacute; il nostro gap accumulato &egrave; da ritenersi importante. Si parla di cinque o sei decimi di secondo da colmare rispetto ai competitors, sono parecchi. Detto questo, si riparte carichi e convinti. Assieme alla Honda desideriamo arrivare pi&ugrave; preparati al 2023&rdquo;. Guidi una formazione satellite: quanto &egrave; dura sfidare gli ufficiali? &ldquo;&Egrave; sempre pi&ugrave; difficile. Se penso a quando correvo io nelle categorie due tempi, confrontando quei costi e la tecnologia con l&rsquo;attualit&agrave; del Mondiale delle quattro tempi... guardandomi indietro, penso di essere stato un bravo pilota, magari non il pi&ugrave; dotato di talento, ma comunque ero capace di compensare lavorando sodo tutti i giorni, con seriet&agrave; e professionalit&agrave;&rdquo;. Lo stesso atteggiamento che mostri da apprezzato manager, che ha lanciato Casey Stoner in MotoGP e ha vinto tre volte con Cal Crutchlow. &ldquo;Per far funzionare una struttura come la mia occorre un budget che spazia tra i 12 e i 16 milioni di Euro l&rsquo;anno. Nella lista c&rsquo;&egrave; tutto: materiale tecnico, stipendi, viaggi, trasporti, leasing delle moto. Soppesando gli sforzi compiuti, immaginate quanto sia bello centrare un podio o, come &egrave; successo tre volte insieme a Crutchlow, il successo. Ho vinto sette GP da corridore, ed &egrave; stato veramente bello e significativo, ma riuscirci da dirigente &egrave; qualcosa di speciale, poich&eacute; il ruolo va interpretato con anima e corpo, ogni giorno, mattina, pomeriggio e sera. Proprio per questo e per altri validi motivi dico che ce la metter&ograve; tutta per risalire la china il prima possibile&rdquo;.       

La nostra intervista al boss del Team LCR in vista del 2023

Esclusiva MotoGP, Cecchinello: "Honda, conta su di me"

        Il 2022 si &egrave; chiuso nel segno di Alex Rins, vincitore dell&rsquo;ultimo Gran Premio stagionale - nonch&eacute; ultimo anche per Suzuki - e in generale grande protagonista della parte finale della stagione, considerando anche la vittoria firmata in Australia. Insomma, ha chiuso in bellezza un 2022 che ha portato con s&eacute; la delusione del ritiro della Casa di Hamamatsu e allo stesso tempo l&rsquo;emozione unita all'adrenalina di quando si sta per cominciare una nuova, entusiasmante, sfida. Primo approccio positivo a Valencia con il nuovo team  Infatti lo spagnolo &egrave; passato da essere vicino a rinnovare con Suzuki a dover cercare una nuova squadra con cui correre e la scelta finale &egrave; ricaduta sul team LCR, squadra privata ma dall&rsquo;ottima esperienza guidata dall&rsquo;ex pilota Lucio Cecchinello. Professionalit&agrave;, passione e italianit&agrave; che hanno gi&agrave; messo a suo agio il catalano, nel primo test svolto a Valencia in cui ha assaggiato la sua nuova compagna di avventure: la RC213V. Una sfida particolare in un momento che potrebbe sorridere a Rins  Rins arriva in Honda proprio in un momento delicato, ovvero dopo che nel 2022 la Casa alata non ha vinto neanche una gara. Marc Marquez &egrave; stato chiaro: c&rsquo;&egrave; bisogno di un netto miglioramento in vista del campionato 2023, se si vuole tornare a stare ai livelli a cui lui stesso li aveva abituati. Rins, dal canto suo, arriva su una moto a lui sconosciuta dopo aver guidato negli ultimi sei anni la Suzuki, che ha una nomea un po' particolare. In questi ultimi anni, soprattutto, non &egrave; stato facile per i vari piloti adattarsi a lei, ma forse arrivarci oggi potrebbe essere per lui favorevole. L&rsquo;obiettivo &egrave; chiaro: entrare in sintonia con la Honda e stare davanti il prima possibile. Ce la far&agrave;? Honda "copia" Aprilia e Ducati: ritrover&agrave; la vittoria in MotoGP?       

Dopo il forfait di Suzuki lo spagnolo quest&rsquo;anno vestir&agrave; i colori del team LCR, alla guida di una delle moto pi&ugrave; difficili, con grandi obiettivi

MotoGP, Alex Rins e la nuova sfida 2023 con la Honda: la vincerà?

        Takaaki Nakagami, ovvero, l'unico pilota giapponese iscritto nella lista privilegiata della MotoGP. Il nativo di Chiba compir&agrave; 31 anni il prossimo 9 febbraio, ed &egrave; pronto ad affrontare la personale quindicesima stagione iridata nelle vesti di scelta titolare. Il 2023 sar&agrave; per lui un anno decisivo, perch&eacute; gli si prospetta un (quasi) "tutto o niente" che ne decider&agrave; le sorti di carriera. Prima di leggere l'articolo, sappiate che egli stesso ha una sola e chiara intenzione. Nakagami, due vittorie e 14 podi mondiali, ma non in MotoGP  Di poche parole per&ograve; molto disponibile, affabile e affidabile, impegnato al massimo, non sempre al top. Ecco la descrizione sommaria di Nakagami, nippo ormai pi&ugrave; che esperto della griglia mondiale. Dal debutto in pianta stabile datato inizio 2008 all'ultimo Gran Premio disputato a Valencia nel 2022, Takaaki ha collezionato 220 presenze, inclusa la wild card 125 di Suzuka 2007. I risultati? A dire il vero discreti, cio&egrave;, una via di mezzo tra buoni e non buoni. Il primo podio calcato risale alla Moto2 edizione 2013, completata insieme al team Italtrans: quell'anno arrivarono cinque gradini di tappa, con l'ottava posizione finale. Sesto e meglio nel 2016, per mezzo della vittoria colta ad Assen. Il team Asia ne condivise il successo, come fece l'anno successivo. Proprio il dipartimento spinto dalla potente Idemitsu port&ograve; il connazionale in MotoGP, dove figura tutt'oggi. Sempre a difendere la bandiera Honda, seguito con attenzione dalla HRC, del numero 30 si raccontano poche faville. Ottimi diversi quarti e quinti posti centrati in alcuni Gran Premi, mai per&ograve; una coppa alzata al cielo.&nbsp; Taakaki e il gigante HRC  Nazionalit&agrave;, idioma e mentalit&agrave;, oltre a una buona manetta destra. Questi gli ingredienti, in aggiunta a dosi di impegno mica da ridere, fanno di Nakagami un apprezzato collaudatore per conto della Honda Racing Corporation, ossia, il reparto corse pi&ugrave; potente del mondo. A dirla meglio, il ruolo ufficiale di Takaaki &egrave; fare il pilota, non il tester. Vero, ma a Tokyo avevano pensato di "toglierlo" dalla griglia, utilizzandolo per le prove di sviluppo. Operazione mancata e buon per lui, per due principali motivi: Ai Ogura ha rinunciato al salto dalla Moto2 alla classe regina, al campionato serviva un nippo di riferimento. Comunque, onestamente parlando, il pilota dagli occhi a mandorla merita una ulteriore chance iridata, da spendere ancora nel fantastico LCR, formazione satellite capitanata da Lucio Cecchinello. Il collegamento tra la squadra e gli ingegneri dell'Ala dorata &egrave; diretto, perci&ograve; una pedina del genere, esperta, a volte veloce e sempre sul pezzo, &egrave; comunque preziosa e da sfruttare. Nakagami In o Out nel 2024? La risposta nella prossima pagina &nbsp; MotoGP 2023: "Taka in" o "Taka out" nel 2024?  Ebbene, vi risponderemo a met&agrave; stagione, forse un pelo pi&ugrave; avanti. A far pendere l'ago della bilancia a destra o a sinistra saranno gli ordini di arrivo, principalmente. Se Takaaki dimostrer&agrave; di essere cresciuto in qualit&agrave; e quantit&agrave; di risultati, scommetteremmo nel suo rinnovo, ricordando anche degli infortuni patiti che lo hanno limitato. Altrimenti, giureremmo in una inevitabile sostituzione, magari proprio a favor del pi&ugrave; giovane Ai Ogura, in seconda istanza sarebbe preso in causa il thailandese Somkiat Chantra. Insomma, Nakagami &egrave; chiamato a un 2023 decisivo per tutta la sua carriera di corridore professionista. Top class, tester o - pensate un po' - titolare in SBK? Anche l'ultima delle tre opzioni &egrave; da considerare con attenzione, dato che il panorama delle derivate di serie accoglie volentieri chi ha figurato nella categoria regina, offrendo una interessante opportunit&agrave; di riscatto.       

Il giapponese Takaaki ha mantenuto salvo il posto nella classe regina ma, se vuole rimanerci ancora, dovr&agrave; salire sul podio almeno una volta da Portimao a Valencia. Altrimenti, Honda potrebbe impiegarlo come tester o dirottarlo in SBK

Dentro o fuori: MotoGP 2023 decisiva per Nakagami

        In occasione dell'evento di presentazione dei piani per la prossima stagione sportiva di Honda Racing, Takaaki Nakagami ha parlato del suo difficile 2022 in MotoGP e delle proprie aspettative per il 2023, dove punter&agrave; a tornare nelle posizioni di alta classifica in sella alla RC213V del team LCR di Lucio Cecchinello. &ldquo;Il 2022 per me &egrave; stato un anno complicato, perch&egrave; a causa degli infortuni rimediati non sono riuscito ad esprimermi al meglio e a dimostrare tutto il mio potenziale&rdquo;, ha detto il pilota giapponese sul palco. &ldquo;Ho gi&agrave; cominciato ad allenarmi per arrivare pronto alla prima gara della stagione dal punto di vista fisico, ma non vedo l'ora di andare in Malesia a marzo per i test prestagionali e tornare in sella alla MotoGP&rdquo;. MotoGP: la rivelazione shock di Marquez sulla caduta nel GP d'Indonesia Nakagami: &ldquo;Avremo 42 gare, sar&agrave; una stagione intensa&rdquo;  La grande novit&agrave; del 2023 sar&agrave; l'introduzione della Sprint Race il sabato in tutti i Gran Premi. Un fattore che, secondo Takaaki, potrebbe giocare a suo favore: &ldquo;Sicuramente, avere una gara anche il sabato render&agrave; i weekend diversi rispetto a come siamo abituati, ma penso che possa essere un aspetto positivo disputare delle corse pi&ugrave; brevi&rdquo;. &ldquo;Avremo 21 Gran Premi e, quindi, 42 gare da disputare in una singola stagione, che sar&agrave; la pi&ugrave; intensa di sempre&rdquo;, prosegue il numero 30. &ldquo;Tuttavia, questo significher&agrave; anche avere pi&ugrave; chance per stare nelle posizioni che contano e cercher&ograve; di sfruttare al meglio ogni occasione che avr&ograve; a mia disposizione&rdquo;. CIVS, calendario 2023: info, date e novit&agrave; della prossima stagione       

Il giapponese del team LCR ha preso parte all'evento di presentazione HRC per il 2023: &ldquo;Gli infortuni hanno segnato la mia stagione, l'anno prossimo torner&ograve; al meglio&rdquo;

MotoGP, Nakagami: “Le gare sprint? Avrò più chance per stare davanti”

        Presente in MotoE fin dalla stagione inaugurale e sempre protagonista nelle posizioni di alta classifica, Eric Granado &egrave; ormai diventato uno dei grandi specialisti della serie elettrica. Quest'anno ha lottato per il titolo fino all'ultimo appuntamento in sella alla Energica Ego Corsa del team LCR, arrendendosi a Dominique Aegerter soltanto nel round conclusivo a Misano dopo aver ottenuto ben cinque vittorie nel corso del campionato. Il pilota brasiliano difender&agrave; i colori della compagine capitanata da Lucio Cecchinello anche nel 2023 (qui il calendario completo), anno che rappresenter&agrave; una vera e propria rivoluzione per il campionato full-electric, visto l'arrivo delle Ducati V21L. L'obiettivo del classe '96 sar&agrave; senza mezzi termini quello di conquistare quel titolo gi&agrave; sfiorato in un paio di occasioni. EICMA 2022, Spinelli: "Correr&ograve; in MotoE, ma punto anche alla SSP" Granado: &ldquo;Sar&agrave; un campionato interessante visti i tanti cambiamenti&rdquo;  &ldquo;E' fantastico poter proseguire con il team LCR anche l'anno prossimo. Hanno deciso di credere in me fin dalla prima volta in cui sono salito sulla loro moto e abbiamo disputato un'ottima stagione insieme, chiudendo al secondo posto con otto podi di cui cinque vittorie&rdquo;, ha detto Granado, chiaramente entusiasta di continuare la sua avventura mondiale. &ldquo;La prossima annata sar&agrave; interessante visto che avremo una moto diversa, pi&ugrave; gare e nuove piste, ma l'obiettivo resta sempre lo stesso, ovvero dare il massimo dall'inizio alla fine puntando a grandi risultati&rdquo;. CIV 2023: nuova line up per l'Extreme Racing Service in Supersport       

Il brasiliano proseguir&agrave; nella serie elettrica come portacolori del team di Lucio Cecchinello, puntando a quel titolo gi&agrave; sfiorato quest'anno

MotoE: Eric Granado e il team LCR ancora insieme per il 2023

Takaaki Nakagami non ce la fa, sicch&eacute; il team LCR &egrave; costretto nuovamente a farne a meno. Il titolare giapponese deve sventolare ancora una volta bandiera bianca, lasciando spazio a un connazionale: nella MotoGP di Sepang rivedremo Tetsuta Nagashima, in azione precedentemente in Thailandia e Australia.  Naka out, Naga in: LCR al completo con Alex Marquez    Alex Marquez si appresta a condividere con la squadra di Lucio Cecchinello le ultime due gare coi suddetti marchi. Malesia e Sepang per il fratello di Marc, poi via verso altri lidi. Nel frattempo, il catalano avr&agrave; nel box un pilota gi&agrave; presente a Buriram e Phillip Island.  L&#39;estroso e simpatico Tetsuta Nagashima, vero nippo nel viso, nei modi, nello stile grafico e in sella. Il sostituto di Takaaki Nakagami &egrave; schierato col numero 45, e a Sepang avr&agrave; ulteriore occasione di inforcare la RC 213V, prototipo di Casa Honda di cui egli difende colori e bandiera.  &nbsp; 

Il titolare Takaaki &egrave; costretto a saltare pure la trasferta malese, Tetsuta disputer&agrave; il suo terzo Gran Premio 2022 con la Honda RC 213V satellite

MotoGP, Nakagami fuori, Nagashima con LCR anche a Sepang

        Sta per chiudersi il capitolo Honda nella carriera di Alex Marquez. Mancano ancora tre gare al termine della stagione e poi si concluder&agrave; definitivamente la sua collaborazione con Honda che dura da tre anni e che non ha portato a grandi risultati. Il fratello di Marc in MotoGP ha finora conquistato due podi, mentre era nel team Repsol nel 2020, dopodich&eacute; ha vissuto due stagioni piuttosto in salita con il team LCR ed &egrave; giunto il momento di cambiare aria. Alex Marquez affascinato dalla Desmosedici GP  Dal prossimo anno vestir&agrave; i colori del team Gresini, prendendo il posto lasciato libero da Enea Bastianini, e intervistato da Dazn Spagna ha parlato della Desmosedici GP: &ldquo;Una moto che vince, che sta in testa con molti piloti diversi e che hanno stili di guida differenti. Ha tutto ci&ograve; che serve, insomma. E infatti mi sto mettendo pressione. Non ci sono scuse&rdquo;. A novembre potr&agrave; finalmente guidarla e ha ammesso: &ldquo;Vedr&ograve; se sono abbastanza bravo oppure no. Bisogna essere onesti con se stessi&rdquo;.  In Gresini per valutare le sue potenzialit&agrave;  Si tratta di una grande novit&agrave; per lui, un bel cambiamento di cui aveva assoluto bisogno: &ldquo;Dovevo cogliere questa opportunit&agrave; per dimostrare a me stesso che sono lo stesso del 2020 e del 2019, quando ho vinto in Moto2. Penso di avere del potenziale, &egrave; per questo che ho avuto questa opportunit&agrave;&rdquo;. Prima per&ograve; disputer&agrave; le gare in Australia, Malesia e Valencia con la RC213V moto che ormai conosce molto bene, ma con cui &egrave; tutto piuttosto complicato, tanto da raccontare: &ldquo;La moto &egrave; molto importante, se non ti asseconda non vai da nessuna parte. Se quando apri l'acceleratore non accelera, non puoi fare nulla&rdquo;. La MotoGP &egrave; avvincente, ma il pubblico non la premia: perch&eacute;?       

Lo spagnolo dopo tre stagioni con Honda &egrave; pronto a cambiare marchio e ha ammesso: &ldquo;Lo faccio per dimostrare a me stesso che sono lo stesso del 2020&rdquo;

MotoGP, Alex Marquez guarda al futuro: “Con la Ducati non avrò scuse”

        Tra i numerosi temi che ci ha lasciato il Gran Premio di Thailandia della MotoGP a Buriram, uno che &egrave; passato in secondo piano &egrave; stato sicuramente quello riguardante Alex Marquez. Lo spagnolo, fratello minore di Marc, &egrave; stato tra i pi&ugrave; veloci in gara in sella alla Honda del team LCR, dando vita ad una furiosa rimonta che l'ha visto risalire la classifica dalla ventesima casella in griglia all'ottava sotto la bandiera a scacchi, ad un soffio dal sesto posto. In una delle stagioni pi&ugrave; complicate di sempre per la Honda e per tutti i suoi piloti nella classe regina, sul tracciato thailandese Alex ha colto la sua seconda Top 10 del 2022 dopo quella di Portimao ad inizio anno, dimostrando di non essersi arreso in un momento cos&igrave; difficile. Tuttavia, la sua ottima gara non ha ricevuto il risalto che avrebbe meritato, come spesso capita con il centauro dal cognome &ldquo;scomodo&rdquo;. BSB, Donington Park: doppietta di Sykes, Ray ad un passo dal titolo In Ducati per rilanciarsi nel 2023  In questi tre anni in MotoGP, il pi&ugrave; giovane dei Marquez ha dovuto fare i conti con una RC213V spesso inguidabile per tutti, ottenendo comunque due podi e un'altra Top 5. Un bottino misero per un due volte campione del mondo nelle classi minori, il cui trend potrebbe per&ograve; cambiare nel 2023, quando saluter&agrave; definitivamente la Casa giapponese. Nella prossima stagione, infatti, Alex prender&agrave; il posto di Enea Bastianini in sella alla Ducati del team Gresini, al fianco di Fabio Di Giannantonio. Un cambiamento importante, ma che potrebbe permettere, finalmente, di dimostrare tutto il proprio potenziale anche ad un dei piloti pi&ugrave; sottovalutati attualmente in griglia in MotoGP. MotoGP: il team Prima Pramac grande protagonista in Thailandia       

In sella alla Honda del team LCR, lo spagnolo &egrave; stato protagonista di una grande rimonta sul bagnato, ma ancora una volta la sua prestazione &egrave; passata in secondo piano

Alex Marquez, da 20° a 8° a Buriram: è lui il più sottovalutato in griglia?

        Dopo il weekend del Mugello, il marchio &ldquo;Rete 110%&rdquo; torna su entrambe le Honda RC213V del team LCR di Lucio Cecchinello impegnate al Misano World Circuit Marco Simoncelli dal 2 al 4 settembre. Il brand sar&agrave; visibile sulla pancia della moto numero 30 di Takaaki Nakagami e sul cupolino della numero 73 di Alex Marquez. &ldquo;Rete 110%&rdquo; e il team guidato da Lucio Cecchinello sono partner per le stagioni 2022 e 2023: il marchio &ldquo;Rete 110%&rdquo; &egrave; infatti gi&agrave; presente per tutta la stagione sulla tuta di entrambi i piloti di LCR Honda MotoGP, oltre che sulla manica della divisa di tutti i membri del team. Esordio in MotoGP per Nagashima: sar&agrave; wild card a Motegi con HRC Debutto in MotoE  Rete 110% far&agrave; il suo esordio anche in MotoE, sul fender posteriore di entrambe le moto dell&rsquo;LCR E-Team, ovvero quelle di Eric Granado e Miquel Pons, durante Gara 1 e Gara 2 del GP di San Marino. Proprio il brasiliano &egrave; ancora in piena lotta per la conquista del titolo mondiale, dopo la grande doppietta ottenuta in Austria. &ldquo;Rete 110%&rdquo; &egrave; la prima Rete italiana in grado di attivare su tutto il territorio nazionale un general contractor, Immobiliare Costiera, e un gruppo di fornitori e partner pronti ad unirsi per gestire in maniera efficace il Superbonus 110% per i condomini e per le grandi strutture commerciali e industriali.        

Dopo l'esperienza del Mugello, il logo sar&agrave; nuovamente ben visibile sulle moto di Nakagami e Marquez, ma anche sulle Energica MotoE di Granado e Pons

MotoGP: Rete 110% in pista a Misano con il team LCR

        Con l&rsquo;addio di Suzuki a partire da fine stagione e il team WithU RNF che potrebbe non rinnovare con Yamaha, c&rsquo;&egrave; stato un po&rsquo; di terremoto sulla griglia di partenza della MotoGP, ma il sodalizio tra il team LCR e Honda resta una sicurezza. Infatti la collaborazione che va avanti dal 2006 in MotoGP proseguir&agrave; ancora per il prossimo biennio. Una conferma apparsa quasi scontata  A raccontarlo &egrave; stato lo stesso patron Lucio Cecchinello, che intervistato dal sito tedesco Speedweek ha ammesso: &ldquo;Il contratto con Honda Racing Corporation &egrave; gi&agrave; stato prolungato per il 2023 e il 2024, ma non abbiamo dato la notizia attraverso un comunicato stampa&rdquo;. Un altro biennale dunque, che segue quello firmato per le stagioni 2021 e 2022 e che va a confermare gli ottimi rapporti di una delle coppie pi&ugrave; longeve del Mondiale.  "Discussioni molto brevi e coincise con altre Case"  L'idea di cambiare Casa produttrice non l'ha mai interessato e Cecchinello ha ammesso: &ldquo;In passato io stesso non ho cercato colloqui con altri produttori. Ma nella primavera del 2016 sono stato contattato da Suzuki, Aprilia e KTM. Si &egrave; trattato di discussioni molto brevi e concise". La collaborazione con Tokyo &egrave; sempre stata soddisfacente: "Siamo stati interessati a ricevere nuove informazioni sui programmi futuri da altri produttori. Ma ad essere sincero, sono contento della mia situazione in Honda&rdquo;. Ora resta solo da capire quale sar&agrave; la formazione con cui la squadra guidata dall'ex pilota si presenter&agrave; in griglia di partenza il prossimo anno. Per questo, ci vuole ancora un po' di tempo. MotoGP 2022, Puig: "Vincere &egrave; l'unica cosa che ci interessa"       

Tra colpi di scena e decisioni ancora non prese, la squadra guidata dall&rsquo;ex pilota Lucio Cecchinello mantiene il solido legame con la Casa di Tokyo

MotoGP, team LCR-Honda: il matrimonio continua a gonfie vele

        Insieme ad Alex Marquez, anche se in due presentazioni separate, questa mattina &egrave; stato il momento anche per Takaaki Nakagami, il pilota giapponese sponsorizzato dal marchio Idemitsu. La sua moto per il 2022 manterr&agrave; i colori della passata stagione con un aggiunta di nero e oro, e come sulla Honda di Alex sono stati apportati cambiamenti nel design. Cecchinello: &ldquo;Taka ha l'esperienza per far bene&rdquo;  A parlare durante il video di presentazione &egrave; stato il team manager Lucio Cecchinello: &ldquo;Iniziamo questa stagione 2022 con una moto che ha subito delle evoluzioni a livello di tecnologia&nbsp;- ha detto -. In pi&ugrave;, abbiamo rinforzato la squadra LCR con pi&ugrave; ingegneri e l'introduzione della figura di direttore tecnico. Takaaki Nakagami correr&agrave; con noi per il quinto anno consegutivo e sono sicuro che ha accumulato abbastanza esperienza per riuscire a fare bene in questo 2022 e per riuscire a stare nel gruppo dei piloti testa&rdquo;. MotoGP, Alex Marquez svela i colori della Honda del team LCR Nakagami: &ldquo;Orgoglioso di portare in pista la bandiera giapponese&rdquo;   Nel giorno del suo compleanno, &egrave; stato poi il pilota giapponese a parlare, iniziando dai colori della moto, di cui va molto fiero: &ldquo;Appena mi vedete in pista - ha spiegato - notate subito il colore bianco del casco al quale si aggiungono poi pi&ugrave; colori. Il bianco, come il rosso della moto, stanno a simboleggiare la bandiera giapponese, per questo tengo molto a questa livrea&rdquo;. Ecco che quindi l'attenzione di Nakagami si &egrave; spostata sulla squadra LCR Honda: &ldquo;Ho sempe sognato di essere un pilota Honda - ha proseguito - e quel sogno si sta avverando stagione dopo stagione&rdquo;. Poi sulla stagione 2022: &ldquo;Ogni anno ripartiamo da zero - ha concluso - perch&egrave; la moto &egrave; nuova, cos&igrave; come gomme ed elettronica. Ogni anno riusciamo ad essere sempre pi&ugrave; veloci e ci sono molte caratteristiche nuove alle quali adattarsi. Ovviamente sono felice di questo perch&egrave; &egrave; il mio lavoro. Migliorare &egrave; una cosa che mi piace e mi fa divertire&rdquo;. MotoGP, alex Marquez: "Honda ha ascoltato le nostre indicazioni"       

Il pilota del team LCR Honda ha tolto i veli alla bellissima moto con la quale scender&agrave; in pista in questa stagione. A predonaminare sono ancora il bianco e rosso, ma si &egrave; aggiunto il nero ed un tocco di oro

MotoGP, Nakagami svela la RC213V con cui correrà nel 2022

        2021 was a complicated season in terms for results for all the Honda bikes essentially. If it wasn&rsquo;t for Marc Marquez&rsquo;s three wins, ir would have been a decidedly negative season for the Tokyo manufacturer, which struggled more than expected with its other riders. Team LCR was no exception, its riders Nakagami and Marquez rounding out the season in 15th and 16th place. A regression with respect to 2020, when the Japanese rider was often fast, finishing top five on four occasions and setting a pole position. While the Spaniard, competing for the factory team that year, scored two consecutive second-place finishes at the end of the season, which had us thinking that he&rsquo;d be playing a starring role in 2021. Many difficulties in 2022, and a best result of fourth  The championship proved to be an uphill climb for Lucio Cecchinello&rsquo;s team, Alex Marquez and Nakagami unable to replicate and build upon their performance during the final races of the previous season. For the Japanese rider, 2022 will be fundamental. Now in his fifth season in the top class, he has always been a fast rider, but he&rsquo;s often missing that final push, that step up in quality that would allow him to be a top five regular. Dorna has always been keen to have at least one Japanese rider on the grid, but it&rsquo;s also true that Nakagami won't be able to keep a sought-after seat like that of Team LCR forever - he'll definitely need to obtain results this coming season. Alex Marquez&rsquo;s situation is slightly different. Marc&rsquo;s brother has age on his side, but the 2021 season didn&rsquo;t live up to expectations and his seat might also be in jeopardy, if he doesn&rsquo;t make that step up in terms of quality. More than once, Marquez has shown that he knows how to ride the Honda, but he&rsquo;s often lacking consistency, and confidence too. The Spaniard&rsquo;s best result of the year was a fourth-place finish at the penultimate Portimao round. The same result as his team-mate, fourth at Jerez, a decidedly meagre &lsquo;best&rsquo; for them both. Honda needs to step it up  Having said all this, the Honda hasn&rsquo;t exactly proved to be the easiest bike to ride. Many have struggled, and only Marc Marquez has succeeded, despite his well-documented physical problems, competitive to such an extent that he was able to win three races. For the other "Hondisti" though, the situation was complex in terms of results. Only the eight-time champ reached the podium, with not even Pol Espargar&oacute;, on the other factory Honda, able to do the same, the Spaniard forced to settle for just one pole position. 2022 remains an unknown for now. At the recent tests at Jerez, the bike appeared to have made progress in terms of its handling, but then the other manufacturers are not standing idly by either. Ducati (which will have eight bikes on the grid next year) but also Yamaha and Suzuki have clearly demonstrated that they intend to make further progress. Translated by Heather Watson Bastianini: &ldquo;When you come to MotoGP, it&rsquo;s like starting over from scratch&rdquo;       

A year short on results for Lucio Cecchinello&rsquo;s team, the Spaniard and the Japanese rider having never reached the podium

MotoGP: a disappointing 2021 for team LCR, but Marquez and Nakagami are reconfirmed

        Il 2021 &egrave; stata una stagione complicata in termini di risultati un p&ograve; per tutte le moto Honda. Se non ci fossero state le tre vittorie del solito Marc Marquez, si parlerebbe di una stagione pi&ugrave; che negativa per la casa di Tokyo, che con tutti gli altri piloti ha faticato forse pi&ugrave; del previsto. Non fa eccezione il Team LCR, che ha visto concludere i suoi due piloti, Nakagami e Marquez, rispettivamente in 15esima e 16esima posizione in classifica finale. Un'involuzione rispetto alla stagione 2020 in cui il pilota giapponese era stato molte volte veloce, finendo in quattro occasioni in top-five e siglando una pole position. Mentre lo spagnolo, in quella stagione nel team ufficiale, aveva conquistato due secondi posti consecutivi proprio sul finale di stagione, tanto da far ipotizzare un 2021 da protagonista. Tante difficolt&agrave; nel 2022, il quarto posto come miglior risultato  Un campionato in salita dunque per il Team di Lucio Cecchinello, con Alex Marquez e Nakagami che non sono riusciti a replicare e a incrementare le prestazioni delle ultime gare della passata stagione. Per il pilota giapponese il 2022 sar&agrave; fondamentale. Arrivato ormai alla quinta stagione in top class, si &egrave; sempre dimostrato un pilota veloce, al quale per&ograve; &egrave; mancato molte volte lo spunto decisivo, quel salto di qualit&agrave; che oggi gli permetterebbe di avvicinarsi stabilmente alla top-five. La Dorna ha sempre gradito la presenza di almeno un giapponese nella classe regina, ma &egrave; pur vero che una sella ambita come quella del Team LCR non potr&agrave; essere un porto sicuro a tempo indeterminato per il pilota nipponico, chiamato a fare risultati l'anno prossimo.&nbsp; La situazione di Alex Marquez &egrave; leggermente diversa. L'et&agrave; gioca a favore del fratello di Marc, cosi come il cognome, ma la stagione appena conclusasi non &egrave; stata all'altezza delle aspettative e la sella potrebbe scottare anche per lui, qualora non arrivi il tanto atteso salto di qualit&agrave;. In pi&ugrave; di un'occasione Marquez ha dimostrato di sapere guidare la Honda, ma a mancare &egrave; stata a volte la costanza, altre volte la fiducia. Per lo spagnolo, il miglior risultato dell'anno &egrave; stato il quarto posto nel penultimo appuntamento di stagione a Portimao. Stesso risultato del compagno di squadro, quarto a Jerez, un bottino decisamente magro per entrambi. Serve un step da parte di Honda  Bisogna per&ograve; constatare che la Honda non si &egrave; dimostrata la moto pi&ugrave; facile da guidare dell'intero lotto. In molti hanno faticato, solo Marc Marquez &egrave; riuscito, nonostante i risaputi problemi fisici, ad essere competitivo tanto da trionfare in 3 occasioni. Per tutti gli altri "Hondisti" la situazione &egrave; stata complessa in termini di risultati, solo l'8 volte iridato &egrave; riuscito a salire sul podio, nemmeno Pol Espargar&ograve;, sull'altra Honda ufficiale, &egrave; riuscito nell'obiettivo, dovendosi accontentare solamente di una pole position conquistata. Il 2022 appare un'incognita al momento, nelle ultime uscite e specialmente nei test di Jerez, la moto di Tokyo &egrave; sembrata progredire per quanto riguarda la manegevolezza, tuttavia le altre case non stanno a guardare e sia Ducati (che schierer&agrave; ben 8 moto l'anno prossimo) che Yamaha e Suzuki hanno ampiamente dimostrato di voler ulteriormente progredire.&nbsp; Valentino Rossi torna a Valencia per un test con la Audi       

Annata avara di risultati per il Team di Lucio Cecchinello, la coppia formata dallo spagnolo e dal giapponese non &egrave; mai riuscita a salire sul podio, compiendo un passo indietro rispetto a quanto fatto vedere l'anno passato

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