        Tra i piloti che hanno brillato nella due giorni di test del mondiale Superbike al Motorland di Arag&ograve;n, conclusi con Jonathan Rea davanti a tutti, c'&egrave; stato anche Danilo Petrucci. Il ternano, al primo anno nella serie iridata dopo l'esperienza del 2022 nel MotoAmerica, ha chiuso la seconda giornata in seconda posizione risultando particolarmente rapido anche e soprattutto con la mescola SCQ da qualifica, con cui ha spesso faticato a trovare la quadra nella prima parte di stagione. Il portacolori del team Barni Spark Racing si sta rendendo protagonista di una crescita costante nel corso dei vari round e, su una pista a lui ben nota e &ldquo;amica&rdquo; della Ducati come quella spagnola, potrebbe dire la sua anche durante il weekend di gara. Puntando, magari, a quella prima vittoria che adesso non sembra pi&ugrave; irraggiungibile. SBK, test-premio sorprendente per Huertas: &egrave; pronto per la classe regina? Petrucci: &ldquo;Soddisfatto dei test. Il 2024? Probabilmente resto qui&rdquo;  &ldquo;Sono molto soddisfatto, perch&eacute; questo &egrave; stato il primo test in cui sono riuscito ad essere veramente veloce&rdquo;, ha spiegato l'ex-MotoGP. &ldquo;Abbiamo lavoro molto effettuando diverse prove comparative e provando alcune modifiche di assetto ed elettronica. Un insieme di fattori che mi hanno permesso di essere competitivo anche con le gomme nuove e con quelle da qualifica, che fino a questo momento erano il mio punto debole&rdquo;. Danilo ha poi lasciato intendere di avere tutte le intenzioni di proseguire con la squadra capitanata da Marco Barnab&ograve; anche nel 2024: &ldquo;Con Barni stiamo parlando e discutendo spesso sul futuro. Non ho ricevuto offerte da altre squadre in questo paddock e, probabilmente, rester&ograve; qui anche la prossima stagione&rdquo;. SBK, test Aragon: sulla Panigale una forcella derivata dalla MotoGP       

Danilo &egrave; stato tra i pi&ugrave; rapidi nei test al Motorland, trovando la quadra anche con le gomme da tempo in sella alla Panigale V4 R. E sul 2024, ha gi&agrave; le idee chiare

SBK, Petrucci velocissimo ad Aragòn: la prima vittoria è vicina?

        In questi giorni, numerosi piloti del mondiale Superbike sono scesi in pista ad Arag&ograve;n per delle sessioni di test in vista della ripresa del campionato dopo la pausa estiva. Oltre ai titolari, per&ograve;, ci sono state anche alcune special guest come i collaudatori Tetsuta Nagashima (Honda) e Florian Marino (Kawasaki); proprio la Casa di Akashi ha inoltre permesso allo spagnolo Adrian Huertas, attualmente impegnato in SSP con il team MTM, di provare la Ninja ZX-10RR ufficiale come premio per il mondiale conquistato in Supersport 300 nel 2021. Pur trattandosi della prima volta in sella ad una SBK, il classe 2003 si &egrave; trovato immediatamente a proprio agio firmando addirittura il sesto miglior tempo nel corso della prima (e unica) giornata in cui &egrave; sceso in pista, migliorando di quasi due secondi il proprio miglior tempo nel corso dei vari turni fino ad un incoraggiante 1'51.044 siglato nel pomeriggio. Un risultato che, tuttavia, al momento risulta fine a s&eacute; stesso visto che Adrian rester&agrave; in SSP nel 2024 e, a quanto pare, passer&agrave; in Ducati. SBK, test Aragon: sulla Panigale una forcella derivata dalla MotoGP Kawasaki, sei sicura di voler perdere Huertas?   E' dal round di Imola dello scorso luglio che si parla di Huertas come possibile sostituto di Nicol&ograve; Bulega sulla Ducati Panigale V2 per la prossima stagione, in cui l'attuale leader di campionato effettuer&agrave; con ogni probabilit&agrave; il passaggio in Superbike. Per Kawasaki si tratterebbe per&ograve; di una grossa perdita, trattandosi del miglior giovane talento attualmente in sella ad una moto del marchio giapponese, e dovrebbero fare di tutto per tenerlo e portarlo in SBK il prima possibile, soprattutto ora che va costruito il &ldquo;dopo Rea&rdquo;. Il pilota madrileno non si &egrave; per&ograve; sbilanciato a proposito del proprio futuro: &ldquo;E' stato fantastico provare la Superbike per la prima volta e non posso far altro che ringraziare Kawasaki per questo. La potenza &egrave; qualcosa di pazzesco e sono contento di essere andato cos&igrave; forte, perch&eacute; mi sentivo molto bene sulla moto. Un pilota forte deve sapersi adattare in fretta alle condizioni diverse, come sono riuscito a fare in questo test&rdquo;. &ldquo;In ogni caso, questo test pu&ograve; rivelarsi utile anche per la seconda parte di stagione in Supersport, visto che mi ha dato motivazione extra in vista di Magny-Cours&rdquo;, prosegue il ventenne, il cui focus resta la classe intermedia. &ldquo;Per il 2024 non sto puntando al passaggio di categoria, visto che sono concentrato al massimo sul mio impegno attuale e l'obiettivo principale &egrave; quello di ottenere la prima vittoria in SSP il prima possibile&rdquo;. FIM JuniorGP: Munoz passa all'Europeo Moto2 con il team SAG       

Lo spagnolo ha guidato la Kawasaki Ninja ZX-10RR nei test di Arag&ograve;n, mostrando un ottimo potenziale. Il suo futuro sembra possa essere in SSP con Ducati, ma...

SBK, test-premio sorprendente per Huertas: è pronto per la classe regina?

        Come abbiamo raccontato, le due giornate di test privati in cui sono stati impegnati alcuni protagonisti del mondiale Superbike sul tracciato di Arag&ograve;n si sono chiuse con Jonathan Rea e la Kawasaki davanti a tutti in entrambe le giornate. Un risultato che (pur con l'assenza del team ufficiali Yamaha e Ducati) ha contribuito a risollevare il morale del sei volte campione del mondo dopo un inizio di stagione davvero complicato. La Casa di Akashi ha portato qualche nuova soluzione da testare, specialmente dal punto di vista dell'elettronica e dell'aerodinamica. Novit&agrave; che hanno in buona parte funzionato, ma che non hanno rivoluzionato la Ninja ZX-10RR, al momento meno competitiva rispetto alle dirette rivali e, in particolare, alla Ducati di Alvaro Bautista.  Calendario SBK 2023: date, orari tv e dove vederla Le novit&agrave; funzionano, ma non illudono Rea  &ldquo;Abbiamo sfruttato al massimo il tempo che avevamo a disposizione in queste due giornate di test, continuando a lavorare sulle geometrie della moto&rdquo;, ha raccontato il nordirlandese al termine del Day 2. &ldquo;Il focus principale era migliorare il feeling sul davanti, comprendendo meglio anche le nuove soluzioni dell'elettronica. Da questo punto di vista ci siamo riusciti e possiamo vedere il bicchiere mezzo pieno, anche se non &egrave; stato fatto un cambiamento rivoluzionario sulla moto&rdquo;. &ldquo;Abbiamo provato anche un'aerodinamica diversa, che teoricamente mi avrebbe dovuto aiutare a migliorare la protezione dal vento sulle spalle, ma ad essere sinceri non ho trovato grandi differenze&rdquo;, prosegue Rea. &ldquo;Nel complesso posso dire di essere abbastanza soddisfatto di questi test, ma a Barcellona riproveremo tutto per capire se funziona su ogni tracciato&rdquo;. MotoGP sempre pi&ugrave; nella scia della F1: non si rischia di esagerare?       

Il nordirlandese ha commentato la due giorni di prove: &ldquo;Abbiamo provato delle nuove specifiche migliorandoci, ma nulla di rivoluzionario&rdquo;

SBK: Rea soddisfatto dei test ad Aragòn, ma non si fa illusioni

Negli scorsi giorni i piloti ufficiali Kawasaki e Honda, insieme ai portacolori MotoXRacing, Pedercini e MotoZoo, sono scesi in pista al Motorland per due giornate di test in vista del round di Assen. Ecco gli scatti più belli, sotto al sole spagnolo

Kawasaki, Honda e non solo: i protagonisti SBK in azione ad Aragòn

        Cos&igrave; come nella prima giornata, anche il secondo e conclusivo giorno di test della Superbike sul tracciato di Arag&ograve;n ha visto Jonathan Rea primeggiare tra i piloti presenti. Il nordirlandese ha chiuso il Day 2 facendo registrare un riferimento cronometrico di 1'49.482 in sella alla Kawasaki Ninja ZX-10RR ufficiale, che con i nuovi aggiornamenti elettronici &egrave; parsa maggiormente competitiva rispetto a quanto visto nei primi due appuntamenti della stagione in Australia e Indonesia. Il sei volte campione del mondo &egrave; consapevole di avere ancora parecchio lavoro da svolgere per riuscire ad arrivare ai livelli di Bautista e della Ducati, ma chiudere al comando la due giorni di test avr&agrave; dato sicuramente morale al numero 65, visto che si &egrave; dovuto impegnare per tenere alle proprie spalle le due Honda ufficiali di Vierge e Lecuona. La Moto2 perde un altro protagonista: anche Ogura out in Portogallo Passi in avanti in casa HRC  Proprio Xavi Vierge e Iker Lecuona sono parsi decisamente competitivi in sella alle Honda CBR1000RR-R Fireblade SP del team ufficiale HRC, che tra mille novit&agrave; introdotte (nuovo scarico accorciato e telaio rivisto, giusto per citarne alcune) hanno chiuso rispettivamente in seconda e terza piazza a circa un decimo di distacco dalla &ldquo;verdona&rdquo; del pluricampione. Vicino al compagno di team anche Alex Lowes con la seconda Kawasaki, a soli 103 millesimi da Rea, in una seconda giornata che ha finalmente visto in azione anche il campione 2022 del BSB Bradley Ray con la Yamaha R1 del team MotoXRacing con cui debutter&agrave; in gara ad Assen. Il britannico ha effettuato 43 tornate prendendo le misure con la supersportiva della Casa di Iwata, riuscendo anche a precedere in classifica lo spagnolo Isaac Vinales, portacolori del team Pedercini. MotoGP sempre pi&ugrave; nella scia della F1: non si rischia di esagerare? Booth-Amos nuovamente al top tra le SSP  Passando alla Supersport, anche in questo Day 2 hanno girato i due piloti del team MotoZoo by Puccetti, ovvero Tom Booth-Amos e Luke Power. Il primo &egrave; stato ancora una volta il pi&ugrave; veloce con un ottimo 1'55.869, ma anche Power &egrave; riuscito a migliorarsi nonostante qualche noia tecnica accusata nel corso della sessione. Prima di tornare in gara ad Assen il 21-23 aprile, i piloti della Superbike (compresi anche tutti gli altri non presenti al Motorland) avranno a disposizione un'altra due giorni di test, in programma il 30 e 31 marzo a Barcellona. James Toseland cuore d'oro: si butta da un palazzo per beneficenza       

Vierge e Lecuona hanno fatto un bel passo in avanti con le CBR, ma il sei volte campione del mondo &egrave; stato il pi&ugrave; rapido anche nella seconda giornata con la Kawasaki

SBK, Test Aragon: Honda competitive, ma è Rea il migliore del Day 2

        La prima giornata di test privati della Superbike sul circuito di Arag&ograve;n si &egrave; chiusa con un Jonathan Rea che, finalmente, pu&ograve; tornare a sorridere dopo aver firmato il miglior riferimento cronometrico in sella alla Kawasaki Ninja ZX-10RR. Il sei volte campione del mondo &egrave; stato l'unico in grado di scendere sotto al muro dell'1'50, firmando un 1'49.903 che gli &egrave; valso il primo posto in questo Day 1. Il nordirlandese ha provato alcune soluzioni nuove dal punto di vista dell'elettronica, lavorando a stretto contatto con un nuovo ingegnere elettronico (Sander Donkers). Resta per&ograve; il problema dell'accelerazione, ancora carente rispetto a quella delle dirette avversarie secondo Rea. Intervento riuscito: Spinelli pronto per la Supersport di Assen Lecuona 2&deg;, tante novit&agrave; in casa HRC  Alle spalle del sei volte campione del mondo ha chiuso lo spagnolo Iker Lecuona con la migliore delle Honda, il cui squadrone ufficiale HRC ha portato numerose novit&agrave; da testare. Da un nuovo scarico accorciato ad un forcellone rivisto, fino ad un telaio rinforzato: il team capitanato da Leon Camier vuole tornare al vertice e l'impegno profuso per queste due giornate lo sta dimostrando. Dietro a Lecuona troviamo poi Alex Lowes con la seconda delle Kawasaki, seguito a sua volta dalla Honda CBR1000RR-R guidata da Xavi Vierge. Presenti inoltre Isaac Vinales (nuovo portacolori del team Pedercini) e Bradley Ray con la Yamaha MotoXRacing; lo spagnolo ha utilizzato questa prima uscita per prendere le misure con la Kawasaki, mentre il britannico, campione in carica del BSB, non ha fatto registrare alcun giro utile. Petrucci: "In Ducati provavamo cose che non capivamo, ma ora si vedono i risultati" Booth-Amos il pi&ugrave; rapido tra le SSP  Infine, per quanto riguarda la Supersport hanno girato i due portacolori del team MotoZoo, ovvero Tom Booth-Amos e Luke Power. Il primo &egrave; stato il pi&ugrave; rapido in 1'56.902, mentre Power ha chiuso ad oltre un secondo di distacco (con anche una caduta nel corso della sessione) in quello che, di fatto, &egrave; stato il suo esordio in sella alla Kawasaki Ninja ZX-6R. Entrambi, cos&igrave; come i piloti della Superbike, torneranno in pista anche gioved&igrave; per un'ulteriore giornata di prove. Rookies Cup, la stagione inizia a Portimao: occhi puntati su Pini e Boggio       

Il sei volte campione del mondo &egrave; stato il pi&ugrave; rapido nella prima giornata al Motorland, seguito dalla Honda di Lecuona: ecco cos'&egrave; successo

SBK, Test Aragon: Rea e la Kawasaki al comando nel Day 1

        Come per un altro talentuoso italiano, la stagione 2022 rappresenta per Lorenzo Baldassarri una rinascita. Messe alle spalle le difficolt&agrave; delle ultime stagioni in Moto2, il pilota marchigiano ha intrapreso una nuova strada, rappresentata dalla Supersport e dalla Yamaha del team Evan Bros, ossia il team campione del mondo di categoria in due delle ultime tre stagioni. I test di Aragon hanno rappresentato il primo banco di prova reale per Balda, ed i 57 millesimi di distacco dalla vetta sembrano essere un biglietto da visita pi&ugrave; invidiabile.&nbsp;&ldquo;Non vedevo l&rsquo;ora di svolgere i test di Aragon - apre Balda - sia perch&eacute; avevo voglia di confrontarmi con i miei rivali e scoprire la categoria, sia perch&eacute; veniamo da un inverno dove spesso abbiamo dovuto combattere con il bagnato. Dai test ho potuto capire che siamo competitivi, ed ho avuto la conferma dell&rsquo;ottimo lavoro del team: ad ogni uscita ho acquisito pi&ugrave; fiducia, quindi non posso che essere motivato. Mi sto ripulendo dagli strascichi che gli ultimi due anni mi hanno lasciato&rdquo;.&nbsp;A che punto sei della conoscenza della R6? &ldquo;Sono a buon punto, ma devo ancora capire del tutto fino a dove mi posso spingere. Fino ad un certo punto la R6 ti permette di arrivarci facilmente, ma da l&igrave; in poi serve tirare fuori qualcosa di diverso. Sotto questo aspetto sto iniziando a capire come fare, ma c&rsquo;&egrave; del margine, il che &egrave; positivo: di solito c&rsquo;&egrave; poco margine per migliorare nelle moto stradali rispetto ai prototipi, invece in questo caso sento di poter ancora sperimentare dal punto di vista della guida&rdquo;.&nbsp;Un&rsquo;altra novit&agrave; per te sono le Pirelli. Come ti trovi? &ldquo;Bene, mi regalano delle buone sensazioni. Sin da subito mi sono sentito a mio agio, e turno dopo turno le capisco di pi&ugrave;. Questo &egrave; positivo perch&eacute; in passato ci ho messo pi&ugrave; tempo a capire le gomme, specie quando Dunlop ha cambiato le carcasse a stagione in corso&rdquo;.  Baldassarri: &ldquo;Spero di non essere sverniciato in rettilineo&rdquo;  Qual &egrave; l&rsquo;obiettivo? Il titolo? &ldquo;Vorrei essere sempre davanti, senza perdere mai il controllo della situazione: non sempre potremo vincere, specie in una categoria rinnovata come la Supersport di quest&rsquo;anno, ma occorrer&agrave; essere sempre nelle posizioni che contano. Spero che il regolamento sia bilanciato, e che quindi non vi siano moto che ci sverniciano sul rettilineo&rdquo;.&nbsp;Dai primi test il livellamento sembra corretto. Sei d&rsquo;accordo? &ldquo;Assolutamente, quindi si preannuncia un campionato molto interessante. Il fatto che davanti vi siano pi&ugrave; marche regala valore alla categoria, e la rende pi&ugrave; interessante per il pubblico&rdquo;.&nbsp;Come hai trovato i tuoi avversari? "Mi aspettavo un livello alto, specie nelle prime posizioni, e cos&igrave; &egrave;. Rispetto alla Moto2 c&rsquo;&egrave; pi&ugrave; dislivello tra il primo e l&rsquo;ultimo, ma il livello medio &egrave; alto, quindi sin dall&rsquo;inizio ho capito che non avrei vinto facile, e non si pu&ograve; lasciare nulla al caso&rdquo;.&nbsp;Si pu&ograve; sognare un duello tutto italiano Baldassarri - Bulega per il titolo? &ldquo;Sarebbe figo. Siamo due piloti veloci e competitivi, che possono dare spettacolo ma si rispettano, facendo della bagarre vera ma senza scorrettezze&rdquo;. SSP, Evan Bros toglie i veli alle R6 di Baldassarri e Sebestyen       

Lorenzo pronto ad iniziare un nuovo capitolo: "Mi sto ripulendo dagli strascichi degli ultimi due anni. La R6? Ho ancora margine"

SSP, Baldassarri: “Io e Bulega possiamo regalare spettacolo”

Una attenzione di questo tipo su di s&eacute;, Nicol&ograve; Bulega non l&rsquo;aveva dai tempi del debutto in Moto3, quando spiazz&ograve; tanti addetti ai lavori brillando sin da subito. Da l&igrave; il percorso &egrave; stato pi&ugrave; dissestato del previsto, ma ora ecco una nuova occasione in Supersport, sospinto dalla voglia di primeggiare di Ducati e del team Aruba, al debutto in categoria al pari di Niccol&ograve;. &nbsp; &ldquo;E&rsquo; vero che nell&rsquo;ultimo periodo non ho raccolto quanto sperato, ma ora mi sento ben voluto all&rsquo;interno del team, il che pu&ograve; fare la differenza. Sono carico al pensiero di iniziare, anche perch&eacute; faccio parte di un progetto ambizioso con una casa altrettanto ambiziosa. Ci tengo a fare bene&rdquo;. &nbsp; Come sono andati gli ultimi test?  &ldquo;Siamo partiti da zero, dato che era la prima volta con questa moto su questa pista, ma nel complesso siamo andati bene. Non ho &ldquo;fatto paura&rdquo; in termini di tempo sul giro, ma essere a due decimi dalla vetta &egrave; un buon risultato. La confidenza con la moto &egrave; migliorabile, dato che riesco a fare quello che voglio ma non al 100%, come invece &egrave; capitato in altre occasioni&rdquo;. &nbsp; Qual &egrave; al momento il tuo punto debole?  &ldquo;Credo che possiamo lavorare sul rilascio del freno, in modo da far girare di pi&ugrave; la moto. In questi due giorni sono sicuro che il mio capotecnico cercher&agrave; la soluzione giusta per risolvere il problema&rdquo;.  Bulega: &ldquo;Io contro Baldassarri per il titolo? Sarebbe bellissimo&rdquo;     Tutti si aspettavano una Ducati dominante sin da subito, invece cos&igrave; non &egrave; stato. Come giudichi il livellamento delle prestazioni tra le varie moto?  &ldquo;Se togliamo me dalla classifica il livellamento tra le Ducati e le altre moto non mi pare il massimo, dato che le altre Panigale sono tutte pi&ugrave; indietro. Diciamo che secondo me si potrebbe fare meglio (ride ndr): io non posso lamentarmi della mia moto, ma in scia ad alcune moto non passo, quindi non siamo i pi&ugrave; veloci&rdquo;. &nbsp; Come hai trovato la concorrenza?  &ldquo;I risultati hanno rispecchiato le mie previsioni, almeno riguardo a chi ha il potenziale per stare davanti. I primi vanno davvero forte: rispetto alla Moto2 c&rsquo;&egrave; pi&ugrave; divario tra i primi e gli ultimi, ma coloro che occupano le prime posizioni sono davvero veloci&rdquo;. &nbsp; Possiamo sognare un duello tutto italiano Bulega &ndash; Baldassarri per il titolo?  &ldquo;Sarebbe bellissimo, ma certamente si metteranno in mezzo anche altri piloti. Vediamo&rdquo;.  SSP: ad Aragon la nuova era si apre nel segno di Bulega e Ducati &nbsp; &nbsp; 

&quot;La mia moto &egrave; ottima, ma le altre Ducati sono tutte pi&ugrave; indietro. Sento la fiducia del team: per un pilota questo fa la differenza&quot;

SSP, Bulega: &ldquo;Il livellamento tra le moto? Si pu&ograve; fare meglio&rdquo;

La rinnovata classe intermedia ha svolto il primo test ufficiale, e nel weekend darà il via alla rivoluzione 

SSP, il futuro è oggi: le immagini dai test di Aragon

Tra livree definitive e test, le derivate di serie hanno completato la loro pre stagione. Ora è tempo di fare sul serio

SBK, ad Aragon è già spettacolo: le foto più belle dei test

Che il passaggio da Ducati a BMW avrebbe potuto complicare i piani di Scott Redding era calcolabile, ma l&rsquo;inglese sta riscontrando forse pi&ugrave; problemi di quanti ne aveva previsti. L&rsquo;undicesima piazza al termine della due giorni di Aragon certamente non rispecchia gli obiettivi di Scott e della casa tedesca, e le due cadute del secondo giorno (alla cinque ed alla uno) non fanno che aumentare i dubbi. &nbsp; &ldquo;Ho avuto una due giorni difficile. Nella seconda giornata sono migliorato, ma cadendo due volte: diciamo che cercavo il limite - racconta Scott - e posso dire di averlo trovato. Stavo provando diverse gomme sull&rsquo;anteriore, e pensando di avere pi&ugrave; confidenza ho spinto di pi&ugrave;, finendo a terra. Abbiamo imparato un paio di cose, ma non abbastanza per fare il salto in avanti che volevamo&rdquo;. &nbsp; Dal punto di vista tecnico qual &egrave; il principale problema?  &ldquo;Mi manca aderenza sul posteriore, e dobbiamo trovare il modo di rendere il comportamento del motore meno aggressivo. Per il resto non siamo messi male: in ingresso di curva sono forte, posso migliore a centro curva, ma al momento abbiamo problemi pi&ugrave; grandi&rdquo;. &nbsp; Hai provato entrambe le SCQ a disposizione? Pensi possano essere utili per la Superpole Race?  &ldquo;Le ho provate, ma ancora non penso possano essere un&rsquo;alternativa per la gara sprint, dato che dopo un giro il decadimento &egrave; davvero ampio, e non posso permettermi di prendere ulteriori rischi&rdquo;.  Redding: &ldquo;Per ora mi sento troppo vicino al limite&rdquo;     Pensi che il team abbia iniziato tardi i test nel 2022? La prima vera uscita &egrave; stata a marzo.  &ldquo;Abbiamo fatto un test prima di fine 2021, ed i mesi di sosta sono stati sensati, dato che durante quel periodo sia io che il team abbiamo potuto lavorare sulle cose provate in quell&rsquo;occasione&rdquo;. &nbsp; Baz &egrave; stato veloce, ed ha una corporatura simile alla tua. La cosa pu&ograve; esserti di aiuto?  &ldquo;Le prestazioni di Loris sono interessanti, e sorprendenti, ma anche seguire le mosse di un altro pilota a volte non basta, dato che devi sempre fare il tempo. Io mi sento ancora troppo vicino al limite, ed essere veloce per un giro o venti sono due cose molto diverse per me al momento. Il weekend di gara pu&ograve; essere utile per capire&rdquo;.  Tra poco &egrave; tempo di fare sul serio. Quale pu&ograve; essere il target?  &ldquo;Prima del test pensavo che la top six fosse un obiettivo raggiungibile, ora direi che &egrave; pi&ugrave; difficile. Resta un obiettivo possibile, ma vedremo come andranno le cose&rdquo;.  Test Aragon, Rinaldi; &quot;Senza grip al posteriore la moto non curva&quot; 

Scott autore di due cadute nel Day 2: &quot;Resta possibile, ma mi manca aderenza al posteriore. Baz &egrave; stato sorprendente, in gara capir&ograve; di pi&ugrave;&quot;

SBK, Scott Redding: &ldquo;Prima dei test credevo nella Top 6, ora meno&rdquo;

        Un miglioramento rispetto a ieri sicuramente c&rsquo;&egrave; stato per Michael Rinaldi. Dalla P11 di ieri alla P7 di oggi sono quattro posizioni recuperate ma non &egrave; ancora sufficiente per stare con i migliori ed il primo weekend stagionale &egrave; ormai alle porte.&nbsp; &ldquo;Dentro di me sono frustrato - dice Rinaldi - so esattamente di cosa ho bisogno. Sto cercando di essere professionale nello spiegare ci&ograve; che mi serve, ma non &egrave; facile trovarlo. Il test &egrave; finito, non &egrave; stato fatto nulla, i punti sono ancora l&igrave; e devo essere positivo se il mio ingegnere di pista a fine giornata viene da me e mi dice &ldquo;Michael, abbiamo capito&rdquo;. Al momento non siamo in una posizione forte.&rdquo; &ldquo;La prima gara non &egrave; ancora iniziata - prosegue il pilota Ducati - il mio obiettivo rimane lo stesso, sto lavorando pi&ugrave; duramente che in passato per raggiungere il mio obiettivo e se non ci riuscir&ograve; mi guarder&ograve; allo specchio a fine stagione dicendomi che ho fatto il massimo. Quando fai il massimo ma non raggiungi l&rsquo;obiettivo sei a posto con te stesso, in ogni caso.&rdquo;&nbsp; &ldquo;A breve ci sar&agrave; la prima gara, mi devo concentrare su quella - conclude Rinaldi - non tolgo nemmeno la tuta, vado nel box a parlare con il mio ingegnere e spiegargli esattamente il comportamento della moto in ogni centimetro di pista. Per me &egrave; chiaro, ma non &egrave; facile avere la soluzione perch&eacute; &egrave; come l&rsquo;anno scorso che delle volte sono forte. Lo sappiamo perch&eacute; sono forte e togliermi un punto di forza equivale ad essere &ldquo;sprecato&rdquo;. Dobbiamo trovare il modo di essere veloci anche se non ho punti forti.&rdquo;&nbsp; Rinaldi: &ldquo;C&rsquo;&egrave; ancora un ampio margine di miglioramento&rdquo;  Ci sono stati dei miglioramenti sulla specifica della moto?&nbsp; &ldquo;Ducati ha portato pezzi nuovi. Per me non c&rsquo;&egrave; una grande differenza ma ci pu&ograve; essere un ampio margine di miglioramento con i pezzi nuovi e sicuramente a Bautista piaceranno. Le ha provate pi&ugrave; di me perch&eacute; ha provato anche a Jerez e Portimao e quindi per la gara opter&agrave; per i pezzi nuovi. Pezzi nuovi che non risolvono i miei problemi, devo farlo da solo con il mio team.&rdquo; Pensi che sia facile adesso per Ducati trovare la strada giusta visti i tanti piloti bassi?&nbsp; &ldquo;Sicuramente &egrave; pi&ugrave; facile. Ho parlato con Bautista tante volte e questo &egrave; buono. Non ho mai guardato i dati in passato perch&eacute; quando sono arrivato ero l&rsquo;unico pilota satellite di Ducati. L&rsquo;anno scorso Redding usava un set up totalmente diverso perch&eacute; &egrave; alto e pesante. Quest&rsquo;anno posso confrontare i dati e capire ma cercare di copiare qualcuno significa essere la brutta copia dell&rsquo;altro pilota.&rdquo; A Misano ci hai detto che usando il setting di Bautista sei andato pi&ugrave; forte, l'hai fatto anche qui? "Non posso rispondere a questa domanda" Qual &egrave; il tuo pi&ugrave; grande punto debole? &ldquo;Sono forte quando ho tanto grip sul posteriore ma non in uscita di curva quanto in staccata. Nell&rsquo;ultima parte di curva posso usare il freno posteriore per fermare e far curvare la moto. Se non ho grip al posteriore, la moto non curva. Il problema quindi &egrave; l&rsquo;anteriore che deve curvare quando non ho grip al posteriore. Questo era il problema l&rsquo;anno scorso e lo &egrave; ancora adesso. E&rsquo; piuttosto frustrante perch&eacute; sono lento e non posso sfruttare al 100% la moto perch&eacute; non riesco. Quando succedeva in passato, dare il 100% bastava anche se non eri il pi&ugrave; veloce perch&eacute; il feeling con la moto era buono, quindi era questione di stile di guida. Non sono ancora un campione ma sento che posso andare pi&ugrave; veloce di cos&igrave; e so qual &egrave; il punto debole.&rdquo;        

&ldquo;Sono frustrato, so esattamente di cosa ho bisogno&rdquo; dice il pilota Ducati Aruba alla fine della seconda giornata di test ufficiali, chiusa con il settimo tempo

Test Aragon, Rinaldi: “Senza grip al posteriore la moto non curva”

        La seconda e conclusiva giornata di test della Superbike sul circuito di Arag&ograve;n ha visto Andrea Locatelli chiudere in sesta piazza in sella alla Yamaha R1 ufficiale, con circa un secondo di ritardo rispetto al miglior tempo fatto registrare da Jonathan Rea. Un risultato che ha comunque soddisfatto il pilota italiano, pronto a cominciare la sua seconda stagione nella classe regina delle derivate di serie. &ldquo;Onestamente sono contento per come sono andate queste due giornate di test&rdquo;, ha spiegato a fine giornata il numero 55. &ldquo;Ho dedicato la quasi totalit&agrave; del tempo a trovare il giusto feeling in sella e mi sento pronto per la prima gara della stagione. Come tempo sul giro non sono vicinissimo ai migliori, ma non &egrave; stata questa la priorit&agrave;, perci&ograve; non mi preoccupo&rdquo;. Bautista: "La tripletta ad Arag&ograve;n 2019? Il livello in SBK &egrave; cresciuto" Locatelli realista: &ldquo;Questa pista non &egrave; la migliore per noi&rdquo;  &ldquo;Lo scorso anno avevo faticato molto su questa pista, che sicuramente non &egrave; la migliore per la Yamaha, perci&ograve; se siamo andati bene qui, possiamo fare grandi cose nel corso della stagione&rdquo;, ha precisato Loka. &ldquo;Quest'anno ci si aspetta di pi&ugrave; da me visto che &egrave; il mio secondo anno nella categoria, ma non sento troppa pressione. Cercher&ograve; di migliorarmi ad ogni weekend provando ad avvicinarmi il pi&ugrave; possibile ai primissimi, visto che l'obiettivo di quest'anno &egrave; quello di lottare con loro in ogni round&rdquo;. SBK, test Aragon: Lecuona a terra, Honda conta i danni       

Il campione del mondo 2020 della SSP &egrave; pronto ad iniziare il suo secondo anno nella classe regina: &ldquo;Lotter&ograve; con i migliori, ma in queste giornate di test non ho cercato il tempo&rdquo;

SBK, Locatelli pronto a lottare: “Quest'anno ci si aspetta di più da me”

Si &egrave; chiuso con il secondo tempo di giornata il primo inverno da Campione del Mondo di Toprak Razgatlioglu, che sorride nonostante alcune piccole difficolt&agrave;. Nel Day 2 di Aragon, infatti, il turco ha incontrato qualche inciampo dal punto di vista tecnico, che non gli hanno comunque impedito di essere tra i pi&ugrave; veloci una volta ancora. &nbsp; &ldquo;Ieri le cose sono andate meglio - spiega - dato che oggi abbiamo perso un po&rsquo; la bussola sotto il profilo dell&rsquo;assetto, anche se per fortuna nelle ultime due uscite mi sono sentito pi&ugrave; a mio agio. Non sono riuscito a fare 1&rsquo;48, ma nell&rsquo;ultimo giro buono ho dovuto chiudere il gas all&rsquo;ultima curva per colpa del traffico: non avrei battuto comunque Rea, che ha fatto un grande giro&rdquo;.  Hai provato la nuova versione della gomma SCQ?  &ldquo;S&igrave;, e non &egrave; andata male. Ho fatto sette giri di fila con buoni tempi, nonostante un discreto calo negli ultimi due giri. Certamente ci serve pi&ugrave; tempo per capire&rdquo;. &nbsp; Ti senti pi&ugrave; forte sul passo o sul singolo giro?  &ldquo;Non credo sia importante il singolo giro, mentre sul passo mi sento a posto. A volte in Superpole non mi sono sentito a mio agio, ma ho ottenuto comunque un buon tempo&rdquo;.  Razgatlioglu: &quot;Sono sempre pronto a lottare&quot;   Pensi sar&agrave; difficile tornare in modalit&agrave; gara e battaglia?  &ldquo;No perch&egrave; sono sempre pronto a lottare: in Turchia ogni allenamento &egrave; una battaglia, pi&ugrave; simile ad una gara che ad un allenamento, e sia ieri che oggi ho fatto delle prove di battaglia con qualche pilota. Credo sia un bene mantenere la mentalit&agrave; dell&rsquo;anno scorso, ma vedremo in gara cosa accadr&agrave;. Ieri ho avuto un bel passo, del quale sono soddisfatto, ma il cambio di temperature nel weekend potrebbe mischiare le carte&rdquo;. &nbsp; Senti maggiore pressione ora che sei campione in carica?  &ldquo;No, la sentivo prima. Ora sono tornato ad avere la giusta confidenza con la moto, il che mi basta. Sono molto eccitato al pensiero che venerd&igrave; si comincia, anche perch&eacute; user&ograve; il numero uno per la prima volta&rdquo;. &nbsp; Chi sar&agrave; il tuo principale rivale? Bautista o Rea?  &ldquo;Non saprei, sono entrambi molto forti. Tra l&rsquo;altro potrebbero esserci delle sorprese, tutti sono migliorati dall&rsquo;anno scorso&rdquo;. &nbsp; Ieri hai fatto il pompiere, complimenti.  &ldquo;Grazie, potrebbe essere il mio lavoro dopo le moto (ride ndr), dato che mi sento pi&ugrave; professionale. Ho cercato di salvare la mia moto, del resto &egrave; quella che guido, quindi non mi sembrava giusto andarmene&rdquo;.  Bautista: &quot;La tripletta ad Aragon nel 2019? Il livello in SBK &egrave; cresciuto&quot; 

&quot;Sul finale avrei potuto fare un tempo migliore, ma ho trovato traffico. Io pompiere? Potrebbe essere il mio lavoro dopo le moto&quot;

SBK, Razgatlioglu a fine test: &ldquo;Persa a tratti la bussola, ma sono pronto&rdquo;

Il secondo giorno di test SBK del Motorland si &egrave; concluso, e Alvaro Bautista appare molto soddisfatto del lavoro condiviso insieme al team Aruba Ducati, squadra che lo aveva gi&agrave; schierato nel 2019 e nuovamente al via col pilota spagnolo: &quot;Si &egrave; trattato di un giorno di test davvero positivo - sottolinea - perch&egrave; se ieri ho usato la gomma Pirelli SC0, oggi ho potuto comparare diverse soluzioni, trovando alcune differenze&quot;.  Ti senti disinvolto in sella, come piace a te?  &quot;Certo, &egrave; migliorata la confidenza con la V4 R, ora posso guidarla pi&ugrave; facilmente rispetto a ieri, quando avevo difficolt&agrave; a capire il posteriore. Il feeling era migliore. Sono felice, anche perch&egrave; ci siamo dedicati a comparazioni riguardanti anche lo pneumatico anteriore, collezionando dati utili per il weekend che sta per arrivare&quot;.  Avete capito cosa sia successo ieri?  &quot;Sinceramente, i tecnici non hanno trovato qualcosa di sbagliato. C&#39;&egrave; stato un attimo in cui la moto si &egrave; impennata, ma niente di pazzo. Ho provato a tenerla, ma sono andato gi&ugrave;. Oggi ha lavorato bene tutto, ho provato entrambe le Ducati, ogni cosa ha risposto bene. Dobbiamo controllare ogni dato raccolto su entrambe le V4 R, ma vedremo se quanto fatto andr&agrave; bene per il weekend di gare. Sembra che il meteo cambier&agrave;, perci&ograve; dovremo stare attenti a tutto, controllando ogni cosa attentamente&quot;.  Bautista: &quot;Pi&ugrave; forte Rea o Razga? Entrambi!&quot;   Ad Alvaro viene chiesto come sta andando avanti il lavoro con la copertura Pirelli SCQ, soluzione extra morbida al debutto in questo 2022: &quot;L&#39;ho provata gi&agrave; a Portimao - spiega - oggi mi &egrave; sembrata rispondere nella stessa maniera. Oggi Pirelli ne ha portata un&#39;altra nuova, rivelatasi diversa. Non penso che noi saremo in grado di fare la Superpole Race con quella gomma, perch&eacute; sembra essere tra la SCX e la gomma da Superpole, ma dieci giri sono abbastanza. Non credo che riuscirei a completarne di pi&ugrave;&quot;.  Toprak ne ha fatti 8 di giri con la SCQ.  &quot;Non ho guardato i suoi tempi, non so cosa abbia usato. Posso solo dire che io ho usato la SCX, e il mio crono migliore l&#39;ho siglato all&#39;undicesimo passaggio, per 1&#39;49&quot;600 di passo, non male no? Io penso con con un po&#39; pi&ugrave; di caldo, la SCX andrebbe ancora meglio&quot;.  Chi sar&agrave; il peggior rivale tra Rea e Razga?  &quot;Entrambi! Sia Johnny che Toprak sono i principali rivali di questo campionato, correranno da protagonisti. Al momento non siamo veloci quanto loro, per&ograve; con il nostro passo siamo allineati, diciamo sullo stesso piano. Dobbiamo stare attenti a questi test, perch&eacute; nel fine settimana le temperature saranno diverse, sicch&eacute; le gomme lavoreranno diversamente&quot;.  Dal 2019 a oggi, la SBK &egrave; cresciuta tantissimo: parola di Bautista   Toprak ha detto che in gara Alvaro potrebbe scappare libero come l&#39;aria. Bautista la pensa cos&igrave;: &quot;Quanto &egrave; stato ottimista (ride). Come detto, i test sono una cosa, le gara un&#39;altra. Se mi danno largo, forse posso scappare, ma se partiamo tutti appaiati, difficile &egrave; andare via. Vedremo. Guardo per la gara, posso stare davanti con gli altri piloti, per&ograve; parliamo di una condizione differente rispetto alla stagione 2019, dove solo io e Rea ci giocavano la vittoria. Pi&ugrave; avanti arriv&ograve; Chaz Davies velocissimo con la Ducati. Adesso tanti nomi possono vincere. Mettiamo anche Garrett Gerloff, per esempio. Guardo avanti, sapendo che mi trover&ograve; in un gruppo nutrito&quot;.  Si preannunciano duelli diretti, come pensi che ti comporterai?  &quot;Nel corpo a corpo, ho possibilit&agrave; da 95 percento di perdere il duello, perch&eacute; io sono pi&ugrave; basso di loro, ho braccia pi&ugrave; corte, e questo mi mette in difficolt&agrave;. Non posso essere aggressivo come loro, quindi user&ograve; altri miei punti forti, se voglio provare a vincere&quot;.  Hai ancora in mente Arag&ograve;n SBK 2019? Siglasti un tris perentorio.  &quot;S&igrave;, ricordo la mia tripletta con Ducati qui ad Arag&ograve;n nel 2019. Fu il primo round europeo della stagione, di fronte alla mia famiglia, agli amici e al fans club. Quello resta un giorno speciale per me, ma sono passati tre anni: il livello della SBK &egrave; cresciuto, perci&ograve; vedremo cosa succeder&agrave;&quot;. 

A test conclusi, Alvaro pensa alle gare: &quot;Tre anni fa solo io e Johnny Rea ci giocavamo la vittoria, pi&ugrave; avanti &egrave; arrivato Chaz Davies. Adesso siamo in tanti, e nel corpo a corpo perdo al novantacinque percento&quot;

Bautista: &ldquo;La tripletta ad Arag&ograve;n 2019? Il livello in SBK &egrave; cresciuto&rdquo;

        Cos&igrave; come nella prima giornata, anche nel Day 2 dei test della Superbike sul tracciato di Arag&ograve;n &egrave; stato Jonathan Rea il pi&ugrave; rapido. Il nordirlandese ha infatti portato davanti a tutti la Kawasaki Ninja ZX-10RR ufficiale, precedendo di tre decimi e mezzo il campione del mondo in carica Toprak Razgatlioglu sulla pista in cui inizier&agrave; la stagione tra pochi giorni. &ldquo;In questi due giorni di test abbiamo mantenuto la calma lavorando sempre step by step&rdquo;, ha spiegato il sei volte campione del mondo, sicuro del proprio potenziale. &ldquo;Abbiamo effettuato qualche modifica nel corso delle varie sessioni, sfruttando le due moto a disposizione e migliorando costantemente i tempi. Il setup utilizzato &egrave; molto simile a quello che verr&agrave; usato in gara, perci&ograve; sono pronto per questo weekend&rdquo;. SBK test Aragon: Lecuona a terra, Honda conta i danni Rea ottimista: &ldquo;Il team ha ascoltato le mie indicazioni&rdquo;  &ldquo;La moto dell'anno scorso aveva nella frenata il proprio punto debole, perci&ograve; abbiamo provato a migliorare la stabilit&agrave; durante le staccate pi&ugrave; decise&rdquo;, prosegue il numero 65 a fine giornata. &ldquo;Sono contento, perch&egrave; il team ha ascoltato le mie indicazioni e credo che la moto di quest'anno abbia meno criticit&agrave;, perci&ograve; non vedo l'ora di cominciare la stagione vera e propria&rdquo;. &ldquo;Un altro aspetto su cui mi sono concentrato &egrave; anche quello riguardante le gomme, visto che da quest'anno avremo una nuova mescola da qualifica studiata appositamente per trovare il tempo nel giro secco&rdquo;, ha aggiunto Rea. &ldquo;Mi sembra una buona soluzione, ma chiaramente la prova del nove l'avremo sabato in Superpole, dove la sfrutteremo al massimo per la prima volta. Inoltre, cercher&ograve; di gestire meglio il degrado in gara rispetto allo scorso anno&rdquo;. In SSP &egrave; gi&agrave; battaglia: Cluzel regola Baldassarri nel Day 2 di Aragon &ldquo;Quest'anno ci saranno tanti avversari competitivi&rdquo;  Pensando ai propri avversari, Johnny sa che la concorrenza sar&agrave; di alto livello: &ldquo;Onestamente &egrave; difficile dire chi saranno i protagonisti di quest'anno, perch&egrave; siamo in tanti ad avere un pacchetto competitivo. Sicuramente io, Toprak e Alvaro partiamo con i favori del pronostico, ma anche Gerloff sar&agrave; veloce e probabilmente ci saranno sempre degli outsider pronti ad inserirsi nelle prime posizioni&rdquo;. SBK: Van Der Mark costretto a saltare il round di Aragon       

Anche nella seconda giornata, il nordirlandese ha portato la Ninja ZX-10RR davanti a tutti al Motorland: &ldquo;Ho usato un setup simile a quello per la gara, ma so che ci saranno tanti avversari forti&rdquo;

SBK, Rea al top nei test di Aragon: “La moto ha meno criticità quest'anno”

        I test ufficiali della Superbike in vista del round di Aragon in programma questo fine settimana ci dicono che i primi tre della classe, Jonathan Rea, Toprak Razgatliogu ed Alvaro Bautista saranno i protagonisti principali da tenere d&rsquo;occhio in questo Mondiale.&nbsp; La seconda ed ultima giornata di test si &egrave; conclusa esattamente come ieri, ovvero con Jonathan Rea a segnare il miglior tempo (1&rsquo;48&rdquo;714) nella terza ed ultima sessione della giornata. Il pilota Kawasaki ha preceduto il campione in carica Toprak Razgatlioglu di 354 millesimi. 1&rsquo;49&rdquo;068 il tempo del turco, pompiere improvvisato per domare un principio di incendio sulla sua R1. Bautista riduce il distacco  Terzo tempo come ieri per il pilota Ducati Aruba Alvaro Bautista. Il distacco per&ograve; &egrave; dimezzato rispetto alla giornata di ieri nella quale si era preso oltre 6 decimi da Jonathan Rea. Oggi i millesimi di ritardo dalla testa sono 380, 26 invece quelli di ritardo da Toprak Razgatlioglu. Quarto esattamente come ieri Garrett Gerloff con la R1 del team GRT a precedere un bravissimo Loris Baz con la BMW M1000RR del team Bonovo Action ed Andrea Locatelli con l&rsquo;altra R1 ufficiale.&nbsp; Rinaldi sorride, Redding fatica ad ingranare  Balzo in avanti in classifica rispetto a ieri per Michael Rinaldi. Il pilota Ducati, undicesimo e scontento ieri, oggi &egrave; settimo e vicinissimo al connazionale Locatelli. Dietro al #21 le due Honda ufficiali di Lecuona, protagonista di una caduta questa mattina, e Vierge poi Oettl a chiudere l&rsquo;ideale top 10. Fatica ancora tanto invece Scott Redding. L&rsquo;inglese di BMW non riesce a trovare i tempi sperati e questa mattina si &egrave; reso protagonista anche lui di una scivolata ma senza danni, riuscendo a portare la moto al box autonomamente. Dodicesimo tempo per Lowes davanti a Laverty, Mykhalchik e Tamburini, bravo ancora con la Yamaha di MotoXRacing, davanti al compagno di marca Nozane. Bassani lontano  Un altro pilota che ancora sembra faticare inaspettatamente in questi test di Aragon &egrave; Axel Bassani. Il pilota veneto di Motocorsa Ducati &egrave; solamente 17&deg; e precede Mahias, caduto nell&rsquo;ultimo turno alla curva 5, Bernardi, Ruiu, che &egrave; riuscito a girare a differenza di ieri, Ponsson, Syahrin, Konig, Mercado, che ha fatto il tempo prima di disintegrare la sua moto, e Cresson. La classifica combinata del Day 2  Ecco la classifica finale della seconda ed ultima giornata dei test ufficiali di Aragon         

In una perfetta replica della giornata di ieri, il pilota Kawasaki ha preceduto il campione in carica Razgatlioglu e Bautista. Bene ancora Gerloff in quarta posizione

SBK, Test Aragon: a Jonathan Rea anche il Day 2

        Proseguono le difficolt&agrave; in casa Honda. Dopo il grande volo di questa mattina di Tati Mercado, con moto distrutta e tutto da rifare, la curva due ha (nel secondo turno di giornata) giocato un brutto scherzo anche ad un altro portacolori della casa alata, ossia Iker Lecuona.&nbsp;Un episodio che conferma le difficolt&agrave; dei portacolori Honda, in cerca di una confidenza che ancora latita. Ricordiamo che nel precedente test di Barcellona era stato Xavi Vierge a pagare il conto pi&ugrave; salato, con la frattura della 12esima costola nel secondo giorno di azione. Cadute anche in casa BMW   Le cadute del primo pomeriggio non hanno ad ogni modo riguardato solo Honda, ma anche BMW. In primis (in ordine di tempo) Eugene Laverty, scivolato senza particolare conseguenze alla curva nove, ed emulato poco pi&ugrave; tardi da Scott Redding.&nbsp;Il nuovo acquisto della Casa bavarese &egrave; scivolato alla curva cinque, ma senza riportare grazi danni, tanto da riuscire a riportare la moto ai box senza aiuti esterni. Una magra consolazione per l&rsquo;inglese, che ancora sembra faticare non poco ad ottenere i tempi sperati. SBK, ad Aragon Razgatlioglu pilota e... pompiere!       

Dopo Mercado per il team MIE, anche lo spagnolo &egrave; rovinosamente finito a terra alla curva due. Cadute anche per BMW

SBK, test Aragon: Lecuona a terra, Honda conta i danni

Giornata quasi da dimenticare per Michael Rinaldi ad Aragon. L&rsquo;alfiere Ducati ha chiuso in undicesima posizione nel combinato delle tre sessioni senza riuscire a lavorare al meglio e facendo solo venti giri tra le tre sessioni.  &ldquo;Se devo essere realistico &ndash; dice Rinaldi &ndash; non abbiamo lavorato bene e non sono contento. In tre sessioni avr&ograve; fatto venti giri e questo non va bene. Se voglio essere veloce devo girare di pi&ugrave;. Fortunatamente &egrave; un giorno di test e non il weekend di gara.&rdquo;&nbsp;  &ldquo;Se dobbiamo guardare nell&rsquo;insieme &ndash; prosegue il pilota Ducati &ndash; il feeling con la moto &egrave; piuttosto buono. E se guardo solo quello sono soddisfatto anche se non abbiamo lavorato nella giusta direzione. Stasera parler&ograve; con il team per mettere a punto il lavoro di domani e lavorare di pi&ugrave; e non rimanere nel box quando gli altri sono pronti.&rdquo;&nbsp;  Rinaldi: &ldquo;Penso ad essere veloce in ogni condizione&rdquo;   Che cosa non ha funzionato nel piano di oggi?  &quot;Preferisco non entrare nei dettagli perch&egrave; se no rischio il licenziamento&quot;  Questi due giorni le temperature sono basse mentre nel weekend dovrebbe fare pi&ugrave; caldo, ci hai pensato?  &ldquo;Onestamente non guardo a quello ma ad essere veloce in ogni condizione. Dobbiamo essere realistici, Razgatlioglu e Rea sono veloci in ogni turno e se voglio lottare per grandi obiettivi devo essere veloce come loro. In questo senso devo lavorare in modo diverso rispetto ad oggi.&rdquo;  Quanto &egrave; di aiuto avere Davies con te?  &ldquo;E&rsquo; bello avere Davies. E&rsquo; una persona che non ho mai avuto al mio fianco perch&eacute; lui pu&ograve; andare in pista e vedere delle cose che possono fare la differenza. Per esempio a Barcellona ha visto delle cose sulla moto e nel box mi ha suggerito di cambiare linea in una curva. Sono andato pi&ugrave; veloce ascoltando i suoi consigli. Davies &egrave; di grande aiuto per me e per il team.&rdquo;  Bautista, caduta &quot;strana&quot; nel Day 1 dei test SBK ad Aragon 

&ldquo;Non sono contento di come abbiamo lavorato oggi&rdquo; dice l&rsquo;alfiere Ducati al termine della prima giornata di prove prima del debutto stagionale

Test Aragon, Rinaldi: &ldquo;In tre sessioni solo 20 giri, bisogna fare di pi&ugrave;&rdquo;

        La prima giornata di test sul tracciato di Arag&ograve;n, teatro del primo round della stagione 2022 del mondiale Superbike il prossimo fine settimana, si &egrave; conclusa con Jonathan Rea davanti a tutti. Il nordirlandese della Kawasaki ha preceduto di soli 16 millesimi il campione del mondo Toprak Razgatlioglu, dicendosi soddisfatto del lavoro svolto nel corso del Day 1. &ldquo;Nonostante le basse temperature, in questa prima giornata di test abbiamo ottenuto delle informazioni importanti per lo sviluppo della moto&rdquo;, ha spiegato il numero 65 alla fine dell'ultima sessione. &ldquo;La nostra moto non &egrave; stata stravolta rispetto allo scorso anno, ma abbiamo qualche novit&agrave; da provare che dovrebbe permetterci di fare un salto in avanti al punto di vista prestazionale migliorando anche la parte telaistica, che &egrave; quella su cui dobbiamo lavorare maggiormente. Procederemo step by step per arrivare pronti all'inizio del campionato&rdquo;. SSP: Ad Aragon, la nuova era si apre nel segno di Bulega e Ducati Rea: &ldquo;Arag&ograve;n &egrave; insidiosa con il freddo&rdquo;  Una difficolt&agrave; in pi&ugrave; di questa prima giornata &egrave; stata la temperatura, davvero bassa: &ldquo;Con una temperatura dell'asfalto come quella odierna, che si aggirava intorno ai dodici o tredici gradi, il tracciato di Arag&ograve;n &egrave; molto insidioso, specialmente nelle curve a destra che sono meno rispetto a quelle a sinistra. In particolare, occorre prestare molta attenzione in curva 2, visto che si arriva da due lunghi rettilinei e tre curve a sinistra. Con l'innalzamento delle temperature, invece, la situazione migliora e si riesce a spingere&rdquo;. Il sei volte campione del mondo ha poi parlato del proprio inverno in cui ha cercato, per quanto possibile, di prendersi una pausa dalle corse: &ldquo;Ho apprezzato questa off-season, perch&egrave; sono riuscito a passare del tempo con la mia famiglia staccando la spina per un po'. Lottare per il mondiale &egrave; fantastico, cos&igrave; come lo &egrave; gareggiare, ma gli eventi extra sono molti e, non essendo il campione del mondo, ne ho fatto qualcuno in meno rispetto agli scorsi anni. Questo non significa che io sia meno motivato, anzi: sono pronto a lottare con Toprak e gli altri per riconquistare il titolo&rdquo;. MotoGP e SBK nella cinquina di appuntamenti in diretta su Sky       

Il nordirlandese ha ottenuto il miglior tempo al termine della prima giornata in sella alla Ninja ZX-10RR: &ldquo;Abbiamo qualche novit&agrave; da provare, ma le basse temperature rendono il tracciato insidioso&rdquo;

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