        Tanta italianit&agrave; d'eccellenza presente in Qatar per gli ultimi test invernali della MotoGP. Questa volta non ci riferiamo a Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini, mattatori del test avendo realizzato i migliori tempi nel Day-2 di Losail, bens&igrave; a Lorenzo Sonego e Lorenzo Musetti, i due tennisti italiani protagonisti nella vittoria della Coppa Davis 2023, ospiti nei box Aprilia e Ducati. Impegnati nel torneo ATP 250 di Doha, Musetti, numero 25 della classifica mondiale e Sonego, numero 48, hanno vissuto la loro prima volta nel paddock, invitati dalle due case italiane di riferimento della top class. La presenza dei due tennisti consolida un curioso parallelismo che in queste ultime settimane caratterizza il tennis e la MotoGP; parallelismo basato sull'asse Sinner-Bagnaia, leader e riferimenti dei rispettivi movimenti sportivi.&nbsp;&nbsp; SBK: le immagini pi&ugrave; belle dei test di Phillip Island Lorenzo Sonego ospite di Aprilia: "Esperienza unica, questi piloti sono un esempio" Nel suggestivo scenario del box Aprilia, Sonego ha potuto digerire al meglio l'amara sconfitta rimediata al primo turno nel sopracitato torneo di Doha. Invitato dalla casa di Noale ad ammirare dal vivo le RS-GP di Aleix Espargar&ograve; e Maverick Vinales, il tennista torinese ai microfoni di Sky Sport ha espresso tutta la sua felicit&agrave;: "Non vedevo l'ora di venire qui nel paddock, la MotoGP dal vivo &egrave; impressionante, &egrave; tutto incredibile, la velocit&agrave;, il rumore, &egrave; un'esperienza unica. Questi ragazzi sono un esempio, devono andare a queste velocit&agrave; folli e allo stesso tempo calcolare tantissime cose. Diciamo che in un campo da tennis c'&egrave; pi&ugrave; sicurezza!" Il legame tra Lorenzo Musetti e Pecco Bagnaia Se nel secondo giorno di test &egrave; stato Lorenzo Sonego il protagonista "tennistico" dei test del Qatar, il day-1 aveva visto Lorenzo Musetti prendersi la scena all'interno del box Ducati. "Un'esperienza magnifica, devo ringraziare Bagnaia che mi ha incontrato in albergo e mi ha invitato, questo &egrave; il bello dello sport, ha fatto unire quasi per caso due campioni del mondo come me e Pecco. Sono un grande fan di Bagnaia, ho un buon rapporto con lui, &egrave; stato uno dei primi personaggi pubblici a sostenermi. Vedo un ambiente bellissimo qui nel paddock, &egrave; un'esperienza speciale. Spero un giorno di avvicinarmi al livello di Sinner in modo da fare un po' di bagarre con lui, per usare il gergo motociclistico".&nbsp;         

Ospiti di Ducati e Aprilia, i due tennisti italiani hanno visitato il paddock della top class in occasione del day-2 dell'ultimo test invernale dell'anno

Test Qatar: dal campo alla pista, Sonego e Musetti ospiti della MotoGP

Mancano poco meno di due mesi all&#39;inizio del mondiale Superbike a Phillip Island, mentre per la MotoGP occorrer&agrave; attendere addirittura fino a marzo per il Gran Premio del Qatar. Tuttavia, i piloti torneranno in azione molto prima per i test invernali che precederanno il via della stagione 2024. Dalla classe regina dei prototipi a quella delle derivate di serie, passando per Moto2, Moto3 e MotoE: ecco dove e quando si svolgeranno le giornate di prove pre-stagionali.  Tempi da record: i giri migliori sulle principali piste del mondo  Test MotoGP 2024, tra Malesia e Qatar   Come da tradizione, i test invernali della MotoGP si svolgeranno sul tracciato malese di Sepang, il quale sar&agrave; teatro sia dello Shakedown (riservato ai collaudatori, ai rookie e alle Case della fascia pi&ugrave; bassa delle concessioni, ovvero Honda e Yamaha) dall&#39;1 al 3 febbraio, sia di quelli ufficiali IRTA dal 6 all&#39;8 febbraio con tutti i piloti presenti. A quelli malesi seguiranno i test in Qatar sul circuito di Lusail il 19 e 20 febbraio, poche settimane prima del GP che inaugurer&agrave; la stagione 2024 sul medesimo tracciato.  Da Marquez a Petrucci: i grandi specialisti delle gare sul bagnato  I test SBK: Jerez, Portimao e Phillip Island     Passando alla classe regina delle derivate dalla serie, il fitto programma di test inizier&agrave; a Jerez de la Frontera il 24 e 25 gennaio, per spostarsi pochi giorni dopo, dal 29 al 30, all&#39;Autodromo Internacional do Algarve di Portimao. Le ultime sessioni saranno per&ograve; direttamente a Phillip Island il 19 e 20 febbraio, nella settimana del round inaugurale che andr&agrave; in scena proprio sulla spettacolare pista australiana.  Da pilota a coach: Luca Fabrizio racconta la sua Academy | Esclusiva  Moto2, Moto3 e MotoE   Tornando al Motomondiale, anche le serie propedeutiche svolgeranno diverse giornate di test. Sia la Moto2 che la Moto3 avranno tre giornate di prove ufficiali a Jerez de la Frontera, dove gireranno a sessioni alternate dal 28 febbraio all&#39;1 marzo, ma prima ci saranno anche dei test privati a Portimao, che per la Moto3 saranno il 22 e 23 febbraio, mentre per la Moto2 il 24 ed il 25.  Infine, proprio a Portimao il mondiale MotoE svolger&agrave; tutte le proprie giornate di test, con i piloti che affronteranno per la prima volta i saliscendi portoghesi con le Ducati V21L dal 21 al 23 febbraio, per poi tornarci il 21 marzo appena prima del Gran Premio sulla medesima pista su cui partir&agrave; la stagione della serie elettrica.  Da Rossi a Bayliss: i piloti pi&ugrave; iconici degli anni 2000 

Prima dell&#39;inizio della stagione, i piloti saranno impegnati in svariate giornate di prove: ecco dove e quando si svolgeranno i test prestagionali delle varie classi

MotoGP, SBK e non solo: tutte le date dei test ufficiali del 2024

Dopo il GP di San Marino il mondiale resta "in pausa" per un giorno di test in cui le Case lavorano in ottica 2024 e mostrano qualche spoiler. Analizziamoli nel particolare

Test Misano MotoGP: le foto tecniche di tutte le novità

Una delle notizie pi&ugrave; interessanti e discusse di questi ultimi giorni &egrave; stata senza ombra di dubbio quella riguardante il test di Alvaro Bautista con la Ducati Desmosedici, svolto nell&#39;arco di due giornate presso il Misano World Circuit Marco Simoncelli. Un test-premio che ha reso felice il pilota spagnolo, campione del mondo Superbike in carica ed attuale leader della classifica di campionato.  Alvaro verso una possibile wild card in MotoGP   Come reso noto dallo stesso team Ducati con cui il trentottenne iberico ha girato sulla pista romagnola, i suoi tempi sono stati tutto sommato interessanti visto che, senza spingere n&eacute; prendere troppi rischi, ha fatto registrare un miglior riferimento cronometrico in 1&#39;32.590. Un risultato distante un secondo e mezzo dal record del tracciato e poco meno di sette decimi pi&ugrave; lento rispetto alla pole della MotoGP nel 2022, che gli sarebbe valso il decimo posto in griglia.  Risultati che hanno immediatamente suscitato una gran voglia tra tifosi ed addetti ai lavori di vedere Bautista ancora una volta in gara in MotoGP come wild card. Una possibilit&agrave; che non &egrave; stata esclusa neanche dal Direttore Generale di Ducati Corse Luigi Dall&#39;Igna, nonostante la priorit&agrave; al momento sia ovviamente la Superbike. Non &egrave; quindi utopisco sognare una Desmosedici in pi&ugrave; in griglia per uno dei round conclusivi dell&#39;anno, a stagione gi&agrave; conclusa per le derivate di serie, magari - come accadde nel 2006 con Troy Bayliss - a Valencia.    Risultato opposto a quello di Razgatlioglu dopo il test MotoGP   Insomma, il ritorno sulla MotoGP per Alvaro ha avuto un epilogo ben diverso rispetto a quello di Toprak Razgatlioglu, suo grande rivale tra le derivate dalla serie, che negli scorsi mesi aveva provato la Yamaha M1 sul tracciato di Jerez de la Frontera. Fu proprio quel test, ben pi&ugrave; complicato del previsto per via del faticoso adattamento del turco al prototipo della Casa di Iwata, a spegnere del tutto le voci di un ipotetico approdo nella massima serie motociclistica da parte del campione del mondo SBK 2021.  Anzi, fu proprio nei giorni successivi a quel test particolarmente difficile di Toprak con la M1 che i rapporti tra lui e la Yamaha si incrinarono, portando poi all&#39;ormai noto divorzio che avverr&agrave; a fine stagione e che vedr&agrave; il classe &#39;96 correre con il team ufficiale BMW tra le derivate dalla serie a partire dal prossimo anno. Rinunciando in maniera quasi definitiva al paddock dei prototipi che potrebbe quindi restare soltanto un miraggio per il talento di Alanya, mentre Alvaro potrebbe tornarci in un futuro non lontano, seppur per una sola gara.  MotoGP, altra wild card per Pedrosa: correr&agrave; con KTM a Misano 

I due protagonisti del mondiale SBK hanno avuto modo di guidare i prototipi delle rispettive case di appartenenza, ma gli epiloghi sono stati del tutto diversi

SBK, Bautista e Toprak: destini opposti dopo i rispettivi test MotoGP

        Se a met&agrave; giornata era il francese della Yamaha Fabio Quartararo a guidare il gruppo (qui i risultati), alle 18 &ndash; ora in cui sono finiti i test - ad Jerez &egrave; Marco Bezzecchi a concludere in testa. L&rsquo;italiano in sella alla Ducati del team VR46 segna un best lap 1:36.574, seguito dal compagno di squadra Luca Marini a +0.104. Quartararo chiude il podio per oggi in terza posizione (+0.151) ma comunque resta poco soddisfatto dei "test aerodinamici" effettuati oggi in sella alla sua M1. Fabio Di Giannantonio si prende la quarta casella con alle sue spalle il pilota Aprilia Maverick Vinales.  Pecco Bagnaia dopo aver provato una nuova forcella si prende la sesta posizione non riuscendo a fare un tempo migliore di 1:37.024. Restano indietro le KTM con Binder ottavo e Miller solo 14esimo. Da segnalare fuori dalla top ten anche Franco Morbidelli e Zarco in sella alla Pramac.  Cosa abbiamo visto nei test di MotoGP ad Jerez Nella giornata di oggi in pista sono state provate molte novit&agrave;, tra le tante ricordiamo: il nuovo telaio Kalex-Honda insieme alla carena con scalino della RCV, la nuova forcella Ducati, l&rsquo;utilizzo della frizione in carbonio usata da Alex Marquez sulla moto Gresini Racing. Nella sessione pomeridiana i piloti, in primis Bezzecchi, hanno provato diverse volte la partenza, fattore che si sta rivelando sempre pi&ugrave; fondamentale per ottenere un buon risultato in gara. L'appuntamento &egrave; per domani dove andr&agrave; in scena la giornata dei test dedicata Moto2 e Moto3 Calendario MotoGP 2023 La classifica a fine giornata&nbsp;        

Doppietta Mooney a Jerez de la Frontera, arretrato Bagnaia come anche il duo Aprilia

MotoGP Test Jerez, svetta Bezzecchi a fine giornata. Terzo Quartararo e 6° Bagnaia

Rifinire la perfezione. E&rsquo; essenzialmente questa la missione in casa Ducati per i test di Sepang, dove ovviamente le novit&agrave; non sono mancate. Dopo i primi progressi mostrati durante lo shakedown infatti la casa di Borgo Panigale ha sfoggiato oggi ulteriori novit&agrave;, in quel comparto aerodinamico che gioca oramai un ruolo preponderante nello sviluppo di tutte le case.  Scalini e feritoie    Come visibile dalle foto infatti la nuova carena sfoggiata da Pecco Bagnaia &egrave; un ulteriore passo avanti sul tema: nella parte centrale della fiancata infatti &egrave; comparso un profilo, immediatamente sotto l&rsquo;appendice alare laterale.&nbsp;Una soluzione nata con l&rsquo;obiettivo di aumentare il carico aerodinamico in fase di piega, riducendo l&#39;area tra moto e asfalto, con conseguente aumento dell&rsquo;aderenza durante la curva. &nbsp; Ad ogni modo questa soluzione non &egrave; l&rsquo;unica vista in casa Borgo Panigale, dato che Jorge Martin &egrave; sceso in pista con una ulteriore soluzione: la carena in questione sfoggia due feritoie verticali, adibite a gestire in maniera migliore i flussi d&rsquo;aria. Anche in questo caso vi &egrave; un piccolo gradino nella parte centrale, seppur meno pronunciato, e che lavora in modo differente rispetto alla soluzione del team ufficiale. Le trovate aerodinamiche non mancano insomma, ora occorre solo capire quale sia la migliore.    MotoGP, Vinales: &quot;La nuova Aprilia &egrave; gi&agrave; meglio della 2022&quot;&nbsp; 

Due le soluzione portate in Malesia per convogliare meglio i flussi d&#39;aria: anche a Borgo Panigale &egrave; stato sdoganato lo &quot;scalino&quot;

MotoGP test Sepang, Ducati sfoggia nuove carene: prove di perfezione

        S&igrave;, lo sappiamo: quelli di Sepang sono "solo" test, quindi vanno interpretati per mezzo di filtri adeguati. Consapevoli che il primo giorno di shakedown serva - appunto - a verificare che ogni componente funzioni regolarmente, collaudatori e rookie della MotoGP sono scesi in pista, alternando azioni su asfalto asciutto e bagnato. Su tutti, la Yamaha di Cal Crutchlow, autore del crono 2'01"146. Yamaha MotoGP a tre punte, Crutchlow il capitano  Crutchlow super Folger: ma &egrave; solo un test di shakedown Prendiamo il riferimento del Sepang International Circuit, siglato da Jorge Martin sulla Ducati Prima Pramac l'anno scorso: 1'57"590, valevole di pole position nel Gran Premio di Malesia. Eccezionale risultato su asciutto, non avvicinato oggi a Sepang, volete per la scarsa necessit&agrave; di spingere, aggiungiamo per il meteo che, come al solito, ha proposto acqua tropicale. Yamaha ha portato tre collaudatori, ovvero, Cal Crutchlow, Katsuyuki Nakasuga e Kohta Nozane. Il pi&ugrave; esperto - presente alla gara disputata nel 2022, conclusa al dodicesimo posto - ha rappresentato al meglio il piccolo contingente di M1, mettendo tutti in riga, in una condizione tutto sommato britannica. Caldo a parte, perch&eacute; laggi&ugrave; si soffoca a tutte le ore. Fabio Quartararo e Franco Morbidelli sperano, invece, che il propulsore quattro in linea dei tre diapason respiri a pieno vigore, sprigionando pi&ugrave; cavalli rispetto a quanto offerto sino a Valencia della passata stagione. Lo capiranno presto. Augusto Fernandez, unico rookie MotoGP. Pedrosa "fantasma"  Se la GASGAS rimanesse color carbonio, farebbe un discreta figura (di immagine) &nbsp;Doveroso &egrave; ricordare che sotto alle carene firmate GASGAS ci sia una KTM. Il progetto portato in pista dal team Tech3 &egrave; comunque interessante, come lo &egrave; il debutto del titolato in carica Moto2. Augusto Fernandez, spagnolo a far coppia con connazionale Pol Espargar&ograve;. Per l'unico rookie 2023 il tempo di 2'01"331 &egrave; da comparare con quanto fatto da Crutchlow, sapendo che l'inglese conosca meglio i segreti della classe regina. Un gap risicato, in considerazione dei primi chilometri macinati, sommati all'assaggio compiuto al Ricardo Tormo in novembre. Abbiamo citato KTM, eccoci sicch&eacute; alla RC16, guidata dal neo assunto Jonas Folger. I suoi cronologici appaiono nel monitor, non quelli di Dani Pedrosa, dato per pi&ugrave; veloce di tutti. Suggeriscono una moto austriaca del piccolo spagnolo sprovvista di trasponder, ovvero, il marchingegno usato per raccogliere i tempi sul giro. Bradl, Savadori e Pirro: &egrave; subito sfida Honda-Aprilia-Ducati  Pirro occupa il posto di Bastianini... nei test MotoGP &nbsp;Stefan, Lorenzo e Michele potrebbero "tranquillamente" vestire il ruolo di pilota titolare, in rappresentanza di Honda, Aprilia e Ducati. I tre tester portano tra i cordoli le evoluzioni apportate alle RC 213V, RS-GP e Desmosedici, che hanno alimentato la discussione di "chi copia chi e cosa". Nel frattempo, il pugliese siede al posto di Enea Bastianini. Vero, Tokio si &egrave; ispirato a Noale in alcuni dettagli, ha preso spunto da Bologna in altri. Totale: Marc Marquez avr&agrave; tra le mani un prototipo griffato HRC finalmente vincente? L'otto volte iridato appare in forma smagliante, il suo braccio pure, ora non resta che saltare in sella.&nbsp; Lo far&agrave; dal 10 al 12 febbraio, confrontandosi direttamente coi rivali di ventura. Oltre a scoprire il potenziale del numero 93, capiremo se la Ducati sia ancora moto da battere e se l'Aprilia costituir&agrave; una piacevole sorpresa, gi&agrave; vista nel 2022. I temi da sviluppare saranno parecchi. Shakedown MotoGP day 1         

Cal e la M1 meglio della GASGAS del rookie Augusto Fernandez, in una giornata caratterizzata da sole e pioggia tropicali. Honda, Aprilia e Ducati al lavoro con Bradl, Savadori e Pirro

Test MotoGP Sepang: Yamaha svetta con Crutchlow nel Day 1

        Arrivano importanti novit&agrave; regolamentari in MotoGP. La Grand Prix Commission, riunitasi il 22 aprile a Portimao, introdurr&agrave; alcune novit&agrave; a partire dalla prossima stagione, andando a ridurre il gi&agrave; esiguo numero di giornate di test a disposizione di team e piloti della top class. Daniel Pedrosa: "Il rivale pi&ugrave; tosto? Casey Stoner mi apr&igrave; gli occhi" Restrizioni ai test MotoGP  In comune accordo con Michelin, &egrave; stato deciso di ridurre il numero di giorni di test ufficiali consentiti per la classe MotoGP, una decisione dovuta al sempre crescente numero di Gran Premi in calendario. Il programma dei collaudi verr&agrave; cos&igrave; rivisto:&nbsp;  Un test ufficiale di 1 giorno dopo l'evento finale della stagione 2022, sullo stesso circuito utilizzato per l'ultimo GP. Uno "shakedown" di 3 giorni prima del primo test ufficiale, al termine della pausa invernale. Potranno parteciparvi solo i collaudatori ufficiali e i rookie della classe MotoGP. Un test ufficiale di 3 giorni a cui parteciperanno anche i piloti titolari, da svolgersi al termine della pausa invernale e prima del primo evento della stagione. Un ulteriore test ufficiale di 2 giorni, prima del GP inaugurale. Saranno consentiti due test ufficiali di 1 giorno il luned&igrave; o il marted&igrave; dopo un GP su circuiti e date da concordare tra i team e Dorna/IRTA.   Novit&agrave; tecniche  Dal 2024 sar&agrave; obbligatorio in tutte le Classi utilizzare carburanti non fossili al 40%. Questa percentuale sar&agrave; aumentata al 100% per la stagione 2027. Le specifiche esatte per le caratteristiche del carburante da utilizzare verranno pubblicate in seguito.       

La Grand Prix Commission ha deciso ulteriori restrizioni ai collaudi della classe regina a partire dal 2023

Mini rivoluzione in MotoGP: ecco come cambieranno i test invernali

        Qualcosa &egrave; cambiato, per sempre, dopo i primi test di Sepang. Dopo diversi anni dalla grande rivoluzione regolamentare che aveva introdotto numerose limitazioni sui motori e sull&rsquo;elettronica, la MotoGP &egrave; davvero cambiata, tornando a essere una categoria molto sofisticata e costosa ma in modo diverso. MotoGP: tutte le novit&agrave; portate in pista dalla GP22 Cambiamento   La massima espressione tecnologica del racing a due ruote, infatti, &egrave; stata a lungo caratterizzata dal dominio dei motoristi e dei telaisti. Honda (come Ducati) ha sempre dato la precedenza alla potenza; Yamaha (come Suzuki) alla guidabilit&agrave;. Il primo cambiamento ha riguardato l&rsquo;introduzione di gestioni elettroniche molto complesse; i costi sono lievitati e soltanto dopo una lunga guerra politica sono stati ridotti, attraverso varie modifiche regolamentari (elettronica unica, contingentamento dei motori, fornitore unico di pneumatici, eccetera). La MotoGP era cambiata per sempre ma molti erano rimasti ancorati al vecchio sistema e avevano continuato a ragionare con logiche obsolete, andando a lavorare sui dettagli, dato che le leggi non permettevano pi&ugrave; di dare libero sfogo alla fantasia. Tutti motori quattro cilindri, a V o in linea, e, per tutti, problemi pi&ugrave; o meno simili, causati dalla ricerca della gomma con la mescola meno penalizzante (comunque, non certo ideale) o dall&rsquo;impossibilit&agrave; di intervenire sui parametri dell&rsquo;elettronica necessari per fare funzionare in modo pi&ugrave; efficiente il controllo di trazione e/o l&rsquo;anti-impennamento. Non riuscendo a trovare le soluzioni ai problemi attraverso i vecchi sistemi, gli ingegneri hanno iniziato a cercare strade alternative e bisogna dire che Ducati, da questo punto di vista, &egrave; stata la Casa pi&ugrave; coraggiosa, quella che ha innovato di pi&ugrave;. Ducati, infatti, ha avviato i primi studi sull&rsquo;aerodinamica, portandoli avanti (utilizzando budget di altre aree) anche quando i vantaggi delle ali sembravano pi&ugrave; filosofici che reali. In seguito, &egrave; stato introdotto il sistema che permetteva di variare l&rsquo;altezza del retrotreno in partenza, incrementando l&rsquo;accelerazione tramite un abbassamento del baricentro; sistema diventato poi dinamico e oggi usato (non soltanto da Ducati) anche in qualifica e in gara, in uscita da determinate curve. In sostanza, il cambio regolamentare e le gomme Michelin hanno stravolto il modo di progettare una MotoGP e sembra che oggi Ducati abbia un vantaggio, che la concorrenza stafaticosamente cercando di colmare. &Egrave; vero, il Mondiale &egrave; stato vinto da Fabio Quartararo in sella alla Yamaha ma gli altri piloti che guidano la M1 faticano molto a essere competitivi; tutti i piloti in sella alle Desmosedici, invece, sono veloci. Rivoluzione   Oggi &egrave; corretto parlare di rivoluzione perch&eacute;, in passato, ipotizzare di usare un sistema per cambiare meccanicamente (quindi tramite l&rsquo;azione del pilota) l&rsquo;altezza della moto (e, di conseguenza, le quote ciclistiche) era qualcosa che non sfiorava neppure la mente di un ingegnere e veniva mal visto dai piloti, che invece, attualmente, non vogliono pi&ugrave; fare a meno delle ali e degli abbassatori, senza i quali, probabilmente, le attuali MotoGP non funzionerebbero. Basta osservarle per capirlo. Soprattutto su Ducati, su KTM e, in forma leggermente minore su Honda, gran parte del peso &egrave; stato spostato verso il posteriore, dove si trova anche una grossa porzione del serbatoio, centraline e cablaggi, nascosti nei codini, che sono diventate delle &ldquo;scatole&rdquo;; tutto questo &egrave; necessario per fare funzionare al meglio le gomme realizzate da Michelin. Anche Yamaha e Suzuki sono andate in quella direzione ma, a causa di un&rsquo;impostazione tecnica diversa rispetto a quella delle moto V4, non hanno potuto estremizzare questa scelta e parrebbe questo uno dei motivi per cui la M1 e la GSX-RR hanno problemi di usura delle loro gomme posteriori, le quali, probabilmente, in alcune condizioni faticano a lavorare alla corretta temperatura d&rsquo;esercizio. In pratica, &egrave; cambiato tutto rispetto al passato, quando le MotoGP si &ldquo;guidavano con l&rsquo;avantreno&rdquo;. Moto pi&ugrave; "fisiche"   Oggi, grazie all&rsquo;aerodinamica (che genera un carico importante sulla ruota anteriore), la nuova configurazione garantisce anche una buona stabilit&agrave;; la frenata &egrave; diventata determinante, perch&eacute;, sempre grazie alle ali e agli abbassatori, &egrave; possibile staccare pi&ugrave; tardi, sfruttando di pi&ugrave; la potenza dell&rsquo;impianto frenante per ridurre il tempo della decelerazione, arrivando pi&ugrave; in fretta alla fase di accelerazione. Una guida molto &ldquo;fisica&rdquo;, che impone una preparazione atletica notevole. Le accelerazioni sono diventate &ldquo;brutali&rdquo; pertanto, per ridurre al minimo l&rsquo;intervento dell&rsquo;elettronica (sfruttando pi&ugrave; potenza) gli ingegneri hanno introdotto gli abbassatori dinamici al posteriore, che, in sostanza, hanno il compito di abbassare il baricentro. Anche da questo punto di vista, il sistema Ducati appare il pi&ugrave; evoluto, in quanto sembra sia possibile &ldquo;prenotare&rdquo; l&rsquo;abbassamento in rettilineo. A Sepang potremmo non avere visto tutti i segreti delle moto 2022. Infatti, a breve, potrebbero debuttare abbassatori dinamici anche all&rsquo;avantreno e aerodinamiche complesse, caratterizzate da un&rsquo;avanzata gestione dei flussi all&rsquo;interno delle carene... MotoGP: la Ducati studia un nuovo abbassatore, gli avversari non ci stanno       

Anche a causa del regolamento e dell'evoluzione delle gomme, &egrave; cambiato il modo di progettare i prototipi della top class: gli ingegneri lavorano moltissimo sulla variazione dinamica delle altezze, ma non solo

Tecnica: com'è cambiato il modo di progettare una MotoGP

Domani e dopo domani non sapete cosa fare? Ma soprattutto non state pi&ugrave; nella pelle di rivedere i piloti della MotoGP in pista? Il circuito di Misano apre al pubblico, con 500 posti massimo, per poter assistere a due giorni di test con i piloti della classe regina.  Due giornate di test con Honda, Aprilia e Ducati   Marted&igrave; 19 e mercoled&igrave; 20 luglio riflettori accesi sul circuito Marco Simoncelli di Misano: sar&agrave; possibile vedere alcuni piloti e tester della MotoGP e non solo. E, in via del tutto eccezionale, il circuito aprir&agrave; le porte anche agli spettatori che vorranno assistere. Ovviamente, viste le restrizioni legate al covid, il numero massimo di persone consentite sar&agrave; di 500. Questi, potranno assistere ai test dalla tribuna C e potranno godersi un piccolo assaggio in vista della ripartenza del Campionato prevista per inizio agosto in Austria.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Misano World Circuit (@misanoworldcircuit)      Tutti i nomi dei piloti in pista   Ma quali saranno i piloti che scenderanno in pista a Misano da domani? I team che prenderanno parte ai test saranno Honda, Aprilia e Ducati. Per quanto riguarda quest&#39;ultima, i riders che affronteranno la sessione di test con moto stradali sono Jack Miller, Francesco Bagnaia, Jorge Martin, Enea Bastianini, Luca Marini, Tito Rabat e Matteo Ferrari. Per la Casa Alata ci sar&agrave; Stefan Bradl, per Aprilia Matteo Baiocco e come collaudatore Ducati Michele Pirro.  Sondaggio: vorreste vedere la Qualifica Sprint in MotoGP? 

Marted&igrave; 19 e mercoled&igrave; 20 luglio sar&agrave; possibile assistere ai test di collaudatori e piloti della classe regina. Numero massimo di spettatori 500

Porte aperte a Misano per i test MotoGP

Nella giornata di marted&igrave; 13 luglio Jack Miller, Pol Espargaro, Maverick Vinales e Alex Rins&nbsp;in pista sul circuito catalano per una sessione di allenamento in sella a moto stradali. Assieme a loro ci sono piloti di altri categorie come Ana Carrasco e Gabriel Rodrigo

Test privato per quattro piloti MotoGP a Barcellona

E&#39; gi&agrave; bagarre a Losail nella prima giornata di test ufficiali che da oggi fino a luned&igrave; vedr&agrave; come protagonisti in pista i piloti della classe regina. Test iniziati questa mattina alle 11(ora italiana) e che vedranno la conclusione alle 18. Ai box e in pista tante sono state le novit&agrave; portate dalle varie Case costruttrici e quando siamo circa a met&agrave; giornata, la classifica provvisoria vede il piota Ducati Andrea Dovizioso al comando.  &nbsp;   @AndreaDovizioso and @ducaticorse lead the charge halfway through Day 1 #QatarTest | https://t.co/53x4SZFXqB &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) February 22, 2020   Marc Marquez tra le leggende  Le Yamaha vanno forte   Ad essere per&ograve; le pi&ugrave; insidiose, cos&igrave; come accaduto nei test a Sepang, sono le Yamaha con Maverick Vinales che attualmente si trova in seconda posizione a quattro decimi dal Dovi. Un&#39;ottima quarta posizione momentanea anche per il francese Fabio Quartararo che riesce a guidare sempre al top l&#39;M1 del team Yamaha Petronas. Ma non &egrave; finita qui, perch&egrave; nella top ten ci sono anche Valentino Rossi, settimo a mezzo secondo dal primo in classifica, e Franco Morbidelli che seppur ultimo tra i riders Yamaha, &egrave; comunque in nona posizione. Qualche differenza per le moto portate in pista dai piloti di Casa Iwata: entrambe le moto di Rossi, Vinales e Quartararo sono provviste dell&#39;holeshot, device in grado di abbassare la moto per migliorare la trazione durante la partenza.  Chi sale chi scende   Stupisce la terza posizione provvisoria di Joan Mir, che in sella alla Suzuki sta dimostrando di andare molto veloce, cos&igrave; come Pol Espargar&ograve; su KTM che al momento &egrave; stabile al quinto posto davanti al fratello Aleix in sella alla rinnovata Aprilia. Qualche problemino in pi&ugrave;, invece per i piloti Ducati Jack Miller, Danilo Petrucci e Francesco Bagnaia. A parte l&#39;exploit di Dovizioso, Miller si trova in ottava piazza, Petrucci in decima e Bagnaia in tredicesima. I piloti della Casa di Borgo Panigale, stanno per&ograve; portando avanti un lavoro certosino sulla Desmosedici senza pensare troppo ai giri veloci.  Honda dove sei?   Molto pi&ugrave; preoccupante, invece, il capitolo Honda, dato che nessun pilota si trova al momento nella top ten. Tra tutti &egrave; Cal Crutchlow del team LCR ad essere davanti a tutti con l&#39;undicesimo tempo, seguito da Marc Marquez dodicesimo e Takaaki Nakagami quattordicesimo e Alex Marquez, rimasto coinvolto in una caduta senza conseguenze in sedicesima posizione. 

La classifica che vede i piloti girare in pista da questa mattina alle 11 &egrave; in continuo mutamento. Rossi settimo, Marc Marquez dodicesimo

MotoGP, test Qatar day 1: al momento Dovizioso &egrave; al comando

        Da domani sar&agrave; gi&agrave; 2020! Come ogni anno, la MotoGP brucia le tappe, con un test collegiale sulla pista di Valencia, giusto un paio di giorni dopo il Gran Premio, l&rsquo;ultimo stagionale.&nbsp;  Ne vedremo delle belle. Innanzitutto, Honda ha ufficializzato il nuovo la nuova line up del team Repsol HRC: Alex Marquez raggiunge il fratello Marc, componendo un duo famigliare che conta 10 titoli del mondo. Gli occhi della critica saranno quasi tutti per loro, da notare che Alex girer&agrave; per la prima volta con una RC 213V del team LCR, che attende Nakagami infortunato e che ha tuttora Crutchlow. Alex Marquez: il talento cresciuto nell'ombra  LIVE : The #ValenciaTest is underway to begin 2020! Tune in to https://t.co/BotafV05Yz for all the updates!  https://t.co/tZZZvWe7xV &mdash; MotoGP&trade;  (@MotoGP) 19 novembre 2019  Novit&agrave; Non solo Honda al centro dell&rsquo;attenzione. In due giorni di prove, vedremo esibita qualche evoluzione tecnica, tanto attesa dai piloti titolari. In Ducati, per esempio, gi&agrave; nel weekend valenciano Pirro guidava una Desmosedici dotata di codone pi&ugrave; gonfio ed aerodinamico. Paolo Ciabatti ha svelato che una evoluta elettronica &egrave; in fase di sviluppo, ma quel particolare sar&agrave; evidente ai soli polsi destri di Dovizioso e Petrucci, i due &ldquo;factory&rdquo; di Borgo Panigale. Una moto nuovissima &egrave; stata promessa, vedremo se sar&agrave; una parola mantenuta. MotoGP: le pagelle di Valencia Attenzione anche a Jack Miller, alfiere Pramac. L&rsquo;australiano si sente pronto ad un ruolo da ufficiale, nel 2020 si giocher&agrave; una chance importante, da vedere se Pecco Bagnaia ce la far&agrave; a recuperare dopo la brutta botta patita in prova. Rimanendo in Italia, Aprilia ha in cantiere una RS-GP che con il presente modello non ha nulla a che fare. Le parole di Massimo Rivola - CEO Racing del marchio veneto - sono state chiare: &ldquo;il prossimo prototipo non avr&agrave; nulla in comune con quello attualmente usato da Iannone ed Espargar&ograve;&rdquo;. Staremo a vedere, nel frattempo i piloti restano Andrea ed Aleix.  Per Suzuki, previste migliorie al quattro cilindri, tallone d&rsquo;achille della GSX-RR. Rins e Mir - ancora in squadra - non vedono l&rsquo;ora, perch&eacute; per il duo catalano era (quasi) impossibile effettuare un sorpasso in accelerazione e velocit&agrave;. In Yamaha le due formazioni non sono state toccate: Rossi e Vinales nel team Monster, Quartararo e Morbidelli in Petronas. Ad Iwata - dopo continue lamentele e richieste - hanno progettato una M1 inedita, tutta da scoprire e sviluppare. Perci&ograve;, se domani e mercoled&igrave; vedrete quattro Yamaha nere come il carbonio, tutto torna. Attenzione a KTM, Casa che abbandona la Moto2 per concentrarsi sulla Regina (non dimenticando la Moto3). interessanti i debutti di Brad Binder, vice campione della Middle Class e Iker Lecuona, anche se, quest&rsquo;ultimo, ha gareggiato nel fine settimana appena concluso. &nbsp;E poi, in pista tanti collaudatori. Ogni chilometro accumulato significher&agrave; dati utili su cui lavorare, per aggredire presto e subito il prossimo campionato che, malgrado non saranno assegnati punti, inizier&agrave; proprio domani.       

Tante le novit&agrave; in questi due giorni di prove che preannunciano un Mondiale 2020 davvero ricco di sorprese&nbsp;

MotoGP: a Valencia per i test

        Giornate di test importanti quelle che si stanno svolgendo oggi e che ci saranno anche domani al KymiRing in Finlandia.Mentre i piloti della motogp si stanno preparando a quello che sar&agrave; il weekend a Silverstone, i tester delle varie Case motociclistiche sono scesi in pista da questa mattina per testare il circuito finlandese che dalla prossima stagione, ovvero dal 2020, entrer&agrave; ufficialmente nel calendario del Campionato del mondo. TEST IMPORTANTI - Dalle 10:00 alle 17:00 il paddock rester&agrave; aperto e i tester della motogp potranno provare sul circuito. All'appello in Finlandia sono presenti: Michele Pirro per la Ducati, Sylvain Guintoli per la Suzuki, Bradley Smith per l'Aprilia, Stefan Bradl per la Honda, Mika Kallio per KTM e Jonas Folger per Yamaha.L'uscita in pista sar&agrave; molto importante per avere un primo contatto con il tracciato, e sar&agrave; fondamentale sia per Michelin che per i vari team in vista di quella che poi sar&agrave; la gara del prossimo anno.La Finlandia, infatti, sar&agrave; per tutti i piloti motogp un nuovo circuito sul quale non hanno mai gareggiato. METEO SFAVOREVOLE - Intanto, le prime notizie che arrivano dal KymiRing non sono delle pi&ugrave; favorevoli dato che l'asfalto si presenta molto bagnato e con grosse nuvole grigie che incombono sul tracciato.A scendere in pista, &egrave; stato comunque Mika Kallio.       

Oggi e domani i tester delle varie Case motociclistiche saranno in pista al KymiRing per i test che prepareranno al Gp del prossimo anno

MotoGP: i test in Finlandia preparano alla stagione 2020

        Ci siamo, dopo tanta attesa, vacanze, riposo, chicchiere sui social network, infortuni, svelamenti delle nuove moto, da domani fino all'8 febbraio i piloti della Motogp torneranno in pista per i test ufficiali di Sepang e sar&agrave; il momento giusto per vedere se quanto detto fin'ora si tramuter&agrave; in verit&agrave;. GRANDE ATTESA &ndash; Le aspettative sono alte un po' per tutti, a partire dai team della classe regina che nel corso del 2018 hanno fatto nuovi acquisti o confermato i &ldquo;vecchi&rdquo; piloti. Tra tutti, la curiosit&agrave; maggiore arriva da Honda Repsol in quanto la grande maggioranza non solo degli addetti ai lavori, ma anche degli appassionati di motogp, &egrave; vogliosa di vedere cosa sapr&agrave; fare e come sapr&agrave; organizzarsi Jorge Lorenzo sulla RC213V. Purtroppo ci sar&agrave; da attendere ancora un po' visto l'infortunio alla mano del maiorchino che quindi non calcher&agrave; l'asfalto del circuito malese per questa volta. Al suo posto, insieme all'ormai collaudato Marc Marquez (anche lui in fase di recupero dopo l'operazione alla spalla) ci sar&agrave; Stefan Bradl tester Honda per eccellenza. Ma non solo la Casa alata avr&agrave; delle novit&agrave; per la stagione 2019, perch&egrave; se in Yamaha &egrave; rimasto tutto uguale con Rossi e Vinales, l'attesa &egrave; alta per il debutto&nbsp; del team satellite Petronas Yamaha SRT con Franco Morbidelli e Fabio Quartararo.&nbsp; In Ducati, insieme ad Andrea Dovizioso ci sar&agrave; invece Danilo Petrucci che dovr&agrave; dimostrare di meritarsi la sella di Borgo Panigale, mentre al team Ducati Pramac l'arrivo di Francesco&nbsp;Bagnaia sar&agrave; molto interessante da osservare. Novit&agrave; anche per KTM che, non solo avr&agrave; il francese Johann Zarco al box ufficiale, ma Herv&egrave; Poncharal avr&agrave; il suo da farsi alla guida del team satellite con Hafizh Syahrin e Miguel Oliveira. Infine, le ultime novit&agrave; 2019 riguarderanno il team Aprilia che vedr&agrave; l'ingresso di Andrea Iannone accanto a Aleix Espargar&ograve; e il team Suzuki che scender&agrave; in pista con Alex Rins e il novellino della Moto2 Joan Mir. GLI ORARI &ndash; I piloti saranno impegnati nei test per otto ore al giorno, ma dato il fuso orario, non sar&agrave; facile tenerli sott'occhio: le prove, che non andranno in onda in tv, si svolgeranno dalle 10:00 alle 18:00 ora locale e quindi tra le 3:00 e le 11:00 del mattino con orario italiano. Dopo i test in Malesia sar&agrave; poi la volta di quelli in Qatar che si svolgeranno dal 20 al 22 febbraio.       

A scendere in pista saranno tutti i piloti della classe regina ad eccezione di Jorge Lorenzo

La Motogp scalda i motori: da domani al via i test di Sepang

&quot;E&#39; un circuito molto particolare perch&eacute; &egrave; molto, molto veloce e passi molto tempo con il gas spalancato&quot;, queste sono le prime impressioni di Valentino Rossi sul circuito del Red Bull Ring, dove ha concluso i due giorni di test privati della MotoGP in quinta posizione, giusto davanti al suo compagno di squadra Jorge Lorenzo.  &quot;In confronto agli altri circuiti ha molte meno curve: alla fine di un giro hai fatto solo nove e o dieci curve, normalmente sono circa qindici. E&#39; molto veloce, &egrave; bello e le curve sono OK. Per noi, personalmente, non &egrave; il miglior circuito perch&eacute; di solito soffriamo un po&#39; alla velocit&agrave; massima e infatti stiamo lottando, ma abbiamo raccolto molti dati e fatti molti chilometri.   &quot;Sono state due ottime giornate, specialmente la seconda, abbiamo migliorato molto la performance e il balance della moto, ma anche la pista &egrave; migliorata, molto pi&ugrave; gommata dove ne avevamo bisogno. Siamo riusciti a migliorare i tempi su giro e la nostra posizione e siamo un po&#39; pi&ugrave; vicini ai primi.  &quot;Penso che correre qui sar&agrave; molto difficile perch&eacute; &egrave; una pista veloce, quindi di sicuro non &egrave; il miglior circuito per noi o per la YZR-M1. Dobbiamo lavorare e dare il massimo per ottenere il massimo. Gi&agrave; oggi abbiamo fatto un passo avanti e ora vedremo. Ci riposeremo e andremo in vacanza e poi vedremo cosa accadr&agrave; quando torneremo ad agosto. Sar&agrave; una gara molto difficile, specialmente con alcuni nostri compagni di marca, che sono pi&ugrave; veloci di noi. Sar&agrave; importante anche capire il potenziale degli altri, perch&eacute; alcuni non sono qui. Sar&agrave; interessante vedere se saremo un po&#39; pi&ugrave; veloci o pi&ugrave; lenti di loro, ma dovremo aspettare il weekend di gara per saperlo!&quot; conclude Valentino Rossi. 

&quot;Sar&agrave; una gara molto difficile, specialmente con alcuni nostri compagni di marca, che sono pi&ugrave; veloci di noi&quot;, dice Rossi, quinto ai test

MotoGP Test Austria, Rossi: &quot;Non &egrave; il miglior circuito per noi...&quot;

Prima di partire per Le Mans, prossima tappa della MotoGP, in programma questo finesettimana, il Team Ducati ha effettuato due giorni di test al Mugello. Dunque, test privati per Andrea Iannone e Andrea Dovizioso, che non erano rimasti a Jerez, il luned&igrave; dopo il GP, insieme agli altri (leggi QUI come sono andati i test).    &nbsp;  Dovizioso e Iannone hanno focalizzato il proprio lavoro soprattutto sulla ricerca degli assetti e sulle strategie elettroniche per il GP d&rsquo;Italia, che si svolger&agrave; su questa pista a fine maggio, mentre ulteriori positive verifiche sono state fatte sulle modifiche di ciclistica introdotte a Jerez, che non avevano portato i risultati sperati sul tracciato spagnolo.  I risultati in pista sono stati - secondo quanto riportato nel comunicato stampa della squadra - molto positivi, con i due piloti italiani che hanno girato vicino al record del circuito, ma per Iannone la giornata di oggi &egrave; stata rovinata verso la fine da una caduta alla curva Arrabbiata 2, in cui il pilota di Vasto si &egrave; procurato una contusione alla spalla sinistra (leggi QUI)

Dovizioso e Iannone hanno lavorato sulla ricerca degli assetti e sulle strategie elettroniche per il GP d&rsquo;Italia

MotoGP: test al Mugello per Ducati 

SEPANG &ndash; Si lavora con insolita tranquillit&agrave;, in Malesia, e forse &egrave; per questo che ad animare il paddock questa volta sono state le regole fissate dalla Bridgestone in relazione al primo test Michelin con i piloti ufficiali, in programma gioved&igrave;. Come spesso accade, siamo di fronte all'ennesima esagerazione dettata dal marketing. I vertici del colosso giapponese hanno ricordato ai team che vige un contratto in virt&ugrave; del quale le squadre non possono promuovere alcun marchio di gomme che non sia quello Bridgestone. Per questo motivo la Bridgestone ha messo in primo luogo il bavaglio ai piloti: non potranno rilasciare alcuna dichiarazione riguardante le prime impressioni sulle gomme francesi. Dovranno quindi tacere ed evitare di rispondere ad ogni eventuale domanda da parte dei media. Ed &egrave; anche per questo che i box verrano chiusi. Allo stesso modo, i team dovranno togliere oppure coprire tutti i marchi Bridgestone che ora sono ben visibili sulle moto. Infine, un minuto dopo la fine dei test di mercoled&igrave; (le 18,00) tutte le gomme Bridgestone dovranno iniziare a sparire dai box perch&eacute; il costruttore giapponese non vuole che una sola delle loro coperture possa essere avvicinata dai francesi della Michelin.  I team dovranno consegnare al personale Bridgestone tutto il materiale in loro possesso, che verr&agrave; stivato nei container. Appena sar&agrave; terminato il test, nel pomeriggio di gioved&igrave;, dai box dovranno invece sparire le gomme Michelin e a quel punto gli uomini della Bridgestone restituiranno gomme e cerchi ai team. Sar&agrave; quello il momento in cui potranno essere completate le casse da spedire in Qatar dove si svolger&agrave; la terza ed ultima sessione di test a met&agrave; marzo.  Enrico Borghi  &nbsp;

MotoGP Sepang, i giapponesi hanno imposto regole severe, e il silenzio dei piloti, per il primo test Michelin

&Egrave; gi&agrave; lotta Bridgestone-Michelin

Test MotoGP Sepang: il team Pramac arriva in circuito

Marc Marquez ha iniziato la stagione 2015 in gran forma. Ai primi test del 2015, Sepang 1, il campione in carica (da due stagioni) ha stampato un gran tempo, 1&rsquo;58&rdquo;8, nuovo record della pista malese. E Marquez &egrave; stato l&rsquo;unico a scendere sotto l&rsquo;1&rsquo;59&rdquo;.  &ldquo;Quando ho visto quel tempo &egrave; stato davvero un gran buon momento. Favorito anche da una serie di fattori. La pista era in condizioni eccellenti, come grip, perch&eacute; non &egrave; mai piovuto durante i tre giorni e per questo c&rsquo;era molta gomma sull&rsquo;asfalto. Gi&agrave; con la gomma usata ho ottenuto 1&rsquo;59&rdquo;6, poi con la gomma nuova &egrave; venuto fuori questo gran giro. E pensare che non &egrave; stato cos&igrave; perfetto, perch&eacute; ho sbagliato qualcosa in certi punti&rdquo;.  Com&rsquo;&egrave; andata la prima simulazione di gara dell&rsquo;anno? &ldquo;&Egrave; andata molto bene anche quella. Anche perch&eacute; mentre giravo, pur cercando di restare veloce e costante, ho provato mappe diverse e ho cambiato delle regolazioni per verificare il rendimento della moto. Sono molto contento, ed ora aspetto il secondo test per capire davvero il livello&rdquo;.  Eppure Marquez si dice non ancora completamente soddisfatto. &ldquo;La moto mi piace, ma non &egrave; ancora come la vorrei io: possiamo migliorare tanto in uscita di curva. Questa volta abbiamo lavorato sull&rsquo;inserimento, la prossima volta dovremo lavorare per l&rsquo;uscita di curva e la fase di accelerazione. Questo &egrave; un punto su cui dobbiamo ancora fare progressi significativi. E poi bisogna cambiare un po&rsquo; il carattere del motore, ed &egrave; una cosa sulla quale stiamo gi&agrave; lavorando. La cosa positiva &egrave; che, con la moto nuova e quindi ancora da mettere bene a punto, siamo al livello del 2014. Significa che c&rsquo;&egrave; il potenziale per migliorare ancora&rdquo;.  Le MotoGP torneranno in pista, sempre a Sepang, il 23 febbraio. L&rsquo;anno scorso, Marquez aveva saltato iol secondo test della stagione 2014, perch&eacute; si era infortunato allenandosi con la moto da dirt track. Ed &egrave; andata a finire... come sappiamo. &ldquo;Certo, quest&rsquo;anno va tutto molto meglio. Ma anche l&rsquo;anno scorso sembrava che tutto andasse al massimo e invece... Non puoi mai sapere quello che ti aspetta, e questa &egrave; la verit&agrave;. Puoi farti male quando meno te lo aspetti&rdquo;.  

&ldquo;Quando ho visto quel tempo, 1&rsquo;58&rdquo; &egrave; stato un bel momento. Ma siamo appena all&rsquo;inizio&rdquo; 

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