        Nonostante un'ottava posizione che non pu&ograve; certamente soddisfarlo al cento per cento, Danilo Petrucci ha vissuto una buona seconda giornata di test del mondiale Superbike all'Autodromo Internacional do Algarve di Portimao, concludendo all'ottavo posto in sella alla Ducati Panigale V4 R del team Barni Spark Racing. Il ternano ha girato in 1'39.956, risultando pi&ugrave; rapido rispetto a quanto fatto nel weekend di gara dello scorso anno sul medesimo tracciato durante la Superpole e, nonostante qualche problema di setup, si &egrave; detto pronto a lottare per le posizioni che contano fin dal primo round in programma a fine febbraio sul circuito australiano di Phillip Island. Test Portimao, Bulega: "Non sono ancora al massimo del mio potenziale" Petrucci: &ldquo;Portimao non &egrave; una pista amica, ma siamo pronti per la stagione&rdquo;  &ldquo;Sono abbastanza soddisfatto di questi test, anche se nella prima giornata abbiamo provato alcune soluzioni che non mi hanno aiutato, perci&ograve; siamo tornati all'assetto iniziale e i miglioramenti si sono visti&rdquo;, ha detto Danilo, evidenziando il limite legato al feeling con le gomme fresche. &ldquo;Con le gomme nuove non riusciamo ad essere incisivi, mentre poi con il passare dei giri il passo diventa molto competitivo e dobbiamo capire come risolvere questa situazione&rdquo;. &ldquo;Sono comunque contento dei risultati ottenuti, visto che i tempi sono stati incoraggianti nonostante Portimao non sia una pista che si sposa con le mie caratteristiche essendoci molti trasferimenti di carico per via dei saliscendi&rdquo;, ha continuato il numero 9. &ldquo;Andiamo comunque in Australia con ottimismo in vista del primo round, consapevoli di potercela giocare e di essere in una posizione migliore rispetto a quella in cui eravamo all'inizio dello scorso anno&rdquo;. Test Portimao, Bautista: "Spaventato da Bulega? Pi&ugrave; da me stesso"       

Danilo ha girato pi&ugrave; forte di quanto non abbia fatto lo scorso anno: &ldquo;Con il passare dei giri, il mio passo diventa buono, ma questa non &egrave; la miglior pista per me&rdquo;

Test Portimao, Petrucci: “La gomma nuova è ancora il mio limite”

Dopo aver chiuso al comando la prima giornata di test all&#39;Autodromo Internacional do Algarve di Portimao, anche nel Day 2 sulla pista portoghese Nicol&ograve; Bulega &egrave; stato uno dei grandi protagonisti della Superbike, confermandosi tra i piloti pi&ugrave; in forma di questa pre-season. Il rookie del team Ducati Aruba ha infatti chiuso al secondo posto alle spalle di Toprak Razgatlioglu con soli 86 millesimi di ritardo, dimostrando ancora una volta di essersi gi&agrave; adattato alla potenza della Panigale V4 R.  Valentino Rossi torna in moto a Portimao con la Yamaha R1 GYTR Pro  Bulega: &ldquo;Sono stato pi&ugrave; veloce di quanto mi aspettassi&rdquo;   &ldquo;Sono pienamente soddisfatto delle prestazioni mostrate nei test. Non sono ancora al cento per cento del mio potenziale, ma &egrave; normale visto che ho svolto soltanto poche giornate in pista con la Superbike e devo ancora adattarmi al meglio alla potenza della Panigale V4 R&rdquo;, ha spiegato un Nicol&ograve; decisamente contento dei risultati ottenuti. &ldquo;In ogni caso, il lavoro fatto insieme alla squadra &egrave; stato fantastico e andiamo in Australia con ottimismo, consapevoli di avere una moto fantastica&rdquo;.  Essendo stato competitivo sia nel giro secco che nel passo gara, il campione SSP in carica &egrave; gi&agrave; pronto per il primo round: &ldquo;Sono riuscito ad essere molto veloce sia con la mescola SCQ con cui ho effettuato il time attack, sia con la SCX, ma al di l&agrave; del tempo sul giro penso di potermi ritenere contento anche del passo gara mostrato, visto che &egrave; molto competitivo. Tutto sommato &egrave; stato un ottimo inverno, in cui sono cresciuto nel corso dei test di Jerez e in questi di Portimao migliorando il feeling e ritrovandomi ancora pi&ugrave; avanti di quanto non mi aspettassi inizialmente, ma ci sono ancora i test di Phillip Island prima di cominciare il campionato&rdquo;.  Trial: Toni Bou e il peso di essere &quot;obbligato&quot; a vincere sempre 

Nicol&ograve; &egrave; stato uno dei grandi protagonisti anche nella seconda giornata di prove a Portimao: &ldquo;Sono veloce sia nel time attack che sul passo gara. Vado in Australia con ottimismo&rdquo;

Test Portimao, Bulega: &ldquo;Non sono ancora al massimo del mio potenziale&rdquo;

La presenza di Valentino Rossi a Portimao nella due giorni di test organizzata dal team Aruba.it Racing &ndash; Ducati era prevista ed annunciata. Il campione di Tavullia si &egrave; presentato in portogallo condividendo il box col fratello Luca Marini che per la prima volta &egrave; salito sulla CBR1000RR-R dopo tre stagioni di allenamenti con la V4 S. Per Valentino Rossi invece nel box ad attenderlo c&rsquo;era, ovviamente, una Yamaha R1.  TEST PORTIMAO: BULEGA IL MIGLIORE DEL DAY 1, ROSSI A MENO DI 2 SECONDI DA BAGNAIA  Una GYTR Pro per il Dottore  La moto utilizzata da Valentino Rossi non era una normale R1, bens&igrave; il modello pi&ugrave; estremo della Superbike di Iwata: una R1 GYTR Pro. Il modello prodotto in edizione limitatissima di 25 esemplari e acquistabile solo presso i GYTR Pro Shop. Tutte queste R1 sono state realizzate e costruite a mano con precisione certosina per poter offrire ai propri clienti, o al nove volte campione del mondo Valentino Rossi in questo caso, le massime performance possibili. Le modifiche rispetto alla R1 &ldquo;di serie&rdquo; sono tante ed evidenti, a partire dalla ciclistica con le sospensioni affidate ovviamente alla svedese &Ouml;hlins con una forcella FGR all&rsquo;anteriore ed un mono TTX al posteriore che va a lavorare su un nuovo forcellone sviluppato per il WorldSBK in grado offrire pi&ugrave; grip al massimo angolo di piega. Cambia anche l&rsquo;impianto frenante ora il medesimo utilizzato dai piloti ufficiali SBK Yamaha realizzato ovviamente da Brembo Racing. Il telaietto posteriore &egrave; realizzato in carbonio e permette di ospitare, come sulla R1 WorldSBK, sia il serbatoio della benzina per accentrare le masse che tutta l&rsquo;ECU affidata a Magneti Marelli con il GYTR PRO Electronic System (GPES) il sistema di controlli elettronici sviluppato da Yamaha Motor Research and Development Europe lo stesso reparto corse che crea le Yamaha R1 del team factory WorldSBK.  Ovviamente a completare il capolavoro di Iwata: carene in fibra di carbonio e altri dettagli come semimanubri, pedane e tutto ci&ograve; che serve al pilota per cucirsi al meglio la moto addosso. Le Yamaha R1 GYTR Pro sono gi&agrave; state tutte vendute lo scorso anno ad un prezzo di circa 160mila Euro. Una cifra importante sicuramente ma che permetteva agli appassionati di mettersi in garage una moto che non si allontanava troppo da quella con cui Torpak Razgatlioglu e Andrea Locatelli hanno corso la passata stagione del WorldSBK    BULEGA: &ldquo;PENSAVO CHE PORTIMAO FOSSE SPAVENTOSA CON LA SBK, MA POI...&rdquo;  Prestazioni da mondiale  Ovviamente Valentino Rossi non era a Portimao per dimostrare il suo valore, gli oltre 20 anni di motomondiale ed i titoli iridati parlano per lui. Lo ha fatto da ex pilota MotoGP continuando a coltivare la propria passione per le due ruote e soprattutto con un occhio di riguardo alla stagione su quattro ruote che sta per iniziare e che lo vedr&agrave; debuttare il prossimo 15 giugno alla 24h di Le Mans con la BMW M4 GT3 del team WRT. Nessun rischio da prendere e solo la voglia di divertirsi con i &ldquo;suoi&rdquo; ragazzi della Academy. Ci&ograve; nonostante Valentino ha fermato il cronometro in 1&rsquo;44&rdquo;703 solo 1&rdquo;7 pi&ugrave; lento del bicampione del mondo MotoGP in carica Francesco Bagnaia e lontano meno di 5&rdquo; dalla Ducati V4 R WorldSBK dell&rsquo;ex Academy, Nicol&ograve; Bulega.  La R1 GYTR Pro era gi&agrave; stata portata in gara da Niccol&ograve; Canepa nel National Trophy 2023 dove a Misano aveva girato a solo 1&rdquo;5 dalla Superpole di Alvaro Bautista. Il campione del mondo EWC per&ograve;, cos&igrave; come quello SBK hanno utilizzato le super performanti Pirelli Superbike SCQ, mentre a Portimao sia i piloti MotoGP che Valentino Rossi, hanno utilizzato le Michelin Power Performance, presumibilmente in mescola Endurance. La differenza di prestazioni tra le gomme da qualifica del mondiale SBK (utilizzate per il time attack da Bulega e colleghi) e quelle utilizzate dai piloti MotoGP &egrave; abbastanza evidente ed i distacchi, seppur importanti, sono da contestualizzare.    MOTOGP: ECCO MARC MARQUEZ SULLA PANIGALE V4S! 

Il nove volte campione del mondo si &egrave; divertito tra i cordoli del rollercoster portoghese in compagnia dei ragazzi della Academy e dei piloti del mondiale Superbike

Valentino Rossi torna in moto a Portimao con la Yamaha R1 GYTR Pro

        Cambiamento radicale sia nella condizione fisica che nel feeling con la moto per Alvaro Bautista rispetto al recentissimo test di Jerez. Lo spagnolo, ottavo a fine giornata, &egrave; riuscito a migliorare costantemente ad ogni uscita concentrandosi pi&ugrave; sulla guida che sul dolore, segno che la condizione fisica sta migliorando. Un segnale importante in vista dei test pre-gara in Australia del 19-20 febbraio.&nbsp; &ldquo;E&rsquo; stato un giorno positivo per me &ndash; esordisce Bautista &ndash; dopo il test di Jerez fatto nonostante i problemi fisici dai quali non avevo totalmente recuperato. Nei due giorni prima di questo test ho lavorato molto a casa; oggi ho iniziato la giornata meglio di come avessi finito a Jerez. Giro dopo giro e uscita dopo uscita ho riscontrato dei miglioramenti, la mia condizione fisica &egrave; migliore, non ancora perfetta ma ho fatto un passo in avanti rispetto a Jerez. Sono riuscito a concentrarmi pi&ugrave; sulla guida che sul dolore. Sono felice perch&eacute; mi sono sentito molto meglio.&rdquo;&nbsp; &ldquo;Adesso &ndash; spiega lo spagnolo &ndash; inizio a sentire pi&ugrave; la moto ed il limite, posso lavorare sul setting della moto. Posso forzare di pi&ugrave; adesso che sento meno dolore, mi serve ancora un po&rsquo; pi&ugrave; di tempo sulla moto. Siamo pi&ugrave; indietro di quanto ci aspettavamo.&rdquo;&nbsp; Bautista ed il lavoro svolto nella prima giornata portoghese  Lo spagnolo, in questo primo test e mezzo del 2024, sta facendo una comparativa tra le sue due moto per capire qual &egrave; la distribuzione pesi ideale vista l&rsquo;introduzione della zavorra. &ldquo;Come a Jerez &ndash; spiega Bautista &ndash; abbiamo fatto una comparazione tra le due moto sulla diversa distribuzione dei pesi per capire se in questa pista &egrave; diversa la sensazione. Fortunatamente avevo le stesse sensazioni di Jerez, mi &egrave; piaciuta pi&ugrave; una moto dell&rsquo;altra, abbiamo fatto delle prove di set up con la moto che mi piace per capire qual &egrave; il mio feeling. Non abbiamo fatto grandi modifiche ma ho capito quelle che sono state fatte e ho ricevuto note positive.&rdquo; &ldquo;Se la condizione fisica &ndash; prosegue Bautista &ndash; sar&agrave; come quella di oggi sar&ograve; felice. Non voglio fare grandi modifiche perch&eacute; prima voglio sentirmi abbastanza a mio agio sulla moto per spingere al limite per poi fare grandi modifiche.&rdquo; Bautista e la prima gara in Australia  Alla prima gara del campionato a Phillip Island, anticipata dai test ufficiali, manca ancora un mese, per cui Bautista ha tutto il tempo per recuperare dagli infortuni e presentarsi in piena forma. &ldquo;Non mi aspetto nulla &ndash; dice lo spagnolo &ndash; bisogna lavorare giorno per giorno e vedere com&rsquo;&egrave; la mia condizione fisica giorno per giorno. Non voglio crearmi aspettative per l&rsquo;Australia perch&eacute; c&rsquo;&egrave; ancora domani e domani &egrave; importante per trovarmi bene sulla moto e concentrarmi sulla mia guida.&rdquo;       

&ldquo;Uscita dopo uscita ho continuato a migliorare&rdquo; dice il due volte campione Superbike alla fine della prima giornata sul tracciato portoghese

Test Portimao, Bautista: “Più concentrato sulla guida che sul dolore”

        Dopo aver chiuso davanti a tutti la due giorni di test a Jerez con un tempo da record, anche all'Autodromo Internacional do Algarve di Portimao &egrave; stato Nicol&ograve; Bulega a comandare la classifica della Superbike nella prima delle due giornate di prove. In sella alla Ducati Panigale V4 R, il campione del mondo in carica della SSP &egrave; infatti riuscito a precedere i grandi attesi Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea, confermando di essere gi&agrave; a proprio agio con la potenza della Rossa di Borgo Panigale. MotoGP, A. Fernandez: "Acosta? Uno stimolo in pi&ugrave; per dare il massimo" Bulega: &ldquo;Sono veloce sia sul giro secco che sul passo gara&rdquo;  &ldquo;Prima di iniziare il test ero un po' spaventato visto che Portimao &egrave; una pista complicata e con la Superbike pensavo potesse esserlo ancora di pi&ugrave;&rdquo;, ha ammesso il pilota ufficiale Ducati al termine del Day 1. &ldquo;Alla fine, per&ograve;, sono riuscito a girare forte anche qui e sono molto contento, perch&eacute; significa che mi sto adattando al meglio alla potenza della Panigale V4 R e al suo comportamento, molto diverso da quello della Supersport che ho guidato fino a pochi mesi fa&rdquo;. &ldquo;Su questo circuito &egrave; fondamentale staccare forte e so di poter migliorare ulteriormente in quest'area, ma in generale sono soddisfatto della mia velocit&agrave;. Anzi, lo sono ancora di pi&ugrave; rispetto alle giornate di Jerez, visto che qui mi sento competitivo anche sul passo gara e non soltanto sul giro singolo da tutto o niente&rdquo;, ha concluso Nicol&ograve;, consapevole di avere ancora margine di miglioramento in vista dell'inizio della sua stagione da rookie nella classe regina delle derivate di serie. Da Boggio a Quiles: le novit&agrave; di mercato del FIM JuniorGP 2024       

Il pilota del team Ducati Aruba ha chiuso al comando la prima giornata di test sulla pista portoghese: &ldquo;Mi sto adattando bene alla potenza, ma posso migliorare&rdquo;

Bulega: “Pensavo che Portimao fosse spaventosa con la SBK, ma poi...”

Alla sua prima uscita in sella alla BMW, il turco ha già esibito le sue doti da funambolo in corsia box: la sequenza 

SBK: Toprak Razgatlioglu, stoppie da urlo a Portimao

        Insieme al passaggio di Jonathan Rea in Yamaha (con cui ha gi&agrave; effettuato i test a Jerez), quello di Toprak Razgatlioglu nel team ufficiale BMW &egrave; di gran lunga il movimento di mercato pi&ugrave; chiacchierato in vista della stagione 2024 del mondiale Superbike. Il turco, campione del mondo nel 2021, ha dovuto attendere la fine del contratto con la Casa di Iwata prima di poter provare la M 1000 RR, ma finalmente l'attesa &egrave; finita ed &egrave; salito in sella alla supersportiva bavarese per la prima volta sul tracciato di Portimao. &ldquo;Finalmente! Ho dovuto attendere pi&ugrave; del previsto per via del mio precedente contratto, ma ora sono un pilota BMW&rdquo;, ha detto Razgatlioglu, raccontando la sua prima esperienza con la moto tedesca. &ldquo;Il freno motore in questi primi giri era molto aggressivo e non si sposava particolarmente bene con la mia frenata, ma sappiamo come lavorarci. Nel team c'&egrave; una bella atmosfera e, anche se nella prima giornata abbiamo potuto effettuare soltanto undici giri, penso si sia gi&agrave; instaurato un buon feeling&rdquo;. SSP: Navarro e McPhee al via della prossima stagione con Triumph Toprak: &ldquo;Il problema tecnico? Non si &egrave; rotto il motore&rdquo;   &ldquo;Abbiamo iniziato a lavorare sul setup della moto, ma chiaramente il problema ci ha rallentato&rdquo;, ha continuato l'ormai ex pilota Yamaha. &ldquo;Tra l'altro, contrariamente a quanto &egrave; stato detto, non &egrave; stata una rottura del motore, ma un problema legato all'olio. In ogni caso, poi sono riuscito ad effettuare otto giri consecutivi in cui la mia confidenza &egrave; aumentata e ho compreso meglio le differenze rispetto alla moto che guidavo in precedenza&rdquo;. &ldquo;L'uscita di curva con la BMW &egrave; pazzesca, mi sembrava che l'accelerazione dalle basse velocit&agrave; non finisse mai di aumentare e la potenza &egrave; incredibile. Anche la frenata &egrave; un punto di forza una volta presa confidenza con la moto, a tal punto da aver notato di poter staccare ancora pi&ugrave; forte di quanto non abbia fatto in questi primi giri. La strada &egrave; ancora lunga, ma al momento sono contento e abbiamo ancora tante novit&agrave; da provare&rdquo;, ha concluso Toprak, decisamente ottimista. SBK, Bassani: "Con Kawasaki ho capito che direzione prendere"       

Il turco &egrave; finalmente salito sulla M 1000 RR sul tracciato di Portimao per un primo test: &ldquo;Nei primi giri sorridevo di continuo, ma devo ancora comprenderla&rdquo;

SBK, le prime impressioni di Toprak sulla BMW: “Che potenza!”

        Con la tre giorni di test sul circuito di Portimao, si &egrave; ufficialmente conclusa la preseason per i piloti del Motomondiale e, in particolare, per quelli della Moto3. Tra loro c'&egrave; anche anche Filippo Farioli, rookie italiano al via con la KTM del team Tech3 per quella che sar&agrave; la sua prima stagione completa nel mondiale di categoria. Il pilota bergamasco &egrave; reduce da un ottimo 2022 in cui ha brillato sia nella Red Bull Rookies Cup che, soprattutto, nel FIM JuniorGP con il team Aspar, con cui ha anche trovato la vittoria a Misano e ha esordito nel mondiale a fine anno nel Gran Premio di Valencia. Ora, per&ograve;, lo attende la sfida pi&ugrave; importante della sua ancora giovane carriera.  Calendario Moto3 2023: date, orari tv e dove vederla Buone sensazioni per Farioli  Nei test degli scorsi giorni Filippo ha chiuso in sedicesima posizione concentrandosi soprattutto sulla messa a punto in vista della gara di questo fine settimana&nbsp;sul medesimo tracciato, dicendosi tutto sommato soddisfatto del lavoro svolto con la squadra di Herv&egrave; Poncharal. &ldquo;Durante i tre giorni di test a Portimao abbiamo lavorato tantissimo, provando diverse soluzioni e percorrendo molti giri&rdquo;, ha raccontato il numero 7. &ldquo;Alla fine, siamo riusciti a trovare un setting della moto con cui mi sono trovato davvero bene e probabilmente lo user&ograve; anche nel weekend di gara, visto che mi ha permesso di essere molto competitivo sul passo&rdquo;. &ldquo;Ovviamente abbiamo ancora un gran margine di miglioramento e molto lavoro da fare, specialmente per quanto riguarda il time attack in vista della qualifica, ma nel complesso sono felice di queste prime giornate in sella alla KTM Tech3 e credo di essere pronto per l'inizio di stagione&rdquo;, conclude Farioli, ottimista ed impaziente di scendere in pista per il primo Gran Premio dell'anno. La MotoGP collabora con Hollywood: pronta al debutto la nuova colonna sonora       

Il rookie tricolore ha mostrato un ottimo passo gara in sella alla KTM Tech3: &ldquo;Ho gi&agrave; trovato il setting giusto per il weekend, ma ho ancora margine&rdquo;

Moto3, test positivi per Farioli: Filippo è pronto per Portimao

        E&rsquo; grande Italia nell&rsquo;ultima giornata di test Moto3 a Portimao in vista della gara di settimana prossima sempre sul tracciato dell&rsquo;Algarve. Riccardo Rossi, pilota del SIC58 Squadra Corse, con il suo 1&rsquo;47&rdquo;211 stampato nella seconda delle tre sessioni, &egrave; risultato il pi&ugrave; veloce in pista andando a stabilire il nuovo giro record del tracciato portoghese (che apparteneva a Sergio Garcia con il suo 1'47"274). Alle sue spalle si piazzano il rookie Rueda (secondo dietro a Sasaki nella terza sessione) e Munoz. Sasaki piazza la sua Husqvarna in quarta posizione grazie al miglior tempo nella terza sessione (1&rsquo;47&rdquo;402) davanti di un solo millesimo a Romano Fenati che, al pari di Bertelle e Fellon, non ha girato nell&rsquo;ultima sessione.&nbsp; Holgado chiude i suoi test in sesta posizione con il suo 1&rsquo;47&rdquo;423 della seconda sessione davanti a Suzuki, Ogden, Moreira, il pi&ugrave; veloce della giornata di ieri, ed il colombiano David Alonso con la GasGas a chiudere la top 10.&nbsp; Seguono Azman, Veijer, Kelso, Ortol&agrave; e Oncu lontanissimi dalla testa della classifica, Farioli, Toba, Bertelle (che non ha girato nell&rsquo;ultima sessione), Masia solo diciannovesimo, Yamanaka, Nepa, Artigas, Salvador, Aji, Furusato, Carrasco, Whatley e Fellon.&nbsp; La classifica combinata  Ecco la classifica combinata dell&rsquo;ultima giornata di test  Moto3 calendario 2023       

Il pilota ligure del team SIC58 Squadra Corse stampa il tempo pi&ugrave; veloce della tre giorni di test portoghesi davanti al rookie e Munoz. Sasaki, migliore nella terza sessione &egrave; quarto davanti all&rsquo;ascolano di Snipers

Moto3, Test Portimao: Riccardo Rossi precede Rueda, Fenati ancora quinto

        Dopo due giornate in cui la sessione della mattina &egrave; stata poco indicativa per via della pista ancora bagnata, nel Day 3 di test sul tracciato di Portimao i piloti della Moto3 hanno potuto spingere al massimo appena scesi in pista. A far registrare il miglior riferimento cronometrico &egrave; stato lo spagnolo David Munoz con la KTM del team Bo&egrave; Motorsport in 1'47.421, con cui ha sopravanzato allo scadere del turno il connazionale Jos&egrave; Antonio Rueda Ruiz. Il pilota del team KTM Ajo &egrave; uno dei grandi attesi di quest'anno, nonch&eacute; candidato numero uno per la corsa al titolo di Rookie of the Year essendo approdato al mondiale dopo la conquista del campionato sia nel FIM JuniorGP che in Red Bull Rookies Cup nella passata stagione. Il numero 99 precede in classifica il migliore degli italiani, Riccardo Rossi, terzo con la Honda del team SIC58 Squadra Corse. MotoGP: Fabio Quartararo ricorda Clement Stoll Sessione non semplice per gli altri italiani della Moto3  In Top 5 troviamo anche altre due Honda, ovvero quelle di Tatsuki Suzuki e Scott Ogden, mentre la prima Husqvarna &egrave; quella di Ayumu Sasaki in sesta piazza. Dani Holgado &egrave; settimo e precede un altro debuttante da tenere d'occhio come il colombiano David Alonso, portacolori GASGAS Aspar. Chiudono le prime dieci posizioni Jaume Masia e Collin Veijer, al primo test della stagione dopo aver saltato quelli di Jerez per infortunio. Se per il gi&agrave; citato Rossi l'ultima giornata &egrave; iniziata in maniera sontuosa, lo stesso non si pu&ograve; dire per gli altri italiani, i quali non sono riusciti a piazzare un tempo in grado di portarli in Top 10. Farioli &egrave; quattordicesimo davanti a Fenati, con Bertelle diciassettesimo e Nepa diciannovesimo, i quasi cercheranno sicuramente di risalire la classifica nelle prossime due sessioni che andranno a concludere gli ultimi test prima dell'inizio del campionato. Moto3, calendario 2023: date, orari TV, dove vederla       

Lo spagnolo &egrave; stato il pi&ugrave; rapido nella prima sessione della giornata conclusiva, precedendo il connazionale Rueda. Indietro gli altri italiani

Moto3 Test Jerez: Munoz inizia al meglio il Day 3, Rossi terzo

        La seconda giornata dei test portoghesi della Moto3 va in archivio con un Diogo Moreira in formissima e mattatore delle due sessioni pomeridiane nonostante di fatto siano state disputate due sessioni sulle tre previste. La sessione della mattina, infatti, &egrave; stata caratterizzata da soli 4 piloti scesi in pista (Ogden, Sasaki, Kelso e Veijer) per via della pista bagnata e delle basse temperature di aria ed asfalto, rispettivamente 16 e 19 gradi.  Moreira al top  Nella prima delle due sessioni pomeridiane, spicca il nome del brasiliano fermatosi a soli 7 decimi dal best lap del circuito detenuto da Gabriel Rodrigo. Una FP5 caratterizzata dal sole e dalle temperature piacevoli che hanno permesso a tutta la griglia della Entry Class di scendere in pista e spingere sull&rsquo;acceleratore in vista dell&rsquo;ultima sessione della giornata.&nbsp; Nella sessione finale, Moreira ritocca di pochissimo il suo tempo (1&rsquo;48&rdquo;353 contro il 1&rsquo;48&rdquo;369 della sessione precedente) quel tanto per&ograve; che gli basta per precedere Daniel Holgado e Scott Ogden, uno dei quattro temerari della sessione della mattina. A &ldquo;braccetto&rdquo; Romano Fenati e Riccardo Rossi in quarta posizione e quinta posizione davanti a David Alonso. La prima Honda del team Leopard, Jaume Masia, &egrave; solo in settima posizione a precedere Toba, Nepa ed Ortol&agrave; a chiudere la top 10.&nbsp; A braccetto anche i due giapponesi Suzuki e Sasaki in undicesima e dodicesima posizione davanti a Rueda, Azman e Kelso. Poi Bertelle, Salvador e Farioli. Munoz solo in P19 davanti ad Artigas, Yamanaka, Veijer, Oncu, Fellon, Furusato, Aji, Whatley, Carrasco.       

Il brasiliano di MT Helmets chiude in testa anche la seconda sessione pomeridiana davanti allo spagnolo di Tech3 KTM. La palma di migliore azzurro va all&rsquo;ascolano del team Snipers

Moto3, Test Portimao: Moreira precede Holgado, quarto Fenati

L'ascolano, di ritorno nel team, commenta la prima giornata sul tracciato portoghese

Moto3 Test Portimao: Romano Fenati dopo il day-1 | VIDEO

La new entry del team Snipers commenta la prima giornata sul tracciato portoghese

Moto3 Test Portimao: Matteo Bertelle dopo il day-1

Con pochissimi piloti in azione viste le condizioni del tracciato portoghese, la mattina del secondo giorno di test della Moto2 e della Moto3 a Portimao ha visto i protagonisti fermi ai box in attesa di poter scendere in pista nel pomeriggio e, soprattutto, nell'ultima giornata

Pista bagnata a Portimao: i piloti attendono ai box nel Day 2

        Iniziano in condizioni non ottimali, i test della classe Moto3 sul circuito di Portimao. La sessione inaugurale della prima giornata (qui il programma completo) &egrave; stata infatti poco indicativa per via delle chiazze di umido presenti in alcuni tratti della pista che non hanno permesso ai piloti di tirar fuori tutto il loro potenziale. A sfruttare al meglio le condizioni del tracciato portoghese &egrave; stato Joel Kelso, che con la CF Moto del team PruestelGP ha chiuso in 1'50.300 precedendo di soli due millesimi di secondo lo spagnolo Dani Holgado, passato quest'anno al team Tech3 KTM. Podio virtuale del turno per il brasiliano Diogo Moreira, che si conferma veloce dopo le ottime prestazioni di Jerez, con Deniz Oncu in quarta piazza. La MotoGP incontra la F1: Ralf Schumacher a Portimao con la Williams Fenati migliore degli italiani (e delle Honda)  Non occorre scendere in classifica per trovare il primo degli italiani, visto che il rientrante Romano Fenati ha concluso questa prima sessione in quinta piazza con i colori del team Snipers, risultando anche il migliore tra i piloti Honda. Alle sue spalle troviamo Ivan Ortola ed un altro centauro tricolore, ovvero Riccardo Rossi con la Honda del Sic58 Squadra Corse. Spazio nelle prime dieci posizioni anche per Stefano Nepa con la KTM dell'Angeluss MTA, nono dietro a Jos&egrave; Antonio Rueda, atteso nelle posizioni di vertice nella sua stagione di debutto dopo aver dominato sia nella Red Bull Rookies Cup che nel FIM JuniorGP lo scorso anno. Chiude poi la Top 10 Xavi Artigas. Infine, parlando degli altri italiani, il debuttante Filippo Farioli &egrave; dodicesimo con la KTM del team Tech3, mentre Matteo Bertelle ha terminato il turno in diciottesima piazza con la seconda Honda Snipers. Entrambi cercheranno di risalire la classifica nel corso della giornata, con altre due sessioni da affrontare alle 13:10 e alle 15:50. MotoE: la nuova era Ducati scatta da Vallelunga       

L'australiano &egrave; stato il pi&ugrave; rapido nella prima sessione del Day 1, seppur poco indicativa. Romano il migliore degli italiani, con anche Rossi e Nepa in Top 10

Moto3: i test di Portimao iniziano con Kelso al top, 5° Fenati

        Test vuol dire esperimenti, nuove soluzioni tecniche, aerodinamiche e non. Ed ecco che, come accaduto a Sepang a inizio anno, anche nella due giorni di Portimao le Case costruttrici hanno portato diverse novit&agrave; da utilizzare nel corso della MotoGP 2023. A primeggiare, sia nella classifica dei tempi che nel lavoro di sviluppo, sono stati anche stavolta i Costruttori italiani, sempre pronti a innovare e lavorare senza sosta, ma diverse sorprese sono arrivate dai giapponesi, Yamaha su tutti.&nbsp; Approfondimento: L'Aprilia non si ferma pi&ugrave;: la RS-GP &egrave; una vera F1 Ducati non si ferma   Se Aprilia ha fatto notizia per le nuove alette spuntate sulla RS-GP di cui parliamo diffusamente in un articolo a parte, la Rossa ha testato un&rsquo;evoluzione della carena con i diffusori gi&agrave; vista nel 2022, soluzione utile a forzare il passaggio dell&rsquo;aria verso il basso in modo da aumentare il carico aerodinamico. Curiosa l&rsquo;enorme piastra di sterzo provata sulla GP23 di Michele Pirro, che non verr&agrave; utilizzata in gara ma contiene sensori per la raccolta dati.  Passa alla prossima pagina &nbsp; Honda in alto mare   In casa Honda continua a comandare una certa confusione, almeno in apparenza. Il team di Marc Marquez ha testato due carenature gi&agrave; viste in Malesia e altrettanti telai: &egrave; possibile che la Casa di Tokyo stia lavorando a un telaio maggiormente flessibile per risolvere l&rsquo;ormai noto problema di grip in uscita di curva. I risultati non sono stati quelli sperati: &ldquo;Non possiamo dire di aver gi&agrave; trovato quello che cercavamo, c&rsquo;&egrave; ancora lavoro da fare, questa &egrave; la realt&agrave;&ldquo; ha dichiarato Alberto Puig. Sensazioni confermate anche da Marc Marquez, che non sembra molto ottimista in vista della gara di domenica: "La moto &egrave; simile a quella usata a Valencia, ho provato un nuovo telaio ma siamo lontani dalla vetta come ritmo e velocit&agrave;. Dobbiamo lavorare e fare il massimo con quello che abbiamo". Novit&agrave; anche in casa KTM, scoprile nella prossima pagina &nbsp; KTM affina le soluzioni viste a Sepang   Niente di nuovo sotto il sole in casa KTM. Dopo il lavoro svolto dal tester Daniel Pedrosa a Sepang e Jerez, i piloti ufficiali della Casa austriaca hanno provato anche in Portogallo la carena a effetto suolo gi&agrave; vista in Malesia. Jack Miller, nuovo acquisto della Casa austriaca, sembra gradire il lavoro dei tecnici KTM: "Sono contento perch&egrave; sto facendo dei passi avanti importanti.&nbsp;Dobbiamo migliorare ancora qualcosa, specialmente nelle mappature del motore, ma siamo ottimisti&rdquo;. Yamaha si ispira alla F1, trovi di pi&ugrave; nell'ultima pagina &nbsp; Yamaha in stile F1   A stupire tutti &egrave; stata per&ograve; la Yamaha, che ha testato una nuova carena &ldquo;triplano&rdquo; simile a quella usata da Ducati nel 2019, ma a fare pi&ugrave; notizia &egrave; stata l&rsquo;alettone in stile F1 provato sul codone della M1 di Fabio Quartararo. Una prova gi&agrave; effettuata dall&rsquo;Aprilia al Mugello nel 2022, che aveva montato sulla RS-GP un&rsquo;ala dalla superficie per&ograve; ridotta rispetto alla soluzione Yamaha. L&rsquo;ala &egrave; pi&ugrave; grande ed &egrave; dotata di un doppio pilone: una soluzione che non ha entusiasmato il campione del mondo 2021, ma che nelle intenzioni dei tecnici giapponesi dovrebbe garantire pi&ugrave; grip e stabilit&agrave; al posteriore sul saliscendi di Portimao. "La nuova ala posteriore &egrave; davvero brutta" ha commentato con un pizzico di ironia Fabio Quartararo. "Utilizzandola non ho avvertito grandi miglioramenti, quindi dubito che la user&ograve; in gara. In ogni caso, analizzer&ograve; i dati assieme ai miei tecnici e prenderemo una decisione in vista del GP".  Calendario MotoGP 2023: date, orari tv, dove vederla       

Le Casa impegnate nella top class affinano i propri prototipi in vista della prima gara dell'anno: l'Italia primeggia, il Giappone insegue

MotoGP: da Ducati a Yamaha, le novità testate a Portimao

        Le Case impegnate in MotoGP continuano a sviluppare l&rsquo;aerodinamica dei propri prototipi e, in questo senso, Aprilia e Ducati stanno dimostrando di aver interpretato i regolamenti in maniera migliore rispetto ai Costruttori giapponesi, attualmente in affanno dal punto di vista tecnico rispetto al lavoro svolto dagli ingegneri europei. Aprilia, le ali sulla forcella   In tal senso l&rsquo;Aprilia ha saputo stupire tutti anche a Portimao, sede del primo GP stagionale e dei recenti test MotoGP in cui la Casa veneta ha introdotto nuovi profili alari che rendono la RS-GP sempre pi&ugrave; simile a una F1. I tecnici di Noale hanno introdotto una coppia di piccole ali montate direttamente sulla forcella, azzardando una soluzione mai vista prima d&rsquo;ora sulle moto della top class. Perch&eacute; montare le piccole ali proprio l&igrave; e non sulla carena? Probabilmente perch&eacute; questa soluzione consente di utilizzare una superficie alare maggiore, generando maggiore carico aerodinamico. Dubitiamo per&ograve; che due ali cos&igrave; piccole possano generare un grande carico aerodinamico, ipotizziamo quindi che possano contribuire, assieme ai profili alari montati sulla carena, a migliorare la stabilit&agrave; in frenata. Passa alla prossima pagina &nbsp; Aprilia, ali anche sul forcellone   Nella parte posteriore dell&rsquo;Aprilia &egrave; comparsa un&rsquo;ulteriore soluzione aerodinamica, che prevede la presenza di due ali sul forcellone della RS-GP. Una soluzione che, unita alla carena a effetto suolo gi&agrave; vista a Sepang, si pone l&rsquo;obiettivo di migliorare il cosidetto "drag" e l&rsquo;efficienza aerodinamica della moto di Vinales ed Espargaro &ldquo;pulendo&rdquo; l&rsquo;aria attorno alla ruota posteriore. Vedremo se questa soluzione verr&agrave; utilizzata anche in gara, e in questo senso sar&agrave; importante la valutazione dei dati raccolti: "Abbiamo portato tanti pezzi nuovi, dovremo capire cosa funziona e cosa no - ha ammesso Aleix Espargaro -&nbsp;Non sono un fan delle soluzioni aerodinamiche, ma &egrave; giusto sfruttare al massimo il regolamento e devo dire che i nostri tecnici lo stanno facendo al meglio". Passa alla prossima pagina&nbsp; &nbsp; Aprilia, non solo ali  A Noale non hanno lavorato solo sull'aerodinamica: la RS-GP presentava a Portimao anche delle feritoie sulla parte posteriore della carenatura utili a migliorare il raffreddamento senza convogliare calore in eccesso sulle gambe dei piloti. Questo particolare era gi&agrave; stato provato nei test di Sepang, sotto il caldo torrido della Malesia.  MotoGP: le pagelle dei test di Portimao       

Ecco come la Casa di Noale ha stupito tutti, nuovamente, nei recenti test di Portimao introducendo nuove soluzioni aerodinamiche

MotoGP, l'Aprilia non si ferma più: la RS-GP è una vera F1

        Nella due giorni di test della MotoGP all'Autodromo Internacional do Algarve di Portimao, le Ducati hanno dimostrato di essere ancora le moto da battere in vista dell'ormai imminente inizio di stagione della classe regina che avverr&agrave; proprio sul medesimo tracciato. Le Desmosedici hanno permesso ai piloti (sia quelli con le GP23, sia quelli in sella alle GP22) di brillare sulla pista portoghese. Tra questi c'&egrave; anche Alex Marquez, nuova punta del team Gresini che, dopo un ottimo apprendistato tra Valencia e Sepang, si &egrave; confermato su ottimi livelli chiudendo al settimo posto della classifica combinata.  MotoGP, Test Portimao: passi avanti importanti in casa KTM Alex Marquez punta alla Top 5 in gara  Nonostante una caduta senza conseguenze nel corso della seconda giornata, lo spagnolo si &egrave; detto decisamente soddisfatto del potenziale mostrato: &ldquo;Sono stati due giorni davvero positivi, specialmente il secondo. Anche la caduta &egrave; servita, perch&egrave; &egrave; sempre meglio trovare il limite durante un test piuttosto che nel weekend di gara e ora so fino a che punto posso spingermi con la Desmosedici&rdquo;. &ldquo;Guardando alla pre-season nel suo complesso, sia io che il team possiamo ritenerci pienamente soddisfatti del lavoro svolto. E' stato un buon inizio e, almeno per quanto riguarda il primo Gran Premio, credo sia possibile puntare alla Top 5&rdquo;, conclude Alex, fissando l'obiettivo per il primo impegno stagionale. MotoGP: Iannone torna in Ducati? Paolo Ciabatti fa chiarezza       

Anche nelle prove portoghesi, lo spagnolo si &egrave; trovato a proprio agio con la Desmosedici del team Gresini: ecco cos'ha detto al termine delle due giornate

MotoGP, Test Portimao: Alex Marquez già competitivo con Ducati

        La MotoGP ha consumato gli ultimi test prestagionali (leggi l'approfondimento), preparando il Gran Premio inaugurale 2023, che si disputer&agrave; proprio sul tracciato dell'Algarve. La conferma &egrave; italiana, la delusione connazionale. Pecco Bagnaia &egrave; andato (ancora) forte, Franco Morbidelli ha (ancora) faticato. Calendario MotoGP: date, orari tv, dove vederla LE PAGELLE DI PORTIMAO  Pecco Bagnaia&nbsp; 9,5 - RECORDMAN Dall'inglese "to record", ossia, registrare. Dall'inglese "man", ovvero, uomo. Unendo i vocaboli, ne esce "recordman", un individuo capace di rivedere riferimenti in relazione a una disciplina praticata. Perfetto: il numero 1 della top class ha registrato gli errori commessi a Portimao nel 2022 - cadde, facendosi malino - tramutandoli in nuovo miglior tempo sul giro dell'ottovolante portoghese. Solo i parimarca potrebbero (condizionale) tenerne il passo. Luca Marini 8,5 - MATURO Il fratello di Valentino Rossi sta dimostrando quanto dichiarato nell'off season: doti di crescita prestazionale notevoli e il potenziale da primo podio della categoria regina. Si dice che alcuni frutti particolari maturino in primavera, guarda caso il primo weekend ufficiale si terr&agrave; qualche giorno dopo, e lui vi arriver&agrave; in grado di stare davanti. Fabio Quartararo 8 - INCREDIBILE Come abbia fatto a tirar fuori il terzo riferimento cronologico domenicale, non si sa. Considerando l'andamento del sabato e delle prime ore spese durante la domenica, nessuno avrebbe giurato di vedere El Diablo cos&igrave; in alto nella classifica finale. Se ve lo avessimo pronosticato ieri sera ci avreste creduto? No, eh? Il valore aggiunto Yamaha &egrave; il francese, punto e capo.  Passa alla prossima pagina per scoprire i flop di Portimao &nbsp; Test MotoGP, Espargar&ograve; e Bastianini senza lode Aleix Espargar&ograve; 6 - INDOLENZITO Accusa problemi e fastidi alle braccia, tali da costringerlo a un prossimo intervento chirurgico. ll Capitano Aprilia ha faticato pi&ugrave; del previsto e, bench&eacute; fosse veloce, tuttavia &egrave; rimasto limitato dalla noia descritta. Se con gli arti ha patito, a parole era libero: la ghiaia delle vie di fuga portoghesi ha ferito Fabio Di Giannantonio, cosa non andata gi&ugrave; all'esperto catalano, che ne parla da tempo, ma non viene ascoltato. Enea Bastianini 6 - DISORIENTATO  L'impressione suggerisce un romagnolo che si aspettava pi&ugrave; facile - o meno difficile - l'approdo nel team Lenovo Ducati ufficiale, dove regna il campione del mondo in carica. Nessun allarme suonato, per carit&agrave;, per&ograve; tra La Bestia e Pecco Bagnaia si sono viste differenze, seppur piccole, ma si sono viste. Il metodo di lavoro di una formazione factory &egrave; assai differente da quanto fatto nell'indipendente Gresini, sicch&eacute; Enea necessita di tempo per assimilarlo. Joan Mir&nbsp; 6 - OBBEDIENTE Gli dicono cosa deve fare, lui lo fa. In HRC Repsol, del resto, funziona cos&igrave;. Fino a qui siamo d'accordo, sebbene ci aspettassimo almeno una zampatina, magari come l'ha sfoderata Quartararo nel finale della due giorni di test. Joan si &egrave; accorto che Honda e Suzuki siano realt&agrave; completamente imparagonabili, quindi accetta di buon grado quanto consigliatogli, onde evitare che i consigli diventino obblighi. Passa alla prossima pagina per i peggiori della classe &nbsp; Marquez e Honda, un weekend da dimenticare  Jack Miller&nbsp; 5 - TRASCURATO La lunga e incolta barba farebbe pensare a un australiano lasciatosi andare durante la pausa invernale. Macch&eacute;. A trascurarlo non sono state forbici e rasoi, ma gli addetti ai lavori che guardavano esclusivamente la parte alta del tabellone finale. Per un ufficiale come lui, vincitore di Gran Premi e voluto dalla ricca KTM, cominciare in rincorsa &egrave; un dato da non sottovalutare, anzi, da non trascurare. Altrimenti... Marc Marquez SV - SVALUTATO Ci agganciamo a questo articolo, che vi pregheremmo di leggere. Nei test si provano cose, si scartano altre, si fanno esperimenti, ma se le cose rimarranno cos&igrave;, nella prima trasferta stagionale l'otto volte iridato dovr&agrave; sudarsi anche un "semplice" piazzamento a punti. No, questo non &egrave; il valore del numero 93 che&nbsp; - vi provochiamo - potrebbe vincere le gare con una Ducati. Franco Morbidelli 4,5 - DISPIACIUTI Perch&eacute; "dispiaciuti" e non "dispiaciuto"? Abbiamo usato il plurale poich&eacute; onestamente affranti nel vedere uno forte come lui nuovamente in basso e privo di spiragli di crescita. L'esempio &egrave; Quarta: Fabio &egrave; rimasto sotto per quasi tutto il tempo, poi per&ograve; ha sparato la pallottola buona. Il Morbido ha gi&agrave; esaurito le cartucce disponibili?        

Il campione del mondo riferimento di classe, Ducati moto da battere, l'orgoglio di Quartararo fa la differenza per Yamaha, che ha in Franco ancora in affanno. Honda limita Marquez, KTM trascurata

90 risultati per 'test-portimao'

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