        Per incentivare la migrazione verso la connettivit&agrave; in fibra, pi&ugrave; veloce e a minor impatto ambientale, Tim ha lanciato il programma 'rottamazione ADSL'. Dall'11 giugno, informa la societ&agrave;: "Sar&agrave; possibile dire addio alle vecchie linee in rame Adsl o Rtg solo voce e attivare connessioni ultrabroadband in fibra fino a 10 Gigabit al secondo usufruendo di una nuova promozione". Per l'occasione sar&agrave; on air anche una nuova campagna televisiva con testimonial il campione del mondo della MotoGP, Francesco 'Pecco' Bagnaia. TIM e Bagnaia: tutto pi&ugrave; "veloce" Con questa iniziativa i clienti che passano alla fibra di Tim, attivando una delle offerte 'TIM WiFi Power All Inclusive' o 'TIM WiFi Power Top', riceveranno un bonus in bolletta di 120 euro (ovvero 5 euro al mese per 24 mesi). Un incentivo della stessa entit&agrave; verr&agrave; riconosciuto, in alternativa al bonus ADSL, anche a quei clienti che rottameranno un vecchio modem di loro propriet&agrave; consegnandolo al tecnico TIM in fase di installazione della nuova linea, al fine di favorire, in ottica di economia circolare, la rigenerazione o lo smaltimento sostenibile dei dispositivi obsoleti". Tim, oltre allo spot, si lega nuovamente con Ducati per sottolineare l'eccellenza italiana. Il logo di Tim sar&agrave; visibile, infatti, sulle ali anteriori e posteriori di entrambe le moto del Ducati Lenovo Team in occasione del Gran Premio d'Italia del Mugello e del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini.La nuova hit dei M&aring;neskin 'Baby Said' &egrave; la colonna sonora dello spot (da 30" e 20") che sar&agrave; on air sulle principali emittenti nazionali e sul web. La campagna televisiva sar&agrave; affiancata da uno spot radio da 20", da digital adv, da Out of Home e da materiale Btl per i punti vendita.&nbsp; Mugello: uno splendido Bagnaia piega un ottimo Bezzecchi nella Sprint!        

Rrottamare le vecchie linee ADSL per passare ad una connessione ultraboardband fino a 10 Giga e ricevere un bonus di 120 euro

Tim accelera con la fibra: Pecco Bagnaia protagonista del nuovo spot

        Dopo pi&ugrave; di tre mesi di distanza dalla frattura del femore destro subita ad Arco di Trento, durante la seconda manche degli Internazionali d&rsquo;Italia di Motocross, il Campione in carica della MXGP &egrave; tornato in moto. Ci si aspettava forse un recupero pi&ugrave; rapido ma si &egrave; voluto dare priorit&agrave; alla certezza di tornare al 100% prima di schierarsi nuovamente in gara.  Tim Gajser incoronato Campione del Mondo 2022 in Finlandia 10 mesi fa Dopo un'attenta riabilitazione, Gajser non &egrave; ancora pronto per la MXGP Recuperando pazientemente dalla frattura del femore destro, lo sloveno ha fatto tutta la riabilitazione necessaria per arrivare a questo momento e ora &egrave; finalmente riuscito a fare alcuni giri della sua pista Tiga243land con la sua Honda CRF 450R. &Egrave; ancora troppo presto per prendere una decisione su quando rientrer&agrave; al cancello di partenza ma questo &egrave; un passo positivo verso la guarigione ed &egrave; una grande notizia per i suoi fan in tutto il mondo.  Marcus Pereira de Freitas, general manager HRC, festeggia il titolo del suo pilota Tante buone notizie per Tim Gajser da HRC Marcus Pereira de Freitas, general manager di HRC ha dichiarato: &ldquo;Ci sono state notizie positive per Tim che &egrave; tornato di nuovo in sella alla moto. &Egrave; stata una lunga pausa per lui, ma ha fatto un altro passo verso il ritorno alle gare. Ovviamente, &egrave; ancora un po' lontano perch&eacute; ha bisogno di assicurarsi che non ci siano problemi con la guida, ma nel complesso &egrave; bello vederlo allenarsi e siamo entusiasti per quando torner&agrave;.&rdquo;  I tifosi di Tim possono iniziare a scaldarsi, il loro idolo torner&agrave; in gara presto       

Nell&rsquo;ultimo comunicato pre Gran Premio diramato dal HRC la notizia del ritorno in pista dello sloveno infortunato ad Arco di Trento&nbsp;

MXGP: Tim Gajser di nuovo in moto

        Per il secondo anno di fila il campione in carica della MXGP non sar&agrave; al via del Mondiale: Tim Gajser, reduce dall&rsquo;operazione al femore destro infortunato negli Internazionali d&rsquo;Italia ad Arco, salter&agrave; i primi tre round, in Argentina (12 marzo), a Riola Sardo e in Svizzera. Il titolo MXGP, un sortilegio  Lo sloveno avrebbe espresso l&rsquo;intenzione di rientrare proprio in occasione del GP Trentino, in programma il 16 aprile, ma anche se ci riuscisse difficilmente avrebbe la condizione per competere per le posizioni di vertice nei primi appuntamenti. L&rsquo;anno scorso a infortunarsi a febbraio era stato Jeffrey Herlings, e nemmeno in gara: l&rsquo;incidente era avvenuto durante uno... shooting fotografico precampionato. E cos&igrave;, lo scorso anno l&rsquo;olandese non &egrave; riuscito a disputare nemmeno un Gran Premio. Gi&agrave; nel 2019, dopo essersi aggiudicato il suo primo titolo della classe regina, la stella della KTM marc&ograve; visita nella parte iniziale della stagione, saltando i primi sette round, a causa delle fratture al piede destro patite in allenamento in Spagna, sempre a febbraio. Fece in tempo a disputare appena un round e mezzo prima di rompersi la caviglia destra nel giro di allineamento (!) del GP Lettonia, in cui comunque si prese Gara 1 prima di alzare bandiera bianca. Quell&rsquo;anno Herlings conquist&ograve; soltanto due GP, gli ultimi della stagione, in Turchia e in Cina. Il sortilegio di Gajser  Tornando a Gajser, crolla il mito della sua indistruttibilit&agrave;, alimentato dal filotto di risultati degli ultimi due anni e mezzo. Nel 2022, su 18 GP soltanto due volte aveva raccolto meno di 30 punti: nel GP Fiandre, a Lommel, dove era stato due volte settimo incassando 28 punti, mentre in Finlandia ne aveva intascati 29, grazie a un sesto e un settimo posto. Nei 18 round del 2021 invece il punto pi&ugrave; basso furono i 15 punti del GP Sardegna, a cui partecip&ograve; dopo essersi fratturato la clavicola in allenamento in Croazia. A quel punto della stagione aveva 28 lunghezze di vantaggio su Romain Febvre, 29 su Tony Cairoli, 34 su Herlings (poi campione) e 40 su Jorge Prado. Penalizzato da un pessimo cancelletto, a causa del 18&deg; posto in qualifica, Gajser inizi&ograve; la prima manche in modo disastroso: alla prima curva centr&ograve; un rivale rimasto a terra e ripart&igrave; quasi ultimo. Caduto una seconda volta riusc&igrave; a raggranellare un paio di punti con il diciannovesimo posto. In Gara 2 conquist&ograve; il 12&deg; posto al primo giro e lo difese a lungo, prima di andare a prendersi l&rsquo;ottavo posto e i relativi tredici punti. Fu l&rsquo;unica volta in cui rest&ograve; sotto quota 25 mentre al GP Repubblica Ceca mise in saccoccia 28 punti: a Loket perse Gara 1 per mezzo secondo, battuto da Prado, mentre in Gara 2 cadde al quinto giro. La leva della frizione rimasta incastrata nel paramano lo costrinse a fermarsi in pit lane, facendogli perdere ulteriori 28 secondi, ma riusc&igrave; a risalire fino al 15&deg; posto. Per trovare l&rsquo;ultimo &ldquo;zero&rdquo; di manche di Gajser bisogna tornare al GP Kegums del 16 agosto 2020: dopo aver vinto Gara 1 in scioltezza, con quasi nove secondi su Arminas Jasikonis, in Gara 2 stava lottando con il lituano per il bronzo quando l&rsquo;impianto elettrico della sua Honda lo piant&ograve; in asso al quartultimo giro. Quattro giorni prima, sulla stessa pista, in Gara 1 lo sloveno era incorso in un altro nulla di fatto, questa volta per caduta, con conseguente ritiro a sei giri dalla fine. Sono i soli &ldquo;zero&rdquo; di Gajser nell&rsquo;ultimo quadriennio della MXGP. Per trovare un intero suo GP senza punti bisogna risalire fino al 4 marzo 2018, quando non si present&ograve; al GP Argentina per la violenta caduta di cui era rimasto vittima durante la manche MX1 dell&rsquo;ultima gara degli Internazionali d&rsquo;Italia a Mantova. Trasportato all&rsquo;ospedale Carlo Poma fu sottoposto a un&rsquo;operazione per ridurre le due fratture alla mandibola. Torn&ograve; in pista due settimane dopo, ma pur disputando tutti i restanti diciannove GP non riusc&igrave; a imporsi nemmeno una volta: &egrave; stata l&rsquo;unica annata delle ultime otto in cui non ha vinto nemmeno un GP. Nel 2018, peraltro, non conquist&ograve; nemmeno una manche (impresa che gli riusc&igrave; nel 2014 in MX2 quando si mise tutti dietro in Gara 2 in Brasile e Messico) anche se otto volte ci and&ograve; vicino: in sette casi fin&igrave; secondo dietro Herlings, poi campione, e nel GP Lombardia fu battuto dal solo Cairoli. Il cambio del team No Limits | Quella (S)Volta Che       

Febbraio &egrave; diventato il mese dei ko dei campioni in carica: da Herlings a Gajser

Il sortilegio della MXGP | Quella (S)Volta Che

Il re della terra ed il suo premio: Tim Gajser è pronto ad aggiungere il casco d’oro alla sua bacheca dei trofei

Tim Gajser, "Il Caso d'Oro? Un premio speciale" IL VIDEO

        A Rimini per la cerimonia della consegna dei premi FIM &egrave; presente anche il campione 2022 della MXGP Tim Gajser. Ai nostri microfoni lo sloveno ha ripercorso la stagione che lo ha visto diventare penta campione della classe regina del Motocross. &ldquo;Vincere il titolo &ndash; esordisce Gajser &ndash; &egrave; stato molto importante. L&rsquo;anno scorso ho perso il titolo all&rsquo;ultima gara. Quest&rsquo;anno volevo riprendermelo, &egrave; stato molto importante per me, per la mia fiducia e per il team. E&rsquo; stata una grande stagione, ho vinto 9 GP, sono salito pi&ugrave; volte sul podio e spero di ripeterla l&rsquo;anno prossimo.&rdquo; &ldquo;E&rsquo; sembrata facile &ndash; prosegue lo sloveno &ndash; ma in realt&agrave; &egrave; stata molto difficile. In ogni stagione l&rsquo;approccio &egrave; sempre quello, vincere il titolo. Ma non &egrave; stata facile perch&eacute; ci sono stati tanti grandi piloti in grado di lottare per il titolo, hanno vinto gare e Gran Premi ma alla fine mi sono rivelato il pi&ugrave; forte e credo di aver vinto il titolo per quello.&rdquo; &ldquo;Jeremy Seewer &ndash; spiega Gajser &ndash; &egrave; stato il mio pi&ugrave; grande rivale, soprattutto nella seconda parte di stagione ma anche Maxime Renaux, nonostante fosse un rookie della categoria, ha dimostrato di avere grande velocit&agrave;. Anche Coldenhoff con l&rsquo;altra Yamaha &egrave; stato forte quest&rsquo;anno. E&rsquo; difficile nominarli tutti, credo che i piloti nella top 10 della classifica siano in grado di vincere gare e Gran Premi e lottare per il titolo.&rdquo; Tim Gajser: &ldquo;Dalla MX2 arrivano giovani affamati&rdquo;  Cosa pensi dei ragazzi che arrivano dalla MX2? &ldquo;Nella MXGP ci sono tanti grandi piloti grazie ad Infront ed alla regola messa due anni fa che a 23 anni si passa dalla MX2 alla MXGP. Ogni anno arrivano sempre pi&ugrave; piloti giovani dalla MX2 affamati di vittoria di gare e titoli.&rdquo; Hai vinto 4 titoli in MXGP, quali sono i tuoi prossimi obiettivi? &ldquo;E&rsquo; importante crearsi degli obiettivi e quando li raggiungi ne va messo sempre un altro. Nel 2023 voglio difendere il titolo conquistato quest&rsquo;anno, sono super motivato. Voglio vincere ancora, questo &egrave; l&rsquo;obiettivo che mi guida e per il quale mi sveglio ogni mattina e mi alleno. E&rsquo; fame ma anche il fatto di divertirmi a fare quello che faccio, divertendomi in moto ma anche allenarmi duramente. Fino a che continuer&ograve; a divertirmi andr&ograve; avanti a correre in moto.&rdquo; Cos&rsquo;hai imparato da Tony Cairoli? &ldquo;Cairoli &egrave; una gran persona, abbiamo battagliato negli ultimi due anni per il titolo, abbiamo fatto delle belle battaglie in gara ma &egrave; sempre stato pulito con me. Penso che tutti impareremo tanto da Cairoli, soprattutto che la costanza permette di vincere il titolo. Lui ne ha vinti 9 ed &egrave; sempre stato costante, vincere le gare e stare sempre sul podio porta alla vittoria del titolo.&rdquo; Cosa ti aspetti da Herlings nel 2023?&nbsp; &ldquo;Sappiamo che Herlings &egrave; molto veloce, spero di battagliare con lui ed anche con Romain Febvre, che &egrave; rientrato verso la fine di questa stagione. Spero che l&rsquo;anno prossimo tutti siano sani e si possa avere una grande stagione con grandi battaglie per il titolo.&rdquo;       

&ldquo;L&rsquo;anno scorso l&rsquo;ho perso all&rsquo;ultima gara e volevo rifarmi&rdquo; dice lo sloveno di Honda, cinque volte campione del mondo Motocross

FIM Awards 2022, Tim Gajser: “Vincere il titolo quest’anno è stato molto importante”

        Un po' a sorpresa, negli scorsi &egrave; stato reso noto che il team McAMS Yamaha e Tarran Mackenzie non avrebbero proseguito insieme la loro avventura nel British Superbike. Il campione 2021 della serie britannica affronter&agrave; infatti una nuova sfida (si parla di un possibile approdo nel Mondiale Supersport) dopo cinque stagioni passate nella classe regina in sella alla R1. Nonostante i rumors riguardanti John McPhee come possibile secondo pilota, il team capitanato da Steve Rodgers ha deciso di prendere una giovane promessa a loro gi&agrave; nota da affiancare al confermato Jason O'Halloran, ovvero Tim Neave. Per quest'ultimo non si tratter&agrave; di un debutto assoluto con McAMS, avendo gareggiato per loro in Superstock 1000 quest'anno con ottimi risultati (nonostante un infortunio nel corso del campionato) e l'obiettivo sar&agrave; quindi quello di prendere confidenza con la Yamaha R1 in configurazione BSB, senza aiuti elettronici, per arrivare velocemente a lottare per le posizioni di vertice. Inoltre, ritrover&agrave; in pista anche suo fratello Tom Neave, confermato nel team Honda Racing UK al fianco di Andrew Irwin. Esclusiva, Mazzuoli: "La SSP300? Sono state dette tante inesattezze" Neave: &ldquo;E' il team migliore con cui debuttare&rdquo;  &ldquo;Quando mi &egrave; arrivata la chiamata dal team McAMS per correre nel BSB, &egrave; stato un sogno divenuto realt&agrave;&rdquo;, ha detto un emozionanto Tim Neave. &ldquo;Quando lo scorso anno ho firmato per loro in Superstock, puntavo ovviamente ad una promozione futura nella classe regina, ma non pensavo che sarebbe arrivata cos&igrave; in fretta. E' il team migliore con cui debuttare in Superbike e, avendo gi&agrave; guidato la R1 Stock trovandomi alla grande, non vedo l'ora di provare quella in configurazione BSB&rdquo;. FIM JuniorGP: Senna Agius al via dell'Europeo Moto2 con IntactGP       

Sar&agrave; il pilota in arrivo dalla Stock 1000 a salire sulla R1 lasciata libera da Tarran, campione 2021 pronto ad una sfida mondiale. Affiancher&agrave; il gi&agrave; annunciato O'Halloran

BSB: Tim Neave successore di Mackenzie nel team McAMS Yamaha

Al termine di un 2022 da incorniciare, Tim Gajser ha portato a casa il quinto titolo iridato in carriera. Un successo che il pilota sloveno ha conquistato nel campionato MXGP con due round di anticipo e grazie al quale ha potuto partecipare ai FIM Awards 2022&nbsp;di Rimini.  FIM Awards: alle ore 14.30 il via alla sessione autografi  Le parole di Tim Gajser   &quot;In questo 2022 ho dovuto lottare con tanti avversari - il racconto di Gajser a margine dell&#39;evento FIM - non &egrave; stato facile, ma alla fine sono stato il pi&ugrave; forte. Quanto ho imparato da un campione come Cairoli nel corso della mia carriera? Beh, Tony &egrave; una leggenda, ho avuto modo di confrontarmi con lui, tutti abbiamo qualcosa da imparare da un campione del genere, specie per quanto riguarda la costanza necessaria per vincere i titolo mondiali&quot;.  Per saperne di pi&ugrave;, ecco la videointervista completa:   

Il campione sloveno della MXGP, presente a Rimini per i FIM Awards, ci ha concesso una breve videointervista in cui ha ripercorso la stagione appena conclusa

FIM Awards, Tim Gajser: &quot;Cairoli? &Egrave; una leggenda, bisogna imparare da lui&quot;

Il pilota sloveno, campione del Mondo 2022 della MXGP, ci ha raccontato la sua grande stagione in una videointervista esclusiva prima del gala

FIM Awards 2022: l'intervista a Tim Gajser

In questa intervista esclusiva il proprietario del Team Honda HRC che ha centrato il quinto titolo con Tim Gajser ci parla della stagione in corso e della storia del suo pilota

MXGP: parla Giacomo Gariboldi

        Con due round di anticipo il Campionato del Mondo FIM di Motocross 2022 classe MXGP si chiude e assegna il titolo al pilota che &egrave; stato in testa dalla prima gara della stagioe a Matterley Basin. Tim Gajser, 25 anni, sloveno, diventa cos&igrave; Campione del Mondo per la quinta volta (1 titolo MX2 nel 2015 e 4 in MXGP 2016, 2019, 2020, 2022).  Gajser e il suo inseguitore Seewer, i due hanno battagliato per tutta la stagione Una gara tesissima fino alla fine  Con due manche al limite della tensione terminate al sesto e al settimo posto, per un sesto posto finale di giornata, il pilota della HRC &egrave; riuscito ad aggiudicarsi il titolo della MXGP con quattro manche di anticipo, avendo ora 104 punti di vantaggio sul diretto inseguitore, Jeremy Seewer, oggi secondo alle spalle del compagno Glenn Coldenhoff e davanti all'altro compagno Maxime Renaux, per un podio tutto blu Yamaha.  Marcus Pereira de Freitas, general manager del team HRC di Gajser        

Lo sloveno porta a casa una gara tutta in difesa e si aggiudica il quinto iride in carriera&nbsp;

MXGP: Tim Gajser è il Campione del Mondo 2022

Sono due Yamaha a comandare al termine della sessione di prove cronometrate sul circuito di Uddevalla, quindicesima tappa del Mondiale MXGP. Jeremy Seewer ha ottenuto il miglior tempo proprio nell&rsquo;ultimo tentativo, sopravanzando Calvin Vlaanderen di quasi otto decimi.&nbsp;    Tim Gajser, il pi&ugrave; veloce nelle libere, ha picchiato duro nelle cronometrate  Prado e Evans dietro i primi   Terzo tempo per Jorge Prado (GasGas) che chiude davanti a Mitchell Evans (Honda) e a Pauls Jonass (Husqvarna). Settimo tempo per Tim Gajser alle spalle del compagno di marca Ruben Fernandez (Honda); lo sloveno &egrave; incappato in una brutta caduta all&rsquo;inizio della sezione delle wave, picchiando a terra malamente con le mani a causa di un violento highside. Il pilota HRC si &egrave; rialzato tenendosi un polso ma ha poi ripreso, tornando ai box per sostituire la moto danneggiata, completando la sessione cronometrata. Undicesimo tempo per Alberto Forato (GasGas) che chiude migliore degli azzurri in gara, con Mattia Guadagnini (GasGas) quattordicesimo e Ivo Monticelli (Honda) ventunesimo.&nbsp;    Alberto Forato, il migliore degli italiani in prova in MXGP  Pochi piloti in MX2, Langenfelder primo   In MX2 solo 23 piloti al via della gara svedese con Simon Langenfelder (GasGas) che stacca il miglior tempo delle prove cronometrate, precedendo di pi&ugrave; di sette decimi Tom Vialle (KTM), in caccia di punti pesanti per tenere il Mondiale aperto. Il francese ha a sua volta preceduto i due piloti ufficiali Husqvrana, Kay De Wolf e Roan Van De Moosdjk, rispettivamente terzo e quarto, mentre il leader della serie, Jago Geerts (Yamaha) ha chiuso con il settimo tempo. Andrea Adamo&nbsp; (GasGas), unico italiano in gara, ha ottenuto invece il quattordicesimo miglior tempo.    Miglior tempo in prova per il tedesco del team De Carli, Simon Langenfelder 

Il Gran Premio della Svezia si apre col botto per la tabella rossa della MXGP che dopo aver ottenuto il miglior tempo nelle prove libere, cade violentemente nel corso del turno cronometrato

MXGP di Svezia: Seewer primo, Gajser a terra

        Da un estremo all&rsquo;altro nello spazio di un solo anno. L&rsquo;edizione 2021 della MXGP ha rappresentato il campionato pi&ugrave; combattuto del Terzo Millennio con tre piloti in lizza per il titolo fino all&rsquo;ultimo round. Jeffrey Herlings ha completato il sorpasso su Romain Febvre con la doppietta di Mantova, guadagnando otto punti al francese che alla vigilia del GP conclusivo lo precedeva di tre lunghezze e ne aveva 15 su Tim Gajser. Quella (S)volta Che: l'addio triste della Suzuki alla MotoGP I precedenti di Cairoli  Quest&rsquo;anno, invece, complice il ritiro di Antonio Cairoli e gli infortuni che hanno tenuto fermi ai box i primi due della scorsa edizione e hanno impedito a Jorge Prado di gareggiare a Maggiora, lo sloveno della Honda sembra avere vita facile. Gajser si &egrave; gi&agrave; aggiudicato due dei suoi tre titoli della classe regina con un vantaggio superiore ai 100 punti, ma entrambe le volte dopo otto GP (quelli corsi quest&rsquo;anno) la classifica non lasciava presagire alcuna fuga. Due anni fa a condurre era Cairoli con 285 punti, sette in pi&ugrave; di Tim, ma anche Herlings e Jeremy Seewer erano in scia: l&rsquo;olandese era staccato di 22 punti nonostante la violenta caduta di Faenza, durante il settimo GP che lo costrinse a rinunciare al resto del Mondiale, e lo svizzero di 30. Gajser cambi&ograve; marcia nel finale, totalizzando un minimo di 42 punti in ciascuno degli ultimi otto GP e riusc&igrave; cos&igrave; a imporsi con 102 punti su Seewer e 121 sul siciliano. Ancora pi&ugrave; mostruoso il divario a fine campionato 2019: 202 punti sul vice campione, nuovamente Seewer, e 247 punti sul terzo, Glenn Coldenhoff. Eppure anche in quella stagione, dopo le otto tappe iniziali, il suo vantaggio era risicato: soltanto tredici punti su Cairoli che per&ograve; si fece male in Gara 2 del nono round, in Lettonia. La rottura del tendine sovraspinato e di quello sottoscapolare lo costrinsero ad andare sotto i ferri. Quell&rsquo;anno, prima per una frattura al piede poi per la rottura della caviglia, sempre destri, Herlings corse appena cinque GP. A proposito di grandi distacchi, &egrave; notevole anche il +151 di Herlings su Tonino nel 2018: in quel caso Jeffrey fu capace di raccogliere la bellezza di 933 punti. Una differenza non pronosticabile perch&eacute; dopo i primi otto GP godeva di 48 punti su Cairoli, che in seguito sarebbe risalito a -12 con la doppietta nel GP Lombardia in assenza del numero 84 per l&rsquo;infortunio alla clavicola patito in allenamento. Il caso di Everts  Nel 2015 Febvre interruppe la serie di sei titoli consecutivi del pupillo di Claudio De Carli battendo di 143 punti il connazionale Gautier Paulin e di 168 Evgeny Bobryshev. Dopo otto gare per&ograve; c&rsquo;era un quartetto di piloti in un fazzoletto di punti: Maximilian Nagl comandava con 332, Cairoli ne aveva 313, Clement Desalle 291 e Febvre 282. Ma poi i tre rivali patirono pesanti infortuni che li costrinsero ai box per un minimo di cinque GP a testa, fino ai nove del portacolori Suzuki, fermato prima dal ginocchio e poi dalla spalla. Il campionato precedente era stato dominato da Cairoli, bravo a chiudere con 119 punti in pi&ugrave; rispetto a Jeremy Van Horebeek dopo averne avuti 35 sul rivale e ancora meno, 28, su Desalle dopo otto gare. Nel 2011 Tony fu campione, precedendo di 124 punti Steven Frossard e di 135 Desalle, ma dopo otto gare il trio era racchiuso tra quota 300, del pilota Yamaha, e 322 dell&rsquo;alfiere KTM. Un caso a parte &egrave; rappresentato dal decimo e ultimo titolo di Stefan Everts, nel 2006 in MX1. Su un massimo disponibile di 750 punti, il belga ne totalizz&ograve; addirittura 739: fece l&rsquo;en plein in 12 GP su 15 mancando le doppiette a Zolder (GP Fiandre) per un 2&deg; posto in Gara 1, a Bellpuig (Spagna) per un 3&deg; in Gara 1 e a Desert Martin (GP Irlanda del Nord) per la piazza d&rsquo;onore in Gara 2. Kevin Strijbos, primo degli umani, raccolse 529 punti, finendo a 210 lunghezze, malgrado una media di 35,3 punti a GP. Quell&rsquo;anno gi&agrave; dopo otto round il destino del campionato pareva segnato: Everts 392 punti, Strijbos 293 e Tanel Leok 278. Giova per&ograve; rimarcare che Joshua Coppins, che nel 2005 aveva chiuso a -69 da Sua Maest&agrave;, salt&ograve; la prima met&agrave; del Mondiale per l&rsquo;infortunio alla spalla. Quella (S)volta che: l'invasione tricolore nella SSP600       

Tim &egrave; ormai abbonato ai titoli vinti con distacchi-record. Ma Everts &egrave; lontano

Quella (S)volta Che: Gajser, il solista del Cross

        Non &egrave; dato sapere se in futuro la gara di qualifica assegner&agrave; punti, per il momento assegna solo il cancello di partenza al via e domani saranno le due tabelle rosse a scegliere per prime il cancello di partenza.  Il via della gara di qualifica con Gajser all'interno di Seewer, Prado, Evans e Jonass Gajser fa perdere le sue tracce da subito  Nella classe regina assolo dell'autore del miglior crono nelle prove cronometrate Tim Gajser (Honda)che partito in testa fa perdere le sue tracce in fretta, inseguito da Pauls Jonass (Husqvarna), dal compagno di squadra Mitch Evans (Honda) e da Jorge Prado (Yamaha), con Maxime Renaux a terra nel corso del primo giro, costretto al ritiro. Ironia della sorte, l&rsquo;unico tra i top rider ad essersi schierato in Francia per la qualifica partir&agrave; ultimo domani, proprio come accaduto ai suoi colleghi a Ern&eacute;e.  Jordy Tixier investito dalla polvere mentre segue Ben Watson Posizioni quasi congelate nella polvere  Pochi brividi e pochi sorpassi su una pista secca e polverosa che non ha certo favorito lo spettacolo, solo Evans perde due posizioni nel corso della manche, favorendo Prado e Jeremy Seewer, quarto al traguardo davanti all&rsquo;australiano che &egrave; passato sotto la bandiera a scacchi precedendo Romain Febvre (Kawasaki), sesto per tutti e 13 i giri di gara. Sedicesimo e migliore degli azzurri, Mattia Guadagnini (GasGas) ha fatto meglio di Ivo Monticelli (Honda) ventiduesimo e di Giuseppe Tropepe (Husqvarna) ventiquattresimo. Nicholas Lapucci si &egrave; invece ritirato nel corso del quarto passaggio, mentre era ventiseiesimo.  La classifica della gara di qualifica della MXGP con Gajser primo MX2, Benistant tra Vialle e Geerts  In MX2 one man show per Tom Vialle (KTM) che deve solo contenere il ritorno di Thibault Benistant (Yamaha) nel corso degli ultimi giri ma che controlla senza problemi per tutta la manche. Il duo transalpino precede Jago Geerts (Yamaha), terzo per tutta la gara e Simon Langenfelder (GasGas), quarto davanti al pubblico di casa. Buona la prova di Andrea Adamo (GasGas), sesto sul traguardo davanti a Jan Pancar (KTM), con Valerio Lata (KTM), buon quindicesimo.&nbsp;  La classifica della gara di qualifica della MX2       

Nel polverone tedesco Tim Gajser e Tom Vialle si sono aggiudicati le gare di qualifica nelle rispettive classi, i leader dei mondiali MXGP e MX2 sono in cerca di punti pesanti

MXGP: tabelle rosse davanti a tutti in Germania

        Lo sloveno non fa prigionieri e dopo aver conquistato la sessione di prove libere, primeggia anche nelle cronometrate che precedono la gara di qualifica, lanciando un chiaro messaggio ai rivali: vuole tornare sul gradino pi&ugrave; alto del podio.  Veloce sin dalle libere, Gajser si &egrave; confermato il pi&ugrave; veloce nelle crono Seewer ancora secondo, Evans quarto  Alle sua spalle Jeremy Seewer (Yamaha) si conferma a proprio agio sulla dura terra tedesca, precedendo Jorge Prado (GasGas) e Mitchell Evans (Honda). Settimo tempo per il rientrante Romain Febvre (Kawasaki), mentre Mattia Guadagnini (GasGas), primo degli italiani &egrave; sedicesimo, con Ivo Monticelli (Honda) ventesimo, Nicholas Lapucci (Fantic) ventunesimo e Giuseppe Tropepe (Husqvarna), ventiquattresimo.&nbsp;  Jorge Prado in azione davanti ai tifosi tedeschi, per lui il terzo tempo Rivali in casa cercasi  Si chiudono nello stesso ordine d&rsquo;arrivo dell&rsquo;ultima manche disputata in Francia le prove cronometrate del Gran Premio di Germania, con Thibault Benistant (Yamaha), davanti al compagno di squadra Jago Geerts e alla tabella rossa Tom Vialle (KTM); &egrave; chiaro che in questo momento il belga deve guardarsi da un rivale in pi&ugrave; nella sua rincorsa al primo titolo iridato, rivale con il quale condivide la tenda del team Yamaha Factory.  Thibault Benistant continua a vivere un momento magico&nbsp; Ottavo Andrea Adamo  Il francese sornione osserva da dietro, precedendo l&rsquo;eroe locale Simon Langenfelder (GasGas), quinto davanti ad un sorprendente Jan Pancar (KTM). Ottavo posto per Andrea Adamo (GasGas), con Valerio Lata (KTM) quindicesimo.       

Turno di prove cronometrate di MXGP e MX2 all&rsquo;insegna del bel tempo ma sul circuito Talkessel di Teutschenthal si ammucchiano nuvole scure e cariche d&rsquo;acqua che fanno temere in un repentino arrivo della pioggia

MXGP: Gajser ancora primo nelle crono in Germania

        Tim Gajser (Honda) non poteva immaginare un modo migliore di prepararsi a passare la Pasqua a casa, in quella che sar&agrave; una breve pausa prima del Gran Premio di Lettonia tra due settimane. Il leader del mondiale MXGP si &egrave; infatti regalato la prima doppietta stagionale, allungando in campionato e mettendo una volta ancora in chiaro che il pretendente numero uno al titolo di Campione del Mondo &egrave; lui.&nbsp;  Pronti, via: hole-shot di Prado  Dopo il successo di gara uno, Gajser scatta bene anche al via della seconda manche, passando alla prima curva terzo dietro l&rsquo;autore dell&rsquo;hole-shot Jorge Prado (GasGas) e Jeremy Seewer (Yamaha) che tenta l&rsquo;affondo subito dopo la prima salita, saltando il gigantesco triplo. Prado per&ograve; non cede ma poco dopo fa spegnere la sua moto, perdendo diverse posizioni, mentre Gajser approfitta della linea esterna per infilare anche Seewer e prendere il comando.  Partenza con hole-shot per Jorge Prado in gara due Quanti pasticci&nbsp;Seewer  Lo svizzero lo tallona da vicino, inseguito da Brian Bogers (Husqvarna), minaccioso alle sue spalle e dal compagno di squadra Maxime Renaux (Yamaha) ma commette un errore prima della fine del terzo giro, scivolando a terra, ripartendo terzo, prima che Bogers a sua volta spenga la moto e gli restituisca la posizione. Il pilota della Husqvarna perde due posizioni, infilato anche da Renaux che si fa minaccioso dietro al compagno, con Prado che lo avvicina e lo passa a sua volta, conquistando la quarta piazza.&nbsp;  Sempre veloce Seewer ad Arco ma questa volta troppo impreciso Furia Forato e giro record, ma che volo!  Intanto avanza Alberto Forato (GasGas), forte di un ritmo indiavolato e del record sul giro di gara due, il veneto rimonta dalla nona alla quinta posizione, passando Ruben Fernandez (Honda), Ben Watson (Kawasaki) e Bogers, nuovamente a terra, e mette pressione a Prado che si avvicina al duo Yamaha, mentre Gajser &egrave; ormai lontano. Nel corso del dodicesimo passaggio per&ograve; Forato cade pesantemente a terra ed &egrave; costretto al ritiro, lasciando al quinta piazza a Bogers che si avvicina a Prado, mentre Renaux infila Seewer per il secondo posto. Prado tenta a sua volta di passare lo svizzero ma senza successo e transita quarto sul traguardo, dietro a Gajser, Renaux e Seewer, cogliendo il quinto podio consecutivo, salendo sul terzo gradino, con Renaux secondo e Gajser ovviamente primo.  Alberto Forato consolato dai ragazzi della sua squadra dopo il ritiro In campionato Gajser &egrave; sempre pi&ugrave; solo  In classifica di campionato lo sloveno allunga con 236 punti a pi&ugrave; 33 su Prado, mentre Renaux, Seewer e Coldenhoff restano nell&rsquo;ordine, al terzo, quarto e quinto posto, con Bogers che scala due posizioni e sale al sesto. Resta nella top ten Alberto Forato, nono, nonostante lo zero di gara due.  La classifica del. MOndiale dopo la quinta prova, il GP del Trentino       

Lo sloveno celebra la vittoria davanti al suo pubblico in delirio e prende il largo in campionato; nessuno sembra in grado di arginare lo strapotere del pilota HRC che infila la quarta vittoria stagionale su cinque Gran Premi fin qui disputati.

MXGP: giornata di festa per Gajser in Trentino

        Il pilota della HRC torna a vincere la gara di qualifica che davanti al &ldquo;suo&rdquo; pubblico, lo sloveno che si era precedentemente aggiudicato la gara del sabato di Mantova &egrave; scattato alle spalle di Jorge Prado (GasGas), autore dell&rsquo;hole-shot, del compagno di squadra Mitch Evans (Honda), di Glenn Coldenhoff e di Ruben Fernandez, in sella alla terza CRF 450 RW allestita dalla HRC.  Dopo un turno di prove cronometrate difficile, Prado ha chiuso al secondo posto la qualifica Duello Honda per la vittoria  Sul rettilineo della Pit lane, subito dopo la prima curva &egrave; per&ograve; Evans a mettere le ruote davanti a quelle del galiziano partito in testa che non ci sta e replica due curve dopo, riprendendo il comando. Evans risponde a sua volta prima che finisca la prima tornata e torna davanti, prendendo questa volta un buon margine, mentre Gajser si libera di Coldenhoff, con Fernandez che si stende davanti a lui. Raggiunto Prado nel corso del sesto passaggio, lo sloveno avanza passandolo e mettendosi sulle tracce dell&rsquo;australiano, ormai in fase di calo, non avendo ancora la resistenza per tenere per tutta la manche. Il duello tra i due piloti HRC dura lo spazio di un paio di giri, quando Gajser rompe gli indugi e passa, andando a completare gli ultimi cinque giri in solitaria, tagliando il traguardo davanti a Prado, Evans e Coldenhoff. Sesto posto per Alberto Forato (GasGas), scattato dalla pole e costantemente in duello con Coldenhoff e Brian Bogers (Husqvarna) ma senza mai trovare il varco per passare i due avversari. Ritiro per Nicholas Lapucci, caduto mentre militava in ventesima posizione, come Ivo MOnticelli (Honda), ritirato dopo il primo giro.  Mitch Evans ha guidato la qualifica per i primi 10 giri prima di cedere a Gajser e Prado Geerts a terra due volte  In MX2 &egrave; Simon Langenfelder (GasGas) a scattare davanti a tutti, il tedesco accreditato del settimo tempo in prova brucia tutti alla partenza e curva davanti a Thibault Benistant (Yamaha) e alla wild card Rick Elzinga (Yamaha) a suo agio sul tracciato italiano e al debutto in MX2. Al francese bastano un paio di curve per prendere la testa della gara e allungare su Langenfelder e Kay De Wolf (Husqvarna), mentre Tom Vialle (KTM) e Jago Geerts (Yamaha) cercano di rimontare dopo una partenza difficile. Il belga leader della classifica finisce a terra due volte, ritrovandosi fuori dai venti, su una pista sulla quale &egrave; molto difficile superare.  Simon Langenfelder, ormai Simone per il suo team romano La prima di Benistant  Dopo due giri De Wolf raggiunge e passa Elzinga e si mette in caccia di Langenfelder, passandolo per&ograve; solo a tre giri dalla fine, precedendolo sul traguardo in seconda posizione, alle spalle di Benistant, alla sua prima vittoria in qualifica. Quarto al termine dei tredici giri di gara &egrave; Vialle che precede Kevin Horgmo (Kawasaki). Decimo posto per Mattia Guadagnini (GasGas) migliore degli italiani davanti ad Andrea Bonacorsi (Yamaha) e a terra durante il nono giro quando era in lotta con Isak Gifting (KTM) per la sesta posizione. Quattordicesima posizione per Andrea Adamo (GasGas), partito attorno alla ventesima posizione.&nbsp;  Prima vittoria in qualifica per Thibault Benistant, campione europeo della 125 e della 250&nbsp;       

La quinta qualifica della stagione ha visto lo sloveno della HRC tornare al successo sulla pista &ldquo;rovesciata&rdquo; per l&rsquo;occasione. Sul tracciato dolomitico partir&agrave; per la seconda volta in pole in stagione, mentre in MX2 Benistant si regala la prima vittoria in carriera.

MXGP del Trentino: Gajser e Benistant davanti a tutti in qualifica

Un timido sole invernale ha accolto i piloti di MX2 e MXGP al via delle gare di qualifica del Gran Premio della Lombardia. Nella classe regina Jeremy Seewer (Yamaha) scatta fulmineo, curvando davanti a Ruben Fernandez (Honda), Tim Gajser (Honda) Alberto Forato (GasGas) e Glenn Coldenhoff che passa subito l&rsquo;italiano, mentre Gajser si libera del compagno di marca Fernandez che al primo passaggio sul traguardo vola in aria, cadendo malemente sull&rsquo;atterraggio del grande salto d&rsquo;arrivo. Fortunatamente lo spagnolo viene evitato da tutti i piloti che sopraggiungono alle sue spalle, ma non riesce a riprendere la gara. Anche Seewer rischia grosso saltando fuori pista, ma senza conseguenze.    Jeremy Seewer salta, senza conseguenze, fuori dalla pista durante la gara di qualifica  Gajser prende il comando e scappa   Durante il secondo giro Gajser prende il comando delle operazioni passando Seewer e impone il suo ritmo agli avversari, mentre Jorge Prado (GasGas), scattato male dalla pole, rimonta passando Thomas Olsen (KTM), Forato e nel sesto giro anche Coldenhoff, agguantando la terza piazza.  Gara sfortunata per Forato che termina ottavo dopo essere stato a lungo nella top five. Il veneto cade senza conseguenze mentre &egrave; in lotta con Maxime Renaux (Yamaha) ma perde un paio di posizioni. Il francese invece rimonta rabbioso e chiude quinto alle spalle di Olsen alla miglior prestazione in qualifica da quando milita in MXGP. Buon dodicesimo posto finale per Alessandro Lupino (Beta), partito dal diciottesimo cancello ma tenace in gara, venticinquesimo Nicholas Lapucci (Fantic), in difficolt&agrave; durante tutta la giornata. Diciannovesimo Vseva Brylyakov (Honda) al quale viene sospesa la licenza dalla FIM a fine gara, quale conseguenza dell&#39;invasione dell&#39;Ucraina da parte della Russia. Il pilota russo per ora non potr&agrave; disputare altre gare con i suoi colleghi.    Alberto Forato preso a sandwich tra Coldenhoff e Renaux  Geerts imprendibile a Mantova   In MX2 pronostico rispettato con il poleman Jago Geerts (Yamaha) in testa dalla prima curva, inseguito da Tom Vialle (KTM), Kevin Horgmo (Kawasaki) e Andrea Adamo (GasGas). A terra al secondo passaggio Simon Langenfelder (GasGas), travolto dal troppo irruente Ryan Van De Moosdijk (Husqvarna) che finisce gi&ugrave; con lui; i due ripartono ultimi e rimontano fino alla diciassettesima posizione il tedesco con la tabella rossa e alla ventiquattresima l&rsquo;olandese. Davanti il passo del belga &egrave; ottimo e Vialle segue l&rsquo;avversario senza mai impensierirlo, chiudendo al secondo posto al termine dei tredici giri di gara, mentre Adamo, quarto alle spalle di Horgmo, guadagna una posizione dopo l&#39;arrivo per la &nbsp;retrocessione di cinque posizioni del norvegere, a causa della rumorosit&agrave; della moto, dovuta alla rottura del terminale di scarico.&nbsp;    Vittoria in qiualifica senza problemi per Geerts&nbsp;  Bene Adamo e Guadagnini   Ottima la performance di Mattia Guadagnini (GasGas), scattato nella top ten e quinto dopo una buona rimonta (quarto dopo la penalizzazione del norvegese), mentre Gianluca Facchetti (KTM), forte dell&rsquo;ottavo tempio in prova, non va oltre il ventunesimo posto finale a causa di una caduta che gli fa perdere il ritmo.    Andrea Adamo in lotta con Kevin Horgmo per la terza posizione 

Condizioni perfette a Mantova per lo svolgimento delle gare di qualifica della MXGP e della MX2 del secondo round del Mondiale 2022

MXGP della Lombardia: Gajser e Geerts vincono la qualifica

        Archiviato il primo appuntamento stagionale con il Campionato del Mondo FIM di Motocross &egrave; gi&agrave; ora di focalizzarci sul secondo evento. A poco meno di quattro mesi dall&rsquo;ultima gara sul circuito mantovano, dove si concluse lo spettacolare Mondiale 2021, si torna a gareggiare sulla sabbia del Mincio. Il freddo di Matterley Basin non sar&agrave; solo un ricordo, viste le temperature previste, ancora pi&ugrave; rigide di quelle di una settimana fa, ma la pioggia non dovrebbe guastare le gare.  Il podio di Matterley Basin con, da sx, Prado, Gajser e Seewer 16 GP in 30 anni di storia del Motocross  E&rsquo; la sedicesima volta che il mondiale di motocross viene ospitato sulla pista lombarda e il primo evento, vinto da Trampas Parker con la Honda di Paolo Martin, risale al 1991, anno in cui il pilota americano riport&ograve; anche il titolo. Da allora diversi campioni si sono avvicendati sul gradino pi&ugrave; alto del podio del circuito Motoclub Mantovano, tra di loro spiccano i nomi di Marniq Bervoets (250 1996), Andrea Bartolini (500 1998), Mickael Pichon (250 2000), Josh Coppins, Marvin Musquin e Romain Febvre. Antonio Cairoli, sempre lui, vanta ben 4 vittorie, due in MX2 e due in MX1/MXGP, pi&ugrave; di chiunque altro. Jeffrey Herlings, coronato qui Campione del Mondo lo scorso anno, ne conta invece tre (1 MX2/2 MXGP) mentre Tim Gajser e Romain Febvre annoverano due successi a testa entrambi in MXGP.&nbsp;  Cairoli spettatore in Inghilterra, il siciliano &egrave; il pilota pi&ugrave; vincente di sempre a Mantova Gajser favorito d'obbligo ma occhio a Renaux  Non c&rsquo;&egrave; dubbio che Tim Gajser (Honda) cercher&agrave; di consolidare la sua tabella rossa, lo sloveno ha 4 lunghezze di vantaggio su Jorge Prado (GasGas) e 7 su Jeremy Seewer (Yamaha) ma il compito potrebbe non essere cos&igrave; semplice e anche se il pilota HRC ha dimostrato una certa superiorit&agrave; durante il weekend inglese, dovr&agrave; fare i conti con avversari agguerriti, primo tra tutti il campione in carica della MX2, Maxime Renaux (Yamaha), autore della prima pole position dell&rsquo;anno a Matterley Basin. Assenti ovviamente Jeffrey Herlings (KTM) e Romain Febvre (Kawasaki), anche Glenn Coldenhoff (Yamaha) potrebbe dire la sua su un tracciato che si adatta particolarmente alle sue doti di guida. Occhi puntati anche su Ruben Fernandez (Honda) che debutt&ograve; qui in 450 quattro mesi fa, in occasione dei due ultimi round, per dare man forte a Gajser nel suo tentativo di conquistare il titolo.&nbsp;  Febvre e Herlings saranno i due grandi assenti di Mantova In MXGP ecco Nichiolas Lapucci con la 250 2t  Per gli italiani ci sar&agrave; un Alberto Forato, in piena forma con la sua GasGas come ci ha raccontato in questa intervista esclusiva, mentre Alessandro Lupino con la&nbsp; Beta &egrave; in cerca di riscatto dopo il doppio zero rimediato oltremanica. Attesa poi per il debutto stagionale di Nicholas Lapucci, all&rsquo;esordio in MXGP con la Fantic 250 due tempi. Dopo essersi preso il tempo necessario per recuperare dall&rsquo;infortunio invernale ed essere pronto al meglio, c&rsquo;&egrave; da scommettere che il pilota del Mugello sar&agrave; determinatissimo a farsi vedere davanti tra le 450 e che far&agrave; valere le sue doti da velocista funambolico soprattutto nelle prove cronometrate.  Sono passati solo quattro mesi dal trionfo di Lapucci in EMX250 a Mantova       

Neanche il tempo di disfare i bagagli di ritorno dall&rsquo;Inghilterra ed &egrave; gi&agrave; ora di affrontare una nuova trasferta. E&rsquo; la settimana del primo Gran Premio tricolore, a Mantova va in scena il round due della MXGP 2022

MXGP di Lombardia: tutti i numeri del secondo GP

        La seconda e ultima giornata degli Internazionali d&rsquo;Italia si chiude con il doppio successo del pilota HRC che fa segnare anche pole e giri veloci in entrambe le frazioni. Lo sloveno passeggia sul velluto, anzi, sulla sabbia di Riola sulla quale tanto aveva sofferto lo scorso settembre quando aveva cercato di limitare i danni, correndo con una clavicola rotta appena operata.&nbsp;  Tra Alghero e Riola il team Maddii ha fatto incetta di tabelle e medaglie Gajser e Prado seminano tutti in MX1  Partito in testa nella manche della MX1, Gajser imposta da subito il suo ritmo, tenendo costante il distacco dal suo diretto inseguitore, Jorge Prado, all&rsquo;esordio stagionale in gara e alla prima uscita ufficiale sulla GasGas del team De Carli. Lo spagnolo guida anche lui senza prendere rischi, seguendo da vicino il rivale per met&agrave; gara, salvo perdere terreno nel finale, seminato dal pilota Honda, pi&ugrave; rapido nel liberarsi dei numerosi doppiati. Terzo un coriaceo Van Horebeek che porta a termine la prima gara stagionale con l&rsquo;unica Beta in pista dopo, il doppio ritiro di Alghero al termine delle prove cronometrate e che ha la meglio su Alberto Forato, sempre pi&ugrave; convincente in sella alla GasGAs 450 del team SM Action e secondo di campionato.  Debutto convincente per Jorge Prado sulla nuova GasGas in configurazione 2023 Dalla Norvegia con Furore  Ottima prova per Cornelius Tondel in MX2; il norvegese parte quinto&nbsp; e ha la meglio velocemente sulla resistenza del compagno di squadra Hakon Osterhagen, in gara sull&rsquo;altra Fantic del team Maddii, accodandosi dietro Andrea Adamo, secondo alle spalle di Simon Lagenfelder con la GAsGAs, dopo aver passato l&rsquo;autore dell&rsquo;hole-shot, Nicholas Lapucci, in gara sulla terza moto del team Maddii. Il duello per la seconda posizione viene vinto di forza da Tondel che involontariamente centra Adamo; i due finiscono a terra ma il norvegese &egrave; pi&ugrave; veloce a ripartire e si getta all&rsquo;inseguimento di Lagenfelder che nel penultimo passaggio trova in traiettoria le moto di due doppiati finiti a terra, senza riuscire ad evitarli. Il tedesco cade, riparte e chiude secondo, alle spalle di Tondel che vince la serie MX2 e davanti a Osterhagen.&nbsp;  Gi&agrave; veloce in EMX250 nel 2021, Tondel ha sorpreso in questi Internazionali 2022 Valk vola sulla sabbia sarda  In 125 Cas Valk con la sua Fantic si porta a casa le due manche ed il titolo della ottavo di litro, risultando imprendibile per gli avversari che tentano di seguirlo. Alle sue spalle chiude la giornata Ferruccio Zanchi, veloce con la piccola Yamaha che precede il tedesco della KTM, Maximilian Werner. Stessa classifica per il campionato che si chiude assegnando il secondo titolo della giornata al team Maddii.&nbsp;  Veloce e a suo agio sulla sabbia, da buon olandese Valk non ha deluso le aspettative Gajser Supercampione 2022 sotto lo sguardo di Cairoli  Nella Supercampione si replica il copione della prima gara, con Gajser in fuga e Prado a seguirlo. Dietro i due questa volta ci sono Van Horebeek e Toendel ma il belga si deve fermare ai box per un problema al freno posteriore risolto velocemente, ne approfitta il pilota Fantic che porta a casa un bel podio con la 250, precedendo sul traguardo Mattia Guadagnini, convincente a Riola con la sua GasGas 250, sotto lo sguardo attento di Tony Cairoli, osservatore speciale.  Prima uscita da brand ambassador e consigliere dei piloti del gruppo KTM per Cairoli       

Inizia bene il 2022 di Tim Gajser che vince le due manche, si laurea campione della classe MX1 e porta a casa la seconda Supercampione. In MX2 impressiona Tondel, bene Valk e Zanchi in 125

Internazionali d’Italia: a Riola Gajser raddoppia

        Il campionato dell'anno scorso &egrave; stato pieno di molti bei momenti per il Team HRC, con il quattro volte campione del mondo, Tim Gajser, che ha vinto quattro round dopo alcune gare davvero impressionanti, inclusa un'incredibile 1-1 nell round di apertura in Russia. Tuttavia, alla fine, non &egrave; riuscito a diventare un cinque volte campione, ed &egrave; il risultato che cercher&agrave; di ottenere quando si schierer&agrave; a Matterley Basin e nelle altre gare, per quello che dovrebbe essere un altra intensa battaglia per titolo.&nbsp; Per il compagno di squadra Mitch Evans, il 2021 &egrave; stato il pi&ugrave; difficile della sua giovane carriera poich&eacute; &egrave; stato costretto a osservare da bordo pista mentre si riprendeva dall'infortunio al polso subito all'MXGP di Spagna nel 2020. Perdere un'intera stagione non &egrave; mai positivo, ma l'australiano ha ha mantenuto una mentalit&agrave; fortemente concentrata e spera di riprendersi quest'anno e ricordare a tutti che &egrave; ancora&nbsp; il ??pilota che ha ottenuto un terzo posto nella sua prima manche in MXGP. Sa che non sar&agrave; facile e non si sta mettendo pressione per ottenere immediatamente quel tipo di risultato, ma la fiducia nelle sue capacit&agrave; non ha mai vacillato e dovrebbe essere solo questione di tempo prima che il #43 si metta alla prova in pista.  Per il Team HRC livrea simile a quella della passata stagione nel 2022 Gajser e Evans in gara a Alghero e Riola  Al primo posto per entrambi i piloti ci sono le gare prestagionali degli Internazionali d&rsquo;Italia MX, prima di spostarsi in Gran Bretagna sullo straordinario tracciato di Matterley Basin nel fine settimana del 20 febbraio. Da quel momento in poi sar&agrave; un continuo di corse su alcuni dei migliori circuiti del mondo, con ritorni in alcune delle destinazioni oltreoceano che non sono state disponibili nelle ultime due stagioni. Qualunque cosa accada quest'anno con il calendario, entrambi i piloti Honda sono pronti a riprendersi e a dare il meglio di s&eacute; nel Campionato Mondiale di Motocross 2022.  Tim Gajser in azione in Sardegna Gajser. "Mi sento davvero pronto per iniziare"  Tim Gajser: &ldquo;Mi sento davvero pronto per iniziare questa stagione 2022. Ovviamente l'anno scorso non &egrave; finita come volevo, visto che sono arrivato terzo in campionato, che va comunque bene, ma non &egrave; quello a cui miro. Ho passato molti bei momenti e queste sono le cose su cui mi sto concentrando e su cui mi sto basando in questa stagione invernale. Non abbiamo avuto molto tempo per staccare la spina e rilassarci, quindi &egrave; stato difficile, ma mi sento in forma, in salute e pronto a lottare per il campionato. Correr&ograve; le gare italiane per farmi prepararmi al cancello che si abbassa, ma so che le vere gare inizieranno a Matterley Basin tra meno di un mese. Ci sono molte piste familiari sul calendario e sono fiducioso di poter mantenere un alto livello di prestazioni e portare la Honda CRF450R sul podio per tutta la stagione. Speriamo di poter entrare in una routine regolare che il programma rimanga lo stesso e che i fan possano venire a supportarci in tutti i round, poich&eacute; questo fa una grande differenza.&rdquo;  Sabbia sarda per la preparazione di Mitch Evans Evans: "La mia forma fisica e la mia forza sono in anticipo rispetto al programma"  Mitch Evans: &ldquo;Sono stati 15 mesi davvero difficili per me, senza poter correre e guidare per cos&igrave; tanto tempo. &Egrave; stato difficile, sia fisicamente che mentalmente, cercare di rimanere positivi e mantenere alta la motivazione per tornare a quello che ora &egrave;, nella classe MXGP, un livello estremamente alto di motocross. Tuttavia, ora mi sento ogni giorno meglio e la mia forma fisica e la mia forza sono in anticipo rispetto al programma che mi ero prefissato. So che non sar&agrave; facile correre subito con questi ragazzi perch&eacute; vanno molto veloci, ma non sto mettendo pressione su me stesso e credo davvero di poter tornare a quel livello. Non perdi mai la tua capacit&agrave; di guidare, quindi si tratta solo di rafforzare abbastanza&nbsp;il mio lato sinistro e questo sta accadendo giorno dopo giorno. Sono davvero grato di aver avuto il supporto del Team HRC durante questo periodo e non vedo l'ora di ripagarli mettendo in pista i risultati.&rdquo;  Tim Gajser finalmente ritrova in Evans un alleato in pista Pereira de Freitas: "Penso che il Team HRC sia in una posizione di forza per il 2022"  Marcus Pereira de Freitas: &ldquo;&Egrave; fantastico avere sia Tim che Mitch quest&rsquo;anno sotto la tenda; entrambi stanno lavorando sodo per essere di nuovo pronti per la nuova stagione. La pausa &egrave; stata molto breve dalla fine della stagione 2021, quindi &egrave; stato un periodo molto impegnativo e devo ringraziare tutti nel Team HRC per aver continuato a lavorare sodo per assicurarci di essere pronti per il primo cancello. Tim fa sempre il lavoro necessario, sia con i test sulla moto che con il proprio allenamento fisico, quindi mi fido sempre di lui e so che fa esattamente quello che deve fare. Mitch &egrave; tornato in Europa da un po' ormai, tutti i report sono stati positivi e ora possiamo testare con lui prima del primo MXGP e questo ci dar&agrave; un'idea di dove si trova. Sappiamo che non sar&agrave; facile dato che il livello &egrave; salito dall'ultima volta che ha corso, ma &egrave; molto determinato e faremo in modo che abbia tutto ci&ograve; di cui ha bisogno per tornare al vertice della classe. Sembra che stiamo tornando a un formato gara di due giorni e penso sia positivo per lo sport, quindi dobbiamo essere pronti per questo, ma nel complesso, penso che il Team HRC sia in una posizione di forza per il 2022.&rdquo;       

Presentato il Team HRC 2022, accanto a Tim Gajser torna dopo 15 mesi di assenza l'australiano Mitch Evans

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