        Oltre alla splendida terza piazza dell&rsquo;Italia, l&rsquo;altra grande sorpresa del Motocross delle Nazioni andato in scena a Ern&eacute;e (Francia) &egrave; stato l&rsquo;ottavo posto degli Stati Uniti. Una d&eacute;b&acirc;cle per una formazione che si &egrave; aggiudicata met&agrave; delle edizioni a cui ha preso parte: 23 trionfi su 46 partecipazioni, con 33 podi. Marc Marquez e la Honda, quando l'amore finisce | Quella (S)Volta Che Gli USA e il Motocross delle Nazioni  Eppure nelle prime otto apparizioni, dal 1971 al 1978, gli USA mancarono il gradino pi&ugrave; alto del podio. Assenti nelle successive due contese, iniziarono a dettare legge l&rsquo;anno dopo a Galldorf (Germania). Grazie a fenomeni del calibro di Jeff Ward e Ricky Johnson, uniti a formidabili piloti come David Bailey, Ron Lechien, Jeff Stanton, Mike Kiedrowski e Damon Bradshaw, arrivarono tredici successi di fila con la ciliegina sulla torta del 21 settembre 1986 a Maggiora. Quel giorno, al Mottaccio del Balmone, Johnny O&rsquo;Mara, Johnson e Bailey monopolizzarono la prima e la seconda posizione in tutte e tre le manche. Non contento, lo squadrone a stelle e strisce arriv&ograve; a sedici podi consecutivi, grazie alla vittoria del 1996 a Jerez (Spagna) dopo il duplice secondo posto del 1994 a Roggenburg (Svizzera) e del 1995 a Sverepec (Slovacchia). Enorme fu quindi la sorpresa quando, nel 1997, a Nismes (Belgio) gli USA furono soltanto ottavi, complice il terreno fangoso malgrado l&rsquo;assenza di pioggia. Vinsero i padroni di casa, con l&rsquo;Italia seconda grazie a Claudio Federici, Chicco Chiodi e Andrea Bartolini, e la Gran Bretagna di bronzo. Gli americani arrivarono dietro non soltanto a Svezia e Francia ma pure alla Nuova Zelanda e alla Germania trascinata da uno scatenato Pit Beirer, attuale Motorsports Director della KTM, vincitore della seconda manche davanti a Stefan Everts e Chiodi e della terza precedendo Joakim Karlsson. Il team statunitense si avvalse di Steve Lamson (Honda) e Jeff Emig (Kawasaki), gi&agrave; presenti l&rsquo;anno prima, con John Dowd (Yamaha) al posto di Jeremy McGrath. Emig fece del suo meglio con un 2&deg; posto nella manche inaugurale e un 12&deg;. Dowd diede battaglia nella seconda manche in cui fu a lungo secondo prima di essere passato da Everts e Chiodi, ma alz&ograve; bandiera bianca a quattro giri dalla fine per un problema meccanico, e fu 11&deg; nell&rsquo;ultima. Fu mediocre Lamson, 15&deg; e 21&deg;, non rendendo giustizia alla tabella numero 1 che portava.  Il ruolino di marcia degli USA  Si pens&ograve; a un passaggio a vuoto occasionale, invece anche nel 1998 e 1999 gli USA mancarono il podio. A met&agrave; anni Duemila ripresero a comandare, infilando un settebello di vittorie, seguito da cinque podi. Ma a Matterley Basin (Gran Bretagna) nel 2017 arriv&ograve; un inatteso nono posto. E pensare che quando ad agosto fu annunciato il trio dei prescelti le aspettative furono subito altissime. &ldquo;La squadra ha un talento immenso &ndash; afferm&ograve; Kevin Crowther, AMA Director of Racing &ndash; piloti esperti con l&rsquo;attitudine e l&rsquo;abilit&agrave; per conquistare il Mondiale a squadre. E senza dubbio faranno ogni sforzo per portare a casa l&rsquo;oro&rdquo;. Cole Seely, in quel momento quinto nel National, mise per&ograve; insieme appena due giri in una manche e sei nell&rsquo;altra. Eppure il debuttante non ebbe colpe, perch&eacute; entrambe le volte, sulla sua Honda CRF450R, a causa del fango accumulatosi, si spost&ograve; il supporto della molla dell&rsquo;ammortizzatore, con conseguente caduta della molla. Zach Osborne fu decimo e terzo, mentre Thomas Covington concluse 22&deg; e 17&deg;, sempre doppiato. Con il nono posto gli USA fecero peggio persino dell&rsquo;Estonia. Un&rsquo;onta sfiorata da Aron Plessinger, RJ Hampshire e Christian Craig, incapaci di contenere i distacchi sotto il mezzo minuto. Supermotocross, dove il Giappone vince | Quella (S)Volta Che       

L&rsquo;ottavo posto di Ern&eacute;e &egrave; stato uno dei peggiori risultati degli americani al &ldquo;Nazioni&rdquo;, il Mondiale a squadre che hanno vinto nel 50% delle partecipazioni

Gli USA e il peso del passato | Quella (S)Volta Che

Solo quattro i circuiti USA dove ha fatto tappa il paddock del Motomondiale nella sua storia

Da Austin ad Indianapolis: i circuiti americani del Motomondiale

        Il nuovo Triumph Racing Team con base negli Stati Uniti si fonda su una nuova partnership instaurata con Bobby Hewitt, e schierer&agrave; due moto nella categoria MX 250cc 4-tempi a partire dall&rsquo;edizione 2024 del SuperMotocross World Championship (West and East Coast), a cui seguir&agrave; nel 2025 l&rsquo;esordio nella classe 450cc. Il team verr&agrave; ufficialmente supportato dal Design and Engineering department interno di Triumph Motorcycles, responsabile per le progettazione e lo sviluppo di telaio e powertrain della nuova gamma MX ed Enduro che si trova in una avanzata fase di testing sul campo.  Il gruppo dirigenziale Triumph con Carmichel e i verticci della nuova struttura americana Ricerca e sviluppo in UK, in America una nuova struttura racing La divisione Triumph Racing &egrave; situata presso il Global Headquarter di Triumph Motorcycles ad Hinckley, in UK, che&nbsp; ospita le attivit&agrave; direzionali, di ricerca e sviluppo, design, ingegnerizzazione e prototipazione, mentre la struttura dedicata al SuperMotocross World Championship saranno localizzata in una nuova facility allo stato dell&rsquo;arte, in US.&nbsp;Triumph Racing ha recentemente ufficializzato la partecipazione al FIM Motocross World Championship tramite un team factory guidato da Thierry Chizat-Suzzoni, attualmente impegnato nella preparazione dei campionati MX2 250cc dal 2024 e MXGP 450 cc dal 2025.&nbsp;  Il logo scelto da Triumph Racing per l'avventura nel Supermotocross Carmichael: "E&rsquo; una grande notizia" Bobby Hewitt - Triumph Racing Team Owner (SuperMotocross World Championship and US Amateur MX):&nbsp;"Ho sempre pensato che prima o poi sarei tornato nell&rsquo;ambiente delle competizioni ma poterlo fare a supporto di un brand iconico come Triumph e con l&rsquo;obiettivo di creare la nuova struttura Triumph Racing in US &egrave; un&rsquo;opportunit&agrave; che non potevo neppure immaginare. Triumph Motorcycles &egrave; stata una presenza costante nella mia famiglia e il fatto che ora abbiano deciso di esordire in modo cos&igrave; strategico e professionale nel mondo delle competizioni offroad &egrave; uno stimolo per il nostro sport in generale e per la crescita in particolare negli Stati Uniti. Mi ritengo estremamente fortunato per il fatto di avere nuovamente al mio fianco Scuba (Steve Westfall) e di poter contare sull&rsquo;esperienza di Dave (Dave Arnold) e Dudley (Dudley Cramond). Sono onorato di poter collaborare con il team di Hinckley e non vedo l&rsquo;ora che arrivi il 2024 per lanciare nel Campionato la nuova squadra.&rdquo; Ricky Carmichael - Global Off-Road Ambassador, Triumph: &nbsp;&ldquo;E&rsquo; una grande notizia. La storia di successo di Bobby parla per lui! Il team che ha assemblato sta gi&agrave; lavorando insieme ai tecnici di Hinckley, ci troviamo ormai nelle ultime fasi dello sviluppo. Si tratta di alcuni dei professionisti pi&ugrave; seri e affermati che puoi incontrare nei paddock, con una reputazione che conferma la convinzione e l&rsquo;impegno di Triumph. Faccio fin da subito gli auguri a Bobby e a tutto il team in vista dell&rsquo;esordio nel Campionato dal 2024.&rdquo;  da sx: Ivan Cervantes e Ricky Carmichael sono i due ambassador scelti da Triumph nell'offroad Jeremy Appleton - Global Racing Manager, Triumph: &nbsp;&ldquo;Il nostro ingresso nel Monster Energy AMA SuperMotocross World Championship nel 2024, con un Team Factory supportato in modo ufficiale conferma il nostro impegno a competere ai pi&ugrave; alti livelli nell&rsquo;offroad. Questa nuova avventura al fianco di Bobby, Scuba, e il resto della squadra, la loro esperienza e la competenza che hanno dimostrato, &egrave; sono asset totalmente coerenti con la nostra ambizione di produrre delle motociclette in grado di rivestire un ruolo significativo nella storia del Supercross e del Motocross.&rdquo;       

Triumph Motorcycles parteciper&agrave; al Monster Energy AMA SuperMotocross World Championship a partire dalla stagione 2024, tramite un team supportato a livello ufficiale e che sar&agrave; incaricato di gestire e coordinare tutte le attivit&agrave; del costruttore britannico del mondo MX negli Stati Uniti

SX AMA: arriva Triumph

        KTM ha presentato in California il team che sfider&agrave; i giapponesi di Honda, Yamaha e Kawasaki nel Supercross AMA, nel National e nel nuovissimo Campionato Mondiale SuperMotocross 2023. La stagione che si aprir&agrave; il 7 gennaio tradizionalmente ad Anaheim, vede in calendario ben 31 eventi. In 450 il due volte campione della 450SX, Cooper Webb punta alla tripletta, il ventisettenne dovr&agrave; vedersela ovviamente con il campione in carica Eli Tomac (Yamaha) ma anche con Dylan Ferrandis (Yamaha), Chase Sexton (Honda), Jason Anderson (Kawasaki) e Ken Roczen e sar&agrave; spalleggiato dai due compagni di squadra, l&rsquo;esperto trentaduenne Marvin Musquin e il &ldquo;cavallo pazzo&rdquo; Aaron Plessinger, ventiseienne e al suo secondo anno in arancione.  Nel 2023 Cooper Webb dar&agrave; la caccia al terzo titolo in SX dopo quelli del 2019 e del 2021 Webb: "siamo tornati esattamente come eravamo nel 2021 e nel 2019" Cooper Webb: &ldquo;Non vedo davvero l'ora che arrivi la prossima stagione. Sar&agrave; un altro grande anno con il team Red Bull KTM Factory Racing. Abbiamo avuto un anno un po' difficile ma stiamo cercando di rimettere le cose in carreggiata per quest'anno. Il team ha lavorato sodo e abbiamo fatto molti test. Sono tornato con Aldon Baker e siamo tornati esattamente come eravamo nel 2021 e nel 2019. Non vedo l'ora di tornare al top quest'anno, l'obiettivo &egrave; provare a vincere di nuovo un campionato.&rdquo; Marvin Musquin: &ldquo;In questo momento, siamo ovviamente fuori stagione con bootcamp e duro allenamento. Il team sta lavorando sodo per imparare ancora di pi&ugrave; la moto per la seconda stagione e abbiamo ancora un paio di settimane prima dell'inizio delle gare del 2023. Abbiamo fatto un viaggio a Parigi e abbiamo corso: &egrave; stato bello mettersi dietro il cancello e fare una gara, almeno, prima dell'inizio della stagione. Risiedo ancora in California e seguo il programma di DV [David Vuillemin] che mi conosce un po' di pi&ugrave;, quindi speriamo di poter essere migliori per il prossimo anno.&rdquo;&nbsp; &nbsp; Musquin &egrave; il veterano della squadra KTM americana, il 2023 sar&agrave; il suo ultimo anno da professionista? Plessinger: "sono super entusiasta della mia forma fisica e di dove mi trovo con la moto" Aaron Plessinger: &ldquo;Sono super eccitato per il 2023, sono pronto a tornare dietro il cancello! L'anno scorso il Supercross si &egrave; interrotto per me e non vedo l'ora di tornare l&agrave; fuori e mostrare a tutti cosa posso fare. Il team Red Bull KTM Factory Racing ha lavorato molto per portare questa moto dove ci serviva per quest'anno e mi sento davvero bene. Sono tornato a guidare da un po' e sono super entusiasta della mia forma fisica e di dove mi trovo con la moto in questo momento. Da qui in poi dovrebbero venire solo cose buone. Abbiamo tre nuove gare in programma quest&rsquo;anno e sono anche molto entusiasta per questo. Non vedo l'ora di passare l'intero anno con il mio meccanico, Jade, e ottenere qualche vittoria in gara. Se lo merita. Tutta la squadra se lo merita. Me lo merito. Abbiamo lavorato sodo, quindi &egrave; tempo di lasciare che il duro lavoro ripaghi.&rdquo; &nbsp; Il "cowboy" volante Plessinger &egrave; alla sua seconda stagione in arancione In 250 un pilota per costa nel Supercross In 250, riconfermato il diciannovenne Max Vohland che correr&agrave; nel Western Regional Championship e al quale &egrave; stato affiancato il Campione del Mondo della MX2, Tom Vialle. Il ventiduenne francese che ha trascorso le scorse settimane ad allenarsi in California con il connazionale Musquin, prender&agrave; il via nell&rsquo;Eastern Regional Championship e ha ancora qualche settimana per affinare la sua preparazione in Supercross, nel quel debutter&agrave; a febbraio.  Deludente nel 2022, per Vohland il 2023 sar&agrave; l'anno del riscatto? Vialle: "Sono davvero entusiasta di correre per la prima volta sia in SX che in MX negli Stati Uniti" Max Vohland: &ldquo;Sono entusiasta della stagione 2023. Abbiamo fatto alcuni passi avanti significativi alla fine del National e abbiamo costruito su quei progressi nei nostri test SX in questa parte della stagione. Ho lavorato alla Baker's Factory e non vedo l'ora di mostrare quello che abbiamo fatto. I miei obiettivi sono posizionarmi come leader nel Supercross, essere un ragazzo costante sul podio nell'outdoor e provare a vincere il campionato mondiale di SuperMotocross.&rdquo; Tom Vialle: &ldquo;Per me &egrave; una nuova vita. Dopo aver vinto il titolo MX2 nel 2022, mi sono trasferito negli Stati Uniti ed &egrave; stata una decisione difficile, ma finora &egrave; andato tutto molto bene. Mi sto allenando in Florida con Aldon e il gruppo alla Baker's Factory e finora va tutto bene. Mi piace un sacco. Mi piace il Supercross, &egrave; una nuova disciplina per me quindi ho molto da imparare. Sto facendo un buon lavoro di allenamento con il team e il meccanico: tutti sono davvero gentili con me e abbiamo davvero fatto progressi. Non ho mai corso un Supercross qui negli Stati Uniti e ne sono davvero entusiasta. Solo andare a vedere come sar&agrave; correre di notte nello stadio e correre davanti a cos&igrave; tanti fan sar&agrave; una grande cosa per me. Poi passer&ograve; al motocross in estate e sono entusiasta anche di questo. Sar&agrave; una nuova sfida per me, un po' pi&ugrave; vicina a quello per cui mi sono allenato negli ultimi quattro anni in Europa, ma sono davvero entusiasta di correre per la prima volta sia in SX che in MX negli Stati Uniti. Per me, stanno arrivando molte novit&agrave; e non vedo l'ora di iniziare a correre.&rdquo;  Tom Vialle esordir&agrave; nel Supercross Costa Est a febbraio&nbsp;       

Per l'anno prossimo c'&egrave; l&rsquo;innesto del Campione del Mondo della MX2, Tom Vialle, schierato in 250 al fianco di Max Vohland. Invariato il team della 450, capitanato da Cooper Webb

SX e MX AMA: presentato lo squadrone KTM

La squadra americana schierata al via del settantacinquesimo Gran Premio delle Nazioni e selezionata dall&rsquo;inossidabile Roger De Coster, sar&agrave; composta da Eli Tomac (Yamaha), Justin Cooper (Yamaha) e Chase Sexton (Honda). Il team pi&ugrave; vincente della storia del Motocross delle Nazioni &egrave; in caccia del 23&deg; successo e di un ritorno alla vittoria che manca dal 2011, quando colsero il settimo trionfo consecutivo.    Prima convocazione in Nazionale per Chase Sexton  A caccia del 23&deg; successo   Tomac e Sexton sono stati i principali contendenti al titolo di questa stagione del National e sono ancora in lotta per la vittoria, separati da soli 4 punti, con il pilota Honda in vantaggio dopo l&rsquo;ultimo round. Tomac, alla quarta convocazione ma che non ha mai conquistato la vittoria al Nazioni correr&agrave; nella classe MXGP con il numero 101, mentre Sexton, convocato per la prima volta sar&agrave; schierato nella Open, indosser&agrave; il 103. Classe MX2 invece per Cooper che torna al Nazioni dopo il debutto del 2019 e che lo far&agrave; in MX2 con il numero 102.&nbsp;    Eli Tomac &egrave; alla quarta partecipazione ma non ha mai vinto 

E&rsquo; arrivato finalmente il tanto atteso annuncio del team che affronter&agrave; il Gran Premio delle Nazioni 2022 con i colori americani; a RedBud l&rsquo;America schiera la squadra pi&ugrave; forte possibile

Nazioni: annunciato il team USA

        In forma ormai lo &egrave;, il gusto alle gare americane l&rsquo;ha preso e allora perch&eacute; non andare a farsi un&rsquo;altro giretto negli States visto che in KTM &egrave; tutto pronto per accoglierlo a braccia aperte? Detto, fatto; Antonio Cairoli ha annunciato che &egrave; pronto ad affrontare la gara che si terr&agrave; sabato 20 agosto a Budds Creek, pista che accolse il Motocross delle Nazioni nel 2007. Terzo nelle prove libere e secondo dietro un certo Ryan Villopoto, nella gara di qualifica, il trentasettenne di Patti correva all&rsquo;epoca con la sua Yamaha 250 e fu costretto al ritiro in gara uno, vinta da Villopoto davanti a Reed e Carmichael, mentre nella seconda termin&ograve; 14&deg;, mentre la compagine azzurra, composta da David Philippaerts, Cairoli e Davide Guarneri, chiuse al quarto posto assoluto, dietro Stati Uniti, Francia e Belgio. &nbsp;  Il post di Cairoli su Instagram Cairoli: "Se dovesse arrivare la convocazione voglio farmi trovare in forma"  Antonio Cairoli: &ldquo;Abbiamo deciso di fare un&rsquo;altra gara in America per continuare a restare in forma in caso venga convocato per il Nazioni di settembre; aspettiamo la convocazione del CT Thomas Traversini e se dovesse arrivare voglio farmi trovare in forma. Faccio questa gara quindi per rimanere preparato, altrimenti passerebbe troppo tempo tra una gara e l&rsquo;altra. La moto e il team erano gi&agrave; organizzati e questo ha reso tutto pi&ugrave; semplice; oltretutto mi piaceva l&rsquo;idea di fare una gara sulla costa Est dopo averle fatte tutte sulla costa Ovest.&rdquo;  La squadra Americana del 2007 con da sx: Carmichael, De Coster, Villopoto e Tim Ferry       

Il nove volte Campione del Mondo &egrave; iscritto alla gara di Budds Creek per disputare il decimo round del Campionato Americano di Motocross e a noi ha detto in esclusiva che...

National: Tony Cairoli torna in America

La notizia &egrave; di quelle che fanno tremare le dita mentre sfiorano i tasti scrivendo: Antonio Cairoli, nove volte Campione del Mondo di Motocross, vera e propria leggenda vivente delle due ruote tassellate, scender&agrave; in pista per i primi due round del Campionato Americano National di Motocross!    La livrea della 450 che Tony user&agrave; negli States @Marco Benedetti/Overlook Farm  Pala e Sacramento per Cairoli, in attesa di Herlings   Per il siciliano si tratta del secondo debutto in poche settimane e segue quello in enduro da poco annunciato. Tony sar&agrave; al via delle prime due tappe al Fox Raceway National a Pala e all&#39;Hangtown Motocross Classic di Sacramento, rispettivamente il 28 maggio e il 4 giugno e si schierer&agrave; in sella alla KTM 450 SX-F da lui stesso sviluppata. L&#39;obbiettivo, oltre che legato al marketing, &egrave; quello di continuare con lo sviluppo della moto e di riempire il vuoto lasciato da Marvin Musquin e Cooper Webb, non schierati al via per loro stessa volont&agrave;, dopo aver disputato una impegnativa stagione di Supercross che li avr&agrave; visti impegnati in 17 round nel breve spazio di sole 18 settimane. Ancora in forse la partecipazione di Herlings alle prese con un lungo recupero; se l&#39;olandese non dovesse andare in America e Cairoli si trovasse bene, forse la permanenza del siciliano potrebbe protrarsi fino a fine stagione, quando si correr&agrave; il Gran Premio delle Nazioni a Red Bud.    Uno sguardo oltre oceano, per Cairoli &egrave; la prima volta in una serie americana @Marco Benedetti/Overlook Farm  Cairoli: &quot;La prendo sul serio e cercher&ograve; di ottenere dei buoni risultati&quot;   Tony Cairoli: &ldquo;&Egrave; emozionante poter finalmente annunciare che correr&ograve; negli Stati Uniti. Guidare e correre in America &egrave; qualcosa che ho sempre voluto provare. Mi piace l&#39;aspetto delle piste. Per me non c&#39;&egrave; pressione nell&rsquo;esibirmi e non ci vado con la stessa preparazione che avrei avuto per un mondiale, ma la prendo sul serio e cercher&ograve; di ottenere dei buoni risultati. So che questo generer&agrave; un certo interesse e sar&agrave; fantastico viaggiare, vedere alcuni amici e godermi il mio tempo.&rdquo;    Ultime rifiniture a Roma prima della partenza per gli USA @Marco Benedetti/Overlook Farm  Beirer: &quot;Tony &egrave; un&#39;icona ed &egrave; ancora una parte importante del nostro programma di corse&quot;   Pit Beirer, Direttore KTM Motorsport: &ldquo;&Egrave; un grande piacere per noi arrivare finalmente al punto in cui Tony pu&ograve; tornare a correre e tentare una delle sue ambizioni. La nostra struttura Red Bull KTM ci permette di essere completamente pronti per lui negli Stati Uniti, potendo dargli tutto il nostro supporto. Tony &egrave; un&#39;icona ed &egrave; ancora una parte importante del nostro programma di corse e sembra che questo sia il minimo che possiamo fare per ripagare tutte le vittorie, i titoli e le storie che ha creato con noi per oltre dieci anni. Penso che sar&agrave; anche bello per i fan americani del motocross vedere alcuni dei talenti speciali che hanno reso Tony uno dei migliori piloti nella storia del campionato del mondo.&rdquo;    Dopo sei mesi Cairoli torner&agrave; alle competizioni @Marco Benedetti/Overlook Farm  Harrison: &quot;Sar&agrave; emozionante per i fan negli Stati Uniti vederlo in azione&quot;   Ian Harrison, Team Manager Red Bull KTM per il Nord America: &ldquo;Non potremmo essere pi&ugrave; orgogliosi di avere un pilota e una persona come Tony sotto nostra tenda quest&#39;estate. &Egrave; una vera leggenda dello sport e uno dei migliori piloti dell&#39;era moderna. I suoi successi sono eguagliati solo dall&#39;impatto che ha avuto in tutto il mondo. Sappiamo che si &egrave; preparato per correre qui e abbiamo anche preparato tutto per dargli il miglior supporto possibile. Come abbiamo visto fino alla fine dell&#39;MXGP 2021, &egrave; ancora estremamente competitivo, quindi penso che sar&agrave; emozionante per i fan negli Stati Uniti vederlo in azione.&rdquo;    Per KTM un&#39;operazione che va al di l&agrave; del marketing @Marco Benedetti/Overlook Farm 

Il nove volte campione del mondo si schierer&agrave; con il team Red Bull KTM Factory Racing al via della 450 MX per i round di apertura degli AMA Pro Nationals 2022 in California. Ancora in forse la partecipazione di Herlings

Lucas Oil Pro Motocross: Cairoli c&#39;&egrave;!

Dopo la pausa di tre settimane il&nbsp;ProMotocross riprender&agrave; il suo percorso e lo far&agrave; sabato, sulla mitica pista di Unadilla, dove si torna a correrere dopo un anno di pausa, dovuta alla pandemia di Covid19. La precedente tappa di&nbsp;&nbsp;Washougal&nbsp;aveva confermato la buona rotta verso il titolo di Dylan Ferrandis, mentre in 250 l&#39;equlibrio tra i primi due in classifica, Justin Cooper e Jett Lawrence &egrave; acora assolutamente precario. Saranno assenti i due alfieri della GasGas, Justin Barcia e Michael Mosiman, infortunati in allenamento. BamBam a tal proposito ha dichiarato: &quot;Sono decisamente deluso di dichiarare che non andr&ograve; a Unadilla questo fine settimana &ndash; sono un ragazzo di New York ed &egrave; una delle mie gare preferite &ndash; ma voglio assicurarmi di andare l&igrave; per vincere e se sono non sono in grado di farlo, devo prendermi il mio tempo per tornare al 100%.&quot;  Tradizione di Eccellenza   Negli ultimi 52 anni, Unadilla si &egrave; guadagnata la reputazione di essere uno dei migliori tracciati degli Stati Uniti, se non del mondo. Oltre ad essere la prima pista negli Stati Uniti ad ospitare il Motocross delle Nazioni, Unadilla ha anche ospitato un Gran Premio di Motocross 250. Oggi, Unadilla ospita con orgoglio i round del Motocross Nationals e ATV Nationals, cos&igrave; come il weekend di corse vintage della MX Rewind e una serie di eventi amatoriali.  Forse nessuna pista del motocross americano figura cos&igrave; spesso negli annali della storia come Unadilla. Questo perch&eacute; il terreno naturale di questa valle ha iniziato a ospitare grandi eventi internazionali durante i giorni in cui nasceva il motocross negli Stati Uniti alla fine degli anni &#39;60. A quei tempi, gli europei dominavano il motocross mentre i piloti americani stavano ancora imparando le basi, e Unadilla ha fornito un luogo per i tifosi per vedere i migliori piloti al mondo in azione.  In mezzo secolo da allora, non &egrave; cambiato molto. Certo, i piloti sono ora considerati alcuni degli atleti pi&ugrave; in forma del pianeta e le moto si sono evolute ma Unadilla &egrave; rimasta un simbolo iconico della storia di questo sport e continua a essere la casa leggendaria dell&#39;era moderna di questo sport. Ogni pilota significativo nella storia del motocross americano ha sfidato Unadilla durante i suoi decenni di esistenza, e questa &egrave; una caratteristica davvero speciale di questo luogo.    BamBam Barcia in azione a Unadilla nel 2015, sabato non sar&agrave; della partita  Il tracciato   Due generazioni della famiglia Robinson hanno fatto crescere Unadilla e il suo layout in stile europeo che sfrutta appieno il terreno naturale collinare continua ad entusiasmare i piloti e ad attirare spetattori. Questo &egrave; il motocross della vecchia scuola con un tocco moderno, e tutti coloro che fanno il viaggio fino allo stato di New York per il National, sia come concorrenti che come tifosi, sono ricompensati con grande velocit&agrave;, lunghi salti e puro motocross americano.    Il lay out della pista di Unadilla  Vincitori All Time   Nella speciale classifica degli All Time Winners di Unadilla MX per quanto riguarda la 450 in testa, con ben 6 successi troviamo Ricky Carmichael,&nbsp;il GOAT precede Ryan Dungey a quota 4, Mike Larocco a 3, mentre Kevin Windham e Ryan Villopoto, hanno 2 vittorie a testa.  In 250 invece&nbsp;James Stewart&nbsp;&egrave; destinato a continuare ad essere primo, almeno per un altro paio di stagioni, con tre successi, dato che a seguirlo ci sono i due transalpini Dylan Ferrandis e Christophe Pourcel, oltre a Ryan Villopoto e Ricky Carmichael con 2 successi ciascuno.  Classifiche prima di Unadilla   La 450  Dopo la pausa di due settimane in 450 si riprende con&nbsp;Dylan Ferrandis sempre pi&ugrave; solo in testa alla classifica con un vantaggio di 47 punti di vantaggio su Ken Roczen e 54 su Eli Tomac che a Washougal ha scavalcato Justin Barcia in campionato.  Nel 2019 a vincere in 450 fu Ken Roczen, seguito da Marvin Musquin e Zach Osborne.  La 250  In 250 &egrave; sempre Justin Cooper a detenere la tabella rossa, il pilota Yamaha, dopo aver scavalcato Jett Lawrence a Spring Creek, ha portato a 8 le lunghezze di vantaggio sull&#39;australiano della Honda a Washougal, mentre il pi&ugrave; grande dei fratelli Lawrence, Hunter segue al terzo posto, staccato di 44 punti da Justin Cooper, 17 pi&ugrave; di Jeremy Martin, quarto, fresco del rinnovo di contrattop con Yamaha Star racing che lo vedr&agrave; schierato nel 2022 in SX 250.  Stesso discorso per la 450, l&rsquo;ultima visita della 250 a Unadilla risale al 2019. Vittoria di Dylan Ferrandis su Adam Cianciarulo e Chase Sexton, oggi tutti e tre i piloti corrono in 450.  AMA ProMotocross, Washougal: a Sexton e Martin l&rsquo;ultima prima della pausa 

Riprende questo fine settimana, sulla mitica pista di Unadilla, il Lucas Oil Pro Motocross National

National: si riparte da Unadilla

La situazione legata alla pandemia non &egrave; ancora da ritenersi sotto controllo ed &egrave; meglio non allentare la presa.  Contrariamente a quanto fatto nei weekend gi&agrave; completati - tranne il primo - il quinto round MotoAmerica non ospiter&agrave; il pubblico pagante.  Al Ridge Motosport Park le porte saranno chiuse; il tracciato costruito nello stato di Washington non vedr&agrave; spettatori n&eacute; sui prati n&eacute; in tribuna. Il fine settimana di agosto solo piloti e staff tecnici nel paddock a stelle e strisce: &ldquo;Sfortunatamente, nel primo appuntamento fissato nel Nord Ovest non avremo i fans - le parole di Wayne Rainey, presidente della serie - avevamo guardato avanti per garantire un grande evento ai tifosi, purtroppo dobbiamo rispettare le restrizioni necessarie. Per&ograve;, gi&agrave; guardiamo al prossimo anno: garantiremo ai corridori ed ai relativi staff un nuovo ed ulteriore appuntamento nel calendario futuro&rdquo;.  Evviva il CIV Junior, che lancia nuovi talenti in erba! 

Il quinto round programmato a fine agosto nello stato di Washington non ospiter&agrave; tifosi e pubblico pagante. Al Ridge Motosport Park solo piloti e relativi staff

La prudenza non &egrave; mai troppa: MotoAmerica chiude (ancora) le porte

In questo momento, Jorge Martin &egrave; il pilota pi&ugrave; in forma della Moto3. L&rsquo;ha dimostrato anche oggi, sul circuito di Austin, dove ha centrato la seconda vittoria stagionale (su tre gare fin qui disputate) dopo aver sfruttato la sua esperienza nelle fasi finali della gara.  RIMONTA BESTIALE - L&rsquo;alfiere Del Conca Gresini (Honda) ha salutato la compagnia dei sei avversari a cinque giri dalla fine, accumulando un vantaggio che gli ha permesso di tagliare il traguardo a braccia alzate. Alle sue spalle, &egrave; stata grande Italia. Secondo si &egrave; piazzato Enea Bastianini (Leopard Racing - Honda), che ha concretizzato al meglio una bella rimonta iniziata da met&agrave; gara. Il &ldquo;Bestia&rdquo; ha preceduto Marco Bezzecchi (Redox PruestelGP - KTM) che dopo l&rsquo;exploit argentino &egrave; tornato sul podio, chiudendo terzo a quattro secondi dal vincitore e diventando ormai una certezza azzurra della Moto3.  DIGGIA ERRORE - Bravo anche Andrea Migno, quarto. L&rsquo;alfiere KTM &egrave; risalito forte dalle retrovie, beffando nel finale un Fabio Di Giannantonio capace di lottare con Martin per la vittoria per tre quarti di gara e poi, anche a causa di un errore in staccata, finito a giocarsi il podio con Bezzecchi e Migno.&nbsp; A chiudere la top ten, nell&rsquo;ordine, Oettl, Kornfeil, Canet, Suzuki e Loi. Fuori dalla zona punti, Dennis Foggia (tra i protagonisti delle prime fasi, in cui &egrave; stato anche al comando della gara ma poi ha pagato il calo delle gomme), Lorenzo Dalla Porta e Tony Arbolino. Cadute per Niccol&ograve; Antonelli (poi ripartito e finito ultimo) e Nicol&ograve; Bulega, che continua il suo &ldquo;periodo nero&rdquo;. 

Lo spagnolo ha fatto la differenza nel finale, precedendo Bastianini, Bezzecchi (al secondo podio consecutivo), Migno e Di Giannantonio

Moto3 USA, gara: Martin davanti alla &lsquo;pattuglia azzurra&rsquo;

Alex Marquez, alfiere del Team EG 0,0 Marc VDS ha dimostrato di essere in ottime condizioni di forma nelle qualifiche della Moto2 in Texas. Lo spagnolo si &egrave; preso la prima pole position della stagione, grazie ad un tempo di un decimo pi&ugrave; basso rispetto a quello di Sam Lowes (Swiss Innovative Investors): quest&rsquo;ultimo, tornato quest&rsquo;anno nella categoria di mezzo dopo l&rsquo;esperienza in MotoGP, &egrave; stato l&rsquo;unico pilota capace di contrastrarlo, chiudendo per&ograve; al secondo posto.  PASINI COSTANTE - Il leader della classifica generale, Mattia Pasini (Italtrans Racing Team) &egrave; stato l&rsquo;altro pilota ad abbattere il muro dei 2 minuti e 11 secondi, fermando il cronometro sui 2&rsquo;10&rdquo;993 nell&rsquo;ultima fase delle qualifiche. Un tempo che gli ha permesso di conquistare la terza posizione e che fa ben sperare in vista della gara, considerando l&rsquo;ottimo ritmo che &egrave; stato in grado di tenere durante le sessioni di prove.&nbsp;  BAGNAIA E MARINI AL TOP - Francesco Bagnaia (SKY Racing Team VR46) partir&agrave; dalla quarta posizione, il pilota italiano &egrave; stato costantemente tra i primi sei durante tutta la sessione e ha provato ad agguantare la prima fila nel suo ultimo giro, ma un errore glielo ha impedito. Joan Mir, campione del mondo della Moto3 nel 2017, &egrave; stato ancora una volta il cookie pi&ugrave; veloce della giornata, chiudendo in quinta posizione davanti ad un ottimo Luca Marini. Pi&ugrave; indietro il dominatore della prima giornata di prove, Miguel Oliveira (Red Bull KTM Ajo), solo dodicesimo.&nbsp; 

L&rsquo;ex-iridato della Moto3 centra la pole position davanti a Lowes e Pasini, che ha un ottimo passo gara. Sugli scudi lo SKY Racing Team VR46 &nbsp;

Moto2 USA, qualifiche: Alex Marquez davanti a tutti

Jorge Martin (Del Conca Gresini Moto3) ha dominato le qualifiche Moto3 del GP delle Americhe Red Bull, sfruttando al massimo l&rsquo;asfalto che si andava via via asciugando grazie alle coperture da asciutto. Lo spagnolo ha staccato di 4 decimi il secondo, Aron Canet (Estrella Galicia 0,0), leader della classifica generale. John McPhee (CIP &ndash; Green Power) completa la prima fila, riaffacciandosi cos&igrave; nelle zone alte della griglia di partenza.  ROOKIE AL TOP - Quella di Austin si preannuncia una gara spettacolare: i tre davanti sono tallonati dalla seconda fila formata da Tatsuki Suzuki (SIC58 Squadra Corse), tornato in piena forma dopo un infortunio, Fabio Di Giannantonio (Del Conca Gresini Moto3) e Enea Bastianini (Leopard Racing). Promettenti le prove del campione del mondo Junior 2017, Denis Foggia, che ha chiuso settimo davanti al vincitore dell&rsquo;Asia Talent Cup e Red Bull MotoGP Rookies Cup, Ayumu Sasaki. Il trionfatore del GP d&rsquo;Argentina, Marco Bezzecchi, completa la terza fila con Masia e Oettl. 

Lo spagnolo conquista la sua decima pole position nella Moto3, davanti a Canet e McPhee &nbsp;

Moto3 USA, qualifiche: Martin, decimo sigillo

Oliveira e Red Bull dominano la prima giornata di prove libere Moto2 negli States. Il portoghese, grazie ad un 2&rsquo;11&rdquo;104, centra il primo tempo davanti a Sam Lowes (KTM Swiss Innovation Investors) e Alex Marquez, terzo con la Kalex del Team EG 0,0 Marc VDS.&nbsp; Alle loro spalle, il sudafricano Brad Binder con l&rsquo;altra KTM firmata Ajo, seguito da una schiera di spagnoli: nell&rsquo;ordine, Mir (esordiente sempre pi&ugrave; a suo agio in questa categoria), Vinales, Lecuona e Barbera.  I NOSTRI NON SONO LONTANI - Nono, primo degli azzurri, Mattia Pasini. Il romagnolo, in mattinata, era stato rallentato da un problema tecnico e nel pomeriggio &egrave; riuscito a compiere pochi giri. Che per&ograve; non gli hanno impedito di tenere la scia dei migliori, chiudendo a mezzo secondo dal leader. L&rsquo;Italia &egrave; ben rappresentata, nelle prime quindici posizioni, visto che dall&rsquo;undicesimo al quattordicesimo provvisorio si sono piazzati nell&rsquo;ordine Fenati, Bagnaia, Baldassarri e Corsi, a sette decimi dalla prima piazza. 

Il portoghese si presenta ad Austin nel migliore dei modi, ovvero con il primo posto nelle fp1 e nelle fp2. Alle sue spalle, Lowes e Marquez. Il primo italiano &egrave; Pasini, nono e rallentato da alcuni problemi tecnici &nbsp;

Moto2 USA, day1: Oliveira e KTM al top

Comanda Jason Anderson, alle sue spalle ci sono Ken Roczen e Justin Barcia. Un inizio cos&igrave;, per il Supercross 2018, era assolutamente imprevedibile. &Egrave; il bello dello sport, ovviamente, anche se la spiegazione c&rsquo;&egrave;: tutto deriva (anche) da quell&rsquo;insidia, quel fattore, che non si potr&agrave; mai eliminare da questa specialit&agrave;: l&rsquo;infortunio. &Egrave; a causa di questo imprevisto se a Houston, nella seconda prova del campionato, non hanno corso Marvin Musquin, che aveva vinto la prova d&rsquo;apertura ad Anaheim, e nemmeno Eli Tomac, che addirittura ad Anaheim non aveva concluso la gara a causa di una caduta mentre era al comando della finale. Una caduta che ha causato un problema a una spalla, lo stesso infortunio che ha fermato lo sfidante di Tomac, Musquin, caduto nelle batterie della tappa texana. Si tratta di lesioni che potrebbero influenzare le rispettive stagioni in modo determinante, soprattutto perch&eacute; nel Supercross non ci sono pause, si corre ogni sabato sera (con una sola sosta in tutta la stagione). Quindi adesso c&rsquo;&egrave; grande attesa per capire se i due favoriti per il titolo correranno ad Anaheim, dove si torner&agrave; sabato, e in quali condizioni potranno farlo.&nbsp;&nbsp;  ANNO IMPREVEDIBILE - Tutto questo si traduce nella stagione pi&ugrave; imprevedibile degli ultimi anni, perch&eacute; non c&rsquo;&egrave; pi&ugrave; un vero favorito, e nemmeno uno sfidante ben definito. Vada come vada, infatti, Tomac (che ha un solo punto in classifica) e Musquin (che ne ha 26) faranno una notevole fatica per recuperare l&rsquo;handicap che loro stessi si sono assegnati con i lori errori. Correranno sempre in salita, cio&egrave; sempre all&rsquo;attacco, quindi con il cuore in gola: e chi corre cos&igrave; &egrave; pi&ugrave; esposto agli errori, oltre che allo stress.&nbsp; Vedremo, quindi come si svilupper&agrave; una stagione che adesso &egrave; caratterizzata da uno scenario del tutto nuovo: Jason Anderson, che ha vinto a Houston, &egrave; un pilota esperto e guida una moto efficace (&egrave; una KTM col marchio Husqvarna) perci&ograve; potrebbe anche reggere al comando fino alla fine. Sarebbe un&rsquo;impresa eccezionale, e memorabile soprattutto per lui, considerato da sempre soltanto un outsider, e anche per il marchio Husqvarna.&nbsp;  ROCZEN OLTRE IL FISICO&nbsp;- A stupire veramente, per&ograve;, &egrave; Ken Roczen. Il tedesco &egrave; secondo in classifica generale, dopo essere stato quarto ad Anaheim e secondo a Houston. Anche questo, &egrave; un rendimento assolutamente inatteso. Non certo per il valore di Roczen, ma per le sue condizioni fisiche: Ken sta uscendo da un bruttissimo infortunio al braccio sinistro, che ha subito una serie di lesioni gravissime destinate a incidere per sempre, visto che con ogni probabilit&agrave; il braccio non torner&agrave; pi&ugrave; come era prima.&nbsp;&nbsp;Il tedesco ha subito pi&ugrave; di dieci operazioni, lo scorso anno, e ha trascorso praticamente un&rsquo;intera stagione impegnato nella terapia. Ed &egrave; tornato in moto soltanto da pochi mesi. Gi&agrave; soltanto essere l&igrave;, in pista, &egrave; una enorme nota di merito. Significa coraggio, determinazione, orgoglio. Sono tutte doti che ha voluto mettere in risalto addirittura Casey Stoner: la leggenda della MotoGP ha elogiato Roczen, attraverso i social network, gi&agrave; alla vigilia della prima gara del campionato.&nbsp;&nbsp; Roczen &egrave; esperto, fa parte di un top team (la struttura della Honda ufficiale), quindi il solo limite potrebbe essere fisico. Ma se questo, invece, non si riveler&agrave; un ostacolo cos&igrave; consistente, allora si pu&ograve; anche ipotizzare, osando un po&rsquo;, che forse questa stagione potrebbe diventare storica grazie a una sua, a questo punto possibile, impresa gigantesca.  prima prova - anaheim &nbsp; 450 SX&nbsp; 1. Musquin(KTM); 2 Anderson (Husqvarna);3. Barcia(Yamaha); 4. Roczen(Honda);5. Peick (Suzuki)); 6. Seely (Honda); 7. Brayton (Honda);8. Tickle (KTM); 9. Grant (Kawasaki); 0. Webb (Yamaha); 11. Martin (Honda); 12. Baggett (KTM); 3. Friese (Honda);14. Bowers (Kawasaki); 15. Reed (Husqvarna; 16. Cunningham (Suzuki); 17. Lamay(Honda); 18.Ray (Yamaha); 19.Bisceglia(Suzuki); 20.Tedder (KTM); 21. Enticknap (Honda); 22. Tomac (Kawasaki).&nbsp;&nbsp; 250 SX EST&nbsp; 1. McElrath (KTM);2. Plessinger (Yamaha); 3. Cianciarulo (Kawasaki); 4. Savatgy (Kawasaki); 5. Craig (Honda);6. Oldenburg (Yamaha); 7. Hill (Suzuki); 8. Sexton(Honda); 9. Cooper (Yamaha); 10.Chrisholm(Yamaha); 11.Taft(Yamaha); 12.Alix (KTM); 13.Mellross(Yamaha); 14.Harrison(Husqvarna); 15.Oeft(Yamaha); 16.Starling(Husqvarna); 17.Breece (Kawasaki); 18.Auberson(KTM); 19.Ramos(Yamaha);20.Leith(Kawasaki); 21.Martin (KTM); 22.Nicoletti(Suzuki). &nbsp; seconda prova - houston &nbsp; 450SX&nbsp; 1. Anderson (Husqvarna); 2. Roczen (Honda); 3. Barcia (Yamaha); 4. Seely (Honda); 5. Peick (Suzuki); 6. Brayton (Honda); 7. Baggett (KTM); 8. Tickle (KTM); 9. Grant (Kawasaki); 10. Martin (Honda); 11. Stewart (Suzuki); 12. Webb (Yamaha); 13. Friese (Honda); 14. Cunningham (Suzuki); 15. Lamay (Honda); 16. Reed (Husqvarna); 17. Ray (Yamaha); 18. Catanzaro (Kawasaki); 19. Miller (Suzuki); 20. Enticknap (Honda); 21. Tedder (KTM); 22. Politelli (Honda).&nbsp; IN CAMPIONATO: 1. Anderson 49; 2. Barcia 42; 3. Roczen 42; 4. Seely 36; 5. Peick 36; 6. Brayton 33; 7. Tickle 30; 8. Grant 28; 9. Baggett 27; 10. Musquin 26; 11. Martin 25; 12. Webb 24; 13. Friese 20; 14. Cunningham 16; 15. Reed 15; 16. Lamay 14; 17. Stewart 12; 18. Ray 11; 19. Bowers 9; 20. Enticknap 5&nbsp; 250SX&nbsp; 1. Plessinger (Yamaha); 2. Savatgy (Kawasaki); 3. Sexton (Honda); 4. McErath (KTM); 5. Craig (Honda); 6. Oldenburg (Yamaha); 7. Cianciarulo (Kawasaki); 8. Taft (Yamaha); 9. Chisholm (Yamaha); 10. Hill (Suzuki); 11. Alix (KTM); 12. Nicoletti (Suzuki); 13. Harrison (Husqvarna); 14. Hoeft (Yamaha); 15. Mellross (Yamaha); 16. Starling (Husqvarna); 17. Ramos (Yamaha); 18. Auberson (KTM); 19. Surratt (KTM); 20. Gardner (Honda); 21. Castelo (Yamaha); 22. Zambrano (Husqvarna).&nbsp; IN CAMPIONATO: 1. Plessingerpunti 49; 2. McErath 45; 3. Savatgy 42; 4. Cianciarulo 37; 5. Sexton 36; 6. Craig 36; 7. Oldenburg 34; 8. Hill 29; 9. Taft 27; 10. Chisholm 27; 11. Alix 23; 12. Harrison 19; 13. Mellross 18; 14. Hoeft 17; 15. Cooper 14; 16. Starling 14; 17. Nicoletti 12; 18. Ramos 10; 19. Auberson 10; 20. Breece 6. &nbsp; &nbsp; &nbsp; 

Senza gli infortunati Tomac e Musquin, sono Anderson e roczen a prendersi subito la scena. i pronostici sono gi&agrave; saltati e il campionato cambia di colpo la sua fisionomia, a beneficio dello spettacolo &nbsp;

Supercross 2018: cercasi leader

        "Sono sempre felice di essere sul podio perch&eacute; &egrave; molto importante essere costanti per tutta la stagione, e questa &egrave; stata una delle migliori di sempre", dichiara Tony Cairoli dopo il terzo posto nel GP degli USA, diciassettesimo round della stagione.  Le alte temperature e l&rsquo;elevata umidit&agrave; hanno reso la vita difficile ai piloti europei sul suolo americano,&nbsp; su una pista inedita e ben preparata, venti chilometri a ovest di Jacksonville. Il round americano &egrave; stato il primo delle tre gare che chiuderanno il Campionato del Mondo di Motocross e per&nbsp;Tony Cairoli&nbsp;&egrave; stato il primo dei tre match point che ha in mano.  Il siciliano otto volte iridato ha iniziato le prove con un buon passo, ottenendo il secondo cancello per la gara di qualifica, che ha concluso al secondo posto, dopo aver condotto per quasi la met&agrave; gara, su una pista condizionata dalle abbondanti precipitazioni cadute nella notte.  Domenica il sole &egrave; tornato protagonista e subito le temperature e l'umidit&agrave; sono aumentate, aggiungendo ulteriori difficolt&agrave; per i piloti.  Il pilota del team&nbsp;KTM Red Bull Factory Racing&nbsp;non &egrave; uscito benissimo dal cancello ed &egrave; passato fuori dalla top ten alla prima curva di gara uno. Insieme al suo compagno di marca Herlings, ha rimontato posizione su posizione, chiudendo terzo. In gara due la partenza &egrave; stata migliore e con la sua&nbsp;KTM 450 SX-F&nbsp;Tony ha colto il quattordicesimo hole-shot dell&rsquo;anno, prendendo il comando su Herlings e guidando il gruppo per i primi 24 minuti, prima che un piccolo errore lo facesse finire&nbsp;a terra, relegandolo al secondo posto sotto la bandiera a scacchi. Il terzo posto assoluto rappresenta&nbsp;per&nbsp;Tony&nbsp;anche il dodicesimo podio di una stagione incredibile. CHIUDERE LA LOTTA PER IL TITOLO - "Ho fatto del mio meglio per vincere, perch&eacute; voglio&nbsp;chiudere questa lotta per il campionato il pi&ugrave; presto possibile, affinch&eacute; possa divertirmi nelle ultime gare lottando con Jeffrey senza che la pressione della corsa al titolo mi freni", ha dichiarato Cairoli.  "Al momento sto guidando con molta prudenza per evitare infortuni e la mia condizione fisica sta calando un po&rsquo; perch&eacute; ho iniziato la stagione molto forte. Adesso non vedo l&rsquo;ora che arrivi Assen la prossima settimana, su una pista che mi piace e dove spero di vincere il titolo nella prima manche. Se ci riuscir&ograve;, allora potr&ograve;&nbsp;rilassarmi per la seconda, per poi&nbsp;regalare un buono spettacolo agli spettatori.  "Sono anche molto entusiasta di correre a Matterley Basin per il Motocross delle Nazioni per vedere come andr&agrave; con la squadra dell&rsquo;Italia!"       

"Sto guidando con prudenza per evitare infortuni e la mia condizione fisica sta calando un po' perch&eacute; ho iniziato la stagione molto forte..." dichiara Cairoli

MXGP USA, Cairoli: "Voglio chiudere la lotta per il titolo"

        Il Mondiale di Motocross &egrave; approdato lo scorso weekend sull'impegnativo tracciato di Jacksonville, in Florida: una pista sabbiosa e aspra, che ha richiesto il massimo impegno dei piloti. L'evento ha portato migliaia di fans al Motocross Park, che sono stati ripagati da gare spettacolari e ricche di adrenalina. I due piloti che sono riusciti a svettare nelle rispettive classi sono stati Jeffrey Herlings sulla KTM ufficiale nella MXGP e RJ Hampshire sulla Honda Geico, mentre Antonio Cairoli e Pauls Jonass hanno comunque mantenuto la tabella rossa di leader delle due categorie. In MXGP in gara1 il pilota di casa Eli Tomac ha conquistato la vittoria in sella alla Kawasaki dopo essere stato costantemente al comando. Alle sue spalle per i primi cinque giri c'era il campione uscente Tim Gajser, incalzato da Max Nagl, ma poi Herlings &egrave; risalito costantemente, fino a conquistare il secondo gradino del podio davanti al nostro Antonio Cairoli, che ha relegato alle sue spalle Gajser e Nagl. In gara2 l'holeshot lo ha siglato proprio Cairoli, davanti a Herlings e al pilota Husqvarna Gautier Paulin, con Tomac alle loro spalle. All'ottavo giro Cairoli ha commesso un errore che ha consentito a Herlings di passare al comando e di conquistare la vittoria davanti a Cairoli e Tomac, con Paulin e Striibos a completare la top 5. "ASPETTAVO L'ERRORE" - "Oggi mi sentivo molto in forma, ho lottato molto in gara1, dove sia io che Tony siamo partiti male", ha detto Jeffrey Herlings. "Mentre noi eravamo in seconda e terza posizione Eli &egrave; scappato via, ma ho concluso comunque secondo. In gara2 sono partito bene alle spalle di Tony e poi ho aspettato gli ultimi giri: sapevo che saremmo stati stanchi entrambi. Aspettavo che facesse un errore o comunque lo avrei attaccato. Poi lui ha sbagliato e io sono passato davanti. Sono soddisfatto dei risultati e della vittoria nell'assoluta", ha concluso Herlings. Nella classifica di giornata Herlings ha vinto davanti a Tomac e Cairoli.  In classifica di campionato Cairoli rimane leader con 673 punti davanti a Herlings che ne ha 577. Terzo Gautier Paulin a quota 545. MX2 - Doppietta del pilota di casa RJ Hampshire su Honda, che si &egrave; piazzato davanti al connazionale Thomas Covington e all'australiano Hunter Lawrence in gara1, mentre in gara2 ha relegato alle sue spalle Hunter Lawrence e lo svizzero Jeremy Seewer. Nell'assoluta Hampshire precede Lawrence e Covington. In classifica di campionato Pauls Jonass conduce con 696 punti davanti a Seewer che ne ha 656. Terzo il danese Thomas Kier Olsen con 523 punti. La rivincita &egrave; fissata gi&agrave; il prossimo weekend sul circuito olandese di Assen.       

Terzo posto per Antonio Cairoli, che manteine la tabella rossa, con quasi 100 lunghezze di vantaggio su Herlings. Eli Tomac vince gara1

MXGP: Herlings trionfa negli USA

        Weekend avaro di risultati per il team Althea BMW a Laguna Seca. In gara1 la compagine guidata da Genesio Bevilacqua ha raccolto un settimo posto con Jordi Torres e un tredicesimo con Raffaele De Rosa, ma in gara2 per entrambi c'&egrave; stato il ritiro. Gara1 -&nbsp; Jordi Torres ha guadagnato una posizione nella prima fase, transitando decimo. Lottando con Savadori, lo ha superato al sesto giro per posizionarsi nono. Migliorando ancora, lo spagnolo raggiungeva la settima posizione a met&agrave; gara, essendo poi in grado di difendere quella sua posizione fino al traguardo. &ldquo;La gara non &egrave; andata male, considerando come erano andate le prove e la Superpole&rdquo;, ha commentato Torres. &ldquo;Abbiamo cambiato strada prima della Superpole, ed abbiamo migliorato un pochino ma non abbastanza, per cui abbiamo fatto altre modifiche prima della gara. La moto ha funzionato meglio di prima e avevo pi&ugrave; fiducia, ma c&rsquo;erano comunque dei problemi e la moto scivolava tanto al posteriore&rdquo;.&nbsp; Raffaele De Rosa, 15mo nelle prime curve, ha fatto dei progressi nell&rsquo;arco della prima fase di gara, transitando 12mo al sesto giro. De Rosa ha guadagnato un&rsquo;altra posizione verso met&agrave; gara, ma ha poi purtroppo perso terreno negli ultimi giri, chiudendo la sua gara al tredicesimo posto. &ldquo;Non partivo proprio davanti ed inoltre c&rsquo;&egrave; stato un contatto subito alla prima curva, che mi ha fatto perdere terreno. Ho provato a recuperare qualche posizione e fino a met&agrave; gara il passo non era male. Da l&igrave; in poi, c&rsquo;&egrave; stato un calo nella prestazione della gomma e facevo fatica a gestirne lo scivolamento, soprattutto in frenata&rdquo;, ha commentato De Rosa. Gara2 - Jordi Torres, scattato quarto dalla griglia di partenza, si &egrave; piazzato quinto nelle prime curve dando il massimo per stare con il gruppo di testa ed era sesto quando, nel corso del settimo giro, &egrave; scivolato alla curva 2. &ldquo;Ero partito bene ed ero l&igrave;, in quarta posizione&rdquo;, ha spiegato Torres. &ldquo;Poi sono arrivati anche Davies e Melandri ed io ho perso qualcosa. Stavo facendo il possibile per difendere la mia posizione e prendere confidenza con la moto che andava meglio rispetto a ieri, ma dopo la prima curva, quando stavo scalando le marce, l&rsquo;ultima non &egrave; entrata e la moto mi ha buttato per terra. Siamo dispiaciuti ovviamente ma lavoreremo durante le vacanze per arrivare preparati all&rsquo;appuntamento del Lausitzring&hellip;&rdquo; Raffaele De Rosa, invece, &egrave; partito quattordicesimo e dopo aver recuperato una posizione, &egrave; incappato in una caduta al quarto giro, alla curva numero 10. &ldquo;C'&egrave; poco da dire, anche perch&eacute; ho fatto pochissimi giri&rdquo;, ha commentato De Rosa. &ldquo;Fino a quel punto mi sentivo meglio in moto, che sembrava pi&ugrave; stabile rispetto alle prove. Sono caduto senza preavviso e dobbiamo capire com&rsquo;&egrave; successo. Mi dispiace perch&eacute; si poteva fare una bella gara ed &egrave; stato, un peccato non sfruttare l&rsquo;occasione. Inoltre mi dispiace per il team dopo il grande lavoro che hanno fatto in questo week end&rdquo;. &nbsp;       

In gara1 Torres si &egrave; piazzato settimo in gara1 e De Rosa, ma la domenica&nbsp; sono usciti di scena prima del traguardo

SBK: Laguna Seca difficile per BMW Althea

         Lorenzo Savadori &egrave; reduce da un weekend difficile con la sua Milwaukee Aprilia sul circuito californiano di Laguna Seca: il romagnolo ha comunque concluso in crescendo il fine  settimana sulla pista del "Cavatappi". dopo aver aggiunto la Tissot-Superpole 2 e ha concluso le due gare  rispettivamente in decima e ottava posizione. &nbsp; SORPASSI IMPOSSIBILI - &ldquo;Non &egrave; stato un fine settimana semplice&rdquo;, ha dichiarato il pilota Aprilia. &ldquo;Venerd&igrave;  abbiamo iniziato con qualche problema, ma abbiamo migliorato sabato in  Gara1 e poi anche domenica in Gara2. Su questa pista per me &egrave; stato  molto difficile superare gli avversari e quando sono arrivato a prendere  il gruppo davanti a me &egrave; stato impossibile passare.  "Dovr&ograve; lavorare su  questo, ma sono abbastanza felice&rdquo;, aggiunge Savadori. &nbsp; I PROSSIMI TEST - &ldquo;Tra due settimane andremo al Lausitzring e proveremo qualcosa di  nuovo, anche per migliorare il feeling e le prestazioni, per poter  arrivare a stare davanti", conclude Savadori, annunciando i prossimi test. "Lavoreremo soprattutto sul feeling con  l&rsquo;anteriore e sul grip, che sono i nostri problemi al momento&rdquo;.&nbsp;        

"Non &egrave; stato un fine settimana semplice. Su questa pista per me &egrave; stato molto difficile superare gli avversari", spiega Lorenzo Savadori

SBK, Savadori: "A Laguna Seca era impossibile passare"

        Certo, dopo la vittoria a Misano le aspettative di Marco Melandri andavano oltre i due quarti posti che invece ha raccolto a Laguna Seca. Ma per questa volta il ravennate della Ducati deve accontentarsi: il weekend a stelle e strisce non ha dato i risultati sperati. Dopo gara1, il team ha continuato a lavorare sulla moto e nel warm up della domenica mattina sono arrivati i segnali dei passi avanti. Il quarto posto di gara1 gli &egrave; valso la partenza dalla pole per gara2, ma 'Macio' ha perso terreno nei primi giri a causa di problemi di aderenza. Autore di un fuoripista che lo ha retrocesso in nona posizione, &egrave; risalito&nbsp; fino al quarto posto. COSI' IL SABATO - &ldquo;&Egrave; stata una gara un po&rsquo; deludente perch&eacute; avevamo il passo dei migliori  in prova ma inaspettatamente abbiamo sofferto davvero tanto con il grip  in gara, sia per quanto riguarda l&rsquo;anteriore che il posteriore", ha spiegato Melandri il sabato. "All&rsquo;inizio non riuscivo a spingere e speravo che con il passare dei giri  la situazione migliorasse, invece abbiamo faticato molto", aggiunge. "Ho cercato  semplicemente di ottenere il miglior risultato possibile per noi, e non potevamo fare di pi&ugrave;. Il caldo ha reso le cose pi&ugrave; difficili  per tutti, ma cercheremo di capire perch&eacute; noi abbiamo avuto un calo pi&ugrave;  marcato. Partire dalla pole position domani ha un&rsquo;importanza relativa,  dobbiamo innanzitutto risolvere i problemi incontrati oggi in gara ma  sono fiducioso che ce la faremo&rdquo;. LA DOMENiCA: IN CRISI CON IL GRIP - "Sicuramente dopo le prove ci aspettavamo di ottenere qualcosa di pi&ugrave;", dice Melandri dopo gara2. "Ieri la gara &egrave; stata un po&rsquo; anomala, mentre oggi nel WUP sembrava che  avessimo raddrizzato la rotta e pensavo che potessimo giocarci almeno il  podio, invece abbiamo sofferto ancora. Sembra che il nostro assetto di  base funzioni molto bene ma patisca le condizioni pi&ugrave; calde, dove  andiamo in crisi con il grip fin dall&rsquo;inizio. Dobbiamo capire il perch&eacute;. "Comunque il bilancio di questa prima parte di stagione &egrave; positivo, ho  preso gradualmente confidenza con la moto e mi sento sempre pi&ugrave; a mio  agio. Naturalmente volevamo fare di pi&ugrave; dopo la vittoria di Misano. I  test al Lausitzring saranno molto utili a questo proposito.  Miglioreremo, i ragazzi stanno lavorando duro ed io sono ottimista&rdquo;, promette Melandri. &nbsp;       

"Volevamo fare di pi&ugrave; dopo la vittoria di Misano. I test al Lausitzring saranno molto utili a questo proposito. Miglioreremo", promette Melandri, autore di due quarti posti a Laguna Seca

SBK USA, Melandri: "Pensavo potessimo giocarci almeno il podio..."

        &ldquo;&Egrave; stato fantastico vincere e lo abbiamo fatto mettendo insieme 25 giri molto buoni&rdquo;, sono le prime dichiarazioni di Jonathan Rea dopo aver siglato la vittoria in gara2 a Laguna Seca. &ldquo;A partire dal primo giro Tom &egrave; andato via e ho avuto difficolt&agrave; ad  arrivare in quella fase iniziale", spiega il due volte iridato. "Ma quando ho potuto ho iniziato a  fare il mio ritmo e appena si &egrave; presentata l&rsquo;occasione ho preso la testa  della corsa e sono andato via. Abbiamo fatto un grande passo in avanti  sulla moto durante la notte", aggiunge Rea, che aveva conquistato il secondo posto in gara1 alle spalle di Chaz Davies. "Ho lasciato i cambiamenti di Pere, il mio  capo tecnico, e non sono andato troppo nel dettaglio. Ho fatto un buon  warm-up e sembrava che tutto funzionasse. Sembrava tutto pi&ugrave; semplice e  durante la corsa non ho cambiato nulla, abbiamo giocato un po' con  l&rsquo;elettronica con il setting del freno motore.  "Voglio ringraziare tutta  la mia squadra per avermi dato un ottimo pacchetto. Questo &egrave; un buon  modo per iniziare la pausa estiva", conclude Rea. &nbsp;       

"Abbiamo fatto un grande passo in avanti sulla moto durante la notte... appena si &egrave; presentata l'occasione ho preso la testa della corsa e sono andato via", dice Rea, trionfatore in gara2

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