A quasi due settimane di distanza dalla trasferta di Laguna Seca, il team Honda torna in azione questo fine settimana a Sepang, per il decimo round della stagione 2015.  Sul tracciato malese Sylvain Guintoli prover&agrave; a lasciarsi dietro lo sfortunato epilogo della seconda gara statunitense, che lo ha visto vittima di una caduta per una manovra di rientro in pit-lane, senza preavviso, di Alex Lowes, durante il secondo giro.  Dopo l&rsquo;ennesima esperienza alla 8 Ore di Suzuka, non positiva come quelle dei due anni precedenti, van der Mark torner&agrave; in sella alla CBR1000RR Fireblade SP con specifiche WorldSBK. Lo scorso anno il pilota olandese vinse di misura la gara del Mondiale Supersport.  &ldquo;Rispetto alle due edizioni precedenti, quella di quest&rsquo;anno &egrave; stata una 8 Ore davvero deludente", commenta van der Mark. "Non mi sono mai sentito tanto male dopo una gara, quindi non vedo l&rsquo;ora di rivedermi con la squadra e di tornare in sella alla CBR Superbike. Non mi faccio illusioni perch&eacute; so quanto &egrave; impegnativo il tracciato, sar&agrave; dura ma mi piace molto correre l&igrave;, anche se il caldo pu&ograve; essere davvero difficile da sopportare.   "Nel 2014 io e Cluzel abbiamo messo in piedi una bella battaglia, che mi d&agrave; dei ricordi felici. Daremo il massimo gi&agrave; da venerd&igrave; mattina per tirare fuori il massimo dalla CBR, per poi vedere a che punto saremo domenica&rdquo;.

"So quanto &egrave; impegnativo il tracciato, sar&agrave; dura ma mi piace molto correre l&igrave;, anche se il caldo pu&ograve; essere davvero difficile da sopportare", dice vd Mark.

SBK, vd Mark: 'Non mi faccio illusioni'

In passato piloti come Valentino Rossi, Mick Doohan, Eddie Lawson, Wayne Rainey e Colin Edwards hanno partecipato e vinto la 8 Ore di Suzuka. Anche per&nbsp;l&rsquo;edizione 2015 alcuni dei protagonisti della storica competizione&nbsp;provengono dal paddock della MotoGP: da Pol Espargar&ograve; a Bradley Smith. I piloti del team Monster Yamaha Tech3 parteciperanno alla 8 Ore di Suzuka per la prima volta e gareggeranno con la nuova R1M insieme al giapponese Katsuyuki Nakasuga nel Yamaha Factory Racing Team.  Quest'anno la Yamaha torner&agrave; a Suzuka con la prima Factory Ufficiale dal 2002&nbsp;ma non potr&agrave; sottovalutare la concorrenza. Il rivale pi&ugrave;&nbsp;temibile sar&agrave;&nbsp;il&nbsp;Musahi RT HARC-PRO team Honda che&nbsp;ha vinto negli ultimi due anni con Takumi Takahashi, tre volte vincitore a Suzuka e Michael van der Mark, Campione del Mondo della Supersport e attuale pilota della SBK. Per il 2015 i due giovani talenti saranno raggiunti dal veterano Casey Stoner, Campione del Mondo della MotoGP nel 2007 e nel 2011 che torner&agrave; a gareggiare per la 8 Ore. L&rsquo;australiano &egrave; gi&agrave; stato nominato il favorito del team: durante le prove ha dominato sia sull&rsquo;asciutto che sul bagnato.  Lo svizzero Dominique Aegerter, attuale pilota della Moto2, vestir&agrave; i colori del F.C.C. TSR Honda in compagnia dell&rsquo;australiano Josh Hook che in passato ha corso la Red Bull Rookies Cup. &Egrave; il secondo anno consecutivo che Aegerter partecipa alla 8 Ore, l&rsquo;anno scorso ha corso con la Suzuki del Team Kagayama &amp; Verity finendo in terza posizione. Azlan Shah, anche lui pilota della Moto2, parteciper&agrave; a Suzuka col team Satu HATI Honda Team Asia.  Stoner non sar&agrave; il solo ex pilota della MotoGP a tornare in pista, anche Toni Elias e Ivan Silva parteciperanno; quest&rsquo;ultimo correr&agrave; con la nuova Yamaha del team Monster Yamaha &ndash; YART, un vero e proprio&nbsp;riferimento nel Campionato del Mondo d'Endurance;&nbsp;Elias invece correr&agrave; con la Moriwaki del team privato TOHO Racing.  Suzuka non fa&nbsp;pi&ugrave; parte del calendario del Campionato del Mondo di MotoGP dal 2003 e si tratta di un circuito nuovo per piloti come Smith ed Espargar&oacute; che sono scesi su questa pista per la prima volta&nbsp;in occasione dei test in vista della gara. Stoner invece aveva corso su questo circuito al suo debutto di carriera con le 250cc e le 125cc.  Non sono molti i piloti della MotoGP che hanno avuto l&rsquo;occasione di partecipare a una competizione di questo livello. I tempi previsti per i pit stop e per il rifornimento saranno un&rsquo;esperienza nuova per molti dei concorrenti.  La 8 Ore non solo &egrave; conosciuta per essere uno degli appuntamenti pi&ugrave; importanti delle due ruote, ma anche per delle caratteristiche cha la contraddistinguono&nbsp;come&nbsp;le elevate temperature&nbsp;e l'umidit&agrave; che ci sono alla fine di luglio in Giappone e&nbsp;per&nbsp;le vasche di ghiaccio in cui i piloti si gettano dopo aver completato la gara.  Le gomme non dovrebbero essere un problema per Stoner, Smith ed Espargar&oacute; visto che avranno a disposizione le Bridgestone, la marca di pneumatici ha vinto negli ultimi nove anni la 8 Ore di Suzuka.  L&rsquo;anno scorso il team MuSAHi RT HARC-PRO ha finito la gara&nbsp;totalizzando 172 giri ma la competizione era stata pi&ugrave; breve del previsto a causa delle condizioni meteorologiche.

In passato piloti come Valentino Rossi, Mick Doohan, Eddie Lawson, Wayne Rainey e Colin Edwards hanno partecipato e vinto la 8 Ore di Suzuka. Quest'anno...

Le stelle della 8 Ore di Suzuka

Michael van der Mark ha chiuso le due gare di Laguna Seca in ottava e settima posizione, riuscendo quindi a rimediare ad una difficile Superpole, che lo aveva relegato alla quindicesima casella di partenza.  Archiviata la trasferta statunitense, van der Mark si &egrave; gi&agrave; messo in viaggio per il Giappone per affrontare la 8 Ore di Suzuka, con gara in programma domenica prossima.  "&Egrave; stato un weekend abbastanza difficile e, vista anche la sfida nella sfida di dover imparare il tracciato, abbiamo faticato pi&ugrave; del previsto nel trovare la messa a punto della moto", ha detto van der Mark.  "Partire dalla quindicesima casella non &egrave; stato facile, ma sono scattato bene al via della prima gara e guadagnato cinque posizioni. Purtroppo per&ograve; non sono riuscito a mantenere il passo dei piloti che mi precedevano e ho chiuso la gara, nella noia, in ottava posizione.  "In gara 2 sono partito nuovamente bene e mi sentivo pi&ugrave; a mio agio in sella alla CBR. Sono stato in grado di spingere al massimo per tutta la gara e quindi, alla fine, posso dire di essere soddisfatto dei due piazzamenti nella top 10. Sono in una buona situazione mentale per la 8 Ore e non vedo l&rsquo;ora che arrivi&rdquo;, ha concluso il campione in carica della Supersport.

Archiviata la trasferta statunitense, van der Mark si &egrave; gi&agrave; messo in viaggio per il Giappone per la 8 Ore di Suzuka, in programma domenica prossima

Michael van der Mark: "Non vedo l'ora di correre a Suzuka"

Michael van der Mark viene da una stagione da incorniciare, che lo ha visto aggiudicarsi il titolo del Mondiale Supersport con due gare d&rsquo;anticipo. Il 2015, fino ad ora, non si &egrave; rivelato altrettanto positivo per il giovane olandese il quale, nonostante il doppio podio di Assen, ha faticato pi&ugrave; del previsto a trovare la giusta competitivit&agrave; nella categoria e, soprattutto, con la CBR1000RR con specifiche Superbike.  Intervistato da WorldSBK.com, il pilota Pata Honda ha raccontato il suo stato d&rsquo;animo rispetto alla prima parte di stagione e a quella che ancora dovr&agrave; disputare.  Michael, ancora una volta hai sorpreso i fan e gli addetti ai lavori. Come sono andate le cose dal tuo punto di vista? "Tanti alti e bassi. Ogni weekend &egrave; stato molto diverso dal precedente. Ho collezionato un buon numero di punti, ma ci sono stati troppi DNF. Abbiamo cominciato la stagione senza aspettative e, nonostante questo, siamo stati molto competitivi in Australia &ndash; ho addirittura comandato gara 2 per qualche giro! Per questo motivo le aspettative sono cresciute parecchio, ma gi&agrave; dalla trasferta successiva in Tailandia abbiamo capito che ci mancava un po&rsquo; di potenza. Sono felice, ma allo stesso tempo non sono contento di come stanno andando le cose".  In che modo pu&ograve; il team risolvere questi inconvenienti? "Dobbiamo lavorarci sopra. Ogni volta c&rsquo;&egrave; qualcosa di nuovo da risolvere. &Egrave; davvero frustrante perch&eacute; il problema arriva sempre quando sono in rimonta! Non riusciamo ad avere il quadro completo della situazione in quanto non &egrave; mai la stessa cosa. Sono sicuro che per&ograve; il team riuscir&agrave; a porre rimedio a questa situazione".  Il round di Assen ha rappresentato la chiara dimostrazione di quanto i fan olandesi ti abbiano a cuore. Come ti sei sentito a ricevere un tale responso? "Ad Assen, lo scorso anno, ho conquistato la mia prima vittoria nel Mondiale Supersport ed il pubblico &egrave; letteralmente impazzito! I due podi in Superbike sono stato altrettanto incredibili. C&rsquo;erano molti pi&ugrave; spettatori quest&rsquo;anno rispetto al 2014 ed &egrave; stato davvero speciale. Sapevamo che la moto si era sempre comportata bene ad Assen, ma anche tutto il resto ha funzionato a dovere".  Il tuo compagno di squadra &egrave; il campione del mondo Superbike in carica, Sylvain Guintoli. Al momento ti trovi in ritardo di 30 punti rispetto a lui, anche se in qualifica hai fatto meglio in cinque occasioni su otto. In gara per&ograve;, lui ha fatto meglio di te 10 volte, contro le 5 tue. Come te lo spieghi? Forse la minore esperienza nella categoria?  "No, non si tratta di inesperienza, piuttosto di problemi tecnici. Sono caduto solo in due occasioni e lo stesso vale per lui. Abbiamo stili di guida completamente diversi ma i tempi sul giro sono gli stessi, quindi credo che entrambi tiriamo fuori il massimo dalla moto&rdquo;.  Nel paddock c&rsquo;&egrave; chi dice che Guintoli non rimarr&agrave; con il team Pata Honda nel 2016&hellip; "Se non &egrave; felice, &egrave; giusto che decida di andarsene. Se trover&agrave; una nuova sfida da affrontare, &egrave; giusto che la colga. Io farei lo stesso. Io mi sento di dire che se ci fosse l&rsquo;opportunit&agrave;, non vedo perch&eacute; non dovrebbe farlo. Mi piace molto averlo come compagno di squadra, ma alla fine si corre per se stessi. Siamo molto diversi a livello di guida, ma riusciamo a prendere il massimo dall&rsquo;altro. &Egrave; bello avere a fianco qualcuno con uno stile tanto diverso".  La prossima trasferta in calendario &egrave; quella di Laguna Seca &ndash; sar&agrave; la tua prima volta l&igrave;, no? "Non sono mai stato negli Stati Uniti! Sar&agrave; per me la prima volta e non vedo l&rsquo;ora. In tutti questi anni ho visto i miei attuali rivali correre a Laguna. Due anni fa, Johnny (Rea) era infortunato ed io volevo sostituirlo, ma il team non me lo ha permesso! Da parte mia avevo pensato di istinto ma Ronald (Ten Kate) mi ha detto: &lsquo;Arriver&agrave; il tuo momento&rsquo;&hellip; ed aveva ragione!"  Subito dopo Laguna Seca andrai in Giappone per la 8 Ore di Suzuka, competizione di cui hai vinto le passate due edizioni. Il jetlag potr&agrave; essere un problema? "Solitamente non ho grandi problemi con il fuso orario. Dovr&ograve; semplicemente cercare di entrare nel giusto ritmo gi&agrave; da quando sar&agrave; sull&rsquo;aereo. Tutte le volte che mi sono recato in Giappone dall&rsquo;Olanda, ho sempre dormito; questa volta sar&agrave; pi&ugrave; difficile, ma cercher&ograve; di fare il massimo. L&rsquo;obiettivo di vincere per la terza volta di fila &egrave; ambizioso, non solo per me ma anche per la squadra. Quella di Suzuka &egrave; una gara davvero speciale. Il tracciato mi piace davvero tante e lo stesso vale per la moto. Solo prendendo parte a questa corsa si pu&ograve; capire quanto &egrave; speciale e guardo con attesa a questa nuova edizione. Gli avversari sono davvero competitivi ma, alla fine, si tratta di una competizione di durata di ben otto ore. Come gi&agrave; visto negli ultimi due anni, tutto pu&ograve; succedere in questo lasso di tempo; sebbene alcuni possano risultare davvero veloci per un tratto, l&rsquo;obiettivo resta comunque quello di finire la gara".  Settimana scorsa si diceva che avresti fatto il tuo debutto in MotoGP ad Assen, come sostituto dell&rsquo;infortunato Karel Abraham nel team AB Motoracing. Alla fine non &egrave; andata cos&igrave;, perch&eacute;? "Credo sia stato tutto un grosso fraintendimento. &Egrave; stata una decisione della squadra, riconducibile solo a questioni di budget. Sia HRC (Honda Racing Corporation) che Honda Europe e la squadra erano d&rsquo;accordo a lasciarmi correre, ma il team ha deciso di non prendere rischi riguardo a possibili cadute ed io ci ho potuto fare ben poco". Se le circostanze lo permettessero, potrebbe diventare realt&agrave; pi&ugrave; avanti nella stagione? "Io sono disponibile (ride)!"  Hai detto che il tuo obiettivo &egrave; di usare quest&rsquo;anno per fare esperienza e poi puntare al titolo nel 2016. Hai inoltre espresso il tuo desiderio di correre in MotoGP. Se vincessi il titolo WorldSBK l'anno prossimo, dovremmo aspettarci una tua dipartita per il 2017?  "Sono un pilota giovane. Credo che tutti i piloti giovani abbiano come sogno la MotoGP. Si vedr&agrave;. Se ci sar&agrave; un&rsquo;opportunit&agrave; valida ci andr&ograve;, altrimenti rester&ograve; nel Mondiale Superbike. Mi piace stare qui".

Il campione del mondo della Supersport spiega cosa va e cosa no nella sua prima stagione in SBK. "Guintoli? Se non si trova bene &egrave; giusto che vada", dice

SBK, vd Mark: Che frustrazione!

Michael van der Mark &egrave; andato vicino a fare il suo debutto in&nbsp;MotoGP questo fine settimana al&nbsp;Motul TT di&nbsp;Assen in sostituzione dell'infortunato&nbsp;Karel Abraham. Dopo due podi conquistati in questa stagione nel round olendese in&nbsp;Superbike, c'&egrave; stata la possibilit&agrave; per i tifosi locali possano tornare a vedere in azione l'attuale campione del mondo&nbsp;Supersport nell'85&ordf; edizione&nbsp;del TT di&nbsp;Assen. L'accordo si stava&nbsp; per definire, ma il sogno non si &egrave; materializzato per un dettaglio: secondo quanto riportato dal sito olandese racesport.nl, il problema era su chi avrebbe pagato in caso di danni da caduta. Tutti i permessi erano a posto, da Honda, HRC e dal team della Superbike Ten Kate, ma poi l'accordo &egrave; stato archiviato. Il team chiedeva infatti che fosse HRC a pagare i danni in caso di caduta, mentre HRC ha risposto che sarebbe stata responsabilit&agrave; del team come nel caso in cui fosse stato Abraham a provocare il danno. Sar&agrave; il test rider Hiro Aoyama a correre al posto di Abraham, ma chi pagher&agrave; i danni in caso di caduta? Fiammetta La Guidara

Michael van der Mark &egrave; andato vicino a fare il suo debutto in MotoGP questo fine settimana al Motul TT di Assen in sostituzione dell'infortunato Abraham

MotoGP, Assen: sfuma il sogno di vd Mark

ll Mondiale Superbike &egrave; appena iniziato (due round, Australia e Thailandia) ma scintille tra i piloti ci sono gi&agrave; state;&nbsp; adesso sta ai team manager cercare di frenare gli animi, perch&eacute; ci sono coppie gi&agrave; sul punto di scoppiare. Dopo due soli round!  In casa Kawasaki la faccia di Tom Sykes &egrave; sempre pi&ugrave; lunga e scura: il team idolatra gi&agrave; Jonathan Rea, il bomber che risolve tutte le partite (leggi QUI la sua intervista in Thailandia). Sykes sente il suo trono traballare pericolosamente e le dichiarazioni a fine gara fanno capire bene come i due compagni di squadra stiano vivendo il momento.  Rea dichiara: &laquo;La moto era perfetta, io mi sono trovato ottimamente e sono riuscito a spingere fino alla fine. Incredibile!&raquo;. Tutto rose e fiori per Jonathan, mentre Sykes &egrave; sconcertato: &laquo;Ho lottato con la moto e non riesco a trovare la soluzione. In pratica stiamo facendo dei test in gara&raquo;. Incredibile ma vero, entrambi guidano la stessa moto, ma nella nuova configurazione conforme al regolamento 2015, a Sykes non piace pi&ugrave;. Ma sanno tutti che Tom non ha mai gradito l&rsquo;arrivo di un pilota cos&igrave; forte, per ora molto pi&ugrave; forte di lui.    Alla Honda invece hanno scoperto che la voglia di bruciare le tappe di Michael Van der Mark crea qualche problema, come non ce ne fossero abbastanza. In gara 1 la moto dell&rsquo;olandese si &egrave; fermata per un problema elettronico, senza lasciare grandi ricordi, mentre in gara 2 &egrave; stata la CBR di Sylvain Guintoli a crollare (frizione) nel giro di allineamento. Gran lavoro dei meccanici che hanno fatto il miracolo e il francese &egrave; riuscito a ripartire. La sua rimonta &egrave; stata notevole, un&rsquo;operazione degna del numero uno che porta sulla carena.  Ha saltato gli avversari come birilli, ha raggiunto Van der Mark che stava facendo una gara non troppo brillante e lo ha passato. Ritrovato il furore agonistico, l&rsquo;olandese si &egrave; messo a girare veloce restando attaccato al compagno di squadra fino all&rsquo;ultima curva, quando, con una manovra un po&rsquo; carogna ha tentato di passarlo.  Il giovanotto &egrave; uscito dal cordolo e giustamente &egrave; stato retrocesso di un posto, quindi Guintoli &egrave; sesto, ma al francese la manovra del compagno non pu&ograve; essere piaciuta. Nei team Honda e Kawasaki gi&agrave; si affilano i coltelli...  Marco Masetti  Sul numero di Motosprint in edicola dal 24 marzo ci sono 16 pagine interamente dedicate al secondo round del Mondiale Superbike (e supersport).    

Superbike, dopo due soli round, in Kawasaki e Honda succede che...

Sykes e Rea, VD Mark e Guintoli affilano i coltelli!

A Sepang, Malesia, il pilota olandese della Honda Michael van der Mark ha vinto la gara della Supersport battendo il volata&nbsp; Jules Cluzel con la MV Agusta.  Per l&rsquo;olandese questa &egrave; la terza vittoria dell&rsquo;anno, grazie alla quale sale&nbsp;&nbsp; 115 punti in campionato, 33 pi&ugrave; del secondo, Cluzel.  Al terzo posto nella Supersport malese si &egrave; piazzato Kenan Sofuoglu. Il turno ha preceduto di un soffio Roberto Rolfo.    Al via Sofuoglu, che partiva con il quarto tempo, si &egrave; portato al comando alla prima curva. Il pilota turco ha mantenuto la leadership fino all&rsquo;ottavo giro, quando prima van der Mark, e poi successivamente Cluzel e Rolfo lo hanno sopravanzato, facendolo scendere fino alla quarta posizione.  Con Rolfo in leggero calo nella seconda parte di gara, la lotta per la vittoria si &egrave; risolta in un confronto tra van der Mark e Cluzel, cos&igrave; come era accaduto nel round precedente, Donington Park. Nel corso dell&rsquo;ultimo giro, Cluzel ha infilato van der Mark alla curva 9. L&rsquo;olandese del team Pata Honda, per&ograve;, ha preso la linea pi&ugrave; larga alla curva 14, uscendo molto forte ed affiancando l&rsquo;avversario sul lungo rettilineo.  Alla staccata dell&rsquo;ultimo tornantino, Cluzel ha frenato il pi&ugrave; tardi possibile, finendo per&ograve; largo e permettendo a van der Mark di inserirsi all&rsquo;interno. Il francese &egrave; riuscito a tornare spalla a spalla con il rivale, con i due che hanno tagliato il traguardo appaiati. Appena 18 millesimi di secondo il vantaggio dell&rsquo;olandese.  Anche il gradino pi&ugrave; basso del podio &egrave; stato deciso in volata, con Sofuoglu capace di strappare la terza posizione a Rolfo.    Quinto posto per Lorenzo Zanetti, settimo Raffaele De Rosa, decimo Marco Bussolotti.  Roberto Tamburini &egrave; caduto alla curva 14 (giro 11): gara finita, ma pilota ok.  Guarda la classifica della gara  &nbsp;

Terzo posto per Sofuoglu che per un soffio ha battuto Rolfo  

Supersport Malesia: van der Mark in volata su Cluzel

CASTLE DONINGTON - Prima pole position della carriera per Michael van der Mark che a Donington, su un tracciato allagato dall&rsquo;acqua, ha piegato un aggressivo Kenan Sofuoglu, autore di una spettacolare qualifica, sempre con la moto in derapata.  L&rsquo;olandese del team Ten Kate ha cos&igrave; avuto la meglio del turco, secondo, ed ha preceduto Coghlan, terzo e Jacobsen, quarto.  Quinto tempo per Marco Bussolotti, sempre pi&ugrave; a proprio agio con la Supersport, che dopo il bel turno della mattina si &egrave; riconfermato in forma sull&rsquo;acqua.  Bene anche Alessandro Nocco, sesto ma incappato in una caduta a fine turno. Il pilota del team Puccetti ha preceduto in vincitore della gara di Imola, Lorenzo Zanetti, ottavo, Cluzel, ottavo e anche lui scivolato sul finale e Russo, nono.  Domani, si con l&rsquo;asciutto sia col bagnato, si preannuncia una lotta Sofuoglu- van der Mark ma in caso di acqua ci potrebbero essere nella lotta per il podio anche parecchi italiani.  Giulio Fabbri  Guarda i tempi

Quinto tempo per Marco Bussolotti, sesto (con caduta) il vincitore di Imola, Zanetti. 

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