        Razlan Razali e Valentino Rossi hanno avuto modo di lavorare insieme nella stagione 2021, l&rsquo;ultima del Dottore in MotoGP, quando il malese era capo del team Yamaha Petronas SRT oggi sponsorizzato WithU.  Il primo incontro tra Razali e Rossi  Un binomio nato sotto i migliori auspici ma finito male, cos&igrave; tanto da convincere definitivamente il pesarese ad appendere il casco al chiodo. Ma quello dell'anno scorso non &egrave; stato il primo incrocio tra il malese e l&rsquo;italiano, che avevano avuto modo di incontrarsi per la prima volta nel lontano 2005. A raccontarlo &egrave; lo stesso Razali all&rsquo;interno di MotoGP Unlimited, docuserie trasmessa dalla piattaforma Prime Video nella quale il manager ricorda il primo contatto (non certo idilliaco) avuto con Valentino, in occasione dei test invernali di quella stagione. MotoGP: la mappa di tutti i tracciati del 2022 La maledizione nei confronti di Valentino  Tra Razali e Rossi non c'&egrave; mai stato un gran rapporto, a tal punto che lo stesso Razali ha pi&ugrave; volte raccontato il proprio pentimento per aver ingaggiato il #46 nel 2021. Nella serie firmata Amazon il team manager racconta l'origine di questo dissapore: &ldquo;Ero un grandissimo fan di Valentino, ero entusiasta quando Rossi venne per la prima volta per i test invernali nel 2005 a Sepang&rdquo;, &egrave; il ricordo di Razali. &ldquo;Gli chiesi di autografarmi un libro e lui mi pass&ograve; accanto senza dire niente, non ci pens&ograve; nemmeno due volte. In quell&rsquo;istante pensai &lsquo;vieni nel mio paese e mi fai questo? Non vincerai mai pi&ugrave; un campionato&rsquo;&rdquo;. Una specie di &lsquo;anatema&rsquo; che non imped&igrave; a Valentino di vincere altri due titoli, negli 2008-2009, prima di dare inizio a un lungo digiuno durato 12 anni. &ldquo;Da quell&rsquo;episodio in poi ho perso interesse nei suoi confronti, finch&eacute; non c&rsquo;&egrave; stata la possibilit&agrave; di averlo come pilota. Cos&igrave; &egrave; la vita, cos&igrave; &egrave; il karma. A lui non l&rsquo;ho mai detto, lo confido qui per la prima volta&rdquo;, &egrave; l&rsquo;onesta conclusione di Razali.&nbsp; Jorge Lorenzo rivela: "Correr&ograve; ancora contro Valentino Rossi"       

Nella docuserie MotoGP Unlimited, il manager malese ha raccontato un curioso aneddoto che lo lega al nove volte campione del mondo

MotoGP, Rossi e la "maledizione" di Razali: “Non vincerai più”

        During a long interview with American journalist Graham Bensinger, Valentino Rossi covered a range of topics, from his relationship with girlfriend Francesca Sofia Novello and imminent fatherhood, to some of the highlights of his long racing career. He also spoke further about his retirement from MotoGP,&nbsp;which came after a complex season with team Petronas. Valentino: &ldquo;I didn&rsquo;t want to have any regrets&rdquo;  ''I always worried about how my career would finish. I didn&rsquo;t want to stop, but during the pandemic I spent two months away from the bike. That helped me realise that I could live without it&rdquo;, explains Valentino, before analysing the episodes that led him to call time on his world championship career. &ldquo;The first time I thought about retiring was in 2019, the season in which I started to have the first problems&rdquo;, admits the nine-time champion. &ldquo;After Austin, we returned to Europe and I&rsquo;d lost that speed. And then came 2020, a strange year. I thought I&rsquo;d stop there, but everyone pushed me to continue, and so I raced in 2021 too&rdquo;. A decision that prevented him from retiring while at the height of his career: &ldquo;I&rsquo;ve raced ever since I was 4, but now my life is changing completely. I&rsquo;ve seen many champions bow out while still at the top of their game, not me, I wanted to continue because I was enjoying it and because I didn&rsquo;t want to have any regrets. In my last races, I finally realised what I was able to put together during my career, it was hard to let go. Ten days after Valencia I was feeling down, but I made the right decision&rdquo;. Translated by Heather Watson MotoGP, Ducati presentation rescheduled: the new date       

The Doctor talks about his departure from the reigning class: "I didn&rsquo;t want to stop, but during the pandemic I realised I could live without MotoGP"

MotoGP, Rossi admits: “I already considered retiring in 2019”

        Nel corso della lunga intervista rilasciata al giornalista americano Graham Bensinger, Valentino Rossi ha affrontato tanti argomenti: dal suo rapporto con la compagna Francesca Sofia Novello e l&rsquo;imminente paternit&agrave;, fino a toccare gli aspetti pi&ugrave; &ldquo;racing&rdquo; della sua lunghissima carriera. Inevitabile parlare del ritiro dalla MotoGP, avvenuto dopo una complicata stagione vissuta con i colori del team Petronas.  Valentino: &ldquo;Non volevo avere rimpianti&rdquo;  ''Mi sono sempre preoccupato di come sarebbe finita la mia carriera: non volevo smettere, ma durante il Covid ho passato due mesi senza andare in moto. Quel periodo mi ha aiutato a capire che potevo sopravvivere anche senza&rdquo;, ha spiegato Valentino, prima di analizzare i momenti che lo hanno convinto a dire basta. &ldquo;La prima volta che ho pensato di ritirarmi &egrave; stato nel 2019, la stagione nella quale ho iniziato ad avere i primi problemi &ndash; l&rsquo;ammissione del nove volte campione del mondo - Dopo Austin siamo tornati in Europa e avevo perso la velocit&agrave;. Poi c'&egrave; stato il 2020, un anno strano: ho pensato di finire l&igrave;, ma tutti mi hanno spinto a non lasciare. Cos&igrave; ho corso anche nel 2021&rdquo;. Una decisione che non gli ha consentito di ritirarsi nel momento migliore della sua carriera: &ldquo;Dall'et&agrave; di 4 anni ho sempre corso in moto, ma ora la mia vita sta cambiando completamente. Ho visto tanti campioni fermarsi al top della loro carriera, ma io no, volevo continuare perch&eacute; mi divertivo e perch&eacute; non volevo avere alcun rimpianto. Nelle ultime gare disputate ho capito cosa ho costruito nel corso della mia carriera, &egrave; stato difficile lasciare. Dieci giorni dopo Valencia ero triste, ma ho preso la decisione giusta''. MotoGP, Austin si rif&agrave; il look: asfalto nuovo e addio dossi&nbsp;       

Il Dottore &egrave; tornato a parlare del suo addio alla top class: "Non volevo smettere, ma durante la pandemia ho capito che potevo vivere senza MotoGP"

MotoGP, Rossi ammette: “Avevo pensato al ritiro già nel 2019”

        Il 2022 sar&agrave; un anno fondamentale per la squadra satellite (come si diceva una volta) Yamaha. Il main sponsor non sar&agrave; pi&ugrave; Petronas, bens&igrave; WithU, e questo passaggio segna delle differenze anche e non solo da un punto di vista simbolico, rappresentando una sorta di anno "zero".  I primi due anni di vita della squadra guidata da Razlan Razali sono stati impressionanti per un team nato da cosi poco, nel 2019 con l'esplosione di Fabio Quartararo e l'anno dopo con il secondo posto in campionato di Franco Morbidelli e 6 vittorie totali, equamente spartite tra il pilota italiano ed il francese. Nel 2021 invece la stagione &egrave; stata notevolmente al di sotto delle aspettative, il tutto aggravato dalle alte ambizioni dovute dall'arrivo di Valentino Rossi. "La stagione dell'anno scorso ci ha umiliato molto, perch&eacute; siamo partiti molto forti nei nostri primi due anni e siamo crollati nel terzo, per&ograve; abbiamo appreso molte lezioni, soprattutto quando si tratta di umilt&agrave;, di non arrendersi e ricominciare". Queste le parole rilasciate a Crash.net. Razali spiega le differenze: "Petronas grande sponsor, ma senza WithU sarebbero stati guai"  La nuova avventura segna un avvenimento importante per un team con ambizioni sempre alte. Il team manager malese spiega le differenze con Petronas e precisa quanto budget serve per competere in MotoGP: "La differenza tra ora e prima &egrave; che avevamo un grande sponsor. Ma siamo fortunati con WithU, il nostro title partner. Se non avessimo WithU saremmo davvero nei guai; WithU &egrave; stato il primo a salire a bordo subito dopo Petronas e poi lentamente gli attuali sponsor hanno continuato con Barracuda, Green Power e poi abbiamo annunciato WRS. Costruire la tua seconda squadra MotoGP non &egrave; divertente! &Egrave; un sacco di lavoro, abbiamo iniziato la pianificazione per questa squadra solo a settembre-ottobre. &Egrave; stata una sfida attrarre grandi sponsor ovviamente. A seconda delle specifiche della moto il budget necessario &egrave; tra 11-13 milioni di euro all'anno". Come spesso dichiarato, il progetto del team &egrave; a lungo termine e Razali sottolinea l'importanza del ruolo degli sponsor e ovviamente della casa madre, la Yamaha: "Il primo anno &egrave; sempre il pi&ugrave; difficile e impegnativo a mio avviso, quindi dobbiamo assicurarci di superarlo bene, finanziariamente soprattutto, dando fiducia non solo agli sponsor ma anche ai membri del team. Allo stesso tempo, useremo quest'anno per costruire per il futuro, i prossimi 3-5 anni. Si tratta di ricostruire non dimenticandosi dell&rsquo;esperienza degli ultimi tre anni. Quelli che ci conoscono sanno come ci siamo presentati a livello di professionalit&agrave; negli ultimi tre anni e vogliamo mantenere quell'aspetto e quello sguardo. Vogliamo mantenere il livello di servizio a tutti i nostri sponsor. E, naturalmente, anche avere il pacchetto giusto con Yamaha &egrave; importante". Il team manager &egrave; sicuro dei suoi piloti: "Con Darryn Binder ci hanno criticato, ma..."  I piloti scelti per la stagione 2022 sono Andrea Dovizioso e Darryn Binder, confermando quella che da sempre &egrave; la filosofia della squadra malese, ovvero l'intento di affiancare ad un pilota esperto, una giovane promessa. Tuttavia la scelta ricaduta su Binder ha lasciato sin da subito qualche perplessit&agrave;, sia per i pochi risultati ottenuti in carriera dal sudafricano sia per una condotta di gara non sempre ritenuta lecita, nonch&egrave; per il doppio salto effettuato dalla Moto3: "&Egrave; facile per le persone criticare la nostra decisione di firmare Binder, ma non ci dispiace, perch&eacute; allo stesso tempo &egrave; questo che significa essere un team di sviluppo. Questo &egrave; ci&ograve; che significa essere un perdente. Perch&eacute; se le cose vanno bene, pu&ograve; andare molto bene per noi, ma poi se le cose vanno male ne riceviamo il peso. Ma noi siamo i perdenti e possiamo permetterci di correre questo tipo di rischi". Tra poco meno di una settimana la squadra toglier&agrave; i veli alle moto: "La presentazione del team RNF avverr&agrave; a Verona, in Italia, luned&igrave; 24. Abbiamo scelto Verona perch&egrave; &egrave; la citta natale di Matteo Ballarin, presidente del nostro title partner WithU. Fare il lancio nella sua citt&agrave;&nbsp; significa qualcosa di emozionante e personale per lui, se lo merita, ci sostiene dal 2019. Sar&agrave; una splendida cornice per il lancio". La curiosit&agrave; riguarda soprattutto la colorazione della livrea della moto: "I colori aziendali di WithU sono sicuramente in primo piano". Il motomondiale si prepara al post-Rossi puntando sul... rosso         

Il team manager parla del nuovo team WithU Yamaha RNF che "prende il posto" del team Petronas. Un cambio importante dal punto di vista finanziario e che segna un nuovo inizio.

MotoGP, Razali riparte con WithU Yamaha RNF: “Il 2021 è stato umiliante”

        Non &egrave; stata una stagione facile per l'ex team Petronas, che l'anno prossimo si chiamer&agrave; WithU Yamaha Rnf MotoGP Team. Un campionato complesso, sia in termini di risultati che di stabilit&agrave; della squadra. Durante la stagione, infatti, il colosso malese ha abbandonato la sponsorizzazione del progetto MotoGP e, mentre in un primo momento sembrava essere stata una scelta consensuale da ambo le parti, le dichiarazioni rilasciate da Razlan Razali, avevano scaldato gli animi del CEO del circuito di Sepang, Azhan Shafriman Hanif, che si era discostato dalle motivazioni del team manager, ma anche dei vertici aziendali del brand petrolifero. Lo stesso Razali, attraverso un comunicato, si &egrave; scusato per le parole e le eventuali incomprensioni. Razali fa dietrofront: "Non volevo creare attriti"  Alla base dei motivi della discordia ci sono pi&ugrave; punti trapelati dalle parole del team manager, dal ruolo che pu&ograve; aver avuto Datin Anita Azrina Abdul Aziz,&nbsp;capo delle comunicazioni strategiche di Petronas ai fini dell'esito della collaborazione, all'impossibilit&agrave; di trattare nuovamente con il brand malese. Nelle ultime ore per&ograve; Razali &egrave; tornato sull'argomento, spiegando: "Non &egrave; mai stata mia intenzione creare attriti tra me e le parti coinvolte. Mi scuso se le parti citate da questi giornalisti si sono in qualche modo offese. Abbiamo concordato reciprocamente che la partnership ha raggiunto il suo scopo e i suoi obiettivi e, data la situazione economica globale dovuta alla pandemia, rispetto la decisione presa dal partner titolare di interrompere la collaborazione con la squadra. Ringrazio il nostro partner per l&rsquo;impegno e il supporto dato quando abbiamo concluso con una nota positiva l&rsquo;ultima gara a Valencia&rdquo;. SBK, Bautista "Re delle cadute" 2021        

Il team manager della squadra malese corregge il tiro in merito a delle dichiarazioni nelle quali incolpava Petronas per aver lasciato la squadra durante la stagione

MotoGP, Razali si scusa per le parole contro Petronas

        L&rsquo;ultima stagione di Valentino Rossi nel Motomondiale non &egrave; andata come sperato: 44 punti e un misero 18esimo posto nella classifica dimostrano le difficolt&agrave; incontrate dal pesarese nel 2021 appena concluso, risultati cos&igrave; deludenti da convincerlo ad appendere il casco al chiodo. Le aspettative nei confronti dell&rsquo;avventura in Petronas erano ben pi&ugrave; alte, come ammesso dallo stesso Razlan Razali che, col senno di poi, avrebbe evitato l&rsquo;ingaggio del nove volte campione del mondo. MotoGP, 6 settimane di riposo assoluto per Marc Marquez  L'illusione di Jerez 2020  &ldquo;Se potessi tornare indietro nel tempo non rifarei due cose. La prima quella di rifiutare nel giugno 2021 l&rsquo;offerta di rinnovo della Petronas perch&eacute; volevo pi&ugrave; soldi. La seconda, a essere sinceri, non riprenderei Valentino Rossi&rdquo;, ha dichiarato il manager malese ai microfoni di Speedweek. Razali ha continuato: &ldquo;Si diceva che avremmo dovuto mettere sotto contratto Valentino su pressione della Yamaha, ma a dire il vero, questa pressione da noi avvertita non &egrave; mai esistita. Ero scettico, ma quando l&rsquo;ho visto salire sul podio di Jerez, ho pensato: &lsquo;Ok, pu&ograve; farcela&rsquo;. Ma dopo aver superato il Covid-19, i risultati di Rossi sono stati pessimi. A quel punto la decisione era stata gi&agrave; presa&rdquo;. Il boss dell&rsquo;ex team Petronas ha concluso spiegando i problemi incontrati da Valentino, dovuti principalmente all&rsquo;et&agrave; ben pi&ugrave; avanzata rispetto ai rivali: &ldquo;I giovani piloti sono molto pi&ugrave; veloci, Valentino ha anche fatto registrare tempi migliori rispetto al passato, ma non era abbastanza. Penso che si sia messo pressione da solo. Il suo cuore e la sua testa erano pronti per vincere, ma il corpo non era dello stesso pensiero&rdquo;.&nbsp; MotoGP, Melandri: "Bagnaia ha fatto qualcosa di incredibile"       

Il manager del team WithU-Yamaha ha ammesso che non compierebbe alcune delle scelte fatte nei mesi scorsi, tra cui l'ingaggio del nove volte campione del mondo&nbsp;

MotoGP, Razali si pente: “Non avrei dovuto portare Rossi in Petronas”

L&rsquo;ultimo ballo di Valentino Rossi in quel di Valencia ha scaturito nelle persone che lo hanno accompagnato nel suo lungo viaggio un maremoto di emozioni. Dalla gioia alla tristezza, passando per la consapevolezza che quanto vissuto sia stato probabilmente irripetibile. Lo si carpisce dalla parole di tutti, a cominciare da quelle di un grande amico di Rossi come Cesare Cremonini. &nbsp; &ldquo;La canzone che mi viene in mente ogni volta che vedo Vale &egrave; &#39;un giorno migliore&#39; - ha raccontato il cantante ai microfoni di Sky - dato che con il suo ritiro finisce qualcosa ma comincia anche qualcos&rsquo;altro, e l&rsquo;eredit&agrave; che Valentino lascia ai suoi tifosi credo sia una grande consolazione. Da adesso per&ograve; &egrave; giusto guardare in avanti&rdquo;. &nbsp; Pi&ugrave; commosso invece Alessio &ldquo;Uccio&rdquo; Salucci, che con Rossi ha passato essenzialmente la vita, sin da prima che Valentino diventasse l&rsquo;icona &ldquo;The Doctor&rdquo;. &nbsp; &ldquo;Da met&agrave; gara in poi ho iniziato seriamente a pensare che erano gli ultimi minuti di Vale in sella ad una MotoGP &ndash; ha spiegato - ed ho iniziato a commuovermi seriamente, lo ammetto. Quando &egrave; arrivato ancora di pi&ugrave;, quindi ho dovuto aspettare qualche minuto prima di guardarlo negli occhi&rdquo;. &nbsp; Alla commozione si &egrave; poi unita la voglia di fare festa. &nbsp; &ldquo;Dopo una carriera da leggenda era giusto che tutto fosse vissuto come una festa: dopo i primo minuti difficili abbiamo messo una marcia e festeggiato a dovere. Vale ha fatto avvicinare tante persone a questo sport, non solo con le sue vittorie ma anche con le gag ed in generale con i suoi modi&rdquo;.  Roberto Brivio: &ldquo;La gara di Valencia dimostra che non ha mai mollato&quot;   Tra i pi&ugrave; attivi della festa post fine gara vi &egrave; stato Roberto Brivio. L&rsquo;attuale Team Coordinator Suzuki ha vissuto anni magici con Rossi in Yamaha, e non poteva mancare per tributargli un omaggio e festeggiare. &nbsp; &ldquo;Ho guardato con attenzione la sua gara ed &egrave; stato davvero costante, come nel 2004 o nel 2008. Questa &egrave; la dimostrazione che non ha mai mollato, nemmeno nell&rsquo;ultima gara, cogliendo un bellissimo decimo posto. Va solo ringraziato per le grandi soddisfazioni che ci ha dato. Mi dispiace che mio fratello (Davide ndr) non sia qui&rdquo;. &nbsp; Uno dei ricordi principali che legano Roberto a Valentino coinvolge proprio il fratello Davide, intento a cercare di conquistare Rossi con il progetto Yamaha. &nbsp; &ldquo;Il ricordo pi&ugrave; indelebile risale a quando mio fratello mi disse &ldquo;vado a Ibiza, proviamo&rdquo;, munito di zainetto per convincere Vale a venire in Yamaha. Il ricordo pi&ugrave; bello invece &egrave; Welcom: dopo alcuni anni senza vittorie lui ci ha messo davvero tanta determinazione, sfruttando in primis le grandi doti in curva della moto&rdquo;. &nbsp; Superato il lato sportivo c&rsquo;&egrave; ovviamente il lato umano, che Brivio sottolinea mettendo in luce la grande umilt&agrave; del nove volte campione del mondo. &nbsp; &ldquo;Conosco Vale da vent&rsquo;anni. A livello sportivo mi ha dato grandi soddisfazioni, a livello umano mi ha insegnato tante cose: nei momenti difficili ha sempre trovato il modo di uscirne, con grande umilt&agrave;. L&rsquo;ha dimostrata anche subito dopo la gara, quando ha voluto tutte le persone pi&ugrave; care intorno a s&eacute;&rdquo;.  Dottor Costa: &ldquo;Valentino Rossi da fenomenale pilota a mito eterno&rdquo; &nbsp; 

&quot;Con il suo ritiro finisce ed inizia allo stesso tempo qualcosa&quot;. L&#39;amico di sempre Uccio: &quot;Da met&agrave; gara in po ho iniziato a commuovermi&quot;. Roberto Brivio: &quot;Welcom il ricordo pi&ugrave; bello, mi ha insegnato tanto&quot;

MotoGP, Cesare Cremonini: &ldquo;L&#39;eredit&agrave; di Vale &egrave; un&#39;enorme consolazione per tutti&rdquo;

Si conclude con il 13esimo posto finale &nbsp;la stagione di Andrea Dovizioso, al rientro in top class per le ultime 5 gare dell&#39;anno. Il forlivese aveva come obiettivo quello di adattarsi il pi&ugrave; possibile alla M1, ritrovando determinati automatismi in ottica 2022, quando salir&agrave; in sella alla M1 in versione ufficiale, la stessa moto che useranno Quartararo e Morbidelli. Il feeling con la moto di Iwata &egrave; andato sempre in crescendo, tanto da lasciare Valencia con un discreto ottimismo.&nbsp;  Dovizioso ripone fiducia in Yamaha: &quot;La moto ha un buon margine di miglioramento&quot;   L&#39;ambizione del pilota Yamaha &egrave; stata chiara sin da subito ed &egrave; lo stesso forlivese che puntualizza i suoi obiettivi, tenendo per&ograve; ben presente l&#39;attuale contesto: &quot;Non posso mettermi nella situazione di parlare di campionato quando ancora non sto facendo risultati per stare davanti, in pi&ugrave; non ho ancora provato la moto ufficiale. Ma come ho gi&agrave; detto, se sono qua &egrave; perch&eacute; non ho altro obiettivi se non quello di vincere, non ho mai corso in MotoGP per altro. Ci prover&ograve; ma in questo momento non ha senso parlarne&rdquo;.  Per farlo avr&agrave; bisogno di trovare una M1 competitiva anche e soprattutto a dispetto delle Ducati, in questo finale di stagione particolarmente forti: &ldquo;Non so cosa &egrave; stato fatto in Ducati ma sono tutti pi&ugrave; competitivi degli altri anni, Fabio secondo me ha mascherato certi limiti della nostra moto. Da met&agrave; stagione in poi Pecco &egrave; stato quello pi&ugrave; forte. Dal canto nostro penso che abbiamo confermato il mio adattamento, sono felice, &egrave; il modo migliore per finire la stagione, penso che in 5 gare abbiamo fatto un buon lavoro e sono contento ora di provare la moto nuova. Penso che questo week-end abbia confermato il mio miglior feeling con la moto, ho guidato meglio, come da Yamaha e dalla moto richiestomi&rdquo;.  Il forlivese prover&agrave; nei test di Jerez la M1 ufficiale: &ldquo;Devo ancora provare la nuova moto e non so se sar&agrave; competitiva per l&rsquo;anno prossimo ma questa &egrave; un&rsquo;altra storia, loro stanno lavorando e spero che trovino qualcosa perch&eacute; le altre moto faranno passi avanti. La M1 &egrave; molto buona in inserimento ed in curva, penso che non serva molto per migliorare&quot;.  Il forlivese sottolinea lo sforzo della casa giapponese   Per restare ai vertici della MotoGP, in casa Yamaha sanno che dovranno progredire ulteriormente per cercare di difendere il titolo: &quot;Nella MotoGP d&rsquo;oggi ci vuole tempo, Yamaha sta mettendo pi&ugrave; impegno per l&rsquo;anno prossimo, migliorer&agrave; tutto il lato del test team. Le dinamiche e il tempo lo dettano i giapponesi. Io ho dato i miei input, vediamo se potremo migliorare in questo poco tempo, per&ograve; credo che Yamaha ha molto margine di miglioramento nonostante abbia vinto il campionato&rdquo;.  Non poteva mancare il commento sulla giornata speciale di Valentino Rossi: &quot;Dev&rsquo;essere stato strano per lui, era divertito e rilassato, e anche pi&ugrave; occupato del solito, ha provato a dare il massimo come sempre, poi &egrave; partita la grande festa con tutti&rdquo;.  MotoGP Valencia, Quartararo: &ldquo;Ho vinto il titolo con la moto che era di Vale&rdquo;  &nbsp; 

Si conclude la stagione del forlivese che adesso aprir&agrave; un nuovo capitolo gi&agrave; dal prossimo test di Jerez dove prover&agrave; la M1 ufficiale. Secondo il campione del mondo 125, non serve molto per essere competitivi nel 2022

MotoGP Valencia, Dovizioso: &ldquo;Fabio ha mascherato i limiti della Yamaha&rdquo;

        Scatter&agrave; dalla decima casella l&rsquo;ultima gara di Valentino Rossi in MotoGP. Un weekend che vede il pesarese in buona forma, finalmente a suo agio tra le curve del &lsquo;Ricardo Tormo&rsquo; in sella alla sua M1. &ldquo;Stamattina riuscivo a guidare bene, ho centrato l&rsquo;ingresso in Q2, poi nel pomeriggio ho provato differenti mescole e il mio passo non era male&rdquo;, &egrave; il commento a caldo del Dottore. &ldquo;In qualifica ho migliorato il mio tempo sul giro, sono molto vicino alla prima Yamaha in griglia. Si tratta di un risultato positivo per me e il team, prover&ograve; a ottenere un buon risultato nella mia ultima gara&rdquo;. MotoGP Valencia: Pol Espargaro in bilico per la gara Vale: "Io e Petrux troppo pesanti per le Michelin"  In qualifica, Valentino ha potuto sfruttare la scia offertagli dall&rsquo;allievo e amico Francesco Bagnaia: &ldquo;Pecco mi ha aiutato ma non avevamo un piano, l&rsquo;ho seguito e ho continuato a spingere. Poi &egrave; caduto, ma per me era finita, il primo giro era quello buono", spiega Rossi, convinto di aver espresso tutto il potenziale della sua Yamaha.&nbsp; Un Rossi che, nonostante i quasi 43 anni, appare in buona forma fisica. &ldquo;Mi sono allenato bene nella seconda met&agrave; di stagione, nelle ultime gare mi sento bene fisicamente&ldquo;, &egrave; il giudizio del #46, che ha poi riconosciuto l&rsquo;incredibile importanza rivestita dalle gomme Michelin in questo campionato serratissimo. &ldquo;Le gomme hanno portato un grande cambiamento negli ultimi anni: andavo forte con le Bridgestone, con le Michelin ho sofferto perch&eacute; sono pi&ugrave; morbide &ndash; prosegue l&rsquo;alfiere Petronas - Per esempio, io e Petrucci siamo alti e pesanti rispetto alla media, caratteristiche che non si sposano con queste coperture. Cambiare stile a una certa et&agrave; diventa complicato&rdquo;. Petrucci che parteciper&agrave; alla Dakar nel 2022: &ldquo;Sar&ograve; curioso di vedere cosa far&agrave;. Ci vogliono le palle per parteciparvi, &egrave; tostissima. Petrux &egrave; un cinghialone (ride, ndr) pu&ograve; andar forte&rdquo;. L'anno dei grandi addii  Tra meno di 24 ore Rossi avr&agrave; terminato l&rsquo;ultimo GP in carriera: &ldquo;S&igrave;, sar&agrave; emozionante. Ma quest&rsquo;anno non smetto solo io. Smettono molti piloti importanti, come Kimi Raikkonen, Tony Cairoli, tanti atleti italiani come la Pellegrini e altri. Aspettavano che smettessi io&rdquo;, commenta sorridendo Valentino, che conclude: &ldquo;Il motociclismo perde tanto, ma in MotoGP ci sono molti italiani forti per il futuro&rdquo;. GP Valencia: chi vincer&agrave; l'ultima gara della MotoGP? Vota       

Le parole di Valentino al termine delle qualifiche di Valencia, circuito che ospiter&agrave; l'ultima gara della sua carriera: "Voglio chiudere con un buon risultato"

MotoGP, Rossi: "Io, Cairoli, Raikkonen e la Pellegrini: è l'anno dei grandi ritiri"

In condizioni normali sarebbe difficile valutare positivamente un nono posto di Andrea Dovizioso al termine di un venerd&igrave; di prove, ma nelle condizioni attuali si pu&ograve;. L&rsquo;ingresso in top ten infatti manifesta un incoraggiante passo in avanti per il forlivese, che resta comunque con i piedi ben piantati a terra. &nbsp; &ldquo;Sono contento di aver ridotto il mio distacco dalla vetta - racconta Andrea - ma certamente devo ancora lavorare. Sin da subito la situazione &egrave; stata migliore del solito ed a fine FP2 solo la prima curva era insidiosa, quindi ho potuto guidare in maniera normale e spingere&rdquo;. &nbsp; La giornata odierna ha aiutato Andrea anche a capire qualcosa in pi&ugrave; della sua M1, confermando come non si smetta mai di imparare. &nbsp; &ldquo;Per essere veloce con la Yamaha devi guidare pulito, mentre spesso in passato sono dovuto essere aggressivo. Pu&ograve; sembrare un dettaglio ma con questa moto &egrave; un aspetto da tenere molto in considerazione&rdquo;.  Dovizioso: &ldquo;In gara serve velocit&agrave; e conservazione del posteriore&rdquo;   Restando in tema Yamaha, il numero 04 ignora o quasi il fatto di essere il primo pilota della Casa di Iwata, ed anzi &ldquo;incorona&rdquo; un compagno di marca. &nbsp; &ldquo;Morbidelli oggi &egrave; stato il pilota pi&ugrave; veloce tra i piloti Yamaha, dato che ha fatto segnare tanti giri interessanti. Io sono abbastanza contento di essere il primo pilota della casa al momento, ma sono pi&ugrave; contento della buone sensazioni avute&rdquo;. &nbsp; Domani ad ogni modo &egrave; un nuovo giorno, dove lavorare sia sul singolo giro che sulla gara, visti i classici trabocchetti di Valencia. &nbsp; &ldquo;In gara servir&agrave; essere veloci ed al contempo non sfruttare eccessivamente la parte sinistra della gomma dietro. Valencia &egrave; una pista strana, dove devi stare molto piegato in angolo: domani dovr&ograve; lavorare pi&ugrave; di oggi sul passo, ma prima in mattinata cercher&ograve; di sfruttare la gomma morbida per mantenere un posto in top ten. Certamente nonostante un buon inizio il mio approccio al fine settimana non cambier&agrave;&rdquo;.  MotoGP, Biaggi: &ldquo;Con il Ritiro di Rossi, &egrave; come se mi ritirassi io&rdquo; 

&quot;Ho avuto senzazioni migliori in sella, ed ho capito che la Yamaha va guidata in maniera dolce e non aggressiva. In gara servir&agrave; essere veloci e salvare la gomma posteriore&quot;

GP Valencia, Dovizioso cauto: &ldquo;Buon inizio ma serve ancora tanto lavoro&rdquo;

A grandi passi l&rsquo;ultimo capitolo della carriera di Valentino Rossi sta arrivando, ed il gioved&igrave; di Valencia ha gi&agrave; acquisito un valore speciale e diverso da tutti gli altri. Valentino infatti ha tenuto la sua ultima conferenza stampa da pilota in attivit&agrave;, dove non sono mancate le emozioni. Questo gi&agrave; prima che il 46 entrasse in sala, vista la nostalgica esposizione (ovviamente con Rossi protagonista) di tutte le moto con le quali Valentino &egrave; salito sul tetto del mondo. &nbsp; &ldquo;Ho sia le Yamaha che le Aprilia a casa: una M1 &egrave; in camera da letto -&nbsp;racconta sorridendo Vale - ma vederle tutte insieme &egrave; commovente. Mi fa pensare a tutta la strada fatta, contando che dopo l&rsquo;ultima tra le moto presenti sono passato altri 12 anni. Ho chiesto le moto ad Alberto (Puig ndr) di avere le Honda, almeno la 500. Quella presente qui tra l&rsquo;altro &egrave; proprio la moto che avrei dovuto avere da Honda: avevo gi&agrave; predisposto lo spazio a casa dove metterla, quindi in caso prometto di trattarla bene&rdquo;.    Rossi: &quot;Dopo l&#39;Austria&nbsp;ho iniziato a capire ci&ograve; che ho fatto in questi anni&quot;   Il tutto ovviamente nasconde anche un pizzico di tristezza, ma non per Rossi, che conferma come il peggio sia passato. &nbsp; &ldquo;Il momento pi&ugrave; brutto l&rsquo;ho gi&agrave; passato, ed &egrave; coinciso con il momento in cui ho deciso di smettere. A giugno avrei continuato se fossi stato veloce, ma viste le circostanze ho dovuto smettere. Ora cerco di restare il pi&ugrave; concentrato possibile sul correre, dato che &egrave; fondamentale e voglio fare un ultimo weekend positivo. Spero che il meteo ci aiuti, specie domenica. Cosa accadr&agrave; dopo la gara? Non saprei, spero di non piangere. Ho scoperto tre o quattro mesi fa che la data di domenica sommata fa 46: non &egrave; stato facile convincere Dio (ride ndr)&quot;. &nbsp; Un momento, quello dell&rsquo;annuncio, che ha fatto capire a Rossi tante cose. &nbsp; &ldquo;Dal post Austria ho iniziato a capire meglio tutto quello che ho fatto in questi anni. Prima vedevo tutto da dentro un tunnel, come tutti i piloti, ma poi ho fatto un passo indietro riuscendo a vedere tutto il contesto. Ora che lo vedo sono davvero orgoglioso&quot;.  Rossi: &quot;Non ho sogni da realizzare, volevo essere campione&quot;     Da l&igrave; la stagione 2021 &egrave; proseguita senza particolari sussulti, fino ad arrivare alla giornata di oggi, immaginata pi&ugrave; volte da Valentino. &nbsp; &ldquo;E&rsquo; stata una stagione particolare, specie dopo l&rsquo;annuncio del ritiro. Avrei voluto viverla nel modo pi&ugrave; normale possibile ma non ci sono riuscito. Dopo l&rsquo;annuncio ho ricevuto tanti messaggi da tanti piloti del presente e del passato, il che &egrave; stato davvero bello. Ho pensato tanto a questa conferenza a Valencia: di solito l&rsquo;ultima gara tutti sono contenti perch&eacute; le vacanze sono all&rsquo;orizzonte, ma per me la vita da luned&igrave; sar&agrave; diversa. Voglio apprezzare il momento, poi penser&ograve; al futuro. Sogni? Il mio era quello di diventare campione della MotoGP, quindi non ne ho al momento&rdquo;. &nbsp; C&rsquo;&egrave; poi tempo di pensare nuovamente al passato, ed in primis all&rsquo;eredit&agrave; dentro e (soprattutto) fuori dalla pista lasciata da Rossi. &nbsp; &ldquo;La cosa pi&ugrave; bella legata alla mia carriera &egrave; il fatto che molto abbiano iniziato o si siano maggiormente appassionati alla MotoGP grazie a me. Sono diventato una specie di icona negli anni, il che &egrave; molto bello. Per un pilota conta tanto quello che succede in pista, ma questa &egrave; la cosa pi&ugrave; incredibile&rdquo;.  &nbsp;Nessun rimpianto invece alberga nella mente del 46, se non forse quel mancato decimo titolo.  &ldquo;Ho cercato di vincere il decimo titolo. Ho corso bene dopo il nono, rischiando di arrivare a dieci soprattutto nel 2015, ma non &egrave; stato possibile. A parte questo non ho rimpianti, anche perch&eacute; il nove rientra spesso nei miei numeri: ho un po&rsquo; la maledizione del nove che non vorrei avere. Quando ho fatto il podio 199 a Jerez ho pensato che sarebbe stato l&rsquo;ultimo, anche se avrei voluto arrivare a 200. In ogni caso mi sono divertito tanto&rdquo;. &nbsp; Ad ogni modo a spazzare via metaforicamente il passato c&rsquo;&egrave; il futuro, sia per Rossi che per la MotoGP, che certamente dovr&agrave; ricostruirsi. &nbsp; &ldquo;La MotoGP andr&agrave; avanti. Forse non sar&agrave; esattamente la stessa cosa, ma lo far&agrave; e vi saranno ancora dei cappellini con il 46. Io verr&ograve; a qualche gara, in primis per sostenere i ragazzi dell&rsquo;Academy, ma certamente sar&agrave; diverso. Non so se mi divertir&ograve; a venire, ve lo far&ograve; sapere quando lo capir&ograve;&rdquo;.  GP Valencia, Jovanotti e l&#39;ultima di Rossi: &ldquo;Domenica ci sar&agrave; da commuoversi&rdquo; 

Valentino ha tenuto la sua ultima conferenza da pilota in attivit&agrave;: &quot;Il momento peggiore &egrave; stato quando ho deciso di smettere. Vedere tutte le mie moto &egrave; commovente, ma vorrei la 500 a casa&quot;

GP Valencia, Rossi: &ldquo;Felice di aver fatto crescere la MotoGP&rdquo;

Anche la penultima gara di carriera &egrave; andata in porto per Valentino Rossi, che archivia il round di Portimao con un 13&deg; posto alle spalle del fratello, Luca Marini. Una gara meno positiva forse rispetto a quella di Misano dove aveva tenuto un ritmo pi&ugrave; veloce, anche se il 9 volte iridato guarda il bicchiere mezzo pieno, analizzando una gara complicata.  Adesso solo una corsa lo separa dal ritiro dal mondo della MotoGP (da pilota), a Valencia tra una settimana. Non mancano ovviamente i complimenti a Bagnaia, mattatore della seconda parte di stagione.  Questa volta nessuna gomma sbagliata: &quot;Pecco oggi &egrave; stato bravissimo&quot;   La gara perfetta di Bagnaia ha (quasi) fatto dimenticare al Dottore la scelta sbagliata della gomma di Misano: &quot;Gli avevo consigliato la dura oggi ma ha messo la media, stavolta ha avuto ragione lui. Pecco oggi &egrave; stato bravissimo, &egrave; stato il pi&ugrave; veloce in tutto il week-end, guida la Ducati in un modo eccelso, mi d&agrave; gusto vederlo guidare, &egrave; eccitante per un appassionato di moto. Pecco e la Ducati hanno qualche rimpianto per come &egrave; andata la stagione, potevano vincere gi&agrave; quest&rsquo;anno. L&rsquo;errore al Mugello mentre era in testa &egrave; stato determinante forse. Per&ograve; questo finale di stagione dev&rsquo;essere di auspicio per l&rsquo;anno prossimo dove potrebbe addirittura partire da favorito&rdquo;.  I paragoni con i campioni dell&#39;ultima era della MotoGP iniziano a farsi insitenti, e c&#39;&egrave; chi compara Bagnaia a Lorenzo: &ldquo;Pecco &egrave; forse pi&ugrave; aggressivo di Lorenzo nella guida, di lui mi impressiona il talento di fare quello che vuole con la moto, &egrave; una persona tranquilla e gentile ma quando sale in moto ha molto coraggio. Appena ha adottato il modo di guidare che aveva in Moto2 anche alla MotoGP &egrave; diventato velocissimo&rdquo;.  MotoGP Algarve, Bagnaia: &ldquo;Non potevo permettermi la cappellata di Misano&rdquo;  Rossi si esprime sulla vicenda Darryn Binder   Valentino si &egrave; espresso anche su Darryn Binder, protagonista in negativo della gara della Moto3, che prender&agrave; la sua sella l&rsquo;anno prossimo: &ldquo;Petronas ha dato fiducia a Binder, qui nel team &egrave; ben voluto e tutti pensano sia un pilota veloce. Il problema &egrave; che ci sono dei piloti che sono molto aggressivi, forse troppo, e sono sempre quelli, ma non &egrave; una sorpresa. Bisognerebbe parlare uno a uno con questi piloti, ci vorrebbe pi&ugrave; rispetto soprattutto verso due piloti che si stanno giocando il mondiale. Soprattutto per Foggia che e il suo team che hanno lavorato tutto l&rsquo;anno, hanno speso soldi ed essere buttati fuori cosi fa male&quot;.&nbsp;  Per quanto riguarda la gara, Rossi si considera soddisfatto, dopo aver conquistato la 13esima posizione alle spalle di Luca Marini: &quot;La gara &egrave; stata molto veloce e avevo un buon passo, sono riuscito a fare qualche sorpasso e a seguire mio fratello che era un po&#39; pi&ugrave; veloce, io volevo superarlo in un paio di punti ma poi &egrave; arrivata la bandiera rossa. Va bene cosi, abbiamo preso qualche punto, &egrave; stata una gara positiva. Valencia &egrave; una pista difficile per me, ma voglio restare concentrato per prendere qualche punto&rdquo;.  Adesso, manca solo una gara e poi la leggendaria carriera del Dottore giunger&agrave; al termine: &quot;Speravo di andare pi&ugrave; forte, ma sono tranquillo, &egrave; stata una stagione dura, da una parte sono un p&ograve; triste&quot;. Rossi ha infine spiegato quali sono le piste che gli mancheranno di pi&ugrave;: &quot;Mugello, Barcellona dove ho fatto tante belle gare, poi Assen l&#39;universit&agrave; della moto, e anche Philipp Island&quot;.  Moto3, Portimao: Binder cacciato dal box Leopard e squalificato dalla gara 

Al termine della gara, valentino ha esaltato la splendida vittoria di Pecco Bagnaia, arrivato al terzo successo stagionale. Inoltre, il Dottore ha espresso la sua opinione sull&#39;approdo di Darryn Binder al suo posto l&#39;anno prossimo

MotoGP Algarve, Rossi: &ldquo;Petronas ha dato fiducia a Binder, pensano sia veloce&rdquo;

In una giornata in cui Yamaha si lecca le ferite, vista l&rsquo;assenza delle M1 nella top ten di Portimao, non &egrave; passata inosservata la difficile gara di Franco Morbidelli, ultimo al traguardo. Le difficolt&agrave; di Franco sembravano poter essere di natura fisica, visti i postumi ancora presenti dell&rsquo;operazione al ginocchio, invece no.&nbsp;  &ldquo;Fisicamente ho sofferto meno rispetto a Misano, anche grazie al lavoro fatto con il team per rendere la moto meno fisica, cos&igrave; ho potuto spingere per tutta la gara. Il problema &egrave; stato il mio potenziale troppo basso: non ho avuto la velocit&agrave; che mi aspettavo dopo le prove. L&rsquo;aderenza oggi &egrave; aumentata, il che ha resto pi&ugrave; veloci tutti tranne me&rdquo;  Morbidelli dunque ammette di aver faticato non poco dal punto di vista tecnico, sottolineando di essere ancora in fase di conoscenza della moto.&nbsp;  &ldquo;Sto ancora conoscendo la moto, come testimonia il fatto che a volte accadono ancora cose che non riesco a capire. Al momento sono veloce in alcune situazioni, ma in gara faccio ancora fatica: oggi ho potuto spingere ma sono calato rispetto alle prove, cosa che pu&ograve; succedere quando sei ancora in fase di conoscenza&rdquo;.  Morbidelli: &quot;Magari Binder non sar&agrave; lo stesso in MotoGP&quot;   Ad aiutarlo potrebbe (anzi dovrebbe) essere il suo nuovo capotecnico Patrick Primmer, che dal post Valencia salir&agrave; definitivamente in carica.  &ldquo;Patrick sta gi&agrave; lavorando con noi, &egrave; gi&agrave; al corrente di tutto e sta gi&agrave; dando degli spunti interessanti. Nel primo test post Valencia sar&agrave; gi&agrave; il mio capotecnico&rdquo;.  Per Franco c&rsquo;&egrave; tempo di pensare anche al futuro, con la speranza di essere una delle punte di diamante della pattuglia italiana.  &ldquo;Guardando i risultati di oggi Pecco &egrave; il primo indiziato, e io cercher&ograve; di buttarmi nella lotta. Ci sono anche altri italiani che possono fare bene come Enea e Luca, pi&ugrave; Bez che debutter&agrave; l&rsquo;anno prossimo. Io nel 2022 spero di essere nelle migliori condizioni fisiche e tecniche&rdquo;.  A proposito di italiani Morbidelli non si astiene dal commentare quanto accaduto in Moto3, dicendo la sua anche su una eventuale superlicenza per la MotoGP.  &ldquo;Foggia non meritava quello che gli &egrave; successo, ma la Moto3 &egrave; una categoria matta dove alcuni sono pi&ugrave; matti di altri, e fanno manovre stupide. Diciamo che &egrave; stata una normale manovra matta da Moto3. Non so se andrebbe inserita una superlicenza per la MotoGP: da un lato direi di s&igrave;, ma Quartararo per esempio non credo avrebbe avuto le carte in regola per debuttare quando lo ha fatto, eppure in MotoGP sta facendo molto bene. Magari Binder non sar&agrave; lo stesso in MotoGP&rdquo;.  MotoGP Algarve, Mir confessa: &ldquo;A Misano ho avuto un blackout mentale&rdquo; 

&quot;La maggiore aderenza del tracciato ha permesso a tutti di essere pi&ugrave; rapidi, mentre io sono calato. Fisicamente sto meglio ed ho potuto spingere per tutta la gara, ma &egrave; andata male&quot;

MotoGP Algarve, Morbidelli: &ldquo;Tutti pi&ugrave; veloci rispetto a ieri, tranne me&rdquo;

Gara dopo gara i miglioramenti di Franco Morbidelli sembrano sempre pi&ugrave; evidenti. Il pilota Yamaha &egrave; apparso molto pi&ugrave; a suo agio nelle ultime uscite e la qualifica ha confermato queste sensazioni. L&#39;italo-brasiliano analizza con freddezza la situazione, rimandando alla gara di domani e al round di Valencia, il momento cruciale per capire le reali potenzialit&agrave; relativamente al recupero fisico e al ri-adattamento alla M1.&nbsp;  Guarda la MotoGP live su DAZN. Attiva Ora  La soddisfazione per questo sabato &egrave; evidente: &quot;La giornata di oggi da carica e motivazione&quot;   &quot;Franky&quot; continua nel suo avvicinamento alle posizioni di vertice e fino ad ora, a Portimao, sembra stia ritrovando un buon feeling: &quot;Una giornata come quella di oggi &egrave; importante perch&egrave; da carica e motivazione, non solo a me, ma a tutto il team. Per&ograve; sar&agrave; domani il momento cruciale, in gara capiremo i nostri miglioramenti. Penso ci sia stato comunque un leggero miglioramento dal punto di vista fisico. L&#39;obiettivo &egrave; di continuare a migliorare quando settimana prossima andremo a Valencia&rdquo;.  L&#39;attenzione &egrave; sempre rivolta alla sua condizione fisica: &quot;Quando corri e sei nella bagarre non pensi al fisico o al dolore, dato che sei focalizzato sulla gara. Purtroppo non sono ancora al 100% e questo influisce sulla prestazione. Resto per&ograve; fiducioso, perch&eacute; il mio percorso di recupero sta andando avanti come da programma&quot;.&nbsp;  Nel paddock ha incuriosito il lavoro di Casey Stoner come coach di Bagnaia e Miller, e Morbidelli si &egrave; espresso in merito alla leggenda australiana ma anche al suo attuale coach, Julian Simon: &quot;Io ho gi&agrave; un coach ed &egrave; Julian Simon, mi trovo molto bene con lui anche perch&eacute; ha smesso di correre da poco, quindi ha ancora l&rsquo;occhio del pilota. Avere un coach come Stoner sicuramente &egrave; un qualcosa di straordinario. Casey &egrave; stato uno dei migliori interpreti della MotoGP degli ultimi 15 anni, &egrave; stato al top della MotoGP per tanti anni, ha sicuramente tante cose interessanti da dire&rdquo;.  MotoGP, Rossi: &ldquo;Bagnaia pu&ograve; vincere a Portimao, se sceglie la gomma giusta&rdquo; 

Segnali di miglioramento per Franco Morbidelli che domani partir&agrave; dalla terza fila dopo una buona qualifica. Migliorano le condizioni fisiche del pilota italiano che per tutto il week-end &egrave; apparso in crescita

MotoGP Algarve, Morbidelli: &ldquo;In gara capiremo quanto siamo migliorati&rdquo;

Giornata in crescita per Valentino Rossi che coglie il 16esimo tempo in qualifica, dopo aver trovato un buon feeling con la sua M1. Il pesarese traccia un bilancio tutto sommato positivo e anche il passo in ottica gara sembra preludere ad una corsa come quella di Misano, a ridosso della top ten. La quinta pole di fila di Bagnaia non ha lasciato indifferente il 9 volte iridato che vede nel pilota della Ducati un possibile favorito per la vittoria. Parole positive anche per Luca Marini, in forte miglioramento soprattutto in vista dell&#39;anno prossimo.  Rossi elogia i ragazzi dell&#39;Academy: &quot;Pecco sta guidando meglio di tutti&quot;   L&#39;eredit&agrave; che Valentino Rossi lascer&agrave; dopo il ritiro si sta gi&agrave; intravedendo, i ragazzi della VR46 Academy continuano a migliorare, con il pilota Ducati che &egrave; ormai stabilmente ai vertici della top class. Rossi spinge Pecco con un p&ograve; di ironia, ragguardendolo su come evitare di ripetere lo stesso errore del GP dell&#39;Emilia Romagna che gli cost&ograve; la vittoria: &quot;Bagnaia pu&ograve; vincere domani, ma deve scegliere la gomma giusta. Pecco quest&rsquo;anno &egrave; stato favoloso, sta guidando meglio di tutti insieme a Quartararo, ha fatto 5 pole di fila e la moto va forte&quot;.  Il Dottore &egrave; sicuro dell&#39;andamento del fratello nella prossima stagione: &quot;Luca &egrave; in grande crescita, ha fatto un po&#39; di fatica durante la stagione, forse pi&ugrave; di quello che ci si aspettava, nelle ultime gare per&ograve; si &egrave; messo a posto e sta dimostrando la sua velocit&agrave;, &egrave; un pilota molto veloce e bravo nel giro secco, sta andando forte. Deve migliorare soprattutto nei primi giri ma secondo me l&rsquo;anno prossimo lo vedremo lottare per le posizioni che contano&quot;.  Guarda la MotoGP live su DAZN. Attiva Ora  Il pilota Yamaha partir&agrave; 16&deg;: &quot;Giornata positiva, ho fatto un buon giro&quot;   Il 9 volte iridato non ha superato la Q1, ma la sessione pu&ograve; considerarsi positiva: &quot;Oggi &egrave; andata meglio di ieri, questo sabato &egrave; stato positivo e sono pi&ugrave; competitivo rispetto a ieri, ho migliorato la moto e il feeling con le gomme. In Q1 sono riuscito a fare un buon giro, ho sfruttato il primo giro utile per fare un buon tempo, poi la gomma ha iniziato a scivolare, forse potevo fare un po&#39; di pi&ugrave; ma partire 16esimo &egrave; meglio della qualifica di Misano. Ho guidato bene, sono a meno di un secondo dalla pole, sono felice del feeling con la moto&quot;.   La scelta della gomma sar&agrave; cruciale: &ldquo;Oggi ho montato sia la morbida che la dura, domani la scelta sar&agrave; molto aperta ma penso che la dura sia la scelta migliore e sono contento di questo perch&eacute; andiamo meglio con questa gomma. Proveremo a prendere punti, l&rsquo;obiettivo giusto sar&agrave; la top ten&quot;. Rossi esalta il circuito: &quot;Portimao &egrave; un&rsquo;ottima pista per il motomondiale, ha un ottimo asfalto, personalmente credo che seppur ci sia qualche buca ha un ottimo grip&quot;.  Infine, una considerazione sulle gag dopo le gare, tema in cui Rossi &egrave; stato pioniere, e che non &egrave; escluso che per l&#39;ultima gara di carriera a Valencia non si possa rivedere: &quot;&Egrave; bello che altri piloti mi seguano, sono stato il precursore delle gag, &egrave; bello vederne l&rsquo;evoluzione come Quartararo che ha fatto una cosa pi&ugrave; virtuale, sono contento, &egrave; stato divertente nella mia carriera e questo ha avvicinato un sacco di gente alle moto. A Valencia non so se ci sar&agrave; qualcosa del genere ma non credo&quot;.    GP Algarve, Mir arrabbiato: &ldquo;Marquez mi ha impedito di lottare per la pole 

Sabato in crescendo per il pilota Yamaha che partir&agrave; dalla 16esima casella dopo aver trovato pi&ugrave; feeling con la moto. Per il 9 volte iridato il favorito per la gara &egrave; Pecco Bagnaia

MotoGP, Rossi: &ldquo;Bagnaia pu&ograve; vincere a Portimao, se sceglie la gomma giusta&rdquo;

Le qualifiche del Gran Premio dell&#39;Algarve si sono chiuse con il ventunesimo tempo per Andrea Dovizioso, che seppur non distante dalle prime posizioni come tempo sul giro, &egrave; consapevole del proprio limite e delle difficolt&agrave; che sta incontrando in questa nuova avventura con il team Petronas ed una Yamaha ormai datata.  &ldquo;La posizione in s&eacute; &egrave; terribile, ma nel corso dei turni ho migliorato il feeling in frenata e, tutto sommato, sono riuscito ad avvicinarmi al resto del gruppo&rdquo;, ha raccontato Dovi ai microfoni di Sky Sport. &ldquo;Tuttavia non mi faccio illusioni e so perfettamente che sar&agrave; estremamente complicato recuperare tante posizioni in partenza&rdquo;.  MotoGP, mea culpa Quartararo: &ldquo;Assetto sbagliato, impossibile essere efficace&rdquo;  &ldquo;L&#39;obiettivo &egrave; la zona punti&rdquo;   Pensando alla gara, Andrea ha le idee chiare: &ldquo;Portimao &egrave; una pista particolare e molto tecnica in cui non &egrave; facile superare, ma l&#39;obiettivo &egrave; raggiungere almeno la zona punti. Ci&ograve; che stiamo facendo non basta per stare pi&ugrave; avanti, perci&ograve; stiamo utilizzando ogni weekend per migliorare il feeling in vista dell&#39;anno prossimo. I veri passi in avanti si vedranno nei primi test invernali, mentre per adesso ci stiamo limitando a prendere le misure&rdquo;.  MotoGP Algarve, Miller: &ldquo;Tutti parlano di Bagnaia, ma io sono 5&deg; in campionato&rdquo; 

Andrea ha chiuse le qualfiche con il ventunesimo tempo e non si fa illusioni in vista della gara: &quot;Sar&agrave; difficile rimontare. La zona punti sarebbe gi&agrave; un buon risultato, ma sto faticando pi&ugrave; del previsto&quot;

MotoGP Algarve, Dovizioso: &ldquo;Stiamo migliorando, ma non basta&rdquo;

Per Valentino Rossi si avvicina il momento di dire addio al motomondiale, mancano ormai solo 2 GP e l&#39;ultima gara a Misano ha dato un assaggio di quello che potrebbe succedere a Valencia. Intanto per&ograve;, c&#39;&egrave; da correre il GP dell&#39;Algarve e il &quot;dottore&quot; arriva a questa gara reduce dalla buona prestazione del GP di casa, dove ha concluso in top ten tenendo un buon ritmo. Tuttavia, l&#39;occhio del pilota Yamaha &egrave; in parte gi&agrave; proiettato all&#39;anno prossimo, dove &egrave; ormai certo che correr&agrave; con le auto anche se &egrave; ancora ignoto il campionato.  Si avvicina l&#39;addio alla MotoGP: &quot;&Egrave; un momento molto emozionante, per&ograve; sono ancora un pilota&quot;   Ancora due gare, in cui assaporare sensazioni vissute per 430 volte, per il momento Rossi, per&ograve;, vuole restare concentrato: &quot;&Egrave; un momento molto emozionante, per&ograve; sono ancora un pilota e voglio restare concentrato per fare delle belle gare e fare il massimo qui in Portogallo. A Misano non siamo andati male, mi piacerebbe replicare e fare una bella gara. &Egrave; come le ultime due settimane di scuola, cerco di dare il massimo, stare concentrato sulle gare mi aiuta a non pensare a cosa succeder&agrave; il luned&igrave; dopo la gara di Valencia. La decisione ormai &egrave; stata presa, dopo che ho scelto non mi sono mai pentito, anche se poi bisogner&agrave; vedere dopo, per&ograve; mi sento tranquillo, ormai va bene cos&igrave;&quot;.  L&#39;anno prossimo inizier&agrave; la vita da pilota di auto, anche se restano alcune incognite   Una volta conclusa la stagione, per Valentino Rossi si aprir&agrave; un nuovo capitolo: &quot;L&rsquo;anno prossimo correr&ograve; con le auto Gran Turismo, anche se non so bene ancora in quale campionato, ci sono almeno tre possibili campionati. Inoltre non so con quale macchina garegger&ograve;, anche perch&egrave; devo capire il mio livello. Ho delle buone offerte, per&ograve; &egrave; difficile capire. Se riguardasse le moto sarebbe diverso, perch&egrave; conosco moto, paddock e team come le mie tasche, invece qui &egrave; come aprire un libro nuovo&quot;.&nbsp;  Se la top class ha gi&agrave; decretato il campione del mondo, le classi minori sono in piena lotta: &quot;&Egrave; molto interessante la lotta in Moto2 e Moto3, per tutto il motociclismo. In Moto3 Acosta &egrave; stato impressionante nella prima parte di stagione, mentre nella seconda Foggia &egrave; stato molto veloce, e bravo a recuperare. In Moto2 Fernandez nelle ultime gare &egrave; stato fortissimo ma ha commesso un errore a Misano, non so chi possa vincere, seguir&ograve; il tutto da fan, &egrave; tutto aperto&quot;.  Pedro Acosta, &egrave; lui il nuovo fenomeno mediatico del post-Rossi  &nbsp; 

Il 9 volte iridato si appresta a vivere il penultimo weekend di gara da pilota della MotoGP, buttando l&#39;occhio all&#39;anno prossimo, dove correr&agrave; con le auto

GP Algarve, Rossi vicino al ritiro: &ldquo;Dopo la scelta non mi sono mai pentito&rdquo;

Andrea Dovizioso, atto quarto. Quello di Portimao alle porte sar&agrave; infatti per il forlivese il quarto Gran Premio dal suo ritorno in azione in sella alla Yamaha del team Petronas, che ancora fatica a regalargli soddisfazioni. A dirlo sono i numeri, confermati dalla sensazioni non del tutto positive provate sinora da Andrea.  &ldquo;Arrivo a Portimao dopo due gare diverse. Ad Austin - spiega Dovi - ho fatto degli interessanti passi avanti, mentre a Misano le cose non sono andate come sperato, anche se il fatto di aver guidato solo in gara sull&rsquo;asciutto non ha certamente aiutato un pilota nelle mie condizioni. La M1 2019 soffre in una determinata area, ed in una categoria dal livello cos&igrave; alto come la MotoGP attuale basta poco per faticare. Ad ogni modo non sono preoccupato&rdquo;.  Andrea esplora il concetto relativo alle difficolt&agrave; della M1 2019, confermando al contempo come al momento nemmeno lui sia esente da colpe, non riuscendo a trarre il massimo dalla moto.  &ldquo;L&rsquo;accelerazione &egrave; il primo punto debole, ed in generale l&rsquo;uscita di curva, dato che non ho l&rsquo;aderenza sufficiente per essere delicato quanto vorrei. Facendo una comparazione con la nuova M1 perdo anche in frenata: &egrave; un insieme di piccole cose, che sommate fanno una grande differenza sul cronometro, specie per chi come me non riesce ancora trarre il massimo dalla moto&rdquo;.  Dovizioso: &ldquo;Gajser il mio favorito per il titolo MXGP&rdquo;   Ad ogni modo Dovizioso non perde il sorriso, e sottolinea l&rsquo;utilit&agrave; di queste ultime gare della stagione in termini di esperienza.  &ldquo;Il fatto di guidare la M1 2019 prima della pi&ugrave; recente &egrave; positivo da un lato, visto che poter fare delle comparazioni tra diverse moto &egrave; spesso utile, ma al contempo non &egrave; facile accettare di non essere veloci e stare nelle retrovie, dato che sono in MotoGP per stare davanti. Quando ho deciso di tornare sapevo cosa sarebbe potuto succedere, e continuo a pensare che correre quest&rsquo;anno sia stata la scelta giusta, quindi bisogna guardare tutto questo positivamente. Anche se le cose vanno male, dato che posso capire delle cose che avrei capito l&rsquo;anno prossimo in anticipo&rdquo;.  In chiusura, Andrea indossa i panni dell&rsquo;opinionista, facendo le sue previsioni sia sull&rsquo;esito del weekend sia, soprattutto, sul possibile esito dell&rsquo;accesa lotta per il titolo in MXGP.  &ldquo;La gara del 2020 e la prima del 2021 sono state totalmente diverse, e probabilmente questa lo sar&agrave; altrettanto. Certamente vi saranno delle Ducati e Quartararo davanti, ma a parte ci&ograve; penso che tutti gli altri piloti potranno essere sia al top che in fondo. MXGP? E&rsquo; impossibile predire un vincitore, dato che al momento credo che tutti e tre abbiano la stessa percentuale di vittoria. Herlings forse &egrave; pi&ugrave; veloce, ma se dovessi puntare su qualcuno direi Gajser&rdquo;.  MotoGP Algarve: Bradl confermato al posto di Marquez 

&quot;Ma va fatto, perch&egrave; queste ultime gare della stagione servono per fare esperienza. La M1 2019 soffre in accelerazione ed in generale in uscita: nella MotoGP attuale basta poco per essere in fondo&quot;

MotoGP Algarve, Dovizioso: &ldquo;Non &egrave; facile accettare di non essere veloce&rdquo;

Hanno chiuso rispettivamente decimo e tredicesimo, Valentino Rossi e Andrea Dovizioso a Misano, e ora si affacciano al Gran Premio dell&rsquo;Algarve con nuove motivazioni per il penultimo appuntamento stagionale. Il tracciato di Portimao accoglier&agrave; il pesarese, che vuole concretizzare le buone sensazioni avute ad aprile, e il forlivese prover&agrave; invece la Yamaha per la prima volta sulle montagne russe portoghesi.  Rossi ricorda le buone sensazioni avute   Rossi ammette: &ldquo;Portim&atilde;o &egrave; una pista difficile e ha delle caratteristiche molto particolari, che altri circuiti non hanno&rdquo;. Da aprile, per&ograve;, ha alcuni buoni ricordi che lo fanno partire con una buona dose di ottimismo: &ldquo;La prima delle nostre due gare quest&#39;anno non &egrave; andata male, dato che sono riuscito a entrare in top 10, purtroppo poi sono caduto. L&#39;obiettivo di questo fine settimana &egrave; cercare di fare una buona gara e farci strada verso i primi&rdquo;. Uno zero quello che punter&agrave; a trasformare in qualcosa di buono questo fine settimana che sar&agrave; il suo penultimo di gare: &ldquo;Ho avuto un buon feeling su questa pista, soprattutto domenica, quindi spero di poter essere competitivo e ripetere un buon risultato come abbiamo fatto l&#39;ultima volta a Misano&rdquo;.    Sar&agrave; buona la prima per Dovi?   Dall&rsquo;altra parte del box ci sar&agrave; il &ldquo;Dovi&rdquo; alla sua quarta gara con la moto di Iwata e ha infatti affermato: &ldquo;La pista &egrave; davvero unica e non so come sar&agrave; con la Yamaha M1, soprattutto perch&eacute; stiamo ancora imparando nuovi assetti&rdquo;. Nel box si continua a lavorare duramente in vista della prossima stagione quando s&igrave;, torner&agrave; per fare sul serio: &ldquo;Sono interessato a vedere se possiamo essere pi&ugrave; competitivi, perch&eacute; a Misano non ne abbiamo avuto la possibilit&agrave; con le varie condizioni che abbiamo trovato&rdquo;. Il 35enne punta in alto: &ldquo;Spero di fare un passo avanti e spero che ci siano buone condizioni nelle prove libere, perch&eacute; ne abbiamo bisogno per continuare a fare progressi e per completare pi&ugrave; giri in sella alla moto&rdquo;.  MotoGP, Enea Bastianini: &quot;Inferiorit&agrave; tecnica nel 2022? La vivo come una sfida&quot; 

Dopo il decimo posto di Misano, il Dottore punta a conquistare un altro buon risultato sul tracciato portoghese, dove invece Dovizioso arriver&agrave; per la prima volta con la M1

GP Algarve, Valentino Rossi: &ldquo;Spero di essere competitivo come ad aprile&rdquo;

Il nuovo cambio di sponsor per il team Yamaha satellite al quale dalla prossima stagione far&agrave; sempre capo Razlan Razali ma che diventer&agrave; team With U RNF Racing, nasconde un retroscena. A parlare della rottura con Petronas, in un&#39;intervista a Speedweek.com &egrave; stato lo stesso Razali.  Razali: &ldquo;Non me lo aspettavo&rdquo;   &ldquo;L&#39;uscita di scena di Petronas - ha detto - &egrave; stata una vera sorpresa. Avevamo discusso di un&#39;estensione del contratto alla fine del 2020. Il nostro primo accordo era di tre anni e sarebbe scaduto dopo questa stagione 2021. Avevamo negoziato un nuovo contratto, volevano darci meno soldi&rdquo;. Razali a quella proposta aveva risposto che con meno soldi non sarebbe stato fattibile, chiedendo anche un piccolo aumento di budget. Poi, prima del GP di Stiria, la doccia fredda: &ldquo;Hanno scelto di ritirarsi senza darci l&#39;opportunit&agrave; di discutere di nuovo. Pi&ugrave; in l&agrave; siamo stati informati che a causa della situazione economica legata al Covid e alla difficile situazione instabile con il governo della Malesia, il ritiro era stato confermato&rdquo;.  In Formula 1 niente separazioni...   Razlan Razali ha quindi dovuto ingoiare un boccone molto amaro, anche perch&egrave;, chi segue le quattro ruote, sa bene che Petronas &egrave; uno sponsor di grande spicco in Formula 1. Ambiente che non ha deciso di lasciare e il cui investimento &egrave; di gran lunga maggiore rispetto a quello in MotoGP: &ldquo;Abbiamo detto esattamente la stessa cosa. - ha proseguito - e non si pu&ograve; dire neppure che la decisione sia arrivata per la nostra prestazione. Siamo partiti molto bene con il nostro team MotoGP. Quando Petronas &egrave; entrato in Mercedes nel 2010, ci sono voluti alcuni anni per vedere il successo. Noi abbiamo fatto molto meglio come nuova squadra&rdquo;.  Le conclusioni legate forse ad una donna   Il mistero s&#39;infittisce e Razali ha un&#39;ipotesi tutta sua su una motivazione che potrebbe aver spinto Petronas ad uscire di scena. I suoi rapporti professionali con Datin Anita Azrina Abdul Aziz, capo delle comunicazioni strategiche di Petronas non sono mai stati buoni e il suo ritorno potrebbe aver innescato la bomba: &ldquo;Lei &egrave; entrata a far parte di Petronas nel Motorsport nello stesso momento in cui sono entrato nel circuito di Sepang come CEO nel 2008. Ogni volta che ho dato un suggerimento veniva accantonato. Poi quella persona ha lasciato Petronas e due nuove donne sono subentrate come mie interlocutrici&rdquo;. I rapporti tra Razlan Razali e le due donne erano proficui, poi il ritorno: &ldquo;Loro hanno lasciato Petronas - ha concluso -&nbsp;mentre la donna con cui litigavo &egrave; tornata. Boom!&rdquo;.  MotoGP, Ciabatti e la caduta di Bagnaia a Misano: &ldquo;Cos&igrave; fa male&rdquo; 

Razlan Razali ha parlato di alcune cose che sono accadute in questa stagione e negli anni passati, spiegando come il ritorno dell&#39;ex capo delle comunicazioni strategiche di Petronas, con la quale non andava d&#39;accordo, potrebbe essere stata la causa della separazione

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