SBK Thailandia, libere 2: sigillo Van der Mark

SBK Thailandia, libere 2: sigillo Van der Mark
L’olandese mette alla frusta la sua Honda e ha la meglio su Guintoli. Torres terzo a mezzo secondo. Rea ha un gran passo gara.

Redazione

11.03.2016 ( Aggiornata il 11.03.2016 08:42 )

di Federico Porrozzi Dopo aver preso le “misure” alla pista thailandese, i piloti della Superbike hanno iniziato a fare sul serio sin dai primi minuti della seconda sessione di libere. FINITI I GIOCHI - A partire forte è stato Chaz Davies (Ducati), che dopo una prima ora così così è risalito subito al quarto posto. Meglio di lui, qualche minuto dopo, fa Alex Lowes (Yamaha), addirittura secondo mentre Sykes e Rea fanno segnare tempi fotocopia e si portano entrambi nella top five. Davies è in “palla” e dopo dieci minuti è il primo ad abbattere il muro del minuto e 36. Con Sykes che gli si avvicina ad un decimo, a 45 minuti dal termine sono cinque i piloti britannici nelle prime cinque posizioni provvisorie. CHE KAWA! - Buone notizie per i colori azzurri, perché risalgono sia le due BMW del Team Althea (entrambe in zona top ten) sia Davide Giugliano, nono con la Ducati ma dopo 20 minuti è ancora il duo Kawasaki a dare spettacolo: Sykes e Rea si scambiano più volte la prima posizione e prima di rientrare al box per cambiare gomma è Sykes a stabilire il nuovo limite: 1’35”406. Rea? A due centesimi di secondo… HONDA, YAMAHA E BMW NON CI STANNO - Prima dell’ormai classico finale incandescente a “spaccare” il dominio britannico sono Van der Mark (Honda) e Guintoli (Yamaha): terzo l’olandese e quinto il francese, che nel giro successivo fa segnare il miglior intertempo al primo split ma poi commette un errore. Arriva poi anche il tedesco Reiterberger (BMW), che si piazza quarto a tre decimi da Sykes. LA CARICA DEL CAMPIONE - Rea suona la carica a venti minuti dalla bandiera a scacchi, migliorando quanto basta il tempo di Sykes: 1’35”404 per il nordirlandese, che si porta in testa per soli due millesimi di secondo. Poi si migliora ancora di cinque centesimi, poi ancora di nove… Il passo è da brivido, Jonathan è l’unico del gruppo in grado di girare sul 35 basso e sembra che voglia sfiancare la resistenza di Sykes, già “provato” dalla vittoria iridata del compagno di squadra al primo anno di Kawasaki. HONDA AL TOP - Le gomme morbide “scendono in pista” a dieci minuti dalla fine del turno. Le utilizzano bene prima Guintoli e Van der Mark, quest’ultimo autore di un tempo stratosferico: 1’34”770, primo posto e mezzo secondo di vantaggio proprio sul francese. Sono loro due a giocarsi la vetta fino alla fine, quando la spuntano la Honda e Van der Mark, capaci di limare ancora il miglior tempo con 1’34”629. La R1 di Guintoli si ferma a un decimo di secondo mentre in terza piazza spunta un competitivo Jordi Torres, in sella alla BMW Althea. Seguono Lowes, Rea, Hayden, Sykes, Giugliano e Reiterberger.

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