SBK Aragon: duello Kawasaki-Ducati?

SBK Aragon: duello Kawasaki-Ducati?
L’anno scorso, in Spagna, Rea e Davies si spartirono vittoria e secondo posto. Andarono forte anche Aprilia e BMW ma quest’anno ci saranno anche un’Honda ritrovata e la nuova Yamaha

Redazione

29.03.2016 ( Aggiornata il 29.03.2016 16:09 )

di Federico Porrozzi Ad analizzare i risultati delle due manche corse ad Aragon nel 2015, non sembrano esserci troppi dubbi su quali piloti e moto saranno protagoniste nel prossimo week-end di Aragon, teatro della terza tappa stagionale del mondiale Superbike. SFIDA A 3? - Jonathan Rea, su Kawasaki e Chaz Davies, su Ducati, si spartirono una vittoria e un secondo posto a testa al termine di due sfide decise (soprattutto la prima) nelle ultime tornate. Quest’anno potrebbero essere ancora loro, insieme ad un Tom Sykes rinfrancato dalla vittoria di gara-2 in Thailandia (solo un podio per lui ad Aragon nel 2015), i dominatori delle due manche spagnole. Vero è che, a Buriram, ad infiammare spalti e appassionati a casa sono bastate le “scintille” tra i due portacolori Kawasaki (e, a fasi alterne, l’alfiere Ducati e la Honda di Van der Mark) ma è vero anche che dietro di loro c’è stato il vuoto. Riusciranno gli altri rivali a correre da protagonisti ad Aragon? RSV4 “CALDA” AD ARAGON - Aprilia, nel 2015, andò molto bene su questo circuito: Haslam partì dalla pole e conquistò un podio e un terzo posto mentre Torres fu quarto e quinto. Dopo le prestazioni da top ten (anche se lontane dai primi, cronometro alla mano) di Alex De Angelis e soprattutto del rookie Lorenzo Savadori, sarà interessante seguire le gare spagnole delle due RSV4, speriamo graficamente “definitive”, del Team Iodaracing. BMW, ANCORA PIU’ SU? - Anche BMW non andò male nel 2015. Ayrton Badovini scattò dalla seconda fila ma poi rimediò uno “zero” in gara1 e un nono posto nella seconda manche. Quest’anno, dopo una partenza così così a Phillip Island, Althea ha centrato risultati importanti in Thailandia e arriverà ad Aragon con obiettivi da top five sia con Reiterberger che con Torres. CBR: CONTINUERA’ A SORPRENDERE? - Punti interrogativi saranno Honda, Yamaha e Giugliano. La CBR non brillò l’anno scorso ma c’è da considerare che non aveva ancora fatto la “cura” che le ha permesso in queste prime due gare del 2016 di rivelarsi “sorpresa assoluta” con i quattro podi dell’olandesino Van der Mark e le buone prestazioni di Nicky Hayden. A Aragon, le Honda hanno girato in occasione dei test invernali, con tempi poco lontani dalle inavvicinabili Kawasaki. R1, I DATI CI SONO - Yamaha, invece, non c’era proprio e ad Aragon nel 2015 ma la nuova R1 ha già debuttato su quel circuito proprio negli ultimi test prima del nuovo anno: oltre 200 giri per Guintoli e Lowes, utili per la messa a punto in vista delle prime gare del 2016. Quello che arriverà sarà uno dei pochi week-end in cui al box Yamaha avranno dei riferimenti ed uno “storico”… che la R1 sia pronta per il primo podio della nuova era? GIUGLIANO, MANO TESA AD ARAGON - Più “spinosa” la questione-Giugliano: il romano, alfiere Ducati Aruba, nel 2015 saltò Aragon a causa del brutto infortunio alle vertebre ma nei tre anni precedenti, in cui si è presentato al via con Ducati e Aprilia, il migliore dei sei risultati fu un quarto posto. Per Davide è arrivato il tempo di fare “pace” con Aragon, riscattando anche la sfortunata prova thailandese.

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