SBK Aragon, Superpole: record Sykes ma che Yamaha!

di Federico Porrozzi Il re è lui. E Jonathan Rea deve iniziare a preoccuparsi. Tom Sykes ha mandato un segnale forte al compagno-rivale e anche a Chaz Davies in occasione della Superpole che ha stabilito la griglia di partenza. IN TRE PER LA VETTA - Dopo la Superpole1, che ha fatto entrare tra i migliori dodici lo spagnolo Torres su BMW Althea e Sylvain Guintoli su Yamaha Pata, i più forti si sono scatenati in un quarto d’ora di vero show. Prima Davies, poi un Guintoli sempre più a suo agio sulla R1 e su questa pista si sono scambiati le posizioni di vertice fino a quando, a pochi secondi dalla fine, non è arrivato lui. PADRONE ASSOLUTO - E’ il re delle prove, il pilota più forte sul giro singolo e anche oggi ha dato una bella dimostrazione di forza agli avversari: Tom Sykes ha stabilito il nuovo record della pista sulla sua Kawasaki (1’49”374, al primo split era “sotto” addirittura di quasi un secondo rispetto al miglior tempo). Dopo la vittoria in Thailandia, un altro messaggio chiaro e forte al campione del mondo e leader della classifica, Jonathan Rea. YAMAHA, E’ IL MOMENTO? - Il compagno di squadra di Sykes si è fermato al quinto posto, a sei decimi dal rivale e dietro a tre piloti da tenere in grande considerazione per il podio. Ovvero Guintoli e Lowes, che con le sue Yamaha dimostratesi “super” sono stati gli unici ad avvicinare il tempo di Sykes (a due decimi) e sembrano davvero pronti per il primo podio della stagione. LE ROSSE CI SONO - Veloce anche Chaz Davies, con la Ducati Aruba.it, piuttosto costante sul passo gara e pronto a giocarsi la vittoria. Proprio sul ritmo gara dovrà lavorare in queste poche ore Davide Giugliano: l’italiano, compagno di squadra di Davies, è sesto e sul giro secco si è difeso ma non sembra avere il passo degli altri sul long run. VDM CRASH - Buone le Superpole di Camier su MV Agusta e Torres su BMW Althea, settimo e ottavo davanti a Fores, alle due Honda di Hayden e Van der Mark (caduto in uscita di curva senza conseguenze) un po’ sottotono rispetto alle prove libere e all’altro azzurro Lorenzo Savadori, buon 12esimo con l’Aprilia IodaRacing.