A differenza di gara-1, nella manche di oggi
Jonathan Rea si è dovuto piegare alla superiorità del suo compagno di squadra Sykes per il secondo posto. In realtà, come ha spiegato lo stesso Rea ai microfoni di Mediaset, a togliergli la possibilità di giocarsi il secondo gradino del podio fino all’ultimo metro è stato un problema al motore della sua Kawasaki, a causa del quale è arrivato “lungo” alla staccata in fondo al rettilineo, perdendo metri preziosi nei confronti del compagno-rivale.
“Ho avuto un problema con il motore in rettilineo ed è stato frustrante, perché so che avrei potuto lottare con Tom fino all’ultima curva. Davies? Adesso è di un’altra dimensione e credo proprio che dovremo fare tesoro di questa esperienza negativa per farci trovare pronti al prossimo appuntamento”.
F.P.