Siamo stati a Honda Racing Thanks Day 2018

Siamo stati a Honda Racing Thanks Day 2018

Alla festa della Casa dell'Ala sul circuito di Motegi, presenti tutte le stelle del firmamento Honda. Grandi protagonisti, il pubblico e la passione per i motori

11.12.2018 17:34

Sono pochissimi gli eventi al mondo che permettono di immergersi così a fondo nel DNA di un marchio. Molto sentito dal pubblico locale e poco noto all’estero, Honda Racing Thanks Day si tiene ogni anno in Giappone, sul Twin Ring di Motegi, al termine della stagione di gare. Un appuntamento dedicato al popolo dei motori, in cui le stelle del motorsport marcato Honda incontrano gli appassionati di tutte le età (tante le famiglie con bambini presenti), durante una coinvolgente giornata in pista, tra sfide a 2 e 4 ruote, momenti di festa, colore, motociclette di ogni genere.
Un’atmosfera coinvolgente che - presenti alla kermesse - ci ha rapiti fin dal parcheggio del circuito, dove modelli rari e customizzazioni di ogni genere e ordine di stravaganza hanno reso l’aria immediatamente frizzante.

ARIGATO DANI PEDROSA - Quest’anno, per le moto, assente il neo Campione del Mondo Marc Marquez per via dell’operazione alla spalla, e assente anche il neo acquisto Jorge Lorenzo (per motivi contrattuali che lo legano a Ducati fino a fine 2018), grande protagonista a Honda Racing Thanks Day è stato Daniel Pedrosa: il pilota spagnolo, dopo 17 anni di devozione ai colori HRC, ha detto infatti addio a quella che era oramai una vera e propria famiglia, per intraprendere una nuova avventura da collaudatore in KTM. Calorosissimo, nei suoi confronti, è stato l’affetto del popolo Honda, che lo ha salutato durante il momento celebrativo “Arigato Dani Pedrosa”. Altri personaggi delle due ruote presenti a Motegi, tra i tanti, sono stati Toni Bou, pluricampione mondiale di trial, e il giovane Takaaki Nakagami, di recente autore di una sessione di test scoppiettante a Jerez, dove ha conquistato il best crono con la Honda LCR. Per le auto, invece, tra le presenze più importanti, Jenson Button, vincitore quest’anno delcampionato Super GT con la Honda NSX e il pilota di Formula 1 Pierre Gasly.

TUTTE LE HONDA DEI SOGNI - Imperdibile, per chi raggiunge il Twin Ring, una visita alla Collection Hall, vero e proprio tempio del motociclismo all’interno dell’area del circuito di Motegi. E’ qui che Honda custodisce gelosamente i suoi gioielli di famiglia, alcuni dei quali hanno scritto la storia delle due e delle quattro ruote. Una passeggiata tra le sale, a caccia di diamanti preziosi, è come una camminata nel tempo che fa battere forte il cuore: dalla Honda CB 750 alla NR750 a pistoni ovali, solo per citarne alcune, difficile trattenere l’emozione. Per non parlare dei mezzi che negli anni hanno trionfano nei più importanti campionati del mondo: dalle moto di Valentino Rossi, alla 500 di Doohan, passando per moto iconiche come la RC166, la 250 a sei cilindri.

Per gli appassionati di tecnologia, invece, da non mancare le dimostrazioni di Asimo e Uni Cab: il primo rappresenta lo stato dell’arte nella ricerca robotica della Casa giapponese; il secondo è un evolutissimo sistema di mobilità che sfida le leggi della fisica e tratteggia scenari interessanti per il futuro. Ve li mostriamo nei due video che seguono.

DI TUTTO, DI PIÙ - Honda Racing Thanks Day nasce soprattutto come grande festa per il pubblico e nelle aree dedicate non mancano attività rivolte ad appassionati di tutte le età. Dai kart, ai workshop di modellismo, all’oggettistica di vario genere dedicata al mondo dei motori, compreso quello delle elaborazioni. Tutto questo, mentre in circuito i piloti si sfidano in eccitanti gare, come quelle che hanno visto impegnato Daniel Pedrosa, prima sui pimpatissimi Super Cub e poco dopo in sella alle RC213V-S. I piloti auto, invece, hanno dato spettacolo con Super Formula e Super GT, ma anche in una combattuta gara di kart.

RUGGITI DI PASSIONE - Ad alzare al massimo il tasso di eccitazione, ci hanno pensato poi i rombi delle creature in pista, che hanno diffuso ovunque l’adrenalinica melodia dell’universo racing targato Honda. Quello di oggi e quello del passato: da brividi, il sound della Honda RA 301 del 1967 di John Surtees nelle mani dell’asso del volante Jenson Button, per non parlare della voce graffiante della McLaren Honda MP4/6 di Gerhard Berger; il tutto mescolato ai profondi ruggiti dei prototipi della MotoGP.

MOMENTO CLOU DELLA GIORNATA, la suggestiva “parata” dei piloti delle varie discipline davanti alla tribuna di Motegi gremita di gente. Veri beniamini acclamati come eroi dal proprio pubblico.

Un’esperienza incredibile, Honda Racing Thanks Day, un colpo d'occhio privilegiato, dal di dentro, su uno dei marchi motociclistici più importanti al mondo. La trasferta è impegnativa ma se vi capita, fateci un pensierino... ne vale la pena.

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