Valencia e il fair play dell'ultimo minuto

Valencia e il fair play dell'ultimo minuto
La tensione pervade il paddock di Valencia alla vigilia dell'ultimo week end della stagione, nervosi i piloti, l'ambiente e il sistema.

Redazione

05.11.2015 ( Aggiornata il 05.11.2015 19:28 )

Con una situazione non certo facile, il mondiale si avvia verso la fine in un'atmosfera surreale. Valencia brulica nei suoi preparativi per il suo ultimo atto del 2015 in una elettricità palpabile. Il giovedì è trascorso in un gioco dei 4 cantoni tra le ospitalità di Yamaha e Honda, rincorse da una massa di giornalisti mai visti in questa stagione. L'attenzione che si è sviluppata in queste settimane sulla vicenda Marquez-Rossi-Lorenzo ha svegliato le redazioni anche più restie nei confronti delle moto. In tutta questa attenzione mediatica, è stata cancellata la consueta conferenza stampa di presentazione del Gp, a vantaggio di una riunione della commissione permanente GP che ha coinvolto i piloti della MotoGp e i politici del mondiale come Carmelo Ezpeleta della Dorna, Vito Ippolito Presidente FIM e la Direzione di Gara. Le parole che sono state rivolte a tutti i ragazzi della MotoGP (ma potevano benissimo essere destinate solo a 3 riders) hanno cercato di raffreddare gli animi, mettendo bene in chiaro i valori del motociclismo e dello sport. Pare un po' tardi, ma è stato fatto solo ora. In effetti si è arrivato alla "MotoGP Clash", come la chiamano i media anglofoni, proprio per un certo immobilismo decisionale, che a "buoi scappati" si è cercato di ripristinare in extremis. Nel frattempo, in queste settimane che hanno preceduto Valencia, è successo di tutto, compresa una lotta fratricida tentata tra Lorenzo e Rossi, le Iene che hanno fatto irruzione da Marquez e vari appelli al tribunale del riesame sportivo. Il risultato immediato è stato devastante, con sponsor sempre più inquietati dagli accadimenti degli ultimi tempi che hanno minacciato la loro uscita di scena (Repsol) o l'hanno addirittura fatto (Sector). Il fair play che si è invocato oggi ha creato l'unico effetto che non doveva; quella di censurare i piloti che hanno più volte affermato la formula comune espressa da Marquez, Lorenzo e Rossi, "di queste cose ci hanno detto di non parlare", mentre davanti a loro, come plausibile la folla di giornalisti mandati a Valencia da tutto il mondo, proprio della gran bagarre che è seguita ai fatti di Sepang voleva parlare. Solo il week end di gara che sta per iniziare ci dirà se questo fair play sarà rispettato. Comunque vada, però, questo rimarrà il mondiale delle domande non risposte e dei nervi scoperti. 

Luca Bologna

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