Motosprint: la rivoluzione dopo 40 anni di storia

Motosprint: la rivoluzione dopo 40 anni di storia

Presentata a Milano la nuova “veste” del settimanale dedicato al mondo racing a due ruote

 

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10.11.2016 15:18

MILANO - Motosprint, il settimanale che da sempre è sinonimo di racing a due ruote, in Italia e nel mondo, si rinnova completamente. Negli anni ci sono stati degli aggiornamenti e oggi, dopo quaranta anni di storia, è arrivato il momento della rivoluzione, raccontata in concomitanza dell’EICMA di Milano, in una location esclusiva, la segheria di Carlo e Camilla. La più importante fiera del motociclismo è in Italia, come è in Italia il più importante giornale del mondo che si occupa di MotoGP, di SBK, di cross, di enduro di trial e di qualsiasi disciplina legata alle corse, dove Motosprint ha inviati, amici, estimatori. Motosprint, prima ancora di essere una rivista settimanale, è un brand, amato dai piloti e da tutte quelle persone che vivono nel pianeta moto.

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Il nuovo Motosprint è stato progettato per affrontare una sfida che negli anni passati non era stata presa in considerazione, perché il mondo era diverso, lontano dalla rivoluzione digitale che stiamo vivendo. Internet ha cambiato la vita delle persone e soprattutto il modo in cui le persone leggono e cercano le novità. L’idea che sta alla base del nuovo Motosprint è prendere coscienza del fatto che la rete gestisce e divulga le notizie. Per questo motivo le pubblicazioni cartacee devono evolversi e per questo motivo la Conti Editore ha deciso di realizzare un prodotto di alta qualità, che punterà sugli approfondimenti, sui racconti, sulle inchieste, sulle interviste, sui commenti e sulle immagini. 

Già, l’immagine, che sul nuovo Motosprint torna grande protagonista. L’immagine, che da sola, anche con un breve testo, o addirittura senza testo, è notizia. Enrico Borghi, il direttore che ha deciso di cambiare Motosprint, ha dichiarato che “dobbiamo fare vedere e raccontare tutto quello che lo smartphone non può mostrare e spiegare. In sostanza, tutto quello che in un cellulare sta stretto dobbiamo farlo noi. Non solo. Dobbiamo stare vicini a quelli che vanno in moto. Motosprint deve diventare un veicolo che trasporta idee, il salotto buono del Motociclismo, aperto a coloro che amano la moto. Motosprint deve raccogliere la passione che ancora c’è nel pianeta due ruote. Perché la passione c’era, c’è e ci sarà sempre, in quanto la moto è sinonimo di emozione”.

Motosprint è cambiato perché internet è stato un terremoto nel settore dell’editoria, dove il concetto di giornali sta cambiando. Il web ha snaturato i quotidiani, che hanno invaso il territorio dei periodici, i quali, a loro volta, devono modificare la loro essenza. I settimanali, di cui Motosprint è il massimo esponente, devono continuare a garantire un’informazione dagli elevati standard qualitativi, divulgandola con la stessa rapidità a cui i lettori sono abituati. Ciò che è cambiato è il significato di elevati standard qualitativi, tali solo quando si riesce ad andare oltre la notizia, a spiegare cosa c’è oltre l’apparenza.

La nuova grafica di Motosprint è il contenitore di servizi inediti, che velocemente rivoluzioneranno il giornale. La Conti Editore, con Enrico Borghi, ha costruito una moto nuova, che adesso dovrà essere sviluppata. Ora iniziano i test invernali, al termine dei quali il nuovo Motosprint sarà pronto ad affrontare la nuova stagione agonistica.

Nel nuovo Motosprint il settore della produzione di serie sarà trattato come lo sport. In sostanza il prodotto acquisterà il valore che merita, senza ovviamente dimenticare il DNA di Motosprint, ovvero le corse. Si percepirà un cambio di ritmo della rivista, perché la gente si è abituata a leggere poco e velocemente. Per questo gli articoli più lunghi saranno seguiti da pezzi più corti ma non per questo banali; così come gli articoli più complessi si alterneranno a pezzi più “leggeri”. Infine, Motosprint si avvicinerà alle donne, perché la passione per le due ruote è qualcosa che appartiene a tutti. Quella passione che il web disperde un po’ consumandola in fretta.

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