La vita a tutto gas di un meccanico

La vita a tutto gas di un meccanico

Ktm ha voluto rendere omaggio a chi sta “dietro le quinte” della Motogp intervistando il capo tecnico di Pol Espargarò

06.10.2017 11:15

Moto sempre perfette (o quasi), piloti che nei fine-settimana di gara cercano di dare il massimo, circuiti all'avanguardia, tifosi pronti a scatenarsi: il mondo della MotoGP racchiude tutto questo e non solo. C'è una categoria, infatti, che molto spesso passa in secondo piano ma che invece, un po' come un iceberg, di cui siamo portati a guardare solo ciò che emerge, ha grande importanza anche se invisibile. Parlo del fantastico mondo di meccanici, ingegneri e addetti ai lavori in generale, che si muovono all'interno del paddock come tante formichine silenziose, ma che invece sono coloro che “danno vita” alla moto.

RIFLETTORI ACCESI SUI BOX - KTM, nel suo corporate blog, ha voluto intervistare il capo tecnico di Pol Espargarò, Christophe Leonce, per fargli raccontare come è la vita di un meccanico che lavora nel mondo delle corse a due ruote e quindi opera all'interno dei box. “Puoi vivere in questo mondo solo se hai passione e ti piace – spiega Leonce – è veramente dura, siamo spesso in un ciclo di hotel-circuito-moto, e se decidi di lavorare in questo mondo per molti anni hai bisogno di molta pazienza”. Un mestiere che, per tanti spettatori, può sembrare scontato in quanto si guarda sempre al binomio pilota-moto, senza mai pensare a ciò che c'è dietro; ma quella del meccanico è una vita non facile.

IL RACCONTO DI CHRISTOPHE LEONCE – A questo punto la curiosità più grande è di scoprire un fine settimana tipo di un meccanico di Motogp: “arriviamo in circuito il mercoledì mattina presto spiega il Capo tecnico KTMe iniziamo a costruire il box fino all'ora di pranzo, poi nel pomeriggio cominciamo le moto. Una delle due moto a disposizione sarà completamente spogliata, pulita, controllata e aggiornata con nuove parti. Seguiamo un foglio di prova per la costruzione e prima di iniziare a montarla il giovedì, Jenny, nostro ingegnere dei dati, controlla tutti i sensori. L'accendiamo e poi controlliamo di nuovo tutto. Venerdì, sabato e domenica il lavoro è sempre il solito: partenza e controllo della moto. Tutto deve essere a posto, i sensori, le parti elettroniche, il freno e la frizione. Mezz'ora prima delle prove libere riempiamo la moto con il combustibile ma lasciamo i pneumatici da trasporto, in quanto le gomme da gara rimangono nel retro del box con le termocoperte. Infine, controlliamo il sistema informatico, montiamo su le gomme per la gara e la moto è pronta a partire”.

MOMENTI DI STRESS E DI BARZELLETTE - “I momenti più stressanti continua Christophe Leonce - sono sicuramente quelli delle libere e delle qualifiche perchè non si vuole sbagliare e bisogna essere intelligenti e attenti su tutto ciò che può accadere e il bello è che devi essere pronto a tutto, prima ancora che accada! Quando mandi i ragazzi in pista dovresti aver eliminato qualsiasi problema grazie ai controlli, ma non puoi mai ridurre il rischio a zero, non puoi avere proprio tutto sotto controllo”.
Ma a proposito di piloti, come sarà lavorare con loro e nello specifico con Pol Espargarò? “Pol è un pilota giovane – conclude Leonce – ma sembra che non senta troppo la tensione, riesce ad eliminarla con semplici barzellette e con il sorriso ed è veramente piacevole avere questo nel box. Ho avuto dei piloti che entravano nel box completamente seri e senza parlare con nessuno, quindi per me è una grande differenza ed è bello lavorare con Pol”.

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