Dall'Igna: “Non credo sia dissacrante paragonare Dovizioso a Stoner”

Dall'Igna: “Non credo sia dissacrante paragonare Dovizioso a Stoner”

Gigi Dall'Igna felicissimo per la vittoria di Motegi da parte di Dovizioso risponde ai microfoni di Sky

16.10.2017 16:49

Pensi che sia possibile fare un paragone tra Casey Stoner e Andrea Dovizioso?” Un confronto un po' azzardato, certo, ma che Gigi Dall'Igna, intervistato dai microfoni di Sky, non si è sottratto dal fare. Una volta sotto al podio, il top manager di Ducati Corse è apparso visibilmente commosso per il risultato ottenuto dal Dovi sotto la pioggia battente di Motegi. Un'impresa, che in Ducati segnerà un altro tassello di storia, come i tanti registrati dal pilota australiano Casey Stoner in sella alla Rossa di Borgo Panigale.

DUCATI DI NUOVO IN VETTA – In questo 2017, un italiano molto conosciuto ma rimasto sempre un po' nell'ombra, sta riuscendo nell'impresa di riscrivere una bellissima storia che tutti,si augurano possa rimanere negli annuari per molto tempo. "Questa, fino adessodice Dall'Igna ai microfoni di Sky - è la vittoria più importante della stagione, perché avviene a tre gare dalla fine e quindi i punti sono fondamentali in ottica campionato. Poi, vincere a Motegi è qualcosa di incredibile, è la casa della Honda, qui loro provano tantissimo. Io conservo ancora i pistoni dei miei piloti che hanno trionfato qui in 125 e 250. C'ho creduto, mi sembrava che Dovi facesse delle traiettorie non ottimali, quindi mi aspettavo un attacco in quel punto dove effettivamente poi è avvenuto”.

DOVIZIOSO COME STONER – Quindi la fatidica domanda buttata là da Guido Meda durante la diretta tv di domenica al boss Ducati: “Pensi che sia dissacrante paragonare Dovizioso a Stoner?”. Risponde Dall'Igna: “Non credo che sia dissacrante paragonare Andrea a Casey Stoner. Dovi in questo momento è in splendida forma, sta facendo delle cose fantastiche sia dal punto di vista dell’intelligenza che ci mette quando è sopra la moto, sia nell’istintività, nella cattiveria, nell’aggressività che ci mette nelle fasi che servono". Poi una riflessione sugli aspetti della Ducati che, a quanto pare, sono sempre più in netta crescita: “per stimolare i miei ragazzi dico loro che c'è ancora tanto lavoro da fare per raggiungere gli altri, ma va riconosciuto che stiamo facendo bene anche su tracciati diversi tra loro. Non so se questo significa che siamo al livello dei nostri rivali però a quanto pare ce la stiamo giocando con loro e questo fa molto piacere”.

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