MotoGP, Dovizioso guasterà la festa di Marquez?

MotoGP, Dovizioso guasterà la festa di Marquez?

Motegi è un tracciato di proprietà dell'HRC ma ha spesso e volentieri favorito la Ducati: dal tripudio di Stoner al duello vinto da Dovi contro Marc sotto la pioggia. Domenica il bis?

15.10.2018 17:16

Cinque vittorie in quindici stagioni rappresentano un ruolino di marcia importante, ma se si considera che in mezzo ci sono i quasi sei anni di digiuno su tutte le piste (tra fine 2010 e metà 2016), allora il dato diventa ancora più emblematico. Formalmente, il Twin Ring di Motegi è casa dell'HRC, proprietaria del tracciato che da 20 anni ospita il Motomondiale. Ma nella sostanza, il GP Giappone del post-Suzuka è diventato un appuntamento griffato Ducati. Merito del layout “stop and go” di Motegi, con frenate secche e accelerazioni dalle basse velocità, caratteristiche ideali per la moto bolognese. Che domenica cercherà un altro colpaccio “in trasferta” anche per rinviare la festa iridata di Marc Marquez.

Il trionfo: sono due i giorni da incorniciare per la Casa di Borgo Panigale. Il primo è legato all'edizione 2007, quando Loris Capirossi vinse per la terza volta consecutiva a Motegi, ma in quell'occasione la festa fu per il sesto classificato, Casey Stoner. Nella domenica del peggior piazzamento stagionale, infatti, l'australiano festeggiò il primo titolo iridato, dopo un'annata dominata in lungo e in largo grazie all'incredibile affiatamento che Stoner seppe costruire con la Desmosedici. La soddisfazione personale a Motegi, poi, Stoner se la sarebbe presa nel 2010: fu quasi un regalo d'addio, visto che si trattò del penultimo successo sulla Rossa, anche se in realtà in quel GP l'attenzione fu catturata dal duello fratricida in casa Yamaha tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, anche a suon di sportellate. 

Casey Stoner precede Andrea Dovizioso nel GP del 2010. Il forlivese ha ricevuto la lunga eredità dell'australiano.  

Il guastafeste: l'altra giornata d'oro della Ducati risale ovviamente a dodici mesi fa, quando sotto il diluvio Andrea Dovizioso diede vita a un giro finale da tramandare ai posteri, con due sorpassi da brividi su Marc Marquez. Il primo in fondo al rettilineo in discesa, il secondo fu all'uscita dell'ultima variante, dopo il tentativo disperato dello spagnolo di aggiudicarsi il duello con una manovra al limite all'interno della chicane. Come aveva fatto in Austria (e come avrebbe rifatto in Qatar a inizio 2018) Dovizioso lasciò passare Marquez per mantenere una traiettoria pulita e poi sfruttare in uscita lo spunto della sua Ducati. Domenica, Dovizioso cercherà il bis con l'obiettivo di rimandare la festa di Marquez, a cui basterà precedere il ducatista per conquistare il quinto Mondiale in sei anni di MotoGP. E considerando che Andrea viene da cinque podi consecutivi – sequenza record per il forlivese – e che la Ducati vive il miglior momento a livello tecnico dell'era Dall'Igna, la missione è quantomai possibile. 

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