MotoGP Brno, Marquez implacabile fa 50

MotoGP Brno, Marquez implacabile fa 50

Il campione del Mondo vince ancora e fa cifra tonda in top class, stroncando alla distanza la resistenza di Dovizioso e Miller, che lo affiancano sul podio

Redazione

04.08.2019 ( Aggiornata il 04.08.2019 15:27 )

Bagnato o asciutto, o persino condizioni miste, le cose non cambiano: Marc Marquez resta il Re della MotoGP a Brno, dove il campione del Mondo riparte da dove aveva lasciato prima della pausa estiva. Dopo l’incredibile pole sul bagnato con le slick, con cui ha eguagliato Mick Doohan a quota 58, Marc guida il GP di Repubblica Ceca dal primo all’ultimo metro, e ottiene un altro grande numero: il 50° successo in top class e il 76° nel Mondiale, numero quest'ultimo con cui eguaglia il leggendario Mike Hailwood. Un trionfo ottenuto stroncando alla distanza la resistenza di Andrea Dovizioso e Jack Miller, che lo accompagnano sul podio. E nel Mondiale, Dovi scende a -63: pensare che il sesto titolo in sette anni di MotoGP di Marc sia vicino è persino riduttivo.

RITARDO. Il pathos è soltanto al via, quando una spruzzata di pioggia bagna soltanto il rettilineo e la prima curva, mentre il resto della pista è asciutto. Valentino Rossi, dopo il sighting lap, va a parlare con Carmelo Ezpeleta e Loris Capirossi e l’idea saggia, supportata da vari piloti (non Miller, però) è quella di posticipare il via per avere una pista uniforme. «Arrivare alla prima curva tutti assieme con le slick sul bagnato è troppo pericoloso» ammonisce Rossi.

BRIVIDO. La gara parte con quasi 40’ di ritardo e sull’asciutto, ed è un GP senza troppi squilli. Marquez subito davanti, tallonato da Dovizioso, Miller e Alex Rins, ma presto il pilota della Suzuki supera l’australiano e insidia Dovi. Staccati, alle loro spalle, Pol Espargaro, Valentino Rossi e Cal Crutchlow. Il Dottore supera il pilota KTM ma entrambi vengono poi scavalcati dall’inglese. Poco male, con il suo sesto posto il quarantenne è il miglior pilota Yamaha, con Maverick Vinales naufragato al via (decimo) e con Fabio Quartararo mai con i big (settimo), mentre Franco Morbidelli cade alla terza curva dopo una toccata con Johann Zarco, e trascina con sé a terra Joan Mir. Deluso anche Danilo Petrucci, ottavo alle spalle di Quartararo. Il quartetto di testa rimane compatto per metà gara, quando il drop delle gomme lo avvertono tutti tranne che Marquez, costante sotto l’1’58” nonostante una chiusura d’anteriore che fa correre un brivido, l’unico, sulla schiena del campione. Dovizioso regge in seconda posizione, mentre nella corsa per il terzo posto, Miller supera Rins nel penultimo giro. Un bel podio, il secondo della stagione, con cui l’australiano rafforza il proprio status in vista del rinnovo con Ducati-Pramac. 

 

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