MotoGP Gran Bretagna: l’analisi di Brembo

MotoGP Gran Bretagna: l’analisi di Brembo

La frenata più impegnativa è alla curva Stowe: si passa da 326 a 125 km/h, con una decelerazione di 201 km/h

 

FLG

24.08.2019 ( Aggiornata il 24.08.2019 18:08 )

Nell’ultimo weekend di agosto la MotoGP torna sulla pista di Silverstone per il dodicesimo appuntamento stagionale.

IL CIRCUITO - Edificato dopo la Seconda Guerra Mondiale su un vecchio aeroporto, appena fuori dal villaggio di Silverstone (2.100 abitanti oggi), è stato teatro del GP inaugurale del Mondiale di Formula 1, nel 1950. Le moto del Mondiale vi sono però arrivate solo nel 1977 perché in precedenza il GP Gran Bretagna era organizzato all’Isola di Man.
Con i suoi 5,9 km è la pista più lunga del campionato. Un altro elemento caratteristico è la pioggia che solitamente arriva almeno una volta durante il week-end di gara: nel 2015 le precipitazioni condizionarono la gara vinta da Valentino Rossi mentre nel 2016 la Q2 si disputò sotto un autentico nubifragio. Lo scorso anno non si disputò nessuna gara per via della pioggia.
Ma se in passato, in presenza di pioggia, i piloti della MotoGP si affidavano ai dischi in acciaio, non è detto che lo facciano anche quest’anno. Come si è già visto nel 2017 a Misano e Motegi, infatti, i dischi Brembo in carbonio di ultima generazione sembrano adatti anche all’impiego sul bagnato.

L’IMPEGNO DEI FRENI -  Secondo i tecnici Brembo che assistono il 100 per cento dei piloti della MotoGP 2019, il Silverstone Circuit rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni.
In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3, valore identico, fra le gare restanti, solo a Misano, Buriram e Valencia.

Alle 18 curve del tracciato corrispondono 10 frenate e per 7 di queste i freni vengono usati per più di 3 secondi.
Durante un intero giro le MotoGP usano i freni per 34 secondi che si traducono in oltre 11 minuti nel corso di tutta la gara. In altri termini, ciascuna moto percorrerà in tutto 33 km con l’impianto frenante in funzione

Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore sfiora gli 800 kg: in pratica, quindi, per ogni minuto di gara lo sforzo ammonta a 20 kg.
La media delle decelerazioni massime della MotoGP su questa pista è di 1,11 g ma il valore sarebbe più alto senza 3 curve in cui la decelerazione ammonta a 0,6-0,7 g. Ciò nonostante la media della MotoGP al GP Bretagna supera di 0,1g la decelerazione della Tesla Model X.

LE FRENATE PIÙ IMPEGNATIVE - Delle 10 frenate del Silverstone Circuit 3 sono considerate altamente impegnative per i freni mentre 4 sono di media difficoltà e le restanti 3 sono light.
Pur non essendo la curva in cui le moto frenano più a lungo, la Stowe (curva 7) è la più impegnativa per dello sforzo richiesto al pilota e all’impianto frenante: per ottenere una decelerazione di 201 km/h di velocità, da 326 a 125 km/h, il carico sulla leva è di 5,5 kg mentre la pressione del liquido freno Brembo HTC 64T arriva a 11,8 bar.
La Brooklands (curva 16) è invece la curva con la frenata più lunga in termini spaziali (269 metri) e temporali (5 secondi): le MotoGP scendono da 294 a 104 km/h grazie ad un carico sulla leva di 5 kg mentre la pressione del liquido Brembo ammonta a 10,7 bar.
Per entrambe così come alla curva Copse (curva 1) la decelerazione massima è di 1,5 g.
L’ingresso in curva dopo il traguardo avviene a velocità superiore rispetto alle due curve citate (143 km/h) e per questo motivo i freni sono impiegati solo per 3 secondi e mezzo.

PRESTAZIONI BREMBO - Nelle ultime 5 edizioni del GP Gran Bretagna si sono imposti 5 piloti differenti ed altri 3 sono saliti sul podio, tutti con moto dotate di freni Brembo. Due anni fa ha trionfato la Ducati con Andrea Dovizioso. L’ultimo a vincere per due anni consecutivi è invece stato Jorge Lorenzo con la Yamaha.

 

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