Il punto da Assen della MotoGP

Assen – Come sempre sono andati forte Rossi, Stoner e Lorenzo, ma De Puniet questa volta è andato ancora più forte. Randy è sempre veloce sul giro singolo, ma vederlo davanti a tutti (anche se solo per 5 millesimi) è stata una bella sorpresa. Anche per lui. “Sì, una grandissima sorpresa – ha detto. –  All’inizio nemmeno mi sentivo a mio agio, perché stavo usando una gomma anteriore troppo morbida e non riuscivo a guidare bene: la moto si muoveva troppo. Ho cambiato moto ma non è servito a molto, allora sono tornato alla “moto uno” ma con le regolazioni provate nei test di Barcellona: facendo qualche ulteriore modifica alle geometrie del telaio e alle sospensioni, è venuto fuori il miglior tempo. Ma rimango con i piedi per terra, lì davanti siamo tutti vicinissimi”. Già, ha ragione il marsigliese: i primi dieci della classifica sono racchiusi in appena sei decimi, e nel gruppo ci sono anche i due della HRC con Dovizioso davanti a Pedrosa.

Va detto che il record di Stoner del 2008 è ancora lontano (manca più di un secondo) infatti Valentino ha detto subito che “siamo messi già bene, ma bisogna andare più forte”. Molto dipende dal meteo: ad Assen la pioggia è sempre in agguato.

Va segnalato che Marco Melandri soffre per un’infrazione del quinto metacarpo della mano destra, che è gonfia come un melone, che lo limita molto nei cambi di direzione. Infine, Assen si conferma una pista molto amata dagli ex della Superbike: Edwards, settimo, guida il gruppetto composto da Vermeulen (ottavo) e Toseland (nono).

Enrico Borghi