MotoGP 2009: terza e ultima puntata

Continua il racconto gara per gara della classe regina del Motomondiale

Redazione

30.11.2009 ( Aggiornata il 30.11.2009 15:25 )

Terza ed ultima puntata col mondiale MotoGP 2009. Continua il nostro speciale sulla classe regina del Motomondiale che si apre col primo GP senza Casey Stoner. Dopo il GP di Donington Park l’australiano della Ducati ha infatti dichiarato di aver bisogno di un periodo di riposo. A Brno quindi, dopo la pausa estiva, torna di scena la MotoGP senza uno dei sicuri protagonisti, mentre a Sepang, Valentino Rossi coglie il nono titolo iridato.
Ecco gli ultimi sette Gran Premi del 2009.

Clicca e vai alla prima puntata dello speciale (1° al 5° GP)

Clicca e vai alla seconda puntata dello speciale (6° al 10° GP)



11- REPUBBLICA CECA – Brno, 16 agosto
Dopo le vacanze di agosto la MotoGP torna in pista a Brno, senza Casey Stoner. Su una pista a lui molto congeniale, Valentino Rossi vince una gara in solitaria dopo l’uscita di scena del compagno di squadra Jorge Lorenzo. A sei giri dalla fine lo spagnolo passa al comando della corsa sorpassando Valentino ma, il giro successivo, per tentare di resistere al pesarese, ha forzato troppo la staccata, perdendo l’anteriore e finendo nella ghiaia.

A questo punto Rossi ha avuto la strada spianata con 14 secondi di vantaggio su Dani Pedrosa, secondo al traguardo. La caduta di Lorenzo ha permesso a Valentino di guadagnare altri 25 punti sul rivale, ed adesso sono 50. Terzo posto per Toni Elias, dopo un bel duello con Andrea Dovizioso, quarto.

Quinto invece Loris Capirossi. Al penultimo passaggio botto tra Melandri e Kallio, al debutto in sella alla Desmosedici di Stoner. Si è invece ritirato Michel Fabrizio, in gara con la Ducati del team Pramac al posto di Kallio. Il romano ha accusato per tutto il weekend problemi all’avambraccio destro che in gara gli ha dato molti problemi.

“Dopo la caduta di Lorenzo me la sono goduta: ho iniziato a guidare come un turista… - ha detto Rossi. – Ma non è certo finita: Jorge non molla mai”.

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12 – INDY – Indianapolis, 30 agosto
La MotoGP torna negli Stati Uniti per il secondo round americano, nel quale Jorge Lorenzo è indomabile, mentre Rossi cade. Lo spagnolo è stato freddo e non ha sbagliato nulla, al contrario dei suoi avversari. Al via Pedrosa è un missile, ma Valentino e Lorenzo, dopo poche curve, gli si mettono in scia.

Al quarto passaggio, dopo aver siglato un giro record, lo spagnolo della Honda si è autoeliminato, perdendo l’anteriore e finendo a terra. Dopo qualche giro Jorge passa Valentino, scivolato poco dopo in staccata. Rossi, come Pedrosa, è riuscito a ripartire sedicesima e penultima posizione, proprio davanti a Dani. Poco dopo, però, Valentino è rientrato ai box per problemi alla manopola del gas. Con Lorenzo solo al comando, la lotta per le posizioni rimanenti del podio è stata tra De Angelis ed Hayden, che chiudono in quest’ordine il GP. La classifica si riaccorcia, con Rossi, sempre al comando, seguito da Lorenzo a 25 punti.

“Dopo Brno credevo che fosse impossibile tornare in lizza per il mondiale, che fosse finita – ha detto Jorge, ad Indy con i colori di Capitan America. – Oggi dico che è difficile, ma non impossibile”.

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13 – SAN MARINO – Misano Adriatico, 6 settembre
Dimostrazione di forza per Valentino Rossi a Misano che, dopo aver disputato sempre prove e qualifiche davanti, anche in gara ha messo in mostra una determinazione incredibile che l’ha portato a conquistare il Gran Premio di San Marino. Al via Pedrosa è velocissimo come sempre e va subito al comando, seguito da Toni Elias, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Subito alla prima variante carambola di De Angelis, che ha steso Edwards e Hayden e anche colpito la ruota posteriore di Lorenzo. Intanto davanti Elais è in palla, attacca più volte Dani, ma poi Lorenzo e Rossi lo passano.

Una volta dietro a Pedrosa, i due piloti Yamaha hanno faticato a passarlo, con Valentino che, una volta andato al comando, ha allungato e non c’è stata più storia. Jorge ha fatto più fatica del compagno di squadra a passare Pedrosa e per riuscirci ha dovuto sfruttare un errore del connazionale. I due spagnolo, hanno poi chiuso il podio in queste posizioni.

Ero in ottime condizioni, ero concentrato, e in più avevo una moto perfettamente a punto – ha dichiarato Valentino. – Siamo stati bravi”.

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14 – PORTOGALLO – Estoril, 4 ottobre
Nella gara del ritorno di Casey Stoner, Jorge Lorenzo coglie la quarta vittoria stagionale. Lo spagnolo è stato incredibile, con un passo impossibile da tenere per tutti gli altri piloti. Ci ha provato Stoner, ma anche l’australiano, in gran forma, non è riuscito a stare con lo spagnolo e si è così accontentato, se si può dire, del secondo posto, al rientro dopo tre gare di stop. Terzo posto per Dani Pedrosa, che si è tenuto dietro Valentino Rossi, apparso in difficoltà in Portogallo. La gara ha visto davvero pochi colpi di scena, ciò nonostante la classifica si è riaccorciata, con Rossi al comando con 250 punti e Lorenzo, secondo, a 232.

“Mi aspettavo una gara così – ha dichiarato Lorenzo. – Questa vittoria dimostra che siamo forti. Però la situazione è ancora favorevole a Valentino”.

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15 – AUSTRALIA – Phillip Island, 18 ottobre
Dopo l’ottimo secondo posto al rientro,Casey Stoner torna sul gradino più alto del podio, dominando la gara di Casa. A Phillip Island c’è la gara che non ti aspetti: Lorenzo si elimina da solo, dopo la partenza, Stoner parte fortissimo e Rossi, subito dietro. Pedrosa terzo posto e De Angelis si mette in quarta posizione.

Tutto qui? No, perché la Ducati di Stoner con la livrea speciale proprio non riesce a scrollarsi di dosso il pilota italiano. Rossi sta lì, per tutta la gara a meno di un secondo dal pilota Australiano. Lui è fatto così, non si accontenta, non ci sta a prendersi solo i punti mondiali. Mancano due gare solo alla fine del mondiale, ma Rossi non sa correre senza essere un campione e quindi resta lì, sempre a mezzo secondo, ma non tira mai la zampata. Con l’uscita di Lorenzo, il nono titolo di Valentino potrebbe arrivare già in Malesia.

“Volevo vincere, ma ho pensato a quello che mi sto giocando – ha detto Rossi. – Stoner viene da una bella vacanza e non ha niente da perdere. Io invece si”.

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16 – MALESIA – Sepang, 25 ottobre
In Malesia Valentino entra nella leggenda. Quella della MotoGP a Sepang è stata una gara sofferta, anomala. Lo è stata per Valentino Rossi, che ha colto il nono titolo iridato della sua carriera, il settimo nella classe regina, dopo un inizio di gara disastroso. Lo è stata per il tempo, che a pochi minuti dall’ingresso in pista delle moto ha fatto le bizze con un acquazzone che ha costretto gli organizzatori a ritardare la gara della MotoGP di 40 minuti.

Lo è stata per Jorge Lorenzo, che è stato costretto a partire dall’ultima posizione, dopo essere rientrato in pitlane alla fine del giro di ingresso in pista. Ma di certo non lo è stata per Casey Stoner, che ha vinto alla grande, come solo lui sa fare, portando la Ducati per la seconda volta consecutiva sul gradino più alto del podio dopo l’affermazione di Phillip Island. Al via della gara Rossi parte forte, ma viene infilato alla prima curva ed è costretto a far sfilare buona parte del gruppo, ritrovandosi subito davanti a Lorenzo, velocissimo al via. Pedrosa è al comando, ma viene subito passato da Stoner che allunga subito, per rivedere i suoi avversari solo sul podio. Con Pedrosa secondo, Rossi e Lorenzo cono sorpassi e controsorpassi, risalgono posizioni fino ad arrivare rispettivamente quarto e quinto.

Terzo, c’era Andrea Dovizioso, autore di una gran gara fino alla caduta nelle fasi finali della gara. Andrea aveva un buon passo e stava recuperando su Pedrosa. Nonostante il terzo posto assicurato, Rossi non si è risparmiato e si è fatto sotto a Pedrosa, chiudendo quasi in scia dell’ufficiale Honda. Lorenzo ha chiuso quarto, mentre quinto è arrivato un ottimo Nicky Hayden, con la seconda Ducati ufficiale.

“Quando sono partito non avevo le idee chiare su come sarebbe andata – ha detto Stoner. – E di sicuro non pensavo che avrei vinto in questo modo”.

La mia longevità agonistica dipende dalla mia passione, dall’impegno, e dal gusto che provo nel guidare e lottare con gli avversari” ha detto il nove volte iridato Valentino Rossi

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17 – COMUNITÀ VALENCIANA – Valencia, 8 novembre
Il mondiale 2009 si chiude con una gara, quella di Valencia, poco entusiasmante, che però celebra il ritorno sul gradino più alto del podio del piccolo pilota spagnolo, Dani Pedrosa. Il pilota della Honda è partito a razzo e ha salutato tutti. Colpo di scena ancora prima dell’’inizio della gara, con Casey Stoner, lanciato dalla sua Ducati nel giro di ricognizione. Casey non è riuscito a rientrare ai box in tempo per il via della gara, così, l’ultimo GP del 2009, ha perso subito uno dei sicuri protagonisti.

Con Pedrosa saldamente al comando, ci hanno pensato Rossi e Lorenzo ad animare la gara nei primi passaggi, col Dottore che, una volta passato Jorge, ha allungato quel che gli è bastato per chiudere secondo con un piccolo margine sul compagno di squadra.

La volevo, questa vittoria – ha detto Pedrosa. – È importante perché ci da morale e ci fa sperare di poter davvero iniziare a lavorare con più serenità”.

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