Le nuove moto in pista a Sepang

Ecco come sono cambiate le MotoGP 2010 in pista in Malesia

Redazione

04.02.2010 ( Aggiornata il 04.02.2010 15:22 )

SEPANG – Molto attesa, e molto ammirata, la Honda RC212V 2010 è apparsa a Sepang nella sua versione definitiva (la parte ciclistica aveva già debuttato a Valencia, in novembre, all’indomani dell’ultima gara della stagione 2009). Qui è stato messo in pista anche il nuovo motore, che ha una gestione elettronica rivista. Il telaio è stato ridisegnato per garantire maggior peso nella parte posteriore, ed è stata riprogettata la sospensione posteriore che è ancorata ad un forcellone del tutto nuovo (di chiara ispirazione Yamaha).

La nuova carena presenta due cupolini, a seconda dei piloti della HRC: quello per Pedrosa è di minori dimensioni, ed è anche più basso, mentre quello per Dovizioso è più voluminoso. Tra i due piloti, è unanime il giudizio sul telaio: «si sentono i benefici del nuovo bilanciamento, ma bisogna andare ancora oltre: lo faremo con le modifiche che verranno fatte dopo questi test» (strano, per una volta sono d’accordo!). Riguardo il motore, Dovizioso ha spiegato che «è incredibile come i tecnici della Honda siano riusciti a mantenere la stessa, notevole, potenza nonostante le modifiche per renderlo più affidabile (ora c’è la regola che impone tre gare con un motore)» e questo dice già molto. Il forlivere ha detto anche che «la nuova gestione elettronica ha migliorato l’erogazione del motore, e la stabilità in frenata, ma siamo solo all’inizio di questo tipo di sviluppo».

La Suzuki, altra moto molto attesa, ha ancora il motore 2009 così Capirossi è stato impegnato dalla verifica, e relativa scelta, della parte ciclistica: «hanno portato tre telai: uno l’ho scartato subito, è quello simile al 2009, adesso devo scegliere tra gli altri due. Siamo all’inizio dello sviluppo ma mi sembra che andiamo già molto meglio». Anche la GSV-R, come la Honda, fatica a trovare un buon bilanciamento dei pesi: il problema, che incide anche nello sfruttamento delle gomme Bridgestone, è presente ormai da diverso tempo. Il motore nuovo arriverà a fine mese, «infatti ho già visto che in velocità di punta siamo ancora indietro!» ha commentato Capirossi.

La Yamaha è la stessa moto vista a Valencia, che sembra la stessa del 2009. Devono essere molto sicuri, a Iwata, del progetto M1, perché lo hanno modificato davvero poco. Ora è arrivato anche il motore 2010, che non ha subito molte variazioni rispetto alla versione precedente se non quelle necessarie a renderlo più resistente. La sensazione, però, è che la Yamaha (a differenza della Honda) abbia perso un po’ di potenza.

Da rilevare, per la Ducati, che Stoner e Hayden hanno svolto anche una comparazione riguardo il forcellone: c’è una nuovissima versione di quello in carbonio, e quello in alluminio. Il motore è la versione a scoppi irregolari che ha debuttato a Valencia. Anche se domani verrà svolta un’altra importante parte del lavoro, la sensazione è questa: la crisi ha tagliato notevolmente i budget dei reparti corse, quindi solamente quelli che avevano una moto con molti problemi hanno realizzato modifiche radicali.

Enrico Borghi


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