La caduta in Qatar condizionerà Stoner?

C’è poco da dire: in Qatar Casey Stoner ha fatto una errore che potrebbe costargli molto caro. È vero, siamo solo al primo GP dell’anno della MotoGP, ma l’australiano della Ducati ha buttato via una vittoria praticamente certa.

”Non sono partito bene, ma mi sentivo a mio agio e sono stato subito in grado di recuperare – ha dichiarato Stoner. - Una volta in testa ho iniziato a prendere il mio ritmo, ma, dopo aver rischiato di perdere l’anteriore in un paio di occasioni nelle curve lunghe, ho deciso di provare a guidare un po’ più dolcemente e di non mettere troppa pressione sulla gomma anteriore con il pieno di carburante. Sfortunatamente questo è quello che ha causato la caduta perché, guardando la telemetria, abbiamo capito che non avevo abbastanza carico sull’anteriore. Col senno di poi avrei dovuto continuare a guidare come avevo fatto per l’intero fine settimana. Un errore mio e mi scuso con il team perché questo fine settimana avevamo fatto un gran lavoro ma torniamo a casa a mani vuote. Detto questo, non è un disastro completo perché abbiamo confermato che la moto è migliorata in aree nelle quali faticava l’anno passato, per esempio l’aderenza sul posteriore era incredibile, e abbiamo un lungo, lungo cammino davanti a noi. Sono contento per Nicky perché ha fatto una grande gara e credo che con questa moto entrambi possiamo essere fiduciosi e ottimisti per il resto della stagione”.

Sembrava sereno Casey dopo la caduta, come se già stesse guardando avanti. Adesso c’è però da vedere se questo errore non condizionerà l’australiano della Ducati. Stoner starà già pensando al GP del Giappone senza ripensare all’errore del Qatar, oppure questa caduta, proprio mentre stava dominando, potrebbe segnarlo psicologicamente anche per le prossime gare? In Qatar si è vista una gara con distacchi molto ridotti, come non capitava da tempo, e per questo potrebbe confermare il fatto che il mondiale di quest’anno potrebbe essere combattuto come non mai e per Casey, partire con uno zero, potrebbe essere davvero un handicap.

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