Simoncelli è carico per la gara di Jerez

Il pilota del team Gresini è tornato dal Giappone

Redazione

27.04.2010 ( Aggiornata il 27.04.2010 16:23 )

Marco Simoncelli è tornato dal Giappone dove è andato per lavorare sull’aerodinamica delal sua Honda RC212V. "Sinceramente mi è un po’ dispiaciuto che la gara di Motegi sia stata rinviata perché onestamente avevo voglia di correre però, in definitive, avere una settimana in più per preparare Jerez va anche bene – ha detto Simoncelli. - Comunque io in Giappone ci sono andato lo stesso perché erano state programmata da tempo alcune prove nella galleria del vento. È stata una esperienza decisamente "compressa" perché in definitiva sono andato e tornato in soli tre giorni, ma in ogni caso è stato un viaggio molto positivo. Abbiamo fatto alcune prove importanti che dovrebbero consentirci di trarre alcuni miglioramenti aerodinamici in rettilineo. I vantaggi non saranno sensibili ma sarà pur sempre qualcosa in più che tornerà sicuramente utile. In questa mia trasferta ho avuto anche l´opportunità di constatare il forte desiderio della Honda di lavorare e di far bene. In tutto quello che fanno c´è molta positività e sono sicuro che con il tempo riusciremo a ottenere buoni risultati. Jerez è una pista che mi piace molto dove ho vinto la mia prima gara e su questo tracciato sono stato veloce tutti gli anni, quindi spero che sia così anche quest´anno. Andiamo a Jerez con la concreta speranza di fare un´altro passo avanti rispetto al Qatar".

  Per la gara di Jerez è carico anche Marco Melandri. Il pilota che nel 2005 terminò sul podio alle spalle di Rossi e dell´allora suo compagno di squadra Sete Gibernau crede nelle potenzialità della moto e nelle sue personali ed è confidente che insieme al Team ed alla Honda troverà il modo di cancellare la deludente prestazione sul circuito di Losail. "Dopo aver fatto il peggio possibile in Qatar speriamo di reagire positivamente .sul circuito di Jerez – ha esordito Melandri. - Il rinvio del Gran Premio del Giappone, per noi è stato sicuramente positivo perché abbiamo avuto più tempo per riflettere e preparare delle soluzioni tecniche che potrebbero essere importanti. In questi quindici giorni il Team e la Honda hanno lavorato ed a Jerez potrò provare novità che dovrebbero farmi trovare un buon feeling con l´avantreno. In Qatar facevo fatica a frenare e ad avere un buon inserimento incurva, e quando non hai un buon inserimento in curva viene compromesso tutto il resto. Ritrovando il feeling sull´anteriore hai poi una base per poter lavorare sul resto della moto. Naturalmente è tutto da verificare sul campo ma sono molto fiducioso. Poi, lavorare in condizioni ottimali, su una pista che mi piace è importante. A Jerez lo scorso anno ho fatto la mia più bella gara dell´anno sull´asciutto. Sulla pista Andalusa è fondamentale avere un buon feeling con la moto per guidare al meglio perché si passa da curvoni veloci a curve molto lente e quindi bisogna avere sicurezza sull´avantreno per fare entrare la moto in modo rapido in curva. Il mio ricordo più bello di Jerez è il podio del 2005, un anno che per me è stato decisamente importante in MotoGP".


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