Honda e Repsol ai ferri corti

Si discute sulle scelte e su Puig

Redazione

20.09.2010 ( Aggiornata il 20.09.2010 14:38 )

La Honda ha annunciato da sola, cioè senza la Repsol, il rinnovo del contratto con Dani Pedrosa. E non è un caso. Questa volta i dissidi sono tra Casa e sponsor, il pilota non c’entra. Ma è anche vero che Pedrosa è “uomo Repsol” per eccellenza, e il fatto che si sia accordato con la Honda prima della Repsol è una novità di non poco conto. È tutto in linea con l’aria che sta tirando in questo momento: la Honda vuole ridefinire alcune norme contrattuali. Per essere più libera nelle sue scelte, e per arginare il potere di Alberto Puig.

Il caso Dovizioso – cioè il pasticcio in cui si è ficcata la HRC ingaggiando Stoner nonostante i due piloti attuali avessero la possibilità di far valere una opzione a proprio favore – ha portato allo scoperto una situazione che la Honda mal tollerava da tempo: la Repsol infatti impone, per contratto, che solo le moto del suo team siano ufficiali, quindi pretende che siano più evolute delle altre. La Honda ha deciso che questa clausola deve scomparire e poiché la Repsol non è dello stesso parere, ecco spiegato perché non si è ancora arrivati all’accordo tra questi due giganti che collaborano ormai da 16 anni.

La Honda ha deciso (ed era ora) che in casa sua comanda lei, a maggior ragione adesso, cioè nel momento in cui bisogna prendere decisioni importanti. La HRC vuole ridimensionare il potere della Repsol, e intende farlo in due modi.

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