Basta MotoGP per il team Interwetten

Non correrà nel 2011. E la griglia si accorcia ancora

Redazione

07.10.2010 ( Aggiornata il 07.10.2010 12:23 )

Il proprietario del Team Interwetten, Daniel Epp, a Motegi ha fatto sapere alla Honda di non avere un budget per la prossima stagione. Lo svizzero non è riuscito a trovare uno sponsor e quindi diventa dura ordinare la RCV 2011. Per ora Hiroshi Aoyama è virtualmente a piedi, e le Honda in pista per il 2011 sono (sempre virtualmente) cinque. I problemi della Dorna si stanno amplificando, anziché ridursi. Già sta lottando per convincere la Suzuki a schierare due moto (e non una soltanto) per la prossima stagione, e senza la sesta Honda la griglia sarebbe davvero scarna.

I tempi sono durissimi, ma i costruttori ci stanno mettendo del loro per inasprire una situazione che viene chiamata “crisi” ma forse potrebbe essere definita “follia”. Nonostante le enormi difficoltà dei team satellite nel reperire denaro, la Honda chiede circa 2,8 milioni di euro per il leasing di una moto, la Ducati circa 2,4 milioni. Sono cifre grosse in generale, ma diventano assurde se si parla di gare di moto: uno sport che sta vivendo un momento di enorme difficoltà perché sono crollate le vendite e perché non si riescono più a trovare aziende in grado di investire cifre così grandi.

Le Case si difendono parlando di elevatissimi costi per la progettazione e lo sviluppo delle moto, nonché per la manutenzione dei motori (da quando hanno la distribuzione a valvole pneumatiche impongono costi di revisione altissimi) ma non può essere solo questo. Il sospetto è che le Case usino i team satellite per finanziare l’attività dei propri team ufficiali. Ma ormai la corda sta per spezzarsi, perché i team satellite non ce la fanno più.

Una stagione di MotoGP, con un solo pilota, si potrebbe affrontare anche con 4,5 milioni (considerando i contributi IRTA e Dorna) ma resta una cifra molto difficile da reperire. L’assurdità della situazione è amplificata dal fatto che queste cifre vengono richieste per il leasing, cioè per l’utilizzo di un paio di moto da riconsegnare al costruttore a fine stagione. I team non diventano proprietari di niente, non possono decidere nulla, né sviluppare una propria tecnologia. Che senso ha, quindi, continuare a spendere quasi 3 milioni di euro per usare una moto per una decina di mesi?

È una delle domande più ricorrenti nel paddock e negli uffici della Dorna, visto che alla fine è sempre grazie ai contributi dell’organizzatore del campionato che le squadre satellite riescono a correre ogni anno. E questa situazione – che è ormai insostenibile anche per la Dorna – è alla base della rivoluzione del 2012: il ritorno alle “mille” e a moto meno sofisticate e quindi meno costose, dovrebbe permettere ad altri costruttori di entrare e aprirebbe le porte alle engineering. Ma intanto bisogna soffrire anche per il 2011, stagione in cui i costi resteranno (assurdamente) alle stelle.


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