Lorenzo primo nelle libere in Australia

Lo spagnolo domina la sessione davanti a Stoner e Hayden

Redazione

15.10.2010 ( Aggiornata il 15.10.2010 08:03 )

PHILLIP ISLAND – Jorge Lorenzo ha letteralmente dominato la prima sessione di prove libere della MotoGP a Phillip Island. Lo spagnolo, neo iridato della classe regina del Motomondiale, è andato al comando subito nelle prime fasi del turno con asfalto bagnato (girando in quel momento 2 secondi più veloce di tutti) e, anche sul finale, quando buona parte della traiettoria era asciutta, nessuno è riuscito a sorpassarlo.

Lorenzo ha percorso ben 5 giri in 1’42’’ e 2 in 1’41’’, col migliore in 1’41’’126. Lo spagnolo è il più veloce negli ultimi due settori del tracciato, soprattutto nell’ultimo, dove domina.

Secondo tempo per Casey Stoner, a 334 millesimi da Jorge. L’australiano, che si è fermato un po’ prima della fine del turno, è stato il più veloce nei primissimi minuti. Per lui solo 9 passaggi, dei quali 2 in 1’43’’ e 3 in 1’41’’ (per l’australiano nessun passaggio in 42!). Terzo tempo per Nicky Hayden, autore di 3 passaggi in 41 (col migliore in 1’41’’631) e 2 in 42.

Seguono poi i due piloti del team di Fausto Gresini, con Marco Simoncelli e Marco Melandri rispettivamente in quarta e quinta posizione. Il primo ha percorso un solo giro in 1’41’’881, ma nessuno in 42, mentre il secondo ha un buon passo sull’1’42’’ ed è riuscito a fare un passaggio in 41 alto.

Sesto tempo invece per Andrea Dovizioso, primo dei piloti a non esser riuscito a scendere sotto il muro di 1’42’’, mentre settimo crono di Valentino Rossi, che paga quasi 1 secondo e mezzo dal compagno di squadra, con una moto ancora troppo caricata sul posteriore.

Solo 7 giri per Dani Perosa, che dopo esser sceso in pista nei primissimi minuti della sessione, è tornato nei box, dove è stata tirata giù anche la saracinesca. Peggio di lui ha fatto Ben Spies. Il texano è entrato in pista verso la fine della prima metà della sessione, ha percorso 3 passaggi, per poi tornare nel box e togliersi la tuta, dicendo che le condizioni erano troppo proibitive (soprattutto per la bassa temperatura) per provare.

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