Stoner in pole position in Australia

PHILLIP ISLAND – Casey Stoner si è fatto un bel reagalo di compleanno dominando la sessione di qualifica della MotoGP a Phillip Island. L’australiano della Ducati, sul tracciato di casa, ha messo in fila una serie di giri impressionanti (col migliore in 1’30’’107), dando 668 millesimi a Jorge Lorenzo, secondo e unico altro pilota in grado di girare sotto il muro del minuto e 31 secondi.

Casey ha fatto tanti run, tutti da pochi giri, ma è riuscito a girare 5 volte in 1’31 e ben 4 in 1’30. È il più veloce negli ultimi 3 settori del tracciato (col T2 e T3 dove è davvero forte), mentre nel T1 paga solo 11 millesimi da Rossi (il migliore in quella parte della pista).

Su una pista a lui non troppo congeniale, Jorge Lorenzo è riuscito a centrare un ottimo secondo tempo, mettendo in mostra un passo davvero molto buono, con 10 passaggi in 31 e 2 in 30. Lo spagnolo, neo iridato della MotoGP, non va come Stoner, ma è sicuramente a posto.

Terzo tempo per Ben Spies, che torna quindi in prima fila, con 4 passaggi in 1 e 31. Il texano della Yamaha è stato anche al comando per alcuni minuti del turno e domani ha tutte le carte in regola per lottare per il podio.

Seconda fila per Marco Simoncelli, quarto per soli 16 millesimi di ritardo su Spies, Colin Edwards, quinto e autore di un discreto passo (per lui ben 6 giri in 31) e Nicky Hayden, sesto.

Terza fila invece per Randy De Puniet, settimo, Valentino Rossi, ottavo e Andrea Dovizioso, nono. I due italiani hanno faticato per tutta la sessione. Il Dottore, nonostante sia il migliore nel primo settore del tracciato, paga anche in questa sessione un secondo e mezzo dal leader del turno, mentre l’ufficiale Honda è risalito pian piano posizioni ma entrambi non sembrano nemmeno parenti dei piloti visti in Malesia.

Il turno di qualifica della MotoGP, che ha visto cadere qualche goccia di pioggia negli ultimi 2 minuti della sessione, ha poi visto qualificarsi in decima posizione Marco Melandri, che ha preceduto Espargaró e Kallio. Solo 15° un dolorante Dani Pedrosa, mentre c'è da segnalare le cadute di Barberà e Capirossi.

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