Simoncelli torna in galleria del vento

La Honda continua a lavorare sulla carena dell’italiano

Redazione

03.11.2010 ( Aggiornata il 03.11.2010 14:55 )

Sulla strada che lo ha riportato in Italia, dopo il GP Australia, Marco Simoncelli ha fatto tappa in Giappone dove era atteso dagli ingegneri della Honda per una giornata nella galleria del vento. È stato quindi nella sede della HRC, a Saitama (nell’area urbana di Tokyo) per la seconda volta in questa stagione.

Simoncelli è il pilota che impone alla Honda il lavoro maggiore, avendo una corporatura fuori taglia (rispetto ai piloti di velocità di oggi e a quelli della Honda in particolare): è più alto, ha le gambe e le braccia più lunghe, e questo gli impone una posizione in sella molto sacrificata, il che si traduce in maggiori difficoltà nella guida. Poiché è ormai un pilota ufficiale a tutti gli effetti, la Honda sta occupandosi di costruire una moto su misura per lui.

«Con la moto di quest’anno non riesco a chiudermi in carena, a stare dentro al cupolino. Quando sono in rettilineo il sedere sbatte contro la fine della sella e non sono libero nei movimenti».

La HRC sta studiando le dimensioni di Simoncelli per adeguare la sua RCV del 2011. «Dall’esterno la mia moto sembrerà identica alle altre, perché non verrà modificata l’aerodinamica: però avrà un codone e una sella rivisti, verranno fatte modifiche ai fianchetti laterali e al cupolino».

Il lavoro di modello per la galleria del vento non lo ha propriamente fatto impazzire. «È un’esperienza curiosa, ma non troppo divertente: ti metti casco e tuta, sembra che tu debba andare in pista; sali sulla moto, che sta ferma, e ti metti in assetto da rettilineo, cioè in carena. A quel punto devi solo stare fermo, perché arrivano dei getti di vento e i computer registrano i dati. Arriva un getto ad una velocità di 180 all’ora per un minuto, poi ci si può riposare, e via, si riparte così. E va avanti per ore».


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