Test MotoGP. La Honda fa paura

Domani a Sepang sarà il giorno della verità

Redazione

02.02.2011 ( Aggiornata il 02.02.2011 17:07 )

SEPANG – Non è la solita Sepang, nel senso che ci sono “solo” 33 gradi all’esterno e 51 sull’asfalto (sono temperature umane, considerando la media annuale), eppure i piloti alla fine della seconda giornata sono già stanchi. Sono molto provati, molto affaticati. Restano in circuito fino a tardi, mangiano in fretta a vanno a letto prestissimo. Sono quasi tutti fuori allenamento. Eppure, se si tratta di spalancare il gas lo fanno alla grande visto che nella seconda giornata sono ben 6 i piloti che sono scesi sotto la pole del Gran Premio dello scorso ottobre (2’01”537 di Lorenzo) e altri due sono praticamente lì.

Dani Pedrosa ha inventato un tempo incredibile (2’00”770) che nessuno è stato in grado di avvicinare per l’intera giornata. Lo spagnolo lo ha fatto alle 10 della mattina, quando la temperatura è un po’ più fresca (cioè, quando ci sono solo 30 gradi…). Alla fine Casey Stoner si è portato a 6 decimi, gli altri sono andati oltre i sette decimi di distacco. «Non so come ho fatto, forse è perché ho usato la moto 2010, con la quale ho un grande feeling, e avevo le gomme più morbide» ha detto lo spagnolo, ma la sensazione è che Dani sia arrivato in circuito, questa mattina (cioè la notte italiana) per rispondere al colpo che ha inferto ieri il suo compagno di squadra Stoner, quando era stato il più veloce nella prima giornata.

Più che Pedrosa, comunque, a fare paura in questi giorni è soprattutto la Honda. Ci sono 5 RCV nelle prime 6 posizioni (solo Spies si è messo in mezzo) e questo dice già molto. Tra va sottolineato che Marco Simoncelli, in sella alla RCV ufficiale si è permesso il lusso di avvicinare persino Stoner, il che rappresenta un ottimo passo avanti rispetto a pochi mesi fa.

Lorenzo oggi è rimasto più in disparte, mentre Valentino per ora è lento però non ha cercato i tempi a sensazione: sta lavorando per capire le reazioni della moto in base alle modifiche di assetto e dei sistemi di controllo, e poi deve risolvere anche i problemi in ingresso curva e infine il chattering. Per ora è a 1’8” dalla vetta, ma domani potrebbe cercare di spingere di più. Però gira molto: anche oggi ha percorso 42 giri, ma la spalla comincia a fare male non appena il pesarese inizia a spingere.

La HRC ha chiesto ai suoi piloti (cioè ai tre del Team Repsol e a Simoncelli) di impegnarsi domani in una simulazione di gara e questo dovrebbe fornire altre indicazioni utili agli ingegneri della Honda, ma anche agli avversari. La Honda, che ha portato quintali di materiale (telai, motori, sistemi elettronici) fa sempre più paura.

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