Casey Stoner: la RC212V è fantastica

“Posso girare per tre giorni senza stancarmi!”

Redazione

16.02.2011 ( Aggiornata il 16.02.2011 08:58 )

Dopo i primi tre giorni di test a Sepang della MotoGPCasey Stoner sembra trasformato. È raggiante, e non ci si ricorda di un test in cui abbia girato così tanto. Segno che questa Honda gli piace molto. «Questa moto è fantastica! Non trovo una parola più indicata di questa, per spiegare quanto mi piace».

Era da tanti anni che non giravi così tanto in prova.
«Ed era da tanto tempo che non mi venivano le piaghe alle mani. Il motivo è che con la Honda comincio a essere stanco dopo tre giorni, con la Ducati ero distrutto già al termine della prima giornata».

Nel terzo giorno sei caduto ad alta velocità. E sempre perdendo l’anteriore...
«È stata colpa mia, non della moto. Ho messo le ruote sulla riga bianca e sono volato via. È stato un mio errore che non scalfisce minimamente la fiducia che ho nella moto».

Sei sembrato entusiasta per il modo in cui curva.
«Ogni giorno mi sorprendevo sempre di più, per la possibilità di fare traiettorie sempre diverse. Cioè linee estremamente differenti rispetto a quelle che facevo con la Ducati. Con la Honda ho cambiato i punti di frenata e di ingresso curva e posso finalmente stare all’interno, dove prima mi era impossibile».

Però questa volta non sei stato il più veloce in assoluto.
«Non cercavo il record della pista, volevo solo verificare come si comportava questa moto. Devo capirla ancora un po’, devo imparare a sfruttare anche le piccole cose: è il lavoro che sto facendo adesso. In ogni caso sono molto felice: con la Honda giro forte con facilità e riesco a prevedere le sue reazioni».

Hai dato un’occhiata al livello degli avversari?
«Non ho seguito nessuno e non mi sono interessato alle altre moto. Non sono nemmeno interessato a sapere cosa provano i miei compagni di squadra, perché sono convinto che ogni pilota debba pensare a come mettere a posto la sua moto. E la mia, va veramente bene».

Dovizioso dice che bisogna migliorare il freno motore.
«È vero: la frizione è il punto debole di questa moto, quindi ridurre l’intervento del freno motore è fondamentale per diventare ancora più efficaci in ingresso curva. Quando cominci a piegare la moto saltella un po’, perché non ha più il contatto perfetto con l’asfalto. Questo è un problema che devono risolvere gli ingegneri, visto che è un difetto della moto. Anche lavorando sulla messa a punto, e lo abbiamo fatto per tre giorni, non si possono ottenere dei grandi risultati».

Hai provato la nuova forcella?
«No, perché in questo momento non ne ho bisogno. Non ho neppure mai fatto delle comparazioni di telaio: ho deciso di concentrarmi solo sulla versione 2011 e l’unico dubbio riguarda il livello delle rigidezze. La Honda ha portato due versioni: una è più rigida e ha delle modifiche al retrotreno, l’altra è più morbida».

Quale preferisci?
«Mi piace di più il telaio rigido, perché mi permette di raddrizzare la moto con rapidità: lo trovo più congeniale al mio stile di guida. Il telaio più morbido è meno reattivo nei cambi di direzione e nell’inserimento».

Che tipo di lavoro hai svolto?
«Devo imparare a sfruttare adeguatamente questa moto. Abbiamo lavorato molto sui sistemi elettronici, come il controllo di trazione. Ci siamo concentrati sulla gestione del motore quando le gomme sono molto deteriorate perché questo sarà cruciale nelle fasi finali della gara. Nel prossimo test faremo delle comparazioni e delle verifiche, ma fondamentalmente siamo già arrivati ad avere una buona base. Ed è questo che mi rende molto soddisfatto».

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