Terremoto in Giappone: Motegi a rischio?

Potrebbe saltare il GP. Alla Honda 30 feriti e un morto

Redazione

11.03.2011 ( Aggiornata il 11.03.2011 14:55 )

Il Giappone è stato travolto da un terremoto d'intensità devastante (8.9 gradi) ha investito venerdì mattina la parte nord-orientale del Paese e dopo uno tsunami di dieci metri si è abbattuto seminando centinaia di morti sulla costa della città di Sendai, il capoluogo della prefettura di Miyagi. Il sisma è fra i dieci più violenti degli ultimi 150 anni.

Il bilancio ufficiale delle vittime è aggiornato minuto dopo minuto e parla di 288 morti e 349 dispersi. Una parte delle vittime è rimasta sepolta sotto i crolli, come le cinque persone decedute dalla caduta del tetto di una casa di riposo nella prefettura nordorientale di Fulushima. Ma la gran parte dei morti, 200 e 300 cadaveri, è stata ritrovata proprio su una spiaggia di Sendai, nell'isola di Honshu, quando l'onda dello tsunami si è ritirata. Una nave con 100 persone a bordo è stata travolta e la polizia nipponica parla anche di un treno con 100 persone, in servizio sull'area costiera, letteralmente disperso. Stessa sorte anche per 48, tra le quali 23 studenti, date per disperse dopo l'arrivo dello tsunami nel porto di Ofunato.

La situazione è meno grave a Tokyo dove i crolli sono stati limitati ma anche nella capitale si contano i morti. Proprio a nord della Capitale nipponica si trova il tracciato di Motegi, che a questo punto potrebbe non veder svolgere il GP del Motomondiale, in programma il prossimo 24 aprile. Al momento non ci sono conferme, ma visti i danni subiti dal paese del Sol levante, è molto probabile la cancellazione o il rinvio del Gran Premio.

Già lo scorso anno il GP di Motegi era stato rimandato per l’eruzione vulcanica nel nord Europa, che aveva paralizzato i cieli del nostro continente, ma questa volta, visti i numerosissimi morti, la situazione è decisamente più critica.

Il terremoto non ha risparmiato le Case motociclistiche giapponesi. La prima a dare comunicazione è stata la Honda. Nello stabilimento Ricerca e Sviluppo di Tokyo, sono stati registrati 30 feriti e, purtroppo, anche un morto. Dalla presidenza dell’azienda hanno rilasciato questa dichiarazione: “il terremoto che ha investito il Giappone oggi è uno dei peggiori che la storia ricordi, e la più grande catastrofe del nostro paese. La priorità di Honda è di aiutare e supportare i centri colpiti maggiormente con tutti i mezzi a nostra disposizione. Confermiamo inoltre che presso la sede Honda R&D Co. Ltd della prefettura di Tochigi sono stati registrati 30 feriti e un morto. La fabbrica di Saitama ha sospeso la produzione, mentre a Suzuka gli operai hanno appena ripreso a lavorare”.

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