MotoGP Indy: a Stoner le libere 2

Casey precede Ben Spies. Pedrosa 3° a mezzo secondo

Redazione

26.08.2011 ( Aggiornata il 26.08.2011 21:06 )

INDIANAPOLIS - Casey Stoner ha siglato il miglior crono nella seconda sessione di prove libere della MotoGP ad Indianapolis. L'australiano della Honda è stato molto incisivo nella seconda parte del turno, chiudendo col tempo di 1'40''724, un riferimento cronometrico di gran lunga migliore rispetto ai tempi fatti vedere nella mattinata in America, sinonimo che la pista è molto migliorata. Per casey solo due giri in 1'41'' e altrettanti in 1'40''.

Secondo tempo per Ben Spies, che paga 194 millesimi dal leader del mondiale. Il texano è stato a lungo al comando del turno, mettendo in mostra un gran buon passo, con 5 passaggi in 1'41'' e uno in 1'40''. Solo negli ultimi minuti ha subito l'attacco di Casey.

Terzo tempo centrato sul finale per Dani Pedrosa, che ha chiuso a poco meno di mezzo secondo dal compagno di squadra. Lo spagnolo della Honda ha faticato a lungo anche in questa sessione e negli ultimi minuti è risalito di parecchie posizioni. Per Dani 3 passaggi in 1'41''

Quarto tempo invece per Jorge Lorenzo, che ha subito il "sorpasso" del connazionale a fine sessione. Il campione del mondo è sceso in pista molto agguerrito (a differenza di Spies, ha provato già in questa sessione il nuovo motore), girando subito più veloce del miglior riferimento del mattino, chiudendo con 4 giri in 1'41'' ed il miglior riferimento nel primo settore della pista.

Seguono poi Andrea Dovizioso, quinto e incisivo nella prima parte della sessione, Colin Edwards, sesto e risalito a fine turno e Marco Simoncelli, settimo e più in difficoltà rispetto al mattino. L'italiano del team Gresini ha chiuso ad un secondo da Stoner. Seguono poi Hayden, Bautista, De Puniet e Valentino Rossi, 11° a 1''681 da Stoner.

A tenere una volta di più Valentino Rossi lontano dai primi nelle prove di venerdì è stata una scelta un po’ azzardata e del tutto inefficace della distribuzione dei pesi. Con il “grip” che andava migliorando, i problemi di leggerezza dell’avantreno in frenata ed entrata curva sono cresciuti... Rossi si è consolato con la prestazione di Hayden, sulla sua stessa motot (la GP11.1) ma assettata diversa, che glio ha fatto dire: «Il miglioramento comunque c’è stato. Nicky non è lontano da Simoncelli e domani confido di essere più avanti anch’io con una moto più bilanciata».

La maggiore possibilità di scelta di gomme richiesta dai piloti, è ancora lungi da venire. A Indy la Bridgestone ha portato tre mescole per l’anteriore e due per il posteriore, ma di queste la più dura si è rivelata così dura da venire giudicata “inutilizzabile” da Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Di conseguenza la scelta per il posteriore era obbligata. Questo sì è vero regime di monogomma…

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