Sepang, pista peggiorata rispetto a febbraio

Valentino il peggiore dei ducatisti

Redazione

21.10.2011 ( Aggiornata il 21.10.2011 15:12 )

SEPANG – L'hanno detto un po' tutti i piloti: la pista è peggiorata rispetto al febbraio scorso, quando si sono svolti i test invernali, quindi non bisogna stupirsi se i tempi sul giro si sono alzati radicalmente. L'asfalto non ha lo stesso grip, soprattutto a causa della pioggia che si presenta puntualmente intorno alle 5 del pomeriggio e spesso va avanti fino all'alba. In ogni caso, pur accettando che la pista non offre le condizioni per far segnare tempi fenomenali, restano la netta supremazia della Honda e l'inspiegabile prestazione della Ducati di Valentino Rossi: dopo il primo giorno di prove è tredicesimo a 2 secondi e quattro decimi da Pedrosa mentre in inverno il distacco era stato di un secondo e otto decimi...

La situazione è così difficile, e il morale degli uomini della squadra è così a terra, che nessuno è riuscito a spiegare il perché. Nemmeno Valentino parla più di questi distacchi che non si riducono mai: si è limitato a dire che «gli altri hanno migliorato durante la stagione, per noi sembra che non sia cambiato niente». Basta, niente di più.

Valentino è il peggiore dei ducatisti, se si considera che Barbera è rientrato dopo un infortunio e le sue condizioni sono così precarie che sta pensando di non fare la gara. La migliore delle Ducati è quella di Randy De Puniet (ottavo); Abraham è decimo e precede Hayden, Capirossi e Rossi.

La giornata di apertura del gran premio della Malesia si è aperta con il dominio delle Honda, analogamente a ciò che si vide in febbraio. Davanti c'è Pedrosa, ma il suo distacco stupefacente nei confronti degli altri (primo fra tutti, Casey Stoner) deriva dal fatto che lo spagnolo ha usato la gomma morbida nuova, mentre gli altri hanno girato con la gomma dura usata. Comunque Dani va forte, aveva fatto il miglior tempo anche con le gomme dure.

Quindi Andrea Dovizioso (terzo tempo) ha davanti a sé una domenica difficile: lo spagnolo è infatti il suo rivale nella corsa alla terza posizione in campionato e a Sepang si gioca una carta importante. Primo, perché questa è una delle sue piste preferite; secondo, perché a Valencia Dani risponderà da par suo. «Dobbiamo regolare meglio il freno motore, perché a centro curva non ho la velocità di cui ho bisogno – ha spiegato Andrea – Il posteriore è ancora troppo instabile, quindi non entro bene in curva».
Davanti ci sono solo le quattro Honda ufficiali, visto che Marco Simoncelli è quarto, e a chiudere il gruppetto c'è la RCV privata di Aoyama (quinto).

«Pedrosa va come un missile – ha detto Marco – . Io invece non ho ancora un gran feeling con l'anteriore in entrata curva e non riesco ad essere efficace in frenata. C'è da lavorare».

Colin Edwards, sesto tempo, è il migliore dei piloti Yamaha: «ho usato le regolazioni che avevo trovato nella seconda sessione dei test invernali e ha funzionato. Ci sto prendendo gusto, domani vorrei migliorare ancora» ha spiegato il texano. Ben Spies non è in gran forma, dopo la botta subita in Australia (aveva persino dovuto rinunciare alla gara), Lorenzo è a Barcellona (dopo l'operazione alla mano sinistra è ancora incerta la sua presenza a Valencia) e Crutchlow è disperso nelle retrovie. Alle spalle di Edwards c'è Alvaro Bautista, che sta sfruttando abilmente una pista sulla quale la Suzuki rende bene.

Enrico Borghi

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