Lo aveva detto
Jorge Lorenzo, di continuare a credere in lui. E ha dato subito prova di essere di parola.
In
Argentina la prima sessione delle prove libere della MotoGP si conclude infatti con il miglior tempo proprio dello spagnolo
Lorenzo, che nelle prime fasi aveva viaggiato sempre intorno al decimo tempo. Quando mancano una decina di minuti alla conclusione del turno, Lorenzo cambia moto, mette una gomma nuova e cambia pure le sospensioni. Trovato il setup giusto, mette già il crono di
1'42''804, di quasi cinque decimi migliore rispetto ad
Aleix Esparagaro, che è autore del secondo crono. Una serie di risultati a sorpresa in questo primo turno.
Al terzo giro
Marc Marquez aveva siglato il miglior tempo in 1'45'103, che è rimasto a lungo il crono più veloce ma poi chiuderà il turno solo in quattordicesima posizione. Soltanto sedicesimo
Dani Pedrosa. Al nono passaggio
Valentino Rossi ha spuntato il crono di 1'44'627, ma la sua leadership è durata poco.
Dopo di lui lo scettro del più veloce in pista è passato nelle mani di
Pal Espargaro, del fratello
Aleix, di
Stefan Bradl e anche del nostro
Andrea Dovizioso.
Alla bandiera a scacchi,
Rossi avrà solo il decimo tempo, in 1'44'502, a quasi un secondo e sette decimi da Lorenzo. Molto bene sul finale della sessione
Alvaro Bautista, che ha spuntato il terzo tempo davanti al nostro
Andrea Iannone, il più veloce degli italiani con il quarto tempo.
«La pista è molto bella, ma è scivolosa, dietro la ruota pattina di continuo...» ha detto Iannone.
Ottavo crono, alla fine, per
Andrea Dovizioso, mentre
Michele Pirro, che sostituisce l'infortunato Crutchlow, detiene il dodicesimo tempo. Sempre più veloce di Marquez.
Danilo Petrucci è stato a lungo nelle prime posizioni con la Art del Team Ioda, ma poi ha chiuso con il diciottesimo crono.
«Questa pista mangia le gomme in moto incredibile», ha detto Petrucci.
«Sono dovuto rientrare ai box perché ho rotto la moto e ho visto che gomme le erano molto consumate. Cambiata moto e messe gomme più dure, ma dopo quattro o cinque giri avevo consumato anche quelle!»
I tempi