Rossi: Yamaha, rinnovo vicino

Rossi: Yamaha, rinnovo vicino
Al Mugello correrà il GP 300: “Sono vecchio”. Vincere? Difficile, Marquez è troppo forte"

Redazione

29.05.2014 ( Aggiornata il 29.05.2014 19:58 )

Valentino Rossi non è più quello dei tempi migliori, ma quando arriva al Mugello è sempre lui il protagonista. Quest’anno poi è un’occasione speciale: sulla pista toscana correrà il suo GP numero 300. Lui ci scherza. “Trecento è un numero che non mi rende poi così felice, perché vuol dire che sto invecchiando. Ma sono anche contento di festeggiare questo traguardo qui, su una pista nella quale ho vinto nove GP, sette dei quali nella classe regina”.
Quest’anno è iniziato abbastanza bene. Tre secondi posti su 5 gare.  Mai un primo posto, però, perché Marquez è stato sempre più veloce veloce. È troppo forte. E anche la Honda ulteriormente migliorata rispetto allo scorso anno, va forte dappertutto”.  Al GP Francia, ultimo appuntamento prima del Mugello, in testa all’inizio c’era Valentino. “A Le Mans, anche senza quell’errore finale mi avrebbe ripreso. Ho rivisto la gara e, diciamo che ero più ottimista prima di rivederla. Marc era undicesimo, e ha fatto una gran rimonta. Prima della metà della gara mi ha raggiunto. Io ho commesso un piccolo errore, ma anche senza quello sarebbe stato difficile vincere”. A fine anno scade il contratto con la Yamaha. “Abbiamo già iniziato a discutere del rinnovo. Io voglio restare con loro e credo non ci metteremo molto ad allungare per un’altra stagione”. Al Mugello c’è una particolare pressione su di te.  “Qui ci si diverte molto, è una pista buona per la Yamaha. Sarà comunque difficile battere Marc”.
I migliori e i peggiori ricordi legati a questa pista? “Per il peggiore non ho dubbi, il 2010, quando mi infortunai gravemente. Anche lo scorso anno non è stato un buon GP, ho fatto appena tre curve e poi ero per terra. Invece è difficile scegliere fra le vittorie, metterei le ultime tre, dal 2006 al 2008, sullo stesso piano”. Oggi sei anche un “insegnante”. Cosa insegni ai tuoi giovani allievi? “A Romano Fenati non è che ho insegnato molto, perché era già a buon livello, ma a mio fratello e agli altri della VR 46 Academy qualcosa cerco di trasmettere. Mi diverte stare con loro mi ringiovanisce”.
 

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